

Si parla molto di alternanza scuola-lavoro e tirocini in azienda. Questa è la strada per imparare sul campo e acquisire competenze adeguate per il mondo del lavoro.
L’alternanza scuola – lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi. L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta. Questo percorso si completa e arricchisce nel percorso universitario in cui gli studenti sono supportati con servizi per tirocini facoltativi e, in molti casi, obbligatori da svolgere durante il percorso di studio. Il servizio job placement delle Università gestisce l’offerta di tirocini curriculari ed extracurriculari per i propri studenti e laureati, con lo scopo di promuovere l’integrazione tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro. Attraverso l’attivazione di tirocini curriculari ed extra-curriculari si pone l’obiettivo di offrire agli studenti ed ai neo-laureati l’opportunità di acquisire quelle competenze operative che solo un’esperienza “sul campo” può dare e di rendere partecipe l’azienda delle competenze impartite nei percorsi di laurea. Il tirocinio diventa così sempre più parte integrante del percorso formativo universitario dello studente e un’occasione di confronto e di primo approccio delle aziende con il laureato. Non di rado anche porta d’accesso all’inserimento lavorativo. Secondo i dati diffusi dal Senato della Repubblica sul mercato del lavoro e i giovani, in Italia la fascia di popolazione tra i 15 e 24 anni non occupata è in incremento già nel 2008 e l’intensità del fenomeno abbia continuato a crescere fino ai livelli critici del 2014, in cui l’indice ha raggiunto quota 42,7% (inferiore solo a Grecia e Spagna). All’inizio del 2014, la giunta della regione Piemonte ha deliberato di anticipare l’attuazione della Garanzia Giovani, approvando il Progetto straordinario Garanzia Giovani Piemonte – GGP5 . Il Progetto, finanziato con 5.600.000 euro di risorse residue del POR FSE 2007-2013, è iniziato il 1° giugno 2014 e si è concluso il 30 marzo 2015. Prevedeva dall’inizio azioni rivolte ai servizi per il lavoro e alla formazione finalizzata all’occupazione, mentre le altre misure sono state progressivamente attivate nei mesi successivi (ISFOL 2016a; Regione Piemonte 2016). Le misure attuate nel piano straordinario regionale hanno di fatto aperto la strada a quelle poi adottate nell’ambito della Garanzia
Giovani nazionale: è ad esempio già presente il principio della retribuzione a risultato, mentre manca ancora il sistema di profilatura dei beneficiari, caratteristica peculiare – come si è visto – del programma nazionale. Nell’ambito della GG nazionale risulta assegnato alla regione Piemonte un ammontare di risorse pari a 97.433.240 euro. Anche alla luce della concorrenza con il piano straordinario regionale, il Piemonte ha scelto di concentrare la gran parte di tali risorse su poche tipologie di intervento: il contrasto dell’abbandono scolastico, l’inserimento occupazionale e il tirocinio extra-curriculare. La regione ha inoltre scelto di non finanziare la misura del bonus occupazionale. Le misure finanziate sono articolate in quattro percorsi offerti ai giovani iscritti al Programma: i primi tre sono concentrati sul reinserimento in formazione, sul tirocinio extra-curriculare e sull’inserimento al lavoro (perc. 3). In ciascun percorso, alla misura principale si accompagnano una serie di misure accessorie, di accoglienza o di orientamento specialistico. I dati successivi rivelano che le porte di accesso al mondo del lavoro sono migliorate e l’occupazione giovanile di conseguenza. Questo è anche confermato dai dati crescenti di attivazione stage e tirocini, che manifestano l’interesse delle imprese al mondo della formazione e rivelano la convinzione che gli stage possono essere strumento formativo sul campo utile a tutte le parti coinvolte.
*Presidente del corso di studi in professioni contabili
Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management
Università di Torino
Esiste dal 2015, si chiama Womanly ed è un’ Associazione, nata a Rivoli dall’ incontro fra donne con competenze professionali e background diversi, che hanno voluto mettere a disposizione le loro esperienze per rispondere alle esigenze dell’ universo femminile e delle famiglie. Ne è Presidente Laura Agnusdei, donna dinamica e mamma di Ludovica, con ampia esperienza nel settore dell’ amministrazione di Istituti scolastici che ci spiega: “Quando ero in attesa di mia figlia, sognavo insieme ad alcune amiche (tutte madri e professioniste) di creare una realtà che potesse coinvolgere altre mamme con esperienze in ambiti diversi, che avendo vissuto le difficoltà della gestione di lavoro, carriera e maternità,
potevano mettere la propria esperienza professionale, emotiva, personale e logistica in gioco per divenire punto di riferimento per le esigenze di mamme in attesa, neo mamme, madri rodate negli ‘incastri infiniti’. Delle donne tutte insomma, con il loro macro cosmo di incombenze, impegni, appuntamenti a ruota libera durante il giorno e poco tempo per occuparsi di sé.” Womanly attua progetti nell’ambito dei servizi di interesse sociale e culturale, con un impegno al benessere psicofisico della donna nei vari momenti della vita, al sostegno della maternità e della genitorialità. Fra i progetti in essere “Quando donna = mamma”, dedicato alle donne in gravidanza ed alle neo mamme per supportarle dai mesi di attesa ai primi anni di vita con il figlio. Womanly cerca di realizzare l’obiettivo ambizioso di ricaricare la mamme offrendo loro un luogo dove si offrono ascolto, conforto, appoggio psicologico, supporto nella cura del bambino ma anche informazioni sicure sulla salute, sulla nutrizione, con professionisti di fiducia a cui rivolgersi e la possibilità di prendersi cura di sé, del proprio benessere psichico e fisico lasciando serenamente il proprio figlio all’attenzione di personale specializzato. Non mancano corsi di Yoga e Pilates, Fitwalking e Passegym in gravidanza, post parto o per mamma e bimbo, di accompagnamento alla nascita, per imparare a
portare i bebè in fascia (Babywearing), nonché incontri tematici e informativi gratuiti. Per i bimbi l’ Associazione organizza un Summer Camp sul lago di Avigliana presso l’Asd Sport Nautici Avigliana che coniuga la pratica della lingua inglese a numerose discipline sportive legate al lago (sci nautico, windsurf, kayak) oltre a trekking, camminate ed escursioni esplorative immersi nella natura del Parco Naturale dei Laghi. Collabora con l’ Associazione un team di professioniste che offrono per ogni esigenza i consigli, le consulenze ed il supporto appropriato (ostetrica, dietista, pediatra, psicologa, avvocato, odontoiatra pediatrica, psicoterapista ed altre). Mamme al servizio delle mamme. Chi può comprenderne meglio le esigenze? Per informazioni sulle attività è possibile seguire la pagina Facebook Womanly – Rivoli e visitare il sito www.womanly.it – tel 338/3809004
Barbara Aimar
Punta soprattutto sulla formazione il Piano regionale delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico
È quanto è emerso nel corso della seduta congiunta della quarta Commissione (presidente Domenico Rossi), terza (Raffaele Gallo) e del Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche del Consiglio Regionale (Marco Grimaldi) sullo stato di avanzamento delle azioni di contrasto al gioco d’azzardo, così come previsto dalla legge 9 approvata il 2 luglio del 2016. L’assessora alla Formazione professionale Gianna Pentenero ha ricordato come il Piano, approvato dal Consiglio nel dicembre 2017, a seguito di un iter particolarmente complesso, abbia trovato copertura finanziaria per il proprio fondo da parte del Ministero della Sanità solamente lo scorso mese di maggio. “Questo consente ora di dare attuazione alle diverse azioni che, come noto, prevede il potenziamento dei servizi sanitari dedicati alle dipendenze, l’avvio di campagne d’informazione mirate e attività di formazione e aggiornamento professionale rivolte a soggetti interessati: dai gestori e dal personale di sale giochi e locali che ospitano slot, agli operatori delle Polizie locali, dagli studenti agli insegnanti” ha spiegato Pentenero. Ha aggiunto che, in collaborazione con i Comuni, è in fase di definizione la mappatura delle distanze dai luoghi sensibili. L’assessore alla Sanità Antonino Saitta, nel suo intervento, ha spiegato che si sta predisponendo il progetto formativo per tutti gli operatori sanitari del pubblico e del privato e che verrà potenziato lo stesso Osservatorio epidemiologico regionale sulle dipendenze. Pentenero e Saitta hanno poi annunciato che il prossimo 11 ottobre si svolgerà un convegno di analisi e valutazione dell’impatto della legge in Piemonte. Molto partecipato è stato il successivo dibattito. Per Gian luca Vignale (Mns) “le comunicazioni sono insufficienti, perché prive di tutti i dati necessari per le reali valutazioni. Viene pertanto disattesa la clausola valutativa”. Andrea Tronzano (Fi), pur condividendo la necessità del contrasto alla ludopatia, ha ribadito che “la legge dovrà diventare più equilibrata, in quanto oggi si penalizza solo il settore imprenditoriale collegato al gioco regolare e non si fa vera prevenzione”. Sul concetto occupazionale degli operatori si è anche soffermato Luca Cassiani (Pd), che ha poi richiesto l’audizione in commissione Legalità della Guardia di Finanza per trattare i risvolti negativi del gioco d’azzardo illegale. Il capogruppo di Leu Marco Grimaldi ha spiegato come con questa legge sia stata “ridotta la portata negativa di un fenomeno che prima era un vero e proprio far west”, mentre Giorgio Bertola (M5s) nel ricordare come nel passato i Governi nazionali abbiano utilizzato il gioco d’azzardo come leva fiscale creando nel contempo una vera e propria economia, ha ribadito la ferrea volontà di non modificare la legge regionale vigente. “Ci siamo ancorati al tema della salute e dobbiamo continuare a tenere la barra dritta. La lotta alle ludopatie deve essere soprattutto a dimensione nazionale e non basta come unico deterrente vietare la pubblicità” ha rimarcato Domenico Ravetti, capogruppo del Pd. Dallo stesso Partito democratico, sono poi state espresse valutazioni positive da Nadia Conticelli, Antonio Ferrentino e Andrea Appiano: quest’ultimo ha voluto approfondire il ruolo dei Comuni. Stefania Batzella (Gruppo misto – Movimento libero indipendente) ha infine ricordato le fasi che avevano portato all’approvazione della legge e ha proposto che in Piemonte le Asl possano rimborsare i biglietti dei treni e dei bus per coloro che si recano presso gli specifici ambulatori per intraprendere le “cure disintossicanti”. Al temine della discussione, l’assessora Pentenero ha spiegato come invece dei numeri fine a se stessi, serva invece una chiave di lettura e come sia necessario riuscire ad attuare un lavoro di gruppo intersettoriale. “Per il convegno di ottobre, anche con il supporto dell’Agenzia dogane e monopoli, potremo disporre di tutti i dati necessari a tradurre proprio i numeri in azioni” ha concluso. Il presidente Rossi ha annunciato l’intenzione di convocare una nuova seduta congiunta sul tema, proprio prima dell’evento.
“Dalle discriminazioni al rispetto” è il titolo del concorso aperto a tutti gli studenti dei corsi di EnAIP Piemonte, proposto e sostenuto dai referenti del settore Pari Opportunità della sede Regionale e di tutte le sedi EnAIP. Come si può intuire dal titolo, il tema su cui gli allievi e le allieve si sono dovuti focalizzare è stato quello del rispetto per le diversità; il concorso è nato infatti con l’obiettivo di contribuire al processo di riduzione ed eliminazione di ogni tipo di discriminazione (genere, orientamento sessuale, origine etnica, età, disabilità e religione) per sensibilizzare e promuovere la cultura dell’uguaglianza.
I partecipanti potevano sviluppare il tema scegliendo tra diversi linguaggi possibili: scritto, visivo e multimediale, realizzando quindi foto, video, slogan, racconti brevi, canzoni, manifesti.
I centri che hanno aderito al concorso sono stati i CSF di Alessandria, Arona, Biella, Borgomanero, Domodossola, Grugliasco, Nichelino, Novara e Settimo.
A giudicare ogni lavoro presentato è stata invece una giuria esterna, composta da Giulia Cavaletto, Consigliera di Parità della Regione Piemonte, Silvia Venturelli, Esperta di Pari Opportunità e Antidiscriminazione e Liliana Magliani, Coordinamento Donne Acli.
A vincere il concorso è stato il video “Polvere di sogni“, realizzato dagli allievi del corso Tecnico di Laboratorio educativo dell’EnAIP di Settimo. Si tratta di un video in stop motion che racconta il tema della differenza in modo divertente, immediato e poetico; è stato premiato per l’originalità ma anche per la capacità tecnica e comunicativa, poiché riesce a raggiungere generazioni diverse con immediatezza.
Il video “In your shoes“, realizzato dagli allievi del corso di Turismo dell’EnAIP di Grugliasco, è stato invece premiato per l’impegno. Partendo da un proverbio indiano, i ragazzi si sono divertiti a interpretare ognuno il proprio passo, la propria camminata.
I ragazzi del corso di Addetto Vendita del centro di Domodossola, invece, con il video “Riflessioni” si sono aggiudicati il premio per il CSF che meglio è riuscito a esprimere il tema del concorso: nel video si può osservare, infatti, il protagonista mentre riconosce, fotografia dopo fotografia, ciascun tipo di discriminazione; la giuria ha così deciso di premiare quest’opera perché è riuscita a dimostrare la declinazione più completa delle discriminazioni, anche di quelle meno visibili.
Una menzione speciale va infine a “Coloretto“, realizzato ancora una volta dagli allievi del corso Tecnico di Laboratorio educativo dell’EnAIP di Settimo: si tratta di un piccolo libro illustrato nato con lo scopo di far comprendere ai bambini, attraverso la lettura e l’osservazione, l’importanza dell’inclusione e la ricchezza della diversità.
Ciascun gruppo vincitore sarà premiato con un buono acquisto o materiale promozionale.
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Umberto de Julio è stato nominato Presidente di ANFoV, l’associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione. Lo ha deciso, per acclamazione, il Consiglio direttivo convocato nella stessa giornata in cui l’Assemblea ne aveva nominato i componenti
Il nuovo Consiglio direttivo di ANFoV resterà in carica per tre anni ed è composto – oltre che dal Presidente Umberto de Julio e dal Vicepresidente Claudio Chiarenza (che ricoprono anche la carica di Consigliere) – da: Stefano Ciccotti, Edoardo Cottino, Luca Ferraris, Stefano Focardi e Paolo Sigismondi. L’associazione vanta una base molto autorevole di associati. I membri sono operatori di rete, public utilities, internet providers, operatori della TV digitale, fornitori di apparati e contenuti e, in generale, aziende interessate al mercato delle telecomunicazioni, nonché aziende operanti a vario titolo nel settore della convergenza. Il focus dell’ Associazione per questo triennio è su ” Innovazione e Territorio “. Nell’ambito di questo tema, con il supporto costante degli associati, verranno sviluppati approfondimenti e iniziative di informazione e formazione su aspetti tecnologici, regolatori, di mercato che riguardano l’industria del settore . A questo proposito, il primo atto del Presidente de Julio è stato quello di firmare con ANCI un Protocollo d’intesa volto a favorire la conoscenza dello stato di diffusione delle infrastrutture a banda ultralarga sul nostro territorio e delle relative potenzialità in termini di servizi e applicazioni per i cittadini e le imprese.”Sono molto onorato che l’Associazione mi abbia conferito questa nomina – ha dichiarato il neoeletto Presidente de Julio – a testimonianza della stima reciproca che mi lega agli altri membri del Consiglio. Gli obiettivi per il mio periodo di presidenza sono, sempre di più, legati a fornire alle aziende associate, agli enti locali, agli enti regolatori e di controllo, un supporto conoscitivo, dialettico e aggiornato su tutti i temi che coinvolgono il nostro comparto”‘.“Il futuro – continua de Julio – sarà caratterizzato dalla Digital Transformation che investe direttamente il mondo delle imprese ma determina profondi cambiamenti sulle abitudini degli individui e sui loro rapporti con le amministrazioni pubbliche. Bisognerà affrontare una serie di temi , tra i quali : l’ingresso nel mercato di nuovi players, la necessità di individuare nuovi modelli di business capaci di remunerare gli enormi investimenti che le nuove tecnologie imporranno, la velocità di diffusione dei servizi sempre più innovativi che verranno proposti, il superamento, grazie soprattutto alla nuova infrastruttura a banda ultralarga, del digital divide geografico e culturale del nostro Paese”.“Lo Smart Cities Index, fornito da EasyPark, non contempla alcuna città italiana tra le prime 50 al mondo. C’è ancora molta strada da compiere e l’obiettivo di ANFoV è proprio quello di dare un contributo attivo e concreto in questa direzione”, conclude de Julio.
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About Umberto de Julio
Nato a San Severo (FG) nel 1945, si è laureato in Ingegneria Elettronica all’Università La Sapienza di Roma.Ha iniziato la propria carriera svolgendo attività di ricerca alla Fondazione Ugo Bordoni per poi passare in SIP, dove è stato responsabile di numerosi progetti per lo sviluppo di nuove tecnologie e servizi e, dal 1986 al 1994, Responsabile della Rete. E’ stato successivamente Condirettore generale della STET, Direttore generale di Telecom Italia e Amministratore delegato di TIM. Nel 2000, dopo l’OPA Olivetti, ha lasciato il Gruppo Telecom Italia per raggiungere Elserino Piol e Oliver Novick come partner di Pino Partecipazioni, società che opera nel settore dell’innovazione e del venture capital. Dal 2008 al 2010 è Amministratore Delegato di Italtel e dal 2010 al 2013 né è il Presidente. Membro di numerosi organismi internazionali per la definizione degli standard, è stato Consigliere di amministrazione di molte aziende, tra cui Telecom Italia, TIM, Finsiel, Telit Telespazio, Tiscali, Sielte, oltre che Presidente dell’Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana (AEI) e Presidente del “Quadrato della Radio”.Attualmente è Presidente di ANFoV.
L’ANFoV si definisce come associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione. I servizi di comunicazione si sviluppano infatti nell’ambito di uno scenario globale in continua e rapida evoluzione, caratterizzata, a sua volta, da una convergenza a tutto campo tra reti, piattaforme, supporti tecnologici, trasmissivi e di fruizione finale, canali di interattività e contenuti. La diffusione capillare cui tende l’intero settore dell’ICT in un trend fortemente dinamico delle tecnologie e del mercato ha reso indispensabile, per i soggetti coinvolti, l’apertura di un tavolo di confronto dialettico per la continua ricerca di strategie idonee allo sviluppo di un mercato integrato. ANFoV ha così ulteriormente rafforzato la sua funzione di rappresentanza, di orientamento e di promozione dello sviluppo armonico del settore. La forza di ANFoV si fonda su di un connotato: è infatti l’unica associazione che può vantare la rappresentatività dei principali protagonisti e di tutte le tipologie di comunicazione possibili, dai contenuti, alle reti, ai servizi (operatori di rete, autori, editori, produttori e fornitori – di contenuti e databse, di hw e sw -, fornitori di accesso e servizi). La presenza simultanea ed il confronto dinamico di questa catena del valore in un unico contesto associativa proietta nella sede più propria, il mercato, la convergenza di tutte le forze imprenditoriali del settore nell’offerta dei relativi prodotti e servizi.ANFoV è interlocutore privilegiato di tutte le realtà coinvolte per promuovere e diffondere l’Innovazione in Italia e incentivare lo sviluppo di iniziative, attraverso un’ampia ed incisiva azione di rappresentanza presso le sedi istituzionali, con la garanzia di qualificati servizi resi agli Associati.
Fino al 16 luglio a Grangesises (Sauze di Cesana, Torino) la Summer School di Politecnico di Torino e Southeast University Nanjing
Come si è costruito e si costruisce in montagna? Attraverso quali tipi edilizi e quali spazi di relazione l’uomo ha abitato le Alpi occidentali? Che intrecci possibili ci sono oggi tra il paesaggio alpino, l’architettura e lo sviluppo economico? E, più in generale, come avverrà la transizione dalle forme insediative del passato a quelle del futuro?
Sono questi i temi che un gruppo di docenti e studenti del Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design) e della Southeast University di Nanjing (sede di una delle più importanti scuole di architettura cinesi) stanno trattando durante la Summer School “Morphological studies and alpine valleys settlements”, in corso nella settimana dal 10 al 16 luglio a Grangesises, nel comune di Sauze di Cesana, a pochi passi da Sestriere. Il villaggio, progettato da Pompeo Trisciuoglio tra il 1972 e il 1987, ospiterà lezioni di esperti provenienti da diverse università e soprattutto un design studio dedicato ai villaggi stagionali della Valle Argentera, dove sorge Grangesises.
Per il Politecnico, impegnato ad affiancare la Tsinghua University negli studi e nei progetti legati alle Olimpiadi invernali di Beijing 2022, si tratta di un’occasione per fare conoscere ai cinesi la cultura alpina come parte della cultura italiana ed europea, a partire proprio dalle forme insediative: solo così è possibile creare solide connessioni sul piano della ricerca e intensi scambi nell’attività progettuale. In questo senso va letto il coinvolgimento dell’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino e dell’Unione Montana Alta Valle Susa.
L’iniziativa è promossa dall’unità di ricerca congiunta “Transitional Morphologies”, dedicata allo studio della trasformazione nel tempo di tipi e spazi urbani. L’unità di ricerca è coordinata dai professori Bao Li, Vice Preside della Scuola di Architettura di Nanjing e Marco Trisciuoglio, Coordinatore del dottorato di ricerca in “Architettura, Storia e Progetto” di Torino.
“Transitional Morphologies”, che ha all’attivo alcune pubblicazioni e iniziative di didattica, ricerca e progetto sia in Cina che in Italia, è il frutto di un progetto per l’internazionalizzazione della ricerca finanziato dal Politecnico insieme con la Compagnia di San Paolo.
All’iniziativa partecipa anche il Sino-Italian Smart Cities Joint Research Laboratory (sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese) che il Politecnico di Torino coordina insieme con la Normal University di Luoyang.
La Summer School ha preso avvio a Como il 2 luglio scorso, con un viaggio di addestramento al riconoscimento delle morfologie urbane europee, che ha toccato anche Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Lucca e Genova, attraverso esercizi di lettura e rilievo dei tessuti urbani delle città italiane.
L’attività formativa si concluderanno il 17 e il 18 luglio a Torino, con una esposizione dei lavori al Castello del Valentino e la conferenza di Liu Jian, docente della Tsinghua University e visiting pofessor al Politecnico di Torino.
I piccoli e piccolissimi comuni sono la spina dorsale del Paese, la sua memoria, la salvaguardia del territorio e di chi ci vive. Questo è il messaggio che è venuto dalla diciottesima Conferenza nazionale Anci – Piccoli Comuni che si è svolta venerdì a Viverone ed aveva come argomento traente “Small City & Small Land”. Nell’arco della giornata si sono susseguiti diversi interventi, tra cui quelli di due rappresentanti del Governo, il vice ministro dell’Economia e Finanze, Laura Castelli e il sottosegretario all’Interno, Stefano Candiani, che hanno ribadIto l’occhio di riguardo dell’esecutivo verso questa realtà, del presidente e del vice presidente della Regione Piemonte, Sergio
Chiamparino ed Aldo Reschigna e di numerosi relatori, tra cui il sindaco di Montiglio Monferrato e coordinatore nazionale Anci per Unioni e gestioni associate che hanno affrontato le problematiche delle realtà municipali quali servizi postali, scuole, innovazione tecnologica, valorizzazione dei percorsi turistici, promozione della filiera corta, efficientamento energetico, nonché il rapporto tra le aree rurali e le aree urbane. Per Anci sono stati particolarmente apprezzati i contributi di Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale e del presidente e sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha tratto le conclusioni della Conferenza, illustrando anche i contenuti della proposta di legge elaborata da
Anci in sintonia con la campagna “Liberiamo i sindaci”, per rimuovere gli ostacoli che ingessano e rallentano l’azione dei sindaci nell’interesse delle loro comunità: obblighi vessatori che derivano da norme anacronistiche come l’apposizione della firma a provvedimenti tecnici come il tso o il dissequestro di merci avariate, o trattamenti disparitari, quali il divieto di candidarsi se non ci si è dimessi con sei mesi d’anticipo. All’intervento di De Caro è seguito il dibattito, coordinato dal sindaco di Castelletto Monferrato, Gianluca Colletti, su “Presente e futuro dei Comuni turistici del Piemonte”.
Massim Iaretti
In occasione dei test di ammissione al Politecnico di Torino, il 17 e 18 luglio il Collegio Einaudi aprirà le sue porte alle future matricole e ai nuovi allievi, che potranno partecipare a visite guidate presso le cinque residenze in città e osservare da vicino le strutture, gli ambienti e gli spazi, accompagnati dagli attuali allievi che risponderanno a tutte le loro domande e curiosità e racconteranno in prima persona la propria esperienza.
Sarà possibile effettuare visite guidate alle strutture nei seguenti orari: Sezione Po, Via Maria Vittoria 39, ore 14.30; Sezione Mole, Via delle Rosine 3, ore 15.00; Sezione Valentino, Via Galliari 30, ore 15.30; Sezione Crocetta, Corso Lione 24, ore 18.30; Sezione San Paolo, Via Bobbio 3, ore 19.00.
Gli Open Day del Collegio Einaudi di Torino rientrano nell’ambito del bando di ammissione per l’anno accademico 2018/19, pubblicato sul sito www.collegioeinaudi.it, che offre l’opportunità a 100 studenti universitari selezionati per merito (dalle matricole alle lauree magistrali) di candidarsi entro il 3 agosto 2018 alle ore 16 per vivere un’esperienza unica di condivisione e crescita personale durante gli anni universitari. Sono inoltre previsti 6 posti per studenti universitari extra UE e 24 posti dedicati invece a studenti già laureati che affrontano un percorso di dottorato o specializzazione post laurea.
A Torino, in centro città, il Collegio Einaudi è presente con 5 residenze per 768 posti, in cui vivono studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea degli Atenei torinesi, e offre ai suoi studenti la camera singola, cablata per accesso a Internet. In ogni residenza ci sono cucine di piano attrezzate, sale studio, sala musica, area fitness e lavanderia. Non ci sono limiti di orari, né differenze di genere e di censo: al Collegio Einaudi si entra per merito e si paga in base all’indicatore ISEE.
Un grande fattore distintivo del Collegio Einaudi, rispetto a una normale residenza universitaria, è il Percorso Formativo Personalizzato, che prevede per tutti gli allievi un percorso gratuito di formazione interdisciplinare, in grado di arricchire ed estendere l’offerta formativa degli Atenei con una serie di attività integrative, dai corsi di lingua e di orientamento al lavoro, ai corsi per il potenziamento delle soft skill, dalla formazione musicale all’approfondimento di temi di attualità e di cultura generale.
Numerose anche le borse di studio per gli allievi più meritevoli (posti gratuiti, premi di studio, borse per soggiorni studio all’estero, premi di laurea, premi per le certificazioni linguistiche e per la mobilità internazionale) e intensa la collaborazione con il CUS Torinoper offrire servizi sportivi a prezzi vantaggiosi come un vero campus universitario.
Il Collegio Einaudi è fondatore della CCUM (Conferenza dei Collegi Universitari di Merito) e di EUCA (European University College Association) e promuove il diritto allo studio universitario, il merito e l’interdisciplinarità, per permettere ai giovani di talento di emergere, indipendentemente dal censo, attraverso un’ampia offerta formativa con una metodologia e diversi strumenti utili ad affrontare al meglio il percorso di studi universitari e l’ingresso nella carriera professionale.
Scadenza bando di ammissione per studenti universitari: 3 agosto 2018, ore 16
Scadenze bandi per studenti post laurea: 15 settembre 2018 e 15 dicembre 2018
Per maggiori informazioni e per scaricare i bandi: www.collegioeinaudi.it
Pubblicati in questi giorni i dati del Programma Regionale di Valutazione degli Esiti degli interventi sanitari
Sono stati recentemente presentati e pubblicati sul sito della Regione Piemonte i dati di P.Re.Val.E. – Programma Regionale di Valutazione degli Esiti nell’ambito di procedure mediche e di ricovero degli interventi sanitari, curato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Piemonte. P.Re.Val.E. è parte integrante del Programma Nazionale di Valutazione di Esito (PNE), gestito da AgeNaS per conto del Ministero della Salute e individuato come strumento per la valutazione degli esiti delle cure del Sistema Sanitario Nazionale. Il Programma (http://95.110.213.190/prep2018/index.php) contiene le informazioni relative alle cure erogate da tutte le strutture sanitarie regionali nell’anno 2017, sulla base delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) che ciascuna redige e trasmette. I presidi ospedalieri dell’ASLTO3 (Rivoli, dove la Cardiologia è diretta dal Dott. Ferdinando Varbella, e Pinerolo, dove la Cardiologia è diretta dal Dott. Riccardo Riccardi) hanno riportato anche nel 2017 risultati eccellenti, confermando i dati pubblicati due anni or sono. In particolare le Patologie Cardiovascolari oggetto di monitoraggio sono lo Scompenso Cardiaco (con indicatori di volume e mortalità) e l’Infarto Miocardico Acuto (con indicatori di volume, mortalità e tempestività di intervento di Angioplastica Coronarica – PTCA) nell’anno 2017.Per quanto riguarda lo Scompenso Cardiaco gli ospedali di Pinerolo e Rivoli hanno trattato complessivamente 366 casi, con una mortalità molto bassa, pari al 5.74% a Pinerolo e al 6.62% a Rivoli, a fronte di una mortalità media regionale del 12.22% a 30 giorni dalla dimissione. Anche per il trattamento dell’Infarto Miocardico Acuto i numeri testimoniano l’efficacia della collaborazione e dell’integrazione dei due presidi ospedalieri, che lavorano in rete da 10 anni: 1.010 casi trattati nel 2017, di cui 306 infarti STEMI (Infarti Miocardici Acuti con Sopraslivellamento del tratto ST) che ricevono nel 91% dei casi intervento precoce di Angioplastica coronarica – PTCA.Il numero di pazienti trattati rispecchia il vasto
e popoloso bacino di utenza dell’ASLTO3, che riceve nei suoi presidi ospedalieri cure tempestive e di altissimo livello: il tasso di mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico è del 4.82% a Rivoli (sede del Laboratorio di Emodinamica, ove si effettuano le PTCA -Angioplastiche coronariche) e del 6.54% a Pinerolo, a fronte di una media regionale dell’8.02%. Sempre a proposito di numeri, sono stati presentati al Congresso GISE, unica Società Scientifica di tutti gli Emodinamisti Italiani (https://gise.it/statistiche Nazionali) i dati di attività dei Laboratori di Emodinamica. Il Centro di Emodinamica unico ASLTO3 – A.O.U. San Luigi di Orbassano ha riportato, per il secondo anno consecutivo, dati di gran lunga superiori al resto del Piemonte, con 2841 procedure coronariche totali, di cui 1679 angioplastiche coronariche. Il totale di angioplastiche coronariche colloca il centro tra i primi cinque in Italia sia per le procedure elettive sia per il trattamento dell’infarto miocardico, con 854 casi di cui 328 STEMI.
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