Cosa succede in città- Pagina 479

Il cielo sopra Torino fa capricci. Temporali fino a lunedì

Ad essere particolarmente colpite le aree  di montagna e domenica i rovesci non risparmieranno anche colline e pianure

 

torino pioggiaSabato e domenica all’insegna dell’incertezza, meglio girare sempre con l’ombrello. Soltanto lunedì in  Piemonte tornerà il bel tempo.  

 

Le ondate temporalesche del week end si prevedono più intense nella fascia nord della regione. Ad essere particolarmente colpite le aree  di montagna, e domenica gli acquazzoni non risparmieranno anche la città, colline e pianure, spingendosi verso sud Piemonte.

 

 L’Arpa prevede un’inversione delle correnti, con aria proveniente da nord e  abbassamento dello zero termico.

 

L’evoluzione dei fenomeni atmosferici è aggiornata costantemente nella rubrica METEO in homepage sul “Torinese”.

 

(Foto: il Torinese)

Troppe grane per la Tav? Scaviamola in Francia

TUNNEL

Una idea che viene considerata “plausibile” dal commissario di governo Mario Virano

 

Quante grane per la Torino-Lione. Decisamente troppe. L’ultima, in ordine di tempo riguarda Sandro Plano, il neoeletto sindaco di Susa che pur essendo iscritto al Pd – partito ufficialmente pro Tav, dal governatore Sergio Chiamparino al segretario regionale Davide Gariglio –  è schierato in  modo aperto contro la realizzazione del collegamento ad alta velocità.

 

Il primo cittadino, che ha vinto le elezioni per soli 8 voti rispetto al sindaco uscente di centrodestra Gemma Amprino, non dovrà vedersela soltanto con i colleghi di partito ma, da oggi, anche con la sentenza del Tar del Piemonte. Che, come è noto,  ha respinto il ricorso degli attivisti No Tav contro l’ordinanza del Municipio di Susa che stabilisce  l’abbattimento del presidio in frazione San Giuliano, proprio all’uscita dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Il  presidio, con la decisione del Tar è quindi confermato come abusivo, così come indicato nel provvedimento  dell’ amministrazione  Amprino.

 

Per non parlare del processo in corso contro i quattro attivisti No Tav accusati di terrorismo, che ha visto chiamare in causa da parte della difesa le forze dell’ordine, accusate di aver lanciato lacrimogeni ad altezza d’uomo. Anche lo scrittore Erri De Luca è finito nei guai per aver rilasciato un’intervista in cui incitava i manifestanti ad abbattere le difese del cantiere di Chiomonte. Anche lui a processo. Inoltre, i sindacati di polizia hanno sollevato recentemente un allarme: le polveri del cantiere potrebbero essesre dannose per gli agenti che lo presiddiano. Insomma non c’è pace per la Tav. O forse sì. L’ultima novità è proprio di oggi.

 

Ogni problema di ordine pubblico potrebbe essere evitato  scavando in territorio francese i 12 km di galleria del tratto  italiano della Torino-Lione. Una idea che viene considerata “plausibile”, fa sapere l’Ansa,  dal commissario di governo Mario Virano, che ne ha parlato a margine di una riunione tenutasi  in Comune.  Per il momento nulla di certo, in quanto la decisione deve essere assunta  dal Cipe che ha competenza anche sugli aspetti legati all’ordine pubblico.

 

Il fatto che l’ipotesi sia venuta allo scoperto fa pensare che qualcosa di vero c’è. Chissà.

Provincia, ultimo atto

Nella fase di transizione l’ente sarà guidato  da Alberto Avetta che è stato nominato vicepresidente

 

palazzo cisternaOggi, mercoledì 25 giugno, ha concluso definitivamente la sua attività il Consiglio provinciale di Torino, organo elettivo abolito dalla recente legge Delrio 56 del 2014. Come ultimo atto, il Consiglio provinciale ha approvato un ampio documento di indirizzo sulle funzioni della futura città metropolitana.

 

Intanto, in vista dell’avvio della costituzione del nuovo Ente, martedì 15 luglio i 314   sindaci del Torinese avvieranno il confronto con la Provincia e la Città di   Torino sulla costituzione della Città metropolitana.   “Un passaggio indispensabile perchè sappiamo bene come il vasto territorio abbia la necessità di   sentirsi rappresentato e coinvolto in questa scommessa che è la costruzione   della Città metropolitana” spiegano il sindaco di Torino Piero Fassino ed il   vicepresidente della Provincia di Torino Alberto Avetta che nella mattinata   di martedi 17 giugno si sono incontrati a Palazzo Cisterna per condividere le   modalità di avvio del nuovo Ente.  Oltre ad Avetta e il sindaco Fassino erano presenti l’assessore comunale Claudio Lubatti, tutti gli assessori provinciali ed il presidente del   Consiglio provinciale Sergio Bisacca.   L’incontro del 15 luglio sarà   convocato (h.9.30) nell’Auditorium della sede della Provincia di Torino in corso   Inghilterra 7.

 

La Provincia di Torino sarà guidata  da Alberto Avetta che è stato nominato vicepresidente ed assumerà oltre alle  deleghe su viabilità, pianificazione e protezione civile anche quelle lasciate  da  Antonio Saitta (tra cui edilizia scolastica e affari legali). Insieme al vicepresidente  Avetta, lavorerà la giunta provinciale per garantire  continuità alla delicata fase di transizione fra Provincia di Torino e Città  metropolitana; tutti i componenti della Giunta a partire dal 1 luglio – come  prevede la legge 56/2014 –  svolgeranno l’incarico a titolo gratuito.

 

 

(Fonte: www.provincia.torino.it)

Nubi su San Giovanni ma la festa non si ferma

Il “Farò” è caduto dalla parte giusta: buon auspicio per i torinesi. Spettacoli in piazza, giochi, concerti, animazioni per bambini, manifestazioni sportive, il corteo in costumi d’epoca. E gran finale con lo spettacolo pirotecnico

 pani carità

Oggi è il gran giorno della Festa patronale di San Giovanni Battista: spettacoli in piazza, giochi, concerti, animazioni per bambini, manifestazioni sportive, il corteo in costumi d’epoca , e il gran finale con lo spettacolo dei fuochi d’artificio sul Po. Si teme, purtroppo, per il maltempo che incombe con nuvole minacciose. Ieri, intanto, il “Farò” è bruciato (nella foto di Turismo Torino) ed è caduto in direzione Porta Nuova: segno di buon auspicio, come vuole la tradizione.

 

Le iniziative sono state aperte dalla Messa Solenne in cattedrale con la distribuzione dei pani della Carità e la partecipazione della Banda del Corpo di Polizia Municipale di Torino. Durante la funzione si è svolta la consegna e benedizione di un defibrillatore per il Duomo, a cura dell’ Associazione Piemonte Cuore Onlus.farò tur to

 

Da segnalare che i parcheggi nelle strisce blu sono gratutiti e  la ZTL Centrale sarà sospesa. A comunicarlo è la Centrale Operativa del Corpo dei Vigili Urbani. La limitazione al traffico nella zona centrale, tra le 7.30 e le 10.30, non sarà quindi in vigore per la giornata del Santo Patrono.

 

Ecco solo alcuni degli appuntamenti che caratterizzano questa giornata tanto  importante per la città:

 

“Cittadini e turisti: tutti in canoa”: uscite sul fiume. Lezioni di canoa e canottaggio. A cura del Circolo Amici del Fiume. Murazzi del Po, dalle 10 alle 18.

Lezioni di ginnastica funzional training 360 Maffei della Palestra 360 Maffei. A cura del Circolo Eridano. Murazzi del Po, dalle 15 alle 18.30.

Mercatino “Oasi dei prodotti tipici”. A cura della Federazione Coltivatori Diretti di Torino. Piazza Palazzo di Città – Piazzetta Corpus Domini, dalle 10 alle 19.

“La Spesa in Campagna” : mercato tematico prodotti agricoli. A cura della Confederazione Italiana Agricoltori – Provincia CIA di Torino. Piazza Bodoni, dalle 16 alle 23.

Itinerario su tram storico per le vie del centro. A cura di Associazione Torinese Tram Storici. Piazza Castello, dalle 15,30 alle 18,30.

Sensibilizzazione alla defibrillazione precoce uso DAE. A cura dell’ Associazione Piemonte Cuore Onlus. Piazza Castello, dalle 10 alle 19.

Campionati Mondali di Calcio Brasile 2014. Proiezione su Maxischermo incontro Italia – Uruguay. Piazza Vittorio Veneto, ore 18, con la fanfara degli alpini

“Corri al Balon – Straportapalazzo” – Festival interculturale, artistico e sportivo. A cura dell’ Associazione Amece. Piazza Borgo Dora, dalle ore 14 alle 24.

“Supergara per San Giovanni” – corsa podistica. A cura di Turin Marathon. Sassi – Superga, ore 21.

Spettacolo pirotecnico “I Fuochi di San Giovanni”. Ponte Vittorio Emanuele, Giardini Ginzburg, Fiume Po. Ore 22,30.

 

I Fuochi di San Giovanni: nella sede estiva del Circolo dei Lettori, al Borgo Medievale, appuntamento con I fuochi di San Giovanni. Dalla terrazza dell’ex San Giorgio, che svetta sulle mura del Borgo, un’apericena speciale in attesa dei tradizionali giochi pirotecnici. La location unica sulle acque del fiume permette di godersi, lontani dalla folla e viziati dalle specialità gastronomiche di Gerla1927, tutti i colori che illuminano il Po. Apericena + ingresso terrazza euro 25. Buon San Giovanni!

 

 Noemi Morgano

 

(Foto: ScatTo, il fotoblog della Città di Torino – www.comune.torino.it)

 

 

Addio al treno che unì l’Italia

TRENO VECCHIOIl “diretto del Sole” per quasi 60 anni ha collegato i “due capi” della Penisola percorrendo la tratta Palermo-Torino

 

Verso una nuova vita a Torino. Abbracci, lacrime, tanta commozione ma anche tante speranze. Persone comuni, vite reali che si incontrano-scontrano sui quei vagoni che hanno fatto parte della storia del nostro Paese. Lo chiamano il “diretto del Sole” ed è il treno che per quasi 60 anni ha unito i “due capi” della Penisola percorrendo la tratta Palermo-Torino.

 

Ma il treno proveniente dal sud non c’è più. Torino, quella che è stata la prima e più grande città industriale italiana, quella che ha accolto decine di migliaia di lavoratori provenienti dal meridione, non offre più un servizio ferroviario da e per la Sicilia.

 

Il viaggio lungo lo stivale (sia andata che ritorno) che ha come protagonisti il mare siciliano da cartolina e le montagne innevate del Piemonte, ha compiuto il suo ultimo viaggio. Niente più collegamenti diretti tra Nord e Sud; infatti per raggiungere Messina, Catania o Palermo in treno, non ci sarà più una linea diretta ma bisognerà fare almeno una tappa a Bologna o, in direzione contraria, a Roma.

 

Questioni di costi: Trenitalia non ce la fa più a mantenere attivo il servizio, e la regione Sicilia purtroppo non ha ancora siglato un accordo con le ferrovie nazionali. Scompartimenti di un treno che, durante le lunghe ore di tratta, non si riempiranno più di chiacchiere, confidenze, dialetti ma soprattutto di storie di vita. Via le scarpe, tutti in pantofole esattamente come se si fosse a casa: persone che si abbandonavano dentro questo nido sferragliante ma familiare.

 

Tutti protagonisti di una sorta di seconda unificazione del Paese, tutti uniti contro chi ha sempre dichiarato “ Nord e Sud non saranno mai una cosa sola ”. Su questo treno i volti di uomini, donne e famiglie che si sono affidati a un lungo viaggio per cambiare la loro vita.

 

Nei quartieri più popolosi della città di Torino e nella prima cintura, si è formato un gruppo di opinione che ha indotto alcuni deputati del Pd come Umberto D’ Ottavio e Paola Bragantini a presentare un interrogativo al ministro di Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi. Ovviamente il nocciolo della questione non è tanto la possibilità di raggiungere la Sicilia, in quanto tutti sono consapevoli del fatto che, oltre ai voli aerei, anche con vari treni sarà sempre possibile raggiungere la regione caratterizzata dal clima mite e dal profumo di agrumi.

 

Quello di cui si lamentano molte famiglie di origine siciliana residenti a Torino, è la cancellazione di un treno fatto, per loro, di ricordi, di abbracci contornanti tristi addii ma anche speranzosi arrivederci; la cancellazione di un treno che per molti “viaggiatori” ha simboleggiato la metafora della loro vita.

Sicuramente l’Italia e soprattutto la Sicilia in questo momento sono afflitte da problemi ben più gravi su cui lo Stato deve intervenire. Ma lo scrittore italiano Pino Aprile, una volta ha scritto:” Il popolo italiano va verso il Nord in cerca di soldi e al Sud in cerca dell’anima..”; sarebbe bello pensare e sperare che ciò che costituisce la grandezza del nostro Paese continuasse a rimanere unita grazie ad un unico treno fatto di meridionali ma anche di settentrionali, fatto semplicemente di italiani.

 

Simona Pili Stella

Anticipo di San Giovanni con i Bersaglieri

bersaglieri2bersagleiri1Domenica in piazza San Carlo esibizione delle marching band e delle majorettes

 

Quest’anno San Giovanni arriva in anticipo.

 

Sabato pomeriggio in piazza San Carlo l’esibizione delle fanfare “Lamarmora” di Torino e di quelle di Settimo e Nichelino.

 

In piazza Castello, invece, i vigili del fuoco hanno allestito “Pompieropoli”, manifestazione per i più piccoli con dimostrazioni dell’attività dei pompieri.

 

Domenica in piazza San Carlo esibizione delle marching band e delle majorettes.

 

Tutti gli appuntamenti per la festività del Santo Patrono di Torino nella rubrica “Agenda” sulla homepage del Torinese

 

(Foto: il Torinese)

Nonno spaccia per vivere. Un altro pusher si butta nel Po

 L’anziano spacciatore dice che la pensione minima di 400 euro al mese non gli permette di sbarcare il lunario

 

polizia volanteUn anziano di 67 anni, nome conosciuto dalla polizia come esponente di secondo piano della vecchia mala torinese, spaccia droga  perché la pensione minima di 400 euro al mese non gli permette di vivere.

 

E’ quanto ha dichiarato dopo l’ultimo dei tanti arresti. Gli sono stati concessi i domiciliari.

 

Un altro pusher – questo più “tradizionale – è stato inseguito l’altra notte dai poliziotti ai Murazzi. Si è buttato nel Po per sfuggire e di lui si sono perse le tacce. Stanno continuando le ricerche perché si teme sia annegato.

 

(foto: il Torinese)
  

Maria Grazia è stata trovata morta a Stupinigi

Probabile il suicidio.  Davvero lodevole la mobilitazione per ritrovare la donna. Su Facebook era stato attivato  il  gruppo “Cerchiamo Grazia Gonella” che aveva già superato le 2500 persone

 

GONELLAIl corpo senza vita di Maria Grazia Gonella, la donna scomparsa da Borgaretto da una settimana è stato trovato in un bosco di Stupinigi. A segnalarlo,  un uomo che stava camminando nei paraggi. Poco distante è stata rinvenuta anche la bicicletta con cui la logopedista di Borgaretto si era allontanata da casa senza più fare ritorno. Torino e i comuni vicini erano stati tappezzati di volantini con il suo ritratto  e in questi giorni sono circolate diverse voci secondo cui la signora cinquantenne sarebbe stata vista a Porta Nuova o in piazza Statuto..

 

Davvero lodevole la mobilitazione per ritrovare Maria  Grazia. Su Facebook era stato attivato  il  gruppo “Cerchiamo Grazia Gonella” che aveva superato le 2500 persone. Il figlio della donna, Lorenzo,  aveva  ringraziato tutti coloro, amici e sconosciuti, che si stavano dedicando a ritrovare sua mamma.

 

Maria Grazia, 50 anni, era scomparsa da venerdì mattina della scorsa settimana. La donna, che abitava a Borgaretto e lavorava  all’Asl di Nichelino come logopedista, è uscita di casa in bicicletta ma non è mai giunta al posto di lavoro. Ora il tragico epilogo.

 

(Foto: il Torinese)

 

Murazzi by night aperti fino alle 3

murazziNel mese di luglio, intanto, sempre ai “muri”, apriranno finalmente i dehors nei pomeriggi e nelle serate dei fine settimana

 

Alla fine l’hanno spuntata i nottambuli della Movida. I murazzi, dopo infinite discussioni in Comune, resteranno aperti fino alle 3 di notte, con buona pace dei residenti che si lamentano da sempre degli schiamazzi. Lo stesso vale per le altre zone di ritrovo dei giovani, come San Salvario.

 

La prevista chiusura anticipata di un’ora è stata ritenuta superflua otre che punitiva dalla Giunta municipale che ha fatto retromarcia su quella che sembrava una decisione già presa. Nel mese di luglio, intanto, sempre ai “muri”, apriranno finalmente i dehors nei pomeriggi e nelle serate dei fine settimana.

 

Erano stati bloccati per un “eccesso di zelo” da parte dei funzionari comunali che volevano assicurarsi che tutto fosse effettivamente in regola dopo la bufera dell’inchiesta sui Murazzi scoppiata nei mesi scorsi.

 

Ecco il comunicato stampa di Palazzo Civico sulle iniziative estive lungo il Po:

 

APPROVATI DALLA GIUNTA GLI INDIRIZZI PER LE ATTIVITA’ TEMPORANEE ESTIVE AI MURAZZI

Impegnata nella valorizzazione del complesso dei Murazzi del Po, – con interventi per la riqualificazione dell’intera area che si affaccia sul fiume, gremita dai torinesi nel tempo libero, l’Amministrazione comunale ha varato un articolato piano d’ambito, che è attualmente in fase di esame in previsione del bando di gara per la concessione delle arcate di proprietà pubblica, ancora non utilizzate. Nelle more di tali elaborazioni la Giunta comunale è impegnata a progettare interventi virtuosi che portino a un definitivo equilibrio del contesto, di notevole valore ambientale, frequentato da giovani, sportivi, famiglie e turisti.

E su proposta degli assessori Ilda Curti, Maurizio Braccialarghe e Domenico Mangone la Giunta ha approvato le linee di indirizzo atte ad accogliere iniziative progettuali a carattere temporaneo che riguarderanno l’attuale stagione estiva, al fine di animare la storica banchina del Po, fin dai prossimi giorni.

Più soggetti hanno infatti manifestato l’interesse a restituire vitalità all’area con l’organizzazione di iniziative culturali e commerciali legate al turismo e ad attivare intrattenimenti entro e non oltre la mezzanotte.

A cura dell’Associazione Borgo Murazzi, costituita da alcune realtà imprenditoriali torinesi, sarà realizzata sul lato destro dell’area, l’iniziativa “Murazzi paesaggi riflessi”.

(gf)

Le spine della “Grande Torino”

fassino pieroSembra che i sindaci dei piccoli comuni – la maggioranza di quelli rappresentati nell’area metropolitana – non vogliano concedere troppo potere al capoluogo e cioè a Piero Fassino

 

 

Il prossimo 15 luglio partirà ufficialmente l’iter per la realizzazione della Città Metropolitana, la nuova realtà amministrativa e istituzionale che, in sostanza, sostituirà la morente provincia.

 

Gli oltre 300 sindaci del Torinese, rappresentanti di una popolazione di 2 milioni e 300 mila abitanti, si daranno appuntamento per stabilire le strategie per il futuro. La nascitura “Gran Torino” vedrà la luce, tanto per cominciare, con 7 milioni di euro di deficit.

 

Ma questa è una cosa di ordinaria amministrazione per gli enti pubblici. Il vero problema pare essere quello politico. O meglio, quello dei rapporti di potere tra centro e periferia.

 

Sembra che i sindaci dei piccoli comuni – la maggioranza di quelli rappresentati nell’area metropolitana – non vogliano concedere troppo potere al capoluogo e cioè a Piero Fassino.

 

(Foto: www.comune.torino.it)