ilTorinese

In Piemonte basta plastica agli eventi sportivi

Dalla Regione

“Prime linee guida relative all’organizzazione di manifestazioni sportive libere dalla plastica”

Dal 1 gennaio 2020 tutte le manifestazioni sportive che vorranno ricevere il patrocinio della Regione Piemonte o che desidereranno ottenere un contributo economico per la realizzazione dei loro eventi dovranno sottoscrivere le “Prime linee guida relative all’organizzazione di manifestazioni sportive libere dalla plastica” e rispettare il Decalogo Piemonte Sport Plastic free. E’ questa la novità introdotta nella delibera presentata dall’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca e dall’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati. L’intenzione della Regione Piemonte è di fare in modo che gli eventi sportivi, che ogni anno portano per le strade delle città piemontesi migliaia di atleti e di spettatori, possano ridurre ai minimi termini il loro impatto inquinante. Scopo della delibera è quindi di “indirizzare tutti gli operatori sportivi verso comportamenti sostenibili, al fine di rendere le manifestazioni sportive più efficienti sul piano ambientale, e riducendo al minimo le diverse forme d’impatto sull’eco-sistema”.

Tra i punti, contenuti nel Decalogo Piemonte Sport Plastic free, che gli organizzatori delle manifestazioni dovranno rispettare ci sono: l’eliminazione di stoviglie di plastica monouso, l’impegno a utilizzare tovaglie e tovaglioli riutilizzabili (lavabili) o in carta riciclata o completamente compostabili, la sostituzione, nei distributori di bevande, delle bottiglie di plastica e l’installazione di erogatori di acqua naturale o frizzante, il superamento di buste, borse, sacchetti di plastica in favore di quelle riutilizzabili (per esempio di tela), l’utilizzo di gadgets dotati di etichette ambientali, eliminando quelli usa e getta, l’utilizzare prodotti packaging-free o con imballaggio ridotto, e limitare l’utilizzo di prodotti con imballaggio eccessivo o confezioni monouso (come merendine, biscotti, succhi di frutta).

Questa delibera è un impegno concreto in favore dell’ambiente. Gli eventi sportivi che animano la nostra Regione hanno la capacità di mobilitare migliaia di persone: questa è una cosa meravigliosa ma che si porta dietro anche la necessità di ridurre l’impatto che manifestazioni di questo tipo rischiano di avere se non sono pensate con un approccio sostenibile – afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. L’approccio che mancava abbiamo voluto darlo noi con questo atto: dal prossimo anno le associazioni che realizzeranno eventi sportivi saranno invitate ad attenersi a un decalogo che liberi le gare e le esibizioni degli atleti dalla plastica e che le renda completamente sostenibili sul piano ambientale. Questi saranno requisiti per ottenere il patrocinio della regione e per poter accedere ai finanziamenti. Si tratta di una delibera che avrà effetti concreti e crediamo che la concretezza delle azioni, anche in materia di ecologia, valga di più della teoria che rimane confinata nelle sole rivendicazioni mediatiche”.

“Questo è un primo passo – afferma l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati -. L’idea è di arrivare a scrivere una legge regionale plastic free che al momento non esiste e che potrebbe essere estesa a molti ambiti, non soltanto quello sportivo, ma a tutti gli eventi culturali”.

Quanti modi per vivere il tempo

In quanti modi viviamo il tempo? Quello del cambiamento climatico, quello delle attese, della comicità, delle scoperte, della musica, ore e minuti, tempo che scorre e tempo che non passa mai… una sola parola per moltissimi significati che troviamo nella vita di ogni giorno.

Per approfondire tutti questi aspetti, Tempo al tempo è il tema scelto per la settima edizione del Festival dell’Innovazione e della Scienza che si terrà a Settimo Torinese (TO) dal 12 al 19 ottobre 2019 e che, come ormai da alcuni anni, sconfina nei comuni limitrofi coinvolgendo il territorio circostante.

 

Tanti i protagonisti di quest’anno, ognuno dei quali è narratore di una sfumatura diversa legata al tempo. Tra i principali ospiti in programma: Makkox, al secolo Marco d’Ambrosio, vignettista e fumettista, conduce il pubblico nel racconto dei tempi comici lungo il sottile filo della satira televisiva (domenica 13 ottobre alle 18); il celebre matematico e scrittore Piergiorgio Odifreddi affronta il tema dal punto di vista scientifico, per scoprire che il tempo in realtà non è univoco e sempre uguale come sembra… (lunedì 14 ottobre ore 21); da qui il passo verso il futuro è breve: protagonista di questo approfondimento è Cristina Pozzi, future maker e Ceo di Impactscool, nominata dal World Economic Forum tra gli Young Global Leaders (2019-2024), unica per l’Italia (martedì 15 ottobre alle 21); e se si potesse viaggiare nel tempo e nello spazio? Lo racconta chi lo ha immaginato davvero rendendolo vero attraverso i fumetti, Luca Enoch, autore di Lilith e Gea, due delle serie di punta della Bonelli (mercoledì 16 ottobre ore 18); il metereologo e climatologo Andrea Giuliacci, volto noto televisivo, conduce il pubblico nelle pieghe del tempo insolito, quello delle precipitazioni record e della neve sulle piramidi (mercoledì 16 ottobre alle 21); il tempo comico, questa volta applicato ai video e ai corti, è il cuore dell’incontro con i fondatori del Terzo Segreto di Satira, al secolo Andrea Fadenti, Davide Rossi e Pietro Belfiore (giovedì 17 ottobre ore 21); un tempo duplice è protagonista dell’appuntamento con Eugenio Cesaro, anima degli Eugenio in Via di Gioia, che affronta sia il tempo musicale sia quello ambientale, entrambi al centro dei lavori di Eugenio e della band (venerdì 18 ottobre alle 21); un viaggio nel tempo, dal tono leggero e divertente, in compagnia di venti scienziate, è quello proposto dallo spettacolo con Sara D’Amario Sfumature di donne di scienza (sabato 19 ottobre, ore 21); l’astronauta Paolo Nespoli infine è il protagonista dell’appuntamento conclusivo del festival al confine tra scienza, ambiente, fantascienza e futuro, nell’anno consacrato alla Luna e allo spazio: Nespoli, astronauta dei record oggi splendido sessantenne, è l’italiano che ha vissuto di più nello spazio (ben 313 giorni) e, come dice lui “tutti dovrebbero venire quassù per capire il nostro impatto sul Pianeta e diventare così dei terrestri migliori” (giovedì 24 ottobre alle 18).

 

Un altro appuntamento centrale della settima edizione del Festival dell’Innovazione e della Scienza è Il pianeta lo salvo io (venerdì 18 ottobre alle 11), momento conclusivo di un percorso partito diversi mesi fa coinvolgendo più di 500 studenti prevalentemente quarte elementari del Piemonte: ENGIE, player mondiale dell’energia e servizi, in collaborazione con Lego Education e Fondazione ECM, ha ideato e sviluppato questo progetto educativo per sensibilizzare i giovani sulla necessità di agire per contrastare il cambiamento climatico e salvaguardare il Pianeta (#piusiamomenopesiamo).

 

Ma i “tempi” esplorati nel Festival sono moltissimi così come gli ospiti in programma per un totale di oltre 400 appuntamenti: attraverso workshop, conferenze e laboratori il festival esamina il nostro rapporto quotidiano con il tempo, affrontando in maniera coinvolgente e divertente i temi di carattere scientifico e non solo, coinvolgendo anche le scuole, le industrie e gli esperti del settore.

E non sarà solo teoria! Avete mai pensato di misurare l’impatto sull’ambiente delle attività dell’uomo in una vera e propria bilancia climatica? Tempo al tempo offre anche questa occasione, grazie alle installazioni realizzate ad hoc per il Festival e ospitate nella hall della Biblioteca Archimede di Settimo, cuore della manifestazione.

 

 

Il Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese

Il Festival, caso più unico che raro in Italia, è organizzato grazie al contributo degli sponsor privati ed è interamente realizzato dal Comune di Settimo attraverso la Fondazione ECM (Esperienze di Cultura Metropolitana).

Nato nel 2013 a Settimo Torinese, l’appuntamento ha saputo guadagnarsi negli anni attenzione e credibilità diventando oggi uno dei festival a tema scientifico più seguiti in ambito nazionale.

La genesi a Settimo non è casuale: si tratta di una città che fa dell’innovazione il suo punto forte, grazie alle presenza sul territorio di importanti aziende in campo tecnologico e innovativo e ad un’efficace cooperazione pubblico-privato, il Festival ha l’obiettivo di raggiungere un pubblico trasversale, dagli appassionati di temi scientifici alle famiglie di curiosi, attratti da un programma vario e divertente; dalle imprese innovative all’editoria.

Partendo dall’innovazione il Festival pone tra gli obiettivi principali quello di essere un momento di contaminazione tra arti diverse: pittura, teatro, musica, affinché diventi sempre più una rassegna trasversale che sappia coniugare le nicchie dell’innovazione con l’interesse del grande pubblico.

 

http://www.festivaldellinnovazione.settimo-torinese.it

Portici di-versi a Portici di carta

 Il 5/6 OTTOBRE Libreria Belgravia propone il tema della poesia come nuovo settore
In via Roma angolo via Santa Teresa con un banco di sola poesia, ma
soprattutto con reading continuativi dalle 10 di mattina in avanti, sia sabato che
domenica


“La scena poetica torinese, da anni dimostra una notevole vitalità, che pensiamo possa essere
valorizzata all’interno delle iniziative di libreria e ci auguriamo anche nelle iniziative più istituzionali dedicate
al libro.
Per questo come libreria Belgravia abbiamo cercato di mettere in rete le realtà associative e
organizzative che a questa scena danno qualitatività e continuità e assieme a loro abbiamo costruito un
calendario di letture ad alta voce fatte dagli scrittori stessi e abbinate alla possibilità di portarsi a casa
immediatamente il libro autografato dall’ autore che si è appena ascoltato”.
Questo il calendario:
Reading con i poeti, di sabato 5 ottobre:
ORE 10-11,30 Gianluca Polastri con Boston 40 edizioni
ORE 11,30-12,30 Danilo Tacchino con Associazione Arte Città Amica
ORE 15-17 Ernesto Vidotto e Cristina Codazza con Centro Studi Cultura e Società
ORE 17-18 Max Ponte e Andrea Laiolo con Poeticilibri Rassegna poetica
ORE 18-19,30 Enrico Cavallito e Patrizia Lidia Grandis con Impremix edizioni
ORE 20,30 in avanti Portici di-versi Poetry Slam a cura di Bruno Rullo con Slam Italia: iscrizioni anche sul
posto
Reading con i poeti, di domenica 6 ottobre:
ORE 10-11 Donatella Garitta con Associazione Carta e Penna
ORE 11-12,30 Marvi del Pozzo con Tempo di parole, Gruppo di lettura poetica del Circolo dei lettori
ORE 15-16 PROFUGHI tra poesia e testimonianza con Francesco Gennaccaro e Djallo Souleymane
ORE 16-17 Davide Arminio e Maria Erovereti con ATB Edizioni
ORE 17-18,30 Enrico Lazzarin con Associazione Culturale Due Fiumi
Assieme a loro, poeti delle varie associazioni e realtà partecipanti: Enrica Merlo, Renata Bolognesi,
Angela Donna, Egle Bolognesi, Patrizia Camedda, Marcella Saggese, Andrea Figari, Annalisa Valente, Angela
Suppo, Silvia Marzano, Grazia Valente, Immacolata Schiena, Fanny Ghirelli, Elena Bonassi, Eleonora Averna,
Simone Carniccio, Isa Crivellari, Armeno Nardini, Silvia Vitrò, Luca Martinengo, Mara Monella, Mario Dino,
Luciana Navone, Cristina Tessore, Donato De Palma, Franco Canavesio, Filomena Iovinella, Franco Nervo,
Ivana Dello Preite, Elisa Cipriani, Lilita Conrieri, Enrico Danna, Nadia Sponzilli. Elenco aperto ad ulteriori
aggiunte che dovessero pervenire.

Federica Scanderebech: “Lavorare nel solo interesse della rinascita di Torino”

Dopo la sconfitta di Piero Fassino alle comunali del 2016 si è concluso un mio percorso politico.Con il conseguente avvento del grillismo a Torino ho anche maturato, con amarezza, l’idea di abbandonare la politica attiva ed in effetti ad oggi non sono più tesserata con nessun partito.

In questi giorni si prospetta la possibilità di subentrare in Consiglio Comunale a Torino, cosa per me del tutto inaspettata, in un momento di vita personale e lavorativa che mi vede impegnata con altri obiettivi.

Pertanto anche se dovessi rientrare in Consiglio Comunale ed ammesso che io accetti, l’unica scelta possibile sarebbe quella di aderire al gruppo misto di minoranza, con il solo interesse di lavorare per la rinascita della mia amata Torino.

Federica Scanderebech

Piazza San Carlo, ritirate parti civili

Terminate le trattative per il risarcimento di diverse decine di persone rimaste ferite, a Torino in piazza San Carlo il 3 giugno 2017 durante la proiezione della finalissima di Champions League. Ora le parti civili interessate si ritirano dal processo. A Palazzo di Giustizia sono state formalizzate le revoche di costituzione a parte civile. Tra gli imputati del procedimento anche  la sindaca, Chiara Appendino, e l’ex questore Angelo Sanna, per le carenze nell’organizzazione e nella gestione dell’evento. Le trattative con i feriti riguardano la Città di Torino e l’agenzia Turismo Torino per il tramite delle assicurazioni Unipol e Reale Mutua.

 

(foto: il Torinese)

Stop libero scambio, il Comune piazza barriere di cemento nel “suk”

Al via la messa in sicurezza dell’area di San Pietro in Vincoli e Canale Molassi, a Torino, per impedire che i venditori abusivi si posizionino per il cosiddetto mercato di libero scambio.

Il fenomeno dei venditori abusivi si ripeteva ogni sabato, nonostante il divieto disposto dal Comune con un’ordinanza del 27 dicembre. L’accesso all’area, alle spalle di Porta Palazzo,sarà impedito da barriere di cemento. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine.  “Non è un caso che proprio dopo il nostro ordine del giorno “Stop suk”, approvato in Consiglio Regionale del Piemonte, e dopo l’intesa Regione-Prefettura sulla sicurezza, sono cominciati prima i sequestri e le multe e oggi, finalmente, la transennatura e il presidio delle Forze dell’Ordine in San Pietro in Vincoli e Canale Molassi: è stata una lunga sofferenza per i residenti, ma possiamo sperare che almeno il suk completamente abusivo sia smantellato. Però sia chiaro che è solo la fase uno”, commentano Maurizio Marrone capogruppo FdI in Regione Piemonte e Patrizia Alessi capogruppo FdI in Circoscrizione7, che chiariscono: “Il nostro ordine del giorno parla chiaro: ora che la valvola di sfogo in Borgo Dora sarà chiusa, la Giunta Regionale dovrà modificare la vecchia delibera che consentiva il cosiddetto “libero scambio” e mettere fuori legge anche il suk di via Carcano. Allora finalmente Torino sarà libera da questo degrado e tutti i venditori di merce usata avranno pari opportunità e dignità ”. Alcuni antagonisti stanno assistendo alle operazioni. “Appendino fa sollevare muri per continuare la sua guerra ai poveri della città”, hanno scritto su Facebook.

Alla Gam un libro su Davico

La GAM di Torino presenta in Sala Uno al piano terra il volume edito da Allemandi dedicato a Mario Davico (1920-2010), pittore apprezzato nel panorama artistico italiano e internazionale dalla fine degli anni Quaranta alla metà degli anni Sessanta (espose nelle mostre dell’Art Club, alle Biennali di Venezia, Quadriennali di Roma, in Francia e altri paesi europei, in America, Giappone, Australia). La scelta di ritirarsi, pur continuando a sviluppare la sua ricerca in dialogo con alcune forme della pittura “riflessiva” contemporanea, ha fatto sì che il suo nome venisse quasi dimenticato.

Dopo l’Antologica all’Accademia Albertina di Torino di 25 anni fa, che lui stesso curò meticolosamente, questo è il primo studio sistematico dedicato alla sua opera.

Per Davico «il luogo buono» è lo studio, dove l’artista esercita la gioia elaborante della riflessione e del fare, nella cui atmosfera concentrata e confidente l’opera nasce e ha senso che esista. Mentre l’esperienza dell’esporre ha sempre in lui un tratto traumatico, di violazione e sofferenza della natura autentica dell’opera e della privatezza intellettuale: sino alla scelta radicale dell’ultima stagione. Davico d’altronde non si pensa mai veramente «d’avanguardia», soprattutto per quanto attiene agli aspetti comportamentali, mondani del lavoro. Il suo vivere informatissimo, sempre ben presente, nel milieu artistico, vale in quanto offre materia indispensabile al suo ragionare interrogativo sulla pittura, al suo vaglio ferocemente critico e autocritico che si riconosce nel fare, cioè nella zona franca intellettuale ed esistenziale dello studio, dove la pittura sola conta, oltre ogni circostanza, ogni nominalismo possibile, ogni accidente mondano.

(Dal saggio di Flaminio Gualdoni)

***

La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta il volume

Mario Davico

A cura di Pino Mantovani

Testi di Flaminio Gualdoni, Cristina Valota, Franco Fanelli, Riccardo Cavallo

Martedì 8 ottobre alle ore 18
Sala Uno piano terra

Intervengono:

Riccardo Passoni, Pino Mantovani, Flaminio Gualdoni e Franco Fanelli

Ingresso libero fino a esaurimento posti

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Via Magenta 31 – Torino

Orario: martedì – domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima

gam@fondazionetorinomusei.it

Arrestati i pendolari dei furti. Avevano rubato anche un cagnolino

Arrestati dalla Polizia di Stato di Novara 3 pendolari dei furti in appartamento,
fermati sull’autostrada A4 dopo un inseguimento. Avevano rubato
monili d’oro, gioielli con pietre preziose e denaro per un valore complessivo di circa
70.000 euro, viaggiavano con targa clonata e nell’ultimo raid avevano rubato
anche un cagnolino che avevano rinchiuso per l’intero viaggio nel bagagliaio
dell’auto. I tre malviventi, fermati nel torinese, tutti pluripregiudicati e recidivi, sono stati
arrestati e sono stati associati alla casa circondariale di Ivrea. I furti avvenivano
in provincia di Bergamo e Monza. I proprietari della piccola ”Briciola”, invece, hanno potuto riabbracciare il
proprio cucciolo il giorno stesso.
***
Il comunicato della questura

Importante operazione di polizia giudiziaria portata a termine nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Novara, che ha avuto il suo epilogo con l’arresto di tre individui resisi a vario titolo responsabili dei reati di falsificazione di targhe, truffa e furto in danno di persone anziane, nonché di ricettazione di monili d’oro, gioielli con pietre preziose e denaro sottratti a questi ultimi, per un valore complessivo di circa 70.000 euro.

In particolare, nel corso di un servizio di vigilanza sulla tratta autostradale Torino Milano, effettuato da pattuglie della Polizia Stradale in abiti civili, veniva notata un’autovettura Ford Fiesta di colore chiaro che procedeva a velocità particolarmente sostenuta, le cui targhe facevano sospettare una possibile alterazione, essendo quella anteriore diversa da quella posteriore per due lettere invertite.

Dopo le verifiche di rito al terminale presso gli archivi della Motorizzazione Civile, si appurava infatti che le due targhe in questione corrispondevano ad altrettanti veicoli di altro modello e colore, per cui, dopo avere intercettato la vettura sospetta, gli Agenti della Polizia Stradale la seguivano sino alla barriera autostradale di Rondissone (TO) ove, con l’ausilio di ulteriore personale della Sottosezione Autostradale di Settimo Torinese, nonostante il tentativo di darsi alla fuga, riuscivano a trarre in arresto i tre malviventi che in quel momento si trovavano a bordo (tutti italiani, residenti nel canavese, classi 1979, 1969, 1985, pluripregiudicati e recidivi).

Le indagini venivano coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea dott.ssa Chiara Molinari e, nel corso della successiva perquisizione, si rinvenivano all’interno dell’autovettura numerosi oggetti preziosi e denaro, che si accertava successivamente essere provento di numerose truffe perpetrate nei confronti di persone anziane, raggirate nello specifico anche mediante l’esibizione di falsi tesserini di riconoscimento appartenenti all’Arma dei Carabinieri, ovvero qualificandosi come impiegati del Comune che dovevano svolgere sopralluoghi in abitazione. Inoltre, i malviventi utilizzavano diverse targhe clonate già predisposte con caratteri alfanumerici diversi, applicate con supporto adesivo di volta in volta al veicolo utilizzato, al fine di non renderlo identificabile anche in occasione di transito presso i caselli autostradali senza corrispondere il pedaggio, ovvero in caso in infrazioni al codice della strada rilevate da remoto tramite le apposite apparecchiature (autovelox, tutor, ecc.).

Per tutti è stata disposta la custodia cautelare in carcere ad Ivrea.

Infine, con particolare stupore, gli agenti rinvenivano nel bagagliaio del veicolo anche una cagnolina, che li guardava con aria stupita e spaventata… Tramite il microchip di riconoscimento, a seguito dell’intervento di personale veterinario veniva quindi subito identificata anche la piccola “Briciola” che, rubata nell’ultimo raid, già nel pomeriggio, poteva essere riconsegnata ai legittimi proprietari, che non si trovavano in casa al momento del furto ed erano quindi ignari della sottrazione della loro cagnolina.

Si segnala altresì che, a seguito di ulteriori accertamenti, si è risaliti immediatamente anche ai proprietari (residenti nelle province di Bergamo e Monza) di tutta la refurtiva recuperata, che è stata riconosciuta ed ai quali verrà, pertanto, riconsegnata nei prossimi giorni.

La GdF arresta affiliato alla cosca Bonavota

Poche ore fa sono scattate le manette nei confronti di Alessandro LONGO, quarantenne di origini calabresi residente a Carmagnola (TO), coinvolto nelle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica torinese che, lo scorso 18 marzo, hanno portato all’arresto, nell’ambito dell’operazione denominata “CARMINIUS”, di 18 soggetti affiliati alla cosca BONAVOTA, responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, reati fiscali e truffa.

Le indagini avevano dimostrato l’appartenenza dello stesso LONGO al sodalizio criminale in stretta sinergia con i fratelli Salvatore e Francesco ARONA, ai vertici dell’organizzazione criminale, al fine di assicurare all’articolazione ‘ndranghetista il pieno controllo del settore edile, del commercio di autoveicoli e della gestione delle videoslot nel territorio di Carmagnola e paesi limitrofi.

Per tale ragione gli inquirenti, valutando la posizione dell’indagato, avevano deciso di emettere, il 29 luglio 2019, uno provvedimento di fermo. Quest’ultimo, tuttavia, evidentemente consapevole della sua posizione, si era abilmente dileguato facendo perdere le tracce.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria del capoluogo, dopo alcuni mesi di approfondite indagini, attività di appostamento sono riusciti ad individuare il ricercato presso la propria abitazione, dove era tornato furtivamente, credendo di poter rimanere qualche ora al sicuro.

I due Mattei quasi gemelli

I due Mattei hanno molte cose in comune.
Ovviamente ci si riferisce a Renzi e Salvini.
Innanzitutto quasi coetanei. 46 il Lombardo e
44 il toscano. Poi entrambi impazienti e grandi
anfitrioni e tribuni, vivono per essere il numero uno a qualsiasi
costo. Forse non cavalli di razza di fanfaniana
memoria, ma in questi anni qualcosa hanno tentato
di dire. Politicamente parlando, s’ intende. Salvini è
passato da “prima di tutto i milanesi” a “prima di tutto
gli italiani”. Evoluzione.
Renzi: se perdo mi ritiro dalla politica. Scherzetto.
Entrambi hanno capito fino in fondo che vale ciò
che si vede nel presente. Coerenza e logica sono
chiaramente retaggi del passato. Poi si danno
reciprocamente dei consigli. Ad esempio Matteo
Salvini ha creato anche
società e loghi politici. Il perché è semplice. Raccattare
voti e sopratutto raccattare soldi pubblici come
contributi alle spese elettorali. Chi ha fatto da
apripista fu Antonio Di Pietro che , nonostante Italia
dei Valori non esista più, continua a prendere
contributi annualmente. Dunque Matteo Renzi si
adegua ed è l’ unico proprietario del logo di Italia Viva.
Con qualche vezzo in più del Capitano: la produzione
di documentari su Firenze . Qui gli è andata male
e non vendendo il prodotto è andato sotto con i
costi. Pazienza, il padre gli avrà debitamente spiegato
come mettere in liquidazione le società e scaricare
le perdite sui fornitori.
Buon sangue non mente. Su una cosa sono talmente
identici da assomigliare a due gemelli: protagonismo
equivale ad egocentrismo. E come tutti i monarchi
assoluti la Corte è fatta solo da cortigiani.
Per questo Matteo Salvini ci è cascato nel trappolone
che gli hanno confezionato Conte e Pd. I cortigiani gli
hanno garantito: “tu sei più infallibile del Papa”.
C’era cascato anche Renzi. Dopo aver detto “Letta stai
sereno”, grande colpo di reni: adesso tocca a me. A
tutti e due non  è andata molto bene. Altra cosa in
comune : l’ amicizia con Verdini. Addirittura Salvini ne
è diventato parente e tutti sanno. Per lui la famiglia è
cosa molto importante. Cambia spesso, ma nel mentre
dà tutto sé stesso. Verdini grande toscanaccio e
grande massone. Un po’ come Licio Gelli grande
toscanaccio che una loggia massonica però se l’ è fatta
per fatti propri. Negli elenchi della P2 mezza Italia che
contava. Addirittura un presidente della Repubblica
come Giuseppe Saragat.
Dichiarò di essere un grande amico del Presidente della
Repubblica Francesco Cossiga. P2 e Gladio andavano
a braccetto. Con il sardo Antonio Segni presidente colto da malore dopo il tentativo del
golpe Borghese perché accusato da Saragat , ministro
degli interni, di essere complice con Junior Valerio
Borghese, grande fascista, colonnello della X Mas. Tutti
o quasi tutti massoni. Sardi Toscani e Torinesi. Non
devo permettermi supponendo e sollecitando illazioni?
Mai e poi mai oserei tanto. Più semplicemente ho
fatto un elenco di fatti, di persone e di politici. C’ è un
filo che lega questi fatti storici ? Quando qualcosa è
passato appare sempre razionale proprio perché è
avvenuto. O i fatti che legano Salvini e Renzi sono solo  il
loro amore per il Potere.
Ora è il turno di Renzi che si fa
sentire. Eccome. Molti dicono che se non c’ era lui l’ Iva
aumentava. Di  economia e finanza non ne capisco molto
ma ho l’impressione che il problema per ‘ ennesima
volta sia rinviato. Prima o poi si pagherà dazio. I due
comunque non demordono, come Renzi ha saputo
cogliere l’ attimo fuggente magari ( tra un po’) anche Salvini lo
coglierà. Più o meno come i vasi comunicanti . Si riempie un
vaso e se ne svuota un altro. Potere per cosa? Potere
per governare? Questo è un’ altra cosa.
Parafrasando il vecchio detto siciliano: comandare è
meglio che fare all’ amore ( italianizzato ).
Così tra massoneria servizi deviati magistrati un po’
naif ed ex Repubblichini l’Italia del Potere e/o governo
va avanti. Ora con la complicanza dell’ Europa e
( forse ) del mondo. Tutto si è globalizzato. Anche
chi decide facendo e rifacendo i governi. In questo
caso Renzi ringrazia e Salvini mastica amaro. I soliti
esperti raccontano di un mare di telefonate che
arrivavano a Zingaretti dall’ estero. Di Salvini non ne
potevano più. Inoltre (almeno per ora) il Toscanaccio
facendo esperienza sulla propria pelle ha ottenuto
due piccioni con una fava. Accordo con gli incalliti
nemici di ieri – i pentastellati – per far fuori Salvini e un
partito tutto suo determinante per le sorti del governo.
Chiamalo stupido. Mentre il Capitano milanese appare
un pugile suonato. Aveva cercato di mettersi in proprio
bacchettando persino Trump anti Putin.
Troppo in alto . E se non si hanno le spalle coperte
è un attimo cadere. Le Pen ed Orban insufficienti
come alleati. Persino l’ entomologo che ha scritto
il libro La politica degli scimpanzé c’ era arrivato.
Aveva monitorato per 25 anni una comunità di
scimpanzé in cattività.
Loro, attraverso il potere avevano rapporti
sessuali e facevano alleanze
per soppiantare il più forte. Renzi l’ ha capito. Ad
oggi Salvini no.
O perlomeno non lo ammette. Diamogli tempo. Poi ci
sono i compagni di viaggio.
Maria Elena Boschi famosa per la sua tignosità.
Prima di esprimere un giudizio si informa studiando.
Decisamente cattivella con la leghista Lucia
Borgonzoni candidata salviniana alla Regione
Emilia-Romagna. Non sei manco laureata : taci !
Ora non essere laureati non è una colpa.
Ma dire che il Trentino confina con l’ Emilia è
sicuramente una bestialità. Anche qui scenderà l’
oblio e tutto sarà dimenticato. Noi continuiamo nel non
raccapezzarci . Saremo all’antica il potere fine a
se stesso deve solo a chi lo esercita. Il potere per
governare deve prima fra tutti a chi è governato. Tutt’altro che trascurabile la differenza.

 

Patrizio Tosetto