ilTorinese

Ennesimo campionato deludente per il Toro. Ma sono fiducioso: Cairo venderà

 

Si è chiuso l’ennesimo campionato amaro per il Torino FC. L’ennesima stagione di promesse non mantenute, di ambizioni disattese e di risultati che non rendono giustizia alla storia granata. Un’altra volta fuori dall’Europa, un’altra volta spettatori del calcio che conta.

La squadra ha mostrato sprazzi di gioco, qualche buona prestazione, ma è mancata la continuità, la fame, l’identità. Colpa dei giocatori? Dell’allenatore? In parte, sì. Ma il problema principale è sempre lo stesso da quasi vent’anni: la proprietà.

Urbano Cairo, ormai da troppo tempo alla guida del club, ha dimostrato ancora una volta di non avere la visione né la volontà di costruire un Torino ambizioso. La gestione è stata improntata al risparmio, alla mediocrità, al “tiriamo a campare”. E i tifosi, quelli veri, non ne possono più.

Eppure, nonostante tutto, io sono fiducioso. Qualcosa si sta muovendo. Le contestazioni crescono, l’ambiente è saturo, e perfino il presidente sembra meno saldo sulla sua poltrona. Credo — voglio credere — che questo sia l’ultimo atto della sua gestione. Che presto si farà da parte. Che venderà.

Perché il Toro merita di più. Merita una proprietà che lo ami davvero, che investa con intelligenza e passione, che sogni in grande. Merita rispetto, progettualità, orgoglio.

Cairo venderà. E sarà l’alba di una nuova era granata.

ENZO GRASSANO

Edilizia sostenibile in Piemonte, interviene la Regione: come riqualificare edifici e limitare il consumo di suolo

“Si restituisce centralità ai Comuni e si riattiva uno strumento atteso da molti amministratori locali e professionisti del settore”: l’assessore all’Urbanistica Marco Gallo commenta così l’approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge che aggiorna e riattiva alcune disposizioni fondamentali per la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Viene in questo modo colmato il vuoto normativo creatosi dopo che la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittime alcune parti della l.r. 7/2022 con la riformulazione della l.r. 16/2018 consentendo il recupero di edifici o gruppi di edifici esistenti “premiando” le operazioni di rigenerazione edilizia o riqualificazione in alternativa all’espansione urbana.

“La modifica della legge 16/2018 va verso una direzione chiara: favorire la rigenerazione urbana, contenere il consumo di nuovo suolo, agevolare il recupero di aree edificate degradate e incentivare pratiche edilizie più sostenibili – precisa Gallo – Si tratta di un passo importante, che affianca il lavoro già avviato con Cresci Piemonte e con la riforma complessiva della normativa urbanistica regionale, su cui stiamo lavorando per fornire strumenti efficaci, chiari e condivisi”.

L’assessore ci tiene anche a sottolineare che “con questa legge il Piemonte anticipa ancora una volta i tempi: in attesa che a livello nazionale venga approvata una riforma organica della rigenerazione urbana, si pone come esempio virtuoso per politiche urbanistiche attente all’ambiente e al futuro delle nostre comunità”.

Sono interessati dal provvedimento tutti gli edifici classificabili come vecchi od obsoleti, di scarsa qualità architettonica, non sicuri dal punto di vista sismico o energetico. Gli interventi dovranno favorire la sostenibilità ambientale, il miglioramento del tessuto urbano sotto il profilo sociale ed economico, la riduzione delle superfici impermeabilizzate, la demolizione selettiva dei manufatti edilizi, l’uso di manufatti o materiali da costruzione riciclati, e le azioni di bonifica ambientale. Inoltre, si rimette al centro l’autonomia dei Comuni, che potranno deliberare autonomamente per consentire il recupero delle strutture e diventare così uno strumento comunale sistematico dal concreto impatto sul tessuto urbano, specialmente nelle aree più periferiche.

cs

Giachino: “Una petizione per rilanciare Barriera di Milano”

Per rilanciare Torino occorre rilanciare le periferie dimenticate e impoverite come Barriera di Milano , Aurora, Mirafiori etc.etc. Mino GIACHINO che nel 2018 lanciò una petizione su change.org SITAV che secondo gli organi di polizia servì a portare in piazza Castello il  10 novembre 2018 decine di migliaia di persone , vuole ripetere in piccolo la stessa operazione per riportare la attenzione del Sindaco e delle Autorità politiche ed economiche su Barriera di Milano un quartiere che negli ultimi trent’anni è stato abbandonato dalle amministrazioni comunali e dove non passa giorno che vi siano liti, scontri, furti, rapine. Avvenimenti che non hanno risparmiato neanche le Parrocchie, ricordiamo quando a dicembre 2021 venne aggredito il Parroco della Madonna della Pace. GIACHINO però ed è il primo a farlo sostiene che Barriera non ha solo bisogno di più sicurezza ma ha bisogno che il Comune vi porti qualche iniziativa economica, come il nuovo Centro  per la Intelligenza Artificiale che il Governo Meloni ha attribuito a Torino con una dote economica. Il Centro per la IA darebbe immediatamente un’altra immagine a Barriera. Una immagine di futuro , di lavoro per giovani universitari , uno sbocco di lavoro importante, senza dimenticare le ricadute economiche nei bar, ristoranti e negozi della zona.
“La Petizione cui si può aderire facilmente sta già arrivando a cento firme me credo che se tutt’a Barriera la farà propria porterà il Comune a non fare solo promesse ma cose concrete”, commenta Giachino.

PETIZIONE su change.org

https://www.change.org/p/restituiamo-futuro-e-dignit%C3%A0-a-barriera-di-milano?recruiter=882862789&recruited_by_id=cb5e1b30-7198-11e8-85ff-79df81741f82&utm_source=share_petition&utm_campaign=starter_onboarding_share_personal&utm_medium=copylink&fbclid=IwQ0xDSwKhC1RleHRuA2FlbQIxMQABHqQjBmftY7Jg_9VdSZEW0eDhue9rC2fGMYw4LMzdzzcxeXg4gpacDTNM2YYx_aem_k9WHkZTqlyGJlQoqe1hMxw

Inviato da iPad di Bartolomeo

Campionato Italiano Assoluto Lifesaving, brilla Torino

Si conclude il Campionato Italiano Assoluto Lifesaving: tra le società in top 3 c’è la Sa-Fa 2000 Torino che è terza nella classifica dei team civili, quarta la posizione per i torinesi nella classifica generale!

Mattinata dedicata alle prove sprint, nei 50 Trasporto Manichino Pinne dall’acqua è terzo Davide Cremonini (GS Vigili del Fuoco – Salza) con il tempo di 25’’61.

Nei 50 Pinne è seconda Valentina Pasquino (RN Torino) con una prestazione da 18’’66, nel settore maschile c’è di nuovo Davide Cremonini (GS Vigili del Fuoco – Salza) sul podio conquistando il bronzo con una prova da 16’’46.

Chi fece scomparire le memorie di Costantino Nigra?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

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La digitalizzazione delle lettere di Costantino Nigra sono un grande contributo all’opera assai meritoria di storicizzare una figura non secondaria del Risorgimento di cui fu un protagonista nel campo diplomatico, alle dipendenze dirette del Conte di Cavour. Nigra ad unità d’Italia compiuta fu ambasciatore a Parigi, San Pietroburgo e Vienna in momenti decisivi della storia del nuovo Regno. Le opere  storiche scritte su di lui appaiono invece  poco interessanti, anche se uno dei nostri migliori storici, Federico Chabod, ne scrisse nella sua storia della politica estera italiana che lessi e studiai per sostenere un esame con Ettore Passerin d’Entreves che nel corso dell’esame mi interrogò su di lui. Resta ancora aperta la questione mai risolta della scomparsa delle sue memorie, che secondo alcuni furono bruciate dallo stesso Nigra, secondo altri si perdettero con la morte del figlio nel 1908, ad un anno di distanza dalla sua morte. C’è stato chi ha fatto molte e anche fantasiose congetture che non meritano di essere prese in considerazione perché Nigra fu vittima di “storici” dilettanti.
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Di fatto fu studiato seriamente come poeta piemontese ed amante della storia subalpina. Di lui mi parlò spesso l’amico Umberto Levra,  ultimo docente  di Storia del Risorgimento a Torino e presidente per lunghi anni del Museo Nazionale del Risorgimento. Nel nostro ultimo colloquio alla gelateria Pepino di piazza Carignano (ormai era stato defenestrato dal suo ufficio al Museo), Levra mi parlò della sua intenzione di scrivere su Nigra dopo essere stato l’estensore della voce sul dizionario enciclopedico degli Italiani Treccani. Anzi, mi propose di fare il lavoro insieme. In quell’occasione mi disse di aver accertato che fu Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon ad aver avuto per le mani le memorie di Nigra in occasione del centenario della sua nascita nel 1928. Levra aggiunse qualcosa di più e fece l’ipotesi della distruzione o dell’occultamento delle memorie di Nigra perché scomode ai Savoia per le pagine dedicate a Vittorio Emanuele II, che improvvisò una sua politica estera personale parallela a quella del governo.
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Con Levra non fu più possibile continuare il discorso perché incredibilmente  morì poche ore dopo il nostro incontro del  7 ottobre 2021. Ho sempre tenuto per me la chiacchierata con Levra che mi consegnò anche un suo vecchio saggio sui diari di guerra di Marcello Soleri.  Ho avuto altro da fare in questi anni, ma la tesi di Levra sulle memorie di Nigra andrebbe approfondita e verificata.
Il gerarca fascista De Vecchi era un monarchico sfegatato, anche se cercò di fascistizzare il Museo del Risorgimento, traducendo in termini museali  la tesi di Giovanni Gentile che vedeva nel fascismo il coronamento del Risorgimento.

Mini – test elettorale nei 9 piccoli comuni piemontesi al voto

Sono 11.552 i piemontesi chiamati alle urne domenica 25 e lunedì 26 maggio in nove piccoli comuni della regione, per eleggere sindaci e consigli comunali. In alcuni paesi i candidati alla carica di primo cittadino sono sei o persino  nove, in altri l’unico nome è quello del sindaco uscente, o un candidato solo senza competitor.

Il caso più curioso è quello di Malvicino, in provincia di Alessandria:  un’ottantina di elettori, pochini, ma con ben sei candidati a sindaco. Cinque di loro arrivano da fuori regione – Genova, Napoli, L’Aquila, Caserta e Brindisi –  per sfidare il  primo cittadino scomparso lo scorso dicembre. Una situazione davvero particolare per la presenza di candidati “stranieri” che suscita dubbi e riflessioni.

Comuni al voto in Piemonte
Provincia di Alessandria
1 comune: Malvicino (79 ab.)
Provincia di Cuneo
3 comuni: Morozzo (2.000 ab.) – Saliceto (1.184 ab.) – Sanfront (2.289 ab.)
Provincia di Novara
1 comune: Orta San Giulio (1.131 ab.)
Città Metropolitana di Torino
3 comuni: Cafasse (3.310 ab.) – Cascinette d’Ivrea (1.524 ab.) – Ozegna (1.176 ab.)
Provincia di Vercelli
1 comune: San Giacomo Vercellese (277 ab.)

False polizze auto, più di 300 truffati

Alcuni se ne sono accorti dopo essere stati coinvolti in un incidente compilando  il modulo Cid. Ad oggi oltre trecento automobilisti sarebbero coinvolti nello schema fraudolento orchestrato da due broker attivi a Novara. La loro società aveva sede in un ufficio in via Cernaia.  Secondo le prime informazioni emerse, i due emettevano polizze assicurative false utilizzando il nome di due compagnie assicurative, che erano però  completamente all’oscuro dell’attività illecita.

Mandarano è il nuovo presidente Arci Torino

Daniele Mandarano, 37 anni, è il nuovo presidente del Comitato Arci Torino. È stato eletto nel corso dell’ottavo congresso Arci, andato in scena  alle Fonderie Limone di Moncalieri. Vi hanno preso parte 163 delegati in rappresentanza dei 184 circoli che aderiscono al Comitato torinese.

Per la prima volta, ci saranno due vicepresidenti, Luca Bosonetto e Anna Maria Bava. Il nuovo direttivo è a maggioranza femminile. È composto da Andrea Polacchi, il presidente uscente, Laura Aricò, Vito Buda, Rachele Bugatti, Roberta Calia, Vittorio Campanella, Eleonora Cappelluti, Francesco Carbonara, Marcella Cernicchiaro, Lucia Chessa, Luigi Cosi, Sofia Darino, Valentina Gallo, Valentina Garbolino, Tatjana Giorcelli, Giulia Gozzelino, Alice Eugenia Graziano, Antonia Fortunato, Maria Labate, Rudy Lazzarini, Alessandro Maioglio, Odilia Negro, Davide Tomatis, Lia Tomatis, Francesco Tordolo, Davide Toso, Valentina Sacchetto, Francesco Salinas, Alina Seiceanu, Pier Paolo Saroglia.

Mandarano, una laurea in Storia e Filosofia, ex libraio, succede ad Andrea Polacchi, che ha guidato l’Arci dal 2016, dopo un lungo commissariamento, ed è stato riconfermato nel 2021: durante i due precedenti mandati, ha ricoperto l’incarico di vicepresidente.

La sua esperienza in Arci è iniziata in provincia. Nel 2010 è stato infatti tra i fondatori del Circolo Margot di Carmagnola, paese di cui è originario: è stato presidente del Margot tra il 2010 e il 2014. Negli ultimi anni, invece, si è occupato della tutela associativa e del coordinamento del Centro Servizi di via Verdi per Arci Torino.

«Raccolgo con entusiasmo e senso di responsabilità il testimone di un Comitato che, grazie all’impegno di Andrea Polacchi e di tutta la dirigenza, ha saputo crescere, innovare e costruire legami forti sul territorio. Porteremo avanti questo percorso, sostenendo i circoli e valorizzando la loro autonomia e capacità di iniziativa – dichiara – In un tempo segnato da complessità e cambiamenti, Arci Torino continuerà a essere uno spazio aperto, libero e accogliente: un luogo dove la partecipazione, la cultura, il mutualismo e i diritti non sono parole astratte, ma pratiche quotidiane. Al centro ci sono sempre le persone, i percorsi collettivi, le storie che danno vita ai circoli Arci, vere e proprie comunità in movimento».

Alle Fonderie sono intervenuti il presidente dell’Arci Nazionale, Walter Massa, il sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, il Sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, e i rappresentanti di Uisp Torino, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, CGIL Torino, ANPI Torino, ACLI Torino, LegaCoop, il Forum del Terzo Settore.

Mandarano è pronto a guidare una realtà in crescita su Torino. Oggi, Arci Torino vanta 81380 tesserati (erano 60383 nel 2016, con una crescita costante degli aderenti: si attesta al 33,4 per cento) e 184 circoli affiliati (erano 107 nel 2016: si è registrato pertanto un incremento del +71,9%), con una presenza sempre più radicata in quartieri e comuni della Città Metropolitana. È motore di più di 4mila iniziative culturali l’anno sul territorio: quasi il 40 per cento della musica dal vivo in città viene proposta in un circolo. Fanno parte di Arci Torino realtà attivissime, dal Magazzino sul Po al Circolo Sud, dal Bunker a Indiependence, da Casa Fools a La Cricca, da Seeyousound al Cap10100, dallo Ziggy Club al Cafè Neruda, dall’Associazione Babelica a Deina, da Xplosiva a Balon Mundial, dal Circolo Risorgimento al Da Giau. Parallelamente, insieme ai circoli sono nate iniziative di punta come Jazz Is Dead!.  Ma Arci in questi anni ha lavorato molto anche sul Centro Servizi di via Verdi, un punto di riferimento per i Circoli: proprio via Verdi ha subito un grande cambiamento. Se gli occupati, nel 2016, erano 5, ora vi lavorano 17 persone.

Protocollo d’intesa per i cittadini stranieri 

È stato firmato il 20 maggio 2025 a Torino, nella sede della Prefettura, un nuovo Protocollo d’intesa per il coordinamento delle attività informative e di orientamento rivolte ai cittadini stranieri presenti sul territorio della Città Metropolitana. Un documento operativo che nasce dalla volontà condivisa di Prefettura e Questura di Torino, Regione Piemonte, Amministrazioni locali, enti pubblici, associazioni del terzo settore e sindacati di dare una risposta strutturata e coerente alle esigenze di migliaia di persone che quotidianamente si interfacciano con il sistema dell’immigrazione. L’obiettivo è garantire un’informazione preventiva, trasparente e uniforme.

Al centro dell’accordo c’è l’impegno a supportare chi deve presentare domanda di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, attraverso il sistema del kit postale, la piattaforma Prenotafacile o, in via residuale, con la presentazione diretta presso l’Ufficio Immigrazione.

Per monitorare l’andamento delle attività e garantire un coordinamento stabile, è stato istituito un tavolo tecnico che si riunirà con cadenza trimestrale, sotto il coordinamento della Prefettura. Un ruolo di primo piano è affidato alla Regione Piemonte, che in collaborazione con soggetti pubblici e privati, avrà il compito di promuovere la diffusione di un’informazione corretta, rivolta in particolare ai cittadini stranieri che intendano avviare la procedura di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. L’impegno della Regione si concretizza anche nella collaborazione per attività formative condivise, attraverso l’utilizzo degli strumenti previsti dal piano regionale di capacity building “Sofia 2”, finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione.

“Vogliamo promuovere un’informazione istituzionale chiara, accessibile e vicina alle persone – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza e all’Immigrazione della Regione Piemonte Enrico Bussalino – Questo Protocollo vuole essere uno strumento operativo per evitare disorientamento e garantire legalità. Lo facciamo con spirito di collaborazione e responsabilità, in piena sinergia con la Prefettura, la Questura e tutte le realtà del territorio”.

 

Buonissima Summer Edition, edizione speciale

Dal 17 al 21 giugno Torino diventerà capitale internazionale della gastronomia mondiale, celebrando la migliore cucina in tutte le sue forme, con più di venticinque appuntamenti  e cinquanta cuochi e chef provenienti dall’Italia e dal mondo.

La celebrazione della miglior cucina avverrà con una speciale edizione di ‘Buonissima’,  l’evento gastronomico creato dai giornalisti enogastronomici  Stefano Cavallito  e Luca Iaccarino, insieme allo chef Matteo Baronetto.

Diventato nel corso delle passate edizioni un punto di riferimento nazionale del settore, ‘Buonissima’ ha dato la possibilità a decine di migliaia di partecipanti di approfondire la conoscenza dei protagonisti della scena gastronomica internazionale.  Da Massimo Bottura a Ferran Andria, da Alain Ducasse a Enrico Crippa, da Virgilio Marinez a René Redzepi. Nel corso degli anni sono stati tantissimi i grandi nomi della ristorazione mondiale  che hanno partecipato alla kermesse torinese.

In attesa della nuova edizione che, come ogni anno, animerà  di nuovi appetiti l’autunno torinese, ‘Buonissima’ lancia dunque una speciale Summer Edition, con un palinsesto unico di appuntamenti e cene, che proporranno al pubblico degli appassionati un programma di oltre venticinque eventi, con il coinvolgimento di più di cinquanta chef e cuochi provenienti  dall’Italia e dal mondo, uniti nel celebrare la buona cucina in tutte le sue forme.

Un preludio, l’antipasto dell’edizione invernale di ‘Buonissima’, che si terrà  dal 22 al 26 ottobre coinvolgendo oltre cento chef provenienti da tutto il mondo in un palinsesto di eventi che racconteranno il patrimonio gastronomico piemontese incrociandolo con quello internazionale.

Dal 17 al 21 giugno 2025, quindi, arriva la Buonissima Summer Edition e per l’occasione una serie di appuntamenti  nuovi si mescoleranno a proposte già rodate, come il popolarissimo Degustando, la Standing Dinner che permette di assaggiare la cucina di chef di grandissimo livello in un contesto completamente nuovo e rappresentativo della città.

Cinque saranno, in particolare, i format proposti da questa Special Edition estiva di Buonissima, che coinvolgerà la città nell’atmosfera di festa enogastronomica portata dall’occasione unica della cerimonia di premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants, che ha scelto proprio Torino per la prima edizione italiana della sua storia.

La prima grande novità della Summer Edition è la speciale ‘Vertical Dinner’, che si terrà martedì 17 giugno (a partire dalle ore 18) presso Flashback Habitat, centro artistico indipendente situato nella scenografica e panoramica collina torinese, ricavato dalla riqualificazione dell’edificio che un tempo ospitava lo storico brefotrofio provinciale. Qui, in occasione dell’edizione estiva di ‘Buonissima, sette chef si avvicenderanno in una cena “verticale “, pensata per raccontare la migliore cucina regionale italiana seguendo il tema  “Trattoria Italia”. Un percorso in ascesa dove ogni spazio ospiterà una portata diversa, creata da  un protagonista della gastronomia nazionale, per un viaggio attraverso la più buona tradizione culinaria del Bel Paese.

Tra i partecipanti spiccano i nomi di Giuseppe Iannotti, Ugo Alciati, Paolo Gori, Luciano Monosilio, Giuseppe Rambaldi, Alessandro Mecca, Massimiliano Prete.

Il 18 giugno  si terrà una grande festa della cucina internazionale con una particolare e unica edizione del format “Degustando”: protagonisti dieci chef internazionali che hanno portato in Italia la loro interpretazione gastronomica. Tra i protagonisti Matias Perdomo, Roy Caceres, Giulia Liu, Charles Pearce, José Alfredo Villa Lopez, Antonella Ricci & Vinod Sookar, Max Chiesa, Jessica Rosval e Caroline  Caporossi, che porteranno a Torino il progetto Roots di Modena, un esempio che coinvolge l’imprenditoria al femminile e le donne immigrate.

Grande chef dialogano con storiche trattorie, il fine dining si mescola con le piole contemporanee e l’idea generale che sta dietro le Cene Pop Up è quella di raccontare tutti i volti del mangiar bene, attraverso il linguaggio universale della cucina.

Martedì 17 giugno si partirà con Le Antiche Sere della famiglia Rota, una delle trattorie più  popolari della città,  interprete della migliore tradizione torinese, che ospiterà le Calandre dei fratelli Alajmo, tre Stelle Michelin a Rubano, in provincia di Padova. Martedì 17 il Ristorante San Tommaso 10, guidato dallo chef Gabriele Eusebi, ospiterà lo chef Enrico Recanati, maestro della brace nel Ristorante Andreina a Loreto. Matteo Baronetto, già chef del ristorante del Cambio e coideatore di Buonissima, sarà ospite di Lao, il ristorante che ha saputo raccontare alla città la migliore cucina di Shangai e del resto della Cina, grazie al lavoro della sua titolare  Tina Dai. Venerdì 20 giugno sarà la volta del ristorante “Opera-Ingegno e creatività “ dove lo chef Stefano Sforza ospiterà il collega Paolo Griffa. Quindi sarà la volta di Scatto, il ristorante fine dining delle Gallerie d’Italia, guidato a Torino da Costardi Bros, che aprirà la sua cucina a Dennis Panzeri de La Piola di Piazza Duomo ad Alba, indirizzo che, grazie alla volontà  della famiglia Ceretto, ha saputo rinnovare come pochi altri la proposta di cucina piemontese tradizionale.

Dal 17 al 21 giugno prossimo a Buonissima saranno presenti Piolissima  e Bistromania.

La prima rappresenta l’evento che celebra  la più grande tradizione piemontese,  quella legata alle piole, un termine intraducibile che definisce quelle osterie tipicamente torinesi, con un menu fatto di cose buone e semplici, accompagnate da piattini di antipasti, i più tipici dei quali sono le acciughe al verde,  e da un bicchiere di Barbera.

La Bistromania rappresenta un altro format collaudato di ‘Buonissima’, la grande festa che  celebra uno dei modelli più  contemporanei  della ristorazione nazionale e cittadina. I bistrot sono luoghi fatti di cucina buona e curata, che trae le sue origini dalla tradizione, ma che tenta di trasformarla in una chiave più moderna, accompagnandola ad una selezione enologica mai banale. La Summer Edition di Bistromania sarà ospitata venerdì 20 giugno, a partire dalle ore 20, presso lo Snodo, il ristorante delle OGR, con una grande festa di chiusura open air che prevede anche un after party, a partire dalle 23.30. In rappresentanza della bistronomia torinese saranno presenti, tra gli altri, il Contesto Alimentare, Gaudenzio Vino e Cucina, Locanda del Falco, Buatta Cucina Popolare, Luogo Divino, Bistrò del Nazionale del Vernante, Osteria Andirivieni, Osteria Contemporanea La Bottega d’Méntin, Paltò, Razzo, Salto dell’Acciuga, Scannabue, Silos, Smoking Wine Bar.

La manifestazione ‘Buonissima Summer Edition’, promossa dall’Associazione di Promozione Sociale  EatBin, è  realizzata con il patrocinio della Città di Torino e della Camera ei Commercio di Torino, e ideata dall’agenzia torinese di eventi e comunicazione To be Company, fondata nel 2009.

Mara  Martellotta