ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 621

Amatriciana solidale, che successo! Cavagnolo raccoglie più di 5 mila euro

cavagnolo-amatricianaNella serata di venerdì 7 ottobre, convocati dal sindaco di Cavagnolo Mario Corsato, si sono incontrati i presidenti delle Associazioni Cavagnolesi promotrici della iniziativa “ Amatriciana solidale” svoltasi il 16 settembre scorso e finalizzata alla raccolta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Durante l’incontro, tenutosi presso la sala Consigliare del Comune di Cavagnolo, che ha patrocinato l’iniziativa, si è quantificato l’importo raccolto durante la serata che risulta essere così composto;   n. 407 porzioni di pasta e dolce serviti per un importo di € 4070,00 di € 90,00 per la vendita aggiuntiva del vino, ulteriori offerte di cittadini e Associazioni € 780,00 offerte raccolte durante la partita del trofeo Trincavena € 90,00 per un totale di € 5030,00. Le spese sostenute sono state coperte dal Supermercato Crai con l’offerta della pasta 52 chili, dal Supermercato Simplj con l’offerta della passata di pomodoro 50 chili, il formaggio Parmigiano e Pecorino è stato offerto da Manghi Mauretta. Il restante della spesa è stato coperto dalle Associazioni Cavagnolesi pertanto l’importo raccolto sarà interamente versato. I presidenti dei vari sodalizi hanno concordato di versare la somma raccolta al Comune di Arquata del Tronto ( Ascoli Piceno) sul conto aperto dallo stesso Comune. Il Comune di Cavagnolo e le Associazioni Cavagnolesi PRO LOCO, POLISPORTIVA, ALPINI, AVIS, AIDO, GAT, UNISPORT E GRUPPO SCAUT ringraziano tutti i numerosi partecipanti alla serata e tutti quelli che con le loro offerte hanno fatto sentire la vicinanza dei Cavagnolesi al dramma che stanno vivendo le popolazioni colpite dal sisma. Nella mattinata di sabato 8 ottobre il sindaco di Cavagnolo ha raggiunto telefonicamente il collega di Arquata per informarlo del versamento che potrà essere utilizzato secondo le priorità, che sono molte, individuate dalla stessa Amministrazione di Arquata. Il primo cittadino di Arquata saluta nel ringraziare i Cavagnolesi ha detto che sarà sua cura documentare come sono stati impegnati i fondi donati.

I.M.

 

 

 

 

 

 

“Nonno Ascoltami!” domenica 9 ottobre a Torino

Piazza Castello ospita la campagna nazionale per i controlli gratuiti dell’udito

Coinvolte 8 regioni e 27 città in tutta Italia

La VII edizione di “Nonno Ascoltami!”, la campagna nazionale per la prevenzione contro i disturbi dell’udito, patrocinata dal Ministero della Salute, approda a Torino domenica 9 ottobre, dalle 10 alle 19, in piazza Castello.

nonno-udito

“Nonno Ascoltami!”, che coinvolge 27 piazze e 8 regioni in tutta Italia, offre l’opportunità di effettuare controlli gratuiti dell’udito, nelle tende messe a disposizione dalla Croce Rossa. Per la piazza di Torino, referente scientifico sarà il dott. Fernando Muià, responsabile dell’equipe di Otorinolaringoiatria, audiologia e foniatria della “Asl TO 5 – Chieri”, Segretario Provinciale SUMAI di Torino.

Nonno Ascoltami!” porterà in piazza medici e tecnici specialisti dell’udito, che per un’intera giornata saranno a disposizione dei cittadini che vogliano effettuare un controllo dell’udito, grazie all’impegno di diversi partner nazionali e locali, tra cui Audiologica Centro Audioprotesico.

«“Nonno Ascoltami!” è soprattutto un evento sociale che, prendendo spunto dalla Festa dei Nonni, richiama in piazza tutta la famiglia per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche dell’udito», – commenta Mauro Menzietti, ideatore dell’iniziativa.

«Riteniamo che il concetto della prevenzione non sia ancora radicato nei cittadini. Di qui l’utilità della piazza: è la sanità che va incontro alle persone, riunendo in un unico evento tutte le figure professionali coinvolte nella tutela della salute (medici chirurghi, otorini, audioprotesisti, audiometristi), tutto a vantaggio dei cittadini».

«In questi giorni si sta per concludere un percorso organizzativo lungo un anno. Si è trattato di un viaggio appassionante ed impegnativo, un viaggio durante il quale medici, audioprotesisti, audiometristi e tanti volontari si sono adoperati, con l’obiettivo della crescita della cultura della prevenzione in generale e, in particolare, dell’incremento della sensibilizzazione di ciascuno alle tematiche della perdita uditiva, sia dal punto di vista dell‘impatto sulla vita quotidiana (tanto sulla vita sociale, quanto su quella di relazione), sia dal punto di vista terapeutico e delle possibilità rimediative», come emerge dall’analisi della dott.ssa Laura Giulianati, Tecnico Audioprotesista e Amministratrice di AUDIOLOGICA, Azienda torinese sponsor dell’evento che, dal 1969, è impegnata nella produzione, riparazione e distribuzione di protesi acustiche.          

L’evento nazionale gode del patrocinio del Ministero della Salute e del riconoscimento dell’OMS, (Organizzazione Mondiale della Sanità) che ogni anno indice la Giornata Mondiale dell’Udito, di cui l’associazione “Nonno Ascoltami!” è ambasciatrice italiana.

“Nonno Ascoltami!” prende spunto dalla festa dei nonni, ma che in realtà porta in piazza tutta la famiglia, per una giornata di giochi, sport e divertimento per grandi e piccini. Proprio a loro, infatti, sono dedicate le iniziative collaterali, tra cui il “Muro del nonno”, esposizione di elaborati artistici sul tema rapporto nonno-nipote, realizzate dagli alunni delle scuole cittadine, momenti di animazione con i clown e teatro in piazza per bambini, giochi e lezioni di sport. Tra le associazioni che collaboreranno alla giornata di “Nonno Ascoltami!” in piazza Castello, l’Avis Torino e l’Associazione Famiglie Sma.

 

 

L’EVENTO IN CIFRE

L’ipoacusia colpisce circa 360 milioni di persone nel mondo, oltre 7 milioni solo in ItaliaOgni giorno nel nostro Paese 30 persone scoprono di avere un disturbo uditivo, un problema che coinvolge due persone su tre oltre i 65 anni. Di questi il 75% non porta una protesi acustica e in genere impiegano tra i 5 e i 7 anni prima di accettare il problema e rivolgersi a uno specialista. (Dati ANIFA-ASSOBIOMEDICA).

 

Info:

www.nonnoascoltami.it

www.facebook.com/nonnoascoltami

Comunicare in chiave commerciale

decarolisDi Antonio DE CAROLIS

Per Paul Watzlawick, primo esponente della Scuola di Palo Alto, la cosa era molto chiara: “non si può non comunicare”.

***

paul-watzlawick

Paul Watzlawick

_

La comunicazione, diceva, è un “processo d’interazione tra le diverse persone che stanno comunicando” quindi, per estensione, anche il silenzio è una forma di comunicazione. Questo vale per tutti, persone e aziende, in ogni momento della propria esistenza, ecco perché ogni iniziativa, ogni progetto e ogni servizio o prodotto vanno adeguatamente comunicati al mercato. Adeguatamente, perché come, diceva il saggio, “se decidi di parlare, fa’ che il tuo dire sia meglio del tuo tacere”. Marcello Marchesi, nel libro “Diario futile di un signore di mezza età” (Rizzoli 1963), scriveva: “La pubblicità è necessaria. Dice F.M., pontefice dell’advertising: “La gallina, quando ha fatto l’uovo, canta; l’anatra no. Nei negozi tutti chiedono uova di gallina, ma nessuno chiede uova di anatra“.

marchesi-m

Marcello Marchesi- scrittore, sceneggiatore, regista cinematografico e teatrale, paroliere e attore italiano

_

La metafora è chiara: la gallina quando fa l’uovo lo comunica, l’anatra no. lo comunica “cantando”, non starnazzando,di qui il messaggio: “dobbiamo comunicare e dobbiamo farlo seguendo delle regole”.

coccode

L’uovo è servito

_

Probabilmente la “regina” delle norme della comunicazione è: “Prima di parlare poniamoci delle domande e diamo loro delle risposte”. La prime cose da chiedersi sono così ovvie che non tutti se le pongono: “Quale messaggio vogliamo trasmettere?”; “Perché un potenziale cliente dovrebbe scegliere proprio noi rispetto a un nostro concorrente ?”; “Che cosa rende particolare la nostra offerta”……. Anche se i prodotti sono simili al punto da sembrare uguali, esiste sempre un fattore distintivo tra un’azienda e l’altra, un Selling point, un’argomentazione esclusiva di vendita. Rosser Reeves, uno tra i più noti pubblicitari statunitensi del secolo scorso, lo definiva USP (Unique selling proposition). Talvolta identificarlo non è semplice ma, se valutiamo la nostra offerta nella sua completezza, non limitandola cioè al solo prodotto, scopriremo sempre più spesso che la USP sta nel servizio o nel contenuto tecnico. Chi lavora tutto il giorno con il PC, troverà forse più interessante un’assistenza on site o “Next Business Day” (entro il giorno lavorativo successivo) rispetto a uno sconto di alcune decine di euro.

La consegna in 24 ore attrarrà molto più di un piccolo sconto per chi necessita di riassortimenti veloci e non desidera avere un magazzino in casa propria. Questi ovviamente, sono solo semplici esempi, ma un confronto attento con il mercato e con i nostri competitor ne evidenzierebbe molti altri. Una volta identificato, il fattore distintivo va comunicato, ma attenzione a farlo in modo corretto. Dire a un cliente che lavora in ZTL che la macchina che vogliamo vendergli è elettrica serve a poco, a lui dobbiamo sottolineare che non avrà limitazioni nella circolazione. E’ necessario comunicare sempre il beneficio che otterrà, non la caratteristica tecnica, e il beneficio deve essere specifico per il nostro interlocutore, non per quello di altri. Enfatizzare, ad esempio, la libera circolazione nel centro cittadino a chi non necessita di recarvisi, è pressoché inutile.

Schematizzando potremmo dire che per comunicare con efficacia è necessario definire: A CHI – il target al quale vogliamo comunicare. CHE COSA – Il contenuto della comunicazione. IN CHE MODO – La modalità di comunicazione. QUANDO – Periodi di maggiore concentrazione delle vendite. DOVE – I mezzi attraverso i quali comunicare. Riguardo ai mezzi da utilizzare la domanda “sorge spontanea”: Come scegliere tra TV, Radio, Giornali, Riviste di settore, Directory, Sito Internet, Social network..? La prima risposta potrebbe essere: Dipende dal budget che abbiamo a disposizione, ma crediamo sia limitativo ed anticipato, perché sarebbe giusto ragionare in termini di “customer behaviour”, cioè dell’analisi del comportamento del cliente tipo. Conoscere il comportamento del nostro potenziale cliente in fase di acquisto è fondamentale perché, se esiste un percorso logico che i clienti utilizzano per fare un acquisto, è cosa buona assecondarlo.

A titolo di esempio, se chi vende tavole da surf sa che i propri clienti, prima di fare l’acquisto, si informano sulla rivista ” tavole per tutti i gusti” (credo non esista…) è meglio che il valore più alto del proprio budget lo si investa qui. Per analisi di questo genere è possibile rivolgersi ad agenzie specializzate o fare tesoro di quanto affermava Plutarco: “Se sai ascoltare impari anche da chi parla male”. I clienti, contrariamente a quanto qualcuno ancora pensa, amano parlare con le aziende e, quando lo fanno, offrono suggerimenti e punti di vista utilissimi agli uomini di marketing.

Alcuni esperti di psicologia della comunicazione sostengono che il momento migliore per acquisire informazioni è quello che segue l’atto di vendita perché, a prescindere dall’esito della trattativa, l’interlocutore si libera delle barriere pregiudiziali del ruolo e si relaziona da partner commerciale. Comprendere i mutamenti del mercato e assecondare i comportamenti dei nostri clienti significa aiutarli a decidere, semplificando il loro processo d’acquisto; pertanto è necessario ascoltare. Molti credono che il bravo venditore sia quello che parla tanto, ma non è così. L’ascolto è fondamentale perché le caratteristiche di un prodotto vengono nobilitate al rango di beneficio solo se rispondono a bisogni reali e per conoscere i bisogni reali è necessario comunicare .

Buona comunicazione a tutti.

Renzi: “G7 dell’Industria il prossimo anno a Torino”

renzi matteo2“Il G7 dell’ Industria il prossimo anno sarà  a Torino:  è la capitale dell’industria italiana, quella storica e noi ci auguriamo anche del futuro”. La notizia viene  dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che l’ha annunciata all’assemblea  degli industriali torinesi, nel corso della sua visita sotto la Mole.

Euro 555.512.528: Morano striglia il Comune per i debiti con Gtt e Iren

morano redazio1E’ sull’onda del disastro che si sta abbattendo sul Comune di Roma e sulla scia degli apprezzamenti che qua e là colleziona il sindaco nostrano del Movimento Cinquestelle , che va in scena lo scontro tra Appendino e le opposizioni del consiglio comunale, ( del tutto  in sordina rispetto alla collega romana) pronte a rivolgersi a Corte dei Conti e Procura, se non verrà fatta chiarezza sul Bilancio del Comune 2015 approvato proprio dalla Giunta grillina e che ha fatto inorridire il consigliere –notaio Alberto Morano.

Ieri, in una  Commissione Controllo di Gestione assai vivace tenutasi a Palazzo Civico, in presenza dei vertici GTT, il sindaco con un atto di grande coraggio, è di dovere ammetterlo, ha dichiarato di assumersi tutta la responsabilità politica per l’approvazione di quei bilanci e di risponderne in prima persona sui conti GTT e Infra.To , oggetto della riunione .

comune municipioIl civico Morano e il capogruppo del PD Stefano Lo Russo hanno condiviso la preoccupazione per “il livello di confusione che regna sulla situazione finanziaria da parte della Giunta pentastellata”. I disallineamenti nei conti, i debiti folli verso alcune partecipate e relazioni che dovrebbero far parte della documentazione , assenti, hanno infatti allarmato in primis Morano e poi anche tutte le opposizioni, che adesso attendono le verifiche annunciate dalla Giunta sul Bilancio del Comune 2015  e che dovrebbero servire proprio  a giustificare eventuali errori commessi . In attesa che la Appendino e i suoi si raccapezzino,  Standard&Poor’s definisce un andamento economico “stabile e in continuità con la vecchia Giunta” con  raiting ”BBB”. Intanto ,un post pubblicato sulla pagina Facebook di Morano mostra i conti sballati e  spiega “tecnicamente” il problema , che se non chiarito , avrà gravi ripercussioni sull’amministrazione cittadina.

“L’indebitamento complessivo del Comune di Torino nei confronti del Gruppo Iren (incluso Amiat) appendino manifestoammontava al 31/12/2015 ad Euro 179.256.000 (pag 179 del fascicolo di Bilancio di Iren); quello nei confronti di GTT ad Euro 111.232.000 (di cui per circa 40.000.000, sembrerebbero non esservi gli stanziamenti corrispondenti nei conti del Comune di Torino – pag. 119 del fascicolo di Bilancio di GTT) Infine i debiti del Comune di Torino verso Infra.To ammontavano ad Euro 265.030.000 (pag. 32 del fascicolo di Bilancio di Infra.To). In sintesi il debito del Comune di Torino nei confronti di Iren, Amiat, Gtt e Infra.To ammontava al 31/12/2015 a complessivi  Euro 555.512.528.   STIAMO PARLANDO DI PIU’ DI MEZZO MILIARDO DI DEBITI. Ritengo che sia gravissimo che di questo debito non vi sia traccia nel documento allegato alla relazione di rendiconto 2015 del Comune di Torino e predisposto ( si fa per dire) ai sensi dell’articolo 11 comma 6 Lett. J del D.Lgs. 118/2011 .”

I conti dei grillini non tornano, e nel frattempo il sindaco Appendino il 10 e l’11 ottobre andrà a Dubai per il  Global Islamic Economy Summit , con lo  scopo di coltivare i rapporti tra Torino e le finanze del mondo arabo.

CV

Misura di sicurezza sanitaria, Rems a San Maurizio

sanitaL’ospedale Beata Vergine Consolata di San Maurizio Canavese (Torino) ospiterà una Residenza per l’esecuzione di misura di sicurezza sanitaria (Rems). Quella dei Fatebenefratelli è una struttura riabilitativa di secondo livello, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, con 165 posti letto, due comunità protette e, da quest’autunno, una Rems, una delle residenze create dopo la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Il primo paziente arriverà a San Maurizio Canavese quest’inverno.

Finora, in Italia gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari erano sei, ed ospitavano mediamente circa 1.400 individui autori di reato. Le leggi 9/2012 e 81/2014 hanno decretato la chiusura di queste strutture entro il 31 marzo 2015 ed il graduale trasferimento di tutti i pazienti a “Residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza” (REMS), strutture gestite dagli stessi Dipartimenti di Salute Mentale in collaborazione con il Ministero della Giustizia: le Rems hanno particolari caratteristiche gestionali e dovrebbero avere non più di 20 posti-letto. Contemporaneamente, i pazienti a basso rischio saranno seguiti dai DSM. In alcuni casi, come avviene a San Maurizio Canavese, viene adibito a Rems un presidio ex art. 43 dl 833/78, equiparato nell’attività al servizio pubblico.

«La realizzazione di una Rems comporta un impegno notevole – commenta il superiore provinciale dei Fatebenefratelli, fra Massimo Villa – che risponde all’intento di creare una struttura a “misura d’uomo”, veramente riabilitativa e psico-educativa, lontanissima dalle orribili esperienze legate ai vecchi “manicomi criminali”, trasformatisi poi in Opg, e in linea con il carisma dell’Ospitalità dell’ordine ospedaliero San Giovanni di Dio».

Massimo Iaretti

I sindacati: “A Mirafiori si lavora di più, segnale positivo”

fiat fcaIl suv Levante sta andando bene per numero di ordini, così  alle carrozzerie di Mirafiori c’è più lavoro e altri 210 operai tornano in fabbrica. Il numero degli esuberi dichiarati scende da 1.303 a 1.144. Soddisfatti i sindacati dopo l’incontro con Fca sui contratti di solidarietà in vigore nello stabilimento: “Una buona notizia che dimostra la bontà dell’accordo  firmato”. Così Dario Basso, segretario generale della Uilm . Saranno due i  turni e sono previsti anche sabati lavorativi entro la fine dell’anno.

 

(foto: il Torinese)

Dissalare (e bere) acqua di mare? Ora ci pensa il Poli

POLITECNICOUno studio condotto dal Politecnico di Torino in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (USA) e pubblicato sulla rivista Nature Communications indica un metodo innovativo per migliorare le prestazioni della dissalazione a membrana. In futuro, nuove membrane per l’osmosi inversa potrebbero rendere potabile l’acqua del mare in modo più economico

 

Rendere potabile l’acqua di mare: questo l’ambizioso obiettivo, che potrebbe contribuire a risolvere problemi sostanziali per molti Paesi nei quali la disponibilità di acqua dolce è limitata, della ricerca di un team di ingegneri del Dipartimento Energia – DENERG del Politecnico di Torino in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology-MIT (Cambridge, USA) e l’University of Minnesota (Minneapolis, USA). Le tematiche di ricerca legate al tema dell’acqua, infatti, vedono il Politecnico collaborare con le più importanti università al mondo e condurre progetti altamente interdisciplinari che coinvolgono numerosi gruppi di ricerca dell’Ateneo.

La prestigiosa rivista Nature Communications ha recentemente pubblicato i risultati della ricerca di DENERG e MIT, aprendo così una nuova via nello sviluppo di tecnologie per la dissalazione a membrana.

L’acqua salata del mare può infatti essere resa “dolce” (dissalata) con l’impiego di una membrana, ossia grazie a un “setaccio” in grado di separare le molecole di acqua dai sali in essa disciolti. L’energia necessaria a questo processo di separazione può essere fornita da una sorgente di calore, da un campo elettromagnetico oppure dalla pressione idraulica esercitata da una pompa. In particolare, la ricerca italo-americana si è concentrata sul processo di osmosi inversa per la dissalazione dell’acqua, basato sulla capacità di alcuni materiali porosi di farsi attraversare dalla sola acqua in pressione, separandola così dal sale.

Gli ingegneri del Politecnico di Torino hanno  dimostrato che l’enorme differenza tra i valori di permeabilità della membrana attesi e misurati sperimentalmente sono da imputarsi alla resistenza superficiale della membrana al trasporto dell’acqua. Tale resistenza è dovuta agli attuali metodi di fabbricazione delle membrane in zeolite, che causano la chiusura di più del 99,9% dei pori superficiali teoricamente disponibili. In altri termini, le molecole di acqua hanno a disposizione un ridottissimo numero di pori per infiltrarsi nella membrana (uno ogni mille), e questo causa un effetto collo di bottiglia che rallenta il trasporto complessivo dell’acqua attraverso la membrana, dunque riducendone drasticamente la permeabilità. Dopo più di due anni di ricerche tramite simulazioni al computer e attività di laboratorio, Matteo Fasano, Alessio Bevilacqua, Eliodoro Chiavazzo, Pietro Asinari (Multi-Scale Modelling Lab, Dipartimento Energia al Politecnico di Torino), Thomas Humplik, Evelyn Wang (Device Research Laboratory, MIT) e Michael Tsapatsis (Tsapatsis Research Group, University of Minnesota) sono così riusciti a creare un preciso modello fisico di questo processo.

 

Telefono Amico, al via il corso per volontari

Il 20 ottobre al Centro Servizi del Volontariato in via Giolitti 2

telefono-tel

Giovedì 20 ottobre prenderà avvio il 92 esimo corso di comunicazione per volontari di Telefono Amico, servizio di ascolto telefonico svolto esclusivamente da volontari che, da oltre 50 anni, sono disponibili a instaurare una relazione comunicativa alla pari con altre persone, nel momento in cui queste avvertono il bisogno di una comunicazione e non hanno nessuno vicino a loro che sia disponibile a parlare e ascoltarle.

Alle 20.45, il 20 ottobre, presso il Centro Servizi Vol.To in via Giolitti 2, avrà quindi luogo il primo dei dodici incontri previsti del percorso, in programma ogni giovedì dalle 20.45 alle 22.45. Sarà una preziosa occasione per sperimentarsi sia nell’ascolto sia nel relazione con l’altro. Ai partecipanti non sono richieste competenze specifiche, ma semplicemente la volontà di mettersi in gioco. Il corso è aperto a tutti.

Telefono Amico nasce come servizio di prevenzione al suicidio negli anni Cinquanta del Novecento in Inghilterra ed è approdato in Italia pochi anni dopo. L’ Associazione Mondo X è stata tra le prime, proprio a Torino, a aderire al progetto nel lontano 1964, svolgendo da allora, ininterrottamente, questo tipo di servizio. Dal 1974 il movimento ha assunto la veste formale di Associazione, dotandosi di uno statuto, anche se continua a non chiedere ai propri aderenti alcun contributo associativo né tessera, nella convinzione che non si possa tesserare un cammino di ricerca personale della propria maturità.

Attualmente il gruppo è composto da sessanta persone, tutte volontarie, alle quali non viene riconosciuto alcun tipo di rimborso spese, fatte salve quelle sostenute. Anche gli stessi compiti organizzativi sono svolti da volontari non retribuiti.

Il Centro di Torino ha inoltre contribuito a fondare altri centri distribuiti in diverse regioni, giungendo a creare una rete nazionale, Telefono Amico Cevita (www.telefonoamicocevita.it). Questi centri affrontano l’impegno della copertura del servizio 24 ore su 24. Recentemente Telefono Amico ha festeggiato il suo 50 esimo compleanno, realizzando un progetto dal titolo “a friend for life”, che ha condotto alla nascita del Portale Amico (www.portaleamico.it), attraverso il quale si può accedere ai canali di chat e mail, che vengono a aggiungersi alla tradizionale linea telefonica, creando una pluralità di offerte di contatto per chi si trovi nel bisogno di un contatto umano.

Il corso organizzato da Telefono Amico propone, così, ai partecipanti la possibilità di reimparare a comunicare in una società in cui la comunicazione risulta sempre più difficile, una società che, secondo il sociologo Zygmunt Bauman, è “liquida”, basata, cioè, su una “cultura del disimpegno, della discontinuità e della dimenticanza, tesa soltanto al profitto”.

Mara Martellotta

 ***

Per maggiori informazioni si può inviare una mail a: corso@telefonoamicotorino.it

Telefono Amico risponde al numero telefonico 0113195252.

Il numero unico nazionale è 0299777.

I magnifici 82 di “Eccellenza Piemonte”

piemonte regioneSono in tutto 82  i commercianti, imprenditori, professionisti e artigiani over 50 delle province piemontesi che hanno ricevuto, a Novara, a il premio ‘Eccellenza Piemonte’, iniziativa dell’Unione regionale Piemonte ’50&Più’ di Confcommercio , che conta 18mila aderenti in tutta la Regione. La cerimonia si è tenuta nell’auditorium della Banca popolare di Novara, come  prima edizione di un riconoscimento per meriti professionali e personali di operatori e testimoni “d’identità e vita intensa dedicata al lavoro”. Sono otto i premi speciali, assegnati tra gli altri all’ex procuratore capo e procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena