ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 623

Campo Volo, Legambiente si mobilita

Tra Torino e Collegno un polmone verde graziato fino ad oggi dalla cementificazione

 

L’associazione mette alla prova la politica: “Tutti professano lo stop al consumo di suolo ma in pochi lo praticano. Servono azioni concrete”

 

 

Una vasta isola verde alle porte di Torino custodisce il panorama, la memoria e la funzione dell’agricoltura cittadina. E’ l’area che affianca la Dora Riparia e comprende il Parco della Dora e il Campo Volo a Collegno, e Basse Dora a Torino sino al confine del Parco della Pellerina. Un prezioso polmone verde graziato fino ad oggi dalla cementificazione che Legambiente intende tutelare per sempre nella sua integrità. L’associazione ambientalista lancia infatti da Collegno una campagna che mira a utilizzare la procedura di “dichiarazione di notevole interesse pubblico del paesaggio” per mettere al sicuro e al tempo stesso valorizzare le ultime aree agricole alle porte del capoluogo.

 

“I campi urbani della Dora Riparia rappresentano una sorta di ecomuseo diffuso dell’agricoltura superstite, un patrimonio che va messo al riparo da possibili speculazioni e consegnato integro alle generazioni future –dichiarano Fabio Dovana e Anna Rinaldi, rispettivamente presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e presidente del circolo di Legambiente Dora in Poi di Collegno-. Nonostante infatti da anni la politica locale e nazionale si dichiari a favore di uno stop generalizzato al consumo di nuovo suolo, i dati continuano a fotografare una situazione allarmante che impone scelte urgenti e coerenti. Per questo, a partire da Collegno ma pensando a tutte le aree pregiate da proteggere del Piemonte, ci rivolgiamo ai Sindaci e alla Regione affinché concretizzino strumenti reali di tutela del paesaggio e del suolo”.

 

Secondo i dati ISPRA recentemente aggiornati Torino è arrivata a 8548,5 ettari totali di suolo consumati (23 ettari sono stati consumati soltanto tra novembre 2015 e maggio 2016), che ammontano al 65,7% del suo territorio, mentre Roma è a 31 mila 563 ettari, che sono “solo” il 24,5% della sua estensione e Milano a 10 mila 424 ettari, che sono il 57,3% del suo suolo disponibile.  In termini assoluti, la provincia di Torino con oltre 59.800 ettari di superficie consumata è la provincia piemontese con il valore più alto, seguita nell’ordine da Cuneo (37.800), Alessandria (26.450), Novara (15.100), Asti (11.507) Vercelli (10.600), Biella (7.400) e in ultima posizione dalla provincia del Verbano Cusio Ossola, con un valore di quasi un ordine di grandezza inferiore rispetto a Torino (cica 6.500 ettari).

Per tutelare la vasta zona verde alle porte di Torino Legambiente intende utilizzare la procedura prevista dall’art. 136 del decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004 per la “dichiarazione di notevole interesse pubblico del paesaggio”. Nel tratto tra Collegno e Torino, la Dora Riparia si distende con ampie curve, disegnando una successione di campi coltivati, prati stabili, rive boscate che dai quartieri urbani degradano lentamente sino alle sponde del fiume. Il carattere paesaggistico dominante è la successione di pianori irregolari e curvilinei, ritagliati dai meandri del fiume. Tutt’intorno, la città ha annientato il paesaggio storico, la sua dimensione sociale ed economica. La piana di Campo Volo, con il suo magnifico affaccio sulle Alpi e sulla collina torinese, spicca come un prodigio paesaggistico nell’area metropolitana torinese. E’ un’area sgombra e vasta, con una vista panoramica straordinaria, un unicum all’interno della città che ospita il centenario Aeroporto di Torino, dove nel 1947 decollò il primo volo di linea della compagnia Alitalia e dove nel 1949 avrebbe dovuto atterrare il veivolo, con la squadra del Grande Torino a bordo, drammaticamente schiantatosi a Superga. Il progetto di tutela di Legambiente supera i limiti comunali esistenti e recupera l’antica vocazione di “area di strada” della valle della Dora e la continuità spaziale che ne fece il tracciato dell’antica Via delle Gallie e della Via Francigena. Un percorso naturale di grande rilievo per le relazioni tra l’Italia nord-occidentale e l’Europa transalpina che ha ospitato comunità dedite alla coltivazione della terra e all’allevamento. A testimonianza dell’originaria identità di questo comprensorio, si conservano le antiche “bealere” e diversi cascinali poi trasformati in residenze nobiliari come il Castello della Saffarona, complesso di notevole valore storico e pregio architettonico.

 

Legambiente è particolarmente impegnata in questi mesi nella promozione della campagna europea People4Soil che chiede all’Unione Europea con una raccolta firme on line di introdurre una legislazione specifica sul suolo, riconoscendolo e tutelandolo come patrimonio comune. Ad oggi infatti manca un quadro legislativo vincolante per gli Stati membri, che riconosca tutele al suolo così come già avviene per l’aria e l’acqua.

Ikea, sostenibilità in azione

IKEA Italia presenta il suo 11° Report di Sostenibilità: il racconto del contributo dell’Azienda, insieme ai co-worker, ai clienti, ai fornitori e ai partner, nel generare un impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente e creare un futuro più sostenibile per le prossime generazioni e per il pianeta

 

Un mondo sostenibile contribuisce a rendere migliore la vita del maggior numero di persone e tutela anche le prossime generazioni. IKEA è fortemente impegnata in questo ambito, a partire dalla nostra idea commerciale che unisce alla qualità e al design dei prodotti, la funzionalità, l’accessibilità del prezzo e la sostenibilità nella produzione.

 

IKEA vuole intraprendere un percorso di crescita che sia rispettoso dell’ambiente e attento alle realtà locali: una filosofia che si concretizza a tutti i livelli, non solo nazionale ma anche locale” commenta Fabrizio Concas, Store Manager di IKEA Torino. ”Grazie all’ascolto delle esigenze e dei bisogni della nostra comunità abbiamo sviluppato numerosi progetti sociali e ambientali che hanno coinvolto l’intero territorio in cui operiamo“.

 

 

La strategia di IKEA per l’ambiente si declina in tre aree di intervento:

 

UNA VITA PIÙ SOSTENIBILE A CASA

ENERGIA E RISORSE

PERSONE E COMUNITA’ LOCALI

 

 

UNA VITA PIU’ SOSTENIBILE A CASA

 

IKEA offre prodotti e soluzioni che aiutano a risparmiare acqua ed energia, a ridurre gli sprechi e a vivere in modo più etico. Uno dei valori fondamentali dell’Azienda è ottenere risultati con risorse limitate, come ad esempio legno e cotone.

 

Nel 2016 il gruppo IKEA ha mantenuto l’obiettivo del 100% di cotone proveniente da fonti più sostenibili, con 150.000 tonnellate di cotone acquistate. Un risultato ottenuto grazie alla partnership con Better Cotton Initiative che ha l’obiettivo di migliorare i metodi di coltivazione dei Paesi produttori di cotone: riduzione dell’acqua utilizzata per l’irrigazione dei campi e nella lavorazione dei materiali, eliminazione di pesticidi e fertilizzanti chimici, ma anche tutela e salvaguardia dei diritti dei lavoratori coinvolti in questi processi.

 

Su 425.000 m3 di materiale a base legno, il 61% proviene da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council, sistema internazionale che garantisce la corretta gestione forestale). Inoltre più del 60% della carta utilizzata negli store italiani è certificata FSC o riciclata.

 

ENERGIA E RISORSE

 

Uno dei punti fondamentali della strategia della sostenibilità di IKEA è il raggiungimento dell’indipendenza energetica: lo store IKEA di Torino Collegno, in cui sono stati istallati impianti di produzione fotovoltaica per un totale di 8.200 pannelli, ha raggiunto nel 2016 l’autosufficienza energetica, con un indice di Efficienza Energetica pari a 125 kWh/m2.

 

Inoltre, in merito ai rifiuti, dal riuso al riciclo, nel 2016 il punto vendita di IKEA Torino ha raggiunto quota 91% di raccolta differenziata (dall’80% nel 2015).

 

L’Azienda è impegnata anche per una mobilità sostenibile. Per incentivare una mobilità a impatto ridotto, il negozio IKEA Torino mette a disposizione di clienti e dipendenti colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, che nel 2016 hanno registrato 288 ricariche. Inoltre, tutti i dipendenti possono usufruire del Bonus Mobilità, con sconti per l’utilizzo dei mezzi pubblici e incentivi per l’acquisto di veicoli sostenibili.

 

Anche il food è una risorsa che IKEA si impegna a garantire e certificare: ad IKEA Torino il 25% del cibo acquistato è costituito da prodotti biologici certificati ICEA (Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale), il più importante ente italiano di certificazione biologica.

 

 

PERSONE E COMUNITA’ LOCALI

 

Nel corso del 2016 IKEA Torino ha sostenuto numerose iniziative di solidarietà, dando il proprio contributo sia attraverso campagne di raccolta fondi sia mettendo a disposizione il proprio know how e i propri prodotti.

 

IKEA Torino ha sviluppato progetti autonomi legati al sostegno di realtà locali, fortemente legate al territorio. Tra questi, l’iniziativa Punto luce sviluppata in collaborazione con Save the Children e Vides Main nel quartiere Le Valette per i bambini dai 6 ai 16 anni: laboratori, danza, musica, sport e corsi di educazione per un uso responsabile dei nuovi media. IKEA Torino ha contribuito al progetto donando mobili e complementi d’arredo per gli spazi del Punto Luce.

 

Il punto vendita ha, inoltre, aderito ad alcuni importanti progetti sostenuti dall’Azienda a livello nazionale: “Illuminiamo il futuro” di Save the Children a favore dei bambini italiani in condizione di povertà, “Compostiamoci bene” con il WWF e “Milioni di Passi” in collaborazione con Medici senza Frontiere.

 

Sono 367 i collaboratori diretti del punto vendita, con una presenza femminile pari al 62% (le donne che ricoprono ruoli manageriali sono il 51%). Il 95% dei dipendenti è assunto a tempo indeterminato. Nel 2016 il negozio IKEA di Torino Collegno ha continuato ad investire sulla qualità delle competenze con 6.683 ore di formazione e nella crescita interna

 

 

QUALCHE NUMERO

 

Nel 2016, sono stati 2.748.365 i visitatori di IKEA Torino, mentre sono 475.761 i soci di IKEA Family e 14.476 quelli di IKEA Business.

 

L’eccellenza piemontese nella vetrina web di Amazon con 3800 prodotti in mostra

“Made in Italy”, lo spazio web di Amazon dedicato al a promozione dell’artigianato italiano di qualità, compresi prodotti alimentari contraddistinti da denominazioni di origine protetta (DOP, IGP, DOCG) rappresenta da oggi una vetrina anche per il Piemonte. Nello spazio riservato  al Piemonte, è  possibile trovare 3.800 prodotti di 49 imprese piemontesi selezionate tra le 300 aziende che hanno ottenuto il riconoscimento “Piemonte Eccellenza Artigiana”.  Tali realtà cresceranno di numero nel tempo, soprattutto se Amazon dovesse confermare i riscontri fin qui raggiunti (12 milioni al mese di visitatori unici in Italia, per 250 milioni di export all’anno). E’ un modello di business diverso da quello tradizionale, a partire dalle possibilità offerte dalla logistica. Da un  lato l’e-commerce offre alle imprese la possibilità di raggiungere mercati internazionali ai quali sarebbe altrimenti difficile arrivare, mentre dall’altro, grazie alla rete di cui dispone, Amazon offre una serie di servizi, a partire dalla distribuzione, che per le imprese da sole sarebbe difficile attivare. Gioielleria e oreficeria, ceramiche, lavorazioni artistiche in legno e pietra e anche prelibatezze enogastronomiche: sono questi i prodotti presentati nella sezione Piemonte della vetrina Made in Italy, ai quali si aggiungono, nella sezione Gourmet, pasticceria secca, canestrelli biellesi e i liquori ai fiori delle Alpi, ma anche i salumi tipici del Tortonese e i prodotti caseari d’eccellenza come il Bra Duro e il Testun al Barolo. La Regione Piemonte si è attivata inoltre  per favorire l’incontro con gli artigiani e le piccole imprese del territorio, grazie a percorsi di formazione e incontri di consulenza dedicata. Il marchio “Piemonte Eccellenza Artigiana”, inoltre, ha garantito alle aziende un percorso più veloce di certificazione. Per aderire alla vetrina Piemonte nello spazio Made in Italy è possibile inviare una e-mail all’indirizzo: artigiani@amazon.com . Il costo di partecipazione, come per tutte le imprese che si iscrivono sulla piattaforma di e-commerce, è un canone mensile di 39 euro, che sarà gratuito fino a fine anno. 

 

www.regione.piemonte.it

Pagamento digitale, c’è Intesa

L’esperienza digitale proposta ai clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo considera sempre più lo smartphone come porta di accesso a nuovi servizi evoluti, primo tra tutti il pagamento senza contanti  Dal 24 giugno al 2 luglio, a Torino, Milano e Roma, è possibile sperimentare i vantaggi delle nuove funzionalità dei servizi PAyGO e JiffyPay grazie a un’iniziativa educativa e informativa promossa in collaborazione con Mastercard e SIA, che coinvolge cittadini ed esercenti

 

“Per pagare nei negozi, basta il cellulare”: è partita sabato 24 giugno l’iniziativa educativa e informativa che Intesa Sanpaolo promuoverà per nove giorni, fino al prossimo 2 luglio, in alcuni distretti cittadini di Torino, Milano e Roma, in collaborazione con Mastercard e SIA. Obiettivo, avvicinare il pubblico e gli esercenti alle nuove esperienze di pagamento cashless messe a disposizione dalla Banca, PAyGO e JiffyPay, facendone sperimentare e apprezzare i molti vantaggi: la semplicità, la velocità, la convenienza, il tutto con un elevato livello di sicurezza. Oltre un centinaio gli esercenti coinvolti, con allestimenti dedicati (vetrofanie, rotair, brochure, poster, gadget), materiale informativo e perfino una app sviluppata da Mastercard per giocare con la realtà aumentata, in stile “Pokemon Go”, alla ricerca delle parole legate ai pagamenti senza contante. La presenza di personale qualificato nelle filiali Intesa Sanpaolo in zona garantirà in ogni momento supporto immediato. Il mondo dei pagamenti digitali di Intesa Sanpaolo è in continua evoluzione e propone servizi all’avanguardia che puntano sempre più sull’utilizzo dello smartphone che ognuno ha sempre con sé, al posto dei tradizionali contanti. PAyGO è il servizio di mobile payment di Intesa Sanpaolo, abilitato sugli smartphone Android e basato su tecnologia NFC (Near Field Communication) HCE (cloud-based, quindi indipendente dall’operatore telefonico prescelto per il cellulare). Anche per i possessori di carte Intesa Sanpaolo-Mastercard è ora disponibile nella versione aggiornata, grazie alla quale il cliente può pagare avvicinando al POS Contactless il telefono a schermo sbloccato (open app to pay). Solo per importi superiori ai 25 euro, il pagamento si autorizza con impronta digitale o PIN. JiffyPay, basato sul servizio sviluppato da SIA, oggi conta oltre 4,2 milioni di clienti abilitati al trasferimento di denaro tra privati “P2P” (“person to person”), che consente appunto di inviare e ricevere piccole somme di denaro via cellulare in tempo reale. Il Gruppo Intesa Sanpaolo è stato tra i primi ad averlo attivato, nel 2015. La vera svolta in questa modalità di pagamento in mobilità, però, è nel “P2B”, ovvero la modalità di trasferimento di denaro “person to business”. A partire da maggio, Intesa Sanpaolo ha reso disponibile una soluzione integrata nell’app Intesa Sanpaolo Mobile, che consente l’utilizzo di JiffyPay anche per pagare rapidamente e in totale sicurezza gli acquisti presso gli esercizi convenzionati, con un’esperienza del tutto analoga, per semplicità e rapidità, a quella già nota per l’invio di denaro tra privati. 2 Entrambi i servizi, se adeguatamente diffusi, potrebbero realmente consentire di affrontare le spese di tutti i giorni – acquistare il caffè al bar, il giornale all’edicola, pagare una corsa in taxi o fare la spesa al supermercato sotto casa – senza mettere mano al portafoglio. La strategia per il futuro di Intesa Sanpaolo mira ad ampliare il servizio a sempre maggiori partnership, per aumentare l’accettazione e la diffusione dei pagamenti digitali. «Le nuove soluzioni sono disegnate con un unico obiettivo, semplificare il più possibile i servizi di pagamento compiuti con sempre maggiore frequenza in mobilità. – dichiara Massimo Tessitore, responsabile Direzione Multicanalità Integrata Intesa Sanpaolo – A tendere, potranno essere convertiti tutti i micro pagamenti che oggi vengono effettuati con il contante, senza doversi munirsi di soluzioni aggiuntive, rispetto all’utilizzo di app tramite smartphone, e/o sfruttando i POS già in dotazione. Per incentivare la cultura dei pagamenti senza denaro, è importante coinvolgere tanto i clienti quanto gli esercenti: ed è questo il senso di iniziative come quella in corso a Torino, Milano e Roma in questi giorni, che consentono di toccare con mano la convenienza e la semplicità delle nuove soluzioni.»

(foto: il Torinese)

Piemontesi (e torinesi) i vertici di Asproflor

Sono ancora saldamente piemontesi (e torinesi) i vertici di Asproflor – Comuni Fioriti. Nella sede presso Confcooperative Piemonte si è svolta l’assemblea nazionale che ha confermato per il prossimo triennio alla guida dell’associazione Renzo Marconi che sarà affiancato da quattro vice presidenti, Sergio Ferraro, vicario, da Torino, Franco Colombano da Cuneo, Matteo Roncador da Trento e Michele Isgrà da Messina. Nel consiglio direttivo ci sono anche i torinei Davide Cmba, Davide Panetto e Alberto Peyron Ricco e articolato il programma dell’incontro, con riferimento ai concorsi di fioritura “Comuni Fioriti” che coinvolge diverse amministrazioni comunali in l’Italia, “Entente Florale Europe” per l’Europa e “Communities in Bloom” nel Mondo di cui Asproflor è unico referente in Italia. Affrontate anche tematiche di carattere settoriale tra cui, il   recepimento della direttiva Europea sulle piante esotiche invasive, abilitazione professionale della figura di giardiniere, le recenti modifiche in materia di fitofarmaci e l’aggiornamento dell’apertura bandi PSR Regionali. In conclusione l’assemblea ha votato all’unanimità l’adesione al “coordinamento nazionale della filiera del florovivaismo e del paesaggio”, organo recentemente costituito a Roma per dare maggiori visibilità e peso al comparto.

Massimo Iaretti

eCommerce, un negoziante su 5 punta su…

Quando si parla di eCommerce, gli imprenditori piemontesi puntano soprattutto su prodotti per Casa e Giardino, Elettronica di consumo e Moda. Lo rivelano i dati di eBay, secondo i quali quasi un venditore professionale piemontese su 5 vende prodotti per Casa e Giardino (il 19%) o prodotti di Elettronica di consumo (18,9%). Seguono poi i venditori di articoli di Moda con il 14,7%. Queste tre categorie rappresentano circa il 53% dei venditori professionali presenti su eBay in Piemonte.

 

Puntare sui prodotti per Casa e Giardino è stata proprio la scelta di Gianni Peraga, titolare di Peraga Shop a Mercenasco (TO). Partendo da una tradizione decennale nella vendita di arredamenti per esterni di abitazioni e attività commerciali, Peraga Shop è sbarcato su eBay nel 2012. “eBay ci ha offerto subito una grande visibilità, permettendoci di raggiungere clienti che altrimenti non avremmo mai raggiunto”, afferma Gianni.

 

Anche Massimo Ianieri, titolare di Maxxistore, un’impresa familiare che dal 1999 offre servizi e accessori di elettronica a Borgomanero (NO), ha visto in eBay un trampolino di lancio per la sua attività online. Grazie al commercio sul web e a eBay, Maxxistore è cresciuta affermandosi con successo anche al di fuori dai confini nazionali. “Le esportazioni sono una parte fondamentale della nostra attività. Il ruolo di eBay come piattaforma riconosciuta a livello internazionale è stato grandioso: bacini d’utenza così ampi non capitano spesso, ed eBay ci ha permesso di raggiungerli in maniera semplice e veloce”, spiega Massimo.

 

Oltre alla facilità di utilizzo della piattaforma, infatti, un altro aspetto che le PMI piemontesi apprezzano particolarmente di eBay è quello di avere un’ampia visibilità dei propri negozi potendo raggiungere oltre 169 milioni di acquirenti attivi in tutto il mondo. Non a caso, anche Paolo Cravero, co-titolare di Looev a Pocapaglia (CN), negozio specializzato nella vendita online di abiti, scarpe e accessori, ha deciso di puntare proprio su eBay per far decollare la sua attività, “la scelta di eBay è avvenuta quasi per divertimento e si è rivelata essere vincente perché ci ha permesso di veder fiorire la nostra attività sul web. Oggi il negozio eBay rappresenta circa il 40% del totale del nostro volume d’affari”, racconta Paolo.

Una “tre giorni” al Colle del Lys

Da alcuni anni l’appuntamento di Eurolys prevede anche una versione “taglia piccola” , per una ventina di bambini dai 6 ai 12 anni, con animazione e giochi sulla Costituzione e sulla cittadinanza
 
Domenica 2 luglio si svolgeranno al Colle del Lys le celebrazioni  per ricordare l’eccidio del 2 luglio 1944.  L’appuntamento – dedicato quest’anno al 6°° anniversario  dell’Unione Europea – sarà, come sempre, davanti alla torre circolare del monumento dedicato ai ragazzi trucidati durante il rastrellamento del 1944, ai 148 caduti della 17ª Brigata Garibaldi e a tutti i 2024 partigiani caduti nelle vallate circostanti. Dopo l’assemblea dei rappresentanti delle istituzioni, la cerimonia prevede – alle 11.00 – l’intervento dell’ europarlamentare Mercedes Bresso in veste di oratore ufficiale ufficiale. Nel pomeriggio la passeggiata rievocativa sui luoghi della memoria e il concerto musicale de “I Grifoni”. Il programma delle celebrazioni inizierà in realtà venerdì 30 giugno alle 21, con la proiezione del film “Siamo scesi tutti laureati”, mentre sabato 1° luglio sarà la giornata dedicata allo sport e alle attività all’aria aperta che terminerà, alle 21.oo, con la fiaccolata sui sentieri della memoria e il concerto di “Resistenza Elettrica” che vedrà sul palco i Modena City Ramblers. Nella tre giorni al Colle del Lys si svolgerà la 22° edizione di Eurolys, il meeting internazionale con un’ottantina di ragazzi – dai 16 ai 25 anni – provenienti da tutta Europa che si svolge ogni anno il primo week-end di luglio,  in concomitanza delle celebrazioni per ricordare l’eccidio del 2 luglio 1944, in cui persero la vita 32 giovani partigiani della 17esima Brigata Garibaldi. Un’occasione per favorire un dibattito aperto e originale sui temi della liberazione del continente dalle dittature, sulle nuove identità, i valori costituzionali e il senso della “cittadinanza europea”. Da alcuni anni l’appuntamento di Eurolys prevede anche una versione “taglia piccola “ , per una ventina di bambini dai 6 ai 12 anni, con animazione e giochi sulla Costituzione e sulla cittadinanza.

 

Marco Travaglini

Migranti, qualcosa è cambiato

IL COMMENTO

di Pier Franco Quaglieni

Fino a  ieri eravamo costretti ad accogliere tutti, proprio tutti, indiscriminatamente tutti. Era un dovere morale a cui in modo pressante ci richiamava il Papa e un po’ tutti i leaders politici che vedevano nei  migranti anche delle future risorse, magari per garantire le future pensioni di noi italiani. L’etica dei principi doveva prevalere sull’etica  della responsabilità che è  l’unica che possa governare gli Stati

Bobbio ha molto insistito su questa distinzione  su cui si fondano i governi degli Stati ,in particolare degli Stati laici. Tralasciando assolutamente la religione di molti migranti e i pericoli dell’islamismo terroristico  , questa distinzione è fondamentale di per se’. Da ieri il presidente della Repubblica e il ministro degli interni che ha rinunciato ad un viaggio negli USA ed è tornato subito a Roma, hanno dichiarato che gli sbarchi sono ormai intollerabili e che l’Europa deve intervenire. Si  e’ mossa anche la ministra della Difesa.  Cosa e’ successo ?  Che gli sbarchi sono raddoppiati e che navi cariche di migranti ,battenti bandiera straniera, su iniziativa di alcune ONG , si recano ormai sistematicamente  a depositare migranti e profughi, indifferentemente, nei porti italiani che il governo ha minacciato di chiudere.

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L’Europa quasi subito ha promesso stanziamenti economici, ma si è rifiutata di aprire le frontiere degli stati nazionali che la costituiscono. Macron segue la stessa chiusura di Hollande e Ventimiglia sta scoppiando. Appare a tutti ormai  assurdo fare dell’Italia un territorio che, non riuscendo più a prendersi carico di queste persone, rischia di collassare. A parte che ci sarebbe molto da dire sul tipo di accoglienza e sulle cooperative sociali che speculano su questo dramma di cui solo gli sciocchi in malafede possono continuare a dire che debba essere l’Italia a farsi carico. Ieri sera ho partecipato ad incontro qualificato dei soci di un circolo importante di Torino : erano tutti angosciati per la situazione  di fronte a cui ci troviamo. Non si tratta di costruire muri, si tratta di banale buon senso. E anche di rispettare la nostra Italia che è stata devastata per secoli da dominatori stranieri.

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Le migrazioni, definite epocali, non può affrontarle l’Italia da sola, un’Italia in piena crisi economica e che ha  milioni di giovani senza lavoro. Rassegnarsi ai fenomeni epocali e’ da stolti e da irresponsabili.  Il nostro non è un discorso leghista che nella sua xenofobia, rifiuteremmo. E’ un discorso che oggi la stragrande maggioranza degli italiani condivide. Sarebbe stato il caso di porre un argine al buonismo privo di senso della storia,già tanto tempo fa. Non è stato fatto. Anzi, abbiamo dato ascolto ai cattivi maestri e ai commentatori televisivi che lucrano milioni, sparando le loro superficialità ,considerate come espressione di civiltà .  Occorre che tutti aprano finalmente gli occhi e che il Governo faccia il governo. Lo sfilacciamento attuale può essere letale per una classe politica inadeguata , ma soprattutto per l’Italia che per noi è Patria e non paese.

MARKETERs Experience sotto la Mole

Venerdì 30 giugno 2017, presso la Scuola di Management ed Economia di Torino, si terrà la I edizione del MARKETERs Experience

Il MARKETERs Experience è uno degli appuntamenti targati MARKETERs Club, associazione riconosciuta a livello internazionale e organizzatrice di eventi che hanno lo scopo di portare le migliori realtà aziendali e i migliori brand internazionali all’interno del mondo universitario. Il nome ed il tema dell’edizione 2017 è MARKETERs Experience: TOuch the future. Questo evento sarà il primo nel suo genere ad essere organizzato a Torino. Infatti, dopo cinque anni di esperienza, il comitato MARKETERs Club dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha deciso di intraprendere una nuova sfida: fondare un nuovo comitato studentesco presso l’Università degli Studi di Torino. Il comitato veneziano, durante l’ultimo MARKETERs Experience, ha visto l’affluenza di più di 350 presenze tra soci, personalità del mondo imprenditoriale ed appassionati, registrando velocemente il sold out. Il MARKETERs Club Torino vuole tenere alto il livello raggiunto fino ad ora. Saranno gli studenti ed i neolaureati dell’Università degli Studi di Torino ad organizzare la giornata nella sua interezza con interventi proposti che non deluderanno le aspettative. Ad oggi hanno già dato conferma della propria partecipazione nel ruolo di ospiti:

Ceres S.p.a, il brand internazionale di birre Pilsner che si è da sempre fatto notare per il

modo innovativo di fare comunicazione online e offline

BlaBlaCar, la piattaforma web che ha rivoluzionato il modo di viaggiare in Europa e che

rappresenta la più grande community di car pooling attualmente esistente.

Lanieri, il primo e-commerce italiano dedicato all’eleganza maschile, capace di coniugare

tecnologia e tradizione.

Durante la giornata avremo il piacere di ascoltare i talk interattivi di tre aziende, alla fine dei quali, grazie al supporto di alcuni sponsor (tra cui Lavazza, RedBull, Loacker, Bellini e Raspini), il MARKETERs Club Torino offrirà il coffee break, il pranzo e l’aperitivo finale; il tutto sarà organizzato e allestito con l’obiettivo di prolungare l’esperienza innovativa anche al di fuori degli interventi. Grazie alla presenza di questi ospiti, il MARKETERs Club Torino si propone di indagare alcune delle idee innovative che sono riuscite a trasformare il mondo della comunicazione e del marketing e di regalare a tutti i partecipanti un’esperienza interattiva che li coinvolga a 360°.

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MARKETERs Club Torino, associazione riconosciuta a livello nazionale di giovani appassionati di Marketing, Management e Comunicazione, con sede a Torino, corso Unione Sovietica, 218bis – Scuola di Management ed Economia

 

Più soldi per debellare le zanzare?

Per combattere quelle fastidiose punture estive il Consiglio regionale chiede alla Giunta più fondi contro il proliferare delle zanzare, vista anche la particolarità del Piemonte che è terra di risaie. Nell’aula di Palazzo Lascaris sono infatti  stati approvati tre ordini del giorno che chiedono di incrementare le risorse per finanziare i progetti di prevenzione e disinfestazione, che nel 2012 erano pari a 7,5 milioni e che oggi sono scese a meno di 2 milioni di euro. Approvata la mozione del Partito democratico  impegna il governo regionale a stanziare maggiori risorse per la lotta alle zanzare sul territorio piemontese, anche utilizzando il fondo sanitario. Di simile tenore anche le altre due mozioni approvate, una di Forza Italia, l’altra dei 5 Stelle. Nei loro interventi, i consiglieri M5s hanno sottolineato come si sia riscontrato che venendo meno il finanziamento regionale, gli enti locali abbiano proceduto con agenti chimici che possono essere dannosi anche per altre specie, oltre che per l’uomo. In base ai dati tecnici di Ipla, l’istituto che gestisce i progetti di lotta alle zanzare in Piemonte dal 2007, i trattamenti alle riasie sono passati da una superficie di 30mila ettari nel 2014 a 6mila ettari nel 2015. Quanto ai fondi, se nel 2012 c’erano a disposizione 7milioni e 520mila euro, si è passati a 4,22 milioni nel 2013 e l’attuale disposnibilità a impegnare attualmente è stata per meno di 2 milioni di euro. La Regione  sostiene la lotta alle zanzare in base alla legge 75 del 1995, che definisce le linee guida per progetti di intervento efficaci a impatto ambientale minimo.

www.cr.piemonte.it