ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 754

Rosso Ferrari per i bimbi del Regina Margherita

 Venerdì 12 settembre a Torino, in piazza Castello dalle 9:30 alle 15 si svolgerà il raduno a scopo benefico

ferrari

La passione per il rosso Ferrari contribuirà ad aiutare i bambini malati. Venerdì 12 settembre a Torino, in piazza Castello dalle 9:30 alle 15 si svolgerà, infatti, il raduno a scopo benefico per i bambini del reparto oncologico dell’ospedale Regina Margherita.

 

Invece, al pomeriggio dalle 16 alle 19, a Chivasso, in  via Torino 86 di fronte al negozio “La Passione per il Tempo” si terrà la conferenza stampa e presentazione della Delegazione Piemonte Ferrari Club Passione Rossa Italia. Potrete ammirare 40 Ferrari Con modelli prodotti dal 1980 al 2013

La ceramica regina di Castellamonte

ceramicaLa tradizione si associa alla tecnologia più innovativa con la creazione delle prestigiose stufe, che possono essere ammirate nelle botteghe degli artigiani aperte al pubblico

 

Si è aperta venerdì 29 agosto la 54esima Mostra della Ceramica che animerà per circa un mese la cittadina di Castellamonte, famosa in tutto il Piemonte per la sua produzione di stufe e per i suoi rinomati prodotti artigianali legati alla ceramica. Negli stessi giorni si inaugura l’11° Mostra delle Arti Applicate, con l’esposizione di artisti di fama nazionale ed internazionale. La tradizione si associa alla tecnologia più innovativa con la creazione delle prestigiose stufe, che possono essere ammirate nelle botteghe degli artigiani aperte al pubblico in occasione della kermesse. Molti sono i punti espositivi: Palazzo Botton, Centro Congressi P. Martinetti, Opere monumentali all’aperto, Liceo Artistico F.Faccio e Castello di Castellamonte. 

 

(www.piemonteitalia.eu)

All’Accademia i sogni hanno sostanza

Il sito web propone, oltre all’elenco delle attività dell’Accademia, i video di Youtube legati agli spettacoli e il collegamento con la web tv della scuola

 

ACCADEMIA SPETT“Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”, è la scritta che  più colpisce non appena ci si collega al sito dell’ Accademia dello Spettacolo. Una grafica decisa, un fondale scuro che fa risaltare i caratteri e le immagini.

 

L’Accademia torinese, che ha sede in via Luserna di Rorà 16 è un associazione culturale senza fine di lucro che, si legge sul web “persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nei settori istruzione, formazione e beneficenza, a favore di giovani svantaggiati in ragione di condizioni economiche, sociali o familiari, psichiche o fisiche. In particolare, essa svolge la propria attività a favore delle giovani generazioni per l’accoglienza, il sostegno morale, la formazione culturale e la valorizzazione delle doti e delle vocazioni artistiche dei singoli, come strumenti di un progetto educativo unitario idoneo al superamento del disagio giovanile”

 

Il sito web propone, oltre all’elenco delle attività dell’Accademia, i video di Youtube legati agli spettacoli più famosi e il collegamento con la web tv della scuola. Un modo accattivante per invitare i giovani ad avvicinarsi al mondo dello spettacolo e del teatro.

 

www.accademiadellospettacolo.it

 

 

Puente la Reina, e la storia ti fa compagnia

Il ponte della Regina aveva proprio lo scopo di aiutare i pellegrini nel sorpassare il fiume ed è oggi uno dei più straordinari esempi di architettura civile in Spagna

 

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Una nuova tappa del viaggio della nostra Anita nel Cammino verso Santiago de Compostela 

 

Si arriva a Puente la Reina. Un paese nato per il cammino. Una via accompagna il pellegrino dall’ingresso della città fino al suo abbandono. Non esiste turismo. E’ la storia che ci fa compagnia. Qui un ponte di pietra ci racconta la storia di una Regina. Munia, moglie di sancho III el Mayor de Navarra fece costruire il magnifico ponte di pietra in stile romanico sul rio Arga.

 

Il ponte della Regina aveva proprio lo scopo di aiutare i pellegrini nel sorpassare il fiume ed è oggi uno dei più straordinari esempi di architettura civile in Spagna. In origine disponeva di tre torre difensive. In una di esse originariamente si poteva ammirare la Virgen del Txori che oggi è’ collocata nella chiesa di san pedro. Il termine Txori e’ basco, significa uccellino. La leggenda vuole che un uccellino facesse ogni giorno visita all’immagine, per togliervi le ragnatele con le ali e pulirne il viso con l’acqua del fiume  che raccoglieva nel becco.

 

Anita

I “Silenzi” di tredici artisti a Moleto

Un week end inusuale sulle colline del Monferrato casalese; a passeggio nel piccolo borgo che, per l’occasione, si trasforma in galleria a cielo aperto, con le opere disseminate in cortili, vie e giardini storici

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Il silenzio si può fotografare, dipingere o raccontare per immagini? Tredici artisti (italiani e stranieri) hanno colto la sfida ed ecco, a Moleto, la mostra “Silenzi”, sabato e domenica (dalle 10,30 alle 18,30).

 

Un week end inusuale sulle colline del Monferrato Casalese; a passeggio nel piccolo borgo che, per l’occasione, si trasforma in galleria a cielo aperto, con le opere disseminate in cortili, vie e giardini storici, alla piacevole scoperta di come il silenzio è stato racchiuso in qualcosa di visibile.

 

E’ la sesta edizione della rassegna collettiva che lega l’arte alla cultura del territorio; ideata dalla pittrice tedesca Michelle Hold (dopo varie esperienze internazionali ha eletto queste colline suo buen retiro) con il gruppo Art Moleto e in collaborazione con l’Ecomuseo della Pietra dei Cantoni. Prima tappa di un viaggio che  proseguirà poi in gallerie, palazzi e musei, sia italiani che europei.

 

Se per Pitagora il silenzio era l’inizio della saggezza, allora la corsa parte proprio da qui: dal Monferrato, dove colline e vigneti favorisco un rapporto privilegiato con un argomento così etereo e inafferrabile. E Moleto, da poco diventato “Patrimonio dell’Umanità”, diventa l’epicentro di una cultura profonda, intrisa di rispetto dei luoghi, ricerca interiore, capacità di ascoltare le mille e infinite voci dei silenzi.

 

Il silenzio non è certo cosa facile da  imbrigliare e raccontare, ma loro ci sono  riusciti. Chi con la fotografia, chi con pennellate di colore, chi con il disegno.

 

Memi Cavallo, Ilenio  Celoria, Isotta Cuccodoro, Piero Ferroglia, Michelle Hold, Davide Minetti, Piergiorgio Panelli, Roberto Pissimiglia, Teresio Polastro, Petra Probst, Bona Tolotti, Päivi Vähälä e Alexandra Winterberg si sono cimentati nell’impresa, ognuno con la sua tecnica  e sensibilità.

 

Le  loro opere parlano  di pause necessarie e affondi nell’io più intimo, canti primitivi  dell’anima e pensieri, colori decisi e forti o tenui, delicati e sfumanti nel bianco.

 

A unirli sono il legame con il Monferrato, l’interpretazione della realtà in modo introspettivo, un percorso tematico condiviso, la ricerca del rapporto uomo-natura, il racconto visivo di sensazioni ed emozioni.

 

E c’è anche il silenzio in parole, sabato, con la presentazione in anteprima del saggio “Silenzio e silenzi” (Edizioni ArtMoleto) di Roberto Pissimiglia; eclettico editore e giornalista che vive e lavora a Torino, ma da anni ha scelto Moleto come suo luogo dell’anima e dell’arte. Qui, nell’atelier “Adam”, raccoglie antichi oggetti e attrezzi legati alla tradizione contadina, li restaura, dipinge ed assembla in modo nuovo, ammantandoli di una dimensione artistica.

 

Quest’anno il suo impegno è duplice, perché oltre ad esporre installazioni inedite di arte povera, debutta anche sul versante letterario come saggista. “Silenzio e silenzi” si articola in 19 capitoli sulle tracce delle tante forme in cui il silenzio è declinabile; tra aforismi, massime, citazioni e frasi celebri, spunti e riflessioni su “tutti i silenzi possibili”. Il ricavato delle vendite del saggio  servirà  ad autofinanziare le prossime iniziative del gruppo Art Moleto, attivo più  che mai. Basti pensare alla prossima iniziativa “Rosso vivo”, ormai alle porte.

 

Aprirà infatti il 13 settembre nella Sala Chagall al Castello di Casale Monferrrato, la mostra itinerante in occasione dei festeggiamenti  legati alla cultura del vino  rosso, prodotto must della zona. Dunque riflettori puntati sui paesaggi vitivinicoli della zona  piemontese, da poco eletti patrimonio mondiale dell’UNESCO.

 

 Laura Goria

 

 

L’arcivescovo: “In quella foto la protervia di chi si crede oltre l’etica”

nosiglia e giovani“Colpisce dolorosamente il modo in cui viene usato il corpo di una donna, proprio quando cresce un’attenzione più diffusa e consapevole alle strumentalizzazioni e alle violenze che sulle donne si commettono”

 

L’arcivescovo di Torino,  mons. Cesare Nosiglia, commenta, attraverso un comunicato stampa della Curia, il caso della locandina realizzata da LGBT, in cui una donna nuda calpesta un’immagine religiosa. Ecco le parole di Nosiglia:

 

“colpisce dolorosamente il modo in cui viene usato il corpo di una donna, proprio quando cresce, nella nostra cultura, un’attenzione più diffusa e consapevole alle strumentalizzazioni e alle violenze che sulle donne si commettono. I cristiani sono abituati a vedere e a riconoscere, nel corpo umano, la presenza stessa del Cristo Salvatore, e dunque la fraternità profonda, il rispetto reciproco che deve caratterizzare i rapporti fra le persone e, ci pare, anche la rappresentazione della persona. Sotto i piedi di quella donna, invece, non ci sono solo le immagini sacre ma emerge la mancanza di tale rispetto, doveroso per tutti e non solo per i credenti che vedono in quelle icone calpestate il volto del loro Signore e della Madonna. In quel montaggio c’è la protervia di chi si crede al di sopra di ogni minima regola etica; di chi pretende, in nome di una supposta scelta artistica, che tutti debbano accettare qualsiasi sfregio anche al più sentito e profondo senso religioso degli altri. Sono certo che ogni persona di buon senso e di buon gusto saprà valutare questo episodio per quello che merita – conclude il vescovo di Torino -. Soprattutto quando certe scelte ‘artistiche’ diventano un modo facile, troppo facile per cercarsi pubblicità attraverso le polemiche”.

E’ sbocciato il fior di Loto

verbaIl nuovo ambulatorio ginecologico avviato presso il Poliambulatorio Valdese in via Silvio Pellico n. 28 a Torino con l’obbiettivo di garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie ginecologiche anche alle donne con disabilità motoria grave

 

Il fior di loto nasce da un seme che attecchisce immerso nel fango – sinonimo di ciò che è materiale, attaccamento, desiderio, avidità, odio, illusione – al buio come è l’ignoranza che non consente di individuare con chiarezza la verità nella vita. La semenza, però, cresce verso l’alto, attratta dal calore e dalla luce del sole così come gli esseri umani crescono ricercando per natura l’amore, la compassione, il vero. Il fiore rimane ancorato con le radici, ma si muove liberamente secondo il flusso di acqua, come succede ogni istante nell’evoluzione di ogni situazione.

 

In Oriente, questo fiore ha un profondo significato: rappresenta la purezza e il potere creativo in un ambiente avverso, la sapienza divina, il progresso interiore della coscienza dell’individuo verso il livello superiore ma, per via del suo generarsi spontaneamente, ricorda la nascita divina e la fertilità.

 

Per questi motivi, l’ASL TO1 – SSD Consultori Familiari e l’Associazione Verba hanno scelto Il Fior di Loto come nome e simbolo del nuovo ambulatorio ginecologico avviato presso il Poliambulatorio Valdese in via Silvio Pellico n. 28 a Torino con l’obbiettivo di garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie ginecologiche anche alle donne con disabilità motoria grave.

 

Nello specifico, esistono due ambulatori:

Prevenzione Serena: è il programma di diagnosi precoce dei tumori femminili. Si svolgono i pap-test per individuare precocemente tumori del collo dell’utero o alterazioni che col passare degli anni potrebbero diventarlo. Si rivolge a tutte le donne dopo l’inizio dell’attività sessuale o, comunque, a partire dai 25 anni di età fino ai 65 anni.

E’ necessario segnalare la propria disabilità con le modalità indicate nella lettera d’invito ricevuta a domicilio.

Si può accedere ai programmi di prevenzione anche su richiesta personale effettuata telefonicamente chiamando il Call Center Sovracup 840 70 50 07 e specificando di non aver ricevuto l’invito o di presentare una specifica indicazione segnalata dal curante e meritevole di accertamento diagnostico.

Visite ginecologiche specialistiche: si rivolgono alle donne ed alle coppie, con specifico riferimento alle problematiche della sessualità, della procreazione responsabile e della contraccezione, della gravidanza e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse.

La collaborazione con l’Associazione Verba garantisce la presenza di uno sportello di ascolto rivolto alle donne con disabilità rispetto alle problematiche di genere e di coppia, con particolare attenzione al fenomeno della violenza.

 

Per prenotare una visita specialistica:

ass.verba@lilbero.it oppure 011.442.80.07

Per le donne che si recassero non accompagnate e riscontrassero difficoltà nell’accesso è possibile rivolgersi alle hostess dell’accoglienza telefonando allo 011.65.40.213

Il poliambulatorio opera in una struttura priva di barriere architettoniche e completamente adeguata alle normative vigenti.

 

(Fonte: www.associazioneverba.org)

Danni dei temporali estivi: la Regione chiede 40 milioni

grattacieloOccorre rivedere al più presto le regole generali con cui si fa tutela del territorio, perché tra pochi mesi celebreremo il triste ventennale dell’alluvione del 1994: un evento che ha messo in ginocchio il nostro territorio che  si è rialzato più forte e preparato di prima

 

Atteso dal governo il riconoscimento dello stato di calamità per gli eventi temporaleschi che hanno colpito il Piemonte tra i mesi di giugno e agosto di quest’anno.Dopo la richiesta avanzata dal presidente Chiamparino al presidente del Consiglio Renzi e al Capo della Protezione Civile Gabrielli, nella quale si evidenziano i danni subiti, non solo dalle opere pubbliche ma anche dai privati, la Regione Piemonte si è attivata nel calcolare una stima il più attendibile possibile degli oneri a proprio carico e a carico delle province. La valutazione, comprendente gli interventi per la maggior parte legati al ripristino della viabilità, si assesta sui 40milioni di euro, escludendo, al momento, i danni accorsi ai privati, ancora di incerta stima.L’analisi dettagliata dell’ARPA Piemonte ha permesso di classificare il mese di luglio 2014 quale il più piovoso degli ultimi 60 anni, raggiungendo una media pluviometrica di circa due volte superiore rispetto ai parametri di riferimento (periodo compreso tra il 1971 e il 2000).Quello delle precipitazioni non è tuttavia l’unico record battuto.

 

Infatti, sempre il mese di luglio ha registrato le temperature più rigide mai registrate nello stesso periodo negli ultimi 57 anni.Traguardi negativamente analoghi sono stati raggiunti nel mese di agosto, senza che si desse tregua a una regione colpita a 360 gradi da frane, smottamenti e allagamenti.Tra le zone maggiormente sofferenti e che hanno necessitato di un monitoraggio massiccio del Protezione Civile regionale, nonché dell’intera macchina di pronto intervento coadiuvata dal sistema dell’Anti Incendi Boschivi, si possono menzionare il comune di Pallanzeno (VB), i comuni di Cerrione, Sandigliano e Soprana (BI), Dronero, Bernezzo, Caraglio, Caramagna Piemonte, Piozzo e Revello (CN), Orba e Ovada (AL), i Comuni pedemontani del pinerolese, i comuni di Lanzo, Ceronda, Casternone, Caravino, Cafasse e Casalborgone (TO) e il chivassese; quest’ultimo colpito, l’8 agosto, da una tromba d’aria che ha scoperchiato case e creato notevoli danni alla viabilità e al servizio di erogazione dell’energia elettrica.

 

“La Regione Piemonte non si è trovata impreparata di fronte a eventi del tutto inconsueti, come registrano gli annuari dell’ARPA” – spiega l’assessore all’ambiente, difesa del suolo e protezione civile, Alberto Valmaggia – “Siamo riusciti a evitare danni alle persone, alle abitazioni e alle opere pubbliche in misura ben maggiore di quanto sarebbe potuto avvenire se questo territorio non disponesse di un servizio di protezione civile e di un sistema di monitoraggio ambientale invidiabile in tutto il Paese”.“Tuttavia, lo sforzo della Regione a sostegno delle Province e dei Comuni che, non dimentichiamo, con risorse a volte risibili, riescono a compiere vere e proprie imprese a tutela dei propri cittadini, da solo non basta” – prosegue l’assessore Valmaggia – “La richiesta al Governo del riconoscimento dello stato di calamità deve ottenere un’immediata risposta. Non dimentichiamoci, inoltre, che fra le tante denunce che giungono dal territorio, c’è anche quella dei Comuni che, forti di disponibilità di cassa che potrebbero essere utilizzate per opere a tutela del territorio, si trovano nell’impossibilità di impiegare le stesse a causa dei vincoli del patto di stabilità.

 

Occorre rivedere al più presto le regole generali con cui si fa tutela del territorio, perché tra pochi mesi celebreremo il triste ventennale dell’alluvione del 1994; un evento che ha messo in ginocchio il nostro territorio, ma che tuttavia si è rialzato più forte e preparato di prima, grazie a misure di pronto intervento e alla realizzazione di opere pubbliche di cui questa regione non può che andare fiera. Sarà proprio in quell’occasione che le rappresentanze del territorio, in primis la Regione, si faranno da portavoce di tutti i cittadini piemontesi per chiedere allo Stato di non essere lasciati soli nella difesa del proprio suolo e dei suoi cittadini. Perché se tanto è stato fatto da quel triste autunno di vent’anni fa, ancora tanto rimane da fare, e non possiamo più permetterci di trovaci timorosi di fronte a aventi come quelli appena verificatisi”.

 

(www.regione.piemonte.it) Foto: il Torinese

Il cuore intelligente di Torino Spiritualità

salvario chiesa2Presentata in Commissione Cultura a Palazzo Civico la decima edizione della manifestazione

 

Il presidente del Circolo dei Lettori, Luca Beatrice, ha presentato durante una seduta della Commissione Cultura presieduta da Luca Cassiani, l’edizione 2014 di Torino Spiritualità in programma dal 24 al 28 settembre. Giunta alla sua decima edizione, la rassegna coordinata come sempre dal Circolo dei Lettori, partendo dall’affermazione di Nelson Mandela che “Una buona testa e un buon cuore sono sempre una combinazione formidabile” propone quale filo conduttore dei cinque giorni di dibattito “Il cuore intelligente”.

 

Con l’auspicio di migliorare il buon risultato di pubblico del 2013, oltre 45mila le presenze registrate, il programma di Torino Spiritualità offre quest’anno 140 incontri con il coinvolgimento di 35 associazioni e la partecipazione di 150 ospiti. Fra questi spiccano il sociologo e filosofo polacco Zigmunt Bauman, a cui si deve tra l’altro la definizione “modernità liquida” e Shin Dong-hyuk, fuggito da un campo di prigionia della Corea del Nord e che ha raccontato l’impresa in un libro, “Fuga dal Campo 14, Codice 2014”, convincendo le Nazioni Unite ad aprire un’inchiesta sulle condizioni dei campi di prigionia del Paese asiatico.

 

Quaranta i luoghi interessati dagli eventi che, per la prima volta, usciranno dal centro città per approdare anche nei quartieri periferici. Prevista inoltre, sabato 27, una notte bianca della Spiritualità a San Salvario con l’intento di portare torinesi e turisti alla scoperta dei diversi luoghi di culto che rappresentano la varie anime religiose della nostra città. Nel quartiere San Salvario sono infatti presenti alcune chiese cattoliche, la Sinagoga, il Tempio Valdese e la Moschea di via Saluzzo.

 

Un avvenimento importante e di successo”, ha affermato al termine dell’incontro il presidente della commissione Cultura, Luca Cassiani. Che ha poi concluso il suo intervento plaudendo all’iniziativa della notte bianca: “Penso che la notte bianca a San Salvario, quale momento di riflessione che coinvolge le comunità religiose di Torino, rappresenti un esempio di come la Città intenda affrontare il tema dell’integrazione, delle differenze di cultura e di religione, di storia e di spiritualità che animano il territorio”.

 

(ML) – Ufficio stampa Consiglio comunale – www.comune.torino.it

(Foto: il Torinese)