Le spine della “Grande Torino”

fassino pieroSembra che i sindaci dei piccoli comuni – la maggioranza di quelli rappresentati nell’area metropolitana – non vogliano concedere troppo potere al capoluogo e cioè a Piero Fassino

 

 

Il prossimo 15 luglio partirà ufficialmente l’iter per la realizzazione della Città Metropolitana, la nuova realtà amministrativa e istituzionale che, in sostanza, sostituirà la morente provincia.

 

Gli oltre 300 sindaci del Torinese, rappresentanti di una popolazione di 2 milioni e 300 mila abitanti, si daranno appuntamento per stabilire le strategie per il futuro. La nascitura “Gran Torino” vedrà la luce, tanto per cominciare, con 7 milioni di euro di deficit.

 

Ma questa è una cosa di ordinaria amministrazione per gli enti pubblici. Il vero problema pare essere quello politico. O meglio, quello dei rapporti di potere tra centro e periferia.

 

Sembra che i sindaci dei piccoli comuni – la maggioranza di quelli rappresentati nell’area metropolitana – non vogliano concedere troppo potere al capoluogo e cioè a Piero Fassino.

 

(Foto: www.comune.torino.it)

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