ilTorinese

Magi di +Europa parla di trasporti

Interverrà in collegamento anche il segretario nazionale Riccardo Magi all’incontro che +Europa ha organizzato a Torino domani (venerdì 24 novembre) alle 18 presso il ‘SocialFare’ in via Maria Vittoria 38, sul tema dei Trasporti in Piemonte.

“Il titolo dell’incontro ‘Connessioni veloci’ sintetizza l’obiettivo e i contenuti programmatici che si propone il nostro partito. Connessioni veloci verso l’Europa e il resto d’Italia. Connessioni veloci ferroviarie, stradale e digitali all’ interno della regione. Il bilancio della Giunta Cirio è disastroso a danno delle imprese e dei cittadini piemontesi”. Così dichiarano in una nota il Coordinatore regionale Flavio Martino, che introdurrà l’incontro, e Marco Cavaletto, Presidente di +Europa Torino che lo modererà. Previsti anche gli interventi di Roberto Zucchetti, docente di economia dei trasporti all’università Bocconi di Milano; Giandomenico Orlando, del direttivo di +Europa Torino; Paolo Foietta, presidente della commissione intergovernativa Italia – Francia per la Torino Lione e già direttore della città metropolitana; Livio Ambrogio, presidente della Ambrogio Trasporti, imprenditore nel settore della logistica; Rudi Paesante, esponente di +Europa Cuneo ed esperto nel settore trasporti; Miriam Abate, già animatrice del disabilità pride e coordinatrice dell’associazione Luca Coscioni Torino. L’incontro sarà aperto da un breve intervento di saluto di Beatrice Pizzini, portavoce di +Europa Torino

Forza Italia con Pichetto per il futuro dell’Autoporto Pescarito

Forza Italia  organizza un incontro pubblico  venerdì 24 novembre ore 20:30 a San Mauro Torinese presso la sala consigliare di vis Municipio 1. L’occasione sarà quella di parlare in modo determinato sul futuro dell’area industriale “Autoporto Pescarito”.

Interverranno al dibattito moderato da Federico Messina, il sindaco di San Mauro Torinese Giulia Guazzora, il sindaco di Settimo Torinese Elena Piastra, l’assessore del comune di Torino Giovanna Pentenero, la consigliera delegata della Città metropolitana di Torino Sonia Cambursano, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Frattin, il senatore di Forza Italia e coordinatore provinciale di Torino, Roberto Rosso, l’assessore regionale al Bilancio e Attività Produttiva Andrea Tronzano. 

Porte di Moncalieri in campo con l’Associazione Arci Centro Donna

 Per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

 – Il Centro Commerciale Porte di Moncalieri, in gestione a Odos Group, ha deciso di sostenere il progetto “Le mie nuove ali” che il prossimo 25 novembre vedrà coinvolta l’Associazione Arci Centro Donna che da più di vent’anni si dedica ai processi di autodeterminazione, di autonomia e responsabilità delle donne.

L’Associazione verrà ospitata nella galleria del Centro per una giornata di sensibilizzazione e divulgazione: verrà posizionata una panchina rossa corredata di targa, simbolo della lotta contro la violenza verso le donne, in collaborazione con PanchineRosse™, movimento internazionale ideato e realizzato da Stati Generali delle Donne HUB. Il Centro verrà censito nel sito web ufficiale panchinerosse.it. Inoltre, durante la giornata, verranno donati gratuitamente l’opuscolo informativo “Le mie nuove ali”, che riporta l’esperienza di una delle tante donne vittime di violenza domestica promosso da “La Nuova Gerusalemme Onlus”, e un braccialetto realizzato con specifico elastico rosso utilizzato solitamente per le spalline dei reggiseni dotato di targhetta centrale che riporta il QR Code per ascoltare il podcast della testimonianza.

Attività: direttamente dal Moncalieri Jazz il DUO SOLE

Secondo l’Osservatorio dei Diritti, il 25 ottobre 2023 sono arrivati a 100 i femminicidi in tutta Italia, e di questi 54 donne hanno trovato la morte per mano del partner o di ex partner. Il femminicidio è il caso più estremo ma la violenza di genere può manifestarsi in molte forme: violenza domestica, molestie, violenza psicologica, cyberbullismo solo per citarne alcune. La società nel suo complesso deve promuovere un cambiamento culturale che favorisca il rispetto reciproco e l’uguaglianza tra uomini e donne.

Il Centro Commerciale Porte di Moncalieri e Odos Group hanno deciso di sostenere il progetto perché il tema della violenza sulle donne è tristemente noto e quanto mai attuale” – spiega Valerio Palumbo, Direttore del Centro – “In un momento in cui tra i tre criteri Ambiente, Sociale e Governance, continua ad essere prevalente la dimensione ambientale («E»), vogliamo porre attenzione anche al fattore sociale, che si concretizza – tra le altre cose – nell’attenzione alla parità di genere, alla diversità e all’inclusione, consapevoli dell’impatto che questo messaggio può generare sulla comunità e del cambiamento culturale che può favorire”.

Per avere maggiori informazioni visita il sito www.portedimoncalieri.com

Il Calendario dell’Avvento Paideia

L’attesa del Natale è un racconto inclusivo

Tutti i fondi raccolti con il progetto saranno utilizzati per garantire percorsi di riabilitazione e momenti felici ai bambini con disabilità seguiti da Fondazione Paideia e alle loro famiglie.

Torna anche quest’anno, in un format nuovo e originale, il Calendario dell’Avvento Paideia, un progetto solidale e inclusivo realizzato da Fondazione Paideia in collaborazione con l’autore di libri per bambini Lorenzo Naia aka La Tata Maschio e l’illustratrice per l’infanzia Roberta Rossetti.

Dimenticate il classico tabellone con le caselline da aprire: il Calendario dell’Avvento quest’anno è una scatola regalo decorata double face con al suo interno un racconto, “Pranzo di Natale cercasi”, una magica storia natalizia a puntate e 24 sorprese connesse al racconto che si trasformano in decori per l’albero e segnaposti per il cenone. Ogni giorno è anche l’occasione per imparare qualcosa di importante: tutte le sorprese portano infatti con sè un messaggio, una suggestione da scoprire, un gesto di gentilezza da fare.

Ma il Calendario dell’Avvento Paideia è molto più di questo: da sempre in Fondazione ci si impegna per promuovere una cultura attenta ai bisogni di tutti i bambini e tutte le bambine. Per questo Pranzo di Natale cercasi non poteva che essere un racconto (e un progetto) davvero inclusivo.

Grazie al prezioso lavoro di Lorenzo e Roberta, la storia di Chiodino il riccio e dei suoi amici è un racconto “accessibile” diviso in capitoli, ognuno scritto con un linguaggio diverso: narrazione tradizionale, CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa), Silent Book e filastrocche. Questo per essere fruito da un pubblico di piccoli lettori sempre più ampio: bambini con disabilità ma anche bambini piccolissimi o bimbi stranieri che non hanno ancora famigliarità con la lingua italiana. Perché per Paideia siamo tutti parte della storia, ognuno con il proprio linguaggio e le proprie competenze, con i propri limiti e con le proprie personali abilità.

Con una donazione minima di 25 euro, un euro al giorno fino a Natale, tutti potranno vivere, pagina per pagina, attività su attività, la magia di una storia solidale e inclusiva e contribuire a sostenere i progetti dedicati ai bambini con disabilità e alle loro famiglie che la Fondazione organizza.

Il calendario solidale di Paideia è disponibile su https://bit.ly/calendario-avvento-paideia23 e presso il Centro Paideia di Via Moncalvo 1 a Torino.

Lorenzo Naia sul web La Tata Maschio

Se gli si chiede qual è il suo mestiere, risponde: la Tata Maschio! Ha studiato psicologia e comunicazione e ha lavorato per diversi anni nell’ambito dei servizi educativi. Oggi continua a occuparsi di infanzia, attraverso le parole: è autore per bambini e ragazzi, collabora con riviste e magazine online ed è consulente creativo per progetti rivolti alle famiglie. Ha avviato una sua linea di kids&paper design, La Tata Market, e dal 2016 si dedica alla formazione su scrittura, lettura e creatività.
www.latatamaschio.it
IG @latatamaschio
FB La Tata Maschio

Roberta Rossetti aka Il T-rex a pois

Illustratrice freelance con i piedi tra le montagne torinesi e la testa sempre in viaggio. Si dedica principalmente a progetti creativi rivolti all’infanzia e alle famiglie, dall’editoria a campagne di comunicazione per brand e aziende, passando per la formazione per adulti con proposte di corsi e workshop. Lavora con tecniche tradizionali e non digitali come l’acquerello, le matite colorate e il collage. Le sue illustrazioni trovano casa negli albi, ma anche in coloring e activty book, prodotti tessili, packaging e pattern.
www.robertarossetti.it

IG @iltrexapois
FB Il T-rex a pois

Fondazione Paideia è un ente filantropico che opera per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Nata nel 1993 per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, la Fondazione è sostenuta finanziariamente dal gruppo Ersel e dall’impegno di tanti sostenitori. Perché paideia? Il termine, in greco, significa infanzia, crescita, educazione, formazione. Paideia offre accoglienza, sostegno e momenti felici ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, prendendosi cura di genitori, fratelli, sorelle e nonni, affinché ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità. L’obiettivo è sostenere la crescita dei bambini e di chi si cura di loro, partecipando alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.

Il Centro Pannunzio per una cultura liberal-democratica. Audizione in Comune

Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio di Torino, che ha fondato insieme a Mario Soldati e Arrigo Olivetti, è stato audito nella seduta del 23 novembre  della Commissione Cultura, presieduta da Lorenza Patriarca (PD).

Il Centro – ha detto Quaglieni – ha rappresentato la storia della città ed è un luogo di confronto – e a volte scontro – tra idee differenti, sempre però con uno spirito costruttivo.

È un polo aggregativo   per il mondo della cultura, dell’arte e del giornalismo, all’insegna della cultura liberal-democratica, sempre aperta al confronto.

Esperienze come quelle del Centro Pannunzio che promuovono laicità, dialogo, ecumenismo e cultura antifascista fanno di Torino una grande città – ha dichiarato Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) nel dibattito in Commissione.

Sara Diena (Sinistra Ecologista) ha ringraziato il Centro, a cui erano iscritti i suoi nonni, per le attività svolte e ha ribadito la necessità di finanziare la cultura in una società sempre più individualizzata.

Anche Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) e Amalia Santiangeli (PD) hanno elogiato il Pannunzio e chiesto informazioni sul coinvolgimento dei giovani.

Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani), soddisfatto per l’audizione, ha ricordato che aveva chiesto di convocare il Centro Pannunzio in Conferenza dei Capigruppo sulla questione della rimozione del crocifisso in Sala Rossa e ha sollecitato un approfondimento.

Massimiliano Quirico – CittAgorà

L’Istituto delle Rosine presenta i nuovi corsi e apre un Punto di Ascolto per Donne in Difficoltà

OPEN DAY 25 NOVEMBRE 2023 – VIA DELLE ROSINE, 11 – Dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18 

È passato appena un mese da quando (sabato 7 e domenica 8 ottobre) l’Istituto delle Rosine, secolare opera assistenziale-religiosa torinese, ha iniziato una nuova vita proponendosi come Polo artistico e culturale a servizio della città e l’offerta didattica si arricchisce con corsi di prossima apertura di: conversazione in spagnolo, tedesco, russo e altre lingue straniere, corso di pittura, corso di canto, musica e seminari di psicologia e dedicati al fisco. Gli altri corsi continuano a essere operativi, così come le iscrizioni (sul sito www.lerosine.it).

Durante l’open day, sabato 25 novembre, dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18, sarà possibile visitare le sale del Polo e scoprire le novità.

Alle ore 10 il direttore generale Massimo Striglia e la direttrice artistica Sara D’Amario presenteranno, simbolicamente nella Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, un Punto di Ascolto per Donne in difficoltà che sarà aperto proprio in via delle Rosine 11. È un servizio che sarà gestito dalla dott.ssa Roberta Margiaria, psicologa, psicoterapeuta, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi che sarà presente all’Open Day. Sono previsti 10 colloqui psicologici individuali gratuiti.

“Continuiamo ad ampliare le nostre proposte non solo per quanto riguarda la parte didattica ma anche con una particolare attenzione alle donne e alle ragazze” dichiara Sara D’Amario – “con il Punto di Ascolto per Donne in Difficoltà e altre iniziative sociali che sono in cantiere, l’Istituto delle Rosine continua la sua missione secolare rinnovando il suo impegno sociale, iniziato a metà del 1700 dalla sua fondatrice, Madre Rosa Govone, e mai abbandonato”.

La generosità, la determinazione e la genialità di Rosa Govone si sono concretizzate nell’accoglienza di fanciulle e donne in difficoltà. La sua intuizione si è rivelata anticipatrice dell’“empowerment femminile” ed è legata al lavoro: Rosa Govone capì di poter aiutare queste persone a cambiare il proprio destino, accogliendole in comunità e, soprattutto, insegnando loro un mestiere. 

Questa tradizione di trasmissione del sapere, della cultura, della formazione professionale e dell’accoglienza è rimasta intatta nei secoli, portata avanti con costanza e determinazione dalle Rosine, guidate di volta in volta dalla Madre Superiora, fino ad oggi, con Madre Ausilia Concas. Proprio dal suo desiderio di rinnovare la missione della fondatrice nasce il Punto di Ascolto per Donne in Difficoltà.

A questa importante attività, si aggiungono anche dei seminari mensili in cui verranno trattati temi e problematiche che possono riguardare le donne in momenti diversi della loro vita. 

“La creazione del Polo Artistico” – dichiara il direttore generale Massimo Striglia – “ha permesso di iniziare attività didattiche e di formazione che, nel rispetto del luogo, del suo spirito, della sua storia, portano nuove entrate economiche in grado di finanziare anche le nuove opere sociali”.

I CORSI E I SEMINARI GIA’ ATTIVI SONO:

Corsi: Cucito 4.0, annuale e a pacchetti di 5 lezioni, calligrafia, conversazione inglese e francese, recitazione bambini, ragazzi e adulti, dizione in 10 lezioni. 

Di prossima apertura: conversazione in spagnolo, tedesco, russo e altre lingue straniere, corso di pittura, corso di canto, musica.

Seminari: Criminologia, public speaking, storia del cinema, sviluppo delle life skills.

Di prossima apertura: seminari di psicologia, SOS fisco.

Biografia Dott.sa Roberta Margiaria

Laureata in Psicologia clinica e di comunità a Torino e specializzazione in psicoterapia presso l’Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza, a Roma, istituto di orientamento psicoanalitico lacaniano. È iscritta all’elenco degli psicoterapeuti del Piemonte.

Ha lavorato presso il Servizio Genitori Ancora della Provincia di Torino, che accoglieva genitori separati o che si stavano separando e provavano a percorrere le vie della mediazione familiare. A partire da questa esperienza e dal lavoro congiunto colleghi di altre istituzioni della Città che si occupavano di mediazione, sociale e penale minorile, lavora al Progetto Rete Dafne che vede la luce nel 2008 e che si istituisce come Associazione Rete Dafne onlus nel 2015.

L’Associazione Rete Dafne Onlus è nata su impulso della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, e vede coinvolti, in un’azione integrata, Enti Pubblici e privati con la finalità di dare ascolto e sostegno alle richieste delle persone vittime di reato e ai loro familiari. Si tratta di una rete di servizi che, rispondendo a quanto previsto dalla Direttiva Europea 2012/29/UE del 25 ottobre 2012 in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, fornisce ascolto, informazione ed orientamento, oltre a percorsi specialistici di sostegno psicologico, di trattamento integrato psicologico-psichiatrico, di informazione sui diritti, mediazione e accompagnamento ai percorsi di giustizia riparativa a quanti hanno subito, direttamente o indirettamente, una qualsiasi tipologia di reato, siano essi maggiorenni che minorenni. In questo ambito lavora come psicoterapeuta nell’ascolto delle persone offese e è Referente per la clinica e la formazione. 

Docente per Rete Dafne Italia per la formazione degli operatori delle nuove equipe dei servizi per le vittime di reato che sorgono in Italia. È socia fondatrice dell’Associazione Ghenos, associazione di psicoterapeuti. È socia di Ipol, Istituto Psicoanalitico di Orientamento Lacaniano, scuola di psicoterapia di orientamento lacaniano con sede a Torino in cui è docente.

È psicoanalista a Torino, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. È coautrice di diverse pubblicazioni collettive risultato del lavoro dell’Antenna clinica di Ipol di Torino e di un testo che è appena uscito dal titolo Trasformazioni. L’assistenza alle persone vittime di reato edito da EGA, pubblicato in occasione dei 15 anni di attività dell’Associazione Rete Dafne.

Dal 2020 è Giudice Onorario presso la Corte d’Appello del Tribunale dei Minori, sezione minori e famiglie.

Da diversi anni collabora con l’Asilo Bilingue Umberto I di Moncalieri dove incontra i genitori che lo desiderano e lavora con le maestre. Ha uno studio a Torino dove riceve privatamente.

Info al pubblico: www.lerosine.it

I caffè storici di Torino inseriti nella Historic Cafes Route

PATRIMONIO STORICO DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE

Una tra le prime cose che ho apprezzato venendo a vivere a Torino sono stati i suoi eleganti caffe’, luoghi di memoria storica, regali e in linea con lo stile frugale di questa citta’ . Non era unicamente la voglia di qualcosa da consumare che mi attirava negli interni di questi ambienti, ma il desiderio di visitarli, di viverli, di ammirarne gli arredi, i particolari e di provare quella gradevole sensazione che ti riporta ad uno splendore del passatoimmaginando il passaggio di personaggi importanti, aristocratici, scrittori, letterati. L’Associazione Caffe’ Storici sa farne un ritratto perfetto riportandone, nella sua presentazione, le peculiaricaratteristiche “ Sono espressione di uno stile di vita, un modo di essere, di vivere, dal senso di sobrietà innato, quasi sommesso, senza eccessi: per quanto eleganti siano gli arredi di ognuno di loro e per quanto garbati siano i gesti di chi serve al banco o ai tavoli, non c’è mai ridondanza ed opulenza sulle pareti e nei banconi, ma raffinata armonia di linee e di colori”.

Queste meraviglie di tradizione e cultura sono state inserite nella Historic Cafes Route, itineraio internazionale dei caffe’ storici che ne riunisce circa 100 in tutta Europa. Il Piemonte rappresenta il maggior numero di caffe’ storici in Italia, solo a  Torino se ne contano 13 mentre gli altri 7 sono sparsi per tutta la regione. I locali torinesi sono: il Bicerin, il Caffe’ Elena, Stratta, Baratti, Florio, Caffe’ Mulassano, la Gelateria Pepino, Platti, il Caffe’ San Carlo, Caffe’ Torino, la Pasticceria Abrate, Pfatish e Moderna Torrefazione Caffe’. Oltre alla bellezza e al loro stile, questi luoghi sono depositari della trazione gastronomica del Piemonte, con i loro prodotti squisiti hanno fatto la felicita’ di centinaia dipalati e allo stesso tempo hanno fatto conoscere specialita’ come il Bicerin, il Pinguino, i Nocciolini o il tramezzino. La tradizione passa anche per la tavola, in questo caso per i tavolini, dove ci vengono servite delizie a cui e’ difficile rinunciare sia per noi cittadini che per chi, mosso da un sentito dire accertato, approda in questa favolosa citta’ e la celebra gustando le sue unicita’culinarie.

E’ necessario tutelare e promuovere queste eccellenze che fanno parte della nostra cultura e della nostra societa’ e a breve sara’istituito un elenco dei locali storici, “Veri tesori da scoprire e valorizzare” dice l’Assessore alla Culture della Regione PiemoneVittoria Poggio, che dovranno avere alcuni requisiti come almeno 70 anni di attivita’ e vincoli di tutela.

Cavour beveva il suo Bicerin nell’omonivo caffe’, Erminio Macario e Mario Soldati frequentavano  Mulassano, Cesare Pavese prediligeva il Bar Elena, Luigi Einaudi era un cliente di Platti, Benedetto Croce amava il Caffe’ San Carlo; storia e storie,vite vissute in luoghi unici e iconici, un passato glorioso da proteggere, una eredita’  importante da magnificare.

MARIA LA BARBERA

Come funzioneranno i playoff di marzo 2024 per qualificarsi ad Euro 24 in Germania?

Spareggi per Euro 2024 in Germania

Come funzioneranno i playoff di marzo 2024 per qualificarsi ad Euro 24 in Germania?

Ricordiamo che agli Europei 2024 si sono già qualificate 21 squadre,Italia compresa.Le partecipanti saranno 24, le ultime tre arriveranno dalle dodici squadre che prenderanno parte agli spareggi di marzo.
Quindi i playoff li disputeranno 12 squadreche prenderanno parte a tre distinti percorsi di spareggio (con due semifinali e una finale) e che porteranno 3 squadre a Euro 2024. Ecco le partecipanti:
Bosnia ed Erzegovina
Estonia
Finlandia
Galles
Georgia
Grecia
Islanda
Israele
Kazakistan
Lussemburgo
Polonia
Ucraina

Queste squadre nazionali,in totale12 , non sono state selezionate in base ai risultati delle qualificazioni, ma a quelli di Nations League.Quindi ai playoff vanno le vincitrici dei gironi delle Leghe A, B e C dell’ultima Nations League, ma se si sono già qualificate tramite qualificazioni, queste vengono sostituite dalla squadra successiva con la migliore classifica della stessa lega.

Enzo Grassano

Una notte al Museo del Risorgimento. Appuntamento speciale di Club Silencio

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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Sabato 25 novembre 2023

 

 

Una notte al Museo torna nel cuore storico di Torino

per un momento di condivisione e riflessione, con uno sguardo rivolto all’attualità

che passa attraverso l’arte e gli occhi delle donne

 

Una notte al Museo del Risorgimento – credit Federico Masini Studio

Sabato 25 novembre torna Una notte al Museo, il format ideato e realizzato dall’associazione Club Silencio con l’intento di valorizzare e promuovere il patrimonio storico-culturale dei musei e degli edifici storici d’Italia. L’appuntamento è al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, nel cuore della città.

 

Una serata importante che si inserisce tra le iniziative dedicate della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in programma per il 25 novembre con l’obiettivo di scoprire il museo e riflettere collettivamente su un tema importante della nostra contemporaneità attraverso installazioni e opere d’arte, performance e giochi interattivi per accendere lo sguardo e nuove consapevolezze.

 

La serata si svolgerà dalle 19 a mezzanotte all’interno delle sale di Palazzo Carignano, dove i visitatori verranno guidati alla scoperta delle storie e delle curiosità legate al ruolo delle donne nel Risorgimento. Inoltre, sarà possibile visitare la mostra NONOSTANTE IL LUNGO TEMPO TRASCORSO. Le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945, un viaggio lungo le tappe del duro percorso di costruzione della Repubblica Italiana compiuto da decine di migliaia di civili e militari italiani che, attraverso il proprio sacrificio, hanno consentito di gettare le basi per la costituzione del nostro attuale Stato repubblicano e democratico.

 

Ad arricchire la proposta culturale, l’installazione fotografica de Le Scapigliate Prendi spazio: un’opera che si propone di portare i corpi delle donne al centro della loro storia. Non ci sono altre voci narranti se non quelle dei corpi immortalati negli scatti che si fanno sempre più immensi e potenti, fino ad occupare lo spazio che a loro spetta.

 

Spazio alla Virtual Reality con la performance immersiva dell’illustratrice e fumettista torinese Santa Matita; mentre l’artista Viola Gesmundo condurrà un laboratorio in cui accompagnerà i partecipanti nell’identificazione e nel disassemblaggio degli stereotipi di genere che spesso emergono nella comunicazione pubblicitaria che ci circonda quotidianamente.

 

Ad accompagnare l’evento, la selezione musicale a cura di The Taste che risuonerà tra le storiche sale del Museo.

 

Per partecipare alle serate di Una notte al Museo è necessario accreditarsi sul sito di Club Silencio al link

https://clubsilencio.it/next-event/

Allo stesso link è possibile inoltrare l’invito a un amic*

 

CHE COS’È CLUB SILENCIO

Club Silencio porta avanti tre direzioni progettuali: l’una relativa al rendere accessibile il patrimonio artistico-culturale locale ai giovani under 35, l’altra impegnata nel favorire l’empowerment giovanile locale, l’ultima volta a diffondere e sensibilizzare sullo sviluppo sostenibile. Tra i suoi progetti più noti certamente c’è Una notte al Museo, che dal 2017 ad oggi ha toccato oltre 40 musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia, oltre a Earth Day, tenutosi nel 2023 per la prima volta a Torino con oltre 25.000 partecipanti nei Giardini Reali per celebrare la Giornata Mondiale della Terra.

Da ottobre 2022 Club Silencio è certificata ISO 20121 per la “Gestione eventi sostenibili”.

 

www.clubsilencio.it

DRIVE DIFFERENT, 50 anni di politiche sulla mobilità e di ricerca a Torino città dell’auto

24 novembre 2023 – 7 aprile 2024, Museo Nazionale dell’Automobile

 

Dal 23 novembre del 1973 – data in cui il Governo Rumor vara misure restrittive e divieti per contenere i consumi di energia – ai giorni nostri: cinquant’anni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche.

 

Il curatore Giosuè Boetto Cohen: “Il racconto di questa mostra indica che le risposte a una sfida epocale devono essere diverse e complementari, perché così sono gli scenari in cui l’uomo vive e i suoi bisogni”.

 

Il sogno generalizzato di possedere un’automobile, un parco circolante che quadruplica negli anni Sessanta, lo sconvolgimento delle città che si riempiono di auto, la viabilità nei centri storici che si congestiona e le piazze artistiche che si trasformano in immensi parcheggi. Poi, nel 1973, il conflitto in Medio Oriente con gli eserciti di Egitto e Siria che attaccano a sorpresa Israele. E il prezzo del petrolio che sale da tre a dodici dollari al barile. E così il 23 novembre del 1973 l’avvio di una fase storica nota come Austeritysancita dal Decreto Legge 304 del Governo Rumor con nuovi e improvvisi divieti e restrizioni per contenere i consumi di energia: proibito l’uso delle auto la domenica, ridotti i termostati nelle case, l’illuminazione nelle strade e i limiti di velocità; cinema, teatri e attività commerciali costretti ad abbassare le serrande anticipatamente e le pompe di benzina chiuse dalle ore 12 del sabato e per tutta la domenica.

A partire da questo 50° anniversario, la mostra “DRIVE DIFFERENT. Dall’Austerity alla mobilità del futuro”, al Museo Nazionale dell’Automobile dal 24 novembre 2023 al 7 aprile 2024, propone una riflessione sulle sfide della mobilità e sulle domande che è necessario porsi perché la ricerca tecnologica, da una parte, e le abitudini individuali, dall’altra, convergano sull’obiettivo comune di salvaguardare il pianeta. Un racconto multimediale, unico nel suo genere, che parte dalla crisi petrolifera degli anni Settanta, ripercorre decenni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche, e attraverso scatti, documenti, filmati, modelli, installazioni si interroga sul passato e analizza le sfide della Future Mobility, indissolubilmente legate agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

DRIVE DIFFERENT è ideata e curata per il MAUTO da Giosuè Boetto Cohen, realizzata in collaborazione con Stellantis Automobile Club Italia (ACI), con il supporto di EniPolitecnico di Torino, Senseable City Lab (Massachusetts Institute of Technology – MIT), e Quattroruote, e con il patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione Piemonte Città di Torino.

 

Il percorso espositivo e le iniziative correlate

La mostra parte dall’automobile come simbolo del desiderio di autonomia e libertà negli anni Sessanta: tra il 1962 e il 1973 undici milioni di nuove automobili vengono immatricolate in Italia. Prodotta a ritmi mai visti nelle fabbriche da centomila operai, premiata dalle scelte politiche, infrastrutturali e di costume, l’automobile è una grande irresistibile promessa di libertà. Ma “l’auto per tutti” e il suo acquisto divenuto ormai abbordabile riserva effetti collaterali elevatissimi, che oggi tutti conoscono.

 

Tra l’Italia del boom economico e l’Italia dell’austerità c’è la Guerra del Kippur, che scatena la prima crisi petrolifera dell’Occidente. Infatti, l’influenza politica degli Stati Uniti per convincere lo Stato Ebraico a interrompere la sua marcia e accogliere le successive risoluzioni dell’ONU porta l’OPEC, l’associazione dei Paesi produttori, a quadruplicare il prezzo del petrolio e i Paesi occidentali iniziano ad adottare misure di razionamento dell’energia. In Italia il Governo Rumor vara il decreto legge 304: per la prima volta, dai tempi della guerra, le pompe di benzina vengono chiuse nei weekend, le città riducono l’illuminazione del 40%, gli uffici pubblici anticipano la chiusura alle 17.30, i negozi sono obbligati ad abbassare le serrande alle 19, ai locali notturni viene imposto di chiudere alle 23 e viene proibito l’uso delle auto la domenica.

 

Il percorso espositivo prosegue con fotografie dell’epoca, pagine dei giornali e servizi televisivi che testimoniano la reazione degli italiani ai provvedimenti sull’Austerity: pervasi da un certo ottimismo e confidando nella breve durata delle norme, cercano di trasformare le restrizioni in un diversivo. Nei weekend restano a casa o si spostano a piedi, in bicicletta, su tram e corriere; rispolverano pattini e monopattini. Anche cavalli e calessi ricompaiono nelle città, tra lo stupore generale. Poi in aprile, con lo spegnimento dei termosifoni, il divieto di circolazione diventa a targhe alterne. Nel frattempo, il prezzo della benzina raddoppia passando da 138 a 315 lire/litro e nel 1977 la Super arriva a costare 500 lire/litro, circa 2 euro, fatte le dovute proporzioni. Come oggi.

 

Poi le soluzioni tecnologiche, le invenzioni sperimentali e le politiche sulla mobilità che emergono dagli anni dell’Austerity: la sfortunata avventura del motore rotativo Wankel, la concept car “Kar-a- sutra” (dissacrante veicolo esposto al MoMA di New York nel 1972, che anticipa, a suo modo, la vettura a guida autonoma), la prima metropolitana moderna a Milano, l’alta velocità ferroviaria; le criticità del traffico aereo e navale, le piste ciclabili in città.

 

Tra lezioni imparate e occasioni perdute, il percorso espositivo ci porta ai nostri giorni. Altre guerre minacciano le riserve energetiche e la stabilità politica ed economica dell’intero pianeta. E mentre questo accade, anche l’equilibrio ambientale della Terra si incrina: il 7 luglio 2023 l’ONU ha dichiarato che l’innalzamento termico è ormai “fuori controllo”. I termini del problema fanno un salto di scala: non più una crisi contingente, in un paese o un emisfero. Tutto il mondo, con le sue diseguaglianze, passa dall’Austerity agli obbiettivi della sostenibilità. I trasporti, che partecipano per una quota importante al generale dissesto, sono chiamati a fornire le risposte più urgenti. L’automobile, in particolare, a compiere scelte epocali. La direzione della produzione industriale viene guidata dalla transizione ecologica che porta nel mondo dell’automobile nuove tecnologie come i veicoli elettrici, le stazioni per la sharing mobility, le colonnine per la ricarica delle batterie, l’e-fuel e il bio-fuel, i motori a idrogeno.

 

Dove sta andando, allora, il futuro dell’auto? Proprio su questa domanda intende far riflettere l’ultima parte della mostra che inquadra il presente e prova a tracciare gli scenari futuri, con l’aiuto di esperti e ricercatori, dal Dipartimento Energia del Politecnico di Torino al Senseable City Lab del MIT- Massachusetts Institute of Technology. La speranza è che la libertà che l’automobile ci ha dato in passato sia ancora tutelabile. Adattata, intelligentemente, ai bisogni, alle situazioni, ai luoghi che cambiano.

 

La mostra sarà corredata da un ciclo di conferenze con autorevoli esperti per approfondire i temi della smart mobility e delle smart cities, della sharing mobility e dell’economia circolare, dei biocarburanti e

 

della guida autonoma. Oltre a un palinsesto di appuntamenti dedicati alle scuole e ai ragazzi che verranno coinvolti in attività di laboratorio, visite guidate con il curatore e tavoli di lavoro. Il calendario completo di tutti gli eventi sarà disponibile sul sito www.museoauto.com.

 

A dicembre una sezione satellite della mostra apre a Milano nelle gallerie dell’ADI Design Museum Compasso d’Oro: il tema è la micromobilità nella città che cambia, con quattro esempi di vetture di design: Topolino Giacosa (1936), Iso Isetta (1953), Topolino Elettrica e Microlino (2023).

 

Il Museo Nazionale dell’Automobile è aperto il lunedì dalle 10 alle 14 e dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19. Per informazioni e prenotazioni: info@museoauto.it o 011-677666.