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La Scientifica nelle scuole

 Questo l’evento che il 13 dicembre ha visto i camici bianchi della Scientifica tra gli studenti delle scuole italiane.

La Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato è risultata vincitrice del progetto Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la legalità denominato “Virtute e Canoscenza”. Il prestigioso riconoscimento ha dato vitaoggi a un evento nazionale che ha coinvolto le scuole, unendo la cultura scientifica ai concetti di legalità e sicurezza.

A Roma l’evento si è svolto presso il Palazzo dei Congressi dell’EUR e ha visto la partecipazione del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli.

A Torino, invece, l’incontro si è tenuto al Convitto Nazionale Umberto I di via Bligly e vi hanno partecipato le classi del quarto e quinto anno. Dopo il saluto delle Autorità, si è entrati nel vivo delle “indagini” insieme alle donne e agli uomini del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica. Agli studenti è stata data la possibilità di toccare con mano l’universo dellemetodologie delle scienze forensi moderne.

Densa l’agenda dei lavori: dagli interventi esplicativi, alle lezioni su specifiche tematiche quali l’intervento sulla scena del crimine, lo studio delle impronte digitali, le analisi chimiche e di genetica forense e molto altro. Gli studenti hanno potuto anche mettersi alla prova confrontandosi con gli esperti attraverso l’analisi e l’elaborazione di casi studio.

Il fondatore delle Sardine e Liliana Segre: “Abbaglio, sì. Bugiardo, no!”

Equivoci risolti 
Alla fine è andata nei migliore dei modi, a dimostrazione del fatto che spostarsi dalle tastiere e colloquiare con sincera eleganza la vita la si può solo migliorare.
Proprio così. Questa mattina ho avuto un piacevole e costruttivo scambio di informazioni con l’avvocato Luciano Belli Paci, figlio della Senatrice Liliana Segre. Adesso mi sono molto chiare le motivazioni che hanno portato la famiglia Segre alla smentita di adesione al movimento delle “Sardine”, ed è dovuta all’assoluta neutralità della Senatrice, questione di vitale coerenza a prescindere da ogni valutazione. La stima e il rispetto che provo per questa famiglia è enorme e li ringrazio per avermi contattato e aiutato a comprendere e anche per avermi consentito di spiegare in serenità l’equivoco. Ricevere una mail dalla sua segreteria ci ha resi forse troppo euforici e l’uso del plurale nel testo con i saluti e l’augurio a tutte le sardine come sentinelle della memoria, ci ha indotto a generalizzare il mittente. Abbaglio piuttosto comprensibile, ne conveniamo insieme, per l’imperfetta formulazione del messaggio in risposta. Ci spiace, pertanto, per il malinteso avvenuto in assoluta buona fede e senza alcuna volontà di strumentalizzazione della figura della Senatrice nei cui confronti resta immutata la nostra più sincera stima. Restiamo tutti indomite sentinelle della memoria e anche noi saremo la sua scorta.
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Paolo Ranzani
Sardine Torino

Sfruttamento del lavoro, operazione dell’Arma

I Carabinieri del NOE di Alessandria, nel corso di un’attività di contrasto agli incendi ed al traffico illecito di rifiuti, dopo l’ispezione presso un’azienda che tratta rifiuti ferrosi, rifiuti da imballaggi sfridi, scarti, polveri e rifiuti plastici ed altro, con sede in Novara e unità operativa in Provincia di Alessandria, hanno accertato violazioni penali nei confronti di tre persone, ritenute responsabili dei reati di “traffico illecito di rifiuti”, “truffa” e “sfruttamento del lavoro”.

Per lo sfruttamento del lavoro i militari hanno avviato approfondite verifiche tese a cristallizzare la pessima situazione ambientale in cui operavano i dipendenti e le conseguenti responsabilità dei dirigenti.

Dagli accertamenti svolti sono emersi turni di lavoro ben al di sopra dei limiti previsti dal contratto, pause estremamente ridotte per la consumazione dei pasti, luoghi di lavoro con odori intollerabili, dovuti ai grandi volumi di rifiuti putridi, condizioni precarie di sicurezza e rischio di essere schiacciati da pesanti balle di rifiuti malamente sovrapposte.

Oltre a ciò, sono venute alla luce notevoli inadempienze economiche: stipendi pagati saltuariamente e contributi previdenziali versati a intervalli o non corrisposti del tutto, sfruttando lo stato di bisogno dei dipendenti che si trovano a fronteggiare difficoltà di reperimento di nuove occupazioni stabili, con stipendi insufficienti a soddisfare i bisogni familiari e le esigenze della vita quotidiana.

Pertanto, i Carabinieri del NOE di Alessandria, con la collaborazione dei colleghi delle Compagnie Carabinieri di Novi Ligure ed Arona, hanno notificato ai tre imprenditori, già indagati per “intermediazione illecita” e “sfruttamento del lavoro”, un’ordinanza di misura cautelare interdittiva emessa dal Tribunale di Torino, che proibisce loro di esercitare imprese ed uffici direttivi per un anno.

I tre imprenditori dovranno rispondere, in concorso fra loro, del reato continuato di “intermediazione illecita” e “sfruttamento del lavoro”.

 

(foto archivio)

 

 

 

Profumi e borse taroccati nei banchi (irregolari) dei mercati

I controlli della polizia municipale

ACCESSORI DI MODA CON MARCHI CONTRAFFATTI

Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale, unitamente a un legale e a due esperte francesi, una in profumi e l’altra in orologi, borse e accessori, hanno effettuato un controllo su alcuni mercati rionali cittadini, mirato alla repressione della vendita di profumi e accessori di moda con marchi contraffatti.

I controlli si sono svolti nei mercati Brunelleschi, Cincinnato, Racconigi, Palestro, Crocetta, Foroni.

Mentre nulla è emerso sui banchi regolari, molti gli accertamenti positivi che hanno riguardato cittadini di nazionalità nord-africana che, alla vista degli agenti, hanno abbandonato la merce e si sono dati alla fuga.

9 i sequestri giudiziari effettuati e 7 le notizie di reato redatte per un totale di 164 capi di vestiario (cinture, borse, giacche, scarpe…) e molti profumi (vedere le foto).

Un aspetto emerso dai controlli riguarda le confezioni di profumi e i cosiddetti “tester”, le boccette da provare per verificare la fragranza, che sono risultate autentiche.

Tenta di lanciarsi dal ponte Carpanini: la polizia lo salva

Messo in salvo dagli agenti del Commissariato Centro
Lunedì, poco dopo le 19, transitando in corso Vercelli gli agenti del Commissariato Centro sono
stati attirati dalle urla di un uomo che provenivano dal ponte “Carpanini” che dichiarava
l’intenzione di gettarsi nel fiume poiché, come raccontato dopo ai poliziotti, provato da diverse
situazioni personali. L’uomo aveva già oltrepassato il cornicione del ponte e si trovava con i
piedi sul parapetto, aggrappato con le mani alla ringhiera e le spalle rivolte verso il vuoto.
Vista la situazione, gli agenti sono accorsi sul posto e trattenendo l’uomo per il giaccone lo
hanno portato in sicurezza nonostante la sua stazza. L’uomo ha tentato nuovamente di
avvicinarsi al parapetto, senza però riuscirsi. L’uomo che con ogni probabilità aveva abusato di
sostanze alcoliche veniva poi trasportato in codice verde in ospedale a causa di un
mancamento.

Scommettitore seriale ai calciatori: “Perdete le partite o morirete”

Sei messo sotto tiro…il mio è un lavoro ti avviso oggi devi perdere la partita…sappiamo tuo indirizzo e tutto … abbiamo scommesso 250 mila euro… ci sono albanesi e calabresi avvisa tutta la difesa che la partita si deve perdere al 1000% perché se per puro caso salta … ti puoi considerare un morto che cammina

CALCIOSCOMMESSE: IDENTIFICATO E DENUNCIATO “SCOMMETTITORE SERIALE”

 

Sei messo sotto tiro…il mio è un lavoro ti avviso oggi devi perdere la partita…sappiamo tuo indirizzo e tutto … abbiamo scommesso 250 mila euro… ci sono albanesi e calabresi avvisa tutta la difesa che la partita si deve perdere al 1000% perché se per puro caso salta … ti puoi considerare un morto che cammina e puoi anche andare a denunciare e peggio ancora sarai scannato … ti puoi scavare la fossa perché ti vengo subito ammazzare e … se ti rifiuti di giocare oppure fai qualche altra cazzata che non gli fai fare i gol subito … puoi considerare la fine per te … sarai scannato mentre che cammini per strada… sappiamo tutto su di te un saluto dall’Albania…”.

 

Questo, sostanzialmente, il tenore dei messaggi inviati tramite whatsapp ai calciatori – analogo in tutti e tre i casi sui quali i Carabinieri hanno fatto luce – dei quali l’uomo riusciva a “carpire” il numero di cellulare attraverso i loro profili social.

Le indagini sono scattate lo scorso 30 settembre, a seguito dell’esposto-denuncia-querela presentata ai Carabinieri di Alessandria, da un calciatore della squadra del Monza che, in ritiro con la squadra nel capoluogo alessandrino in vista della partita con la Juventus U-23, valida per la 7^ giornata del Campionato di Serie C Girone A, dalle prime ore del mattino aveva cominciato a ricevere sul proprio cellulare i messaggi contenenti pesanti minacce.

Per convincere la vittima, l’ignoto malfattore aveva fatto seguire alle minacce ben 5 screenshot relativi ad altrettante giocate sulla partita, effettuate sulla piattaforma di un noto sito di scommesse on line.

Il calciatore, accompagnato da un dirigente della società, consegnava ai militari anche copia di un analogo esposto-denuncia indirizzato, poco prima, alla Procura Federale della FIGC di Roma e alla Lega Pro di Firenze dall’AC Monza SPA, a firma del suo A.D. Adriano Galliani.

A causa della gravità delle minacce, venivano immediatamente attivate riservate misure di vigilanza, sia nei pressi del luogo ove la squadra del Monza si trovava in ritiro, sia, tramite i Carabinieri del posto subito informati, in corrispondenza dell’abitazione dei familiari del calciatore. Nello stesso tempo venivano avviate articolate e complesse indagini di natura tecnica.

Neanche a dirlo, la partita Juventus U-23 – Monza si concludeva con un secco 1 a 4 per i lombardi, che non faceva altro che far aumentare la preoccupazione del denunciante, che in seguito riceveva una telefonata dall’utenza incriminata alla quale decideva di non rispondere.

Le indagini consentivano in breve di:

  • – risalire al titolare dell’utenza dalla quale erano partiti i messaggi minatori, che risultava essere intestata ad una persona della provincia di Catania, morta alcuni anni prima;
  • – accertare, grazie anche alla collaborazione fornita dall’Ufficio legale della Lega di Serie C, che analoghe minacce – alcune delle quali partite dallo stesso numero di quelle rivolte al calciatore del Monza – erano state rivolte, quella stessa tornata, ad altri due calciatori di altrettante squadre di calcio militanti nello stesso campionato, la Pro Vercelli, impegnata con la Pergolettese e la Viterberbese, che avrebbe dovuto giocare contro la Vibonese;
  • – individuare, da parte dell’utenza incriminata, una fitta rete di connessioni web ai principali siti di scommesse on line, nonché di attribuire uno degli ulteriori analoghi episodi delittuosi, all’intestatario di un profilo social.

Venivano quindi attivate, tra l’altro, complesse intercettazioni di flussi di comunicazioni telematiche che, unitamente all’analisi di quelle telefoniche, consentivano di risalire all’intestatario del profilo, le cui generalità venivano richieste con apposito decreto notificato all’ufficio legale del social media interessato.

 

L’indagine permetteva infine di:

  • – identificare con certezza l’effettivo utilizzatore delle utenze telefoniche e del profilo social da cui erano partiti i messaggi minatori;
  • – localizzare tale soggetto nel comune di Palagonia, in provincia di Catania e di constatare come questi fosse un vero e proprio “scommettitore seriale”, essendo solito esercitare con continuità, sebbene di importi minimi, un numero rilevante di giocate sulle principali piattaforme e siti di scommesse on line;
  • – verificare – mediante apposito decreto notificato ad una nota società di scommesse on line maltese – che gli screenshot con le ricevute relative alle giocate per diverse migliaia di euro inviate ai calciatori erano in realtà state artatamente modificate aumentandone e di molto gli importi, al fine di esercitare ulteriore pressione psicologica su questi ultimi per convincerli a truccare le partite;
  • – appurare come il malfattore oltre che a minacciare i calciatori fosse anche solito individuare, sempre attraverso i social media, soggetti facilmente influenzabili che, indotti ad effettuare scommesse on line su risultati prospettati come “sicuri” in quanto “pilotati”, qualora fossero risultati, ancorché casualmente, davvero vincitori, venivano successivamente anch’essi minacciati al fine di ottenere una percentuale della vincita;
  • – escludere, allo stato, eventuali legami con la criminalità organizzata.

Pertanto, si decideva di passare all’azione. Personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Alessandria veniva inviato in Sicilia dove, coadiuvato nella fase esecutiva dai militari del Nucleo Investigativo di Catania e della Compagnia CC di Palagonia, faceva irruzione nell’abitazione di S. A. D. B., palagonese di 25 anni, all’interno della quale rinveniva e sequestrava gli apparati telefonici e numerose schede sim, tra cui gli smartphone e le schede utilizzati per commettere i reati. Il giovane, che messo alle strette ammetteva spontaneamente di essere l’autore delle minacce di cui si è detto, veniva quindi denunciato in stato di libertà per i reati di tentata estorsione pluriaggravata.

 

 

 

Nuovo volo Torino-Kyiv con SkyUp Airlines

Il 12 dicembre 2019 SkyUp Airlines debutta con il suo primo volo da Kyiv a Torino. Sarà ora possibile volare due volte a settimana dalla capitale dell’Ucraina all’importante centro economico e industriale d’Italia.

“Oggi abbiamo fatto un altro passo nell’implementazione del nostro programma strategico di sviluppo del network. Torino diventa la quarta destinazione della compagnia aerea SkyUp in Italia. Da ora in poi, gli ucraini hanno l’opportunità di esplorare un’altra regione d’Italia e scoprire nuove città in questo incredibile Paese. Allo stesso tempo, è importante per noi aprire l’Ucraina al mondo. Siamo lieti che ora saremo in grado di mostrare la nostra capitale ai residenti piemontesi. Kyiv è una delle città più antiche d’Europa, ricca di siti storici e culturali. Allo stesso tempo, la città è moderna e dinamica” ha affermato Yevhenii Khainatskyi, Chief Executive Officer di SkyUp Airlines.

Orari e prezzi dei voli Kyiv – Torino – Kyiv:

Quando: giovedì, domenica

Tariffa del biglietto senza bagaglio: da 50,49 € *

“Siamo molto soddisfatti di accogliere SkyUp Airlines come nuova compagnia aerea nel nostro scalo. Con il volo diretto per Kyiv si amplia il ventaglio di destinazioni low-cost da Torino, offrendo la possibilità di un nuovo collegamento a tutti coloro che per motivi di turismo o di lavoro desiderano recarsi in Ucraina. Il volo serve, inoltre, l’ampia comunità ucraina presente in Piemonte, che conta oltre 10mila cittadini residenti, e faciliterà le imprese del nostro territorio che hanno legami commerciali con questo interessante mercato” ha dichiarato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport.

“Il 12 dicembre 2019 è una giornata molto importante per la comunità degli ucraini che vivono in Piemonte e non solo per loro, ma anche per le aziende ed imprenditori piemontesi che potranno con più facilità viaggiare in Ucraina e prendere contatti commerciali ed imprenditoriali”, ha sottolineato il Console Onorario di Ucraina in Piemonte, Dario Arrigotti, il giorno dell’inaugurazione del collegamento diretto effettuato dalla compagnia SkyUp Airlines tra Torino e Kyiv.

Auto rubate rivendute o affidate a carrozzerie compiacenti

I Carabinieri eseguono 3 arresti e 11 perquisizioni 

I Carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo una misura cautelare personale nei confronti di 3 italiani (uno in carcere e due ai domiciliari) ritenuti responsabili in concorso di furto aggravato e ricettazione di autovetture e di porto abusivo di armi e munizioni.

Gli arrestati fanno parte di un gruppo criminale che vede coinvolti altri 11 indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti, ricettazione e riciclaggio di autovetture, in particolare dei marchi Fiat e Abarth, che agiva in Torino e provincia.

I furti erano commissionati da carrozzieri, i quali cannibalizzavano le autovetture per i ricambi e per rivenderli a clienti ignari della provenienza.

In 5 mesi di indagini i Carabinieri della Compagnia di Venaria Reale hanno accertato più di 14 episodi delittuosi e recuperata refurtiva per oltre 200.000 euro fra auto e pezzi di ricambio.

La contraffazione atterra a Caselle: vestiti e profumi taroccati

Gucci, Louis Vuitton, Armani, Chanel Ralph Lauren, CK, Philippe Plain, Nike, Adidas e Paco Rabanne, questi i marchi del lusso falsi rinvenuti dalla Guardia di Finanza all’interno del bagaglio di un cittadino di origini senegalesi appena sbarcato all’Aeroporto “Sandro Pertini” del capoluogo piemontese.

 

L’uomo, un quarantenne residente nel comasco, è stato fermato dai finanzieri in servizio presso lo scalo di torinese appena sbarcato da un volo proveniente da Istanbul dopo aver fatto scalo ad Amsterdam.

 

Gli articoli sequestrati, borse, capi di abbigliamento e profumi, riportavano, come detto, i marchi delle più prestigiose griffe di alta moda.  Di originale, in loro, c’era ben poco e gli articoli, così come si presentavano, potevano assolutamente trarre in inganno il consumatore; solo l’esame dei finanzieri, avvalorato dalle successive perizie tecniche hanno permesso di sventare l’immissione in commercio della merce falsificata.

 

Gli oggetti di falso lusso avrebbero fruttato all’attività diverse migliaia di euro creando oltre al danno all’economia legale anche potenziali rischi alla salute dei consumatori, visto che tra gli articoli cautelati, vi sono numerosi profumi di dubbia provenienza per i quali, al momento, non è stato possibile stabilire con precisione da quali elementi siano costituiti, visto che sono contraffatte anche le confezioni sulle quali sono elencati i componenti.

 

Il passeggero è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per l’introduzione in Italia degli articoli falsi, e la merce, sottoposta a sequestro.

 

L’operazione rientra nella moltitudine di attività che compongono la mission istituzionale della Guardia di Finanza quale organo di Polizia Economico Finanziaria a tutela della concorrenza e del mercato per arginare le Frodi in Commercio e della Contraffazione dei Marchi.

E’ tornato il piromane delle auto

E’ di nuovo in attività il  piromane di  Torino.

Nella notte di lunedì sono state date alle fiamme 17  automobili nei quartieri  San Donato e Cit Turin. Fortunatamente non ci sono stati feriti  e i vigili del fuoco hanno spento celermente  le fiamme, ma le  vetture erano in molti casi distrutte dal fuoco.

 

(Nella foto  i vigili del fuoco spengono le fiamme in via Duchessa Jolanda)