“Requiem per la Bosnia” da giovedì 17 ottobre nelle librerie

Giovedì 17 ottobre uscirà nelle librerie (dove è possibile richiederlo o prenotarlo) il libro “Requiem per la Bosnia” di Barbara Castellaro. Il volume è pubblicato da INFINITO edizioni nella collana Orienti con introduzione e fotografie di Paolo Siccardi e la postfazione di Marco Travaglini.

L’autrice, con un reportage profondo e prezioso, apre una finestra alla scoperta di cos’è stata, cos’è e forse potrà essere la Bosnia Erzegovina, quel piccolo Paese sul crinale tra Occidente e Oriente, nel centro martoriato dell’Europa. Barbara Castellaro, eporediese di nascita e torinese d’adozione, giornalista e scrittrice, attualmente impegnata come addetta stampa presso il Consiglio regionale del Piemonte è tra i collaboratori de Il Torinese.

 

Nella premessa del libro scrive:“Ho visto che cosa può fare la guerra, ho visto come un uomo può,quasi per capriccio, cancellare intere generazioni di propri simili e questo mi ha sconvolta. Ho visto anche, però, una tenacia, una dignità,una voglia di ricominciare che non credevo possibile trovare. La guerra ha ucciso, distrutto, dilaniato e che cosa ha ottenuto? Che sulle rovine un uomo si mettesse a suonare con il suo violoncello una musica che ha del divino e dell’umano al tempo stesso. Che sui muri coperti di buchi, una mano appoggiasse un vaso pieno di gerani o facesse arrampicare un roseto. Che i colpi di mortaio si trasformassero in rose con una colata di vernice rossa. Che i bambini tornassero a inseguire un pallone senza paura in una piazza polverosa e che i vecchi riprendessero la loro infinita partita a scacchi”. Dalle pagine di “Requiem per la Bosnia” emerge un rapporto profondo con chi vive la difficile realtà di quel paese balcanico. Come commenta Paolo Siccardi, giornalista e fotoreporter, autore degli scatti che compaiono nel libro, ““per raccontare il grumo d’emozioni, gioie e dolore che pesano nell’anima della gente che abita e abitava quelle regioni occorrono sensibilità e coraggio, un grande cuore e una mente lucida”. Qualità che non mancano a Barbara Castellaro che con il suo lavoro ha colto la vitalità di un popolo che ha sofferto pene indicibili, la sua necessità di non dimenticare e, al tempo stesso, di non sotterrare la cultura del rispetto delle differenze, delle diversità che diventano ricchezza.

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