Giovedì 10 aprile al Sant’Anna
A Torino si celebra il cinquantenario dell’uccisione di Tonino Micciché con tante iniziative di ricordo del suo impegno
1975/2025 si celebra il cinquantenario della morte di Tonino Micciché, ‘il sindaco senza palazzo’. Tonino Micciché è parte della storia di Torino degli anni Sessanta e Settanta.
Emigrato dalla Sicilia, vi giunge nel 1968 ove, assunto alla Fiat Mirafiori, inizia la sua lotta sia in fabbrica sia per la casa.
Le sue grandi doti umane e il suo profondo impegno lo portano ad essere il “sindaco senza palazzo” della Falchera. Fu, infatti, il coordinatore delle occupazioni alla Falchera, iniziate nell’autunno del 1974 e parte di un periodo extra-ordinario e fortemente emergenziale che si inserisce nel contesto di una città assolutamente impreparata ad accogliere l’afflusso immigratorio richiesto dalla caotica crescita economica, un periodo anche molto violento da ambo le parti, dalla battaglia di corso Traiano alle requisizioni di case private e che ha visto le assegnazioni talora asservite ai poteri forti cittadini.
Per contro, quelle alla Falchera furono occupazioni che, grazie al gran lavoro fatto da Micciché, si svolsero senza scontri e portarono a un accordo con le Istituzioni, Comune e IACP, l’allora ATC, per garantire una casa a tutti, in base alle necessità delle famiglie.
Micciché è stato davvero il sindaco senza palazzo di Falchera perché ha operato fuori dell’interesse personale, non essendo né un occupante né un assegnatario, nonché con proposte e azioni al di sopra delle parti e volte unicamente al bene del quartiere.
Ciononostante, il 17 aprile 1975 Micciché venne ucciso a sangue freddo, con un colpo di pistola alla testa. Alla Falchera e alla città di Torino rimane il suo lascito. La macchina da lui avviata e guidata finché era in vita ha poi portato ad attuare l’accordo e a dare una casa sia agli assegnatari sia agli occupanti.
In occasione del cinquantenario dell’uccisione di Micciché, per iniziativa del Comitato per Tonino Micciché, in collaborazione con il Centro Studi Piero Gobetti, che conserva la documentazione originale sull’attività di Tonino Micciché all’interno del Fondo Marcello Vitale sui movimenti politici e sociali degli anni Settanta, vengono organizzate le commemorazioni sia con la raccolta di firme per chiedere al Comune il riconoscimento ufficiale della targa dedicata a Tonino Micciché e ubicata in via degli Ulivi 29, sia con un ricco calendario di cinque appuntamenti, alla Falchera e in giro per la città, suddiviso in una rassegna cinematografica, classi sociali attraverso l’obiettivo- visioni di conflitti urbani e di vita borghese- e a conclusione il tributo a Tonino.
10 aprile ore 19 Cinema Cascina Roccafranca, via Rubino 45.
Ore 19 Alla Fiat era così ( M. Calopresti)
Ore 20.15 Il medico della Mutua ( L. Zampa)
A seguire il dibattito con Giacomo Ferrante, modera Marco Revelli
MARA MARTELLOTTA
Foto archivio Polo ‘900
Per offrire una risposta al bisogno di lavoro delle persone e a ciò che questo bisogno porta con sé: autonomia economica, inclusione sociale, sviluppo professionale e realizzazione personale, la Città di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo lanciano una serie di importanti misure rivolte a coinvolgere enti del territorio per sostenere l’infrastrutturazione dell’ecosistema cittadino per la formazione e per il lavoro
Come? Favorendo una maggiore capillarità dei servizi, il potenziamento della sinergia tra le progettualità esistenti, un ambiente dinamico in cui le persone, e i giovani in particolare, possano trovare il supporto essenziale per riuscire a navigare con successo le transizioni nel mercato del lavoro.
Queste misure fanno parte dell’iniziativa Città dell’Educazione – Intervento 16+, promossa dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino e del progetto di creazione della Rete dei Poli dell’Occupabilità, che verrà lanciato dalla Città di Torino.
Ad annunciare lo sviluppo di una rete capillare di spazi dedicati al lavoro finalizzata a contrastare il fenomeno del mismatching tra domanda e offerta di lavoro la Vicesindaca di Torino che sottolinea come la Città di Torino sia da sempre attenta alle sfide occupazionali e al sostegno delle fasce più vulnerabili.
Il progetto che partirà quest’anno e sarà attivo fino al 2028 ha come obiettivo la costruzione all’interno delle sedi circoscrizionali e in locali messi a disposizione dalla Città sul territorio comunale di centri dove sia possibile per il cittadino e le aziende accedere a vari servizi finalizzati a incrementare l’occupazione, ‘Poli dell’Occupabilità’ il cui personale dovrà organizzare interventi finalizzati al supporto all’inserimento lavorativo, alla ricollocazione professionale.
Ai singoli progetti sarà assegnato un budget che potrà essere utilizzato per la copertura di spese di varia natura, quali tirocini, formazioni, ma anche spese di conciliazione, trasporti e altro. Questa collaborazione si inserirà nell’ambito del più ampio “Patto per il lavoro e lo sviluppo” che la Città di Torino intende promuovere con gli stakeholder e le istituzioni compresa la Fondazione Compagnia di San Paolo.
Con l’obiettivo del reinserimento lavorativo delle persone disoccupate saranno costruiti in collaborazione con le imprese dei percorsi professionalizzanti, di orientamento e di rinforzo delle competenze destinati a integrarsi con le politiche attive del lavoro esistenti. In questo senso la sinergia con la Fondazione Compagnia di San Paolo e l’iniziativa Città dell’Educazione rappresenta per la Vicesindaca un’ulteriore leva per aumentare l’efficacia delle azioni, rendendo la Città sempre più pronta ad affrontare le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione.
“La Fondazione Compagnia di San Paolo, insieme alla Fondazione per la Scuola e ai suoi Enti strumentali, è da sempre impegnata in interventi per favorire lo sviluppo dei territori e contrastare le diseguaglianze – sottolinea Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Da molti anni la Compagnia e la Città di Torino collaborano per l’identificazione e lo sviluppo di sperimentazioni innovative e azioni congiunte: con l’iniziativa Città dell’educazione si intendono valorizzare i talenti dei giovani del territorio, realizzando o potenziando interventi efficaci nel ridurre la dispersione scolastica e migliorare l’orientamento e sostenendo alleanze tra sistema di istruzione, formazione e mondo produttivo per promuovere una maggiore equità di genere e intergenerazionale. L’obiettivo è realizzare a Torino, così come a Vercelli in Piemonte, Genova e Savona in Liguria, vere e proprie Città dell’Educazione, forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità, che coinvolgano tutti gli attori del territorio”.
L’Iniziativa Città dell’Educazione, promossa in stretta collaborazione anche con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, lancia così una importante sfida ai territori con i quali collabora: considerare l’educazione e il protagonismo dei giovani al centro delle politiche di trasformazione di lungo periodo delle città, in un momento storico caratterizzato dal calo demografico e quindi dalla diminuzione delle generazioni più giovani, per offrire opportunità educative e formative di qualità, innovazione pedagogica per l’inclusione e apprendimento continuo, coinvolgere tutta la comunità educante, raccogliere, comprendere, gestire ed utilizzare i dati, rafforzare le competenze di dirigenti, insegnanti, educatori, operatori e famiglie, adottare e sostenere metodi e sperimentazioni replicabili e scalabili.
Nella Città di Torino, l’iniziativa Città dell’Educazione prevede di rafforzare l’offerta di servizi personalizzati di cura, crescita e apprendimento per bambini/e da 0 a 6 anni e per le loro famiglie, bambini/e e adolescenti da 6 a 19 anni. Per i giovani dai 16 fino ai 29 anni l’intento è quello di migliorare la loro capacità di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo e lavorativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine.
I dati 2024 sul benessere equo e sostenibile evidenziano infatti come a Torino e provincia risulta occupato il 38,2% di persone tra i 15-29 anni, cifra al di sotto della media regionale di circa 2 punti percentuali. La disoccupazione giovanile in Piemonte nella fascia di età 15-29 anni (11,5%) è più elevata di quella delle altre grandi regioni del Nord, seppur in diminuzione a partire dal 2015. Nel capoluogo ci sono gli under 30 più penalizzati sul piano occupazionale, nonché la quota più alta di mancata partecipazione lavorativa (10,7%) e inattività (56,2%).
Per contribuire ad aumentare il numero dei giovani della Città di Torino che scelgono di modificare le loro traiettorie personali e professionali, trovando una collocazione lavorativa o ricercando attivamente un’occupazione o partecipando con continuità a percorsi di istruzione o formazione, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha lanciato il 31 marzo la Call for Action “Unlock”. Opportunità per i giovani, scelte per il futuro” nell’ambito dell’intervento Città dell’Educazione 16+ con la quale intende di rafforzare le alleanze tra istituzioni, enti del privato sociale e soggetti attivi nel campo dell’educazione, delle politiche attive del lavoro e della formazione per riuscire a meglio interpretare e anticipare le sfide del mercato del lavoro. La Call si rivolge a partenariati pubblico-privato sociale e mette a disposizione fino a 6 milioni in 3 anni per promuovere un modello di integrazione di servizi orientato all’aumento del livello di partecipazione dei giovani ai servizi del territorio e al contrasto di fenomeni quali l’inattività, la marginalità e la diseguaglianza sociale.
Nel più ampio quadro della strategia cittadina di intervento per la promozione dell’occupabilità, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Città collaboreranno intensamente: attraverso la Call for Action UNLOCK risulta prioritario accompagnare i giovani ad affrontare le sfide legate all’accesso nel mercato del lavoro definendo una offerta integrata e complementare di attività in particolare per coloro che si trovano nella delicata fase di transizione alla vita adulta e non sanno come affrontarla. L’intento è quello di sostenere percorsi esperienziali basati sulla scoperta, lo sviluppo del pensiero critico e l’apprendimento cooperativo anche attraverso l’utilizzo di tecniche partecipative che incentivino i giovani a condividere le proprie opinioni, esprimere i propri bisogni e sviluppare idee/soluzioni innovative.
TORINO CLICK
Penso proprio che nessuno sappia prevedere come ne usciremo da questa assurda situazione. E se ne usciremo. Indubbiamente siamo oltre il caos per avere l’imponderabile.
Trump ciò che dice oggi non vale per ciò che dirà domani. Persino Musk non ce la fa più.
E sono passati solo tre mesi dall’insediamento dell’”irlandese folle”.
Prima dei dazi ha sostenuto che in 48 ore faceva fare la pace tra Ucraini e Russia. Risultato pratico, la guerra continua senza sosta. L’Europa, anzi i governanti dell’Europa dicono che vogliono una difesa comune e quando si ritrovano ognuno parla una lingua diversa per come realizzare il tutto.
Concretamente, per ora, un nulla di fatto.
Salvini continua a dire che è il più figo del mondo ed ora vuole fare il Ministro dell’Interno e manderebbero Piantedosi in Campania come candidato del centro destra.
Tajani rivendica di essere l’unico vero europeista peccato che ha solo l’8% di voti.
Meloni non sa che pesci prendere, sempre più stancamente, e ripeto che è bravissima e bellissima.
Non che la nostra opposizione stia meglio.
Cocciutamente divisa e sembra speculare alla ignavia di questo governo.
E sorge spontanea la domanda: ma non vi aspettavate i dazi? Con Meloni che ripete: non dobbiamo drammatizzare. Effettivamente, almeno personalmente sono terrorizzato.
Comunque vedremo gli sviluppi, con la mia convinzione che non abbiamo ancora visto il peggio.
***
Lasciamo indietro queste miserie del mondo e rifugiamoci nella nostra bella città.
Già come cantava Antonello Venditti: Torino sei proprio bella. Ed è ancora più bello vedere questa massa di turisti.
Era una vita che non mi permettevo un passeggiata per via Po e piazza Castello fino a Porta palazzo. Il sole la faceva da padrone e tutte quelle scolaresche facevano allegria.
Non usuale sentire parlare inglese davanti ai ruderi romani. Bello, veramente bello. Ma anche qui c’è il rovescio della medaglia. Parcheggio ai Giardini reali ed affronto la salita per piazza Castello. Sotto il piccolo ponte una comunità di senza tetto attorniata da tante immondizie con un odore talmente acre che ti prende la gola. Analogo “spettacolo” sotto i portici davanti alla Porta Romana e a 10 metri dal commissariato di polizia assediato da extracomunitari per il permesso di soggiorno. Semplicemente non è giusto. Ovviamente non sono arrabbiato con i senza tetto. Generalmente affetti da alcolismo e tossicodipendenza.
Nessun individuo può e deve vivere in quelle condizioni. E con l’immigrazione è notevolmente aumentato questo fenomeno.
Che fare? Qui c’è l’elemento comune tra le grandi questioni e questa invece apparentemente piccola questione.
L’impotenza di chi assiste e di chi dovrebbe intervenire per risolvere sia i grandi sia i piccoli problemi. Oramai tutto ciò ” viaggia ” senza che nessuno sappia o voglia far qualcosa.
Difatto subiamo la Storia e le nostre piccole storie. Veramente un peccato: in gioventù avrei sperato per i nostri figli qualcosa di più.
E comunque Torino continua ad essere bellissima.
PATRIZIO TOSETTO
Il quarantaseienne è stato arrestato dai Carabinieri. E’ il secondo episodio in 5 mesi
Era già stato arrestato a fine ottobre, sempre dai Carabinieri della Compagnia di Rivoli (TO), il cittadino egiziano, quarantaseienne, che all’epoca dei fatti si era reso responsabile di danneggiamento di alcuni arredi del Consorzio Intercomunale dei Servizi socioassistenziali di Pianezza e di minaccia aggravata nei confronti degli assistenti sociali lì presenti.
Questa volta l’uomo, oltre ad avere danneggiato il citofono, frantumato i vetri delle finestre e della porta di accesso al centro e aver costretto il personale dei servizi sociali a rifugiarsi in un ufficio per timore di essere aggredito, una volta uscito dall’edificio e salito a bordo del proprio veicolo, ha anche provocato una serie di tamponamenti ai veicoli presenti in strada.
I Carabinieri, intervenuti a seguito di richiesta arrivata al 112, sono andati immediatamente alla ricerca dell’uomo, rintracciandolo nei pressi della sua abitazione a Villarbasse (TO). Dalla perquisizione dei militari, il quarantaseienne è stato trovato in possesso di una chiave inglese, di una chiave a cricchetto, verosimilmente utilizzate per danneggiare gli uffici del C.I.S.A., materiale poi sottoposto a sequestro.
Il motivo che ha spinto l’uomo a compiere entrambi i gesti sembrerebbe legato all’impossibilità di vedere i due figli minori collocati in una località protetta. Per l’ultimo episodio, il quarantaseienne è stato arrestato perché gravemente indiziato di “violazione di domicilio” e “danneggiamento aggravato”. L’arresto è stato convalidato ed attualmente rimane ristretto in carcere.
Reale Mutua Basket Torino batte Cantù
Torino, domenica 6 aprile 2025 – Ife Ajayi in versione monstre. Kevion Taylor in versione assistman aggiunto. Il carattere e le iniziative di Schina. La difesa di Severini su Tyrus McGee. Il pubblico gialloblù in festa. Così, la Reale Mutua Basket Torino continua il suo momento di grazia, battendo la corazzata Cantù per 85-70 ed estendendo a 8 la serie di vittorie consecutive (9 su 10 dall’arrivo di coach Moretti). Una vittoria che ha mandato in estasi i tifosi torinesi e che continua a iniettare fiducia a tutto l’ambiente gialloblù, anche in ottica postseason: in virtù dei risultati di giornata, Torino continua a macinare punti e a guadagnare posizioni in classifica, salendo dalla 12^ alla 10^ posizione con un record di 19-16, appaiata con la #9 Pesaro.
QUINTETTI
Torino: Schina, Taylor, Severini, Ajayi, Seck
Cantù: Valentini, McGee, Piccoli, Basile, Possamai
Avvio di gara di grande applicazione e attenzione difensiva di Torino: dopo quattro minuti abbondanti di gioco, Cantù è ancora a secco di punti. Anche i gialloblù dal canto loro fanno fatica ad entrare in ritmo in attacco, con il punteggio che rimane quindi molto basso nel corso della prima frazione. Cantù si prende il vantaggio sfruttando la poca concretezza offensiva dei gialloblù, affidandosi al talento di Basile, mentre Ajayi prova a dare una scossa ai suoi in schiacciata prima della sirena del primo quarto. Alla prima pausa è 14-15.
La scossa di Ajayi contagia tutto il gruppo gialloblù e di conseguenza anche il pubblico di casa. Il secondo quarto è una dimostrazione di grande basket torinese, con l’alley-oop tutto gioventù tra Gallo e Osatwna e le triple dello stesso Ajayi e Severini. La Reale Mutua quindi non solo si riprende il vantaggio, ma prova anche ad allungare fino al +8 (30-22 al 15’). I canturini accusano il colpo ma reagiscono dalla lunga distanza con Valentini e Riisma. Gli ospiti rimettono tutto in equilibrio, ma alla pausa lunga è ancora Torino avanti di misura: 38-37.
Alla ripresa Cantù prova ad imporsi prepotentemente per cambiare l’inerzia della partita, affidandosi sempre a Basile e l’intraprendenza di Valentini. Torino però risponde colpo su colpo, trascinati da un Ife Ajayi in versione monstre: il nigeriano sale in cattedra e segna 13 punti nella terza frazione, guidando praticamente da solo i gialloblù al vantaggio all’ultima pausa sul 63-59.
L’ultimo quarto è una meraviglia gialloblù: i pick and roll tra Taylor e Ajayi, il carattere e le iniziative di Schina, la difesa di Severini fanno viaggiare Torino in un parziale clamoroso che spezza le gambe di Cantù e carica a mille il pubblico torinese. È così un trionfo Reale Mutua, finisce 85-70.
Coach Moretti in sala stampa: “Abbiamo giocato una buona metà di gara, pur non riuscendo a raccogliere quanto potevamo a causa di qualche imprecisione di troppo. Siamo stati anche sotto nel terzo quarto in un momento di difficoltà, poi è successo qualcosa di speciale nella testa di questi ragazzi, sono stati straordinari anche stasera. Siamo stati capaci di dare un colpo di reni nel momento decisivo, quindi sono davvero contento e orgoglioso di questi ragazzi”.
Reale Mutua Torino – Acqua S.Bernardo Cantù 85-70 (14-15, 24-22, 25-22, 22-11)
Reale Mutua Torino: Ife Ajayi 30 (7/7, 5/8), Matteo Schina 17 (4/8, 1/2), Kevion Taylor 10 (3/7, 1/7), Giovanni Severini 10 (2/4, 2/3), Matteo Montano 10 (1/4, 2/3), Kesmor Osatwna 4 (2/2, 0/0), Aristide Landi 2 (1/1, 0/3), Maximilian Ladurner 2 (1/3, 0/0), Fadilou Seck 0 (0/0, 0/0), Antonio Gallo 0 (0/1, 0/0), Giorgio Garuzzo 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 10 / 12 – Rimbalzi: 30 5 + 25 (Ife Ajayi 7) – Assist: 17 (Kevion Taylor 7).
Acqua S.Bernardo Cantù: Grant Basile 23 (7/13, 2/4), Fabio Valentini 13 (2/6, 3/4), Dustin Hogue 10 (4/6, 0/0), Tyrus Mcgee 7 (2/7, 1/7), Filippo Baldi rossi 7 (2/2, 1/2), Riccardo Moraschini 5 (2/6, 0/3), Joonas Riismaa 3 (0/1, 1/2), Luca Possamai 2 (1/2, 0/0), Matteo Piccoli 0 (0/0, 0/1), Andrea De nicolao 0 (0/0, 0/1), Andrea Beltrami 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 6 / 12 – Rimbalzi: 35 12 + 23 (Grant Basile 11) – Assist: 10 (Tyrus Mcgee 4).
Ufficio stampa Reale Mutua Basket Torino
Mercoledì 9 aprile, alle ore 21, si esibirà il Coro di Santa Pelagia, in via San Massimo 21, con la partecipazione del pianista spagnolo Antonio Galera in concerto
La ricchezza della musica classica ispano americana risiede nella sua profonda integrazione nel folklore della chitarra e del flamenco, creando un linguaggio unico che fonde il popolare con l’accademico. Compositori come Falla e Albéniz, in Spagna, e Gina Stera, in Argentina, hanno tratto ispirazione da danze e canzoni popolari, incorporando tecniche come tremoli e rasgueos, nelle loro composizioni pianistiche, per evocare il suono caratteristico della chitarra. Per i due artisti anche il cantejondo e gli stili del flamenco, con la loro profondità ritmica ed emotiva, hanno influenzato le loro opere, aggiungendo un’intensità espressiva e un’identità culturale distintiva che hanno arricchito la musica classica e ispirato contemporanei come Debussy. Questa influenza continua a risuonare oggi nel nuovo repertorio di Antonio Galer, dove gli echi di queste tradizioni sono ancora presenti. Il pianista, premiato come miglior interprete di musica spagnola al Premio Iturbi si è esibito in prestigiose sale da concerto in tutto il mondo. Vincitore di numerosi concorsi, tra cui il prestigioso Yamaha Music Foundation of Europe Award, ha svolto un’intensa attività concertistica in tutta la Spagna, esibendosi nelle principali sale e festival del Paese e ricevendo entusiastici consensi da parte della critica, di straordinari sensibilità, controllo tecnico infallibile, musicalità da vero rara. Recentemente è stato invitato a tenere il suo recital di debutto all’Auditorium Nazionale di Madrid, eseguendo il concerto K 467 di Mozart. Fortemente legato alla musica dei compositori spagnoli, ha ricevuto il premio per la migliore interpretazione di musica spagnola al concorso premio Iturbi di Valencia. Nel suo nuovo album, “Cordes”, esplora la relazione tra pianoforte e chitarra, presentando una ricerca sonora originale e audace da pianista di forte personalità.
Mara Martellotta
Anziana raggirata: arrestate due donne
La Polizia di Stato ha arrestato a Torino due donne, di 57 e 39 anni, per furto aggravato in abitazione a danno di un’anziana signora.
Gli operatori della Squadra Mobile notavano due donne intente ad osservare le persone di passaggio, effettuando continue inversioni di marcia con la propria auto e rallentando ogniqualvolta incrociavano sulla loro strada un anziano, come a volerne intuire la direzioni.
Intorno alle cinque del pomeriggio, le due donne, nel frattempo travisatesi, approcciavano un’anziana signora con evidenti difficoltà di deambulazione, e poco dopo accedevano con lei in uno stabile di via Turati, guardandosi ripetutamente intorno in modo da accertarsi di non essere notate. Le due venivano poi viste uscire, circa mezz’ora dopo, con una busta al seguito. I poliziotti le fermavano, trovandole in possesso di diversi pezzi di argenteria: posate, vassoi e brocche.
Le due donne che si erano presentate all’anziana come inviate dell’amministratore condominiale per compiere verifiche sull’impianto idrico, l’avevano invitata a radunare tutti i preziosi, richiesta a cui però la vittima non aveva dato seguito. Proseguendo nella loro farsa le due donne, con la scusa di controllare le tubature, avevano iniziato a girare per la casa aprendo cassetti e impossessandosi di diversi oggetti prima di andare via e venire fermate dalla Polizia all’uscita dell’immobile.
Il procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Torino si trova nella fase delle indagini preliminari pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore delle indagate, sino alla sentenza definitiva.
Ciononostante, in sede di convalida dell’arresto, il G.I.P. del Tribunale di Torino ha ravvisato nei suoi confronti la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, convalidando la misura dell’arresto e disponendo per entrambe le misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla P.G e dell’obbligo di dimora nel Comune di domicilio
Crocetta, Scanderebech (Fi): “Sicurezza a rischio”
Nel quartiere Crocetta, una crescente emergenza legata allo spaccio di sostanze stupefacenti, sta contaminando aree sensibili come scuole e parchi. Federica SCANDEREBECH, Capogruppo di Forza Italia, ha ascoltato le preoccupazioni dei cittadini e ha deciso di portare la questione in prima linea con un’interpellanza, chiedendo alle Istituzioni di agire con sollecitudine.
Conclude SCANDEREBECH (FI): “Il Comune ha le competenze per poter intervenire, ad esempio, disponendo pattuglie di Polizia Municipale negli orari di ingresso e uscita dalle scuole, quale efficace deterrente. In aggiunta, potrebbe esercitare la propria competenza qualora colga situazioni di illecito in flagrante. Inoltre, di fronte a un problema grave, un’azione politica mirata potrebbe accelerare il potenziamento dell’illuminazione, che, pur rispettando la normativa, non corrisponde alla percezione dei cittadini. Ho chiesto all’Assessore e al Sindaco di portare con urgenza questa situazione al Tavolo tecnico sulla sicurezza, per farsi portavoce della richiesta di attuare al più presto un piano di intervento che coinvolga tutti i livelli di competenza e che sia rapido ed efficace. L’Amministrazione deve fare la sua parte, concentrando forze ed energie, agendo al fianco dei cittadini invece di demandare sempre la responsabilità alla competenza di altri.»
Cresce il numero di condanne legate ai crimini ambientali, come dicono i numeri che sono stati presentati dalla presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Alice De Marco, in Consiglio regionale – Commissione Legalità. Il rapporto Ecomafia 2024 parla di 1359 reati, 1262 persone denunciate, 20 arresti e 236 sequestri, con alcune province più colpite: Torino con 289 reati accertati, 203 persone denunciate, 10 arresti e 88 sequestri. Cuneo con 221 reati, 190 denunce e 16 sequestri. Alessandria con 114 reati, 104 denunce e 15 sequestri.
Il Piemonte è all’8° posto a livello nazionale per reati nel ciclo dei rifiuti. Solo nella provincia di Torino si contano 127 reati e 62 illeciti amministrativi. Due le grandi inchieste del 2023 che hanno approfondito il fenomeno, Dark Metal e Oro Nero, condotte dalla Dda di Torino.
Per quanto riguarda gli incendi negli impianti di trattamento rifiuti, la regione è al 5° posto con 123 incendi dal 2013 al 2024, pari all’8,4% dei casi nazionali.
Anche la l’illegalità nel ciclo del cemento ha numeri significativi: 533 reati nel 2023 (10° posto nazionale), in aumento del 13,7% rispetto al 2022.
Crescono, inoltre, nel 2023 i fenomeni illegali accertati in tutti i settori dell’agroalimentare italiano, l’attività ispettiva svolta dai Carabinieri nell’ambito del contrasto al caporalato e lavoro irregolare in agricoltura, avviata nel mese di aprile 2023, ha permesso di individuare un quadro diffuso di sfruttamento lavorativo nel territorio delle Langhe.
La preoccupazione sul fenomeno è stata confermata dal comandante dei Carabinieri forestali del Piemonte, Valerio Cappello, spiegando che i rifiuti sono un settore economico a basso rischio dove la pena prevista è da uno a sei anni, mentre per altre attività criminali, come il traffico di stupefacenti, le pene sono molto più alte. In questo quadro, anche il sequestro dei beni viene considerato un “rischio professionale” compensato dalla massimizzazione del profitto che deriva dai tagli – fino al 50% – sulla sicurezza nei luoghi su lavoro e su sicurezza ambientale nelle aziende infiltrate dalla criminalità. L’effetto più deleterio che si sta producendo da queste attività è l’abbassamento dei prezzi, che permette a chi opera nell’illegalità di produrre concorrenza sleale nel sistema. Pertanto l’imprenditore, anche onesto, che si rivolge al mondo del subappalto non si pone il problema del prezzo più basso e di quali tagli sulla sicurezza siano stati fatti.
Durante la seduta sono intervenuti per chiarimenti diversi consiglieri Pd, Lega M5s e Avs.
Durante la seduta congiunta con la Commissione Bilancio, l’assessore a Usura e beni confiscati ha illustrato la proposta di delibera che modifica le modalità di assegnazione dei contributi per il recupero dei beni confiscati. Verranno ammesse ai bandi anche le unioni dei comuni e non solo le realtà singole. Aumenta fino al 70% il contributo della Regione per la spesa per gli interventi strutturali, fino a un massimo di 100 mila euro, soglia che sale fino al 90% per i comuni sotto i 5000 abitanti. Rimane invece fissa la soglia del 50% per le attività di recupero sociale, ma aumenta il contributo fino a 100 mila euro.
Dopo le consultazioni delle realtà interessate, la proposta tornerà in Commissione per il via libera definitivo e il passaggio in Aula.
Durante la discussione sono intervenuti alcuni consiglieri di Fdi, Pd, Avs.