LIFESTYLE- Pagina 366

Il Municipio sbarca a Londra con 150 milioni in obbligazioni

PAL CIVICE’ la prima volta che una simile operazione è realizzata da un ente a totale partecipazione pubblica.

 

La Città di Torino, attraverso Fct Holding, società detenuta al 100% dal Comune, ha emesso sul mercato di Londra obbligazioni convertibili in azioni Iren, con scadenza a cinque anni, del valore nominale di 150 milioni di euro. L’iniziativa permette di  rimborsare finanziamenti in scadenza a fine anno, garantendo risorse fresche da utilizzare per la città. E’ la prima volta che una simile operazione è realizzata da un ente a totale partecipazione pubblica.

 

(Foto: il Torinese)

Giornata contro la violenza sulle donne

donna san carlo

Mercoledì 25 novembre dalle ore 15 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) la Consulta femminile regionale organizza un convegno dal titolo: “Piemonte in rete contro la violenza di genere. Per creare insieme un sistema integrato di contrasto alla violenza e di difesa, tutela e supporto alle donne vittime di violenza

 

 Mercoledì 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, il Consiglio regionale del Piemonte organizza varie iniziative, promosse dal Comitato Diritti Umani (presidente Mauro Laus), dalla Consulta regionale delle Elette (presidente Stefania Batzella), dalla Consulta femminile (presidente Cinzia Pecchio).

 

 In contemporanea, in dodici sale cinematografiche del Piemonte, per le classi terze quarte e quinte delle scuole superiori, il 25 novembre verrà proiettato il film “HE NAMED ME MALALA” che racconta la storia di una ragazza pakistana, a 15 anni vittima dei Talebani, che nel 2014 ha meritato il Nobel per la Pace. 

 

 Inoltre, in occasione della Giornata con la Violenza sulle donne, la Consulta delle Elette diffonde in tutte le istituzioni e gli ambulatori pubblici una locandina con i numeri telefonici che le donne possono utilizzare per chiedere aiuto in situazioni di violenza fisica o psicologica.

 

 Mercoledì 25 novembre dalle ore 15 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) la Consulta femminile regionale organizza un convegno dal titolo: “Piemonte in rete contro la violenza di genere. Per creare insieme un sistema integrato di contrasto alla violenza e di difesa, tutela e supporto alle donne vittime di violenza”.

 

Dalla Regione con il "Patto per il Sociale" la nuova filosofia del welfare piemontese

BANDIERE REGIONE

Una cabina di regia che si occuperà di servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali per persone anziane, disabili, minori e pazienti psichiatrici, servizi sanitari di continuità assistenziale, interventi di carattere sociale

 

Tempo di crisi anche per i piemontesi, oltre che per le casse pubbliche. Per dare vita a una nuova “filosofia” dei servizi socio-assistenziali la Regione  ha sottoscritto  con i rappresentanti di Anci Piemonte, Coordinamento regionale Enti gestori dei Servizi sociali del Piemonte, Forum del Terzo settore del Piemonte, Alleanza delle Cooperative Settore sociale del Piemonte e Consiglio regionale del Volontariato un protocollo d’intesa per dare attuazione agli obiettivi strategici contenuti nel “Patto per il Sociale 2015-2017. Un percorso politico partecipato”, approvato dalla Giunta regionale il 19 ottobre scorso.

 

“Si tratta di un impegno importante per continuare a collaborare tutti insieme in un percorso partecipato – commenta l’assessore regionale alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari – coinvolgendo una pluralità di attori territoriali, ed avvia ufficialmente la Cabina di regia delle Politiche sociali, composta da tutti i sottoscrittori. La Regione, proprio in coerenza con la sua funzione programmatoria e legislativa, avverte fortemente il compito di agevolare il processo di partecipazione e creare le condizioni normative ed organizzative affinché gli obiettivi, individuati come prioritari, vengano effettivamente perseguiti attraverso interventi strutturati e coerenti – sostiene ancora l’assessore – La cooperazione tra attori diversi, per storia e funzione, rappresenta la strada maestra per aprire una nuova stagione del nostro sistema di welfare ed è, nel contempo, la modalità più virtuosa per riscoprire il senso profondo del legame sociale”.

 

Il Patto per il Sociale 2015-2017 è suddiviso in tre assi strategici: l’integrazione socio-sanitaria, per la ricostruzione di un sistema che si articoli in maniera omogenea e dia certezze ai servizi ed alle risorse tramite l’istituzione di una cabina di regia che si occuperà di servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali per persone anziane, disabili, minori e pazienti psichiatrici, servizi sanitari di continuità assistenziale, interventi di carattere sociale, sistemi e flussi informativi su questi ambiti; l‘inclusione sociale ed il contrasto alle diverse forme di povertà da ottenere con l’integrazione di linee di intervento come il sostegno al reddito, l’accompagnamento al reinserimento socio-lavorativo, il diritto all’abitare, il sostegno alimentare; il sostegno alle responsabilità genitoriali e la prevenzione del disagio minorile, da ottenere potenziando e promuovendo i Centri per le famiglie, integrati con i servizi alla prima infanzia e costruiti come luoghi aperti di partecipazione diretta per intercettare nuovi bisogni e diffondere una cultura e una prassi della prevenzione di disagi che, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, possono diventare esplosivi e richiedere, poi, interventi traumatici.

 

www.regione.piemonte.it

(Foto: il Torinese)

Michela Cescon e Marco Tullio Giordana: "Il testamento di Maria"

gobetti teatro

Al teatro Gobetti in scena la collaudata coppia. La  novella di Toibin incanta per alcuni passaggi di elevata drammaticità che mettono a nudo l’umanità della madre di Cristo

 

Ritorna a teatro,  in scena al Gobetti di Torino, la collaudata coppia costituita da Michela Cescon e Marco Tullio Giordana, la prima pluripremiata attrice, il secondo regista non soltanto cinematografico, ma anche di lavori teatrali e di prosa,  già reduci dal successo di “The coast of utopia”.Questo nuovo sodalizio artistico avviene attraverso le parole di Colm Toibin, uno dei più celebri scrittori irlandesi contemporanei, molto impegnato in difesa dei diritti gay. In questo breve, ma intenso romanzo, Toibin descrive il rapporto tra Maria e il Cristo, a partire dai giorni di predicazione alle folle fino a quelli drammatici della  condanna e della crocifissione. È lei stessa, come madre, a parlare e a ricordare, nel tentativo di accettare l’atroce destino che ha colpito il suo giovane amatissimo figlio e lei stessa. Emerge una Passione, in cui la figura di Maria risulta molto umana, lontana dall’agiografia cattolica che la ritrae dolente e consapevole del grande piano di salvezza di cui il figlio di Dio è protagonista.

 

“Nel lavoro di Stoppard ho dovuto rinunciare – spiega Michela Cescon – a stare in scena perché la cura che mi richiedeva la produzione era tanta e impegnativa.  Quindi abbiamo, invece,  cercato un testo che potesse avere un ruolo per me, certi di voler affrontare un lavoro sul contemporaneo, ma con altezze degne dei classici. Quando ho letto ” Il testamento di Maria” ne sono rimasta subito affascinata, mi sono commossa e ho profondamente avvertito il tema del rapporto tra madre e figlio. La personalità, il talento e il forte destino di un ragazzo, in questo testo, risultano dolorosamente incomprensibili e inaccettabili da parte di una madre, perché troppo carica di paura e di amore”. “Il testamento di Maria”, con una voce insieme tenera e piena di rabbia, racconta la storia di un evento sconvolgente che ha condotto Maria a un grande dolore. Per lei ormai Gesù è un figlio perduto.

 

Ora, anziana, in esilio, nella paura, cerca di riannodare le fila dei ricordi che hanno portato alla sua fine. Per Maria, Gesù era una persona vulnerabile, da proteggere, circondato da uomini che non le hanno mai ispirato fiducia. Nel momento in cui la sua vita acquista la dimensione del mito, ella decide di rompere il silenzio che circonda la vita e la Passione di Gesù; nel suo sforzo di dire tutta la verità,  emerge la sua statura morale e la sua umanità di madre. “Il testamento di Maria” è un monologo consapevole di una madre umanissima, la cui voce risuona dal suo esilio e dalla sua vecchiaia a Efeso, dove è sottoposta alla podestà di due prepotenti apostoli, che cercano di indurla a raccontare una versione dei fatti che lei ripudia. Così Maria trova conforto negli dei pagani piuttosto che nel giudaismo e si ripiega sui propri ricordi e sul proprio senso di colpa. Il testo incanta per la sua scrittura preziosa e elegiaca,  per alcune sue amare riflessioni e per alcuni suoi passaggi di profonda drammaticità.

 

Mara Martellotta

 

Fino al 29 novembre al teatro Gobetti

UN FILM DA VEDERE. THE DRESSMAKER

kate winsletLa protagonista è Tilly Dunnage, interpretata da Kate Winslet (la cui somiglianza con Madonna è sempre più evidente).Tilly, sarta dell’ haute couture parigina

 

Un film senz’altro consigliabile nell’ambito del nutrito programma del 33 TFF è l’australiano The Dressmaker di Jocelyn Moorhouse, ambientato negli Anni Cinquanta. La protagonista è Tilly Dunnage,interpretata da Kate Winslet (la cui somiglianza con Madonna è sempre più evidente).Tilly, sarta dell’ haute couture parigina, si ripresenta a Dungata, paesino australiano da cui è fuggita , per occuparsi della madre fuori di testa ( una straordinaria Judy Davis). Il suo ritorno non passa inosservato e lei ne approfitta per stravolgere il look delle donne del posto e per togliersi parecchi sassolini. Dopo 17 anni, Jocelyn Moorhouse ritorna dietro la macchina da presa con una storia grottesca tratta dal romanzo di Rosalie Ham. Il film è un mix tra il genere camp, la commedia, il dramma, il grottesco, l’ironia, il sarcasmo. Splendidamente interpretato da un cast di eccezionale bravura, rispecchia i vizi, i segreti, l’ipocrisia e la cattiveria ,tipici di una mentalità provinciale e meschina di cui Dungata è l’emblema. Proprio quando la ricerca della verità e la sua scoperta si aprono a una bella prospettiva per ricominciare una nuova vita all’insegna dell’amore ( il bellissimo Liam Hemsworth) ,ecco che si ripiomba nel dramma. Ma anche da questo può scaturire la rinascita, il riscatto, dopo aver fatto tabula rasa di un passato tutto da dimenticare. Nel finale del film ,dopo l’incendio del paesino (giusta vendetta?) vediamo Tilly salire sul treno che la porterà … a Parigi? No, dirà al controllore, semplicemente a Melbourne. Dopo il film di apertura, “Suffragette”, che ha riscosso il consenso del pubblico ma non quello di una parte della critica, stasera al Reposi è atteso “Sexxx “di Davide Ferrario, che perfino Madonna ha mostrato desiderio di vedere.

 

Mauro Reverberi

RivaBanca, un "miracolo" al servizio del territorio

DESIDERIO RIVA- bancaDESIDERIO RIVA BANCA

desiderioLe Banche commerciali, oramai non hanno più rapporto con il territorio. Vale solo il rating. Aride cifre che non tengono conto delle persone a cui concedere credito. Da noi si è tornati indietro di 50 anni. in positivo, dove la conoscenza diretta garantiva le parti.

 

Accadono miracoli. Miracoli terreni fatti da persone normali. Vi prego, non fatemi passare per blasfemo. Cose che riescono contro tutti e contro tutto. Per caparbietà e perseveranza.  Dopo più di cinque anni di lavoro tra raccolta fondi e pratiche burocratiche con Banca d’Italia ha aperto a Rivarolo RivaBanca, Banca di Credito Cooperativo. E non è finita qui. Aprirà all’inizio dell’anno nuovo una sede a Rivara, polo dello stampaggio. Positive realtà produttive nel metalmeccanico, nonostante anni di crisi.

 

Vado a trovare in sede il mentore e presidente del Cda Giuseppe Desiderio, 66 anni e da 45 sintesi tra ruolo manageriale ed imprenditori nel settore metalmeccanico. Figlio d’arte, dopo Giurisprudenza lavora nell’azienda paterna, un salumificio con annesso mattatoio. Padre che passa dall’artigianato all’industriale. 30 anni direttore della Sitaf (traforo e Autostrada Valsusa ) e nel mentre si “diletta” nel settore metalmeccanico, arrivando fino in Brasile. Una Multinazionale americana, rilevando tutto, gli ha fatto una proposta economica a cui era impossibile rinunciare. Dal 1999 nel settore bancario. Menbro del cda della Fondazione CRT, 6 anni nella Holding Unicredit, vicepresidente Unicredit Corporaty. Diciamo proprio: uno che se ne intende.

 

Gli chiedo : perché hai voluto promuovere questa banca?

Perchè le Banche commerciali, oramai non hanno più rapporto con il territorio. Vale solo il rating. Aride cifre che non tengono conto delle persone a cui concedere credito. Da noi si è tornati indietro di 50 anni. in positivo, dove la conoscenza diretta garantiva le parti.

 

Iter per aderire? 

Complesso. Innanzitutto possiamo operare solo a Rivarolo e nei comuni limitrofi. Sono stati raccolti tra i 1500 soci 5 milioni di euro. Su un bacino di 53mila abitanti è una cosa non semplice. Quota minima di 500 euro, massima di 50mila euro. Un unico raggruppamento non può superare i 250mila.

 

Difficoltà?

Tantissime! In particolare il gestire una legislazione, con la Consob e Banca d’Italia che considerano grandi gruppi bancari e le piccole banche alla stessa stregua.

 

Ne è valsa la pena?

Si, anche se ti confesso che non lo rifare, ma ora, chiaramente sono appagato.

 

Produttività?

Alta, ti faccio un esempio: 3 o 4 mutui fondiari alla settimana.

 

Personale?

Ridotto all’osso. Tutti gli investimenti che facciamo sono finalizzati ai servizi poco costosi per i clienti. Piccola considerazione: abbiamo scelto giovani laureatisi in economia dal 106 in su. risultato finale il 70 % donne.

 

Considerazioni finali?

Il ricordo e l’appagamento di oltre 100 riunioni serali nel vari comuni con la gente. Un comitato promotore che oltre a spiegare ha poi raccolto  fondi  vincolati in un apposito conto.

 

Proprio vero a Giuseppe Desiderio piacciono le sfide.

 

Patrizio Tosetto

Psico-oncologia per il supporto a malati e familiari

Fondamentali l’approccio multidisciplinare e l’attenzione agli aspetti biologici

 

 

medico sanitaÈ in corso fino al 21 novembre prossimo al Centro Congressi della Regione Piemonte il XIV Congresso Nazionale Sipo, della Società italiana di psico-oncologia, rivolto principalmente agli psicologi e dedicato al supporto psicologico al malato oncologico e cronico e ai loro familiari. Sabato mattina saranno ammessi anche i volontari delle associazioni di supporto. In un momento di ristrettezze di risorse da parte del Sistema Sanitario Nazionale, questo congresso diventa l’occasione preziosa per festeggiare il trentennale della Società e analizzare la dicotomia presente tra la necessità di queste cure psicologiche per il malato e i suoi familiari e la scarsità di risorse messe a disposizione. Lo spirito del congresso è quello di avallare e confermare l’importanza della multidisciplinarieta’ della psico-oncologia, attraverso incontri di confronto e dialogo. Nel congresso vengono discussi lo stato dell’arte dell’assistenza psico-oncologica in Italia, con una particolare attenzione rivolta al problema della strutturazione degli psicologi all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, la valutazione degli outcome dei trattamenti psicologici nel contesto oncologico, l’integrazione tra psico-oncologia e cure palliative, l’impatto della spending review che la psico-oncologia sta subendo nella gestione delle risorse oncologiche e ospedaliere. Un’intera mattinata sarà poi dedicata alla tematica delle terapie complementari. Un altro tema che verrà affrontato riguarda la sempre più impellente necessità da parte della psico-oncologia di interfacciarsi con gli aspetti biologici che sono in rapporto con gli ambiti emozionali, nella valutazione dei rapporti con lo stress, la psiche e l’immunità.  Verranno inoltre approfonditi gli aspetti cognitivi e psichici del dolore, che devono necessariamente integrarsi con quelli antalgici. 

 

Mara Martellotta

"L'amore segreto di Ofelia"di scena al teatro Astra

In scena  la drammaturgia epistolare in versi di Steven Berkoff. Michele di Mauro e  Carlotta Viscovo protagonisti del carteggio amoroso tra Amleto e Ofelia

 

astra teatroTorna in scena al teatro Astra il 20 e 21 novembre alle 19, il testo epistolare di Steven Berkoff,  dal titolo “L’amore segreto di Ofelia”, dopo il successo ottenuto nella passata stagione del Teatro Piemonte Europa. Si tratta di una collaborazione con il Festival delle Colline Torinesi, che affida scena e interpretazione di Amleto e Ofelia rispettivamente a Michele di Mauro e Carlotto Viscovo. Nato come reading- concerto, “L’amore segreto di Ofelia” porta sul palcoscenico il suono live di Gup Alcaro e le scene di Lucio Diana. Ofelia, dopo il celebre monologo “Essere o non essere” di Amleto, nella prima scena del terzo atto, è obbligata dal padre a restituite a Amleto doni e lettere da lui ricevuti. Da questa memorabile scena trae ispirazione Berkoff, che si interroga sul contenuto di queste lettere d’amore. La fanciulla vive il delinearsi della tragedia, sempre un po’ di riflesso rispetto al principe protagonista. Berkoff inventa un carteggio tra i due amanti parallelo al dramma shakespeariano.  Attraverso questo, regala allo spettatore immagini di amor cortese, desiderio sessuale e presagi di imminenti catastrofi, dando vita a un’originale forma di “drammaturgia epistolare in versi”. Grazie alle pagine roventi di questo epistolario, il pubblico è invitato a un continuo rimando al dramma shakespeariano,  nella conferma che Shakespeare risulta un autore universale, capace di cantare l’amore e gli altri sentimenti umani in una dimensione, appunto, universale,  che travalica ogni spazio e ogni epoca.

 

Mara Martellotta

25 novembre. Stop and Restart

petrone1Pietro Barone (1978 Oria), visual designer, firma un progetto grafico con il quale contribuisce alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Una serie di illustrazioni che descrivono la violenza domestica in alcune delle sue forme più comuni: fisica, sessuale, psichica. La condizione delle vittime è raffigurata  all’interno delle mura domestiche

 

Il 25 Novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quando si parla di violenza sulle donne, si parla di tutte le forme di discriminazione e violenza di genere,petrone2 che sono in grado di annullare la donna nella sua identità e libertà. Pietro Barone (1978 Oria), visual designer, firma un progetto grafico con il quale contribuisce alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Una serie di illustrazioni che descrivono la violenza domestica in alcune delle sue forme più comuni: fisica, sessuale, psichica. La condizione delle vittime è raffigurata proprio all’interno delle mura domestiche, luogo che dovrebbe rappresentare il rifugio sicuro, invece fa da sfondo a maltrattamenti subiti che determinano isolamento e disagio fisico e psicologico delle vittime. La parola Stop sul volto delle donne è la dichiarazione da parte dell’autore, di un forte incoraggiamento alla denuncia di questi gravi atti che, troppo spesso, trovano riparo nell’illusione comune del bene. Francesca Petrone (1975,Torino), scrittrice esorta alla lotta e alla denuncia attraverso un testo liberamente ispirato al progetto grafico.

 

petrone3petrone4petrone5Stop and Restart

 

contro la violenza domestica sulle donne

 

Ahi, mi fa male!
Mi sento come il tutt’uno dei panni in lavatrice. Compressi e impregnati, stagnanti all’interno
dell’oblò, che abito con l’illusione di un rifugio protetto. Osservo attraverso il vetro incavo, che
non mi permette di vedere la realtà per ciò che è. L’acqua penetra e fluisce come qualcosa di sacro,
mantenendo uniti tutti i pezzi di me. Come se esistessi ancora. Ogni porzione del mio corpo tenuto
insieme all’interno dei fradici indumenti. Resti sopravvissuti, ma mal distribuiti.
L’acqua non è abbastanza linfa da preservare la salvezza. Perdo, a poco a poco, la mia identità.
La lascio andare via difronte a una diversità schiacciante.
Le funzioni sono tante. La centrifuga è variabile, ma, improvvisamente, la mano del
programmatore sceglie fine.
Decide di aprire l’oblò e di tirarmi fuori con impeto incontrollato e violento.
Il suo sguardo è vacuo, non distingue i delicati dai sintetici.
Sono pesantissime e livide queste parti di me, gocciolanti non più di acqua, ma di dolore.
Strizza più che può e nel ributtare dentro, incastrando un pezzo alla volta, mi sottovaluta ancora.
Pensa di potermi fare male per sempre e infatti ho male dappertutto, ma la dignità resta integra.
Se per qualsiasi motivo, durante un ciclo di lavaggio o di vita, si desiderasse variarlo o si
decidesse, in un secondo momento, di aggiungere altra biancheria o un’altra opportunità di vita,
esiste una funzione – solo se strettamente necessario – STOP sul programmatore. Basta
reimpostare la manopola sul nuovo programma desiderato e premere il pulsante RESTART.

 

Francesca Petrone

Il palazzo delle elette

Una mattinata aperta al pubblico insieme a tutte le donne elette in Piemonte nelle diverse assemblee (Parlamento europeo, parlamento italiano, Regione, Province, Comuni, Circoscrizioni)

 

consiglio lascarisVenerdì 20 novembre, dalle 10 alle 13.30, Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte (via Alfieri 15 a Torino), diventa il Palazzo delle Elette. Una mattinata aperta al pubblico insieme a tutte le donne elette in Piemonte nelle diverse assemblee (Parlamento europeo, parlamento italiano, Regione, Province, Comuni, Circoscrizioni), per confrontarsi sulla partecipazione femminile alla vita politica ed economica della nostra regione. Seminari ed eventi di approfondimento e dialogo sul ruolo delle donne nelle amministrazioni pubbliche. L’evento è organizzato nell’ambito di Expoelette 2015, iniziativa lanciata il 7 novembre scorso in piazza San Carlo a Torino dalla Consulta delle Elette del Piemonte per preparare i lavori del “2016 – Anno delle Elette”, anno in cui si festeggiano i 20 anni dalla nascita della Consulta. In allegato il programma completo della manifestazione.

 

(Foto: il Torinese)