ilTorinese

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO:  Club o dopo lavoro? –  Dal sacrario del Martinetto a Torino che attende la salvezza dalle mummie – Lettere

Club o dopo lavoro?
La crisi dei club in passato più esclusivi ed elitari, sta  diventando sempre più evidente. Mancano i soci e i club si fondono insieme per mantenere un numero minimo di adepti. Agli incontri associativi si presentano persone in maglione, senza cravatta e immancabili scarpe da ginnastica. Ma il massimo del decadimento non era ancora accaduto: la preghiera del socio con una serie di rancide banalità ad imitazione della preghiera dell’alpino che rende lecita una domanda: la laicità dove è andata a finire?
Io entrai in uno di quei club con un preciso cerimoniale e indossando lo smoking come tutti i soci. Ci consideravano degli  snob o persino  degli affiliati alla massoneria, diceria  quest’ultima, che mi dava molto fastidio. Oggi  a volte sembra di essere in un dopo lavoro. Ci sono segni  di una decadenza senza fine  anche per l’età veneranda di molti soci e per parecchi parvenus passati bruscamente dal circolo parrocchiale di quartiere  ad ambienti non adatti e a loro   in passato giustamente preclusi. L’associazionismo  è finito e forse non potrà mai più resuscitare? Oggi la crisi sembra un tramonto senza speranze future di rinascita. Forse Internet ha distrutto un certo associazionismo che aveva un senso quando raccoglieva persone di un livello sociale e culturale omogeneo.
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Dal sacrario del Martinetto a Torino che attende la salvezza dalle mummie
Il Martinetto è un luogo reso sacro dal sangue versato dai patrioti del comitato militare del Gen. Perotti e del Capitano Balbis. Fa bene il Comune a rendere quel luogo più agibile e sicuro. La cerimonia ad 80 Anni dalla fucilazione nell’aprile scorso fu un po’ penosa. In effetti andrebbero rivisti tutti i monumenti cittadini  oggi in mano ad un assessore titolare di molte  deleghe  a cui non sa adempiere con la necessaria competenza: sempre inerzia, ritardi e polemiche se c’è lui di mezzo. Più luce, dice una consigliera dell’estrema sinistra, ai monumenti della Resistenza, quasi ci fosse una scala di priorità politica e storica anche nei monumenti.
C’è chi a destra  propone di illuminare il monumento a Vittorio Emanuele II e al Conte Verde, trovando ostilità e disinteresse.
Illuminare tutti i monumenti renderebbe Torino meno provinciale e più vicina a Parigi che nessuno accosta più a Torino. Anche Parigi è decaduta, ma parlare oggi di Torino come di  piccola Parigi appare ridicolo. E ’una città sporca, disordinata, con strade con scarsa  o nulla manutenzione dove i lampioni anche del centro non vengono mai puliti e dove molti  negozi importanti del centro hanno abbassato le serrande. Per gli acquisti natalizi sono  andato a Milano  e da Peck ho comprato le vivande per pranzo di Natale. Torino è  diventata una città  marginale priva di attrattive e  piena di accattoni e immigrati nullafacenti di cui in verità è ricca anche Milano. Cuneo è molto meglio. Lo dicono in molti: la qualità della vita non è confrontabile. Mancano, è  vero, le mummie egizie da cui Torino attende la salvezza, ma esse  non sono vitali neppure per il turismo torinese come molti pensano. Auguro a tutti i lettori buon Natale, ma quello di quest’anno, grazie anche  ad E l k a n n,   è uno dei più spenti e tristi degli ultimi decenni. Un Natale senza luci  perché quelle cosiddette d’artista sono ormai vetusta archeologia del secolo scorso che non merita nessuna  attenzione. Sono luci  che intristiscono le feste e rivelano un’arte banale se non insignificante:  solo  i suoi costi troppo alti la rendono “preziosa”.
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Lettere scrivere a quaglieni@gmail.com

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Milei liberista
Ho seguito un po’ il presidente  argentino della motosega Milei . Mi sembra un utile esempio ad un’Italia spendacciona in crisi. Un esempio liberale utile anche per noi.   Gianni Cuminetti
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Milei va contestualizzato in un ambito argentino in cui il Peronismo non è mai morto. Privatizzare, tagliare le spese (ma solo quelle inutili), rimettere in moto l’economia appare un ottimo progetto. I primi successi non devono  però illudere perché il disastro argentino è peggio di quello Italiano. Io non condivido l’anarco-liberismo perché lo Stato liberale è il perno su cui ruota una civiltà prospera e ordinata.  La parola anarchia mi fa ribollire di rabbia in tutte le versioni.
Ma non disprezzo Milei il quale  può sembrare un po’ troppo draconiano e semplicista. Ma la mala spesa italica induce anche  a chiedere di usare tante motoseghe. La vicenda dell’aumento scandaloso e immotivato  dello stipendio dei ministri non deputati a cui volevano regalare l’indennità parlamentare per eguagliarli con i parlamentari è  indicativa della malafede arrogante e anche dell’ignoranza ingorda di certi personaggi che andrebbero – nella visione di un buongoverno einaudiano- sicuramente   segati, anche se la piccola motosega argentina non basterebbe!

Monumenti accesi con il videomapping a Chieri

Anche quest’anno Chieri ha “acceso” alcuni monumenti cittadini con l’illuminazione mappata.

In particolare, l’Arco trionfale è rivestito da una nuova spettacolare elaborazione artistica che ripropone e valorizza alcuni disegni per tessitura conservati in due preziosi fondi della raccolta archivistica del Museo del Tessile, il Fondo Baglione (XIX secolo) e il Fondo Ghidini (XIX-XX secolo).

Il campanile del Duomo presenta la proiezione degli splendidi affreschi della Cappella Gallieri e la Pala Tana del Battistero; mentre sulla facciata della chiesa di San Guglielmo il videomapping propone le immagini tratte dal quadro di Francesco Fea, l’Adorazione dei Magi.

Inoltre, in piazza Cavour è stato allestito il villaggio di Babbo Natale, dove divertirsi e giocare nei weekend con attività e laboratori (poi la Baita di Babbo Natale dal 6 gennaio si trasformerà nella Casa della Befana) e una pista per pattinaggio su ghiaccio per imparare a pattinare e per sperimentare divertenti acrobazie.

Polliotto segretario generale Fondazione Crt

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRT, riunitosi  sotto la presidenza di Anna Maria Poggi, ha deliberato all’unanimità la nomina di Patrizia Polliotto quale nuovo Segretario Generale della Fondazione. La nomina segna il completamento del percorso ad interim affidato all’avvocato Annapaola Venezia, che ha ricoperto il ruolo dopo l’uscita di Andrea Varese. Con l’assunzione del nuovo incarico, Patrizia Polliotto lascia la carica di Consigliere di Indirizzo della Fondazione.

 

Il Consiglio di Amministrazione ha espresso il proprio ringraziamento all’avvocato Venezia per il lavoro svolto durante questo periodo, che ha garantito il pieno supporto alla Fondazione in una fase di rinnovamento strategico, culminata con l’importante conclusione del percorso di riforme statutarie.

 

Patrizia Polliotto è avvocato cassazionista con oltre 20 anni di esperienza in diritto dell’impresa. Consigliere indipendente in diverse realtà, tra cui Reply, NB Aurora e Vincenzo Zucchi, è anche consigliere di Sviluppo Lavoro Italia e di altre società non quotate.

Torino – Bologna 0-2

Il Bologna vince a Torino. Nella ripresa le reti del 2-0 sono dell’olandese Thijs Dallinga e di Pobega, con controllo Var per un presunto fuorigioco di Dallinga. Il Bologna raggiunge 28 punti in classifica superando  il Milan, a quota a 26. Giocatori granata fischiati dal pubblico dell’Olimpico – Grande Torino.

L’Orchestra dell’Auditorium Rai di Torino, per festeggiare il Natale, propone Lo Schiaccianoci

Per il Natale dell’OSN Rai viene proposto Lo Schiaccianoci, la fiaba di Čajkovskij da Mario Acampa e diretta da Andrès Orozco-Estrada, in programma domenica 22 dicembre all’Auditorium Rai di Torino

L’Orchestra dell’Auditorium Rai di Torino, per festeggiare il Natale, propone Lo Schiaccianoci domenica 22 dicembre e martedì 24 dicembre, alle 10.40, su Rai 1, e mercoledì 25 dicembre, alle 20.30, su Rai 3. 

“Il simbolo del Natale per antonomasia è una storia senza tempo, che ancora oggi dice molto del passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, oltre che sul rapporto che ognuno di noi ha con il proprio bambino interiore”, così Mario Acampa, regista, autore e divulgatore descrive il suo progetto de Lo Schiaccianoci di Čajkovskij, uno dei più celebri balletti al mondo, ispirato a un racconto di Ernst Theodore Amadeus Hoffmann, e proposto dall’OSN Rai e dal suo direttore principale Andrès Orozco-Estrada per il suo tradizionale concerto di Natale. 

“È Natale – prosegue Acampa, anche voce recitante insieme a Elisa Lombardi – la città è piena di luci e di vetrine addobbate, e come spesso accade è proprio durante le festività che il cuore si sente più solo. Qui Mary incontra Ernst e rivede in lui fragilità speculari alle sue. Entrambi capiscono che non possono sanare le ferite dell’altro, ma possono darsi la mano per affrontare la vita insieme. Volevo raccontare il sogno di Mary non solo come un’evasione  dalla realtà o come una mera fantasia, ma anche come motore di elaborazione e del dolore. Un percorso catartico fatto di lacrime e ricordi scomodi, ma anche ironia e calviniana leggerezza”.

Alternate alla narrazione di Mario Acampa, reduce dal successo come regista dell’opera “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota, andato in scena lo scorso settembre al Teatro della Scala, l’OSN Rai propone una scelta delle più celebri pagine del Balletto, dal “Valzer dei fiocchi di neve” a “La danza della Fata Confetto”, passando per il divertissement come le danze spagnola, araba, cinese e russa. L’idea per Lo Schiaccianoci, rappresentato trionfalmente al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel 1892 con le coreografie di Maius Petipa e Lev Ivanov, fu suggerita a Čajkovskij da un racconto di Alexandre Dumas padre, intitolato “Histoire d’un casse-noisette”(Storia di uno schiaccianoci), che riprende a sua volta una fiaba di Hoffmann, “Nussknaker und Mausekönig”(Schiaccianoci e il re dei topi), pubblicata nel 1816. Il balletto conserva la medesima opposizione tra la sfera onirica e quella del reale che caratterizza la favola. 

Sul podio è impegnato Andrès Orozco-Estrada, nato a Medellin, in Colombia, nel 1977, e che ha debuttato con l’OSN Rai nel maggio 2022, e nell’ottobre 2023 ha iniziato la sua collaborazione come direttore principale. Mario Acampa, autore e regista del progetto, oltre che voce recitante, ha iniziato la sua carriera come primo attore al Teatro Stabile di Torino, diretto tra gli altri da Ugo Gregoretti, Filippo Crivelli e Chiara Noschese. Ha debuttato alla regia lirica al Carignano di Torino nel 2015, con l’opera “Il Piccolo Principe”. Dal 2021 ha iniziato una collaborazione con il Teatro alla Scala, dove scrive e firma la regia della serie di concerti “Lalla e Skali”, oltre che de “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota. 

Mara Martellotta

È morto a 70 anni Fabrizio Morri ex segretario Pd

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È deceduto questa mattina l’ex segretario del Pd di Torino Fabrizio Morri,  70 anni, era malato da alcuni anni.  Arrivato in Piemonte dalle Marche, inizio’ l’attività politica a Settimo e  a Torino, prima nel Pdup e poi nel Pci, nei Ds e nel Pd. Era stato parlamentare Pd per due legislature negli anni Duemila e segretario provinciale dal 2013 al 2017.

Da Roma 8,5 milioni di euro per la metropolitana di Torino

 

L’assessore del Piemonte Bussalino: “Fondamentale il dialogo continuo tra Regione e Governo per portare benefici concreti al territorio”

 

“Lo stanziamento di 8,5 milioni di euro per il prolungamento della Linea 1 della Metropolitana di Torino fino a Cascine Vica rappresenta un primo passo importante, al quale potranno aggiungersi ulteriori risorse. Questo risultato è la dimostrazione di quanto sia fondamentale il dialogo continuo tra Regione e Governo, un confronto costante che consente di individuare e risolvere le criticità, portando benefici concreti al territorio. Si tratta di un segnale importante di attenzione verso Torino e tutto il Piemonte. Questi fondi permetteranno di coprire gli extracosti dovuti all’aumento dei prezzi dei materiali. Desidero ringraziare il Governo, in particolare il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari e i deputati Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto, per l’attenzione costante rivolta al Piemonte e alle richieste della nostra Regione.” – dichiara l’assessore alle Infrastrutture strategiche della Regione Piemonte, Enrico Bussalino.

Al via il Piano regionale contro il sovraffollamento dei pronto soccorso a Natale

In vista delle imminenti festività natalizie e di fine anno, Regione Piemonte e Azienda zero hanno predisposto, come ogni anno, le misure urgenti per fronteggiare eventuali sovraffollamenti nei pronto soccorso (Ps).

Nei giorni scorsi si è svolta una riunione in Assessorato con tutte le Aziende sanitarie regionali (Asr), Azienda zero e il settore programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitari della direzione regionale Sanità per fare il punto della situazione e condividere le misure.

Le Asl dovranno mettere in atto i piani previsti per il sovraffollamento dei pronto soccorso, con particolare attenzione a:

  • potenziamento dei percorsi “fast track”;

  • potenziamento delle attività di bed management con reperimento e messa a disposizione dei posti letto per i pronto soccorso attingendo dai reparti che riducono l’attività in occasione delle festività;

  • potenziamento delle dimissioni dai reparti nei giorni festivi;

  • potenziamento dell’azione dei NOC (Nuclei ospedalieri continuità) e dei NDCC (Nuclei distrettuali continuità delle cure) per favorire l’uscita dai pronto soccorso e dai reparti di degenza verso le strutture territoriali;

  • monitoraggio per verificare che i tempi di consulenza nei pronto soccorso rimangano nei limiti indicati dalla Regione;

  • indicazione ai responsabili  del NUE 116117 di verificare l’adeguata copertura delle postazioni nelle centrali stesse;

  • richiesta ai Distretti di assicurare la copertura quanto più possibile estesa delle postazioni di continuità assistenziale.

«Sono misure che confidiamo possano evitare le situazioni di sovraffollamento nei pronto soccorso che spesso si verificano, anche in concomitanza con il picco dell’influenza stagionale. Invitiamo tutti a rispettare le buone regole di comportamento e alle Asr chiediamo di attuare scrupolosamente i piani, per garantire anche in questo periodo particolare e complicato cure tempestive e assistenza a tutti, in particolare ai più fragili» sottolinea l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

«L’impegno di Azienda Zero resta costante anche durante il periodo delle Festività; le azioni di coordinamento che abbiamo già avviato da tempo, sia in ambito territoriale sia ospedaliero in particolare sui pronto soccorso, possono dare supporto e ordine nei momenti di maggiore affollamento» dichiara il Direttore Generale di Azienda Zero Adriano Leli.

cs

Finpiemonte investe nella finanza d’impatto

Finpiemonte presso la sua partecipata Environment Park, punto di riferimento per l’innovazione ambientale e la sostenibilità, ha riunito e fatto dialogare insieme alcuni rappresentanti illustri delle autorità pubbliche del sistema finanziario nazionale, il cui apporto è determinante per uno sviluppo sostenibile dei territori, nel rispetto degli obiettivi in ambito ESG, a partire da quelli globali ed europei fino a quelli nazionali. I due panel di confronto su coesione e sostenibilità sociale e Green economy e transizione ecologica sono stati introdotti dall’onorevole Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e moderati dal Presidente di Finpiemonte e Presidente ANFIR Michele Vietti. L’attenzione nei confronti dei principi ESG e la ricerca di impatti positivi dei progetti finanziati sono tra i principali criteri utilizzati da Finpiemonte nella scelta delle operazioni su cui investire con le risorse del suo capitale, oltre a quelle messe a disposizione dalle agevolazioni regionali.

Ne è un esempio il fondo Piemonte Next, gestito da CDP Venture Capital, in cui Finpiemonte interviene con 10 milioni di euro e che, fino ad oggi, ha contribuito a finanziare 10 startup piemontesi, la maggior parte delle quali opera per generare ricadute positive sociali e ambientali.

Finpiemonte è anche impegnata nell’ambito di diversi progetti europei nello sviluppo di modelli finanziari innovativi. Tra questi, Forest EcoValue mira allo sviluppo di modelli di business innovativi e sostenibili per la gestione delle foreste; in Valle Tanaro è insediato il Living Lab italiano del progetto ed è in corso l’attivazione di strumenti di finanza alternativa, i green bond, per il finanziamento delle attività di gestione forestale. Il progetto Touch, in collaborazione con Torino Social Impact e la Fondazione Compagnia di San Paolo mira alla sperimentazione di meccanismi di finanza sociale basati su impatto per migliorare l’accesso ai finanziamenti per le imprese sociali, facilmente replicabile anche in altri territori. Infine, ACTAge affronta le sfide legate all’invecchiamento della popolazione europea promuovendo l’invecchiamento attivo e in salute, riducendo al contempo la dipendenza dai servizi di assistenza primaria. Finpiemonte si occuperà in particolare della definizione del modello SOC (Social Outcome Contract) che consente di modificare in modo significativo modalità e approccio che hanno finora regolato l’intervento delle pubbliche amministrazioni in ambito sociale, incluso quello sanitario.

“La finanza d’impatto in Italia sta crescendo – ha spiegato il Presidente di Finpiemonte Michele Vietti – ma è necessario che sia sempre più integrata in un nuovo ecosistema di economia sociale, plasmato da politiche pubbliche e animato da attori privati. Il ruolo di Finpiemonte e delle finanziarie regionali, veicoli privilegiati per l’attuazione delle politiche e degli enti regionali e, allo stesso tempo, rilevanti attori nei rispettivi sistemi territoriali di finanza agevolata è quello di lavorare con diversi soggetti che si occupano di finanza d’impatto, come ASVIS, Forum della Finanza Sostenibile e Social Impact Agenda per l’Italia, promuovendo l’avvio di sperimentazione e l’adozione di modelli finanziari innovativi per avvalorare lo sviluppo sostenibile facendo da ponte tra le risorse pubbliche, soprattutto quelle regionali, anche di origine comunitaria, e gli operatori di mercato, finanziatori e imprese”.

 

Mara Martellotta