ilTorinese

Derthona 2.0

Derthona 2.0 è l’evento imperdibile per tutti gli appassionati di vino e per i professionisti del settore!
Un weekend dedicato interamente al Derthona Timorasso, il grande bianco dei Colli Tortonesi,
con la possibilità di degustare le nuove annate direttamente dai produttori.
Derthona Due.Zero
Museo Orsi, Via Emilia, 446, Tortona (AL)
Sabato 29 marzo, ore 10:00 – 18:00
Domenica 30 marzo, ore 10:00 – 18:00
Lunedì 31 marzo, ore 11:00 – 16:00
 
Masterclass Domenica 30 Marzo alle 16.00
Il vitigno Timorasso e il vino Derthona
 
Alcune note tecniche :
Il Timorasso è un vitigno autoctono a bacca bianca originario dei Colli Tortonesi, nel Piemonte sud-orientale. Il vino prodotto da queste uve è stato tradizionalmente conosciuto come “Colli Tortonesi Timorasso DOC”. Recentemente, per rafforzare il legame con il territorio, è stata introdotta la sottozona “Derthona”, l’antico nome di Tortona, che identifica i vini ottenuti da uve Timorasso coltivate in questa area specifica .
Il disciplinare di produzione per il “Colli Tortonesi Timorasso DOC” stabilisce che il vino deve essere composto da almeno il 95% di uve Timorasso, con la possibilità di utilizzare fino al 5% di altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Piemonte .
Per quanto riguarda la sottozona “Derthona“, il disciplinare prevede che il vino sia ottenuto esclusivamente da uve Timorasso prodotte nella zona delimitata. Inoltre, è obbligatoria l’indicazione dell’annata di produzione delle uve sull’etichetta .
Queste normative mirano a garantire la qualità e l’autenticità dei vini prodotti, sottolineando il forte legame tra il vitigno Timorasso e il territorio dei Colli Tortonesi.
Ecco i vini che mi hanno particolarmente colpito:

Vigneti Giacomo Boveri

Derthona Lacrime del bricco 2020 , 2018 , 2016
Vigne del 2006 a Montegioco (AL) , metri 300, versante sud ovest, terreno marna bianca, tappo vite.
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 18 mesi con batonnage settimanale .
Progressione fantastica di complessità, sapidità e armonicità mantenuta nel tempo.
Grazie Giacomo per la bella chiacchierata.

Ricci

Derthona 2022 vino biologico
(no filtro no chiarifica) blend di vigne tra i 5/25 anni ,versante sud ovest , media di mt 370 ,
San Leto marna Tortoniana bianca e azzurra , Sarezzano argilla rossa con componenti calcare e terreno sciolto
10 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio, no filtrazione e poi 32 mesi sulle fecce nobili
Derthona San Leto Riserva 2020
(no filtro no chiarifica) blend di vigne del 1986 (50%) e del 1992 (50%) mt320, marna Tortoniana bianca e azzurra ,versante sud,
10 giorni sulle bucce poi tra i 12 e i 18 mesi in botti Gamba d’acacia da 700 lavorate a vapore
Vino bianco Il giallo di Costa 2022
100% Timorasso
(no filtro no chiarifica) blend di vigne del 2000(50%) e del 2015 (50%) marna Tortoniana bianca e azzurra ,versante sud/est
Cinque giorni all’aperto nelle cassette, poi 90 giorni sulle bucce e raspo con un acino perfetto
Vino bianco Io cammino da solo 2020
100% Timorasso
Vigne del 1956 (10%)
Vinificato in anfore interrate da 1000 litri , con uve acino perfetto e maturazione perfetta .
Vino bianco C.C.C. ( blend 2013 e 2015 )
“come un cane in chiesa”
100% Timorasso
0 gg sulle bucce , 8 anni botte usate d’acacia Gamba Scolma da 700 lavorate a vapore .
Derthona San Leto 2015
(no filtro no chiarifica)
8 anni botte usate d’acacia Gamba da 700 lavorate a vapore
Grazie Daniele per la bella chiacchierata .

I Carpini

Timorasso Riserva 2020 2017 2011
Vigna Brigitte a Pozzol groppo di 15 anni, metri 370, terreno Marne marine bianche con presenza di fossili , versante sud e sud-est, poi 36 mesi sulle fecce nobili in acciaio, 24 mesi bottiglia .
Grazie Carlo per la bella chiacchierata.

La Colombera

Derthona 2023
Blend Vigne del 1998 a Sarezzano , Vho e Cascina Marchetti , tra 200/250 mt, terreno Tortoniano, con componenti di argilla e calcare , solo tre ore sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Santacroce 2023
Vigna a Sarezzano in una cava di calce terreno bianco, vinificato per 6 mesi tonneaux (50%)e acciaio (50%)
Derthona Il Montino 2023
Vigna del 1997, vicino alla cantina, terreno argilloso e poi calcareo .
Grazie Silvia per la bella chiacchierata .

Boveri Luigi

Derthona Filari di Timorasso 2022 2021 2020
Vigne di 18 anni a Montesoro ,mt 300, terreno prettamente marnoso, calcareo e tufo povero (scheletro per il 30% ), versante sud.
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .
Grazie Matteo e Luigi per la bella chiacchierata .

Claudio Mariotto

Derthona Bricco San Michele 2023
Vigna di 10 anni a Sarizzola (AL), mt 200 versante sud-est, terreno argilloso con componenti calcare e marna Bianca, 15 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio .
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .
Derthona Cavallina 2021 2020
Vigne del 2005, metri 300 , terreno di Marne bianche ,versante sud-est, 10 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Picasso 2021 e 2007 Magnum
Vigna del 1999, metri 350 ,terreno bianco e forti componenti di Marne di Sant’Agata,
Pressatura soffice 12 mesi sulle fecce nobili in vasche d’acciaio .
L’imbevibile 2020 vino soprannaturale
1 mese sulle bucce poi 12 mesi di cemento
Vino macerato long time
Grazie Claudio per la bella chiacchierata .

Francesco Iandolo

Derthona 2022 2021 2020
Vigne a Brignano Frascata, località Cà dell’Aglio Vigna del 2017, metri 380 ,terreno prettamente argilloso, calcareo . solo tre ore sulle bucce .
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 10 mesi con batonnage settimanale .Temperatura tra 7-10 gradi .
Grazie Francesco per la bella chiacchierata .

Davico Stefano

Derthona Regina 2023
Vigne di di 30 anni a Monleale e Monte Marzino ,metri 400, versante ovest terreno Marna sciolta, 48 ore sulle bucce ,vinificato in acciaio , tappo a vite.
Grazie Pierluigi per la bella chiacchierata .

Ezio Poggio

Metodo classico millesimato 2020
dosaggio zero ,36 mesi sui lieviti, sboccatura maggio 2024
Timorasso Archetipo 2021 2019 Magnum
Terre di Libarna , vigna di montagna del 2003 e 2005, mt 400/600 ,versante sud sud-ovest terreno composto prettamente da sassi, calcare e argilla .
Sulle bucce per 10 ore, Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .Temperatura 10 gradi .
Grazie Ezio per la bella chiacchierata .

Borgogno

Derthona 2023
Vigna di 15 anni, versante sud-est, metri 250, Terreno principalmente sabbioso limoso, fermentazione spontanea in cemento a circa 17°C di temperatura per 25 giorni
Affinamento sulle fecce fini per 10 mesi
Derthona Scaldapulce 2021
Vigna Monleale di 15 anni, versante est , mt 300 è una selezione. Terreno principalmente calcareo limoso .fermentazione spontanea in cemento a circa 17°C di temperatura per 25 giorni. Affinamento sulle fecce fini per 18 mesi
Grazie Maria Giovanna per la bella chiacchierata

Oltretorrente

Derthona 2023 2016
Vigne a Paderna (AL) parte di circa 30 anni e 10 anni, Esposizione sud e nord, metri 300, terreno Tortoniano Bianco con marna medio compatta e limo.
Pressatura soffice ad uva intera poi affinamento per 10 mesi fecce fini in vasche di cemento.
Grazie Chiara per la bella chiacchierata .

Cascina Montagnola

Timorasso Morasso 2017 2013 2015
Vigna presso Montagnola del 2003 a Viguzzolo (AL) 3 ettari , versante sud sud-ovest , mt 150, terreno argilloso con un substrato marnoso-argilloso , zero giorni sulle bucce , pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale . Temperatura circa 10 gradi .
Grazie Valentina per la bella chiacchierata .
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Monteu da Po invita i residenti a destinare il 5 per mille alle attività locali

Il Comune di Monteu da Po invita tutti i cittadini residenti a compiere un gesto di solidarietà destinando il 5 per mille dell’IRPEF alle attività sociali locali. “Una scelta semplice che non comporta alcun costo aggiuntivo, ma che può fare una grande differenza per le persone e le famiglie della nostra comunità”, spiega il sindaco Elisa Ghion.

Al momento della dichiarazione dei redditi è possibile, infatti, destinare il 5 per mille al Comune di residenza per finanziare attività sociali. In allegato a tutti i modelli per la dichiarazione dei redditi, è presente un apposito modulo o sezione. Per scegliere il Comune di Monteu da Po quale destinatario del 5 per mille è sufficiente firmare nel riquadro che riporta la dicitura “Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza”.

“Devolvere il 5 per mille al proprio Comune è una possibilità che non costa nulla e non comporta alcun onere supplementare – precisano dalla Giunta comunale -. Infatti, si tratta di una scelta libera che non incide sulle imposte già dovute. Se non si compie questa scelta, i fondi rimarranno allo Stato. Al contrario, scegliendo di destinare il 5 per mille al Comune di Monteu da Po, si contribuirà concretamente a finanziare progetti di sostegno e di inclusione sociale, in particolare per anziani, persone con disabilità, minori e famiglie in difficoltà”.

“Se tutti i cittadini firmassero per destinare il 5 per mille al proprio Comune il nostro ente locale potrebbe attivare nuove iniziative e servizi a favore di chi ne ha più bisogno – spiega il vicesindaco Graziella Giacomini -. In questo modo, il Comune di Monteu da Po avrebbe maggiori risorse per sostenere e implementare progetti di welfare, che fanno la differenza nella vita quotidiana delle persone”.

La vostra scelta è un gesto solidale. Con il 5 per mille, ogni cittadino può contribuire direttamente al benessere della propria comunità. È una piccola azione che, insieme, può portare a grandi risultati.

Per maggiori informazioni, consulta il sito ufficiale del Comune di Monteu da Po: www.comune.monteudapo.to.it/bj1cy

 

 

L’isola del libro / 300

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA 

Puntata  N. 300

 

Vigdis Hjorth “Ripetizione” -Fazi Editore- euro 18,00

La Hjorth, una delle maggiori scrittrici norvegesi, ha fatto centro anche con questo romanzo apprezzatissimo dai critici e dal pubblico. Protagonista è una scrittrice 60enne che trova sicurezza nella ripetizione di alcuni rituali a cui si ancora per stare meglio a galla nella vita. Uno di questi è recarsi a Oslo ogni anno per assistere al concerto di Natale.

Sua è la voce narrante che racconta come trovarsi seduta accanto ad una famiglia sia stato l’innesco di un doloroso déjà vu. Nelle poltrone vicine, due genitori criticano e riprendono la giovane figlia per tutto il tempo. Apparentemente, nulla di grave.

Invece, per la protagonista, è la molla che fa scattare un viaggio a ritroso, e la catapulta nell’inferno dei suoi 16 anni; in una casa e una famiglia claustrofobiche ed opprimenti.

Rivive il senso di disagio di quando i genitori si parlavano senza di fatto dirsi nulla, incapaci di comprendere la figlia ed averne cura in modo equilibrato.

Soprattutto la madre si accaniva su di lei, ripetutamente e senza darle tregua; per ogni minima sciocchezza, spinta da sospetti continui e ingiustificati. La controllava in tutto, togliendole l’aria e qualsiasi possibilità di autostima.

Un’adolescenza profondamente infelice, quella della protagonista, che era solita sfogare i suoi stati d’animo nelle pagine di un diario segreto che nascondeva sotto il letto. Quando poi aveva incontrato un ragazzo più grande, col quale nella realtà non era successo nulla di grave, lei invece era volata con la fantasia. Si era inventata -e aveva descritto con dovizia di scabrosi particolari- una “prima volta particolarmente bollente”.

L’inferno domestico divampa quando la madre-sentinella rovistando, trova il diario. Persino il padre, peraltro precedentemente sempre rifugiato nelle retrovie delle discussioni, ora prende in mano la situazione e si trasforma in una sorta di spietato carnefice che non vuol sentire ragione…..

Senza anticipare altro, va detto che la Hjorth è magistrale nel giocare sui due piani dell’io 16enne e quello 60enne; nel mezzo c’è l’adulta, che nella scrittura trova la salvezza e la strada maestra per veleggiare tra i marosi della burrascosa esistenza.

 

 

Anjet Daanje “Il canto della cicogna e del dromedario” -Neri Pozza- euro 23,00

Prima ancora di addentrarvi nelle pagine di questo monumentale romanzo l’invito è a soffermarvi sulla bellezza della copertina; poi immergetevi nell’opera scritta magnificamente, che contiene tante storie, in una sorta di gioco di specchi e rimandi. I temi sono quelli che rendono immensa la letteratura: l’amore, la perdita, la morte, il tempo, il dolore, la sorellanza, il senso della vita…e molto altro ancora.

La scrittrice olandese Anjet Daanjie, ispirandosi alla vita nascosta di Emily Brontë, ha congegnato in modo sontuoso e di ampio respiro questo premiatissimo romanzo.

11 capitoli, equivalenti ad altrettanti biografie di personaggi che, in qualche modo, hanno avuto a che fare con la vita di Eliza May; scrittrice di immenso talento di cui si scoprirà la grandezza letteraria solo dopo la morte.

Al centro del primo capitolo c’è la moglie 60enne del falegname, Susan Knowles-Chester, che presta i suoi pietosi servigi al capezzale di chi sta esalando gli ultimi respiri. I concittadini detestano il suo lavoro. Dove va lei, il dolore e la morte la seguono; eppure, sono in molti a chiederne l’aiuto.

La sua esistenza sarà segnata il 12 dicembre 1847, quando prepara per il viaggio finale proprio Eliza May, morta improvvisamente e in modo misterioso, a casa del cognato. Susan trova il corpo ancora tiepido, malamente gettato sul letto, consumato dalla fame, con il volto ossuto.

Lo spazio tra l’ultimo respiro e la tomba è affidato a Susan che lo svolge con infinita pietas.

Ed è da qui che il romanzo prende l’avvio, poi scorre attraverso vari personaggi ed attraversa i secoli per arrivare fino ai giorni nostri.

 

 

Sharon Gosling “Il faro che custodiva i libri” -Garzanti- euro 16,90

E’ il libro con cui l’autrice inglese (di cinema, spettacolo e televisione) Sharon Gosling esordisce in letteratura. La storia si svolge in un affascinante faro, trasformato in libreria, immerso in un piccolo paesino immerso nelle lande scozzesi.

E non è un caso, perchè Gosling, vive con il marito in una cittadina della Cumbria, Nord dell’Inghilterra, a Newton Dumbar, nell’Aberdeenshire, in Scozia.

Protagonista è la giovane Rachel: occhi color turchese, capelli scuri e corti. Per troppo tempo si è come lasciata trascinare dagli eventi e dallo scivolare via del tempo; ora è alla ricerca di una nuova traiettoria di vita ed ha trovato rifugio in questa sorta di nido protettivo.

E’ il faro dai massicci muri in pietra e minuscole finestre, costruito agli inizi del XIX secolo in piena campagna scozzese, a chilometri di distanza dal mare. Un faro che non guida i naviganti nella tempesta, ma compie salvataggi altrettanto importanti: illumina l’anima!

Dopo l’iniziale spaesamento, Rachel si adatta velocemente. Si lascia avviluppare dal senso di appartenenza alla nuova comunità e ai clienti abituali che, come lei, amano i libri e le storie che raccontano. Sistema i volumi sugli scaffali, offre tazze di tè agli avventori e con loro scambia consigli, pareri letterari… e non solo. Tutto sembra scorrere quasi in un’atmosfera magica.

Quando però, la giovane scopre l’esistenza di una stanza segreta che potrebbe contenere la risposta ai suoi tormenti, il dilemma è: fuggire o restare? Saprà trovare la forza e il coraggio di affrontare quel passato irrisolto che continua ad inseguirla?

 

 

Patricia Cornwell “Identità sconosciuta” -Mondadori- euro 23,00

Chissà se teme la morte l’anatomopatologa Patricia Cornwell?

Lei che è tra gli autori di thriller più letti al mondo. Oltre 100 milioni di copie vendute, pubblicate in più di 126 paesi, tradotte in 36 lingue. 68 anni portati divinamente, capelli biondi corti, occhi freddi e glaciali, piglio deciso.

Scrivere è stato uno dei suoi modi per controllare la realtà esterna e le cicatrici private di un’infanzia difficile. Abbandonata dal padre, una madre inghiottita dalla depressione, una terribile storia di abusi nella famiglia affidataria.

Cornwell si è buttata nel lavoro ed ha conseguito una successo dopo l’altro: prima cronista di nera, poi anatomopatologa e scienziata, clamoroso infine l’exploit come scrittrice.

La sua protagonista Kay Scarpetta la rappresenta egregiamente. In quest’ultimo libro si trova ad indagare sull’assassinio di una bambina di soli 6 anni, Luna Briley, la cui brevissima vita è stata un inferno. Emaciata e costellata di lividi, i genitori miliardari affermano che si sarebbe sparata per sbaglio da sola.

A complicare la vita di Kay si aggiunge il macabro ritrovamento del cadavere del premio Nobel Sal Giordano, astrofisico, ex fidanzato proprio di Scarpetta. Non una morte facilmente decodificabile, perché, secondo i testimoni, il corpo sarebbe stato gettato da un oggetto volante non identificato, ma simile a un Ufo….

E ricompare anche l’antica, spietata, nemica, Carrie Grethen: psicopatica criminale sovietica che si diletta a colpire persone vicine a Kay….

Testimoni di Geova: gli abitanti di Lanzo invitati a un evento speciale ad aprile

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Per i Testimoni di Geova in tutto il mondo il giorno più importante del 2025 sarà sabato 12 aprile.

In quella data, che corrisponde al 14 nisan del calendario ebraico, Gesù oltre 2.000 anni fa istituì la celebrazione della Cena del Signore qualche ora prima di morire.

Pertanto, i Testimoni di Geova si riuniscono ogni anno il 14 nisan per ricordare la morte di Gesù Cristo. Lo fanno in ubbidienza alle sue parole riportate in Luca 22:19: “Continuate a far questo in mio ricordo”.

“Nel mondo ci sono oltre 9 milioni di testimoni di Geova. Tuttavia, lo scorso anno, alla Commemorazione hanno assistito oltre 21 milioni di persone”, ha affermato Luca Brocchin, portavoce dei Testimoni di Geova. “Ci auguriamo che tutti i nostri vicini vorranno unirsi a noi per ricordare la morte di Gesù Cristo e per riflettere sul suo profondo significato”.

In occasione della celebrazione annuale della Cena del Signore sarà pronunciato un discorso che metterà in risalto l’importanza della morte di Gesù e i benefìci che l’intera umanità trae dal suo sacrificio.

L’evento, della durata di un’ora, è gratuito e aperto al pubblico. 

Per avere maggiori informazioni sul modo in cui i Testimoni di Geova osservano la Cena del Signore, vi preghiamo di consultare l’invito all’evento disponibile online su jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova.

A Lanzo, i Testimoni di Geova hanno dato il via a una campagna della durata di un mese per invitare i loro vicini alla Commemorazione che avrà luogo ad aprile.

“Lo scopo della nostra campagna è quello di estendere l’invito per questo evento speciale a quante più persone possibile”, ha detto Luca Brocchin, portavoce dei Testimoni di Geova. “L’evento è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della verità biblica e mostrare apprezzamento per il sacrificio di Gesù Cristo”.

Per saperne di più su questo evento, vi preghiamo di visitare il sito jw.org.

Torino – Verona 1-1

Finisce 1-1 all’Olimpico Grande Torino tra Toro e Verona nella 31ma giornata di Serie A. Il primo tempo è stato insapore poi nella ripresa il rigore di Adams viene stoppato da Motipò. Gli scaligeri segnano con Sarr, artefice del fallo da rigore.
Poi Elmas è autore del pareggio. In classifica il Torino sale a 40 punti, mentre il Verona si ferma a 31.

Tre ragazzi investiti: camminavano vicino a casello autostradale

Tre ragazzi camminavano nella notte sulla statale per Arquata Scrivia nei pressi del casello di Novi e sono stati investiti. Uno di loro,  di 18 anni è stato trasportato all’ospedale di Alessandria in codice rosso. Gli  altri due sono stati trasportati all’ospedale di Novi Ligure in codice giallo.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Area ecologica incendiata a Sauze

Il primo aprile scorso, a Salice d’Ulzio, si è di nuovo rischiato grosso con il fuoco. In serata un incendio è divampato nell’area ecologia Jouvenceaux, all’ingresso del paese, e per fortuna le fiamme sono state domate prima che potessero creare ulteriori danni.

I Vigili del Fuoco non si sono ancora pronunciati sulle cause del rogo, ma tra le ipotesi più accreditate c’è quella della cenere ardente. Un cliché già visto purtroppo altre volte nelle stagioni invernali, e in particolare in questo ultimo inverno. Tutto parte dal conferimento di cenere di legna calda, se non ardente, all’interno dei cassonetti, e anche questa volta le fiamme hanno raggiunto i cassonetti adiacenti e bruciato la copertura dell’area ecologica. Il pronto intervento dei borghigiani con le maniche tre antincendio, e poi dei Vigili del Fuoco Volontari di Oulx, ha permesso di domare le fiamme tempestivamente, anche se i danni sono stati nuovamente ingenti.

“Anche questa volta, nonostante i danni ingenti, ci è andata bene – afferma l’Assessore alla Polizia Locale Davide Allemand – le fiamme sono state domate prontamente e l’incendio non si è propagato alle abitazioni e non ha messo in pericolo la salute pubblica. Ancora una volta è stato fondamentale l’utilizzo delle manichette antincendio che abbiamo posizionato nelle frazioni, e che ci hanno permesso di intervenire subito, agevolando il lavoro dei Vigili del Fuoco, che è stato egregio, limitando i danni. Certo, vanno ancora individuate le cause con precisione, ma l’ipotesi cenere è alquanto probabile. Occorre prestare maggiore attenzione e un maggiore senso di responsabilità. In questo inverno ci siamo dovuti confrontare con cenere derivante da combustione. Invitiamo i concittadini e turisti a prestare maggiore attenzione durante il conferimento delle ceneri, sincerandosi di riporle nei cassonetti da spente. Basta poco per evitare grossi problemi. Alla luce di questo ultimo rogo, è intenzione della nostra amministrazione implementare ulteriormente il sistema di videosorveglianza, focalizzandoci sulle isole ecologiche in cui mancano. Questo per un maggiore controllo e per sanzionare le infrazioni”.

Bonificata l’area, il Comune è già al lavoro per rifare l’area ecologica al fine di renderla pienamente agibile al servizio di raccolta rifiuti, che comunque non ha subito variazioni.

Un Battesimo speciale a San Mauro

Un Battesimo speciale a S. Mauro dove ci sono due Parroci speciali, Don Luca Ramello e Don Stefano Votta che dopo aver fatto sognare la gente  in Barriera ora son nel paese delle fragole. Don Luca ha accolto sulla porta della Chiesa di S. Benedetto i tre neonati insieme ai genitori e li ha accompagnati alla fonte Battesimale. Bella cerimonia.

MG

I dazi di Trump preoccupano anche gli agricoltori torinesi

«Negli ultimi anni – spiega il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – una buona parte dei nostri produttori ha imparato a internazionalizzare. Un cambio di mentalità portato avanti dalle nuove generazioni di agricoltori che oggi sanno vendere le nostre eccellenze alimentari guardando all’export e alla vendita sul web. Una buona fetta di queste esportazioni sono assorbite proprio dal mercato americano».

L’agricoltura torinese esporta negli USA oltre il 30% dei vini DOCG. I vini più richiesti dagli americani sono il Freisa, il Carema e l’Erbaluce spumante; ma vengono esportati negli Stati Uniti anche i vini eroici del Pinerolese e della valle di Susa. Anche una quota di frutta pinerolese (mele, pere, pesche) va a finire sugli scaffali americani, mentre altri prodotti sono interessati indirettamente come le nocciole e il latte da contratto di filiera che vengono utilizzati dall’industria dolciaria che esporta a sua volta negli USA.

Per tutto il Piemonte, la quota di export agroalimentare verso gli USA è del 13% sul totale; una quota che nel 2024 risultava in crescita di oltre i 3,5% per un valore di oltre 4,1 miliardi di euro.

«Proprio in queste ore sono in corso contatti tra i nostri produttori e gli importatori USA per provare almeno a suddividere questi rincari del 20%. Si sta cercando in tutti i modi di salvare il rapporto con il mercato americano ma, ovviamente, c’è che pensa di rivolgersi anche ai mercati asiatici e a quelli dei Paesi emergenti. Quello che non dobbiamo assolutamente perdere è questa consolidata propensione dei nostri produttori ad avere uno sguardo internazionale. Non dobbiamo assolutamente richiuderci in noi stessi e guardare solo alle vendite in Italia. Diversificare i mercati è diventato vitale, così come è sempre più importante che sia favorita la vendita diretta da parte delle aziende agricole utilizzando gli strumenti più moderni».

Coldiretti Torino invita, comunque, a non fare prevalere il panico o la fretta. «Oggi è il momento della maturità. È il momento di dimostrare che, come agricoltori ma anche come piemontesi, siamo capaci di prendere decisioni ponderate e non affrettate. Un appello che rivolgiamo anche alla politica. Le guerre, anche quelle commerciali, portano solo disastri. Non conviene a nessuno soffiare sul fuoco, ma servono sangue freddo e un lavoro meticoloso per diversificare ancora di più i nostri mercati».

Ma l’invito rivolto alla politica è che non si penalizzi ulteriormente l’agricoltura in un momento così difficile per tutti. «Ci rivolgiamo all’Europa ma anche alla Regione. In un momento come questo, massacrare ancora l’agricoltura attaccando la cultura del vino, imponendo etichette allarmistiche oppure obbligando gli allevatori a costosi interventi per seguire un discutibile Piano della qualità dell’aria, o favorire il consumo di suolo con il fotovoltaico o nuove infrastrutture, sa di accanimento verso un settore vitale per tutti».

La Fondazione Merz Torino ospita “Viaggio in Sicilia” di Planeta

La Fondazione Merz Torino ospiterà domenica 18 maggio, alle ore 19, una serata di dialogo e confronto dedicata al progetto di residenza nomade “Viaggio in Sicilia”, promosso da oltre vent’anni dall’azienda vitivinicola Planeta. Si tratta di un’occasione per presentare il volume della IX edizione Coppe di Stelle nel cerchio del Sole, e raccontare la lunga collaborazione e tra Planeta e Fondazione Merz. L’appuntamento, che fa parte del Salone Off, si inserisce nel calendario degli eventi sul territorio del Salone del Libro di Torino, proponendo una riflessione sul viaggio come esperienza artistica e sul legame tra arte contemporanea, paesaggio e memoria. Il libro raccoglie i molteplici sguardi di artisti e intellettuali che nel 2021 hanno attraversato la Sicilia all’interno della residenza nomade “Viaggio in Sicilia”, restituendo le loro esperienze in una mostra ospitata nel 2022 alla Galleria Regionale della Sicilia presso Palazzo Abatellis. Il volume, pubblicato nel 2023, presentato al pubblico per la prima volta, restituisce le riflessioni nate da questa intensa esperienza di viaggio, insieme ai contributi scientifici realizzati per la mostra. In occasione dell’esposizione, oltre le opere d’arte prodotte appositamente, sono tate restaurate da Planeta alcuni manufatti in stile islamico, conservati nei depositi di Palazzo Abatellis, ed esposti per la prima volta. Con testi di Valentina Bruschi, curatrice; Evelina De Castro, all’epoca direttrice di Palazzo Abatellis e oggi alla guida del Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea di Palermo; Vito Planeta, responsabile Planeta Cultura; Valeria Sola e Benedetta Fasone, archiviste e storiche dell’arte della Galleria Regionale della Sicilia, il volume intreccia parole e immagini, includendo un visual essay  di Matteo Buonomo; contributi della scrittrice Chiara Barzini e le interviste a vari artisti quali Bea Bonafini, Gili Lavy, Diego Miguel Mirabella ed Emiliano Maggi.

Il dialogo del 18 maggio includerà un approfondimento sul tema dell’orientalismo, centrale nella mostra Coppe di Stelle nel cerchio del Sole, ospitata a Palazzo Abatellis, e sarà guidato da Davide Quadrio, direttore del MAO Museo d’Arte Orientale e curatore della personale dell’artista Yto Barrada, vincitrice della quarta edizione del Merz Prize, nell’ultima giornata di mostra presso gli spazi della Fondazione Merz.

L’incontro offrirà anche uno sguardo sulle molteplici connessioni tra Planeta e Fondazione Merz in Sicilia, sottolineando i legami tra la Fondazione torinese e l’azienda, unite da comuni interessi culturali, come il tema della ricerca dell’ultima edizione del “Viaggio in Sicilia” e la collaborazione con alcuni degli artisti coinvolti. Tra i progetti condivi emergono “Radiceterna”, biblioteca permanente presso l’orto botanico di Palermo, evento collaterale di Manifesa 12, il “Comodato dell’opera Fibonacci di Mario Merz” nella tenuta sull’Etna, installato tra i terrazzamenti in pietra lavica, dove ogni anno viene messo in scena lo Sciaranuova Festival Teatro in Vigna, il coinvolgimento di Gili Lavy, finalista al Mario Merz Prize nel 2017 e protagonista della residenza nel 202, la collaborazione al Progetto ZACentrale ai cantieri culturali della Zisa.

In anteprima verrà anche annunciato il nome dell’artista selezionato per la prossima residenza di “Viaggio in Sicilia”, che porterà alla realizzazione di una nuova opera in vista nel 2026, e il concerto dei finalisti della quinta edizione del Mario Merz Prize sezione musicale, in programma il 28 giugno 2025 presso la Cantina Ulmo a San Buca di Sicilia.

Fondazione Merz – via Limone 24, Torino

Tel: 011 19719437 – info: info@fondazionemerz.org

Mara Martellotta