Sono in sciopero i lavoratori della ex Embraco. Manifestano davanti ai cancelli dello stabilimento di Riva di Chieri. Protestano dopo avere letto le notizie di stampa da cui emergerebbe che la nuova proprietà Ventures nonostante dica di non avere risorse per avviare l’attività produttiva pagherebbe stipendi d’oro ai manager e ai loro familiari. Una delegazione di lavoratori dell’ex Embraco sarà a Roma domani per manifestare al ministero dello Sviluppo Economico, accompagnati dal presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore regionale al lavoro a Elena Chiorino. Il tavolo al Mise è convocato per il 23 ottobre.
Go Wine promuove, con l’arrivo dell’autunno, un nuovo corso di degustazione di primo livello a Torino, presso una sala riservata del Ristorante Sol Levante Fusion in Via Nizza 1, angolo Corso Vittorio Emanuele II.
Il corso inizia martedì 15 ottobre e si articola in 5 serate. Si propone di sviluppare il rapporto tra vitigno-vite-territorio, con un messaggio di carattere divulgativo che possa fornire nozioni utili anche per riconoscere e valutare le diverse tipologie di vino. Nel corso di ogni appuntamento si potranno degustare 5 tipologie di vini a seconda del tema trattato: protagonisti delle serate vini bianchi, vini rossi, grandi rossi italiani (alla presenza di un produttore) e vini da meditazione.
Riportiamo di seguito le date e gli argomenti delle lezioni, allegando il programma dettagliato:
Prima serata: martedì 15 ottobre ore 20.30
INTRODUZIONE ALLA DEGUSTAZIONE
Seconda serata: martedì 22 ottobre ore 20.30
IL RAPPORTO VITIGNO–VINO–TERRITORIO; VINI BIANCHI
Terza serata: martedì 29 ottobre ore 20.30
IL LAVORO IN VIGNA; VINI ROSSI
Quarta serata: martedì 5 novembre ore 20.30
IL LAVORO IN CANTINA; GRANDI ROSSI ITALIANI
Quinta serata: martedì 12 novembre ore 20.30
IL TURISMO DEL VINO; VINI DA MEDITAZIONE
Alleghiamo il programma e la scheda di adesione da compilare per l’iscrizione.
Per informazioni e iscrizioni:
Associazione Go Wine – Ufficio Corsi – tel. 0173 364631 – fax 0173 361147
ufficio.corsi@gowinet.it – www.gowinet.it
Lotta all’abusivismo: controlli di polizia al “suk”
Estorsione da 1,5 milioni: due arresti
È il bilancio di un’operazione dalla Guardia di Finanza di Torino che, al termine delle indagini durate alcuni mesi, ha arrestato due torinesi, P.M.G. e F.G., per aver cercato di estorcere oltre 1 milione di euro ad un imprenditore piemontese.
Le indagini, condotte dal personale del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo e coordinate dalla Procura della Repubblica torinese sono partite dopo la richiesta di aiuto della vittima che, angosciata dalle pretese avanzate dai suoi aguzzini, ha chiesto aiuto ai finanzieri.
La vicenda è iniziata alcuni mesi fa quando al professionista è stata richiesta la somma di 1,5 milioni di euro in cambio del silenzio circa presunte irregolarità commesse dalla società di quest’ultimo, contenute nel materiale riservato sottratto fraudolentemente dagli stessi arrestati, fino a poco tempo prima collaboratori dell’imprenditore.
Nel corso delle contrattazioni le parti hanno concordato di “chiudere la faccenda” con il versamento di una somma di mezzo milione di euro in rate da 20 mila euro mensili.
Come se non bastasse, oltre alla pretesa economica, la vittima è stata anche costretta a redigere la rimessione della querela presentata precedentemente, al fine di scongiurare conseguenze di natura giudiziaria ai due sodali.
Lo scorso 30 settembre l’epilogo della vicenda: i finanzieri assistono allo scambio della prima rata in uno storico bar del centro città, e, non appena tra la vittima e gli estorsori avviene il passaggio della somma, intervengono e fermano i due estorsori.
Nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni di questi ultimi sono state rinvenute e sequestrate 2 pistole automatiche, 3 caricatori e 105 cartucce riconducibili a F.G. che, conservate in un luogo diverso da quello dichiarato.
P.M.G. trentacinquenne e F.G., sessantenne, sono stati condotti presso il carcere Lorusso-Cutugno di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le indagini proseguono al fine di identificare eventuali ulteriori sodali.
Giovedì 17 ottobre uscirà nelle librerie (dove è possibile richiederlo o prenotarlo) il libro “Requiem per la Bosnia” di Barbara Castellaro. Il volume è pubblicato da INFINITO edizioni nella collana Orienti con introduzione e fotografie di Paolo Siccardi e la postfazione di Marco Travaglini.
L’autrice, con un reportage profondo e prezioso, apre una finestra alla scoperta di cos’è stata, cos’è e forse potrà essere la Bosnia Erzegovina, quel piccolo Paese sul crinale tra Occidente e Oriente, nel centro martoriato dell’Europa. Barbara Castellaro, eporediese di nascita e torinese d’adozione, giornalista e scrittrice, attualmente impegnata come addetta stampa presso il Consiglio regionale del Piemonte è tra i collaboratori de Il Torinese.
Nella premessa del libro scrive:“Ho visto che cosa può fare la guerra, ho visto come un uomo può,quasi per capriccio, cancellare intere generazioni di propri simili e questo mi ha sconvolta. Ho visto anche, però, una tenacia, una dignità,una voglia di ricominciare che non credevo possibile trovare. La guerra ha ucciso, distrutto, dilaniato e che cosa ha ottenuto? Che sulle rovine un uomo si mettesse a suonare con il suo violoncello una musica che ha del divino e dell’umano al tempo stesso. Che sui muri coperti di buchi, una mano appoggiasse un vaso pieno di gerani o facesse arrampicare un roseto. Che i colpi di mortaio si trasformassero in rose con una colata di vernice rossa. Che i bambini tornassero a inseguire un pallone senza paura in una piazza polverosa e che i vecchi riprendessero la loro infinita partita a scacchi”. Dalle pagine di “Requiem per la Bosnia” emerge un rapporto profondo con chi vive la difficile realtà di quel paese balcanico. Come commenta Paolo Siccardi, giornalista e fotoreporter, autore degli scatti che compaiono nel libro, ““per raccontare il grumo d’emozioni, gioie e dolore che pesano nell’anima della gente che abita e abitava quelle regioni occorrono sensibilità e coraggio, un grande cuore e una mente lucida”. Qualità che non mancano a Barbara Castellaro che con il suo lavoro ha colto la vitalità di un popolo che ha sofferto pene indicibili, la sua necessità di non dimenticare e, al tempo stesso, di non sotterrare la cultura del rispetto delle differenze, delle diversità che diventano ricchezza.
“Non vogliamo che ci siano altri casi Pernigotti, per questo stiamo lavorando ad un fondo che consenta alla Regione di acquisire temporaneamente quote delle aziende in crisi e che ci consenta di difendere le nostre imprese e i nostri marchi dai fondi esteri”. Queste le parole dell’assessore al lavoro Elena Chiorino in risposta al question time del consigliere di Luv, Marco Grimaldi che chiedeva quali azioni la Regione intenda mettere in campo per garantire sostegno ai lavoratori Pernigotti di Novi Ligure, anche oltre la scadenza della Cig.
“Domani al Mise – ha proseguito l’assessore – faremo presente che la Regione intende porre in essere tutte le misure che possono essere utilizzate per tutelare lavoratori e azienda. Siamo pronti ad accedere a contributi a fondo perduto per l’acquisizione macchinari e impianti, pensiamo all’utilizzo degli strumenti di sostegno della legge Marcora, ovvero il ricorso al worker buyout. Ovviamente tutto questo dipenderà dall’esito del tavolo che si terrà domani al Mise”.
“Un comportamento inaccettabile quello della proprietà turca Toksoz, sia durante la gestione della produzione sia nel corso delle trattative di cessione del marchio e dei rami industriali”– ha dichiarato il consigliere Grimaldi che ha proposto subito una commissione lavoro per immaginare il futuro dell’azienda e dei lavoratori.” Si sfrutta la fama del marchio Pernigotti e del made in Italy, delocalizzando la produzione in altri Paesi e utilizzando materie prime scadenti. Intanto i lavoratori (100 dipendenti, circa 80 interinali e i numerosi lavoratori dell’indotto sul territorio novese ed alessandrino) ricevono la cassa integrazione per cessazione dell’attività, che scadrà il 5 febbraio 2020 senza possibilità di rinnovo, perché la richiesta dei sindacati di usufruire della cassa per ristrutturazione aziendale della durata di due anni è stata rigettata. Mi pare che la proprietà abbia fatto la collezione degli atteggiamenti irresponsabili, adesso si ponga un freno e si salvino i lavoratori. Attendiamo dunque che l’assessore convochi al più presto la Commissione lavoro per riportare l’esito dell’incontro di domani al Mise e immaginare insieme le possibili soluzioni” .
L’azienda, simbolo della produzione italiana di cioccolato e torroni nel mondo, è passata nel 2013 dal gruppo italiano Averna al gruppo turco Sanset Food – Toksöz Group, che già nel 2015 ha chiuso il magazzino di stoccaggio di Novi Ligure per spostarlo a Parma. Nel 2018 ha comunicato formalmente alle organizzazioni sindacali l’intenzione di attuare un piano di completa chiusura dello stabilimento di Novi. Nell’agosto scorso sono stati siglati due accordi preliminari rispettivamente per la cessione all’imprenditore Giordano Emendatori del marchio “Maestri gelatieri” e delle relative strutture commerciali (21 dipendenti) e produttive (15), e per la reindustrializzazione della produzione di cioccolato e torrone attraverso la gestione produttiva a Novi di un unico soggetto aziendale, la cooperativa torinese Spes. Il 27 settembre scorso, a tre giorni dalla firma definitiva del contratto, la proprietà turca ha comunicato alla cooperativa torinese Spes il recesso dal preliminare, non avendo raggiunto un accordo definitivo con Emendatori.
Durante la sessione del question time è stata data risposta scritta anche all’interrogazione del consigliere Pd, Daniele Valle sulla promozione e il riconoscimento della lingua dei segni.
Inizia a Torino il 2 ottobre, in occasione della Giornata Internazionale della Nonviolenza promossa dalle Nazioni Unite per ricordare la nascita del Mahatma Gandhi, il Festival della nonviolenza e della resistenza civile, promosso dal Centro Studi Sereno Regis e organizzato in collaborazione con altre realtà e associaziosi locali e non: Associazione Alma Terra, ADL Zavidovici, Associazione Giuliano Accomazzi, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Carovane Migranti, Casa Umanista, Cattolici per la vita della valle, Cooordinamento di cittadini e associazioni contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi, Disarmisti Esigenti, Donne in nero, Emergengy – Infopoint Torino, Fridays For Future, Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, Mondi In Città Onlus, Operazione Colomba, Peacelink, Pro Natura, Rete Italiana per il Disarmo, Un ponte per… con il patrocinio della Città di Torino e del C.I.S.P. – Centro Interateneo di Studi per la Pace delle Università del Piemonte.
Fino a sabato 5 ottobre In questa rassegna ci saranno momenti di analisi e confronto, presentazione di libri, laboratori partecipativi, proiezioni, letture e testimonianze, mostre e altre espressioni artistiche, presidi e flash mob, che si svolgeranno in diverse sedi; il Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi, 13, l’Infopoint di Emergency, corso Valdocco, 3, il Collegio degli Artigianelli, corso Palestro, 14, il Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino e piazza Castello. Il programma dettagliato dell’iniziativa è reperibile sul sito del Centro Studi Sereno Regis, serenoregis.org
Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 2 ottobre alle ore 17.30 presso il Collegio Artigianelli in corso Palestro, 14, con la presentazione del libro Life in Syria, un progetto fotografico nato con l’intento di mostrare la realtà che milioni di siriani sono costretti a vivere ogni giorno. Saranno presenti due degli autori siriani Emad Husso e Nour Kelze accompagnati da Filippo Mancini, coordinatore del progetto. La mostra fotografica collegata è visitabile dal 21 settembre al 10 ottobre 2019. L’evento è organizzato dall’Associazione Giuliano Accomazzi. Sempre il 2 ottobre alle ore 21 presso la sala Poli del Centro Studi Sereno Regis in via Garibaldi 13 si svolgerà l’incontro Che cosa insegnano i Balcani. Pace, guerre e nuovi muri. Riflessioni e voci per comprendere il presente. a cura di ADL- Zavidovici, in collaborazione con Alma Teatro. All’incontro partecipa il gruppo musicale Zerevó, ensemble torinese gipsy-balkan-klezmer
Il pomeriggio di giovedì 3 ottobre, a partire dalle ore 14 presenterà presso l’Aula B2 del Campus Luigi Einaudi in lungo Dora Siena 100/A il convegno “Europa senza armi nucleari: un progetto realizzabile”, a cura del Coordinamento di cittadini e associazioni contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino. Alle ore 16 presso l’Emergency Infopoint di corso Valdocco 3 avverrà l’inaugurazione della mostra Emergency Story. 25 anni: medicina, diritti e uguaglianza e alle ore 18 presso la sala Gandhi del Centro Studi Sereno Regis sarà proiettato il webdoc Storia di una pallottola. La guerra raccontata da chi lavora a contatto quotidiano con le vittime con la voce narrante di Valerio Mastandrea e interverrà Roberto Maccaroni, infermiere di Emergency. Alle ore 20.30, presso la sala Poli del Centro Studi Sereno Regis, ci sarà la proiezione del documentario DERT di Mario e Stefano Martone. A cura delle Donne in Nero della Casa delle Donne di Torino. La storia della cooperativa agricola bosniaca INSIEME e dell’amicizia che l’ha resa possibile, un esempio di convivenza a dispetto di tutti i nazionalismi.
La giornata di venerdì 4 ottobre sarà interamente dedicata ai temi della sostenibilità ambientale e dell’ emergenza climatica. Alle ore 14 si prevederà la partecipazione al presidio in piazza Castello delle ragazze e dei ragazzi di Fridays For Future e alle 15.30 presso la sala Gandhi del Centro Studi Sereno Regis ci sarà una conferenza di presentazione del movimento Extiction Rebellion. Nel pomeriggio due gli appuntamenti presso l’Infopoint di Emergency: alle ore 16 sarà presentata l’esperienza del Mesopotamian Water Forum, a cura di Un ponte per…: la tutela del patrimonio ambientale e culturale, pratiche di nonviolenza in Medio Oriente. e alle ore 18 si parlerà della situazione a Taranto con la presentazione del libro di Beatrice Ruscio Legami di ferro: lotte per la giustizia ambientale di qua e di là dell’oceano, a cura di Peacelink. Sempre alle ore 18 ma al Centro Studi Sereno Regis si terrà l’incontro La terra è una ricchezza, ma non per tutti… con Paolo Pileri e il suo libro Cento parole per salvare il suolo; Alessandro Mortarino e uno sguardo sulla “Terra fottuta”. A cura del Forum Salviamo il Paesaggio. Alle ore 20.30 una riflessione sull’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ e la questione Alta Velocità in Val di Susa, a cura di Pro Natura Piemonte e del gruppo Cattolici per la vita della valle.
Il filo conduttore della giornata conclusiva di sabato 5 ottobre è il tema delle migrazioni. Per tutto il giorno, presso il Centro Studi Sereno Regis si esporrà la mostra “Ospiti”, fotografie di Gianni Oliva, ritratti di migranti accolti e aiutati nell’inserimento in Italia dalla comunità di Mezzenile in Val di Lanzo. In collaborazione con l’Associazione Multietnica Mediatori Interculturali (AMMI). Al mattino due laboratori: alle ore 9, ” Esplorazione e pratica della Comunicazione Nonviolenta”, a cura di Extinction Rebellion e alle 10.30 “Il puzzle dei diritti”, per nonni e bambini, a cura di Emergency. Nel pomeriggio, due gli appuntamenti presso l’Infopoint di Emergency a cura dell’ASGI, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione: alle ore 14.30 un laboratorio dal titolo “Le migrazioni ambientali” e alle ore 18.00 la conferenza “Diritti annegati: profili giuridici di diritto interno e internazionale sui doveri di recupero e identificazione delle persone decedute durante la traversata del Mar Mediterraneo”. Tre invece gli appuntamenti pomeridiani al Centro Studi Sereno Regis: alle ore 15 la tavola rotonda “Domande sgradite dai migranti”, un incontro interattivo per interrogarci sulle nostre relazioni, curato da Vanessa Maher e dall’Associazione Almaterra; ore 17 la presentazione del libro curato da Fabrizio Cracolici e Laura Tussi Riace, musica per l’umanità, con i curatori intervengono Vittorio Agnoletto e Alfonso Navarra, a cura di Disarmisti Esigenti; alle ore 19.30 ci sarà la presentazione del libro Istanti Donati con Gianni Oliva fotografo, Domenico Quirico giornalista, Tiziana Bonomo curatrice in collegamento alla mostra fotografica “Ospiti” dello stesso autore Gianni Oliva.
Il Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile si chiuderà alle ore 20.45 nella sala Poli – Centro Studi Sereno Regis con l’incontro, Intrecci, attraverso l’intreccio di musica, canto, immagini, letture, testimonianze sarà il momento conclusivo del festival in cui riflettere sui collegamenti tra i processi migratori, la crisi ambientale e le guerre. Sono previsti gli interventi musicali di Marilù et Camarades e del violinista algerino Nabil Hamai, le letture a cura di Anna Delfina Arcostanzo della Compagnia Marco Gobetti, le testimonianze a cura di Carovane Migranti, Operazione Colomba e Karim Metref, l’intervento della dott.ssa Monica Cerutti sulle buone pratiche di integrazione dei migranti in Piemonte e l’intervento video di padre Alex Zanotelli. In chiusura alle ore 23.00 in piazza Castello il Flash mob a cura di Casa Umanista
Montiglio Monferrato, torna la Fiera del tartufo
Il 6 e il 13 ottobre di scena l’evento capace di richiamare oltre 10.000 visitatori l’anno.
Ottobre, tempo di autunno e tuberi. Ritorna puntuale a Montiglio Monferrato, il 6 e il 13 ottobre, la ‘Fiera Regionale del Tartufo’, terza in Piemonte per importanza, nonché fra gli appuntamenti del settore di maggior rilievo e richiamo in Italia nel suo genere.
Un evento che ricorre con crescente successo dal lontano, e giunto quest’anno alla sua 40° edizione.
“Montiglio consolida e amplia la propria vocazione turistica ed enogastronomica, coinvolgendo in modo armonico e producente tutte le risorse cittadine, le associazioni e i commercianti dei territori amici anche confinanti, al fine di offrire ogni volta un calendario di attrattive stimolanti e diversificate per molteplici tipologie di pubblico, pronto a conoscere da vicino le bellezze del nostro Paese: tre insediamenti abitativi e 14 frazioni, 30 Chiese, un palazzo juvarriano, un lago e diversi castelli che puntellano i nostri borghi facendone davvero un prezioso unicum”, dichiara entusiasta il Sindaco Dimitri Tasso.
Ricco, e variegato, il programma del 6 Ottobre, prima domenica di Fiera.
S’inizia alle 9.00 con il ritrovo, in Piazza Regina Margherita, dei partecipanti alla 14^ Podistica del Tartufo in versione competitiva (valida, cioè, per l’accesso al campionato provinciale di maratona) e non (libera, per tutti). Si prosegue, alle 9.30, con il Raduno dei Tartufai per l’Apertura della Fiera con tanto di prodotti tipici locali: torte di nocciole, miele, salumi, vini doc, farine e molto altro ancora.
Alla stessa ora sono attesi i protagonisti del raduno di auto e moto storiche promosso dal C.A.M.E.A., Circolo Auto e Moto D’Epoca Astigiano, dal 1972 il più rinomato e antico della provincia (per informazioni, tel. 340 5396666), che transiteranno in un colorato e vivace carosello di veicoli dalle 16.30 in poi lungo le strade del borgo.
Alle 10, sfilata per le vie della città con la musica allegra della Banda ‘La Bersagliera’ di Tonco, mentre alle 10.30 s’inizia con l’esposizione dei tartufi provenienti da tutta Italia.
A partire dalle ore 12.00, invece, spazio alle premiazioni alla presenza dei giornalisti, del Sindaco e degli esponenti di Giunta Comunale per l’assegnazione di due preziosi riconoscimenti: 1° Premio “Il cane d’argento”, messo in palio dal Comune, seguito da un ‘Premio Speciale Pro Loco’ tributato al miglior piatto presentato da un “trifulao” montigliese.
Alle 12.15, apertura del servizio di ristorazione all’interno del Padiglione ‘PRO LOCO’ in via Alla Stazione per un prelibato menù a base di tartufo e portate del posto.
Per poi riprendere nel pomeriggio alle ore 14.30, nel Padiglione Tartufi, con uno spettacolo di arte varia dialettale e tradizionale con ‘La Cricca dij Mes-cià’ – Talenti da Piola, bollenti da strada e musica folk piemontese.
Alle 15.00, invece, è la volta di Moncirco, che presenta Giorgio Bertolotti in “Unicycle Dream Man”, alias una performance di circo contemporaneo e teatro urbano di alto livello. Alle 16.00, invece, nella raffinata cornice della Pieve di San Lorenzo, va in scena “30 anni dalla caduta del muro di Berlino” con un ensemble di professionisti comporto da Manuela Matis (viola) e Raffaele Bertolini (clarinetto), per una originale rilettura di musiche di Johann Sebastian Bach, Astor Piazzolla ed Ennio Morricone. Un concerto a ingresso gratuito nell’ambito della rassegna “Milaresol Musica 2019”.
Per informazioni, 0141 994008 oppure 389 1136691. Tutti i dettagli e la brochure completa scaricabile e disponibile anche sul sito www.comune.montigliomonferrato.at.it.
Anno scolastico 2019/2020
39° edizione del progetto di storia per gli studenti piemontesi
Lo sport e la storia del ‘900, la caduta del Muro di Berlino trent’anni dopo, i cinquant’anni della regione Piemonte.
Sono questi i tre temi di ricerca sui quali dovranno cimentarsi gli studenti piemontesi che parteciperanno alla 39° edizione del progetto di storia promosso dal Consiglio regionale del Piemonte tramite il Comitato Resistenza e Costituzione.
Il Progetto si avvale della collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e degli Istituti storici della Resistenza ed è rivolto agli studenti degli Istituti di istruzione secondaria di II grado e degli Enti di formazione professionale.
Dal 1981, ogni anno scolastico, grazie a quest’opportunità, gli studenti si concentrano su temi connessi alla storia e alla società contemporanea, misurandosi con la più vasta gamma di mezzi d’indagine e di espressione. I vincitori parteciperanno entro l’anno scolastico ai viaggi studio nei luoghi della memoria in Italia e in Europa.
Le iscrizioni andranno effettuate entro Giovedì 31 ottobre e le ricerche dovranno essere realizzate da gruppi composti inderogabilmente da 5 studenti, coordinati da un insegnante di tutte le discipline.
La documentazione è reperibile al link:
Progetto di storia contemporanea anno scolastico 2019/2020
Al fine di illustrare i temi di ricerca è prevista una giornata formativa per insegnanti, che si terrà a Torino, presso la sede del Consiglio regionale, Lunedì 21 ottobre, mentre i sei Istituti Storici della Resistenza del Piemonte, organizzeranno sui territori e nelle scuole degli appositi moduli di formazione per insegnanti e studenti.
La consegna degli elaborati dovrà poi avvenire entro venerdì 31 gennaio 2020. La valutazione degli elaborati verrà effettuata da un’apposita commissione, composta da esperti di storia contemporanea designati dagli Istituti storici piemontesi che, al termine dei lavori, provvederà a formulare la graduatoria di merito individuando i vincitori nel numero massimo di 25 gruppi.
M.Tr.