ilTorinese

Fare l’Europa, fare la pace: la visione dell’economista Jahier

Lunedì 15 aprile 2024

LUCA JAHIER

Moncalieri, ore 17

Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31

Pagina facebook @bibliomonc

Una bussola per ritrovare l’orientamento nel complesso scenario europeo, tra corrosive parole d’ordine anti-sistema – ovunque in forte ascesa nei consensi – e rischio di sfilacciamento della delicata trama alla base del progetto dell’Unione Europea. Lunedì 15 aprile Luca Jahier è alla biblioteca civica Arduino di Moncalieri per presentare il suo volume Fare l’Europa, fare la pace. Riflessioni e provocazioni per evitare il collasso europeo (ore 17, via Cavour 31). Luca Jahier è giornalista, politologo ed economista esperto di Terzo Settore, cooperazione internazionale e politiche europee. Modera l’incontro il giornalista Luca Rolandi. Introduce l’assessore alla Cultura Laura Pompeo. Cambiamento climatico, migrazioni epocali, guerre, crisi del nostro modello economico, contraddizioni culturali e rivendicazioni sociali sono la miscela esplosiva che può fare a pezzi i nostri destini. Eppure l’Europa non è un “incidente della storia”, ma uno straordinario progetto politico, nato sulle ceneri di due guerre mondiali, volto a condividere valori, risorse e istituzioni per il progresso comune. E l’Europa in questi passati quattro anni ha dato riposte straordinarie di fronte alle più gravi crisi della sua storia. Ingresso libero fino ad esaurimento posti e diretta facebook.

Luca Jahier passa in rassegna gli ultimi sessantasette anni del progetto a dodici stelle, con la competenza e la passione di un militante europeo che propone un’agenda di speranza per l’Europa del 2030 – sintetizzano il ViceSindaco Davide Guida e l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – priorità programmatiche che, dal patto verde alle politiche di asilo, dalla sovranità strategica alla difesa, dalla coesione alla riforma delle Istituzioni e del bilancio, tracciano la rotta di una scommessa possibile. Sta a noi raccogliere l’invito di David Sassoli, cui Jahier ha dedicato il suo saggio, a custodire l’edificio di pace sorto sulle macerie del secondo conflitto mondiale. E’ più che mai necessaria una mobilitazione straordinaria della società civile, una stagione rifondativa e di riscoperta del progetto europeo, e la vicina scadenza elettorale europea è certamente un’occasione da non sprecare”.

Lo stile democristiano, cioè lo stile centrista

LO SCENARIO POLITICO Di Giorgio Merlo

Lo stile conta in politica? Sì, eccome se conta. Perchè lo stile non è solo forma ma è anche, e soprattutto, sostanza. Certo, se confrontiamo lo stile dei populisti con tutti quelli che sono estranei ed esterni a qualsiasi deriva populista e anti politica, non è necessario neanche un supplemento di riflessione per coglierne la differenza strutturale. La realtà evidenzia, in modo persin plastico, la diversità quasi antropologica tra i due campi.
Ora, per non rifugiarsi nel genericismo, è abbastanza evidente che c’è uno stile che caratterizza la buona politica. O meglio, una politica che non ama gli attacchi personali, la criminalizzazione politica degli avversari/nemici, la delegittimazione morale, gli insulti e ogni sorta di contumelie nei confronti di chi non la pensa come te. Uno stile che, come ovvio a tutti, non appartiene a coloro che praticano quotidianamente la radicalizzazione della lotta politica da un lato e la scientifica demolizione personale e morale degli avversari/nemici dall’altro. E, al riguardo, c’è una categoria di persone – come cifra politica e culturale – che erano e restano alternativi e sostanzialmente estranei a quello stile. Ed è lo stile che comunemente viene definito come “democristiano”. Che dagli storici detrattori della sinistra ex e post comunista e da tutto il circo mediatico e giornalistico che storicamente li sostiene, viene interpretato come un comportamento alla ricerca della sola mediazione al ribasso, un po’ tartufesco e un po’ ipocrita, nonchè viscido. Insomma, secondo questi incalliti e strutturali detrattori, lo stile democristiano non è altro che una versione macchiettistica o vagamente goliardica da rispettare, oggi che non c’è più la Dc, ma nulla più.
Eppure, al di là di questa categoria ideologica e moralistica, cresce la domanda trasversale nella pubblica opinione di chi vuole una classe dirigente politica che si caratterizzi anche attraverso lo stile. Che non va confuso, come ovvio, con un tratto moralistico o perbenista ma, semmai, con un modo d’essere che restituisce serietà, credibilità e trasparenza alla politica, anche attraverso quella che un tempo un grande storico cattolico, Pietro Scoppola, definiva come “cultura del comportamento”.
Penso, per fare due soli esempi concreti e al di là anche delle riflessioni che di volta in volta vengono avanzate, allo stile di Dario Franceschini e di Pier Ferdinando Casini. Due esponenti politici che, ieri come oggi, sono stimati e rispettati – per citarne solo due, come ovvio – per come espongono le loro argomentazioni, per il comportamento concreto con cui declinano il confronto con gli altri interlocutori politici amici e avversari e, in ultimo, per una concezione della politica che non è mai ispirata e caratterizzata da massimalismi, radicalismi, radicalizzazione, giudizi morali e men che meno attacchi personali.
Insomma, quando si parla della rimpianta e sempre più evocata classe dirigente del passato – soprattutto e specificatamente quella democristiana – non c’è solo il ricordo di una cultura politica ma anche, e soprattutto, di un modo d’essere in politica che è destinato a restare sempre attuale contro ogni forma di maldestra e presunta modernità. Perchè, appunto, lo stile non è mai solo forma ma è sempre vera e propria sostanza. Politica e culturale.

Il micromondo di Stupinigi Un laboratorio alla scoperta dei piccoli animali

Domenica 7 aprile, ore 15.45

Dal più piccolo al più grande. “Il micromondo di Stupinigi” è un viaggio alla scoperta dei piccoli animali raffigurati negli affreschi e nei capolavori di ebanisteria della Palazzina di Caccia di Stupinigi, per conoscere l’attenzione che veniva riservata a corte a tutta la fauna, anche agli animali meno “appariscenti”. Dopo la visita e la raccolta di immagini, è in programma un laboratorio di disegno nel Salone d’Onore.

“Il micromondo di Stupinigi” è un’attività di “Disegniamo l’arte”, realizzata in collaborazione con Abbonamento Musei.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 7 aprile 2024, ore 15.45

Il micromondo di Stupinigi

Durata della visita + laboratorio: 1 ora e 30 minuti circa

Prezzo visita + laboratorio: 5 euro + biglietto di ingresso

Biglietto di ingresso: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Prenotazione obbligatoria per la visita guidata entro il venerdì precedente

Info e prenotazioni: 011 6200634stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orari di apertura Palazzina di Caccia di Stupinigi: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Salvini a Torino: “Vinceremo perché abbiamo governato bene”

Oggi a Torino il ministro Salvini, leader della Lega. “La Lega e centrodestra il  vinceranno in Piemonte non per le inchieste sul Pd ma perché hanno governato bene”. Salvini ha parlato al convegno “Autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario” svoltosi al Museo dell’Automobile di Torino.

Sotto la mole i governatori del nord, ministri parlamentari, assessori e consiglieri regionali illustrano ad amministratori e società civile a che punto è il disegno di legge sull’autonomia differenziata che arriverà a breve alla Camera dei Deputati.


Sicuramente un argomento che incuriosisce molti perché l’auditorium del museo dell’Automobile non era abbastanza capiente  da accoglierli tutti. Tanto che è stato necessario aprire una seconda sala e non tutti hanno potuto accedervi. Due ministri 4 Governatori, 5 regioni rappresentate dal massimo della cariche per fare il punto. Voluto dal capogruppo della Lega alla Camera un incontro in cui si è fatto il punto dell’autonomia nella discussione politica,dopo il licenziamento al Senato entro fine mese approderà alla Camera.”Salvini, l’Autonomia è un passo avanti per l’Italia
Leader leghista: ‘Ci siamo quasi, grande opportunità per tutte le regioni italiane” Ha commentato Matteo Salvini, che ha portato il suo contributo a Torino prima di partire per Bari a presentare i candidati pugliesi.

GD

Batteria al litio esplode in via Tunisi

Il lettore Luigi Gagliano, che ci ha inviato la foto,  ci segnala che questa mattina  alle 9.30 in via Tunisi 113 A , uno degli accessi al complesso di case popolari la signora che si occupa di piazzare i bidoni dei rifiuti sull’area antistante il civico ha visto  uscire fumo  da dentro uno dei bidoni, ha tirato fuori l’ involucro  da cui fuoriusciva fiumo e lo ha adagiato  sul marciapiede per evitare che i bidoni coi rifiuti s’incendiassero. Improvvisamente un’esplosione. Subito dopo sono  intervenute alcune pattuglie della Polizia, la squadra  Artificieri e la Scentifica per appurare cosa fosse l’oggetto esploso e se ci fossero tracce di esplosivo. Infine hanno constatato che si trattava di una vecchia batteria al litio che qualche incosciente aveva gettato tra i rifiuti dell’indiferenziata. Fortunatamente nessun ferito.

Luigi Gagliano

M5S punta su Disabato alle Regionali

È stata scelta oggi dal Movimento 5 Stelle: Sarah Disabato sarà candidata alla presidenza della Regione Piemonte e sfiderà Cirio del Centrodestra e Pentenero del Centrosinistra. La capogruppo pentastellata in Consiglio regionale e coordinatrice piemontese del Movimento è sempre stata contraria all’alleanza con il Pd. L’annuncio della candidatura è arrivato durante una conferenza stampa alla quale è presente anche la vicepresidente nazionale M5s, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino. (foto Facebook)

Franco Fabbri Dirigente della Sezione Polizia Stradale

La Questura di Torino rivolge i più sentiti auguri per il nuovo incarico al dottor Franco Fabbri, attuale Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Torino.

Arruolato nella Polizia di Stato nel 1989, ha prestato inizialmente servizio presso il 7° Reparto Mobile di Bologna, presso il Compartimento Polizia Postale di Milano e successivamente in Questura a Torino.

Conseguita la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bologna, è risultato vincitore del Concorso per la nomina a Commissario della Polizia di Stato, frequentando nel 2002, presso l’Istituto Superiore di Polizia a Roma, il 92° Corso di Formazione.

Il dott. Fabbri ha successivamente frequentato il 34° Corso di Alta Formazione presso la “Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia” e ha conseguito presso l’Università “SAPIENZA” di Roma il Master Universitario di 2° livello in Sicurezza, coordinamento interforze e cooperazione internazionale.

Nel corso della carriera da funzionario il dott. Fabbri ha diretto le Sezioni Polizia Stradale di Vercelli, Cuneo, Novara, Belluno, Trento e Alessandria

La città piange l’infermiere ucciso a coltellate dalla compagna

Si sono svolti oggi in Duomo a Vercelli i funerali di Tiziano Colombi, l’infermiere di Cardiologia del “Sant’Andrea” di 57 anni ucciso con decine di coltellate alla schiena il 27 febbraio scorso, dalla sua compagna.  Il brutale omicidio era avvenuto nell’appartamento della donna in corso XXVI Aprile.

 

Torino ospiterà la kermesse che incorona i 50 ristoranti più importanti al mondo

Quando ci si crede, a volte, i sogni si avverano. 

Un lavoro di squadra interassessorile della Regione Piemonte, insieme al Comune di Torino, è riuscito a portare sotto la mole  la “World 50 Best Restaurants”, annunciato oggi a Palazzo Piemonte: nel giugno del 2025 la città , infatti, sarà al centro dell’evento più atteso nel panorama della ristorazione mondiale, riunendo in città la comunità di chef di tutto il mondo.
” Vogliamo coinvolgere in maniera attiva la cittadinanza, gli istituti alberghieri, per far conoscere direttamente le realtà della ristorazione mondiale che saranno ospitate in città” , sottolinea il Presidente Cirio. E aggiunge: ” Torino possiede nella sostanza la patente di eccellenza in tanti settori, ma non ne ha il sentiment. Questa è un’ottima occasione per ” mettersi sul palcoscenico” della gastronomia e della ristorazione espressione di tutto il mondo, al pari delle città che hanno ospitato l’evento negli anni passati ” 
A livello turistico, si prevede che  l’evento avrà un impatto notevole, alla luce anche dei risultati ottenuti nel resto d’Europa :  operatori media e turisti da ogni parte del mondo, oltre che documentare l’evento, ancora una volta la città  avrà la possibilità di farsi scoprire non solo per la ormai ben nota ricchezza gastronomica, ma anche per quelle culturali, patrimonio storico della prima capitale d’Italia.
L’assessorato al Turismo, con la preziosa  collaborazione di personalità esperte nel mondo del turismo, del vino e della ristorazione a livello nazionale e internazionale  – Roberta Garibaldi, Federico Ceretto e Massimo Bottura – ha dichiarato in merito: ” Questo grande evento si aggiunge ai tanti già ospitati in Piemonte, sempre più palcoscenico europeo e internazionale. La manifestazione è un ulteriore conferma  dell’importanza del comparto della gastronomia locale e della ristorazione che deve avere caratteri di complementarietà con quello turistico. I più grandi nomi della ristorazione mondiale saranno a Torino per un’intera settimana e verranno dedicati eventi ad hoc, dove gusto e tradizione saranno il motore operativo della manifestazione ” 
La 50 best, dal 2002, incorona i 50 migliori ristoranti al mondo, nata con l’obiettivo di  celebrare la ricchezza e la diversità del panorama culinario mondiale; anche se, chiamarla classifica, è davvero riduttivo, per la qualità e la professionalità che viene selezionata. Ogni anno, i migliori chef e ristoranti a livello internazionale vengono selezionati e premiati sulla base di una giuria composta da esperti tra chef, giornalisti e gastronomi itineranti, suddivisi per aree geografiche.
Un ulteriore importante passo avanti, dunque, per una Torino sempre più aperta ad avventure altamente sfidanti per una ridefinizione della propria identitá.
Chiara Vannini