ilTorinese

Fondi dalla Regione per sgombero neve e antighiaccio sulle strade piemontesi

Grazie all’approvazione della legge regionale n° 33 del 30 novembre 2023 sono stati assegnati oltre 900 mila euro per l’acquisto di attrezzature e mezzi d’opera finalizzati alle attività di sgombero neve e antighiaccio, a supporto di 26 comuni montani piemontesi.

L’Assessore ai trasporti e Protezione civile del Piemonte Marco Gabusi, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: ”Questa misura, fortemente voluta dall’attuale giunta regionale, è al secondo anno di finanziamento dopo che per molti esercizi le amministrazioni regionali non avevano posto attenzione al tema. Si sostengono i comuni piemontesi, fornendo loro un contributo cruciale per garantire la sicurezza delle strade montane nel periodo invernale.”

I comuni beneficiari sono distribuiti in 5 province:

  • Cuneo (7 comuni): Chiusa di Pesio per 26.840,00€, Canosio 32.330,00€, Peveragno 36.600,00€, Cortemilia 36.783,00 €, Villar San Costanzo 40.802,90 €, Rifreddo 42.791,50 €, Torre Bormida 28.009,00 €.

  • Alessandria (3 comuni):Montacuto 17.995,00€, Stazzano 33.916,00€, Lerma 40.260,00.
    Biella (1 comune): Crevacuore 17.500,00€

  • Torino (9 comuni): Levone 8.478,13 €, Pramollo 31.209,50 €, Meana di Susa 34.465,00 €, Caprie 34.770,00 €, Canischio 35.925,00 €, Salza di Pinerolo 40.136,78 €, Perrero 44.131,79 €, Moncenisio 44.652,00 €, Rubiana 44.828,90€.

  • Verbania (6 Comuni): Cambiasca 29.386,00 € , Macugnaga 37.332,00 €, Montecrestese 38.735,00 €, Malesco 40.565,00 €, Villadossola 40.565,00 €, Oggebbio 40.992,00 €.

  • Un significativo aggiornamento nel contesto della sicurezza stradale che comporta un investimento complessivo di circa 1,3 mln di euro, a beneficio di 56 comuni piemontesi nel corso del 2022 e 2023.

“La messa in sicurezza delle strade, soprattutto quelle di montagna, è una priorità assoluta della nostra amministrazione. Nonostante le nevicate siano meno frequenti, il ghiaccio sulle strade rimane un pericolo. Questi contributi consentiranno un costante rinnovo dei mezzi, garantendo tempestività nelle azioni e preservando le strade da deterioramenti causati dal maltempo”, conclude l’assessore Gabusi.

“Opere in viaggio”: la celebre “La Falaise et la Porte d’Aval” di Monet

In esposizione a “Villa Cerruti”, Casa-Museo del “Castello di Rivoli”

Fino al 18 agosto 2024

Rivoli (Torino)

Un prestito-scambio, a tempo determinato. Un Monet per un Modigliani. Stretta di mano fra il “Museum Barberini” di Potsdam e la “Staatsgalerie Stuttgart” di Stoccarda con il nostro “Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea”. L’intelligente accordo avviene all’interno di un nuovo programma di “scambi culturali” (“Opere in viaggio”) ideati dal “Castello” rivolese e avviati il 25 novembre scorso con l’esposizione nella “Sala Rettangolare” della “Villa Cerruti” (dal 2019 nuovo “Polo Museale” del Museo di piazza Mafalda di Savoia) della celebre “La Falaise et la Porte d’Aval”, olio su tela (65 x 81 cm.) realizzata da Claude Monet, fra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista francese. Opera di grande suggestione e indiscutibile valore storico, appartenuta in primis al cantante lirico parigino Jean-Baptiste Faure, “La Falaise” monetiana passò solo nel 2010, dopo vari transiti in alcune importanti gallerie e collezioni, al “Museo Barberini”. Ma di “prestito – scambio” s’è parlato. Così per il Monet (appartenente al “Barberini”, sede della Collezione di Hasso Plattner) a noi arrivato, e in visione al pubblico fino al 18 agosto del prossimo anno, i due importanti Musei tedeschi, di cui sopra, hanno richiesto il prestito del dipinto di Amedeo Modigliani“Jeune femme à la robe jaune”, 1918, olio su tela, 92 x 60 cm., in occasione della mostra “Modigliani: Modern Gazes”, che si terrà fino al 17 marzo 2024 alla “Staatsgalerie Stuttgart” e dal 26 aprile al 18 agosto 2024 al “Museum Barberini” di Potsdam. La presenza a “Villa Cerruti” di una delle più importanti opere di Monet (Parigi, 1840 – Giverny, 1926), artista mai acquistato dal grande imprenditore e collezionista Francesco Federico Cerruti (Genova, 1922 – Torino, 2015) “integra – sottolinea Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli” – l’interesse dimostrato dal collezionista per il movimento impressionista, che negli anni si è manifestato con l’acquisizione di opere di Alfred Sisley, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne e dell’italiano Federico Zandomeneghi”Realizzata nel 1885 (in un periodo in cui l’artista viaggiò intensamente visitando, cavalletto e colori a tracolla, le coste settentrionali della Francia e, in particolare, la località di Étretat, in Normandia, famosa per le sue spettacolari scogliere e il caratteristico arco in pietra naturale della Porte d’Aval“La Falaise e la Porte d’Aval” rivela appieno la cifra stilistica, di impronta fedelmente impressionista, di Monet fatta sempre e rigorosamente di rapide pennellate e piccoli tocchi di colore, assolutamente lontana dalla rappresentazione dettagliata del reale e totalmente coinvolta, invece a “cogliere i mobili riflessi della luce del sole sull’acqua” trasformando “la solidità di una scogliera in una massa fluida di impressioni vibranti”. Eccezionale spettacolo della natura, cui l’artista s’avvicinò timidamente, ben conoscendo il prodigio pittorico compiuto, negli stessi luoghi, dal “realista” Gustave Courbet ne “La Falaise d’ Étretat après l’orage” (1870). A testimoniarlo le parole scritte da Monet alla futura moglie, Alice Hoschedé“Voglio dipingere un grande quadro delle scogliere di Étretat, anche se è piuttosto audace da parte mia farlo dopo Courbet, che lo ha fatto in modo così mirabile; ma cercherò di farlo in modo diverso”. E così fu. Con risultati non meno validi e del tutto diversi per narrazione e punti di osservazione da quelli di Courbet. In un profluvio di piena libertà espressiva, nella scioltezza della pennellata e in quell’onirica resa luministica in cui amava confondere e disperdere i tratti più peculiari del paesaggio: caratteristiche che si compiranno appieno nelle sue ultime opere, realizzate nei primi decenni del ‘900 e dedicate alle “ninfee” o al “ponte giapponese” del suo giardino, nella casa di Giverny in Normandia, dove si trasferì nel 1883. Ad Étretat, Monet conobbe anche lo scrittore, padre del “naturalismo” francese, Guy de Maupassant, che ne ritrasse un folgorante ritratto: “Ho seguito spesso Monet alla ricerca di ‘impressioni’, ma in verità, egli non era ormai più un pittore, ma un cacciatore … L’ho visto cogliere così una cascata scintillante di luce sulla scogliera bianca e fissarla con un profluvio di toni gialli che rendevano in modo strano l’effetto sorprendente e fugace di quel riverbero inafferrabile e accecante. Un’altra volta prese a piene mani un temporale abbattutosi sul mare e lo gettò sulla tela. Ed era davvero la pioggia che aveva dipinto, nient’altro che la pioggia che penetrava le onde, le rocce e il cielo appena individuabili sotto quel diluvio”. Diluvio di luce. E di fugaci pennellate, sfuggite agli occhi, per ascoltare le voci del cuore.

Gianni Milani

“Opere in viaggio. Un dipinto di Claude Monet alla Collezione Cerruti”

Castello di Rivoli – Villa Cerruti, Vicolo dei Fiori 5, Rivoli (Torino); tel. 011/9565222 o www.castellodirivoli.org/sedi/villa-cerruti/

Fino al 18 agosto 2024

Orari: sab. e dom. 11,45/19

Nelle foto: Claude Monet “La Falaise et la Porte d’Aval”, olio su tela, 1885, Museum Barberini, Potsdam; Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice Castello di Rivoli; “La Falaise et la Porte d’Aval” esposta in “Villa Cerruti”, Ph. Andrea Guermani  

Oggi sciopero dei mezzi pubblici. Ecco le informazioni utili

A seguito dell’Ordinanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 12/12/23 si comunica che lo sciopero nazionale della O.S. USB di venerdì 15 dicembre 2023 sarà della durata di 4 ore e si svolgerà secondo le seguenti modalità :

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 9.00 alle ore 12.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio BUS SOSTITUTIVO FERROVIA sfmA – Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres: dalle ore 9.00 alle ore 13.00
  • Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero.

< Per consultare l’ordinanza ministeriale n. 198 T, clicca qui.

 

Sicurezza sul lavoro, “necessaria la formazione di base”

“La cultura della sicurezza parte dalla formazione in età scolare: da quel momento si deve avviare un percorso formativo e di responsabilizzazione all’argomento, come lavoratori e cittadini”.  È quanto ribadito nella terza Commissione della Regione, presidente Claudio Leone, durante l’audizione del sistema dell’istruzione e della formazione professionale, in merito all’indagine conoscitiva richiesta dall’Ufficio di presidenza del Consiglio. L’obiettivo è elaborare una programmazione delle politiche regionali per migliorare la prevenzione e diffondere la cultura della sicurezza sui posti di lavoro. Il termine per la conclusione dell’indagine è stato prorogato sino al prossimo 28 febbraio.

Davide Negro del Politecnico di Torino, chiamato a gestire circa 40mila soggetti tra personale, docenti e studenti, ha auspicato nuove strategie regionali per ottemperare e integrare le normative nazionali, sottolineando un’azione sinergica tra tutti gli atenei del territorio piemontese. Inoltre ha chiesto linee guida per la progettazione dei luoghi di lavoro.

I rappresentanti dell’Università degli Studi di Torino, presente in audizione con Sabrina GambinoRoberto Scarpa Erica Maria Budroni, in merito agli studenti che si avviano al mondo del lavoro, si sono soffermati su coloro che andranno a operare all’interno delle strutture ospedaliere, iniziando nel ruolo di tirocinanti. Sono già previsti dal 2017 dei corsi sui rischi specifici in ambito sanitario, ma solo a livello sperimentale.

Per Matteo Faggioni, presidente di Forma Piemonte, la grossa sfida riguarda gli stage, quando gli studenti diventano dei veri e propri lavoratori: “Bisogna cercare di fare rispettare al massino i vincoli legati alla sicurezza anche alle aziende ospitanti per i tirocini, visto che molti ragazzi sono minorenni”.  Posizione condivisa da Cristina Ghiringhello, presidente di Cenfop Piemonte, che ha aggiunto: “la formazione è importante, ma serve più cultura dei singoli per tutelare la propria vita”.

Per delucidazioni sono intervenuti Valter Marin (Lega), Monica Canalis (Pd) e Francesca Frediani (M4o).

A Palazzo Civico la squadra argentina di sci

L’accensione della fiaccola oggi darà il via alla finale nazionale della seconda edizione del Trofeo CONI Invernale, tre giorni di sport giovanile che andranno in scena a Torino e a Pinerolo, Bardonecchia e Pragelato per gli sport invernali. Gli atleti da tutto il mondo sono già arrivati in Piemonte e alcuni di loro, nell’ambito del progetto “viaggi delle radici” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il CONI stanno visitando il Piemonte e Torino, terra dei loro avi. Il 2024 sarà infatti l’anno delle Radici Italiane nel Mondo e il progetto mira a consentire una riscoperta “a tutto tondo” dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.

Ieri una delegazione di giovanissimi atleti della squadra di sci argentina, accompagnata da rappresentanti del CONI e del Ministero e dalla campionessa italiana di sci Ludovica Druetto, è stata ricevuta a Palazzo Civico dal Sindaco Stefano Lo Russo. Per molti di loro l’italiano è la lingua parlata da nonni o bisnonni in Argentina, terra che conta una massiccia presenza di cittadini di origine piemontese, discendenti di quei migranti che lasciarono la nostra regione nel secolo scorso.

“Sono davvero contento di darvi il benvenuto a Torino e a Palazzo Civico – ha detto il Sindaco-. L’Argentina è un luogo che ho visitato e mi è davvero rimasto nel cuore. Ma è anche una terra che ha un legame strettissimo con il Piemonte e con la nostra città, che spero avrete modo di visitare. È davvero bello vedere come ragazze e ragazzi come voi possano entrare in contatto con le proprie origini anche grazie allo sport, che si conferma veicolo di conoscenza, integrazione, diffusione di valori positivi”.

La Regione contro bullismo e cyberbullismo: finanziati i progetti

41 i progetti approvati dall’assessorato a Istruzione e Merito guidato da Elena Chiorino e presentati dalle scuole del primo ciclo statali e paritarie
IN PRIMA LINEA CONTRO BULLISMO E CYBERBULLISMO: ASSEGNATI 200 MILA EURO ALLE SCUOLE DEL PIEMONTE
I contributi serviranno a realizzare azioni di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, fenomeni dilaganti che assumono a volte tratti drammatici.
Con le risorse assegnate, è nostra intenzione aumentare le azioni per diffondere la cultura del rispetto in classe. Dal 2020 ad oggi abbiamo già investito oltre 550 mila euro in centinaia di progetti rivolti sia agli studenti che ai docenti nelle scuole della Regione. È mio dovere, prima come madre e poi in qualità di rappresentante delle istituzioni, reagire con fermezza a qualsiasi forma di violenza e alle conseguenze negative che tali fenomeni comportano sul benessere psicologico, sociale ed emotivo delle vittime e dei responsabili. La scuola deve essere un luogo sereno e accogliente per allievi e insegnanti, in cui si rispettano gli altri e se stessi e si promuove la convivenza pacifica. I progetti approvati svolgeranno un compito fondamentale: sensibilizzare i giovani, e le loro famiglie, sugli effetti devastanti provocati da bullismo e cyberbullismo tra cui l’abbandono scolastico, la demotivazione e la depressione. Questi problemi si possono risolvere, o almeno arginare, mettendo in campo azioni e iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione” dichiara l’Assessore Regionale all’Istruzione e Merito, Elena Chiorino.
LE RISORSE
200mila euro complessivi è l’importo stanziato dalla Regione per finanziare i progetti. Ogni scuola il cui progetto è stato approvato avrà a disposizione un importo non superiore a 5.000 euro che potrà utilizzare nell’anno scolastico 2023-2024 per svolgere le azioni previste.
I PROGETTI APPROVATI 
31 i progetti presentati dalle scuole statali; 10 quelli delle scuole paritarie. Di questi, 19 sono progetti di scuole pubbliche di Torino e territorio della città metropolitana; 4 progetti dal Cuneese; 3 dall’Alessandrino, 2 dal Biellese, 2 dall’Astigiano, 1 dal Novarese.
Sono 10 i progetti approvati, proposti da scuole paritarie: 6 dal Torinese, 2 dall’Alessandrino, 1 dal Cuneese, 1 dal Novarese.
I CONTENUTI DEI PROGETTI
Ogni progetto dovrà tendere a garantire per ogni allievo lo sviluppo della personalità in un ambiente scolastico sereno. In ambito didattico la scuola dovrebbe favorire un apprendimento significativo in cui lo studente diventi il protagonista attivo, creando occasioni di confronto e di relazione positiva. Sono diversi gli obiettivi dei progetti: prevenire il fenomeno ma anche essere in grado di contrastarlo, affrontandolo secondo un modello di azione volto all’emersione e alla gestione degli episodi di prevaricazione, condiviso dalla scuola nell’ottica della gestione dei conflitti; promuovere la conoscenza di diritti e doveri in internet e delle norme specifiche di contrasto ai bullismi; tutelare e valorizzare la crescita educativa, psicologica e sociale dei minori, proteggendo in particolare i soggetti più fragili; valorizzare il benessere nelle relazioni tra pari; individuare e contrastare gli stereotipi discriminatori, le “etichette”, alla base delle prevaricazioni tra pari; elaborare progetti ispirati al benessere relazionale e alla cultura della legalità in rete con altre scuole e/o con contesti educativi extrascolastici; individuare percorsi alternativi alle sanzioni disciplinari; riconoscere le conseguenze psico – emotive della violenza sulle vittime di bullismo e cyberbullismo.

Un’Immacolata da tutto esaurito ha aperto la stagione a Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX – Con un ponte dell’Immacolata da tutto esaurito ha preso il via la stagione invernale 2023-24.

Il Sindaco Mauro Meneguzzi fa il punto della situazione: “Erano anni che non si vedeva così tanta gente in paese all’Immacolata. Abbiamo avuto un tutto esaurito nelle seconde case ed il paese si è animato come in pieno periodo natalizio. Un avvio di stagione che ci auguriamo possa essere di buon viatico per la stagione che è così ufficialmente iniziata”.

Un pienone con tutte le iniziative messe in calendario che hanno avuto ottimi riscontri. A partire ovviamente da quelle più legate al tema della solidarietà come il Mercatino Solidale della Pubblica Assistenza o come la quarta edizione di “Sauze che Babbo” a favore dell’Ospedale Regina Margherita. Il weekend dell’Immacolata ha inaugurato anche due iniziative che proseguiranno sino all’anno nuovo. Presso l’Ufficio del Turismo di viale Genevris è stata inaugurata l‘8 dicembre e proseguirà sino al 14 gennaio la mostra “Bosco e montagna: due artiste in dialogo con la natura”. Esposizione di arti visive di Fabia Lucco Castello e Beatrice Marchese. La mostra resterà aperta negli orari di apertura dell’Ufficio del Turismo tutti i giorni dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

L‘8 dicembre è anche partita l’iniziativa “Presepi in vetrina” che si chiuderà il 4 gennaio e che invita a visitare Sauze d’Oulx alla ricerca dei presepi che potranno poi essere votati sulla pagina facebook dell’Ufficio del Turismo.

Il programma dei festeggiamenti natalizi ci proietta già a fine anno. Venerdì 29 dicembre è in programma il “Concerto di arpa celtica” con Andrea Pozzoli musicista, compositore e arrangiatore che alla Cappella di Jouvenceaux alle ore 21 suonerà “Atlante”, l’arpa celtica elettrica progettata appositamente per lui.

Venerdì 29 dicembre in piazza Assietta dalle 17 alle 23 animazione e musica con “Radio GRP Road Tour” con “Marco & Giò” e con “Gino Latino”.

Sabato 30 dicembre “Fiaccolata dei maestri di sci” con animazione musicale e spettacolo pirotecnico dalle ore 21.30 al Campetto Clotes.

Martedì 2 gennaio “Buon Capodanno” un evento aperto a tutti, organizzato dalla Scuola Sci Sauze Project alle ore 17 al parco giochi comunale.

Mercoledì 3 gennaio si replica la “Fiaccolata dei maestri di sci”, ma con partenza alla seggiovia Jouvenceaux ed arrivo nel cuore di Jouvenceaux con animazione musicale.

Mercoledì 3 gennaio presso il bar “Scacco Matto” di piazzale Miramonti serata di proiezione con “Tour della Cordillera Huayhuash 13-28 agosto 2023 -Ande Peruviane”

Venerdì 5 gennaio “Concerto per piano e voce” alle ore 21 presso la Cappella di Jouvenceaux.

I festeggiamenti natalizi si chiuderanno venerdì 5 gennaio e sabato 6 gennaio con l’ormai tradizionale “Mercatino della Befana” dalle 9 alle 19 in piazza Assietta.

Volpiano, premiato il progetto «CCR per il futuro, Act locally, change globally»


Iniziativa comune di ragazze e ragazzi di Caselle Torinese, Avigliana, Venaria Reale e Volpiano

Martedì 12 dicembre, nella sede della Regione Piemonte, in occasione della prima giornata regionale dei Consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze, è stato premiato il progetto «CCR per il futuro, Act locally, change globally», presentato dalle giovani assemblee di Caselle Torinese (capofila), AviglianaVenaria Reale Volpiano; erano presenti gli assessori di Volpiano Barbara Sapino Marco Sciretti, la coordinatrice del Ccrr di Volpiano Gloriana Leone, e Thomas Russo Maria Romano, rispettivamente presidente e consigliera del Ccrr di Volpiano.

Commenta Barbara Sapino, assessora alla Scuola del Comune di Volpiano: «Il progetto selezionato propone una tematica molto attuale e importante per le ragazze e i ragazzi, quella dei cambiamenti climatici, e prevede la collaborazione di quattro Comuni: Caselle Torinese, Volpiano, Venaria Reale e Avigliana, e di tutti gli istituti comprensivi. Ci auguriamo che possa essere un prezioso momento di scambio e condivisione per i ragazzi e le ragazze a cui auguriamo buon lavoro».

Gavazza (Lega): “Presentata l’indagine sull’indebitamento”

Osservatorio Usura

La ricerca, sostenuta dal Consiglio regionale del Piemonte, presenta la fotografia del rischio corso dal territorio e dagli attuali meccanismi di tenuta sociale, per cercare nuovi strumenti di osservazione, analisi e intervento operativo.

“Come molte dimensioni della vita sociale, anche l’indebitamento sta rapidamente cambiando segno nella società piemontese – spiega Gianluca Gavazza componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte delegato all’Osservatorio sui fenomeni di usura estorsione e sovraindebitamento -. La ricerca del 2023, svolta con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte per il tramite dell’Osservatorio Usura, prende il via da una sollecitazione della Fondazione Operti, che da sempre attiva nell’Educazione Finanziaria e nel Microcredito, ha valutato opportuno dotarsi di maggiori strumenti di “osservazione, analisi, intervento operativo” con l’obiettivo di prevenire il più possibile il sovraindebitamento delle persone. Questa indagine si è concentrata sui lavoratori dipendenti, che nella maggior parte dei casi “rischiano di precipitare in condizioni di grave difficoltà” economica a causa della richiesta della cessione del quinto dello stipendio o perché sottoposti a provvedimenti di pignoramento”.

Giovedì 14 dicembre presso Cascina Fossata a Torino è stata presentata la ricerca “VITE A DEBITO”, un’indagine sull’indebitamento di lavoratrici e lavoratori piemontesi.

“Dall’indagine è emerso che l’indebitamento dei dipendenti è un problema su cui le aziende e gli enti pubblici si devono sempre più confrontare e dai dati raccolti si evince che la maggior parte di richieste di cessione del quinto e di pignoramenti coinvolgono il personale operaio e della grande distribuzione organizzata, la fascia d’età più interessata è compresa tra i 41 e 55 anni, mentre non si rilevano nelle richieste differenze significative fra i generi – precisa Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte -. Emerge una netta predominanza di richieste di cessioni del quinto, 77% a fronte di un 23% di atti di pignoramento. I settori merceologici che hanno lavoratori maggiormente indebitati sono il settore manifatturiero, la GDO seguiti dal settore automotive”.

“Le principali motivazioni dell’indebitamento sono il bisogno di liquidità immediata per far fronte a spese ingenti o straordinarie, le forti crisi economiche, spesso dovute a separazioni, e la tendenza all’acquisto a rate, che nei casi reiterati, sommati ai forti tassi d’interesse delle finanziarie, crea problemi di sovraindebitamento” conclude il consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte.

La ricerca, sviluppata su base regionale, ha previsto la raccolta di dati quantitativi, con la somministrazione di un questionario auto-compilato ad un campione di imprese associate ad AIDP; un approfondimento qualitativo attraverso interviste strutturate ad alcuni responsabili delle risorse umane e un seminario di confronto tra rappresentanti di aziende ed enti che sul territorio si occupano di problemi legati all’usura e all’indebitamento.

I partner sono: FONDAZIONE OPERTI, AIDP, Associazione Italiana per la Direzione del Personale (Gruppo Regionale Piemonte e Valle d’Aosta), LABINS, Laboratorio di Innovazione Sociale in collaborazione con La scialuppa CRT Onlus – Fondazione Antiusura, la Fondazione San Matteo “Insieme per l’usura”.

Dal seminario sono anche emerse alcune possibili soluzioni per far fronte al problema: l’importanza di predisporre una formazione continua per i lavoratori e lavoratrici e le aziende; sull’educazione finanziaria al fine di prevenire situazioni di indebitamento e migliorare il benessere dei dipendenti; stabilire delle partnership tra le aziende e la rete esterna di supporto costituita da banche, fondazioni antiusura e altri servizi al fine di orientare e fornire assistenza al personale in casi di sovraindebitamento e favorire iniziative congiunte; aumentare, attraverso la comunicazione, la conoscenza dei diversi servizi di welfare aziendali legati all’educazione finanziaria ed economica; una maggiore collaborazione, attraverso tavoli di lavoro, tra aziende ed enti pubblici del territorio sul tema del benessere finanziario.

2,6 Milioni per completare la Lombardore Salassa

L’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano: “si completa una strada utile per il Canavese e per il comparto produttivo”

 

L’attenzione alle esigenze del territorio e alla viabilità passa attraverso gli investimenti che questa amministrazione regionale ha effettuato nel corso di questi anni soprattutto per la zona del Canavese e in particolare per la Variante Lombardore Salassa. Dopo aver finanziato direttamente la progettazione dell’opera e aver messo a bilancio a giugno un milione di euro con l’ultima delibera di 2,6 milioni l’Amministrazione Regionale ha dato copertura all’importo complessivo della variante che avrà un costo complessivo di 35,5 milioni.

 

“La speranza da parte di tutti – ribadisce l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano – che il progetto possa  passare dalla fase tecnico economica a quella esecutiva dotando così il territorio di una arteria stradale utile sia per il comparto produttivo che per gli stessi abitanti della zona”.