ilTorinese

Il Museo MIIT inaugura un autunno ricco di mostre

Proseguono gli scambi artistico-culturali tra il Museo MIIT e altre istituzioni curatoriali estere. Il mese di ottobre sarà denso di mostre nell’ambito del museo. Dal 12 al 19 ottobre si terranno le mostre “Il viaggio nell’arte-alla scoperta di nuovi mondi” e l’esposizione dedicata ad Anna Rota Milani “Lavori su rame”, mentre dal 19 al 31 ottobre si potrà visitare la mostra “Il filo di Turandot”. Le tre mostre sono state organizzate anche per celebrare la Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani).

“Il viaggio nell’arte – alla scoperta di nuovi mondi” è a cura di Antonella Bovino e Guido Folco, con il patrocinio di numerosi enti e associazioni. Presenterà una selezione di artisti contemporanei internazionali che si confronteranno sui temi della ricerca e della sperimentazione del “nuovo”, nel ricordo della realtà storica della scoperta dell’America.

La personale di Anna Rota Milani, visitabile dal 12 al 19 ottobre prossimo, intende far riscoprire una tecnica antica, la pittura su rame. Anna Rota Milani ama sperimentare con la pittura e con i materiali, e quasi inconsapevolmente ripercorre, con l’entusiasmo della scoperta, strade antiche e raffinate. È il caso dei suoi ultimi lavori, che riprendono una tecnica in passato già adottata dall’artista della pittura su rame, sorprendente per gli effetti e resa tonale cromatica grazie alla lucentezza e alla levigatura del supporto. Una differenza fondamentale rende unici i lavori di Anna Rota Milani rispetto ai suoi illustri predecessori che si sono confrontati con questa tecnica, dai maestri fiamminghi al Bronzino, da Caravaggio a Sebastiano Del Piombo, da Guercino a Guido Reni. L’immediatezza della sua esecuzione senza ripensamenti si richiama a veloci spatole di colore, segni e gesti istintivi che segnano lo spazio e la luce. Contrariamente alla pittura manierista del ‘400 e ‘500, così ricca di dettagli, improntata verso un classicismo ridondante e ormai volto verso un lento, seppur provvisorio declino, la pittura e l’arte su rame dell’autrice vivono di immediatezza espressiva, quasi uno specchio riflettente le sue emozioni e della sua sensibilità. Nelle opere di Rota Milani emergono la natura, gli alberi e i paesaggi, ma anche le vedute urbane, con le sequenze dei grattacieli percorse da strade e automobili, sempre colpiscono una espressione vivace di modernità. I soggetti preferiti dall’artista, nella sua sempre attuale pittura a olio, si riflettono nei dipinti su rame, assumendo una valenza concettuale ed estetica nuova e sorprendente. Il supporto dei toni caldi rende bene il contrasto con i colori squillanti dell’olio, e anche con il monocromo, a volte utilizzato dall’artista, li amplifica e armonizza. La scelta di una stesura corposa di pigmento a spatola, mantiene intatta la forza dirompente dell’idea. Anna Rota Milani evoca, con questi lavori, una storia antica, rendendola contemporanea allo sguardo dell’osservatore, testimoniando quanto nell’arte abbia sempre il sopravvento il talento, al di là di tecniche, stili e materiali. Anna Rota Milani restituisce nobiltà e raffinatezza a una tecnica desueta, eppure così affascinante e ricca di valori estetici e artistici. Nell’essenzialità del gesto l’artista ritrova la sintesi ideale, sempre attuale, di una bellezza mentale e metafisica, in cui lo spazio si dissolve nella luce e nel riverbero del supporto del colore, nella potenza e nella corposità della materia, ma anche per il gusto del reale e della sorpresa espressiva che rendono palpitanti di vita i suoi scorci metropolitani. Anna Rota Milani si conferma quindi sperimentatrice elegante di una visione contemporanea del mondo, originale e orientata alla ricerca, attenta alla tradizione, alla storia, al proprio sentire più intimo.

Sabato 12 ottobre, Giornata del Contemporaneo AMACI, MA – EC, inaugura presso il MIIT di Torino “Il filo di Turandot”. In dialogo 26 artisti provenienti da Germania, Colombia, Romania, Italia e Cina che esporranno oltre trenta opere tra olii su tela, fotografie, opere su carta e lavori realizzati su tecniche miste. Il progetto è alla sua seconda edizione, dopo quella realizzata in modalità virtuale nel 2020. “Il filo di Turandot” simboleggia un percorso di lettura, un collegamento, il permesso mentale di esplorare un mondo diverso, il desiderio di avvicinarsi e di comprendersi reciprocamente. Tutto ciò si trasforma in un atto creativo che spinge a realizzare la propria interpretazione in forma artistica. Si tratta di artisti diversi per provenienza e formazione, ma capaci di instaurare tra loro un dialogo all’insegna dell’arte, in un’ottica di confronto e arricchimento spirituale che nasce dal desiderio di conoscere mondi distanti e trarre linfa vitale dalle loro differenze. Come in Turandot, il visitatore dovrà aggirarsi tra contrasti e misteri per comprendere il significato nascosto di ogni opera. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Contemporary Oil Painting di Pechino.

Inaugurazione delle mostre, tutte alle ore 18: “Viaggio nell’arte-alla scoperta di nuovi mondi” 12 ottobre 2024 fino al 19 ottobre 2024,

Anna Rota Milani, “Lavori su rame”, 12-19 ottobre

“Il filo di Turandot”, 12-31 ottobre

Italia Arte Museo MIIT, Corso Cairoli 4, Torino

Tel: 0118129776

 

Mara Martellotta

Il 1° Raduno del Volontariato di Protezione Civile

Le volontarie e i volontari di tutto il Piemonte si incontreranno a Torino domenica 20 ottobre 2024 per il 1° Raduno del Volontariato di Protezione Civile.

I gruppi dei volontari di Protezione Civile del Piemonte il 20 ottobre sfileranno per le vie del centro di Torino nell’anno del 30° anniversario della grande alluvione che nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994 colpì le province di Cuneo, Asti e Alessandria, sul Tanaro, e la zona di Vercelli sul Po, causando 68 vittime, decine di feriti e con circa 5500 persone evacuate. Si trattò della prima grande emergenza che coinvolse il Servizio Nazionale della Protezione Civile, istituito nel 1992.


L’evento è organizzato dal Comitato 1° Raduno di Protezione Civile composto dal Coordinamento Regionale del Volontariato di Protezione Civile del PiemonteANPAS Comitato Regionale del PiemonteCroce Rossa Italiana Comitato Regionale del PiemonteCoordinamento delle Sezioni Piemontesi ANACorpo Volontari AIB PiemonteCoordinamento Protezione Civile ANC Regione PiemonteSoccorso Alpino e Speleologico PiemonteseSettore Protezione Civile Regione Piemonte, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Anci Piemonte e Uncem Delegazione Piemontese.

La sfilata delle volontarie e dei volontari partirà alle ore 10:00 da piazza Arbarello, percorrerà via Cernaia e via Pietro Micca per arrivare in piazza Castello dove, di fronte a via Roma, saranno esposti degli automezzi di Protezione Civile e verrà allestito un palco da cui uno speaker presenterà i vari gruppi di volontari; dopo un giro intorno a Palazzo Madama il corteo passerà davanti alla Prefettura per sciogliersi nei pressi della Piazzetta Reale.

In piazza Castello, davanti alla Prefettura, verranno predisposti i gazebo ed esposti ulteriori automezzi delle diverse organizzazioni di volontariato che compongono il Sistema di Protezione Civile del Piemonte per far conoscere alla cittadinanza, la storia e le attività dei volontari.

 

Programma

Ore 09:00           Piazza Arbarello assembramento ed inquadramento dei volontari e delle volontarie di Protezione Civile

Ore 10:00           Partenza sfilata con percorso da via Cernaia verso via Pietro Micca

Ore 10:30           Arrivo dei primi volontari in piazza Castello

Ore 12:30           Conclusione della manifestazione

 

Torino, 10 ottobre 2024

Un giardino per l’egittologo Schiaparelli

È in programma a Torino venerdì 11ottobre 2024, alle ore 11.00, la cerimonia diintitolazione del giardino compreso tra le vie Caserta, Dronero, Macerata e Savigliano a ricordo di Ernesto Schiaparelli, egittologo e filantropo (Occhieppo Inferiore – Biella, 12.07.1856; Torino, 14.02.1928).

Interverranno la presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Toponomastica del Comune di Torino, Maria Grazia Grippo, il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re, il curatore del Museo Egizio di Torino, Beppe Moiso, e il presidente dell’Accademia delle Scienze, Marco Mezzalama. Parteciperà anche Alberto Schiaparelli, pronipote di Ernesto Schiaparelli.

Ernesto Schiaparelli

Autore di numerose pubblicazioni e considerato tra i massimi egittologi a livello internazionale, Schiaparelli compie i suoi studi a Torino, dove consegue la laurea in lettere nel 1878, discutendo una tesi in Egittologia, per poi trasferirsi a Parigi per un corso di specializzazione alla Sorbona. Tali sono le sue competenze nella disciplina, che già nel 1880 diventa direttore della sezione egizia del Museo archeologico di Firenze, per poi passare alla direzione del Museo Egizio di Torino nel 1894 e assumere la carica di Soprintendente alle Antichità del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria nel 1908.

Si dedica con energia al riassetto del museo torinese, ne rinnova gli allestimenti e le sale e, compresa l’importanza delle ricerche sul campo, nel 1903 dà vita alla Missione Archeologica Italiana (Mai): nelle dodici campagne di scavi in Egitto, che lui stesso dirige fino al 1920, raccoglie oltre 30mila reperti di eccezionale valore scientifico e museale con cui arricchisce e integra la collezione Drovetti, fino ad allora principale nucleo di reperti del Museo Egizio. Suoi sono i ritrovamenti della tomba dell’architetto Kha e della consorte Merit, rimasta inviolata, con intatto il corredo funerario e le mummie dei coniugi, conservati oggi al Museo Egizio, e della tomba della regina Nefertari, moglie di Ramesse II, con la decorazione interna quasi intatta.

All’attività archeologica e museale associa quella filantropica: in seguito all’incontro con i Missionari Francescani durante i suoi primi viaggi in Egitto, nel 1886, nasce l’idea di fondare e poi dirigere l’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani (Ansmi), ancora attiva nella gestione di ospedali, scuole e orfanotrofi in molte nazioni europee. Contribuisce inoltre alla creazione dell’Opera Bonomelli per l’Assistenza agli operai emigrati all’estero.

Figura di primo piano a livello nazionale, ricopre la carica di Senatore del Regno dal 1924 al 1928, anno in cui, dopo aver dominato la scena culturale per decenni, malato da tempo, si spegne a Torino.

Gli Alpini in piazza a Torino

Il 12 e 13 ottobre l’Alpinatour farà tappa a Torino, due giornate multisport dedicate ai ragazzi dove saranno in mostra mezzi, materiali ed equipaggiamenti delle Truppe Alpine

Torino, 10 ottobre 2024 – Le Truppe Alpine dell’Esercito in piazza in Piazza Castello a Torino con l’Alpinatour sabato 12 e domenica 13 ottobre, dalle 9.00 alle 17.30, dove la Brigata Alpina “Taurinense” allestirà uno spazio espositivo di mezzi, materiali ed equipaggiamenti in dotazione, rivolto ai giovani.

I visitatori, assistiti da istruttori di alpinismo e sci, potranno cimentarsi nell’arrampicata e con la pista da sci artificiale, mentre militari di diverse specialità mostreranno gli equipaggiamenti e i mezzi di ultima generazione in uso delle Truppe Alpine.

Sabato mattina alle 10.30 una breve cerimonia sancirà l’apertura dell’Alpinatour, mentre domenica alla stessa ora si esibirà la Fanfara della Brigata Alpina “Taurinense”.

Per tutta la durata dell’evento, gli Alpini in armi della “Taurinense” e i “Veci” dell’Associazione Nazionale Alpini saranno a disposizione dei visitatori per rispondere a tutte le domande e curiosità.

L’Alpinatour, al suo secondo appuntamento dopo la tappa di Asiago dello scorso luglio, è un’iniziativa realizzata attraverso la collaborazione tra le Truppe Alpine dell’Esercito e l’Associazione Nazionale Alpini, nata con lo scopo di introdurre i giovani il al mondo militare e delle penne nere, promuovendo le opportunità di arruolamento nell’Esercito Italiano e informando il pubblico sulle attività dell’ANA.

“Calici e Forchette” a Mondovì

“Calici e Forchette” è l’evento culturale gastronomico di richiamo della città di Mondovì che, per l’edizione 2024, cambia look consacrando la città a capitale delle eccellenze del territorio. Si svolgerà dal primo al 3 novembre ed è stato presentato al TTg Travel Experience di Rimini, allo stand Piemonte. Per uniformare la manifestazione, offrendo la stessa visibilità ai quartieri di Piazza e Breo, è stato studiato un percorso espositivo che si avvicina di più al concetto di fiera di prestigio piuttosto che a quello di sagra locale.

“L’autunno monregalese è storicamente impreziosito da tanti prodotti enogastronomici di eccellenza – dichiara Luca Robaldo, Sindaco di Mondovì – e non può quindi mancare una vetrina promozionale che ne sottolinei le qualità organolettiche e le tipicità di lavorazione. Calici e Forchette ambisce a diventare una manifestazione di carattere internazionale, capace di intercettare un pubblico eterogeneo sensibile alle produzioni di qualità”.

Organizzata dal comune di Mondovì, con il patrocinio della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte, con il supporto della Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, la kermesse verrà inaugurata venerdì 1 novembre alle ore 11. Le principali piazze di Breo (piazza Ferrero, piazza Cesare Battisti, piazza Santa Maria Maggiore, piazza Roma, piazza Moizo e piazza Maggiore) ospiteranno gli espositori che presenteranno i loro prodotti enogastronomici raccontandone le tradizioni. Tra questi, alcune De.C.O. (denominazione comunale di origine), marchio identificativo per dare risalto alla tipicità territoriale di prodotti agroalimentari gastronomici caratteristici del territorio. Si rinnova anche per il 2024 la collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo, al fine di diffondere la conoscenza del tartufo come prodotto di nicchia, un prodotto con un forte ruolo strategico per lo sviluppo del turismo enogastronomico. Le vie del centro si trasformeranno nelle vie della solidarietà, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali di Mondovì e il CSV Società Solidale ETS, centro di servizio per il volontariato della provincia di Cuneo, dove tutte le associazioni del territorio potranno, a titolo gratuito, avere una postazione da cui mostrare i propri progetti e le proprie attività. Il coinvolgimento delle associazioni di volontariato rappresenta un contributo importante per la buona riuscita dell’evento: il terzo settore svolge un ruolo chiave non solo nel sociale, ma supporta anche il senso di appartenenza, creando sinergie che contribuiscono a una maggiore visibilità e una promozione più autentica e sostenibile della città di Mondovì e dell’intero cuneese. Per tre giorni, passeggiando tra i rioni con un calice in mano, sarà possibile godere delle bellezze della città grazie alla collaborazione dell’ATL del cuneese e con diverse realtà culturali che, da sempre, animano il territorio della città di Mondovì. Non mancheranno talk, approfondimenti e laboratori inerenti alle antiche tradizioni, all’arte del buon cibo e del vino, che sottolineeranno ancora di più quanto la città sia un luogo speciale da vivere e da gustare.

“Una seconda edizione, maggiormente identificata nella tradizione – spiega Alessandro Terreno, Assessore alle Manifestazioni del comune di Mondovì – con Piazza e Breo unite da due offerte enogastronomiche variegate ma complementari, capaci di amalgamare territori, laboratori, degustazioni, mostre ed esposizioni”.

Per l’occasione l’artista monregalese Giovanni Gastaldi ha realizzato un’immagine guida che racchiude l’essenza della manifestazione: in alto piazza Maggiore, con un calice di Alta Langa che svetta al centro, accompagnato dalla Torre Civica, dalla chiesa della Missione, da un tappo e dalla risola, il dolce tipico monregalese. In basso, collegata dalla funicolare progettata da Giugiaro, una piazza rappresenta il quartiere Breo, con il Moro che svetta sulla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, il tartufo nero, la mela della Garzegna, la toma e il salame. Al centro della scena una forchetta inforca un plin, con sullo sfondo le bandiere di Mondovì, Regione Piemonte, Italia e Europa.

 

Mara Martellotta

Se la “Milonga” fa del bene

Alla torinese “Villa Chiuminatto”, terza edizione della “Milonga del Bene” con i campioni europei di tango Sara Lupparelli e Byron Torres

Sabato 12 ottobre

Si narra che ad esserne particolarmente affascinato sia stato il grande scrittore argentino Jorge Luis Borghes (Buenos Aires, 1899 – Ginevra, 1986) che la preferiva al “tango”, danza, per i suoi gusti, troppo malinconica. E che se ne invaghì al punto tale da scrivere addirittura i testi di “Jacinto Chiclana”, una “milonga”, musicata niente meno che da Astor Piazzolla, in cui si ricorda la figura di un “corajudo (valoroso) guapo” che “soleva porre la sua abilità nel coltello al servizio di capi politici”. Parliamo ovviamente della “milonga” (da non confondersi con il “tango”, dal ritmo meno marcato e veloce) danza popolare di origine uruguaiana (derivante dalla più comune “habanera”) importata dall’America Meridionale agli inizi del XIX secolo e oggi praticata a tutte le latitudini, Italia compresa, da un gran numero di “aficionados”di balli e balere e locali tipici in cui dar sfogo alle proprie passioni ballerine.

Ebbene soprattutto per loro, ma anche per quanti, curiosi, vogliano semplicemente cercare di entrare con occhi e cuore nel fascinoso mondo di una danza fatta di passionalità e movenze ad alto effetto visivo, la bella sorpresa è l’appuntamento con la terza edizione della “Milonga del Bene” che si terrà sabato 12 ottobre , alle 21, negli storici spazi di “Villa Chiuminatto”, sede dal 2021 della “Fondazione BuonoLopera”, in via Galliano 27, alla “Crocetta” di Torino.


Protagonisti d’eccezione, i due ballerini di Foligno (della Compagnia Internazionale “A Puro Tango”), Sara Lupparelli e Byron Torre. Campioni europei 2023 di “Tango Escenario” (dalle coreografie elaborate, includenti salti e movimenti spettacolari), i duesaranno accompagnati dal vivo dai musicisti dell’“Orchestra F31”,  in arrivo direttamente da Medellín, Colombia. Nello specifico, si esibiranno Marco Blandón Correa alla fisarmonica, Diana Carolina Granda al piano, Sofia Alvarez Aponte al contrabbasso, Sebastián Montoya Vallejo al violino e il tenore Carlos Adolfo Habiague, tra i massimi esponenti nei “Festival di Tango” più rappresentativi dell’Argentina.

 

Poche note sui ballerini.

Sara Lupparelli è italiana, ma ha studiato cinque anni “tango” a Buenos Aires. Byron Torres è colombiano, ma vive in Italia dove si trovava in tournée quando è scattata l’emergenza sanitaria “Covid-19”. Insieme hanno vinto nel 2021 il “Campionato italiano” della “Fids-Federazione Italiana Danza Sportiva” con il brano “Tierra Querida”, sono poi stati finalisti ai “Mondiali di Tango” di Buenos Aires 2022 e Campioni europei di “Tango Escenario 2023”. Byron Torres, è stato anche Campione più volte in Colombia nelle categorie “Tango de Pista” e “Tango Escenario” e due volte “Campione del Mondo” con la compagnia “A Puro Tango”.

 

Dunque, a “Villa Chiuminatto”, sabato prossimo, lo spettacolo sarà di certo garantito. Ma sarà anche spettacolo assolutamente lodevole per le finalità benefiche con cui è stata pensata e ideata l’iniziativa, promossa da “Fondazione BuonoLopera” (di Stefano Buono e Maribel Lopera Sierra) con, “Charity Partner”, l’Associazione “A.I.R. Down ODV”, che promuove politiche ed iniziative atte a favorire una maggiore realizzazione personale, autonomia ed inclusione sociale delle persone con “Sindrome di Down”. In particolare, il ricavato dell’evento sarà devoluto a sostegno del progetto di “Autonomia abitativa: Alleniamoci!”, finalizzato al raggiungimento della vita indipendente da parte di giovani con “Sindrome di Down” o altra disabilità intellettiva.

 

Link per ticket e infohttps://buonolopera.foundation/eventi/milonga-del-bene-3/

 

g.m.

 

Nelle foto:

–       Sara Lupparelli e Byron Torre in un passo di “milonga”

–       Interni “Villa Chiuminatto”

Al Castello di Rivoli la Ventesima Giornata del Contemporaneo

Il Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla iniziativa promossa da AMACI
 
Sabato 12 ottobre 2024
ore 11.00–18.00 ingresso gratuito al Castello di Rivoli con programma speciale
fino alle ore 19.00 ingresso gratuito a Museo dal Vivo. Corpi Erratici II

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla Ventesima Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.

Sabato 12 ottobre, dalle ore 11.00 alle ore 18.00, il pubblico potrà visitare gratuitamente il Castello di Rivoli, la Collezione e le mostre in corso, oltre che partecipare alle numerose iniziative organizzate per celebrare la Giornata. In linea con il tema della Ventesima Giornata del Contemporaneo, ovvero l’accessibilità nella sua accezione più ampia, il Museo propone attività specifiche all’insegna della massima inclusione.

La Ventesima Giornata del Contemporaneo di AMACI si avvale del sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, della collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e del patrocinio di Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Camera dei deputati, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e ICOM Italia.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

Ore 11.00, 14.00 e 16.00 – Visite guidate
Le visite alla Collezione e alle mostre saranno l’occasione per sensibilizzare il pubblico sul tema sensoriale, valorizzando il carattere sinestetico di una selezione di opere, tra interno ed esterno.

Ore 15.00–19.00 – Museo dal Vivo. Corpi Erratici II
Il programma Museo dal Vivo promuove forme di sperimentazione a cavallo tra discipline diverse attraverso giornate in cui le arti visive si mescolano con i vari linguaggi della contemporaneità, come il cinema, la danza e la musica. Il progetto esplora la duplice natura della parola ‘live’ (in italiano ‘dal vivo’ e ‘vivere’), evidenziando il legame indissolubile tra arte e partecipazione del pubblico all’interno degli spazi del Museo. Le attività proposte sono realizzate in collaborazione con artisti internazionali, presentati per la prima volta al Castello.

Ore 15.00–16.00
Giardino Manica Lunga
What it will take to flock the wings of freedom again?, performance partecipativa di Mohammad Al Faraj

Ore 15.30 – I segni dell’arte
Primo, secondo e terzo piano Castello
Percorso di visita alla Collezione e alle mostre temporanee aperto a tutti, persone sorde, sordocieche e udenti, a cura del Dipartimento Educazione in collaborazione con Istituto dei Sordi di Torino. Un viaggio alla scoperta del Museo con visita e workshop per le famiglie con traduzione LIS Lingua dei Segni Italiana. I segni per parlare d’arte saranno condivisi con le persone udenti, per vivere tutti insieme un momento di sensibilizzazione e conoscenza, in linea con il tema della XX Giornata del Contemporaneo: l’accessibilità della cultura, intesa anche come una grande opportunità di arricchimento reciproco.
Per informazioni e prenotazioni: educa@castellodirivoli.org / b.manzardo@castellodirivoli.org

Ore 16.10–17.00
Teatro Castello
The Site of Memory, proiezione del film di Ufuoma Essi con sonorizzazione dal vivo della partitura di Shamica Ruddock

Ore 16.00–18.00
Caffetteria
Aperitivo speciale con menù ideato dall’artista Moza Almatrooshi

Ore 16.00 – Museo dal Vivo / Collezione dal Vivo
Biglietto SPECIALE – € 10: visita Villa Cerruti + evento Museo dal Vivo
Nell’ambito di Museo dal Vivo, visita speciale alla Villa Cerruti a cura di Fabio Cafagna. La visita si concentrerà sulle molteplici rappresentazioni del Mediterraneo nei secoli, partendo dalla collezione di atlanti seicenteschi e settecenteschi di Francesco Federico Cerruti. La visita sarà anche un’opportunità per reinterpretare alcune opere della Collezione da una prospettiva alternativa, mettendo in luce i legami tra le regioni che si affacciano sul Mediterraneo.

Ore 17.00–18.00 – Clarenza Catullo presenta il libro Il Registrar. Professionista dell’arte
Sala 22, secondo piano Castello
L’incontro è dedicato alla presentazione di Il Registrar. Professionista dell’arteprima guida teorico-pratica pubblicata da Nardini Editore (Firenze), dedicata a questa mansione professionale, da poco riconosciuta dal Ministero della Cultura e presente nella gran parte dei musei. L’incontro è moderato da Clarenza Catullo, già Registrar di importanti istituzioni culturali italiane. I relatori includono Gabriele Vigilante, uno dei cinque autori, oltre a Giuseppe Dardanello, Professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Torino, Sofia Biondi, Registrar del Castello di Rivoli, e Luisa Mensi, Restauratrice, che da anni collabora con il Castello e con molti artisti presenti in Collezione. L’incontro è parte dei programmi del CRRI – Centro di Ricerca del Castello di Rivoli, che nel 2018 e nel 2023 ha dedicato due workshop alla figura professionale del Registrar, entrambi coordinati da Clarenza Catullo.

Ore 18.00–19.00
Teatro Castello
Performance sonora BlackMed di Invernomuto

Gli eventi sono organizzati in occasione della Ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI

Le Giornate FAI d’autunno

Sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano le giornate FAI d’autunno, uno degli eventi più amati dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano, organizzato dal FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO. Durante queste giornate speciali, saranno aperti al pubblico 700 luoghi distribuiti in 360 città italiane, permettendo a migliaia di persone di scoprire tesori nascosti, solitamente inaccessibili o poco valorizzati. Questo evento offre una straordinaria opportunità per entrare in contatto con la cultura, l’arte e la natura del nostro Paese, esplorando siti che spesso sfuggono all’attenzione del grande pubblico. Tra i siti selezionati, la delegazione FAI del Piemonte ha individuato anche Villa Rey, a Torino, che dal 2006 ospita la sede nazionale dell’Automotoclub Storico Italiano. Si tratta di una delle più antiche e imponenti vigne che, dal primo ‘600, vennero costruite a corona della città capitale del Ducato. La sua posizione dominante permette ancora oggi di spaziare lo sguardo dalla pianura sino alla cerchia dei monti. Villa Rey fu realizzata nella metà del ‘600 da Giovanni Antonio Turinetti, il cui nipote, Ercole II, fu personaggio di spicco della politica in Piemonte sotto il regno di Vittorio Amedeo II. Le giornate FAI sono un’occasione storica per visitare palazzi storici, ville, chiese, collezioni d’arte, laboratori artigiani e esempi di archeologia industriale, ma anche per partecipare a percorsi naturalistici in parchi urbani, orti botanici e aree di interesse paesaggistico. Ogni luogo racconta una storia unica, offrendo una prospettiva diversa su paesaggi e cultura che rafforzano l’identità italiana. Il cuore delle giornate FAI d’autunno risiede nella partecipazione attiva della cittadinanza, i visitatori potranno contribuire direttamente alla missione del FAI di proteggere e valorizzare il patrimonio culturale italiano. A ogni visita sarà suggerito un contributo libero che andrà a sostenere le numerose attività della Fondazione, impegnata nella cura di questi tesori da tramandare alle generazioni future.

Per le giornate FAI d’autunno 2024, Villa Rey osserverà i seguenti orari di visita: sabato 12 ottobre dalle 9 alle 16, domenica 13 ottobre dalle 9 alle 19. Non sono richieste prenotazioni.

Villa Rey, strada Comunale Val San Martino Superiore 27, a Torino

 

Mara Martellotta

Coldiretti: «abolizione Parco dei 5 Laghi ripensamento su clamoroso pasticcio»

Coldiretti Torino accoglie con favore la notizia della proposta di legge presentata in Consiglio regionale per chiedere l’abolizione della legge istitutiva del parco dei 5 Laghi.

«Apprezziamo che si abbiamo il coraggio di abolire una legge sbagliata per un Parco inutile e costoso, che introduce solo nuova burocrazia e che limita il controllo della fauna selvatica che danneggia l’agricoltura», commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici.

«La scelta di abolire una legge votata con blitz all’ultimo minuto dell’ultima seduta della scorsa legislatura regionale è un atto di ripensamento verso un clamoroso pasticcio suggerito forse guardando più alla scadenza elettorale che agli interessi del territorio».

Intanto, il nuovo Parco non è ancora entrato in funzione e continua ad essere bloccato il contenimento dei cinghiali per colpa del vuoto amministrativo che si è creato con l’istituzione del Parco di valenza provinciale. Questo avrebbe dovuto iniziare ad essere operativo il 1 giugno scorso ma la Città Metropolitana, l’ente che ha in gestione il Parco, non ha ancora terminato gli studi per la redazione dei futuri piani di gestione.

Tavolo dell’automotive, la Regione: “Un’indennità di formazione a sostegno dei lavoratori”

“La misura – per la quale prevediamo una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro – permetterà di arrivare al 2026 salvaguardando i lavoratori e integrando il loro reddito. A novembre la riunione per definire i dettagli”

Un’indennità di formazione per integrare il reddito di quei lavoratori del settore automotive che percepiscono un’ammortizzatore sociale. A presentarla  il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino e l’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano durante il tavolo dell’automotive svoltosi questa mattina al grattacielo Piemonte. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti regionali di Cgil, Fiom Cigl, Cisl e Fim Cisl, Uil e Uilm Uil, Ugl Piemonte, Fismic-Confsal, e Aqcf.

“Ritenendo il settore dell’automotive fondamentale e strategico per il nostro territorio e consapevoli che il settore si trova di fronte alla sfida della transizione ecologica, abbiamo deciso di dare vita a una misura in grado di integrare il reddito di quei lavoratori che percepiscono un ammortizzatore sociale. L’obiettivo è quello di arrivare al 2026, anno in cui Stellantis prevede la produzione di un nuovo modello di auto, mitigando il più possibile i disagi di quei lavoratori che vivono delle difficoltà legate alla crisi del settore e consentendo anche alle aziende dell’indotto per attrezzarsi ad affrontare le congiunture industriali dei prossimi anni“ spiegano Cirio, Chiorino e Tronzano.

“Si tratta di una misura innovativa di politica attiva del lavoro, volta ad abbinare al sostegno al reddito i corsi di formazione. L’obiettivo è duplice: mettere i lavoratori al centro di un processo di Upskilling e Reskilling volto a dare loro quelle competenze che possano renderli appetibili sul mercato del lavoro e – al contempo – sostenere le persone e le famiglie che vivono delle difficoltà a causa della contrazione del reddito” spiegano presidente, vicepresidente e assessore.

La misura – che dovrebbe avere una dotazione di 10 milioni di euro recuperati dai fondi Fse – verrà definita e declinata nei dettagli in una prossima riunione del tavolo dell’automotive prevista a novembre.  “Lavoreremo a fianco dei sindacati, delle parti sociali e datoriali con un obiettivo preciso: non lasciare indietro nessuno” concludono Cirio, Chiorino e Tronzano.