ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 733

Apidge: “Insegnanti per la Cittadinanza Europea"

MATURITA STUDENTESSA

“Le nostre proposte per il pieno riconoscimento delle aspettative degli insegnanti di Discipline Giuridiche ed Economiche, anche alla luce del ruolo che queste materia svolgono nei processi formativi dei Cittadini Europei del futuro”

                        

 

 

Insegnanti per la Cittadinanza Europea – Oltre le educazioni: Diritto ed Economia Politica in tutte le scuole” è il titolo del primo convegno nazionale organizzato da APIDGE (Associazione Professionale Insegnanti Discipline Giuridiche ed Economiche, www.apidge.altervista.org) associazione nata un anno fa per valorizzare ed accrescere la professionalità degli insegnanti della Classe A019. L’evento è organizzato in collaborazione con APEF – Associazione Professionale Europea Formazione e si svolgerà  MERCOLEDI’ 25 MARZO 2015 (ORE 15,30) a ROMA, nella sala del Senato della Repubblica presso l’ Istituto S. Maria in Aquino di p.za Capranica 72.

 

 

I lavori verranno aperti da Paola Tonna, Presidente di Apef e da Luciano Chiapetta, capo del Dipartimento Istruzione del Miur, cui seguirà la relazione introduttiva di Ezio Sina, presidente APIDGE. Sono previsti gli interventi di Luigi Berlinguer, già Ministro della Pubblica Istruzione e di Luigi Battistotti,  direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.Verranno presentate importanti innovazioni normative da Roberto Ruta, primo firmatario in Senato di un disegno di legge mirante all’estensione dell’insegnamento del Diritto e dell’Economia Politica nel biennio in tutte le scuole secondarie e da Camilla Sgambato, componente della VII Commissione Cultura delle Camera dei Deputati.

 

 

Un contributo significativo verrà dato da Francesco Gizzi, dirigente scolastico del liceo “Benedetto Croce” di Avezzano e componente del Gruppo di coordinamento nazionale dei nuovi licei economico sociale e da Antonio De Filippo, rappresentante dei docenti precari APIDGE. Le conclusioni verranno tenute da Davide Faraone, sottosegretario di Stato al Miur. Commenta Ezio Sina, Presidente APIDGE: “Nell’appuntamento del 25 marzo esporremo, davanti ad un uditorio qualificato, le nostre proposte per il pieno riconoscimento delle aspettative degli insegnanti di Discipline Giuridiche ed Economiche, anche alla luce del ruolo che queste materia svolgono nei processi formativi dei Cittadini Europei del futuro. I contributi previsti mirano a dare un’ampia e qualificata valenza al progetto di quest’ associazione”

Un gelato "divino" per Papa Francesco

PAPA

L’idea dei gelatieri torinesi in occasione della visita del pontefice

Lo offriranno al Papa quando sarà a Torino, il 21 giugno per l’ostensione della Sindone e il bicentenario di Don Bosco. E’ un gelato “divino”, l’idea dei gelatieri di Torino. “Sappiamo che papa Francesco in Argentina amava il gusto fatto con l’erba mate – spiega all’Ansa Leonardo La Porta, presidente del Gruppo Gelatieri Ascom Torino – ma qui non avrebbe senso. L’idea è di fare un gusto al vino, quindi divino. Speriamo di riuscire a offrirglielo”.

La Madonna di Raffaello è arrivata alla Pinacoteca Agnelli

madonna raffaello

La Madonna del Divino Amore è uno dei capolavori del grande artista ed è proveniente dal Museo di Capodimonte

 

Alla Pinacoteca Agnelli del Lingotto, fino al 28 giugno è esposta la Madonna del Divino Amore di Raffaello. Il dipinto è uno dei capolavori del grande artista ed è proveniente dal Museo di Capodimonte. Ai colori e allo stile di Raffaello, anche altri artisti della sua bottega – secondo gli ultimi studi – avrebbero aggiunto la propria opera nella realizzazione del quadro.La storia della preziosa tela viene narrata al visitatore in modo innovativo: tramite documenti, ricerche,  le copie e la riflettografia.

“Caro Magistrato Ti scrivo …”

PALAZZO DI GIUSTIZIA

“Le lettere ha sottolineato il direttore generale dell’associazione, Nadia Mazzon – sono raccolte in un volume che a partire dal 16 Marzo sarà donato dai Magistrati direttamente ai ragazzi che hanno condiviso il progetto e che risponderanno alle loro domande

 

C’è anche Marcello Maddalena, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Torino tra i giudici che hanno aderito al progetto “Caro Magistrato Ti scrivo …”. Si tratta di  580 lettere che gli alunni delle scuole superiori di primo grado, una classe per ogni regione Italiana, hanno indirizzato al Magistrato di riferimento sul territorio, nell’ambito della collana editoriale “Caro…… ti Scrivo…” dell’associazione Cultura&Solidarietà, presieduta da Francesco Vivacqua.


“Le lettere ha sottolineato il direttore generale dell’associazione, Nadia Mazzon – sono raccolte in un volume che a partire dal 16 Marzo sarà donato dai Magistrati direttamente ai ragazzi che hanno condiviso il progetto e che risponderanno alle loro domande. E con questo sono oltre 12.000 i volumi che Cultura&Solidarietà ha donato nelle Scuole Italiane. Da Aosta a Palermo destinazione Magistrati – È stato accolto con grande entusiasmo anche dal CSM oltre che dal Segretario Generale della Corte Costituzionale Carlo Visconti, quest’ultimo progetto di Cultura&Solidarietà, associazione che ha già coinvolto il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio , il Sindaco di Milano Pisapia, Papa Francesco, in progetti editoriali che avvicinano gli studenti al mondo delle istituzioni.”


Non è sfuggito ai ragazzi la consapevolezza di rivolgersi ad una persona importante gravata dalla responsabilità di amministrare la più delicata delle competenze “la Giustizia”, anche se le domande e le curiosità dovevano vertere, rigorosamente, sull’uomo più che sulla Istituzione. Pertanto l’uomo, ancorché magistrato, che deve confrontarsi con i problemi familiari di tutti i giorni. Tanto che molti dei ragazzi scrivono al Magistrato definendolo un supereroe. Anche se alcuni non hanno remore nel rilevare che anche tra i magistrati c’è corruzione e fanno domande del tipo “hai mai avuto a che fare con un Giudice disonesto? Se si lo avete condannato?” oppure “hai mai trovato persone che volevano corromperti? Come hai reagito?”

 

Massimo Iaretti

 

 

Online il nuovo documentario sul Lago di Arignano

ARIGNANO

​L’autore: “Ho cercato di catturare l’atmosfera del lago nelle diverse condizioni atmosferiche focalizzandomi sugli abitanti che popolano questo bacino creato dall’uomo”

 

Tra le colline torinesi di Marentino e Arignano vi è un lago: Il Lago di Arignano, un’oasi tra le colline è un breve documentario che tratta la storia del bacino artificiale. Il lago è, al giorno d’oggi, un’oasi vitale per varie specie di piante e animali. Dopo un inquadramento storico, sono mostrati alcuni dei suoi “abitanti” ed infine le particolari condizioni atmosferiche che rendono lo specchio d’acqua un luogo suggestivo d’incontro uomo-natura.

 

Dice l’autore Simone Tringali: “In occasione del mio esame di maturità ho realizzato questo breve documentario. Ho cercato, con la macchina da presa, di catturare ​la particolare e suggestiva atmosfera del lago nelle diverse condizioni atmosferiche focalizzandomi sugli abitanti che popolano questo bacino creato dall’uomo”. 

Credits:​
  • Voice over: Antonella Tozzi
  • ​T​esti e immagini tratte da: Per una rinascita del Lago di Arignano di Giovanni Donato e Laura Vaschetti
  • Suono di presa diretta: Dario Saliani
  • Seconda camera: Erika Facchino
  • Musiche: Variazioni per flauto e chitarra di Giuseppe Anelli & ​Swan Lake OP. 20, ACTIII No. 21, “Danse Espagnole di Peter Ilyich Tchaikovsky
  • Grafiche: Fulvio La Neve
 

Realizzato da Simone Tringali
Produzione 2014 ©

 

www.simonetringali.it

"Gavino Sanna: Livori in corso"

gavino2

gavino1Fino al 6 Aprile la mostra curata da Dino Aloi

 

Una trentina di disegni di Gavino Sanna in mostra per la prima volta  dal 19 febbraio allo Spazio Mouv’ di Torino, Galleria d’Arte con bistrot in San Salvario.  Si tratta di una parte dei disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti in un libro intitolato “Livori in corso” che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini, la Poetessa dei Navigli. Gavino Sanna nella sua introduzione alla mostra scrive: “Con lei  sparì il suo desiderio di fare un libro con quel “ragazzo che viene sempre a trovarmi”.  L’idea rimase nel mio cuore per molto tempo, poi presi una decisione. Il libro lo avrei fatto io e glielo avrei dedicato. Mi inventai delle storie, cattive come cattivo è il mondo, le scrissi e le disegnai pensando a lei e a quello che mi aveva detto l’ultima volta che andai a trovarla a casa sua “Portatemi via tutto, ma lasciatemi le sigarette ed il rossetto”. Il libro è finito. Stampato e dedicato ad un angelo di nome Alda.”

 

La mostra “Livori in corso” si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli “L’uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino” a cui segue la dedica di Alda Merini. “Gavino Sanna è un grande pubblicitario. Il più premiato al mondo. E questo è noto – scrive nella sua presentazione Dino Aloi, curatore della mostra insieme a Gian Piero Viglino, direttore artistico di Spazio Mouv’ – Ma è anche un caricaturista dal tratto essenziale e filiforme. Ma anche questo sono ormai in molti a saperlo. Ciò che si conosce meno dell’artista è il fatto che ha una capacità di segno e padronanza della tecnica che lo porta a variare stile all’occorrenza. Come decide lui.

 

“Livori in corso”, titolo caustico come le sue feroci battute che ama abbinare alla caricatura, è una dimostrazione incredibile della sua capacità stilistica. Per questo ho sostenuto subito questo lavoro, perché credo sia fondamentale diffonderlo per mostrare un lato parallelo meno noto.”  La mostra “Livori in corso”  di Gavino Sanna, allestita nella Galleria d’Arte di  Spazio Mouv’ in San Salvario a Torino,  rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10 alle 24, tranne il lunedì.

 

Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, una nuova azienda vitivinicola creata dieci anni fa  da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant’Anna Arresi nel Sulcis, per poter parlare nel mondo della sua amata Sardegna anche attraverso i vini.

 

Nella mia vita ho fatto principalmente altre cose ma non ho mai smesso di disegnare e la mia passione è sintetizzata in questa mostra. Una passione antica che ho sempre coltivato.

Gavino Sanna

 

Per Info:
SPAZIO MOUV’ – Via Silvio Pellico 3 – 10125 Torino –  facebook: Spazio Mouv’  -info@spaziomouv.it – www.spaziomouv.it – cell. 331 5828996

 

 

Progetto Leonardo: da cinque anni un punto di riferimento per i senza tetto

Leonardo

«Oltre a portare cibi e bevande calde il nostro vuole essere soprattutto un momento umano di ascolto, di sorrisi con queste persone più sfortunate che hanno molto da dirci e coi quali è fondamentale stabilire un rapporto di conoscenza e rispetto reciproco»

 

Da cinque anni il gruppo di volontari “Progetto Leonardo” si ritrova ogni venerdì sera davanti la stazione di Porta Susa per portare aiuto ai sempre più numerosi senza fissa dimora che vivono nella nostra città. «Oltre a portare cibi e bevande calde il nostro vuole essere soprattutto un momento umano di ascolto, di sorrisi con queste persone più sfortunate che hanno molto da dirci e coi quali è fondamentale stabilire un rapporto di conoscenza e rispetto reciproco» precisa Eusapia Iezza detta “Tina”, punto di riferimento dell’ associazione dalle sue origini.

 

Il gruppo dei volontari è aperto al contributo di altre espressioni del volontariato cittadino impegnate verso i senza tetto. “I ragazzi del venerdi sera”, cosi sono ormai noti i volontari di Leonardo Onlus (riprendendo tale definizione da una lettera di unclochard), partendo da Porta Susa, con le loro pettorine bianco fosforescenti, percorrono tutti i portici del centro fino alla Stazione di Porta Nuova.

 

I volontari fanno presente come sia curioso e anche molto bello che spesso dei senza tetto li seguano per tutto il nostro giro, a volte anche persone con difficoltà motorie che fanno di tutto per condividere questo momento. Questi amici sono preziosi nell’avvicinarci a questa realtà non semplice.

 

«Nonostante difficoltà e qualche tensione è possibile fare molto se, oltre a un pezzo di pizza si riuscisse a conoscere e valorizzare le esperienze di cui queste persone sono portatrici. Noi stabiliamo un contatto anche ricordandoci del loro compleanno, passando insieme il Natale, il Capodanno, e ascoltando le loro esigenze. L’ascolto è fondamentale anche per ridimensionare tensioni e momenti di difficoltà. Servirebbe anche un impegno istituzionale concreto sul piano delle opportunità abitative. Un discorso grosso ma da cui non possiamo nasconderci» precisa Eusapia Iezza.

 

Sono in crescita i giovani di varie nazionalità che si lasciano andare e bivaccano senza meta sotto i portici del centro. Tra le esperienze più significative i volontari di Progetto Leonardo ricordano la condivisione avviata con alcune scolaresche che, grazie all’impegno del professor Claudio Torrero di Lanzo, sono stati protagonisti per una notte nell’aiuto ai senza tetto. L’iniziativa è ancor più qualificata dal fatto che il discorso rientra in un progetto di conoscenza interconfessionale portato avanti dall’associazione interculturale Interdependence.

 

I ragazzi del venerdì registrano da tempo il prezioso arrivo di nuovi amici anche molto giovani.Fabio Allegri, 25 anni, laureando in giurisprudenza: «Avevo già costituito con alcuni amici un piccolo gruppo di strada di volontari impegnati verso i senzatetto. In questo percorso abbiamo incontrato gli amici di Leonardo e siamo ben felici di collaborare in una dimensione maggiormente organizzata e senza dubbio più efficace nel servizio di aiuto. Serena Di Viesto, un’altra protagonista del gruppo di strada, insieme Fabio, in qualità di rappresentanti di Progetto Leonardo Onlus, sono da poco entrati a fare parte della Consulta Regionale dei giovani.

 

«Il nostro desiderio sarebbe quello di portare avanti, in modo laico e apolitico, tutte quelle iniziative che riteniamo essere utili per reintegrare i senza tetto all’interno della società e fornire loro un concreto aiuto» dichiara Serena.

 

L’associazione Leonardo va avanti senza particolari aiuti e contributi. L’unica richiesta che emerge è quella per un ambiente da utilizzare come magazzino dove custodire vivande e attrezzature. «Non ci interessa avere delle sedi ma strumenti per migliorare il nostro impegno. La più bella soddisfazione è quella di vedere diversi giovani che si impegnano e si avvicinano a questa forma di volontariato concreto con passione e entusiasmo. Puntiamo inoltre a rafforzare la collaborazione e la condivisione con tutte le associazioni impegnate su questo terreno andando oltre le “bandierine di rappresentanza”. Per noi conta il dialogo». conclude Eusapia come al solito con un sorriso.

 

 Moreno D’Angelo

Modigliani e la Bohème di Parigi, rivive l’atmosfera artistica del primo Novecento

MODIGLIANI

Attraverso 90 opere anche provenienti dal Centre Pompidou, emerge il rapporto tra Modigliani e lo scultore Brancusi

 

Parigi e Modigliani. Un binomio perfetto che fa da fil rouge alla nuova mostra, in programma alla Gam di Torino fino al 19 luglio, il cui titolo è, appunto, Modigliani e la Bohème di Parigi. È promossa da GAM e prodotta da Mondo Mostre Skira, in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi, ma anche con collezioni pubbliche e private. La mostra comprende opere non soltanto dell’artista livornese e a fare da sfondo al percorso espositivo sarà Parigi, la città europea più ricca di stimoli e vitalità intellettuale dei primi del Novecento. Modigliani, infatti, apparteneva al gruppo della cosiddetta “Scuola di Parigi”, insieme a Constantin Brancusi, Marc Chagall, Georges Rouault, Chaim Soutine, Maurice Utrillo e Giorgio de Chirico, tutti accomunati da vizi della vita e virtù dell’arte.

 

L’ “École de Paris” ebbe, infatti, quali protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse, uniti dal desiderio di vivere in modo totale il clima artistico e culturale parigino, creando una completa simbiosi tra vita e arte.  In mostra circa novanta opere racconteranno questa esperienza artistica  ‐ accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali quali Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage e Picasso ‐  tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa.   La curatela scientifica dell’esposizione è affidata a Jean‐Michel Bouhours, uno dei massimi studiosi di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi.

 

Partendo dal significativo corpus di opere del Centre Pompidou, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni Trenta del Novecento, si potranno ammirare gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) e dei mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private, e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In queste opere emerge il celeberrimo “Stile Modigliani”, caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, quali vestiti e capigliature.

 

La mostra si articola in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno e alla scultura, in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, nel cui atelier l’artista livornese lavorò per molto tempo. Tra le opere esposte le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò ai suoi lavori. Modigliani viene, quindi, raccontato in mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Si trattò di un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori dell’artista, si affiancò un’esistenza disordinata che lo condusse a una morte prematura. Nella prima sezione, dal titolo Amedeo Modigliani, i ritratti dell’artista livornese (tra cui Ritratto di Soutine, Jeanne Hebuterne, il Giovane ragazzo rosso, La ragazza rossa), espressione di figure e di uno stile inconfondibile, ormai distanti dall’espressionismo e dal simbolismo a cui Modigliani aveva guardato nelle sue prime opere, sono messi a confronto con un Ritratto di Modigliani di André Derain e con Gotine rosse di Giovanni Fattori (collezioni GAM).

 

La seconda sezione, dal titolo Modigliani/Brancusi e la scultura, evidenzia come dal 1909 al 1914 Modigliani si sia dedicato quasi esclusivamente alla scultura, applicando il suo modello di sintesi alle celebri teste dalle forme allungate, dai lunghi colli e dagli occhi senza pupille. La sezione suggerisce principalmente il confronto con le opere del grande amico Costantin Brancusi, con cui condivise lo studio e il medesimo interesse per le curve ampie e armoniose. Nella terza sezione intitolata La bohème parigina, sono rappresentati gli artisti che si incontravano nei café, nei bordelli e tra le strade di Montmartre e Montparnasse. Figurano tre importanti opere di Chaim Soutine, un dipinto di Marc Chagall e due paesaggi di Maurice Utrillo, esposti accanto a dipinti di altri protagonisti del fecondo ambiente parigino dell’epoca. La quarta sezione è dedicata al Cubismo. Pur restando relativamente distante dalla prorompente rivoluzione cubista introdotta da Picasso e accolta da un gran numero di artisti, Modigliani condivise, infatti, con questo movimento il processo di schematizzazione e lo sguardo rivolto all’arte primitiva e all’arte africana.

 

Accanto a dipinti e disegni del maestro livornese, compaiono due importanti opere  di Gino Severini, tra cui Nord‐Sud (collezioni GAM); Pane di Pablo Picasso, opere di Juan Gris, Louis Marcoussis e Léopold Survage, insieme ad altri testimoni della stagione cubista.  Nella quinta sezione intitolata Il nuovo umanesimo della scuola di Parigi, figura il meraviglioso Ritratto di Dédie del 1918, il capolavoro di Modigliani che introduce alle opere dedicate alla cerchia di artisti attratti dal fermento culturale e dalla libertà, che Parigi garantiva nei primi anni del Novecento. Tra questi Marc Chagall, Max Jacob, Sonia Delaunay e Susanne Valadon, presenti in mostra con una serie di ritratti.

 

GAM via Magenta 31, Torino   Orario: martedì ‐ domenica 10.00‐19.30 | la biglietteria chiude un’ora prima ingressi mostra: intero € 12 ‐ ridotto € 9.

 

Mara Martellotta

 

"We love emotions", tutti gli eventi in un portale

expo logo

In occasione di Expo 2015

 

E’ online il nuovo portale su eventi e manifestazioni che si svolgono in Piemonte e a Torino nel corso del 2015. Prodotto da Regione Piemonte, Comune di Torino, TurismoTorino e Provincia, e realizzato dal CSI-Piemonte, il portale illustra, in 5 lingue, l’ampia offerta culturale cittadina e regionale a corredo delle iniziative per EXPO-TO 2015. 

Slavika, festival delle culture slave

slavika

Organizzato dal circolo culturale Polski kot di Torino, con il sostegno del Consolato polacco di Milano e l’Istituto di Cultura Polacca a Roma

 

 

Dal 15 al 21 marzo 2015 Torino diventa capitale delle culture slave con la I edizione del festival internazionale “Slavika”, organizzato dal circolo culturale Polski kot di Torino, con il sostegno del Consolato polacco di Milano e l’Istituto di Cultura Polacca a Roma, e il patrocinio del Comune di Torino e della Circoscrizione 1. Per una settimana concerti, spettacoli teatrali, eventi culinari e un premio di traduzione letteraria animeranno il fitto calendario della rassegna, un appuntamento unico, dedicato alla cultura di quei paesi spesso lontani dalle cronache quotidiane. Dal jazz del compositore polacco Jacek Kochan ai ritmi gitani dei Baro Drom Orkestar, passando per dibattiti sulle guerre russe nel Caucaso ed inedite storie di sport dell’Est Europa, con giornalisti e docenti dell’Università di Torino. Il Festival è un punto d’arrivo pressoché naturale dell’intenso lavoro svolto in questi quattro anni dall’Associazione Culturale Polski kot di via Massena 19 a Torino (https://polskikot.wordpress.com/about/), nata nel febbraio 2010 per fare da vetrina alla Polonia e alle realtà artistico/culturali del mondo slavo. Sono state molteplici le attività svolte: corsi di lingue (polacco, russo, serbo-croato, italiano, inglese), presentazioni di libri, cineforum, mostre d’arte, appuntamenti gastronomici, serate musicali e un programma radiofonico in onda il sabato pomeriggio (www.radioflash.to/programmi/vodkabolario/). La rassegna inizierà domenica 15 marzo, alle ore 22, presso le Officine Corsare di via Pallavicino 35 a Torino. Protagonista della serata sarà il trio jazz del percussionista, compositore e arrangiatore polacco Jacek Kochan, per la prima volta in concerto nel capoluogo piemontese. Ad accompagnarlo, i musicisti Dominik Wania e Michal Kapzuck. Prima dello spettacolo, sempre