ilTorinese

Il Gianduiotto di Torino, via libera all’Igp

Grande soddisfazione da parte del ministro Lollobrigida, del presidente della Regione Piemonte Cirio e dell’assessore Bongioanni

 

Il Giandujotto di Torino diventerà la decima lgp del Piemonte. E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana la domanda di registrazione che segna l’avvio ufficiale dell’iter nazionale per il riconoscimento lgp di una delle specialità dolciarie fra i simboli più noti della città e del Piemonte. Saliranno così a 90 i prodotti piemontesi a denominazione d’origine tutelata fra Dop, Igp, Docg, Doc e Ig.

“Il sistema agroalimentare italiano – spiega il Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida – è composto di innumerevoli eccellenze del nostro territorio. Avere compiuto oggi un altro passo in avanti per il riconoscimento del GIandujotto tra i prodotti certificati lgp significa premiare il lavoro fatto. Il Giandujotto è un’eccellenza, espressione di sapienza tramandata di generazione in generazione, gusto unico e identità piemontese e italiana. Quando otterrà il disciplinare acquisterà ancora più forza sul mercato e ne verranno tutelate le sue caratteristiche inimitabili. Siamo orgogliosi di essere al fianco dei produttori”.

“Abbiamo lavorato per mesi per raggiungere questo risultato – afferma il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – un risultato che rappresenta il riconoscimento della storia e della tradizione di un’eccellenza del territorio. Valorizzare i nostri prodotti è fondamentale per farli conoscere sempre di più e anche per renderli più competitivi sui mercati internazionali”.

“Per il Piemonte è un traguardo che vale doppio – spiega con grande soddisfazione l’Assessore al Commercio, Agricoltura, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni – Una specialità che porta il nome di Torino e del Piemonte nel mondo vede finalmente riconosciuta la sua qualità, la tradizione manifatturiera dei nostri laboratori e soprattutto l’impiego tutelato della pregiata Nocciola Tonda Gentile prodotta nel nostro territorio, che trova una sua straordinaria possibilità di rilancio. Ringrazio personalmente il ministro Francesco Lollobrigida per aver seguito personalmente, insieme alla sua struttura, l’iter del disciplinare di produzione affinché rispondesse alle severe norme europee richieste per il riconoscimento.

Ora la strada è in discesa. Il GIangujotto di Torino lgp potrà entrare nel club degli ambasciatori di eccellenza della nostra regione e fregiarsi del brand “Piemonte is-Eccellenza Piemonte”.

Il disciplinare di produzione, già approvato dalla Regione Piemonte, era stato presentato lo scorso marzo al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste dal Comitato Giandujotto di Torino, che riunisce circa una quarantina tra artigiani e aziende del settore, presieduto dal maitre chocolatier Guido Castagna e con il coinvolgimento della storica azienda Lindt-Caffarel. I funzionari del Ministero hanno verificato la conformità del disciplinare ai metodi tradizionali di produzione durante una riunione di pubblico accertamento, confermandone la validità.

Il percorso per l’ottenimento dell’lgp era stato avviato ne lontano 2017, ma aveva subito alcune battute di arresto in seguito alle osservazioni presentate dal gruppo svizzero. Tra i punti centrali del documento l’esclusione del latte in polvere, coerentemente con le tecniche ottocentesche di produzione che si intendono salvaguardare, e l’obbligo di utilizzare una determinata percentuale di Nocciola Piemonte Igp.

In assenza di opposizioni il dossier pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale sarà ora trasmesso alla Commissione Europea, che avvierà la fase istruttoria a livello comunitario per il riconoscimento ufficiale dell’lgp.

Mara Martellotta

 

Il Mocha Mousse e i suoi abbinamenti. 1^ parte

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Proseguiamo a parlare del Colore dell’anno 2025, il Mocha Mousse, tonalità di marrone della quale ora, anche grazie alla sua diffusione, abbiamo ben percepito l’esistenza e stiamo conoscendo la versatilità.

Proprio questa è la caratteristica principale di questo colore: riuscire ad assumere connotazioni e, quindi, veicolare messaggi diversi a seconda degli abbinamenti con altri colori. E’ straordinario, se consideriamo che il Mocha Mousse è già di per sé un colore con caratteri originali, dei quali si è detto all’articolo precedente: un colore classico, raffinato, sofisticato.

Come si abbina il Mocha Mousse per avere effetti diversi?

Il carattere classico e senza tempo viene enfatizzato dagli abbinamenti con il marrone cioccolato, con marroni freddi, con i taupe, i crema, i beige, i cipria. L’abbinamento con i taupe e i cipria trasmette tranquillità. Gli abbinamenti con il cioccolato, il beige, il crema denotano maggiore personalità. Tutti sono sofisticati. Altrettanto lo è quello tra Mocha Mousse e il nero: splendido e sofisticato, trasmette autorevolezza.

Importante avere presente che possiamo abbinare il Mocha Mousse sia a colori caldi sia a colori freddi e, in tema di abbigliamento – di cui si occupa questa rubrica – mai si possono indossare più di tre colori, in proporzione diversa, accessori compresi. Questo non è un dettaglio, ci aiuta a comprendere perché talvolta, guardandoci allo specchio, notiamo “qualcosa che non va”. Se riguarda il colore, può essere l’abbinamento, la proporzione tra i colori o la loro collocazione nella figura.

Altrettanto raffinati – e meno scontati – possono essere alcuni abbinamenti del Mocha Mousse con colori non in tonalità o non neutri.

Penso alle tante tonalità del rosa, fredde e calde. Ne ho scelte tre, che ravvivano il Mocha Mousse mantenendolo elegante, senza tempo e aggiungendo una nota di sottile vivacità. Come scegliere quello migliore per ciascuno? Sulla base della classificazione secondo l’Ora del Giorno, di cui ho scritto. Le nostre caratteristiche fisiche, insieme alle preferenze, ci indicheranno la tonalità (in questo caso del rosa) da scegliere.

Altra scelta da suggerire: il blu. Anche qui vi mostro tre tonalità di blu molto diverse tra loro da abbinare al Mocha Mousse per un effetto di contrasto sofisticato. Quale scegliere? Dipende dalle vostre caratteristiche. E il blu, anche nelle fantasie, è splendido con il Mocha Mousse anche nella stagione estiva, della quale parleremo nel prossimo articolo

Chiara Prele

 

 

A Chieri la sicurezza in piazza per la Movida

 

Dal 13 giugno presidi serali periodici della Polizia locale, insieme agli educatori di strada, nelle piazze per svolgere attività prevenzione e controllo.

 

Un presidio itinerante della Polizia Locale nelle principali piazze della città  frequentate dai più giovani. Lo annuncia l’assessore alla Prevenzione e Sicurezza e Polizia Locale Biagio Fabrizio CARILLO. «Si tratta di un’attività di prevenzione e controllo, che verrà svolta periodicamente a partire da venerdì 13 giugnoquando l’Ufficio Mobile della Polizia Locale sarà presente all’area Caselli, dalle ore 21 in poi. Abuso di alcolici, consumo di sostanze stupefacenti, episodi di vandalismo sono tutti fatti indiscutibili, che si verificano a Chieri come altrove. Ma non basta denunciare e sanzionare, occorre un approccio che sia all’insegna della sicurezza “partecipata”, “preventiva” e “integrata”: infatti, gli operatori della Polizia Locale saranno affiancati dagli educatori di strada di “Bro-Out” e svolgeranno opere di prevenzione e sensibilizzazione, distribuendo volantini, facendo attività informativa, cercando di coinvolgere le famiglie (non sempre consapevoli di quanto accade ai loro figli), il tutto con la collaborazione dei gestori dei locali, che ringrazio per la loro disponibilità. Un ulteriore concreto impegno della nostra amministrazione a presidio del territorio, per garantire il decoro urbano e contrastare comportamenti potenzialmente pericolosi per i diretti interessati e per la cittadinanza. Con il presidio itinerante vogliamo dare continuità all’intensa attività svolta dagli operatori della nostra Polizia Locale: basta pensare ai controlli svolti la sera di venerdì 23 maggio in area Caselli e piazza Pellico e finalizzati a contrastare l’abuso di bevande alcoliche e quelli di sabato 24 maggio, nel centro storico, per dissuadere dall’utilizzo pericoloso di monopattini e biciclette e invitare al rispetto delle norme del Codice della strada».

 

Eataly Lingotto, a Torino “Tutti i colori del bianco”

Giovedì 5 giugno prossimo, presso Eataly Lingotto, Go Wine promuove l’evento dal titolo “Tutti i colori del bianco”, dedicato al vino bianco italiano: al banco d’assaggio dell’enoteca sarà presente una selezione esclusiva di bianchi d’autore. Alcune cantine presenteranno in assaggio lo stesso vino prodotto in due annate differenti. La selezione presenterà molte varietà a bacca bianca in un contesto esclusivo per ricchezza e varietà di proposte. Un’originale degustazione spazierà dalle Alpi alla Sicilia e valorizzerà vitigni e realtà del bianco italiano, coinvolgendo nomi prestigiosi dell’enologia italiana in una sorta di viaggio intragenerazionale tra vini bianchi di razza. L’evento si svolgerà nella location di Eataly Lingotto, in via Ermanno Fenoglietti 14, e l’invito è rivolto a professionisti del settore, soci Go Wine e simpatizzanti. Tra i bianchi nostrani presenti, tra gli altri, L’Erbaluce di Caluso e il Gavi.

La parte food sarà gestita da Eataly, che proporrà una selezione di eccellenze gastronomiche con un menù di assaggi che potranno essere acquistati in loco. L’evento si svolgerà su due distinti turni, il primo riservato agli operatori del settore, a partire dalle 16.30 fino alle 18, tra cui giornalisti e professioni del settore, e un secondo turno di apertura del banco d’assaggio al pubblico di appassionati, dalle 18 alle 22.

 

Mara Martellotta

Intercultura al centro da 30 anni

Compie trenta anni in questi giorni l’ASAI (Associazione di Animazione Interculturale), un’associazione di volontariato presente a Torino sin dal 1995, fondata nel cuore del quartiere San Salvario, voluta da famiglie e volontari a metà degli anni 90.
Oggi, in collaborazione con la cooperativa Terremondo, nata nel 2003, propone numerose attività che coinvolgono ogni anno oltre un migliaio di bambini e adolescenti, centinaia di volontari e tirocinanti e di adulti. Ad oggi l’ASAI ha visto passare nei suoi spazi di studio e nei laboratori quasi 100 nazionalità diverse.
A Torino l’associazione collabora con oltre 30 scuole del territorio ed è sostenuto da oltre 100 enti pubblici e privati, attraverso rapporti di collaborazione e di sostegno finanziario.
L’ASAI promuove da sempre percorsi che favoriscono l’inclusione, il protagonismo giovanile, il benessere sociale di minori e adulti., in una prospettiva interculturale Al centro delle attività e come missione dell’associazione c’è l’accoglienza e la tutela delle persone in situazioni di fragilità, per contrastare la povertà educativa e prevenire la dispersione scolastica.
Insieme al supporto scolastico e ai corsi di italiano, si svolgono laboratori di creatività, cultura e arte sociale, per sostenere l’inclusione e la cittadinanza responsabile.
Inoltre l’associazione organizza campi estivi e invernali e gestisce i centri estivi nelle varie sedi in cui è dislocata.

Tra i progetti in corso

Well being – L’alchimia dell’incontro, che propone un ampio ventaglio di opportunità multidisciplinari rivolte a minori e famiglie al fine di rafforzare la comunità educante. Attraverso il metodo cooperativo, il progetto stimola la partecipazione attiva, il coinvolgimento dal basso e i processi di community engagement.

Si può Fare che ha l’obiettivo di promuovere un programma nazionale di valorizzazione delle idee e delle proposte dei giovani per la rigenerazione di spazi pubblici attraverso il volontariato e la cittadinanza attiva con il coinvolgimento di tutta la comunità. La struttura della rete si basa sulla metodologia del microprogetto come strumento di coinvolgimento di giovani, che abbatte le barriere poste alla partecipazione giovanile, e ne valorizza idee e creatività, facilitando la diretta realizzazione delle idee da loro proposte. I microprogetti sono rivolti prioritariamente a giovani precedentemente non attivi nel volontariato, in organizzazioni giovanili o in iniziative di cittadinanza attiva, con particolare attenzione a coloro che soffrono condizioni di svantaggio economico, sociale e/o geografico.

Cassiopea, un progetto che ha avviato un sistema di interventi volti ad attivare, rigenerare e rinforzare la comunità educante nei territori del quartiere Aurora a Torino e nel Comune di Piobesi T.se, attraverso la messa a sistema di azioni di coinvolgimento di minori, famiglie, italiani e stranieri, commercianti, enti pubblici e privati, al fine di costruire un villaggio educativo.

Il mio posto nel mondo, che dal 2021 prevede azioni di supporto scolastico, attività sportive, laboratoriali e scientifiche, campi estivi e sportivi per adolescenti, sostegno linguistico per L2 lingua seconda e rafforzamento delle materie di base, percorsi mirati di orientamento scolastico e job oriented, formazione specifica, azioni di comunità, monitoraggio e valutazione.

L’ASAI a Torino si trova in via Sant’Anselmo 27/E, nel quartiere di San Salvario, in via Genè 12 e in via Pinerolo 10, nel quartiere Aurora, e all’interno del Centro Interculturale di corso Taranto 160 nel quartiere Barriera di Milano.

Carmelina Maurizio

Presidio per il Verde Pubblico

Martedì 3 giugno, alle ore 10, si terrà un presidio davanti a Palazzo Civico con doppia consegna di firme per il Verde Pubblico di Torino. Alle ore 12 prevista la conferenza stampa

 

Per la mattinata di lunedì 3 giugno si prevede una doppia pioggia di firme di residenti torinesi su Palazzo Civico per chiedere una gestione più attenta, conservativa e rispettosa del verde pubblico e che riguardano anche la fauna selvatica. Alle 10.30 il Coordinamento dei Comitati delle Associazioni Ambientaliste per la Tutela e la Progettazione del Verde, consegnerà le firme per la raccolta della delibera di iniziativa popolare che prevede la bonifica dell’attuale art.45 “Rinnovo delle alberate” del Regolamento n.317 del Verde Pubblico e Privato della Città di Torino; alle 11.30 il Comitato “Salviamo gli alberi di corso Belgio” consegnerà le firme raccolte per una petizione al Consiglio Comunale con cui chiede innanzitutto il ripristino del terzo di alberata abbattuto ma non sostituito nel corso degli ultimi 20 anni, quasi 170 alberi.

La petizione contiene altre istanze sulla gestione del Verde Pubblico e sui Trasporti Pubblici, facendo seguito a quella rimasta senza risposta presentata dal Comitato del 4 settembre 2024 al Sindaco e agli Assessori Tresso e Rosatelli, oltre all’Assessora Foglietta.

 

Mara Martellotta

Una giornata dedicata alla memoria di Giorgio Amendola

 

 

Giovedì 5 giugno prossimo sarà una giornata speciale dedicata alla memoria di Giorgio Amendola, tra le personalità più influenti della storia italiana del XX secolo e alla storia della Liberazione di Torino. Nel 45esimo anniversario della sua scomparsa, la Fondazione Giorgio Amendola, da sempre protagonista nei percorsi di riqualificazione urbana e nell’organizzazione di manifestazioni artistiche e culturali nel quartiere Barriera di Milano, apre le porte della sua sede di via Tollegno 52 per un evento che unisce memoria, scuola, cultura e cittadinanza attiva, realizzato con il patrocinio del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte e della Città di Torino.

Insieme agli studenti della scuola Aristide Gabelli e dell’istituto Bodoni-Paravia saranno celebrati i valori della Costituzione e il coraggio di chi ha lottato per la libertà di tutti. I ragazzi presenteranno i loro progetti e riceveranno una copia della Costituzione. Dopo la cerimonia colazione per tutti nella sede della Fondazione.

Per capire, approfondire, e raccontare la storia di Giorgio Amendola e di altri grandi protagonisti della Resistenza interverranno Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione; Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino; Claudio Della Valle, già docente ordinario di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Torino, Giovanni Cerchia, direttore scientifico della Fondazione Amendola; Giuseppe Iglieri, presidente Iresmo (Comitato Scientifico Fondazione Amendola) e Prospero Cerabona, presidente Fondazione Amendola.

Giorgio Amendola (Roma 1907-1980) partigiano, scrittore e politico italiano figlio dell’antifascista liberale Giovanni Amendola e dell’intellettuale lituana Eva Kuhn, dopo l’uccisione del padre da parte dei fascisti, si iscrive al Partito Comunista. Trascorre tutta la sua giovinezza tra clandestinità e esilio e confino. Durante la Resistenza ricopre incarichi rilevanti prima nel CLN romano e poi, dopo la Liberazione della Capitale, in quello torinese. Ricopre un ruolo fondamentale nella liberazione di Torino. Dopo la liberazione continua l’attività politica nel PCI come deputato e dirigente del partito.

Mara Martellotta

Da Torino città ai campi tra i laghi: la favola agricola di Fabio Tofi e Alessandra Bernardi

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SCOPRI – TO   ALLA SCOPERTA DI TORINO

È torinese Alessandra e insieme al suo compagno Fabio ci accompagna alla scoperta del loro luogo magico, un luogo che ha conquistato il cuore di molti piemontesi: l’azienda agricola “La Terra dei Due Laghi”, incastonata tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta.
La terra dei Due Laghi non è solo una semplice realtà agricola; è il frutto di un sogno, della caparbietà di un ragazzo che ha deciso di costruirsi un futuro con le sue mani, partendo da zero.
Fabio aveva appena 18 anni quando ha preso una decisione che ha cambiato la sua vita: aprire un’azienda agricola. Mentre molti si chiedevano “cosa posso fare di nuovo?”, lui ha scelto una via inaspettata: coltivare zafferano. Ma non un qualsiasi zafferano: ha recuperato una varietà autoctona piemontese, quasi dimenticata, e l’ha fatta rinascere nei campi della sua famiglia.
Fabio ha cominciato la sua attività con la gavetta più dura, non arrivava da una tradizione di famiglia (il padre assicuratore, la madre medico) ma aveva un suo sogno e tanta caparbietà. Era presente nei mercatini più piccoli dove spesso ci rimetteva affrontando giornate in cui il costo del banco superava di gran lunga il ricavato dalle vendite. Tornava a casa a mani vuote, stanco, ma mai sconfitto. In quei momenti, in cui sarebbe stato facile mollare tutto, ha scelto invece di stringere i denti e andare avanti.
La svolta è arrivata quando il direttore di Coldiretti Novara lo ha notato e gli ha detto chiaramente: “Tu devi diventare presidente”. Così Fabio è diventato il più giovane presidente Coldiretti d’Italia, un riconoscimento che ha acceso i riflettori su di lui.
Poco dopo, in uno di quei mercati, un giornalista del Gambero Rosso lo ha definito “il re dello zafferano” in un articolo che gli ha aperto le porte del successo. Da quel momento, La Terra dei Due Laghi ha iniziato a diventare un punto di riferimento per gli amanti del buon cibo e delle storie autentiche.
All’inizio non c’era ancora un punto vendita fisico: Fabio coltivava, produceva e vendeva da casa o alle fiere. Oggi, invece, l’azienda ha un volto, un luogo curatissimo, costruito con materiali riciclati e decisamente accogliente. L’8 novembre scorso ha inaugurato il punto vendita e la nuova area dedicata agli aperitivi, immersi tra i filari di nocciole, i campi di zafferano e le vigne.
Lo zafferano resta il cuore dell’attività: l’azienda è oggi il terzo impianto italiano per produzione, con 6-7 chili annui. Ma attorno a questo oro rosso, Fabio ha costruito un vero e proprio ecosistema agricolo: prodotti a base di zenzero, nocciole, miele (grazie alle sue api), pasta, torte e dolci realizzati da terzisti di fiducia e poi selezionati per essere venduti o usati per gli aperitivi.
Oggi Fabio ha 24 anni e continua a non fermarsi: durante la stagione invernale lavora sulle piste da sci per mettere da parte il denaro necessario ad acquistare nuovi terreni in primavera. Si sporca ancora le mani, guida il trattore, cura ogni dettaglio, ma allo stesso tempo è un comunicatore naturale, capace di fare rete, coinvolgere mondi diversi e raccontare la bellezza della vita agricola con autenticità.
Non sono mancati i momenti difficili, quelli in cui avrebbe potuto gettare la spugna, ma Fabio ha capito una cosa fondamentale: nella vita non bisogna rincorrere il successo è il successo che arriva, se davvero nel proprio lavoro ci si dedica con tutto sé stessi, senza compromessi e senza scorciatoie. Lo si conquista quando si diventa così bravi da non poter più essere ignorati.
Accanto a lui c’è Alessandra, lei ha un altro lavoro, ma ogni volta che può è in azienda, per affiancare Fabio col suo spirito prettamente torinese analitico e concreto contribuisce con passione al progetto. Insieme Fabio e Alessandra trasmettono l’amore per una terra che non è solo lavoro, ma anche bellezza, identità e possibilità.
Una storia vera, fatta di fatica, visione e coraggio. Una storia che, nata tra i laghi del Piemonte, continua a crescere ed essere apprezzata e di esempio anche qui, a Torino.
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Noemi Gariano

Nei partiti grandi manovre al via per le elezioni comunali

Il sindaco uscente Stefano Lo Russo sta governando con competenza e determinazione. Tuttavia, in vista delle Comunali 2027, la sua ricandidatura si complica: l’alleanza con il Movimento 5 Stelle non avrà una luce splendente. Senza un fronte progressista unito, il centrosinistra rischia grosso.
Mai il centrodestra è così vicino a conquistare Torino.
In questo scenario frammentato, prende quota il nome di Daniele Valle. Consigliere regionale, volto noto per il suo profilo istituzionale, la sua capacità di dialogo e la solida esperienza amministrativa, Valle si presenta come una figura capace di ricucire le fratture interne alla coalizione e di attrarre anche i voti più civici e moderati.
Secondo me e lo ribadisco Lo Russo ha fatto bene, ma oggi serve un candidato che tenga insieme anime diverse e sappia parlare a tutta la città.Daniele Valle, già vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, è apprezzato per il suo approccio pragmatico e la sua sensibilità ai temi sociali e ambientali.
La partita è ancora aperta, ma una cosa è chiara: se il centrosinistra vuole davvero restare competitivo a Torino, dovrà trovare una candidatura che vada oltre i confini del PD. E in molti iniziano a pensare che quella candidatura perfetta sia proprio Daniele Valle.

Enzo Grassano

 

Una serata alla scoperta della luna alla palazzina di Caccia di Stupinigi

Negli ultimi giorni dedicati alla luna il cielo diventa protagonista a Stupinigi in un evento d’eccezione, in programma venerdì 6 giugno dalle ore 21 sulla terrazza della palazzina di Caccia di Stupinigi, verso il parco storico.

La serata alla scoperta della luna prevede un percorso nelle sale alla ricerca delle storie, aneddoti e personaggi legati all’astronomia, come la principessa di Carignano, Giuseppina di Lorena Armagnac (1753-1797), moglie di Vittorio Amedeo di Carignano e nonna di Carlo Alberto. Era una donna straordinaria dai molteplici interessi, tra cui l’astronomia, di cui la Palazzina conserva un ritratto nell’appartamento di Levante. Al termine della visita guidata si terrà una “lezione di cielo” nel Salone d’Onore e, infine, dalla terrazza, l’osservazione guidata della luna dai telescopi dello staff del Planetario, accompagnata da un calice di vino e da una Friandise salata, a cura dell’associazione Tutela Baratuciat e Vitigni Storici.

L’evento è organizzato dai Servizi Educativi della Palazzina di Caccia di Stupinigi, in collaborazione con Infini.to-Planetario di Torino.

Info

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Amedeo 7, Stupinigi, Nichelino

Venerdì 6 giugno dalle ore 21

Per Diana. La luna sopra il cervo

Prenotazione obbligatoria a stupinigi@info.ordinemauriziano.it

Dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.30, entro il giovedì precedente la visita.

Mara Martellotta