ilTorinese

Tanti eventi per il Barbera d’Asti Wine Festival

Dal 6 all’8 settembre, sotto la direzione artistica di Luciano Ferraro, vicedirettore di Corriere della Sera, si è tenuto un ricco palinsesto di incontri tematici con importanti ospiti del mondo del vino e del cinema, della letteratura, dell’arte e dell’imprenditoria, moderati dalle firme di Corriere della Sera Luciano Ferraro, Roberta Scorranese, Isidoro Trovato.

Il Barbera D’Asti Wine Festival
e’ continuato dal 9 fino al 15 settembre con masterclass e degustazioni guidate da massimi esperti italiani e internazionali del mondo wine come Robert Camuto, Veronika Crecelius, Gianni Fabrizio, Aldo Fiordelli, Andrea Gori, Othmar Kiem, Jeff Porter, Andrea Radic, Marco Sabellico e approfondimenti sulla Barbera d’Asti e le eccellenze del Monferrato e food experience nel centro storico di Asti e presso lo storico Palazzo del Michelerio, un ex monastero del Cinquecento e presso Palazzo Alfieri ( più di 300 etichette).

 

Ho partecipato al Talk ed alla Masterclass tenuti da Jeffrey Porter

LA MIA PERSONALE VISIONE DELL’UNIVERSO BARBERA ( Talk )

GIRO DI BARBERA, UNA ESPLORAZIONE INTORNO AL MONDO ( Masterclass )
6 Barbera presenti 3 dal Mondo e 3 piemontesi .

PIZZINI
KING VALLEY 2023
N/E VICTORIA ( AUSTRALIA )
Produttori di Barbera dagli anni 60
Vigne ad mt 800, Vinificato in acciaio
16 mesi tonneaux ( 20% nuovo , 80% di vari passaggi)
Naso: fresco lineare, frutta fresca, viola
Bocca: polpa sottile ,frutta fresca, necessita ancora di bottiglia

GAIL
MADHAVAN ( MOON MOUNTAIN DISTRICT)
SONOMA COUNTY 2021
CALIFORNIA USA
103 ettari di Barbera di cui 90% vigne di 50 anni
Terreno vulcanico, fermentazione in legno
12 mesi di botte
Naso: preciso, pulito, non si sente troppo la spezzatura
Bocca: preciso e pulita, ben amalgamato e sentori ben definiti ( già terziari )

HOUNDS TOOTH 2017
CALAVERAS COUNTY
RORICK HERITAGE
OAKVILLE CALIFORNIA USA
Vigne di 100 anni , mt 450 ,1200 bottiglie
Vinificato in acciaio, 12 mesi di tonneaux ( 40% nuovo ,60% di vari passaggi)
43% a grappolo Intero
Naso: pulito, balsamico ed oscuro
Bocca: bell’equilibrio sentori già terziari di polpa tipica di Vigna vecchia ma con una freschezza isicuramente data dal grappolo intero
Molto interessante !!

LA LUNA E IL FALÒ
BARBERA SUPERIORE 2022
VITE COLTE
Selezione di varie vigne top con esposizione diverse , vinificato in acciaio, 12 mesi Barrique ( 33% nuove, resto vari passaggi)
Naso: equilibrio, sentori di burro, pulito tutti i descrittori della Barbera perfetti ( viola, liquirizia e vaniglia)
Bocca: estrema pulizia ,compattezza in bocca e precisione di descrittori tipici della Barbera( sottobosco, liquirizia e vaniglia)
Una super Barbera didattica !

IL BOTOLO
BARBERA SUPERIORE 2020
NIZZA MONFERRATO
Terreni calcarei e argillosi , mt 220 , Mantilera vigne di oltre 30 anni
14 gg sulle bucce,Vinificato in acciaio, poi 6 mesi Barrique e Botti di varie dimensioni
Naso: pulito, con forti sentori di vaniglia , ciliegia marasca e menta
Bocca: pulito e ben amalgamato , ma ancora con troppo sensori di legno .ha necessità di bottiglia.

PICO MACCARIO
TRE ROVERI 2021
NIZZA
MOMBARUZZO( AT)
Terreni alluvionali marini con depositi molto antichi, 20 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio, 12 mesi Botti di varie dimensioni
Naso: sentori di frutta matura e vaniglia, molto pulito e preciso
Bocca: Sorprendente morbidezza e rotondità. Finale lungo e persistente

TRA I VINI DEGUSTATI AI BANCHI
Ecco i miei preferiti ed alcune sorprese…

CARLINdePAOLO
BRICCO DELLA CAPPELLETTA
BARBERA SUPERIORE 2020
SAN DAMIANO D’ASTI
Terreni argillosi, vinificato in acciaio a capello sommerso per 15 gg poi 12 mesi di botti francesi da 1500, mono vitigno
Naso: fantastico equilibrio e sentori terziari . grande balsamicità, eucalipto, pepe nero, spezie, bouquet di fiori rossi, ribes e amarena, cacao
Bocca: pulito ,equilibrato e di grande persistenza nel finale balsamico e di cacao .

CARLINdePAOLO
BRICCO DELLA CAPPELLETTA
TERRE ALFIERI
NEBBIOLO 2017

Terreno argillosi, vinificato in acciaio a cappello sommerso ,sulle bucce per almeno 15 giorni a temperatura di circa 28°. Manolattica in Barrique di rovere francesi. affinamento di 12 mesi in Barrique

Naso: assolutamente fantastico ed equilibrato con note terziarie, di cuoio , liquirizie , note di grafite, pepe nero e noce moscata, rosmarino e piccoli frutti rossi, balsamico, tabacco, viola .
Bocca: mantiene l’eleganza e la pulizia presenti al naso e un pizzico di durezza dovuto all’annata. lieve cacao sul finale. Palato pieno, caloroso e avvolgente, di buona sapidità e freschezza.

CASCINA CASTLET
POLICALPO 2019
MONFERRATO ROSSO
COSTIGLIOLE D’ASTI

POLICALPO è un blend di 60% Barbera e 40% Cabernet Sauvignon , vinificato in acciaio poi
12 mesi barriques dove acquista armonia ed eleganza long time .
Naso: equilibrato ed armonico e di grande complessità
Bocca: Di grande struttura e complessità, mantiene una notevole eleganza dove il legno si sente molto poco. Da accostare a piatti di carne , alla selvaggina e ai formaggi stagionati.

GARESIO
BARBERA D’ASTI 2022

vigneti a Castelnuovo Calcea nel territorio della denominazione Nizza.Fermentazione e macerazione a bassa temperatura a contatto con le bucce per circa 14 giorni . affinamento in botte da 5000 di rovere austriaco per circa 3  mesi.
Naso: pulita, fresca e frutta giovane Ok mi è piaciuto
Bocca: Bella frutta equilibrata ed armonica che mantiene pulizia in bocca ed invita alla beva .

LA MONTAGNETTA
BARBERA P-CIT 2023
ROATTO ( AT )
Vigne di Piovà Massaia, collina Spinej, e Roatto, collina Montagnetta , 250 mt , terreni con argille a medio impasto, 20 gg sulle buccie ,
Vinificato in acciaio
Naso: fruttato con note di erbacee, caramello, lampone
Bocca: pulito equilibrato e preciso con descrittori sottili . Buona persistenza
Questo è l’esempio di come la mano del produttore (Domenico Capello ) fa la differenza!

Alla prossima!

LUCA GANDIN

L’Alzheimer e le altre demenze: una sfida da vincere

L’iniziativa del 21 settembre, nella Giornata Mondiale Alzheimer, è organizzata dalla Città di Venaria Reale, nell’ambito del progetto “Comuni amici delle famiglie”, insieme all’AslTo3, il CISSA di Pianezza, la Cooperativa P.G. Frassati e in collaborazione con la Città metropolitana di Torino, la Pro Loco Altessano Venaria Reale, il Centro per le Famiglie e l’Associazione Alzheimer San Carlo. 

L’incontro si terrà presso la biblioteca civica Tancredi, in via Giuseppe Verdi 18 a Venaria Reale, nella sessione mattutina, e in piazza Vittorio Veneto al pomeriggio.

Torino over: nei musei alla ricerca del regalo su misura

Vi è mai capitato di avere quell’ occasione particolare, quell’invito, quel compleanno dove a mani vuote non puoi andare, ma non ti va di presentarti con il solito regalo e desiderate stupire il desistinatario e non rischiare di aver avuto la stessa idea di altri ospiti?
Un posto originale dove trovare un regalo “ad arte’ sono i bookshoop , si proprio quegli angoli di cose originali e stravaganti che si trovano nei musei o in occasioni di mostre o presso le gallerie d’ arte…
Nella nostra città ne abbiamo alcuni veramente ben forniti con idee regalo speciali ed adatti a tutte le occasioni.
Affacciato su Via Santa Teresa, e aperto anche al pubblico esterno al museo, il bookshop di Gallerie d’Italia – Torino presenta una proposta di pubblicazioni d’arte e fotografia, insieme a oggetti di design e a una linea di merchandising dedicata alle collezioni esposte. Lo spazio è accessibile dall’interno del museo, ma possiede anche un’entrata indipendente svincolata quindi dal pagamento del biglietto d’accesso,segue gli orari di apertura delle Gallerie.
Al museo dell’ auto, il famoso Mauto una vasta  scelta di libri e gadget (compresi modellini di automobili), in mostra su eleganti espositori cubici modulari in rovere troverete sicuramente l idea per l’ amante dei motori.
Il Bookshop del Museo Nazionale del Cinema, situato al piano terra della Mole Antonelliana, è a ingresso libero e indipendente dal Museo. Propone un’ampia selezione di pubblicazioni dedicate alla storia e alla critica del cinema e dei suoi protagonisti nazionali e internazionali, alla fotografia, insieme a cataloghi delle mostre, dvd, libri sulla storia della Mole Antonelliana e sull’architettura della città di Torino. Completa la sua offerta con una ricca selezione di  merchandise  dedicato al cinema e all’edificio simbolo della città.
Al piano terra della GAM , in uno spazio affacciato sul giardino posteriore, molto luminoso e silenzioso gli scaffali raccolgono libri d’arte di ogni genere, con diverse proposte adatte ai bambini. Per gli appassionati di gadget non c’è che l’imbarazzo della scelta, dai portachiavi ai block-notes agli ombrelli “a tema”.
A Palazzo Madama è collocato nella zona di libero accesso, nei pressi dell’uscita del museo, in una sala che nel vecchio museo ospitava l’ufficio del direttore. Si tratta di uno spazio specializzato nel settore delle edizioni d’arte, dove è possibile acquistare i cataloghi e le pubblicazioni del museo (atti di convegni, mostre, monografie, guide alle collezioni) dagli anni Sessanta a oggi. La libreria propone inoltre un’ampia selezione di libri italiani e stranieri, che presentano un particolare legame con le collezioni del museo e con la storia artistica di Torino e del Piemonte, e che forniscono imprescindibili strumenti di ricerca e di approfondimento (in molti casi si tratta di pubblicazioni oramai introvabili sul mercato librario tradizionale). Una sezione importante è quella destinata al pubblico infantile che troverà nella libreria un luogo di riferimento e un catalogo costantemente aggiornato, con pubblicazioni italiane e straniere di riconosciuto valore pedagogico.
Nella libreria si possono inoltre acquistare magneti, biglietti di auguri, cartoline, matite, candele, giochi infantili personalizzati con le immagini del Museo .
E che dire del museoshop del Museo Egizio, dove si può acquistare oltre a libri ed oggetti ispirati all Egitto e alla storia anche amuleti direttamente dal sito del Museo?
Curiosità il primo bookshop in Italia ha aperto nel 1997 in Galleria di Villa Borghese a Roma , seguiti dal Colosseo e Uffizi Firenze che è tutt’ ora quello che fattura di più.

Segnalateci le vostre esperienze

Commissione Sanità chiede incontro con assessore Riboldi

Programmare a breve un incontro con l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, che si è già reso disponibile, per conoscere gli obiettivi della sua attività con una particolare attenzione al Piano socio-sanitario e all’edilizia sanitaria. È quanto è stato deciso in Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi.

Maggioranza e opposizione hanno concordato sulla necessità di conoscere le intenzioni del neo assessore in merito a modalità e tempistiche precise di lavoro per la definizione del nuovo Piano socio-sanitario. Altro punto richiesto, un’illustrazione d’insieme dello stato dell’arte della pianificazione di tutti gli interventi previsti in edilizia sanitaria, anche per conoscere quali sono le dotazioni finanziarie.

Su richiesta del consigliere Domenico Rossi (Pd) è stato poi previsto di audire i vertici dell’azienda ospedaliera universitaria Maggiore della Carità di Novara, per comprendere i motivi dell’ulteriore rinvio del bando di gara per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, rimandato nuovamente da settembre a dicembre 2024, e per sapere quali sono le prospettive in merito.

Nella calendarizzazione dei lavori si è anche stabilito – su richiesta del consigliere Fabrizio Ricca (Lega) – di audire gli ordini dei medici, degli infermieri, i sindacati, i responsabili 118 sul tema degli algoritmi – non ancora approvati in Piemonte – per il personale infermieristico che opera sui mezzi di emergenza. Gli algoritmi clinico-assistenziali supportano dando anche una copertura giuridica agli infermieri che, a causa della carenza di medici urgentisti, si trovano spesso a intervenire sulle ambulanze effettuando operazioni tecnicamente di competenza del medico.

Sia il presidente Icardi sia il vicepresidente di minoranza della Commissione, Daniele Valle, hanno ribadito la necessità di affrontare con tempestività il problema.

Il Consiglio comunale vuole valorizzare la figura di Cavour

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione che chiede di portare alla conoscenza del grande pubblico i percorsi cavouriani e lo stretto legame che lega la Città di Torino all’opera dello statista piemontese e alla città di Santena.

Nel dettaglio, il documento presentato dalla consigliera del Partito Democratico, Caterina Greco, impegna Sindaco e Giunta comunale a mettere in campo un’adeguata progettualità per ricordare lo statista, anche con interventi che siano pensati ed elaborati in collaborazione con la Fondazione Camillo Cavour, la Città di Santena e Turismo Torino e tutti gli enti e le associazioni che in qualche modo ne portano il nome o si rifanno al suo operato.

Nel presentare la mozione in Sala Rossa, Caterina Greco ha ricordato come Cavour sia stato figura indiscussa del Risorgimento italiano, universalmente riconosciuto come il tessitore principale della brillante operazione che portò i Savoia e il piccolo Regno di Sardegna a diventare pietra miliare dell’unificazione del nostro Paese.

Ma il tempo è passato inesorabile e uno degli uomini più importanti nella storia d’Italia, politico navigato e fine stratega, viene sempre meno ricordato e celebrato. Per questo la consigliera ritiene si debbano valorizzare e pubblicizzare adeguatamente le opere, i percorsi, la passione per la cucina e i prodotti tipici del territorio di Camillo Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella.

Zangrillo: ‘felici di avere di nuovo in Forza Italia Enrico Costa’

“Accogliamo con entusiasmo il ritorno di Enrico Costa tra le fila di Forza Italia! La sua scelta rafforza la nostra squadra, che si arricchisce dell’esperienza di un parlamentare di lungo corso competente e appassionato. La sua professionalità e la vasta conoscenza dei temi della giustizia rappresentano un valore aggiunto. Il suo impegno costante, l’integrità e la dedizione dimostrata in difesa dei principi di legalità e giustizia sono sempre stati un punto di riferimento e continueranno ad essere un contributo fondamentale per il bene del nostro Paese, sulla scia di quel garantismo che per Forza Italia rappresenta un segno distintivo. Siamo felici di averlo nuovamente al nostro fianco, pronti ad affrontare uniti le nuove sfide e a raggiungere i nostri obiettivi. Bentornato!” Lo scrivono in una nota il segretario di Forza Italia Piemonte, e ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, con i vicecoordinatori Roberto Rosso, Diego Sozzani e Roberto Pella.

A Torino “Medici con l’Africa Cuamm”

“La salute al centro. Per il futuro di tutti”

TORIO CLICK  – Per mettere al centro l’Africa, non solo con i suoi bisogni e le sue fragilità, ma anche con la sua grande energia e voglia di riscatto, il 16 novembre alle 11.30 l’Auditorium G. Agnelli del Centro Congresso Lingotto ospiterà l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm.

Da oltre 70 anni, Medici con l’Africa Cuamm si impegna, con tenacia e ostinazione, nel prendersi cura della salute delle popolazioni africane. Lo fa, in particolare, in 9 paesi a sud del Sahara (Angola, Costa d’Avorio, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Uganda e Tanzania), con una speciale attenzione verso le mamme e i bambini.

Sono attesi oltre 2.000 partecipanti tra volontari, istituzioni, testimoni e sostenitori di Cuamm. Tanti i compagni di viaggio a partire dalla Città di Torino e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

«Siamo davvero orgogliosi che sia la città di Torino ad ospitare l’appuntamento annuale dei volontari e sostenitori di “Medici con l’Africa Cuamm” – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo –. Proprio dalla nostra città sono partiti negli anni, e continueranno a partire, tante operatrici e operatori sanitari pronti a mettersi a servizio con il Cuamm per migliorare le condizioni dei paesi africani più in difficoltà e prendersi cura di donne e bambini. Un lavoro reso possibile anche grazie al sostegno e all’impegno delle istituzioni e di tante realtà, a partire dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, e dell’Università che hanno sede nella nostra città. Per Torino il servizio ai più fragili, anche lontani, è da sempre un valore fondamentale, profondamente radicato nella comunità cittadina. Come istituzioni abbiamo il dovere di far conoscere il più possibile questi progetti e questo impegno, per stimolare ulteriormente l’apporto necessario a sostenerli e farli crescere».

In Piemonte la presenza di Cuamm è ben radicata grazie a due gruppi di appoggio: il primo attivo tra Torino, Biella, Pinerolo e Torre Pellice e, poi, il Gruppo Mama Teresa, che ha sede a Ornavasso ed è nato in ricordo di una volontaria storica del Cuamm, Teresa Saglio, che ha speso tutta la sua vita in Africa, in particolare in Tanzania. Sempre dal Piemonte, inoltre, sono partiti per l’Africa insieme a Cuamm più di 130 volontari, di cui 27 specializzandi.

L’Annual Meeting, dunque, sarà un’occasione per mettere in rete istituzioni e società civile e dare il via a un grande dialogo che metta al centro la salute, e l’attenzione agli ultimi e agli emarginati, per un futuro più dignitoso per tutti. Gli operatori Cuamm più esperti insieme ai più giovani, testimonieranno una presenza costante, fatta di cura e di dedizione concrete. Si parlerà di Africa, di giovani, di Europa, di formazione e salute globale. Dell’importanza di non abbandonare i contesti più fragili, di restare nelle emergenze.

Verranno presentati anche i risultati del programma “Prima le mamme e i bambini”, un grande sforzo di Medici con l’Africa Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile, garantendo cure mediche di qualità per un parto sicuro e assistito, con un’attenzione alla nutrizione e allo sviluppo cognitivo dei bambini nei primi mille giorni della loro vita e investendo nella formazione del personale sanitario locale.

Fin dalla sua prima edizione, nel 2010, l’Annual Meeting ha visto la partecipazione di ospiti speciali, italiani e internazionali. A Torino sono attesi Neri Marcorè, Alberto Mantovani, Guido Forni e Fabio Geda.

Basket, Torino -Verona: in vendita i biglietti per la prima di campionato

Si avvicina sempre di più l’inizio del campionato di Serie A2 Old Wild West 2024/25. La Reale Mutua Basket Torino di coach Matteo Boniciolli sta continuando la sua preparazione in vista dell’esordio ufficiale con la Tezenis Verona, in programma domenica 29 settembre alle ore 18.00 al Pala Gianni Asti(Parco Ruffini, Torino).

I biglietti per assistere alla partita Torino-Verona, valida per la prima giornata di campionato, saranno disponibili a partire da sabato 14 settembre. La vendita dei biglietti sarà inaugurata con l’allestimento di un punto ticketing presso il Decathlon Grugliasco proprio nella mattinata di sabato 14 settembre, con la presenza in store della mascotte gialloblù Thor.

I biglietti saranno acquistabili online su Vivaticket oppure presso le seguenti biglietterie:

– Decathlon Grugliasco, sabato 14 settembre dalle ore 10.00 alle 12.00
– Sede di Basket Torino in Via Cervino 50, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00
– Agenzie Reale Mutua Castello e Santa Rita nei rispettivi giorni e orari di apertura delle sedi
– Pala Gianni Asti domenica 29 settembre (giorno della partita) dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 fino a inizio partita

TARIFFE
Curve Blu e Gialle: Intero 15 €; Promo* 12 €; Under14 7,50 €
Distinti Blu: Intero 15 €; Under14 9 €
Tribuna Gialla: Intero 25€; Promo* 20 €; Under14 12,50 €
Parterre: Intero 35 €; Promo* 28 €; Under14 17,50 €

*Promo: Under 25; Over 65; Sponsor

Continua anche la campagna abbonamenti“Gialloblu: A New Era”. È questo lo slogan scelto per la stagione 2024/25. Nel mondo gialloblù si apre una nuova era, con tanti nuovi protagonisti – appena arrivati sotto la Mole, oppure già cresciuti al Pala Gianni Asti e pronti ad assumere un ruolo di rilievo – per difendere i colori della città di Torino. Sarà nuovo anche il condottiero che guiderà la formazione targata Reale Mutua: coach Matteo Boniciolli, tecnico e motivatore con una carriera illustre nel panorama cestistico italiano e non solo. Si avvicina la stagione 2024/25. Nuovi eroi. Stessa fede. Ecco la “new era” gialloblù.

Gli abbonamenti sono acquistabili online su Vivaticket oppure in tutti i punti vendita Vivaticket e presso la sede di Basket Torino in Via Cervino 50 dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 19.00.

Agli abbonati della stagione 2023/24 è dedicata la possibilità di rinnovare l’abbonamento ad un prezzo riservato, con l’opportunità di confermare il posto a sedere dell’ultima stagione, entro il 20 settembre. Per esercitare la prelazione su Vivaticket, bisogna cliccare sul tasto “PRELAZIONE” che si trova vicino alla dicitura “ACQUISTA”, e successivamente inserire il codice TLITE che si trova sul retro della tessera dell’abbonamento 2023/24.

I PREZZI – NUOVO ABBONAMENTO
Curve Blu e Gialle: Intero 240 €; Promo* 192 €; Under14 120 €
Distinti Blu: Intero 240 €; Promo* 232 €; Under14 144 €
Tribuna Gialla: Intero 400 €; Promo* 320 €; Under14 200 €
Parterre: Intero 560 €; Promo* 448 €; Under14 280 €

*Promo: Under 25; Over 65; Sponsor

I PREZZI – RINNOVO ABBONAMENTO
Curve Blu e Gialle: Intero 225 €; Promo* 180 €; Under14 112,50 €
Distinti Blu: Intero 225 €; Promo* 217,50 €; Under14 135 €
Tribuna Gialla: Intero 375 €; Promo* 300 €; Under14 187,50 €
Parterre: Intero 525 €; Promo* 420 €; Under14 262,60 €

*Promo: Under 25; Over 65; Sponsor

In Piemonte passaggio generazionale per un’impresa su dieci

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L’ANALISI DI CONFARTIGIANATO IMPRESE

Largo ai giovani? A volte, anche se i figli ci sono non vogliono continuare l’attività di famiglia

L’8% delle imprese pensa che tale passaggio possa realizzarsi entro i prossimi 5 anni, mentre l’80,8% non lo prevede nemmeno, perché mancano le giovani generazioni (oltre il 60% dei casi) Troppi ancora gli ostacoli: dalla burocrazia ai costi.

 

Le imprese artigiane del Piemonte sono troppo vecchie ma il passaggio di testimone tra genitori e figli è ancora troppo difficile e oneroso. Se in Piemonte il valore dell’artigianato si trasmette di padre in figlio, il passaggio generazionale tra il titolare dell’impresa e i figli, o i dipendenti, non è sempre facile e indolore: dal punto di vista emotivo, burocratico ed economico.

In Italia sono ben 227mila le microimprese interessate dal fenomeno su un totale di più di 777mila aziende controllate da persone fisiche o a conduzione familiare.

Secondo l’analisi realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, su dati ISTAT, tra il 2016 e 2022, le imprese del Piemonte che hanno effettuato il passaggio generazionale sono state l’11,1% contro una media nazionale del 9,1%.  Nella classifica regionale il Piemonte si posiziona al quinto posto.

Secondo l’analisi l’8% delle imprese del Piemonte pensa che tale passaggio possa realizzarsi entro i prossimi 5 anni, mentre l’80,8% non lo prevede nemmeno, perché mancano le giovani generazioni (oltre il 60% dei casi), oppure i figli ci sono ma non vogliono continuare l’attività di famiglia.

A livello provinciale tra il 2016 e 2022, le imprese di: Torino che hanno effettuato il passaggio generazionale sono state il 10,2%, il 7,5% pensa che tale passaggio possa realizzarsi entro i prossimi 5 anni, mentre l’82,3% non lo prevede nemmeno; Cuneo 13,0% (ha effettuato il passaggio generazionale) 10,1% (possibile nei 5 anni successivi) e 76,9% (non avvenuto né previsto);

Novara 7,8% (ha effettuato il passaggio generazionale), 9,5% (pensa che tale passaggio possa realizzarsi entro i prossimi 5 anni) e l’82,8% (non avvenuto né previsto); Biella il 16,9% (ha effettuato il passaggio generazionale), il 5,2% (possibile nei 5 anni successivi) e il 78,0% (non avvenuto né previsto); Asti il 9,4% (ha effettuato il passaggio generazionale), il 9,2% (pensa che tale passaggio possa realizzarsi entro i prossimi 5 anni) e l’81,4% (non avvenuto né previsto); Alessandria il 12,2% (ha effettuato il passaggio generazionale), il 7,3% (possibile nei 5 anni successivi) e l’80,5% (non avvenuto né previsto); Vercelli il 14,7% ha effettuato il passaggio generazionale, l’8,2% (possibile nei 5 anni successivi) e il 77,1% (non avvenuto né previsto); Verbano il 13,1% ha effettuato il passaggio generazionale, il 7,3% (possibile nei 5 anni successivi) e il 79,6% (non avvenuto né previsto).

“La maggioranza degli imprenditori è over 60, manca qui il ricambio generazionale – afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – i giovani imprenditori, sempre di più, scelgono vie autonome piuttosto dell’azienda di famiglia, in moltissimi casi perché i giovani vedono i molteplici adempimenti cui è soggetto l’imprenditore come qualcosa che non è ragionevole né serio cercare di superare. Oggi le imprese stanno affrontando un forte rinnovamento in termini di competenze, siano esse manageriali, organizzative o di business ma manca il ricambio anche perché l’artigianato non viene percepito come attività attrattiva per le giovani generazioni”.

“Il passaggio generazionale – conclude Felici – senza dubbio, riveste un ruolo cruciale per la vita dell’azienda. Va visto e concepito mediante una visione esaustiva che tenga in debita considerazione una serie di variabili e fattori. Questo processo di transizione non è solo un passaggio di quote societarie ma c’è molto di più. È una trasmissione di passioni, valori e competenze manageriali. Tutti aspetti che compongono il DNA di un’impresa e tutti elementi che vanno trasmessi e raccontati in modo adeguato a chi sarà il futuro capitano d’impresa. Non è certo, per questo, un semplice percorso. Bensì è un viaggio che va programmato in tempo utile. Forse anche non meno dieci anni prima del suo avvio”.

I fattori di ostacolo al passaggio generazionale. Il passaggio generazionale appare un cambiamento delicato, con il 51,3% delle imprese controllate da persona fisica o famiglia che segnala la presenza di fattori di ostacolo, tra i quali prevalgono le difficoltà burocratiche, legislative e/o fiscali (16,9%), le difficoltà nel trasferire competenze e/o contatti con clienti e fornitori (14,0%) e difficoltà economiche e/o finanziarie (13,5%); più contenuti i conflitti familiari (4,6%) mentre l’assenza di eredi o successori interessati e/o qualificati si rileva nel 16,9% dei casi.

‘Manon Manon Manon’, un viaggio affascinante per la prima volta al Regio

‘Manon Manon Manon’ rappresenta un viaggio affascinante che, per la prima volta in Italia, il teatro Regio di Torino propone dal 1 al 29 ottobre 2024. Si tratta di una lunga soggettiva dedicata  a Manon Lescaut, giovane protagonista del romanzo dell’abate Prévost che, a partire dal suo successo settecentesco, ha ispirato ben tre compositori: Daniel Auber, che ha dato vita a Manon Lescaut nel 1856, Jules Massenet, che compose la sua Manon nel 1884 e Giacomo Puccini che ne scrisse nel 1893. Si tratta di tre opere autonome ma complementari, con tre direttori d’orchestra, tre interpreti per una protagonista unica, tre diversi cast per una trilogia che si compone di tre nuovi allestimenti e ventuno recite in un mese, una vera e propria sfida artistica e produttiva capace di mettere in luce la forza del teatro Regio.

Punto di partenza e centro di questo progetto è  Giacomo Puccini, di cui quest’anno cade il centenario della morte e che presentò Manon Lescaut proprio al teatro Regio il 1 febbraio 1893. Puccini è  per il teatro Regio un autore fondamentale,  visto che scelse il teatro subalpino per due prime assolute e il sovrintendente del teatro Regio, Mathieu Jouvin e il suo direttore artistico Cristiano Sandri hanno presentato ben sette titoli, per riservare uno spazio speciale alla Manon all’inizio della stagione 2024/2025.

Deus ex machina è il regista Arnaud Bernard, cui è stata affidata la messinscena dei tre spettacoli e che ha scelto di raccontarli sotto la lente di ingrandimento del cinema, attraverso tre epoche iconiche della cinematografia francese, così strettamente legata a Torino “città del cinema”.

“Queste tre opere danno vita – spiega Mathieu Jouvin – a un unico personaggio di incredibile fascino, che risulta scolpito sotto tre punti di vista. Benché composte nell’arco di appena quaranta anni tra il 1856 e il 1893, rappresentano l’evoluzione del gusto musicale di tre secoli, dal Settecento al Novecento. Auber  guarda al belcanto, Massenet rappresenta in pieno il linguaggio dell’Ottocento francese, mentre Puccini si proietta verso la modernità,  anticipando sensibilità musicali del XX secolo.Un’occasione unica e affascinante che, per me, ha il sapore di una degustazione di vini. Come ogni annata, ogni terreno, ogni vignetomettono in luce le caratteristiche di uno stesso vitigno, così ogni allestimento saprà esaltare le differenze di un’unica protagonista, a volte frivola, a volte torturata, a volte ribelle. Il teatro sarà  aperto ogni giorno e il pubblico, turisti compresi, potranno assistere ogni sera a un titolo diverso, scegliendo le date del mese di ottobre. Manon Manon Manon sarà al centro dell’interesse europeo, perché il teatro Regio ospiterà dal 24 al 26 ottobre 2024 la Conferenza d’Autunno di Opera Europa, principale organizzazione europea che riunisce teatri e festival lirici di oltre 44 Paesi”.

Pubblicato per la prima volta nel 1731 come Histoire du Chevalierde Grieux et de Manon Lescaut, ultimo capitolo dell’ampia opera di Antoine Francois Prévost ‘Mémoires et aventure d’un hommede qualité’, il romanzo narra dell’amore travagliato tra un giovane studente divenuto cavaliere, Des Grieux, e l’affascinante e volubile Manon Lescaut.

Punto di partenza del regista Arnaud Bernard è  la domanda “Chi sono le tre Manon?” la Manon di Prévost è  piuttosto avventurosa, ma anche una donna libera che scopre solo tardi il vero amore. La Manon di Auber è un uccello in trappola, quella di Massenet una donna alla ricerca di sé stessa, per Puccini una donna libera e ribelle. È l’unione di tutte le Manon a fare Manon, rappresentare le tre Manon è il punto centrale di questa impresa colossale. Le tre opere sono autonome e si reggono nella loro indipendenza, ma sono le differenze a alimentarsi a vicenda. Di qui l’idea di pensare a Manon come ‘Manon Manon Manon’, uno spettacolo in tre serate con un fil rouge che le accomuna, il cinema  o meglio tre epoche simbolo del cinema francese.

Per Puccini il punto di vista sarà quello del realismo poetico del cinema francese degli anni Trenta, quello de Il porto delle nebbie, di Amanti perduti e l’Angelo del male, il cinema di Jean Gabin e Michèle Morgan, che romanticizza, mettendo in risalto, le questioni drammatiche. Per Massenet saranno Brigitte Bardot e la Parigi anni Sessanta, contraddistinti dall’emancipazione femminile, dal ruolo della femme fatale, anticonformista, con i suoi atteggiamenti ribelli, il lato selvaggio, l’emblema della tentazione e del peccato.

L’estetica  del cinema muto è la chiave per interpretare al meglio la Manon di Auber, la più fragile, la più delicata, la più vecchio stile delle tre Manon. È l’occasione per ricordare non solo Georges Meliès, ma anche Alice Guy, una donna oggi sconosciuta, che fu la prima regista nella storia del cinema.

“La Manon di Auber – spiega Arnaud Bernard- costituirà il legame tra il nostro progetto e Torino, la città dove è nato gran parte del cinema italiano e che ha sviluppato maggiori produzioni di fama internazionale “.

Le tre produzioni vedranno impegnati l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, istruito dal maestro Ulisse Trabacchin.

L’inaugurazione sarà martedì 1 ottobre con Manon Lescaut di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica, Domenico Oliva e Marco Praga. In scena per sette recite fino a sabato 26 ottobre, sotto la direzione del maestro Renato Palumbo, tra i massimi esperti mondiali d’opera italiana. Nel ruolo del titolo protagonista Erika Grimaldi, Roberto Aronica in quello di Renato Des Grieux, Alessandro Luongo è  Lescaut e Carlo Lepore è Geronte di Levoir.

Nei due ruoli principali si alterneranno Maria Teresa Leva e Carlo Ventre.

Sabato 5 ottobre alle ore 19 andrà in scena Manon di Jules Massenet, su libretto di Henry Meilhac e Philippe Gille, in scena per sei recite fino a martedì 29 ottobre,  sotto la direzione del maestro Evelino Pidò, nato a Torino ma residente a Parigi, il più francese dei grandi direttori d’orchestra italiani. L’opera debuttò all’Opera Comique di Parigi nel 1884, ottenendo uno stravolgentesuccesso. Giovedì 17 ottobre alle ore 19 il Regio presenterà in prima esecuzione a Torino, Manon Lescaut di Daniel Auber su libretto di Eugene Scribe, in scena per cinque recite fino a domenica 27 ottobre, per la direzione del maestro Guillaume Tournaire, che debutta al teatro Regio.

Tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta dell’Ottocento Daniel Auber e il drammaturgo Eugène Scribe furono i veri protagonisti del teatro parigino dell’Opera Comique e il segreto del loro successo consisteva nel mettere in scena drammi in cui i protagonisti affrontavano difficoltà di gravità  crescente, abbinati a partiture leggere e melodie irresistibili.

In abbinamento alla trilogia su Manon, in collaborazione con il teatro  Regio, il Museo Nazionale del Cinema presenterà un omaggio al cinema francese venerdì 1, sabato 2 e domenica 3novembre; tra i film in programma anche Manon di Henri Georges Cluzot, Vie privée di Louis Malle, La Bete Humaine di Jean Renoir e Le Quai des brumes di Marcel Carne.

MARA MARTELLOTTA