LIFESTYLE- Pagina 364

Le donne vittime di violenza non pagheranno il ticket sanitario

consiglio lascarisE’ deciso da una mozione del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, approvata all’unanimità

 

Saranno esentate dal pagamento del ticket sanitario in Piemonte le donne vittime di violenza. E’ deciso da una mozione del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, approvata all’unanimità nella seduta in concomitanza con la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne di mercoledì 25. La Giunta regionale, inoltre,  ha presentato con l’assessore Monica Cerutti un programma da 750 mila euro per il sostegno di  attività di contrasto alla violenza di genere.

 

(foto: IL TORINESE)
   

Edilizia: mini ripresa e maxi previsione di disoccupati

edilizia casa lavoroLe aziende del settore prevedono nei prossimi mesi una  riduzione di fatturato

 

Segnali (deboli) di  ripresa per l’edilizia a Torino e nella provincia. Lo si deve anche alla nuova Legge di Stabilità che ha prorogato gli incentivi  per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica e abolisce la Tasi sulla prima casa. Le aziende del settore prevedono però nei prossimi mesi una  riduzione di fatturato e addirittura il 38% di riduzione dell’occupazione. E’ l’analisi del Collegio Costruttori edili di Torino che ha presentato i dati del 2015.

 

(Foto: il Torinese)

KEEPER HA VINTO IL 33° TFF

TFF LOGO 2Anche il pubblico ha mostrato di gradire il film : la sala del Reposi dove è stato proiettato il primo giorno era gremitissima e con una lunga coda anche all’esterno del cinema

 

Keeper , opera prima del belga Guillaume Senez, ha vinto il premio della giuria del 33 Torino Film Festival capitanata da Valerio Mastandrea. Anche il pubblico ha mostrato di gradire il film : la sala del Reposi dove è stato proiettato il primo giorno era gremitissima e con una lunga coda anche all’esterno del cinema. E’ la storia molto dolce di due quindicenni innamorati, Maxime e Mélanie, posti di fronte a una decisione importante, quella di diventare o meno genitori ma anche quella di diventare maturi. La gravidanza inaspettata della ragazza, che sconvolge le vite e gli equilibri della coppia, all’inizio si presenta come indesiderata, ma in seguito sarà difesa con grande convinzione contro ogni pressione e previsione, in particolare da Maxime. La novità del film consiste soprattutto nel presentare il problema dal punto di vista di lui, del padre e non, come di solito è avvenuto per altri film, dalla parte di lei, della madre ( vedi Juno del 2007 o “16 anni e incinta” di Mtv). Significativo ed emblematico il titolo, Keeper, che nel linguaggio anglofono e francofono è il portiere di calcio, che incassa i colpi dell’avversario con prontezza e decisione, la stessa che in questo caso si rivela necessaria per difendersi dagli attacchi improvvisi della vita. Bravi i giovani attori: Kacey Mottet Klein ( Maxime) e Galatea Bellugi ( Mèlanie).Il bilancio complessivo dell’edizione di quest’anno è stato davvero positivo e soddisfacente : sale piene e consenso di pubblico con un 5 per cento in più rispetto all’edizione precedente registrato già al primo week end del festival. E già si pensa all’edizione del 20016 : sarà dal 18 al 26 novembre, come ha annunciato l’infaticabile e bravissima Emanuela Martini.

 

(Foto: il Torinese)

 

Helen Alterio

Alimenti e bevande, a Oriente nuove opportunità per le aziende piemontesi

cuoco cucinaLe esportazioni di prodotti alimentari e bevande, terzo comparto per importanza nel Piemonte, sono aumentate del 3,7%. Eppure le opportunità di internazionalizzazione per questo comparto possono aumentare notevolmente: uno studio del Dipartimento di Management dell’Università di Torino, in collaborazione con il Centro studi sulla finanza islamica, www.ercif.org, ha dimostrato le opportunità di business per le aziende del settore alimenti e bevande nei mercati musulmani

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

In Piemonte sono circa 60mila le aziende che operano nel settore della produzione di alimenti e bevande. Secondo i dati Unioncamere Nei primi nove mesi del 2015 il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 31,5 miliardi di euro, registrando un aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2013, a fronte del +1,4% concretizzato a livello complessivo nazionale. In particolare, le esportazioni di prodotti alimentari e bevande, terzo comparto per importanza nel Piemonte, sono aumentate del 3,7%. Eppure le opportunità di internazionalizzazione per questo comparto possono aumentare notevolmente: uno studio del Dipartimento di Management dell’Università di Torino, in collaborazione con il Centro studi sulla finanza islamica, www.ercif.org, ha dimostrato le opportunità di business per le aziende del settore alimenti e bevande nei mercati musulmani.

 

La popolazione musulmana rappresenta il 24% della popolazione mondiale, che fa di essa una quota di mercato enorme di destinazione che non può essere ignorata. Soddisfare le esigenze del mercato musulmano nel settore degli alimenti e bevande richiede criteri specifici e adeguamenti a regolamenti specifici. In altri termini, c’è una precisa indicazione e suddivisione tra i prodotti che sono halal (consentito) e prodotti non consentiti (haram), carne di maiale ed i suoi derivati, Alcol e sostanze inebrianti, Fatta eccezione per alcune carni specifiche (il maiale in primis), tutte le carni sono generalmente halal, a condizione che vengano rispettati determinati principi legati alla macellazione: deve essere garantito il benessere degli animali gli animali devono arrivare vivi al macello, i macellai musulmani devono pronunciare il nome di Dio prima di procedere con la macellazione, la macellazione deve evitare inutili sofferenze all’animale, il sangue dell’animale è considerato haram e deve essere eliminato la carne deve essere manipolata con cura al fine di evitare contaminazioni con elementi proibiti.

 

KSA, Malesia, Indonesia, Egitto, Turchia e Iran sono considerati i più importanti mercati alimentari halal: lo studio dimostra le prospettive di crescita nei mercati islamici, incrociando la situazione delle esportazioni italiane, confrontata con l’Europa e il Brasile, uno dei principali fornitori di prodotti alimentari Halal. I seguenti sono alcuni dei risultati significativi; le importazioni di prodotti alimentari KSA supera 20 miliardi di dollari nel 2012, la quota italiana delle importazioni di prodotti alimentari KSA è stata dell’1%, mentre l’Unione europea registra esportazioni verso il mercato KSA pari a 25,3%; mentre il Brasile 11,6%. La Malesia è il secondo più grande mercato alimentare Halal Malesia e registra importazioni di alimenti halal pari a 18,5 bilioni di dollati, la quota italiana di questo mercato è minima, circa 0,3%, mentre la quota di tutti i paesi europei sono il 6,5% e la quota del Brasile è stato del 5,6%. L’Egitto è un altro mercato enorme: le sue importazioni di prodotti alimentari sono pari 14,3 billioni di dollari e la quota italiana di questo mercato è dello 0,8%, la quota europea era del 13,3% e la quota brasiliano era 10,8. Un altro grande mercato Halal è la Turchia:  la sua importazione è di circa 12,2 billioni di dollari in cui 26,9% sono provenienti da Europa e solo il 1,9% in Italia, e 3,7 dal Brasile.

 

Le opportunità per le aziende italiane, e piemontesi in particolare, sono evidenti, ma non mancano le sfide. La prima è legata alla mancanza di consapevolezza e di conoscenza in Italia per quanto riguarda la tipologia degli alimenti Halal e degli standard che richiede una attenzione ai principi etici musulmani. In secondo luogo, le aziende italiane dovrebbero prendere in considerazione la diversità culturale e le differenze nei tipi di alimenti esportati verso i mercati Halal. Un altro aspetto importante è che non esiste un certificato halal unico o unitario tra tutti i Paesi musulmani e questa è una vera e propria sfida poiché le aziende hanno bisogno per soddisfare gli standard richiesti per ogni Paese separatamente. Le opportunità valgono le sfide.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

Il Municipio sbarca a Londra con 150 milioni in obbligazioni

PAL CIVICE’ la prima volta che una simile operazione è realizzata da un ente a totale partecipazione pubblica.

 

La Città di Torino, attraverso Fct Holding, società detenuta al 100% dal Comune, ha emesso sul mercato di Londra obbligazioni convertibili in azioni Iren, con scadenza a cinque anni, del valore nominale di 150 milioni di euro. L’iniziativa permette di  rimborsare finanziamenti in scadenza a fine anno, garantendo risorse fresche da utilizzare per la città. E’ la prima volta che una simile operazione è realizzata da un ente a totale partecipazione pubblica.

 

(Foto: il Torinese)

Giornata contro la violenza sulle donne

donna san carlo

Mercoledì 25 novembre dalle ore 15 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) la Consulta femminile regionale organizza un convegno dal titolo: “Piemonte in rete contro la violenza di genere. Per creare insieme un sistema integrato di contrasto alla violenza e di difesa, tutela e supporto alle donne vittime di violenza

 

 Mercoledì 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, il Consiglio regionale del Piemonte organizza varie iniziative, promosse dal Comitato Diritti Umani (presidente Mauro Laus), dalla Consulta regionale delle Elette (presidente Stefania Batzella), dalla Consulta femminile (presidente Cinzia Pecchio).

 

 In contemporanea, in dodici sale cinematografiche del Piemonte, per le classi terze quarte e quinte delle scuole superiori, il 25 novembre verrà proiettato il film “HE NAMED ME MALALA” che racconta la storia di una ragazza pakistana, a 15 anni vittima dei Talebani, che nel 2014 ha meritato il Nobel per la Pace. 

 

 Inoltre, in occasione della Giornata con la Violenza sulle donne, la Consulta delle Elette diffonde in tutte le istituzioni e gli ambulatori pubblici una locandina con i numeri telefonici che le donne possono utilizzare per chiedere aiuto in situazioni di violenza fisica o psicologica.

 

 Mercoledì 25 novembre dalle ore 15 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) la Consulta femminile regionale organizza un convegno dal titolo: “Piemonte in rete contro la violenza di genere. Per creare insieme un sistema integrato di contrasto alla violenza e di difesa, tutela e supporto alle donne vittime di violenza”.

 

Dalla Regione con il "Patto per il Sociale" la nuova filosofia del welfare piemontese

BANDIERE REGIONE

Una cabina di regia che si occuperà di servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali per persone anziane, disabili, minori e pazienti psichiatrici, servizi sanitari di continuità assistenziale, interventi di carattere sociale

 

Tempo di crisi anche per i piemontesi, oltre che per le casse pubbliche. Per dare vita a una nuova “filosofia” dei servizi socio-assistenziali la Regione  ha sottoscritto  con i rappresentanti di Anci Piemonte, Coordinamento regionale Enti gestori dei Servizi sociali del Piemonte, Forum del Terzo settore del Piemonte, Alleanza delle Cooperative Settore sociale del Piemonte e Consiglio regionale del Volontariato un protocollo d’intesa per dare attuazione agli obiettivi strategici contenuti nel “Patto per il Sociale 2015-2017. Un percorso politico partecipato”, approvato dalla Giunta regionale il 19 ottobre scorso.

 

“Si tratta di un impegno importante per continuare a collaborare tutti insieme in un percorso partecipato – commenta l’assessore regionale alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari – coinvolgendo una pluralità di attori territoriali, ed avvia ufficialmente la Cabina di regia delle Politiche sociali, composta da tutti i sottoscrittori. La Regione, proprio in coerenza con la sua funzione programmatoria e legislativa, avverte fortemente il compito di agevolare il processo di partecipazione e creare le condizioni normative ed organizzative affinché gli obiettivi, individuati come prioritari, vengano effettivamente perseguiti attraverso interventi strutturati e coerenti – sostiene ancora l’assessore – La cooperazione tra attori diversi, per storia e funzione, rappresenta la strada maestra per aprire una nuova stagione del nostro sistema di welfare ed è, nel contempo, la modalità più virtuosa per riscoprire il senso profondo del legame sociale”.

 

Il Patto per il Sociale 2015-2017 è suddiviso in tre assi strategici: l’integrazione socio-sanitaria, per la ricostruzione di un sistema che si articoli in maniera omogenea e dia certezze ai servizi ed alle risorse tramite l’istituzione di una cabina di regia che si occuperà di servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali per persone anziane, disabili, minori e pazienti psichiatrici, servizi sanitari di continuità assistenziale, interventi di carattere sociale, sistemi e flussi informativi su questi ambiti; l‘inclusione sociale ed il contrasto alle diverse forme di povertà da ottenere con l’integrazione di linee di intervento come il sostegno al reddito, l’accompagnamento al reinserimento socio-lavorativo, il diritto all’abitare, il sostegno alimentare; il sostegno alle responsabilità genitoriali e la prevenzione del disagio minorile, da ottenere potenziando e promuovendo i Centri per le famiglie, integrati con i servizi alla prima infanzia e costruiti come luoghi aperti di partecipazione diretta per intercettare nuovi bisogni e diffondere una cultura e una prassi della prevenzione di disagi che, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, possono diventare esplosivi e richiedere, poi, interventi traumatici.

 

www.regione.piemonte.it

(Foto: il Torinese)

Michela Cescon e Marco Tullio Giordana: "Il testamento di Maria"

gobetti teatro

Al teatro Gobetti in scena la collaudata coppia. La  novella di Toibin incanta per alcuni passaggi di elevata drammaticità che mettono a nudo l’umanità della madre di Cristo

 

Ritorna a teatro,  in scena al Gobetti di Torino, la collaudata coppia costituita da Michela Cescon e Marco Tullio Giordana, la prima pluripremiata attrice, il secondo regista non soltanto cinematografico, ma anche di lavori teatrali e di prosa,  già reduci dal successo di “The coast of utopia”.Questo nuovo sodalizio artistico avviene attraverso le parole di Colm Toibin, uno dei più celebri scrittori irlandesi contemporanei, molto impegnato in difesa dei diritti gay. In questo breve, ma intenso romanzo, Toibin descrive il rapporto tra Maria e il Cristo, a partire dai giorni di predicazione alle folle fino a quelli drammatici della  condanna e della crocifissione. È lei stessa, come madre, a parlare e a ricordare, nel tentativo di accettare l’atroce destino che ha colpito il suo giovane amatissimo figlio e lei stessa. Emerge una Passione, in cui la figura di Maria risulta molto umana, lontana dall’agiografia cattolica che la ritrae dolente e consapevole del grande piano di salvezza di cui il figlio di Dio è protagonista.

 

“Nel lavoro di Stoppard ho dovuto rinunciare – spiega Michela Cescon – a stare in scena perché la cura che mi richiedeva la produzione era tanta e impegnativa.  Quindi abbiamo, invece,  cercato un testo che potesse avere un ruolo per me, certi di voler affrontare un lavoro sul contemporaneo, ma con altezze degne dei classici. Quando ho letto ” Il testamento di Maria” ne sono rimasta subito affascinata, mi sono commossa e ho profondamente avvertito il tema del rapporto tra madre e figlio. La personalità, il talento e il forte destino di un ragazzo, in questo testo, risultano dolorosamente incomprensibili e inaccettabili da parte di una madre, perché troppo carica di paura e di amore”. “Il testamento di Maria”, con una voce insieme tenera e piena di rabbia, racconta la storia di un evento sconvolgente che ha condotto Maria a un grande dolore. Per lei ormai Gesù è un figlio perduto.

 

Ora, anziana, in esilio, nella paura, cerca di riannodare le fila dei ricordi che hanno portato alla sua fine. Per Maria, Gesù era una persona vulnerabile, da proteggere, circondato da uomini che non le hanno mai ispirato fiducia. Nel momento in cui la sua vita acquista la dimensione del mito, ella decide di rompere il silenzio che circonda la vita e la Passione di Gesù; nel suo sforzo di dire tutta la verità,  emerge la sua statura morale e la sua umanità di madre. “Il testamento di Maria” è un monologo consapevole di una madre umanissima, la cui voce risuona dal suo esilio e dalla sua vecchiaia a Efeso, dove è sottoposta alla podestà di due prepotenti apostoli, che cercano di indurla a raccontare una versione dei fatti che lei ripudia. Così Maria trova conforto negli dei pagani piuttosto che nel giudaismo e si ripiega sui propri ricordi e sul proprio senso di colpa. Il testo incanta per la sua scrittura preziosa e elegiaca,  per alcune sue amare riflessioni e per alcuni suoi passaggi di profonda drammaticità.

 

Mara Martellotta

 

Fino al 29 novembre al teatro Gobetti

UN FILM DA VEDERE. THE DRESSMAKER

kate winsletLa protagonista è Tilly Dunnage, interpretata da Kate Winslet (la cui somiglianza con Madonna è sempre più evidente).Tilly, sarta dell’ haute couture parigina

 

Un film senz’altro consigliabile nell’ambito del nutrito programma del 33 TFF è l’australiano The Dressmaker di Jocelyn Moorhouse, ambientato negli Anni Cinquanta. La protagonista è Tilly Dunnage,interpretata da Kate Winslet (la cui somiglianza con Madonna è sempre più evidente).Tilly, sarta dell’ haute couture parigina, si ripresenta a Dungata, paesino australiano da cui è fuggita , per occuparsi della madre fuori di testa ( una straordinaria Judy Davis). Il suo ritorno non passa inosservato e lei ne approfitta per stravolgere il look delle donne del posto e per togliersi parecchi sassolini. Dopo 17 anni, Jocelyn Moorhouse ritorna dietro la macchina da presa con una storia grottesca tratta dal romanzo di Rosalie Ham. Il film è un mix tra il genere camp, la commedia, il dramma, il grottesco, l’ironia, il sarcasmo. Splendidamente interpretato da un cast di eccezionale bravura, rispecchia i vizi, i segreti, l’ipocrisia e la cattiveria ,tipici di una mentalità provinciale e meschina di cui Dungata è l’emblema. Proprio quando la ricerca della verità e la sua scoperta si aprono a una bella prospettiva per ricominciare una nuova vita all’insegna dell’amore ( il bellissimo Liam Hemsworth) ,ecco che si ripiomba nel dramma. Ma anche da questo può scaturire la rinascita, il riscatto, dopo aver fatto tabula rasa di un passato tutto da dimenticare. Nel finale del film ,dopo l’incendio del paesino (giusta vendetta?) vediamo Tilly salire sul treno che la porterà … a Parigi? No, dirà al controllore, semplicemente a Melbourne. Dopo il film di apertura, “Suffragette”, che ha riscosso il consenso del pubblico ma non quello di una parte della critica, stasera al Reposi è atteso “Sexxx “di Davide Ferrario, che perfino Madonna ha mostrato desiderio di vedere.

 

Mauro Reverberi

RivaBanca, un "miracolo" al servizio del territorio

DESIDERIO RIVA- bancaDESIDERIO RIVA BANCA

desiderioLe Banche commerciali, oramai non hanno più rapporto con il territorio. Vale solo il rating. Aride cifre che non tengono conto delle persone a cui concedere credito. Da noi si è tornati indietro di 50 anni. in positivo, dove la conoscenza diretta garantiva le parti.

 

Accadono miracoli. Miracoli terreni fatti da persone normali. Vi prego, non fatemi passare per blasfemo. Cose che riescono contro tutti e contro tutto. Per caparbietà e perseveranza.  Dopo più di cinque anni di lavoro tra raccolta fondi e pratiche burocratiche con Banca d’Italia ha aperto a Rivarolo RivaBanca, Banca di Credito Cooperativo. E non è finita qui. Aprirà all’inizio dell’anno nuovo una sede a Rivara, polo dello stampaggio. Positive realtà produttive nel metalmeccanico, nonostante anni di crisi.

 

Vado a trovare in sede il mentore e presidente del Cda Giuseppe Desiderio, 66 anni e da 45 sintesi tra ruolo manageriale ed imprenditori nel settore metalmeccanico. Figlio d’arte, dopo Giurisprudenza lavora nell’azienda paterna, un salumificio con annesso mattatoio. Padre che passa dall’artigianato all’industriale. 30 anni direttore della Sitaf (traforo e Autostrada Valsusa ) e nel mentre si “diletta” nel settore metalmeccanico, arrivando fino in Brasile. Una Multinazionale americana, rilevando tutto, gli ha fatto una proposta economica a cui era impossibile rinunciare. Dal 1999 nel settore bancario. Menbro del cda della Fondazione CRT, 6 anni nella Holding Unicredit, vicepresidente Unicredit Corporaty. Diciamo proprio: uno che se ne intende.

 

Gli chiedo : perché hai voluto promuovere questa banca?

Perchè le Banche commerciali, oramai non hanno più rapporto con il territorio. Vale solo il rating. Aride cifre che non tengono conto delle persone a cui concedere credito. Da noi si è tornati indietro di 50 anni. in positivo, dove la conoscenza diretta garantiva le parti.

 

Iter per aderire? 

Complesso. Innanzitutto possiamo operare solo a Rivarolo e nei comuni limitrofi. Sono stati raccolti tra i 1500 soci 5 milioni di euro. Su un bacino di 53mila abitanti è una cosa non semplice. Quota minima di 500 euro, massima di 50mila euro. Un unico raggruppamento non può superare i 250mila.

 

Difficoltà?

Tantissime! In particolare il gestire una legislazione, con la Consob e Banca d’Italia che considerano grandi gruppi bancari e le piccole banche alla stessa stregua.

 

Ne è valsa la pena?

Si, anche se ti confesso che non lo rifare, ma ora, chiaramente sono appagato.

 

Produttività?

Alta, ti faccio un esempio: 3 o 4 mutui fondiari alla settimana.

 

Personale?

Ridotto all’osso. Tutti gli investimenti che facciamo sono finalizzati ai servizi poco costosi per i clienti. Piccola considerazione: abbiamo scelto giovani laureatisi in economia dal 106 in su. risultato finale il 70 % donne.

 

Considerazioni finali?

Il ricordo e l’appagamento di oltre 100 riunioni serali nel vari comuni con la gente. Un comitato promotore che oltre a spiegare ha poi raccolto  fondi  vincolati in un apposito conto.

 

Proprio vero a Giuseppe Desiderio piacciono le sfide.

 

Patrizio Tosetto