ilTorinese

Il doppio tour della salute fa tappa in piazza San Carlo

Appuntamento il 14 e 15 settembre con dibattiti, screening gratuiti e momenti di intrattenimento

  Sbarca a Torino il Tour della Salute, che quest’anno, giunto alla sua seconda edizione, si propone in abbinamento con il nuovo format Crescendo in Salute. Il doppio evento, nel suo viaggio di sei mesi lungo lo Stivale, toccherà le piazze di 14 regioni italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di uno stile di vita sano e di una corretta alimentazione, al fine di prevenire le malattie e preservare il proprio benessere. La tappa piemontese, prima ed unica nella regione, si terrà in Piazza San Carlo, con ingresso liberosabato 14 settembre, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, il Tour della Salute sarà dedicato ad un target senior, mentre domenica 15 settembre, con gli stessi orari del giorno precedente, Crescendo in Salute focalizzerà l’attenzione sui più piccoli e sull’universo della famiglia più in generale.

La manifestazione, a cura di Federfarma Torino, sotto il presidio del dottor Marco Cossolo (presidente nazionale di Federfarma oltre che dell’associazione torinese), avrà luogo in un’area espositiva allestita con vari gazebo, un info point, un palco mobile e un truck hospitality dotato di ambulatori, all’interno dei quali i visitatori potranno sottoporsi gratuitamente a test di autodiagnosi e screening di prima istanza (glicemia, pressione arteriosa, screening odontoiatrico, test dell’udito, controllo del peso). Sul palco mobile si terranno invece dibattiti e convegni divulgativi nell’ambito dei quali i rappresentanti provinciali di Federfarma, delle società scientifiche e di alcune onlus territoriali affronteranno tematiche riguardanti le malattie cardiovascolari, l’aderenza alla terapia, i problemi di udito e i disturbi del sonno. Previste, inoltre, attività per apprendere le principali nozioni relative alle manovre di disostruzione e sarà presente anche la ASC (Attività Sportive Confederate), che presenterà il progetto SOSIA, finalizzato alla promozione di una nuova cultura per l’invecchiamento attivo. La Misericordia di Torino si soffermerà invece sulle manovre di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica.

“Federfarma Torino ha naturalmente aderito a questa importante manifestazione – afferma il presidente Cossolo – I farmacisti torinesi saranno in piazza nella due giorni per dialogare con i cittadini, portando al di fuori della farmacia la loro competenza. Il dialogo con l’utente e la dispensazione di informazioni corrette sono alla base del nostro lavoro quotidiano e ogni opportunità che ci viene offerta per farlo, al di fuori delle mura delle farmacie, non può che essere accolta con favore”.

Particolare attenzione sarà riservata al mondo dei bambini, con diversi momenti di intrattenimento, dall’avvincente e formativo percorso di Pompieropoli (solo domenica), passando per l’angolo della Merenda biologica, fino al Concorso di disegno, con la premiazione che si terrà nella giornata conclusiva. Altre attività, per grandi e piccini, saranno proposte dalle associazioni Funny Fitness, Piccoli Cantori di Torino, Shisei Asd, Laboratori Cam On di Alessandra Forza & SwanMamy di Sara Matarangolo, Frizzart Asd, Tru Dansing Center e Fare Danza. La manifestazione è patrocinata dal ministero dell’Interno, si avvale della prestigiosa collaborazione di Federfarma, conta sul supporto non condizionato di Teva Italia e beneficia del contributo, sul piano divulgativo, delle società scientifiche Siprec, Aipo, Sid, Adoi, Sigm, Adi, Siaip e Sigenp.

 

IL TOUR DELLA SALUTE

Durante il sabato, giornata dedicata ai più adulti, esperti qualificati e figure istituzionali si alterneranno nella nostra area dibattiti, confrontandosi nell’ambito di convegni divulgativi sulla prevenzione e sull’aderenza alla terapia. Tra i relatori i rappresentati di Federfarma, insieme agli esponenti degli assessorati alle politiche sociali e sanitarie, delle associazioni e onlus territoriali e delle società scientifiche Siprec (Società italiana per la prevenzione delle malattie cardiovascolari),  Aipo (Associazione italiana pneumologi ospedalieri), Sid (Società italiana di diabetologia), Adoi (Associazione italiana dermatologi ospedalieri), Sigm (Società italiana di ginnastica) e Adi.

Si parlerà di come prevenire, ma anche di come convivere al meglio con malattie croniche quali diabete, apnee notturne e psoriasi, senza tralasciare malattie cardiovascolari, Bpco e malattie respiratorie. Inoltre gli esperti si soffermeranno sulla necessità di una sana e corretta alimentazione e verrà presentato il “Progetto Sosia”, incentrato sulla  promozione di un nuovo concetto di salute tra gli anziani, in base al quale il benessere non è solo assenza di malattia ma diventa ricerca attiva di una condizione psico-fisica caratterizzata da vitalità e soddisfazione. A disposizione dei cittadini anche un apposito spazio, denominato screening station, nel quale sarà  possibile effettuare dei consulti gratuiti nel pieno rispetto di tutte le norme relative a privacy, sicurezza ed igiene.

 

CRESCENDO IN SALUTE

Nel corso delle domeniche, riservate all’universo della famiglia e del bambino, si alterneranno nella nostra area dibattiti i referenti territoriali delle società scientifiche Sigemp (Società italiana gastroenterologia pediatrica), Siaip (Società italiana allergologia pediatrica), Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica) e Adoi (Associazione italiana dermatologi ospedalieri), che passeranno in rassegna le tematiche legate al benessere psicofisico dei bambini e i vari fattori di rischio.

La giornata sarà incentrata sull’educazione alla salute, analizzando comportamenti, abitudini e stili di vita,  per poi introdurre il tema della prevenzione. Particolare attenzione sarà dedicata ad allergie e asma bronchiale, allergie alimentari e celiachia, dermatite atopica, malattie metaboliche e alla necessità di una corretta alimentazione, senza tralasciare il corretto uso del farmaco. Numerose e coinvolgenti le iniziative dedicate ai più piccoli, che avranno modo di divertirsi e giocare all’aria aperta, sotto la supervisione di personale qualificato, apprendendo al contempo nozioni e abitudini nel segno della salute e di un corretto stile di vita.

 

L’elogio del trasformismo e la coerenza politica

Il Conte bis e’ nato, come noto e quasi scontato, come la più grande e plateale operazione
trasformistica della politica italiana dopo il secondo dopoguerra. Certo, giustificata con la nobile, e
anche se un po’ patetica, lotta contro la “minaccia fascista”, il “rischio dittatura”, la “compressione
delle libertà democratiche” e simili amenità. Ma, al di là di una operazione che è nata con
motivazioni ormai conosciute dalla stragrande maggioranza della pubblica opinione italiana – e
cioè, il terrore del voto anticipato, la perdita dello stipendio per i parlamentari e la potenziale e
quasi certa riduzione secca di seggi dei due partiti contraenti la nuova maggioranza di governo – e’
indubbio che con l’irruzione del trasformismo sono le stesse regole della politica a mutare. E a
mutare profondamente. Perché la prassi e la cultura trasformistica prevedono e impongono, per un
certo arco di tempo, la sospensione e la rimozione della categoria della “coerenza” nella dialettica
politica. Non a caso, Pd e 5 stelle sono costretti a cancellare tutto ciò che hanno detto, scritto,
teorizzato, sostenuto e urlato nelle piazze negli ultimi 10 anni. Una operazione ne’ semplice e ne’
facile perché si tratta di una pianificazione politica, culturale e giornalistica che si scontra, al di là
degli sforzi degli organizzatori e dei protagonisti dell’operazione, con la realtà delle cose. E questo
per un semplice motivo, anche se piccolo e banale: non tutti devono difendere il seggio
parlamentare e il relativo stipendio nel sostenere queste tesi. E la realtà delle cose prima o poi
ritorna a galla.
Però la deriva trasformistica nel frattempo cambia i connotati fondamentali e abitudinari della
politica. Nel caso specifico della politica italiana a livello nazionale e a livello locale. Che senso ha,
oggi, per fare qualche esempio concreto, sostenere in un partito che una scelta politica e’ credibile,
netta e di lunga durata perche’ è stata assunta dagli organismi preposti di quel partito? Abbiamo
tutti in mente le solenni dichiarazioni dei candidati alla segreteria nazionale del Pd, delle loro
mozioni congressuali, delle loro deliberazioni votate alla unanimità dalle segreterie e dalle direzioni
sino a poche settimane fa che escludevano in modo categorico per motivi politici, culturali, etici,
programmatici e storici qualsiasi alleanza politica con i 5 stelle. E poi, cosa è capitato? Appunto,
era una pura finzione. Dei 5 stelle e’ inutile parlare perché ormai tutti conosciamo i giudizi poco
lusinghieri scagliati contro il Pd in questi ultimi 10 anni e sino a pochi giorni fa. Anche qui, cosa è
capitato? Semplice, tutto rimosso. Ho fatto questo banale esempio, del testo noto a tutti, per
arrivare ad una semplice conclusione. E cioè, qualsiasi dichiarazione, deliberazione congressuale,
impegno solenne assunti negli organismi preposti da parte dei vertici del Pd, o di altri partiti,
saranno solo e soltanto parole al vento destinate a cadere nell’arco di poche ore o di pochi giorni.
Come è capitato, concretamente, con l’alleanza “strategica, di lungo termine, politica,
programmatica e storica” con i 5 stelle siglata la sborsa settimana. Parole al vento, appunto.
Insisto su questo versante perché la scomparsa, seppur momentanea, della categoria della
“coerenza” nella concreta dialettica politica italiana non aiuta a ridare qualità alla democrazia,
credibilità alle istituzioni democratiche e, sopratutto, a individuare la politica come luogo capace di
affrontare e risolvere i problemi delle persone comuni. Una degenerazione che rischia di indebolire
lo stesso tessuto democratico e di rafforzare la scorciatoia populista, antidemocratica e autoritaria.
Ora di fronte al ritorno di una prassi e di un costume marcatamente trasformistici, si tratta di
impegnarsi affinché questa degenerazione venga non fermata ma almeno attenuata. E quindi la
nascita di partiti, o movimenti, politici che puntano e mirano a ripristinare un minimo di coerenza e
di trasparenza nella dialettica politica italiana va indubbiamente incoraggiata e sostenuta. Sia sul
versante dell’ex centro sinistra – che ormai è stato consegnato alla storia e agli archivi degli storici –
e sia sul versante dell’ex centro destra. Una operazione che è già partita e che ha come obiettivo,
almeno nell’immediato, quello di rallentare l’ondata trasformistica e di ripristinare un minimo di
coerenza nel confronto politico italiano. Sia a livello nazionale come a livello locale.
Giorgio Merlo

I nuovi bus già vandalizzati. La sindaca: “insulto alla città”

I vandali hanno già colpito con scritte su finestrini, sedili e pareti dei nuovi autobus in servizio da poche settimane in città. A denunciare è  Gtt, mentre la sindaca Chiara Appendino crive su Fb: “i responsabili pagheranno per ripulire, perchè ogni centimetro di questi nuovi pullman è stato pagato con il sudore di tutti i cittadini . Ricordo che sui mezzi pubblici ci sono le telecamere. Inoltreremo formale denuncia per individuare i responsabili, così che paghino fino all’ultimo centesimo per ripulire quello che hanno fatto: non sono ‘solo’ scritte, ma un insulto a tutta la città”.

 

(foto: il Torinese)

Motociclista muore nello scontro con camion

Un incidente mortale è avvenuto  questa mattina verso le 8 in Corso Europa a Volpiano. Per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati un camion  e una moto Bmw Xr1100. Il motociclista ha sbattuto contro il rimorchio del camion ed è morto sul colpo.  L’autista del mezzo pesante, di origini albanesi, ha fermato il mezzo ma i soccorsi per il motociclista sono stati inutili.

L’ Archivio storico apre sabato con MiTo

Apertura straordinaria sabato 14 settembre dell’Archivio Storico della Città per ospitare alle ore 16 il concerto di Mi.To-Settembre Musica.

L’incontro musicale, a ingresso gratuito, vedrà l’esibizione del Kreisel Trio (Emanuele Groppo, flauto, Matteo Dal Maso, clarinetto, Daniele Ligios, chitarra) con musiche di Joseph Kreutzer, Niccolò Paganini, Gioachino Rossigni, Vittorio Monti, Matteo Dal Maso (scuola di musica d’insieme per fiati di Francesca Odling).

Inoltre, dalle 11 alle 19 saranno visitabili le nuove mostre “Cronache lunari. Scienza e suggestioni dal Settecento a oggi” e “Animali nella storia di Torino. Dallo sfruttamento alla tutela”.

Gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.

Prenotazioni solamente per il concerto 01101131811.

Ponte Morandi: arresti per i controlli sui viadotti

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Cronache italiane
E’ in corso di esecuzione a Genova da parte della Guardia di Finanza  una ordinanza che comprende 9 misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta relativa alle false attestazioni sui controlli dei viadotti autostradali scaturita dall’indagine sul crollo del ponte Morandi.  Perquisizioni e sequestri in corso.
ESEGUITE PERQUISIZIONI E SEQUESTRI NEGLI UFFICI
I militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Genova, coordinati dalla
locale Procura della Repubblica, hanno eseguito una ordinanza che
comprende nove misure cautelari nei confronti di dirigenti e tecnici di
Autostrade per l’Italia s.p.a. e Spea Engineering s.p.a.
Si tratta di tre arresti domiciliari e sei misure interdittive dal pubblico servizio e
dal divieto temporaneo di esercitare attività professionali a favore di soggetti
pubblici o privati, con contestuali perquisizioni negli uffici dei soggetti colpiti.
L’attività scaturisce dall’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi del 14 agosto
2018, nell’ambito della quale sono emersi numerosi elementi indiziari in
ordine ad una presunta attività di falso, relativa alle relazioni concernenti le
condizioni e le criticità di ulteriori viadotti autostradali, per le quali la Procura
di Genova ha aperto un nuovo procedimento penale, nei confronti di dirigenti
e tecnici
appartenenti ad Autostrade per l’Italia S.p.A. e Spea Engineering
S.p.a..
I successivi approfondimenti effettuati hanno fatto emergere gravi indizi di
colpevolezza in ordine ad atti pubblici redatti da pubblici ufficiali ed afferenti
alle attività di controllo sui viadotti Pecetti (A26) e Paolillo (A16), reiterati
anche successivamente al crollo del Ponte Morandi,
per i quali sono state emesse le odierne ordinanze.
In alcuni casi, sono emerse falsificazioni e/od omissioni concordate,
finalizzate ad occultare agli ispettori del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti elementi rilevanti sulla condizione dei manufatti ed il loro stato di
​conservazione – in occasioni di attività ispettive e nell’ambito della vigilanza
ministeriale – che avrebbero comportato una verifica globale dell’opera ed
altre misure precauzionali.

A Villadeati il film su Inge Feltrinelli

Sabato Villadeati, comune della Valcerrina ai confini estremi della Provincia di Alessandria con quella di Asti, sarà teatro di un doppio evento culturale. Alle 18 verrà inaugurata la mostra collettiva di pittura organizzata dal Comune, ‘Passaggio a Villadeati …’ (che proseguirà domenica), mentre alle 21 verrà proiettato il documentario ‘Inge Film’, realizzato ad un anno dalla scomparsa di Inge Feltrinelli. La collettiva si terrà nella chiesa di San Remigio, mentre la proiezione sarà effettuata presso il circolo ‘Il Cortiletto’ in via San Remigio 2.

Massimo Iaretti

Altissimi Colori. La montagna dipinta

Testori e i suoi artisti, da Courbet a Guttuso, in mostra al valdostano Castello Gamba di Chatillon. Fino al 29 settembre


Sarà un caso, ma il suo primo pezzo , nei panni di critico d’arte – attività che nel ’52 lo portò a diventare allievo prediletto di Roberto Longhi e dal ’78 responsabile della pagina d’arte del “Corriere” – Giovanni Testori (Novate Milanese, 1923 – Milano, 1993) lo dedicò al commento di un quadro di montagna fra i più celebri del nostro Ottocento: l’“Alpe di maggio”, autentico capolavoro realizzato da Giovanni Segantini nel 1891. Testori aveva solo 17 anni e già collaborava con alcune riviste del GUF (Gruppi Universitari Fascisti) con articoli di recensione d’arte. E da allora, la montagna, le cime dei suoi monti, le “terre alte” avranno spesso un posto di rilievo e di forte input emozionale anche nel suo mestiere di pittore che, a parte una lunga dolorosa interruzione dal ’49 a metà Anni Sessanta, sarà sempre una costante della sua molteplice e multiforme attività creativa.

Fra i più importanti intellettuali del nostro Novecento, scrittore, drammaturgo, poeta, regista, attore e – per l’appunto–critico d’arte e graffiante originalissimo pittore, a lui, che proprio in montagna aveva pienamente riscoperto e rispolverato, sul finire del Sessanta e i primi del Settanta, la mai sopita vocazione pittorica, il Castello Gamba – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Vallée, dedica un suggestivo omaggio, ospitando nella Torre dell’elegante dimora novecentesca una serie di disegni ed acquerelli eseguiti in un’estate trascorsa a Gressoney e sulle Alpi svizzere: un nucleo di opere molto privato, che l’artista volle tenere per sé e per la sua famiglia e che oggi viene presentato al pubblico in una mostra che è parte di un nuovo progetto di valorizzazione espositiva lanciato dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Regione Valle d’Aosta in collaborazione con Casa Testori, Associazione Culturale con sede nella stessa casa natale dell’artista a Novate Milanese, affacciata sui binari delle Ferrovie Nord, al fianco della fabbrica di famiglia. Di impostazione astratta e dai forti e liberi contrasti di colore, addossati a uno spazio bianco che illumina e libera la pagina narrativa, l’attenzione è subito attratta dall’imponente “Cime (Pizzo Badile visto da Bondo)”, acquerello di “natura selvatica e vulcanica” del ’72, anche se il pezzo principe, quello da cui prende spunto la rassegna, è il piccolo ma vigoroso “Tramonto (Actus tragicus)”, acquerello del ’67 appartenente alla collezione permanente del Museo.

Qui il rigore geometrico del racconto cede al dilagare incontrastato e violento della materia che si sfalda e cola sul foglio, travolgendo forme ed apparenze, in una sorta di visione teatrale della natura che insieme racchiude il senso di un dramma indefinito accanto alla più totale partecipazione umana. Misteri di un’arte molto vicina alla sacralità del “naturale”, in cui si riflettono anche le opere di altri prestigiosi artisti molto amati da Testori e adeguatamente presentati in rassegna: da Gustave Courbet, iniziatore e principale animatore del Realismo francese ottocentesco di cui la mostra al “Gamba” presenta due magnifici e tecnicamente rigorosi paesaggi alpini, a Willy Varlin (pseudonimo di Willy Guggenheim) geniale artista zurighese di impronta espressionista che scelse di andare a vivere, fino all’ultimo dei suoi giorni, fra le montagne dei Grigioni, in Val Bondasca; da Renato Guttuso, siciliano stregato dal Rosa tanto da fare della casa di Velate, a Varese, lo studio base di molte delle sue opere più celebri, al trentino Paolo Vallorz, per tutta la vita (pur se emigrato a Parigi) indissolubilmente legato alla sua Val di Sole, fino a Bernd Zimmer, fra i più importanti artisti contemporanei tedeschi, “scoperto” da Testori e autore di opere con forti immagini di montagne “infiammate e visionarie”. In chiusura, la rassegna presenta anche un ciclo di scatti fotografici realizzati da Pepi Merisio negli anni Settanta, durante l’antica processione mariana che, ogni cinque anni, da Fontainemore porta, attraversando di notte le Alpi Biellesi, al santuario di Oropa e che Testori amava per l’intensità delle immagini e in quanto suggestiva testimonianza di una civiltà e cultura montana secolari, da preservare e portare avanti nel tempo.

Gianni Milani

“Altissimi colori. La montagna dipinta”
Castello Gamba, Località Cret-de Breil, Chatillon (Valle d’Aosta); tel. 0166563252 o www.castellogamba.vda.it
Fino al 29 settembre
Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 19

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Nelle foto

– Giovanni Testori: “Cime (Pizzo Badile visto da Bondo)”, acquerello su cartoncino, 1972
– Giovanni Testori: “Tramonto (Actus Tragicus”), acquerello su cartoncino, 1967
– Gustave Courbet: “Cascata della Pissouse”, olio su tela, 1860
– Gustave Courbet: “Paesaggio d’inverno”, olio su tela
– Bernd Zimmer: “Senza titolo (Montagna 3)”, tecnica mista su carta intelata, 1984

 

Tra le priorità regionali ricerca e cultura

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO LASCARIS

Investire sui poli di innovazione, focalizzare risorse sullo sviluppo di nuove tecnologie in campo ambientale e sanitario, favorire il collegamento e il trasferimento di competenze tra gli Atenei piemontesi e il sistema imprenditoriale: l’assessore alla Ricerca e ai rapporti con gli Atenei, Matteo Marnati, ha illustrato oggi pomeriggio in sesta Commissione le linee di indirizzo nelle materie di competenza.

Punto di partenza l’ascolto delle esigenze dei territori, per poi elaborare dei piani di azione attraverso un processo partecipato su alcuni grandi temi: cambiamenti climatici, sovranità digitale, green economy, industria 4.0, biotecnologie e tecnologie per le eccellenze enogastronomiche piemontesi.

Sul fronte cultura, l’assessore Vittoria Poggio ha annunciato in Commissione la volontà di rivedere le modalità di finanziamento agli enti culturali partecipati, parlando della necessità di ridurre progressivamente il numero di convenzioni in essere e riconvertire gli interventi di sostegno all’interno dei bandi, il cui sistema andrà dunque rivisto. Tra le priorità la valorizzazione del patrimonio culturale, l’ottimizzazione e innovazione del sistema museale, anche attraverso la realizzazione di un programma “Museo vivo” che preveda brevi cicli di rappresentazioni artistiche dentro alle sedi museali, la salvaguardia delle tradizioni piemontesi e delle piccole manifestazioni locali con un dispositivo ad hoc, il supporto alla produzione cinematografica, per far crescere l’identità del territorio e favorirne la conoscenza.

Molti gli interventi dei consiglieri di opposizione sulle due relazioni.

Infanzia, detenuti e difensore civico. Le relazioni dei garanti regionali

Da Palazzo Lascaris

Nella seduta di Consiglio di martedì 10 settembre sono state presentate e discusse le relazioni annuali del Difensore Civico, del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e della Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

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Difensore Civico

Sono le questioni relative all’assistenza sanitaria quelle su cui il difensore civico Augusto Fierro ha voluto porre l’accento nel corso della sua relazione all’Aula. A cominciare dai problemi nella presa in carico anziani non autosufficienti rispetto alle leggi regionali e l’adeguamento alle disposizioni a livello nazionale che ha aggiornato i Lea.
Fierro ha sottolineato di registrare un costante aumento dei reclami e delle segnalazioni proprio sul tema, anche nella sua qualità di garante della salute. Esiste un’emergenza ignorata: in Italia ci sono 4 milioni di famiglie con parente non autonomo e il Piemonte è fra le regioni più in difficoltà.
Esiste, secondo il difensore civico, una discrasia innegabile tra le previsioni dei Lea a livello nazionale e quanto prevede la normativa regionale. Da Roma si prescrive la presa in carico della persona, mentre in Piemonte il percorso prevedeva la domiciliarità: si è assistito alla trasformazione di un diritto ad una sorta di “elastico” dell’applicazione della normativa.
La conseguenza, dal suo osservatorio, è una permanente conflittualità tra famiglie degli anziani che si esprime con le opposizioni al ricovero e che presentano difficoltà economiche.
In generale, Fierro ha ricordato che con la legge omnibus è stato previsto il controllo da parte del difensore civico sulla efficienza qualità del servizio sanitario piemontese. Ha pertanto richiesto che il Consiglio e in generale la Regione gli risponda, altrimenti tutto diventa irrilevante.
A seguito dell’intervento, si sono susseguiti quelli dei consiglieri di maggioranza e opposizione. Ciascuno con le sue posizioni, si è però convenuto di approfondire i temi e i problemi sollevati nella relazione, anche con ulteriori audizioni e dibattiti nelle Commissioni consiliari competenti.

Garante dei detenuti

Negli ultimi dieci anni il numero dei detenuti nelle 13  carceri piemontesi è aumentato in modo preoccupante: al 31 maggio 2019 erano  4592, per 3972 posti disponibili, con un tasso di sovraffollamento del 115 per cento, un dato tra l’altro falsato che non tiene conto della capienza effettiva delle strutture, con celle temporaneamente inagibili o chiuse per lavori. La situazione è particolarmente critica nel carcere di Alba, ad oggi l’istituto penitenziario italiano con il più alto tasso di sovraffollamento reale: su 142 posti 109 non sono disponibili perché nella parte chiusa a causa della legionella. Situazione simile a Cuneo, dove  su 428 posti 140 non sono disponibili. Oltre ai detenuti in carcere ci sono poi 8850 persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale seguite all’esterno.
Sono alcuni dei dati riportati nella relazione annuale del Garante regionale Bruno Mellano, che ha ricordato come il Piemonte sia una regione virtuosa per quanto riguarda le misure rivolte alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, ma ha anche evidenziato una serie di criticità, a partire dal sovraffollamento e dalla necessità di un piano su base regionale di manutenzione straordinaria degli edifici esistenti.
Mellano ha anche posto l’accento sulla situazione del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi, “significativamente peggiorata a seguito del taglio del budget all’ente gestore e del conseguente forte ridimensionamento del personale dedicato”.
Infine, il Garante ha parlato delle problematiche della sanità penitenziaria, in particolare in relazione al numero di posti letto destinati agli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi all’interno delle Residenze  per l’esecuzione di misure di sicurezza (Rems).
Al dibattito sono intervenuti i consiglieri Alberto PreioniSara ZambaiaAlessandro Stecco, Riccardo Lanzo e Federico Perugini (Lega), che hanno sottolineato la difficile situazione in cui operano gli agenti di polizia penitenziaria e il personale socio-sanitario all’interno delle carceri, Marco Grimaldi (Luv) e Maurizio Marrone (FdI), che si sono soffermati sui problemi del Cpr, Maurizio MarelloDomenico Rossi (Pd), Francesca Frediani e Ivano Martinetti (M5s), che hanno posto l’accento sugli aspetti rieducativi della pena.

Garante per l’infanzia

La garante Rita Turino ha sollevato forte l’allarme sul numero dei minori che versano in stato di povertà e quelli di famiglie che non riescono a far fronte ai bisogni essenziali. Una questione che merita ancora maggiore attenzione da parte delle istituzioni che devono assicurare, sempre secondo la garante, che ogni bambino e ragazzo viva, cresca e sia educato dai propri genitori nelle migliori condizioni.
Una parte importante dell’attività si è concentrata sulla tutela dei minori stranieri non accompagnati: sono state 750 le domande in risposta a un bando pubblico, sono stati attivati 5 percorsi di formazione che hanno coinvolto circa 500 persone, 300 i minori assegnati a 200 tutori nominati.
Altre situazioni di sofferenza dei minori si registrano nelle famiglie con separazioni irrisolte, un’emergenza – di cui la garante è stata consapevole fin dall’inizio del mandato – dovuta all’incapacità dei genitori di separarsi con livelli accettabili di conflittualità.
Infine la garante ha richiamato un fenomeno di cui il Consiglio si è molto occupato, ovvero l’aumento di episodi di bullismo e di cyberbullismo che, a causa di un utilizzo discorso delle nuove tecnologie, colpisce gravemente un numero crescente di ragazze e ragazzi.
Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri Alessandro Stecco e Sara Zambaia (Lega), Monica Canalis (Pd), Carlo Riva Vercellotti (Fi) e Giorgio Bertola (M5S).