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Niente bollo auto per le ibride

“Una diffusa disinformazione da parte del numero verde della Regione e dei riscossori in merito all’esenzione dal bollo per le auto ibride”. È quanto lamentato da un’interrogazione a risposta immediata del consigliere Giorgio Bertola (M5s) a cui ha risposto l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco, a nome del vicepresidente Aldo Reschigna. L’assessore ha spiegato che l’esenzione per 5 anni del pagamento della tassa automobilistica per gli autoveicoli ibridi (alimentazione a benzina ed elettrica) di potenza uguale o inferiore a 100Kw, approvata con la legge di assestamento del bilancio regionale, decorre dal primo dicembre 2017 con scadenza della tassa automobilistica novembre 2018 e con termine ultimo di pagamento il 31 dicembre 2017. Bertola lamentava il fatto che dall’entrata in vigore della norma, il 23 novembre, risultava esserci una diffusa disinformazione in merito. Il consigliere sottolineava infatti che gli Automobile Club del Piemonte interpellati e il numero verde regionale non erano a conoscenza dell’approvazione della legge e dell’esenzione in questione e suggerivano di pagare comunque il bollo auto. “Seppure la legge regionale fosse già in vigore e producesse i suoi effetti, il periodo di fine novembre a cui si riferiscono le telefonate di richiesta di informazioni dell’interrogazione, anche se per pochi giorni, andava a sovrapporsi alla scadenza di chi quel pagamento lo doveva ancora effettuare, pur avendo un’auto ibrida, in quanto già scaduto al momento di entrata in vigore della legge”, ha spiegato Balocco. Il numero verde fornisce un ampio spettro di informazioni e, anche soltanto limitandosi alla tassa automobilistica, le informazioni sono orientate al periodo di scadenza del pagamento. L’assessore ha aggiunto che sono state comunque date tempestive disposizioni ai riscossori di non effettuare operazioni di pagamento per i veicoli esenti. In attesa dei tempi tecnici per l’aggiornamento delle procedure e, qualora si effettui comunque un erroneo pagamento, si procederà al rimborso.

www.cr.piemonte.it

Arsenale di mitra ed esplosivi a casa di un 60enne morto

Un vero e proprio arsenale di armi da guerra, compresi  mitra, reperti della seconda guerra mondiale e 1.500 grammi di esplosivo è stato  sequestrato dalla squadra mobile di Torino in una cascina di San Benigno Canavese. Gli armamenti erano di proprietà di  un operaio incensurato di 60 anni, morto nei mesi scorsi. Le armi erano conservate e funzionanti, ora la polizia sta effettuando accertamenti per stabilire se siano state utilizzate per compiere dei delitti e perché l’uomo le custodisse. “Erano anni che non si sequestravano armi di questa pericolosità”, sottolinea all’Ansa Marco Martino, dirigente della Squadra Mobile.

 

(foto: archivio)

TRE BOLLINI ROSA ASSEGNATI ALL’OSPEDALE SANT’ANNA DI TORINO

I Bollini Rosa sono assegnati a ospedali impegnati nella promozione della medicina di genere e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili. In 10 anni sono passati da 44 a 306 gli istituti che si sono guadagnati il prestigioso riconoscimento. Le schede con informazioni sui servizi degli ospedali premiati consultabili sul sito www.bollinirosa.it a partire dall’8 gennaio 2018

 

L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino ha ricevuto oggi da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, 3 Bollini Rosa sulla base di una scala da uno a tre, per il biennio 2018-2019. I Bollini Rosa sono il riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.

 

Nell’anno del decennale, sono 306 le strutture ospedaliere premiate: 71 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini), 183 due bollini e 52 un bollino. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi a Roma, al Ministero della Salute. La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza ed il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.

 

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale. Diverse le novità di questa edizione del Bando: sono state introdotte due nuove specialità, la geriatria e la pediatria, è stata valutata anche la presenza di percorsi “ospedale-territorio” soprattutto nelle aree specialistiche che riguardano patologie croniche come cardiologia e diabetologia e, nell’ambito dell’accoglienza in ospedale, da quest’anno è stato dato rilievo anche alla presenza del servizio di Pet-Therapy rivolto ai pazienti ricoverati.

 

Sul sito www.bollinirosa.it dall’8 gennaio 2018 è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivise per regione, con l’elenco dei servizi valutati. Tramite un apposito spazio riservato agli utenti è possibile lasciare un commento sulla base dell’esperienza personale che viene poi condiviso da Onda con gli ospedali interessati. Come per le precedenti edizioni, anche per il prossimo biennio, grazie a un accordo con Federfarma, le 17mila farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale forniranno alla clientela femminile indicazioni per trovare l’ospedale a “misura di donna” più vicino.

 

“Celebriamo quest’anno con una medaglia a tutti gli ospedali premiati i 10 anni dei Bollini Rosa: siamo partiti con 44 ospedali nella I edizione e festeggiamo oggi il traguardo di 306 ospedali. In questi anni la rete degli ospedali ‘amici delle donne’ si è allargata e solo rispetto al biennio precedente quelli nuovi sono 86”, ha affermato Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “In questo decennio sono stati fatti molti passi avanti nell’ambito della medicina di genere e la salute delle donne sta diventando un punto di attenzione per molte strutture, come dimostrano i nostri dati, ma c’è ancora molto da fare. Onda lavora a fianco di questi ospedali per promuovere un approccio ‘di genere’ nell’offerta dei servizi socio-sanitari, imprescindibile per poter garantire una corretta presa in carico della paziente in tutte le fasi della vita. La partecipazione dei Bollini Rosa alle iniziative promosse da Onda, in occasione di giornate dedicate a talune patologie femminili, mettendo a disposizione prestazioni cliniche e diagnostiche gratuite, consentono di avvicinare la popolazione a diagnosi e cure sempre più mirate e specifiche”.  “Una prestazione sanitaria di livello elevato, un’alta competenza specialistica coniugata all’attenzione alla paziente ed al suo benessere complessivo declinata al femminile. È questa la filosofia con cui la Giuria ha assegnato anche quest’anno i Bollini Rosa promossi da Onda”, ha affermato Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Sono un segno concreto dell’attenzione che medicina, sanità ed assistenza rivolgono alle donne cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede. Una differenza alla quale noi abbiamo dedicato un Centro con l’obiettivo di disegnare strategie di cura e di assistenza sempre più specifiche rispetto alle donne in modo che siano sempre più gli ospedali candidati a bollini come questo”.

 

I rapporti Piemonte – Catalogna

La neve che è caduta su Torino, sabato 2 dicembre, non ha impedito che la tavola rotonda organizzata dall’associazione culturale Nostre Reis sui rapporti Piemonte – Catalogna si tenesse regolarmente e con una buona partecipazione. I lavori sono stati introdotti da Silvano Straneo e presiedutu da Vera Bertolino. L’intervento centrale è stato quello di Roberto Gremmo, storico e padre dell’autonomia piemontese che nel 1973 fondò la rivista “Informazione Catalana”. Nel suo contributo al dibattito Gremmo ha evidenziato quelle che messo in luce quelle che sono, dal suo punto di vista, tre ‘drolerìe’ (bizzarrie) della recente vicenda catalana: “L’ONU infatti riconosce come stato membro un Paese che ha per lingua ufficiale quella catalana, ma é solo il Principato di Andorra, non la nazione di Barcellona. L’Unione Europea chiede alla Serbia di riconoscere l’indipendenza conquistata con le armi dal Kossovo ma si rifiuta di prendere atto della pacifica richiesta di sovranità dei Catalani. In tutta Eurora cala spaventosamente il numero dei votanti e in Catalogna dove migliaia di persone vogliono esprimere il proprio suffragio” ciò non è stato possibile. Gremmo si è soffermato anche sulla lotta per l’autonomia in Piemonte “ma – ha evidenziato – non si devono compiere errori. Oggi un referendum per l’autonomia finirebbe con una sconfitta e pertanto non é escluso che le forze politiche che lo chiedono, vogliano proprio perderlo per seppellire per sempre le lotte per l’autogoverno”. Il consigliere comunale di Torino di Direzione Italia, Roberto Rosso ha rivendicato il merito d’aver presentato e fatto approvare dal Comune di Torino una mozione di solidarietà coi Catalani, la prima votata da una grande città italiana. Ha chiuso gli interventi il coordinatore della rivista “Dialogo Euroregionalista” Alberto Schiatti con un’ampia panoramica sulla realtà complessa ma vivace degli indipendentismi in tutta Europa.

Massimo Iaretti

 

 

 

Gioco d’azzardo, in aumento i pazienti in cura

Oggi in Piemonte ogni centomila abitanti, 37 persone si rivolgono ai centri per la cura della dipendenza da gioco d’azzardo

È quanto è emerso nel corso della seduta congiunta della terza e quarta Commissione (presidenti Raffaele Gallo e Domnenico Ravetti) al termine della quale è stata licenziata a maggioranza la proposta di deliberazione sul Piano integrato di prevenzione e cura del gioco d’azzardo, che si basa sul potenziamento dei servizi sanitari dedicati alle dipendenze, la formazione degli operatori e l’avvio di campagne di informazione. Il finanziamento è di 6,8 milioni, di cui 3,7 messi a disposizione dal Ministero della Salute, il resto dalla Regione.

Il Piano, previsto dalla legge regionale contro la ludopatia e il gioco d’azzardo, ora passa all’esame dell’Aula. L’obiettivo – come ha sottolineato l’assessore alla Sanità Antonino Saitta – è contrastare il gioco patologico, informando sui pericoli della dipendenza e contenendone l’impatto negativo sulle persone più a rischio.

Il documento attribuisce perciò grande importanza al tema della prevenzione e a quelli, strettamente correlati, della sensibilizzazione dei soggetti a rischio, attraverso per esempio – come ha spiegato l’assessora all’Istruzione Gianna Pentenero – il coinvolgimento delle scuole e della formazione e aggiornamento professionale degli operatori dei servizi socio-sanitari, dei gestori dei locali e del personale impiegato nelle sale gioco e nelle sale scommesse. Rappresenta un ulteriore passo in avanti per contrastare un fenomeno che ha potenzialmente conseguenze molto gravi sulle fasce della popolazione più deboli e vulnerabili, come giovani e anziani.

Davide Bono (M5s) nel suo intervento si è soffermato sulle spese di comunicazione previste dal Piano, argomento trattato anche da Gian Luca Vignale (Mns), che ha rilevato anche una carenza per quanto riguarda la formazione nelle scuole soprattutto primarie e secondarie.

Marco Grimaldi (Sel), sottolineando che la legge di contrasto alla ludopatia non è una norma liberticida, ha evidenziato l’opportunità che le campagne d’informazione siano partecipate; per Domenico Ottria (Mdp), pur nella positività dei contenuti, andrebbe migliorato il piano attuativo della legge soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei Comuni. Anche Andrea Appiano (Pd) ha fatto cenno a una certa debolezza di attuazione e ha messo in risalto l’importanza dei luoghi in cui fare prevenzione.

Nella dichiarazione di voto, Gianpaolo Andrissi (M5s) ha chiarito che il suo Gruppo concorda con i contenuti sanitari del Piano, ma è perplesso in relazione ai costi della comunicazione: all’atto del voto pertanto, è stata garantita solamente la presenza.

 

MB

Inchiesta sul “Cacao”, indagato Morano

Tra i quattro indagati nell’inchiesta della procura sulla discoteca Cacao,  al Valentino,  di proprietà del Comune sulla quale la magistratura si era interessata per presunte irregolarità nelle autorizzazioni  per l’apertura del locale, compare anche il notaio Alberto Morano,  già candidato sindaco e capogruppo di opposizione della lista Morano a Palazzo Civico. Il reato ipotizzato dall’inchiesta, del pm Gianfranco Colace, è tentata concussione. L’inchiesta era partita da un esposto dello stesso Morano, ma secondo gli investigatori il fatto non sarebbe stato privo di interessi. Gli altri tre indagati sono Angelo D’Amico, ex consigliere comunale di centrodestra, Ferdinando Montalbano e Antonio Biondino, imprenditori del mondo torinese dei locali. Il legale di Morano,  l’avvocato Alberto Mittone, fa sapere che il suo assistito non ha nulla da nascondere e ha chiesto di poter chiarire il prima possibile “quello che ritiene essere soltanto un grosso equivoco”.

Thyssen dieci anni dopo: “Tenere viva la memoria”

“Tenere viva la memoria” dieci anni dopo la morte dei sette operai alla Thyssen Krupp di Torino. Nel decennale della notte  tragica tra il 5 e il 6 dicembre del 2007, questo è’ l’auspicio della presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini: la memoria, ha detto inoltre “li toglie dall’invisibilità” . Le parole sono state pronunciate dalla terza carica dello Stato a Montecitorio in occasione della rappresentazione di un’opera teatrale ispirata a quei drammatici  avvenimenti.

Agenti di polizia penitenziaria salvano uomo colto da malore

Due agenti di polizia penitenziaria stavano rientrando al Ferrante Aporti quando  hanno soccorso un automobilista che era stato colto da malore vicino al sottopasso del Lingotto. Un passante aveva richiamato l’attenzione degli agenti, che erano  su una vettura di servizio. Una persona priva di conoscenza era all’interno di una Audi. Gli agenti hanno sfondato il vetro della portiera posteriore e hanno estratto l’uomo dal veicolo. Un medico di passaggio è intervenuto per soccorrerlo, mentre gli  agenti avvertivano i familiari dell’automobilista, un sessantaseienne residente ad Asti.

Day Hospital Oncologico, Open Day al Mauriziano

Sabato 2 dicembre dalle ore 14,30 Open Day all’ospedale Mauriziano di Torino dal titolo “Dietro il sipario”. Lo staff del reparto 3 DH Onco-Ematologico apre le porte ed invita tutti ad un percorso informativo a sorpresa. Alle 17 si svolgerà un breve concerto anni ’60 e per finire un brindisi di buone feste con un rinfresco per gli auguri di Natale realizzato anche grazie al contributo del Bar Caffetteria Babila. In un’ottica di umanizzazione delle cure sempre più attenta alle esigenze dei pazienti, l’ospedale Mauriziano di Torino propone un “Open Day” per tutti coloro che a vario titolo hanno  la necessità di frequentare i servizi di Ambulatorio e Day Hospital Onco-Ematologico (Padiglione 3A, Corridoio Magellano).

I principi che sostengono  tale iniziativa si ispirano al fatto che un’informazione corretta e completa è lo strumento cardine per un’alleanza terapeutica strategica al fine di garantire la qualità e la sicurezza delle cure. Il coinvolgimento dei pazienti e dei familiari nel processo di cura, oltre ad essere considerato parte del percorso clinico-assistenziale, è indispensabile per l’efficacia terapeutica, poiché aumenta il grado di compliance della persona e favorisce l’adesione alla terapia farmacologica. In occasione quindi delle prossime festività natalizie si propone un pomeriggio “aperto” per i pazienti, i loro familiari e “care-givers”, con l’obiettivo di illustrare le attività meno visibili, l’organizzazione quotidiana e multidisciplinare dell’attività per ogni singola professionalità presente presso la Struttura ed implicata nel processo di cura: una sorta di passaggio di “stanza in stanza” e “dietro le quinte” in cui , il personale infermieristico,  medico,  le farmaciste, i tecnici dell’ UFA, dietologi e dietiste possano spiegare la loro attività ed i percorsi che stanno alla base delle cure ricevute e dell’assistenza fornita. Ma è anche l’opportunità di  volgere uno sguardo alla cura di sè, attraverso un corretto stile di vita, la cura estetica ed il benessere in generale, grazie alla partecipazione di Associazioni di volontariato: in particolare quest’anno saranno presenti l’associazione Walce per il Make up delle pazienti,  l’associazione Le Dragonette per la promozione dell’attività fisica,  il Team del  Progetto letture in corso di terapia, l’attore Davide Mindo dell’Associazione Il Diamante nella parte di Re Umberto I che posò la prima pietra dell’ospedale Mauriziano, il Team del Tour Operator” Emozioni in Canavese” per attività di supporto organizzativo e la Band Beat On The Rock per il momento finale dell’evento con “ La Musica che cura”, durante il quale tutti i presenti, operatori sanitari, pazienti ed ospiti a vario titolo saranno coinvolti in  canti allegri e molto conosciuti degli anni 60’, che termineranno con brani tipici del Natale.

Nevicata in autostrada, 8 feriti. Coinvolti sette tir e tre auto

In otto sono rimasti feriti non gravemente in un incidente stradale causato dalla neve: coinvolti sette autoarticolati, un furgone e tre auto che percorrevano l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all’altezza di Oulx. L’autostrada è stata chiusa per consentire l’intervento dei soccorritori. Tra i feriti uno è stato portato  in ambulanza all’ospedale di Rivoli. Un secondo incidente si è verificato nei pressi di Salbertrand.

 

(foto: archivio)