ilTorinese

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: Einaudiani inconsapevoli? – Cardini, la mascotte pluralista – Lettere

Einaudiani inconsapevoli?
È  stata davvero un po’  penosa la vicenda del cambio del direttore del Circolo dei lettori perché è venuta fuori in tutta la sua evidenza la forte politicizzazione del contrasto che si era determinato. Culicchia non può certo essere considerato un direttore neutrale o tecnico, ma marcatamente politico, anche se oggi è  appoggiato dalla destra.
La cosa più curiosa è la vicenda della laurea che non è stata considerata dirimente come avviene in tutti i pubblici concorsi. Sembra quasi che sia stato inconsciamente applicato il principio einaudiano che nega il valore legale dei titoli di studio, una annosa questione di cui si è discusso per decine d’anni. In questo caso avere o non avere una laurea è stato considerato indifferente. La cultura, d’altra parte, anche quella fatta da libri e da lettori  (e ovviamente lettrici !, come ha voluto sottolineare il neo direttore) non può basarsi su un banale pezzo di carta.
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Cardini, la mascotte pluralista
Alla Biennale della democrazia non sono stati totalmente di parte nell’invitare ospiti di un solo orientamento politico perche’ hanno invitato anche l’ottuagenario prof. Franco Cardini, storico insigne del Medio Evo che come Barbero si diletta  spesso a praticare scorribande sulla storia  contemporanea. Cardini è  stato in giovinezza per non molto tempo iscritto al MSI  e quindi rappresenta l’altera pars che manca.
foto: francocardini.it
Ma in effetti è difficile catalogare oggi Cardini un uomo di destra, anche se in tempi recenti sembra aver riscoperto le sue lontane origini giovanili. Anche al festival della storia di Genova dove tutto il programma è stato monopolizzato da storici della stessa appartenenza, è  stato invitato Cardini che costituisce un alibi per chi monopolizza iniziative pubbliche, realizzate con denaro pubblico, per fini politici più che evidenti.
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Scuola di ateismo?
Ho ascoltato un pezzo di intervista con Papa Giovanni Paolo II che, ricordando le sue origini polacche e l’ateismo di Stato vigente nell’Est, sosteneva che la scuola più che laica era “ateizzante”, negatrice cioè di ogni valore religioso.
Cosa ne pensa?    Giuseppe Giani
Il  grande Papa polacco si spingeva a ritenere che la scuola dovesse essere anche luogo di catechesi, persino a livello universitario. Ascoltai questa affermazione  in un discorso papale all’Università di Torino dove udii una tesi tanto coraggiosa quanto temeraria che portò i docenti laici più settari   addirittura a disertare  preventivamente l’incontro con il Pontefice, già dando per scontato in partenza  quanto avrebbe detto. L’idea del Papa era in effetti  un’idea non conciliabile con la laicità intesa come premessa di  una libera circolazione delle idee e delle fedi. Ma io andai egualmente all’incontro col Papa. Non appartenevo già allora a quella schiera di professori che alla “Sapienza” di Roma vietarono al  successore di Wojtyla  di parlare. Ma era ed è anche oggi fuor di dubbio che il Papa avesse ragione nel sostenere che certo laicismo diventasse ateizzazione, cioè scuola di un  ateismo negatore di ogni fede. Il laicismo attuale che vede le religioni come il retaggio di un passato oscurantista non ha nulla a che vedere con la laicità liberale fondata sulla pluralità e sul rispetto. La laicità non si limita alla tolleranza settecentesca, ma difende e pratica il rispetto delle diverse fedi, come insegnava il grande Francesco Ruffini, oggi del tutto dimenticato. La libertà di credere e  di non credere, come diceva il Maestro piemontese del secolo scorso.
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Dazi trumpiani
Dev’essere chiaro che dopo i dazi di Trump più nessuno in Italia, che si dica anche solo  lontanamente liberale, possa dirsi Trumpiano. La sua è una politica volta a sovvertire gli equilibri mondiali con finalità distruttive simili ad una guerra.     Pietro Angeli
Concordo con Lei. Trump  è  un flagello che andrebbe messo a tacere. Sta rovinando rapporti storici con l’Europa con la prepotenza del pirata. E sta danneggiando in primis gli USA. Chi in Italia continua ora a considerarsi trumpiano va considerato per quello che è: un traditore della Patria italiana ed europea. Il dramma è che noi abbiamo ai vertici dell’Europa una piccola donna tedesca inadeguata al ruolo, che andrebbe mandata a casa al più presto. Lo stesso va detto di Macron. Mattarella si sta rivelando  inaspettatamente un gigante.
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Unitre
L’unitre è un’ottima iniziativa che occupa il tempo libero degli anziani con conferenze e lezioni su tante materie, ma non è certo una Università, anche se di Università private l’Italia è piena e putroppo alcune “facilitano” il conseguimento di lauree honoris causa o con titoli riconosciuti senza adeguati controlli. L’Unitre è cosa seria e non contrabbanda titoli  non riconosciuti.
A Torino c’è anche la vecchia Università popolare  nata da ambienti filantropici filo massonici agli albori del secolo legati alla famiglia Bachi padre e figlio. Anche qui non si parla di titoli di studio rilasciati dall’Universita’ popolare tanto criticata ingiustamente da Gramsci. Non ho capito come mai il non laureato Culicchia abbia dichiarato che frequenterà l’Unitre. Una battuta, una provocazione o un’irrisione verso chi è dottore veramente.     N. De Santi
Non so che dirle. Lei fa un resoconto perfetto della situazione torinese fondata su Unitre e Università popolare. Su Culicchia non saprei dirle nulla perché vuole supplire alla mancata laurea con la frequenza dell’ Unitre. Forse come dice Lei è una battuta. Se posso dire, di pessimo gusto.

Il Ballo del Colonnello Elefante

Al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino martedì 8 aprile il concerto “Il ballo del colonnello elefante” con gli Archi dell’OFT

Martedì  8 aprile, al Conservatorio Giuseppe Verdi, in piazza Bodoni, si terrà il concerto dal titolo “Il ballo del colonnello elefante”, di cui saranno protagonisti gli archi dell’OFT, Orchestra Filarmonica di Torino, guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto. Ospite della serata il grande trombonista Diego Di Mario, al quale sono affidate le parti soliste di un programma sfaccettato e accattivante.

L’energia travolgente del trombone e la versatilità dei legni rappresentano la cifra che caratterizza l’appuntamento di aprile della stagione concertistica “One way together” dell’Orchestra Filarmonica di Torino.  In “Il ballo del colonnello elefante” a salire sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi saranno gli Archi di OFT guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto.

Il trombonista solista, Diego di Mario, è stato definito il miglior trombonista solista della sua generazione. 

Il concerto si sviluppa attraverso una serie di opere novecentesche che, pur appartenendo a stili diversi, esplorano la forza del contrasto tra tradizione e innovazione, lungo un fil rouge  che va dalla riflessione sulla funzione sociale della musica, alla scoperta di nuovi orizzonti timbrici, fino a un approfondimento della tradizione popolare.

L’apertura è  affidata al Concertino per trombone e orchestra d’archi op. 45 n. 7 di Lars-Erik Larsson, brano che unisce eleganza e virtuosismo.  Il compositore svedese, che lo scrisse nel 1946, evoca attraverso la delicatezza degli archi e la presenza del trombone una musica che oscilla tra la bellezza lirica e il dinamismo, creando una tensione affascinante tra suoni orchestrali e solistici.

Minimax-Repertorium für Militärmusik, di cui viene proposta una selezione, ci trasporta negli anni Trenta di Paul Hindemith. Il compositore tedesco gioca con il repertorio militare, creando una parodia della musica da banda, per sollevare interrogativi sulla funzione propagandistica della musica. Minimax, scritto durante il regime nazista nel 1936, mescola infatti, la precisione formale alla critica sottilmente nascosta, in un incrocio tra musica di marcia e sperimentazione timbrica.

La Suite per trombone, contralto e quartetto d’archi del compositore contemporaneo piemontese Corrado Maria Saglietti, qui proposta in un adattamento per orchestra d’archi, ci introduce in un dialogo intimo e raffinato, dove il trombone contralto si confronta con l’armonia ricca e sfumata degli archi. Saglietti, con una scrittura dettagliata, riflette una musica moderna che esplora le possibilità timbriche e il potenziale espressivo di un incontro tra fiato e corde.

Il concerto culmina con le danze popolari rumene  BB76 nelle quali Bela Bartók, che le scrisse a inizio Novecento, porta la sua ricerca etnomusicologica sul palco e trasforma le tradizioni musicali rumene in una suite ritmica e modale che evidenzia l’energia delle danze popolari. Con una scrittura potente e ritmi irregolari, Bartók mescola il folklore con una visione musicale modernista.

Il viaggio musicale di aprile sul van targato OFT è accompagnato dalla divertente grafica-collage realizzata dal creativo Gabriele Mo. Un percorso completato dal microracconto che apre il concerto in Conservatorio, scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro .

La lettura del testo è affidata all’associazione liberipensatori Paul Valery e all’Accademia di Formazione Teatrale Mario Brusa di Torino.

Il concerto è  preceduto da due momenti di prova aperti al pubblico, la prova di lavoro domenica 6 aprile dalle 10 alle 13 in via Baltea 3 e la prova generale al teatro Vittoria, in via Gramsci 4, lunedì 7 aprile alle ore 18.30.

Per info tel 011533387 biglietteria@oft.it

Mara    Martellotta

“Scuolecittametro” al Liceo Monti di Chieri

 

La consigliera di Città metropolitana di Torino delegata all’Istruzione Caterina Greco, insieme al consigliere metropolitano Alessandro Sicchiero sindaco di Chieri hanno visitato il Liceo Augusto Monti di Chieri in Via Montessori 2, accolti dal dirigente scolastico Gianfranco Giusta

Il Liceo Monti rappresenta un punto di riferimento per l’istruzione secondaria nell’area del Chierese con un’ampia utenza per un totale di circa 1.450 iscritti distribuiti in 64 classi. L’istituto è noto per l’offerta formativa diversificata, che include il Liceo Scientifico, Classico, Linguistico e delle Scienze Umane.

Negli ultimi anni, il Liceo Monti ha beneficiato di numerosi interventi di manutenzione e riqualificazione realizzati con i fondi dell’Ente, per un importo complessivo di circa 612.000 euro, finalizzati a migliorare la sicurezza e la funzionalità degli spazi scolastici.

Tra gli interventi già conclusi, il rifacimento dell’impianto idraulico nel laboratorio di chimica nell’edificio, che ha rinnovato il sistema di gestione dell’acqua, la realizzazione e la messa in sicurezza dei solai con la costruzione di controsoffitti e l’installazione di nuovi impianti di illuminazione nel laboratorio linguistico e in alcune aule. A questi si aggiungono importanti interventi all’esterno, come il rifacimento del marciapiede e della scala antistante il basso fabbricato nell’edificio, oltre alla messa in sicurezza delle essenze arboree nelle aree verdi.

Infine, sono stati completati gli interventi per la messa in sicurezza dei solai, con la realizzazione di controsoffitti e l’installazione di impianti di illuminazione, migliorando sia la sicurezza che l’illuminazione nell’edificio. Inoltre, è stato rifatto il blocco dei servizi igienici maschili nel corpo palestra, nell’auditorium e nel bar.

Per quanto riguarda il riscaldamento dell’edificio, la Città metropolitana di Torino ha provveduto alla sostituzione dei radiatori, anche nei locali del piano seminterrato, e alla sostituzione di una caldaia, risolvendo definitivamente i disagi legati al freddo che si erano verificati nelle stagioni precedenti.

La Città metropolitana di Torino ha già previsto interventi per migliorare l’accessibilità dell’edificio, con l’installazione di un montascale per facilitare l’ingresso degli studenti con disabilità all’area bar, e il miglioramento dell’accesso al laboratorio, come sottolineato dalla consigliera metropolitana Caterina Greco: “La sicurezza e l’accessibilità sono priorità fondamentali per Città metropolitana. Il nostro impegno è garantire che tutti gli studenti possano fruire degli spazi scolastici in un ambiente sicuro e inclusivo. Continueremo a investire in interventi strutturali per migliorare l’accessibilità e la qualità degli spazi scolastici”.  Tra i progetti futuri, è previsto il rifacimento e la sistemazione del cortile nella zona del custode e dell’auditorium, che garantirà un’area più accogliente e sicura. In programma anche il rifacimento dei servizi igienici femminili nelle palestre e la continuazione del programma di messa in sicurezza dei solai, con l’installazione di reti antisfondellamento nelle aule e la sostituzione dei controsoffitti nei corridoi.

Tornano i Torino Digital Days: abitare il futuro in uno Spazio Liquido

Al via martedì 8 aprile i TDD 2025. Quattro giorni di talk, workshop e momenti di confronto per connettersi con i professionisti del digital ed esplorare il tema delle tecnologie come luoghi da abitare.

 

Torino Digital Days – in partenza martedì 8 aprile – tornano per celebrare la dinamicità di un futuro in cui la tecnologia è al servizio delle persone, creando opportunità di crescita e innovazione. Arrivata alla sua sesta edizione, la rassegna si terrà dall’8 all’11 aprile ed esplorerà le frontiere della trasformazione digitale con quattro giornate di talkworkshop e momenti di networking presso Toolbox, dove sarà possibile interagire con professionisti d’eccellenza e scoprire i trend più innovativi del futuro digitale. Un dialogo proattivo tra esperti del settore, tech company e cittadini reso possibile grazie al contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e al supporto della Camera di Commercio di Torino e di Punto Impresa Digitale.

Inoltre, tutta la città di Torino sarà protagonista con una serie di eventi diffusi che offriranno un’esperienza immersiva con seminari interattivi, installazioni artistiche digitali e tech experience che intrecceranno tecnologiacultura e creatività. Tra gli altri, il Digital Days Closing Party di venerdì 11 marzo, che si terrà nella suggestiva cornice del Museo Regionale di Scienze Naturali.

L’obiettivo dei Torino Digital Days 2025 è quello di esplorare il digitale che, in questo contesto storico, è un luogo senza più confini. Oggi un artista può affidarsi a un algoritmo per creare opere generative che trovano spazio nel mondo fisico; un professionista può utilizzare l’intelligenza artificiale per analizzare dati complessi e prendere decisioni più consapevoli; un dispositivo wearable può monitorare lo stato di salute di una persona e, in alcuni casi, persino salvare vite.

Infatti, il tema di quest’anno, Spazio Liquido, nasce per esplorare un mondo in cui i confini tra fisico e digitale si dissolvono, ridefinendo spazi, relazioni e identità. Nel lavoro, scrivania e schermo si fondono, le riunioni si spostano tra ambienti fisici e virtuali, e la collaborazione assume nuove forme. L’acquisto di un prodotto avviene online, ma il suo valore si costruisce nelle community. Anche l’identità si modula tra avatar, profili e presenze digitali. In questo scenario in costante evoluzione, la tecnologia non è più solo uno strumento, ma un’estensione del pensiero umano, delle emozioni, del modo di vivere il mondo. I Torino Digital Days 2025 diventano così il punto d’incontro in cui tutto questo prende forma, si sperimenta, si discute, si vive.

Con ‘Spazio Liquido’ vogliamo raccontare un’epoca in cui il digitale non è più uno strumento da imparare, ma un ambiente da abitare – commenta Federica TosoPresidente dell’Associazione Digital DaysUno scenario fluido, in continua trasformazione, dove le barriere tra settori, competenze e linguaggi si dissolvono per lasciare spazio a nuove forme di collaborazione e innovazione. I Torino Digital Days 2025 saranno un’occasione per esplorare questo nuovo ecosistema. Un invito a lasciarsi contaminare, a ridisegnare i confini del possibile e a costruire insieme un futuro in cui la tecnologia non sia mai fine a sé stessa, ma sempre al servizio delle persone e delle comunità.”

Infatti, sin dal 2019, anno in cui l’Associazione è nata dalla collaborazione delle digital company Tandù e Bonobo, la missione di Digital Days è quella di promuovere la divulgazione delle conoscenze tecnologichesupportando i cittadini nell’adozione delle tecnologie digitali che permettano loro di semplificare e migliorare, ove possibile, la qualità della vita quotidiana.

“Le tecnologie digitali sono il cuore pulsante del nostro tempo e, sebbene suscettibili a interrogativi legittimi, rappresentano una risorsa fondamentale per costruire un futuro più equo e sostenibile – dichiara Emanuele RomagnoliVice Presidente dell’Associazione Digital DaysIl digitale non è più solo uno strumento, ma un ambiente in continua evoluzione, capace di trasformarsi, adattarsi e fondersi con ogni aspetto della nostra vita, dalle relazioni interpersonale alle dinamiche economiche. Il tema ‘Spazio Liquido’ rappresenta un paradosso che ben descrive la nostra epoca: la fluidità delle relazioni, degli ambienti di lavoro e delle collaborazioni, in cui gli spazi di confronto sono liberi da sovrastrutture e si arricchiscono di formazione e innovazione. Come Associazione Digital Days crediamo profondamente nel valore delle sinergie, motivo per il quale tengo a ringraziare per la collaborazione e la fiducia Fondazione Compagnia di San Paolo, Camera di Commercio di Torino, Punto Impresa Digitale, i professionisti coinvolti e tutte le persone che interverranno.”

La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita. Sul sito digitaldays.it è disponibile il programma completo degli appuntamenti, tra i quali si segnalano:

Info: Una giornata interamente dedicata al rapporto tra intelligenza artificiale e imprenditoria. Evento in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, all’interno del ciclo “Intelligenza Artificiale e digital a portata di PMI”.

Tipologia: Talk

Quando: il 9 aprile, dalle ore 10:00 alle ore 13:00

Location: Toolbox, Via Agostino da Montefeltro, 2, 10134, Torino

Ospiti: Walter Rolfo, Marco Vallario, Giulia Bia, Paola Sereno, Giorgio Masi

Info: Esplorando Spazio Liquido, un ecosistema in cui le barriere si dissolvono e le strategie digitali si evolvono. Evento pensato per professionisti del marketing e digital strategist.

Tipologia: Tavola rotonda

Quando: 10 aprile, dalle ore 10:00 alle ore 13:00

Location: Toolbox, Via Agostino da Montefeltro, 2, 10134, Torino

Ospiti: Antonio Pezzella, Sara Arrigone, Nicholas Bena

Info: Futures Design Thinking è un metodo che unisce Business Coaching, Futures Thinking e Design Thinking per aiutare aziende e team a immaginare il futuro e iniziare a costruirlo oggi.

Tipologia: Workshop

Quando: 11 aprile, dalle ore 14:30 alle ore 18:30

Location: Piazza Castello, 113, 10121, Torino

Ospite: Orbyta

Info: Una serata sulle nuove frontiere del digitale e dei media. Claudio Di Biagio, regista e autore, terrà lo speech “Media senza frontiere”, esplorando la transmedialità e la fusione tra linguaggi e piattaforme. A seguire, il museo prenderà vita con musica, proiezioni e momenti di networking per una esclusiva serata organizzata in partnership con ozio Intelligente.

Tipologia: Closing Party

Quando: 11 aprile, dalle ore 18:00 alle ore 21:00

Location: Museo Regionale di Scienze Naturali, Via Accademia Albertina, 15, 10123, Torino

           Ospite: Claudio Di Biagio, Recall Dj set, Visual a cura di LSDR

Fiera di San Isidoro a Favria: una tradizione che vive

 

Oggi è stata una giornata straordinaria alla 47ª Fiera di San Isidoro a Favria.  Tantissime persone sono accorse per vivere insieme un momento di festa e tradizione, respirando l’autenticità del nostro territorio.

Oltre 400 capi di bovini presenti. Un colpo d’occhio impressionante che testimonia l’impegno e la passione dei nostri allevatori, veri custodi delle eccellenze locali. È stato emozionante vedere così tante famiglie, giovani e anziani, tutti uniti per celebrare il nostro territorio e le sue tradizioni.

Alla rassegna è intervenuto il Consigliere regionale Sergio Barolo, presidente della Commissione Ambiente: “Un sentito ringraziamento al Sindaco Vittorio Bellone, a tutta l’Amministrazione comunale di Favria, alle Forze dell’Ordine, alla Coldiretti e a tutti i volontari che hanno reso possibile questo grande evento.  La vostra dedizione e il vostro impegno sono il cuore pulsante di un territorio come il nostro. Un grazie speciale alla Coldiretti per il supporto costante agli agricoltori e per il loro impegno nella promozione dei prodotti tipici e delle tradizioni locali”, ha detto il consigliere.

La Fiera di San Isidoro non è solo una tradizione, ma una festa della comunità.

Il sindaco Lo Russo incontra i bambini di “Aurora Children Lab”

Aurora Children Lab è un progetto nato nel 2024 per offrire ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie del quartiere multiculturale Aurora di Torino uno spazio accogliente dove crescere, apprendere, esprimersi. Promosso da Panafricando APS, attiva dal 2016 nella valorizzazione delle culture africane e afrodiscendenti, e da Cooperativa Zenith, che da trent’anni si occupa di educazione e sostegno sociale, il progetto intende anche valorizzare il diritto di bambini e ragazzi ad accedere gratuitamente a opportunità culturali e formative anche oltre l’orario scolastico, favorendo la crescita personale e la partecipazione attiva alla vita della comunità.

Sabato 5 aprile 2025, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha visitato lo spazio per incontrare i bambini del progetto, tra cui Antonia, Aziz, Edmund e Yassmine, che lo hanno intervistato con le loro domande curiose e autentiche. Le riprese di questo momento saranno montate durante i corsi di videomaking e proiettate in occasione della serata finale del Festival Panafricano 2025, che si terrà dal 23 maggio al 2 giugno.

Il Festival, arrivato alla sua nona edizione, è diventato uno degli appuntamenti culturali più amati della primavera torinese. Dietro le quinte, un team giovane e determinato – l’80% donne, il 70% under 35 – con radici che attraversano Africa, Sud America e Italia. Una squadra che lavora con passione e che da anni trasforma Torino in un crocevia vivo di culture, suoni, sapori e idee.

“Sono orgoglioso di poter offrire, attraverso questo progetto, uno spazio in cui tutti i bambini e ragazzi possano ricevere eguali possibilità formative, al di là della loro origine o condizione”, dichiara Jerome Bohui Gohoure, presidente di Panafricando.

“L’impegno della nostra associazione sta crescendo velocemente, anche grazie all’arrivo di nuove energie giovani. È grazie a loro che possiamo continuare a costruire percorsi di valore per chi spesso parte in salita”, aggiunge Liuba Forte, direttrice di Panafricando e anima creativa del Festival.

Aurora Children Lab è molto più di un centro educativo: è un piccolo seme che cresce, con le radici nella comunità e lo sguardo rivolto al futuro. straniera e molte famiglie vivono situazioni di fragilità – l’emergenza educativa è un tema urgente. Per questo, Aurora Children Lab propone attività gratuite che aiutano i più piccoli a restare connessi alla scuola, offrendo anche supporto concreto alle famiglie, attraverso la presenza costante di educatori. Molti dei bambini coinvolti sono multilingue sin dalla nascita, una ricchezza culturale da riconoscere e valorizzare, perché l’educazione è anche uno spazio di bellezza, fiducia e possibilità.

Nel centro di Lungo Dora Napoli 16 si svolgono laboratori di fotografia e videomaking con il regista Francesco Tuccella, percorsi sull’uso consapevole dei social media e un progetto musicale – Aurora’s Children Orchestra Lab – che avvicina i più giovani agli strumenti musicali: percussioni, tastiere, corde.

Il progetto PoSalvaMare: ecco come ridurre e recuperare i rifiuti plastici

 Nei fiumi del distretto del Po
Al via il progetto che porterà ad azioni e linee-guida condivise e all’utilizzo di tecnologie dedicate come smart-cam, barriere galleggianti e monitoraggi satellitari. Inoltre maggiore sensibilizzazione delle comunità e campagne di pulizia dei fiumi
4 Aprile 2025 – La presentazione ufficiale del progetto PoSalvaMare per la riduzione e il recupero di plastic litter nei corsi d’acqua del distretto del Po, che si è tenuta  presso Edit Porto Urbano a Torino, porta con sé una sfida ambiziosa e condivisa tra i partner che ne promuovono convintamente la realizzazione. Secondo UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) infatti circa l’80% dei rifiuti marini proviene da fonti terrestri e i più recenti studi indicano chiaramente che i fiumi rappresentano una delle vie principali per il trasporto degli inquinanti verso il mare. Per questa ragione l’azione concreta e la collaborazione fattiva tra istituzioni, portatori di interesse e comunità si è fatta sempre più inderogabile e deve essere in grado di superare gli ostacoli che a volte gli articolati e prolungati iter di competenza comportano per risolvere le criticità più evidenti.
L’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, capofila del progetto PoSalvaMare, ha avviato già da alcuni anni progetti mirati volti al monitoraggio dei quantitativi di macro e micro plastiche nel Grande Fiume ma, per migliorare la qualità delle acque nell’intero bacino in periodo di mutamento climatico globale – riducendo così l’impatto dei rifiuti sulla risorsa fondamentale per habitat, biodiversità e colture di pregio del Made in Italy – occorre rafforzare quello che gli Enti preposti già fanno, attraverso un impegno collettivo e proficuo da parte di coloro che hanno la capacità funzionale di intervenire anche grazie a linee-guida comuni e a strumenti tecnologici (smart-cam, barriere galleggianti “cattura-plastica”, monitoraggi satellitari) lungo l’asta fluviale, nei territori di Piemonte (Casale Monferrato, Torino), Lombardia (Casarile, Garbagnate Milanese, Paderno Dugnano, Castelnuovo Bocca d’Adda), Emilia-Romagna (Monticelli d’Ongina) e Veneto (Ficarolo, Legnago, Adria).
Oltre a questo, una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza in linea con i principi della Legge 60/22, la cosiddetta Legge Salvamare, anche attraverso collaudate pratiche di raccolta come dimostrato in questi anni dalle associazioni Plastic Free e Legambiente.
Il progetto PoSalvaMare, che appoggia la EU Mission Restore our Ocean and Waters by 2030, è finanziato dalle risorse che il MASE ha messo disposizione di tutte le Autorità di bacino distrettuali nazionali e vede direttamente coinvolti per il distretto idrografico del fiume Po ADBPO, Università degli Studi di Padova, Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, Legambiente, Plastic Free, Achab, AIPo e Infrastrutture Venete, con il patrocinio e collaborazione delle Riserve MaB UNESCO presenti lungo il fiume Po, oggi rappresentate da Collina Po e Po Grande.
CS

Preziosi rubati: online sulla bacheca della polizia

Nei mesi scorsi la Polizia di Stato ha rinvenuto a Torino denaro contante e diversi preziosi probabili oggetto di furto. Il ritrovamento è avvenuto quando gli agenti dell’U.P.G.S.P. vedono un uomo scavalcare la ringhiera che delimita la corsia dei tram in corso Ferrucci, per poi dirigersi in via Cialdini. In via Bruino, il soggetto getta lo zaino in un cassonetto, venendo fermato poco più avanti. Gli agenti rinvengono nello zaino abbandonato denaro contante per 123.000 euro circa e alcuni monili: collane, anelli, orologi. Il materiale ritrovato verrà sequestrato e l’uomo denunciato per ricettazione.

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Una parte dei monili è stata successivamente restituita al proprietario dai poliziotti del Commissariato di P.S. San Donato.

Il resto degli oggetti ritrovati e sequestrati sono stati inseriti nella bacheca degli oggetti rubati e recuperati della Polizia di Stato, raggiungibile al link https://questure.poliziadistato.it/servizio/oggettirubati

Per la consultazione è necessario selezionare la sezione “oggetti recuperati”, inserendo nei campi sottostanti la categoria “gioielli-preziosi” e “Torino” come provincia.

Ravello (Fdi): “Askatasuna, scudo del Comune”

“Vedere esponenti di Askatasuna, ufficialmente ai domiciliari, partecipare all’odierno corteo degli studenti, è la fotografia del senso di onnipotenza che pervade il mondo antagonista torinese. Non è un caso, l’aberrante percorso di legalizzazione portato avanti dal Comune di Torino, che ha elevato i professionisti della lotta armata a interlocutori istituzionali, fa da scudo e infonde loro coraggio. Ossigeno per l’indole sovversiva dei soliti noti”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.

“Al corteo – continua Ravello – anche colei che è considerata tra gli ‘ispiratori’ dell’assalto a caserme e commissariati del gennaio scorso in nome di Ramy.  La stessa che lunedì scorso, durante la lettura della sentenza in aula, ha alzato il dito medio verso i poliziotti presenti. A Torino la violenza è ormai un fattore sdoganato: è improcrastinabile un fronte istituzionale comune di condanna e contrasto. Il Comune faccia subito marcia indietro”.