ilTorinese

Ravetti (Pd): “Autonomia? Persi 160 giorni”

 “ ECCO L’ALTRA VELOCITA’ DI CIRIO”

“La Lega piemontese, dopo 160 giorni persi a discutere sulla necessità di istituire una Commissione permanente sull’Autonomia, proposta che aveva, in realtà, più lo scopo di portare a casa un altro Presidente che quello di affrontare un tema importante per il Piemonte, ha ceduto e oggi, finalmente, in I Commissione affronteremo la discussione del testo sull’autonomia. Il Gruppo Pd aveva chiesto, fin dall’inizio della legislatura di portare in Consiglio regionale il provvedimento, ma non siamo stati ascoltati” ha affermato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“Nel suo programma elettorale il Presidente Cirio aveva accusato la Giunta di centrosinistra di “ritardo e eccessiva timidezza” nel chiedere più autonomia: sono mesi che invitiamo Cirio a presentarsi in Consiglio per discutere il tema nel merito e senza propaganda” prosegue Ravetti.

“Oggi avremo finalmente la possibilità di analizzare le proposte di autonomia che attendiamo da tempo. Non faremo ostruzionismo: ci opporremo alle parti che non ci convinceranno e diremo sì alle materie utili, a partire da quelle che avevamo definito nella scorsa legislatura” conclude Ravetti.

Gianni Oliva, una vita per la scuola e la cultura

Mercoledì 20 novembre alle ore 17 a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria, 12), il Centro “Pannunzio” conferirà il Premio “Francesco De Sanctis, una vita per la Scuola e la cultura” a Gianni Oliva.
Interverranno Fabrizio Manca, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale del Piemponte e Pier Franco Quaglieni. Nell’occasione verrà consegnata la medaglia d’oro del cinquantennio del Centro “Pannunzio” a Bianca Vetrino già vicepresidente della Regione Piemonte.
Gianni Oliva, storico, laureato in Lettere all’Università di Torino, dopo aver insegnato in varie sedi, è stato Preside di diversi Istituti superiori tra i quali i Licei classici “d’Azeglio” ed “Alfieri” di Torino. E’ stato Assessore alla cultura della Regione Piemonte. Collaboratore di quotidiani e riviste, ha pubblicato moltissimi libri fra i quali il coraggioso “Foibe”, che per primo ha fatto conoscere in modo documentato e rigorosamente storiografico  agli italiani il dramma delle foibe e dell’esodo dei giuliano – dalmati. Si e ‘ anche dedicato alla storia militare ed ha insegnato alla Scuola di Applicazione di Torino. Si è  occupato di storia della Resistenza ed scritto su figure di Casa Savoia come Umberto II e il Duca d’ Aosta .Ha orientato  in questi ultimi anni la sua produzione storiografica  al fenomeno del terrorismo e delle stragi degli anni 70 del secolo scorso. Nella motivazione del Premio si fa riferimento al “libero impegno storiografico” di Oliva che “ha sempre affrontato temi scomodi e controcorrente con coraggio e indipendenza di giudizio nel solco della tradizione dei grandi storici da Pieri a Luraghi “.

A Scuola di Epilessia. Quando la malattia ci chiede di sapere

Al via in Piemonte la Prima Campagna Educativa Digitale Nelle Scuole promossa da LICE

 

  • In Piemonte è disponibile la prima piattaforma digitale interattiva sull’epilessia per insegnanti e studenti tra gli 8 e i 12 anni
  • Oltre il 60% dei docenti non sa come intervenire in caso di crisi epilettica di un alunno
  • Giochi educativi e tool interattivi per imparare a soccorrere un compagno con epilessia

 

 Al via in Piemonte “A scuola di epilessia, quando la malattia ci chiede di sapere”, la prima campagna educativa digitale nelle scuole promossa dalla Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE). Una piattaforma interattiva in ambito educativo destinata a docenti e alunni di età compresa tra gli 8 e i 12 anni che ha come obiettivo principale quello di far conoscere l’epilessia, l’impatto che questa ha sul bambino che ne soffre e colmare quelle lacune sugli interventi da effettuare nel caso si assista ad una crisi epilettica.

Dalla diagnosi alle cure, dai fattori scatenanti alle manifestazioni cliniche di una crisi epilettica. Una conoscenza approfondita, quella offerta agli insegnanti e agli studenti, garantita attraverso l’utilizzo di un linguaggio semplice e l’interazione con personaggi animati in grado di catturare l’attenzione dei più piccoli. Giochi educativi, tool interattivi, interviste animate e video sono gli strumenti al centro della prima campagna educativa digitale su questa impattante patologia.

Ancora molte le lacune manifestate in ambito scolastico sull’epilessia, una condizione neurologica che fa registrare, solo nel nostro Paese, circa 500.000 casi, molto spesso bambini.

Oltre il 60% degli insegnanti, infatti, non conosce le regole da seguire nel caso in cui un bambino sia colpito da crisi epilettica (secondo una indagine condotta dalla stessa LICE presso i plessi scolastici italiani). E ancora troppi i pregiudizi relativi agli ostacoli che la patologia pone rispetto ad un normale svolgimento delle attività quotidiane e sociali, oltre che al rendimento scolastico.

“La qualità di vita di chi soffre di epilessia dipende molto anche dagli altri e da quanto sanno di questa sindrome neurologica – ha commentato Irene Bagnasco, Consigliere LICE Piemonte. Al disagio personale spesso si aggiungono i pregiudizi e le paure degli altri che infatti, non derivano tanto da possibili problematiche legate agli apprendimenti, ma dagli eventuali atteggiamenti di timore e di diffidenza da parte dei docenti e/o dei coetanei che possono assumere comportamenti potenzialmente negativi aggiungendo disagio al disagio.

Ecco perché conoscere l’epilessia è il passo fondamentale per abbattere barriere e sconfiggere inutili paure. Io e i miei colleghi, il dr. Pietro Pignatta e la dott.ssa Laura Siri di LICE Piemonte ci auguriamo che i docenti della nostra Regione iscritti alla piattaforma siano numerosissimi. A loro disposizione, sulla piattaforma, risorse e materiali scaricabili che si riveleranno fondamentali per poter guidare adeguatamente la classe”.

 

Un’intera sezione sarà dedicata a come aiutare un bambino che soffre di epilessia. Giochi interattivi chiari e d’impatto insegneranno ad assistere un compagno con crisi epilettica o a offrire il proprio aiuto all’insegnante che lo sta soccorrendo.

Gli studenti potranno così diventare protagonisti di un processo di apprendimento attivo attraverso domande condivise, curiosità e applicazioni pratiche di quanto appreso.

Veri e propri laboratori di “saper fare” per garantire il coinvolgimento dei destinatari, una necessaria efficacia didattica e una corretta componente ludico-operativa.

I contenuti scientifici sono stati forniti e validati dal Comitato Scientifico e dal Consiglio Direttivo della Lega Italiana Contro l’Epilessia. La piattaforma è stata sviluppata da un team di sociologi, pedagogisti ed esperti in comunicazione digitale e sfrutta le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Per maggiori informazioni:

https://www.educazionedigitale.it/epilessia/

La Fondazione Bottari Lattes premia la “Traduzione”

Al via la prima edizione del nuovo Premio, dedicata per il 2020 ai romanzi tradotti dalla lingua araba

Scadenza del bando, il 10 gennaio 2020

 

Il Premio avrà cadenza biennale e “nasce dalla consapevolezza del fondamentale ruolo dei traduttori nella diffusione della letteratura e del loro impareggiabile contributo nell’avvicinare popoli e culture differenti, abbattendo muri ideologici, creando ponti culturali e favorendo il dialogo”: spiega così Caterina Bottari Lattes, presidente dell’omonima Fondazione (nata nel 2009 a Monforte d’Alba, per commemorare la figura di Mario Lattes, noto editore, pittore, scrittore e intellettuale di primo piano del nostro Novecento, scomparso nel 2001) , l’idea di indire il nuovo Premio Biennale Mario Lattes per la Traduzione, in collaborazione con l’Associazione Castello di Perno, già un tempo “filiale” cuneese – gemella della sede centrale di via Biancamano a Torino – della Casa Editrice Einaudi, attualmente di proprietà di Gregorio Gitti e sulla via giusta per tornare ad essere “casa per la cultura”, con particolare attenzione alle arti contemporanee.

La prima edizione 2020 del Premio sarà dedicata alla Letteratura Contemporanea in lingua araba e aperta alle opere di narrativa tradotte ed edite in Italia tra il 2017 e il 2019, che dovranno essere inviate alla Fondazione Bottari Lattes (in via Marconi 16, a Monforte d’Alba, Cuneo) entro il 10 gennaio 2020.  Il bando è scaricabile sul sito www.fondazionebottarilattes.it

La Giuria Stabile del Premio individuerà cinque opere finaliste selezionate tenendo conto della capacità del traduttore di rendere in italiano la qualità letteraria del testo.

Della Giuria fanno parte i traduttori e i docenti: Anna Battaglia (ha insegnato Lingua francese all’Università di Torino e tradotto, tra le diverse opere, “Oiseaux” di Saint-John Perse), Melita Cataldi ( ex docente di Letteratura anglo-irlandese all’Ateneo torinese, al suo attivo traduzioni dall’antico irlandese, William Butler Yeats e poeti del Novecento come Hutchinson e Heaney), Mario Marchetti (traduttore di lungo corso dal francese e dall’inglese per le case editrici Einaudi e Bollati-Boringhieri, presidente del Premio Italo Calvino, autore di saggi e recensioni), Antonietta Pastore (scrittrice e traduttrice dal giapponese, alla quale si deve la traduzione di numerose opere di Haruki Murakami e di autori come Soseki Natsume, Kobo Abe, Yasushi Inoue) e Fabrizio Pennacchietti (orientalista, già docente di Filologia Semitica all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Università di Torino, oggi membro dell’Accademia delle Scienze di Torino).

Alla Giura Stabile sarà affiancata, per ogni edizione, una Giuria Specifica per la lingua oggetto del Premio, che valuterà la cinquina e decreterà il vincitore. Per la prima edizione gli altri giurati, esperti di lingua araba, sono: Isabella Camera d’Afflitto (fra i massimi studiosi della lingua araba, nonché docente di Lingua e Letteratura Araba alla Sapienza di Roma e all’Orientale di Napoli), Manuela Giolfo (arabista presso l’Università di Genova), Claudia Tresso (docente di Lingua Araba all’Università di Torino).

La cinquina dei traduttori finalisti sarà resa nota entro la fine del mese di maggio 2020. Il nome del vincitore sarà annunciato nel corso della premiazione che si svolgerà sabato 20 giugno 2020 al Castello di Perno.

Mantenendo fede all’attenzione costante che la Fondazione Bottari Lattes rivolge ai giovani, il Premio Traduzione coinvolgerà anche studenti e neolaureati in Lingua Araba delle Università italiane, mettendoli in contatto con i professionisti del settore e facendoli incontrare con vincitori e finalisti in un appuntamento a loro dedicato.

Il vincitore riceverà un premio di 3.000 euro. Ai quattro finalisti è riconosciuto un premio di 500 euro.

 

Per info:

Fondazione Bottari Lattes, via Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/7892412 – 011/19771755 o book@fondazionebottarilattes.it, eventi@fondazionebottarilattes.it, WEB fondazionebottarilattes.it | FB Fondazione Bottari Lattes | TW @BottariLattes | YT FondazioneBottariLattes

g. m.

 

Nella foto: Caterina Bottari Lattes

 

 

 

 

 

Metro linea 2 in Sala Rossa

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico

L’assessora ai Trasporti, Maria Lapietra, ha risposto questo pomeriggio, in Consiglio Comunale, ad un’interpellanza generale, relativa alla linea 2 di metropolitana, che vedeva come primo firmatario il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo.

L’assessora ha ripercorso le tappe relative all’iter relativo alla progettazione e al finanziamento dell’infrastruttura, a partire dalla stipula del contratto con le società incaricate della progettazione, nel 2017, all’avvio dell’attività, nel 2018, con l’attività preliminare e la progettazione relativa alla tratta centrale e allo studio di fattibilità dei prolungamenti nord est e sud ovest, la cui relazione di sintesi è stata approvata nel novembre 2018.

“Il 31 ottobre scorso, ha spiegato Lapietra, i progettisti hanno provveduto a consegnare gli elaborati progettuali in versione definitiva dell’intero tracciato ed in questi giorni sono in fase di conclusione le attività di verifica del progetto che assumerà a breve la sua veste definitiva e validata”.

Il livello di progettazione che a breve sarà acquisito sarà un progetto di fattibilità tecnico economica, ha spiegato, che metteremo a bando chiedendo indietro il progetto definitivo”.

La nuova finanziaria, ha aggiunto, ha posto la sua attenzione su Torino dedicando risorse e si potrà così procedere ad indizione di una conferenza di servizi all’inizio del 2020 per l’approvazione del progetto e per la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale”.

A questo si aggiunge la possibilità di ottenere fondi grazie al decreto del Ministero dei Trasporti destinato al finanziamento dei sistemi di trasporto rapido di massa (la scadenza dell’affidamento delle risorse sarà tra gennaio e febbraio) “che non vogliamo perdere”, ha sottolineato Lapietra. “Per questodovremo valutare quale dei 5 lotti funzionali, ciascuno dei quali contente un’area di deposito, collocata o in San Mauro o in Anselmetti (Porta Nuova – Rebaudengo – San Mauro, Rebaudengo – Porta Nuova – Anselmetti, Porta Nuova – Anselmetti, Porta Nuova – Anselmetti – Orbassano, Anselmetti – Orbassano) si potrà finanziare con un project financing e con la finanziaria e valutare quale estensione progettuale mettere in un accordo quadro per estendere il progetto ad un’altra parte della città”.

Una volta svolta la conferenza dei servizi, ha concluso, si potrà procedere con il bando di gara ad oggetto progettazione e realizzazione con indicazione della strada scelta per la gestione della linea 2 sulla base del progetto di fattibilità tecnico economica. Per questo è già stata concretizzata una collaborazione con Cassa Depositi e PrestitiLa gara avrà durata di circa un anno”.

IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Stefano Lo Russo (PD) Abbiamo avviato nel 2015 la procedura per la progettazione della liea 2, poi abbiamo assistito nella prima parte di questo mandato a uno stucchevole balletto tra sindaca, vicesindaco e assessore, rischiando di perdere i fondi Del Rio. Solo nel 2017 la giunta ha affidato l’incarico di progettazione, consegnato a novembre 2018. Ci ha stupito l’affermazione della sindaca sugli 840 milioni ottenuti dal governo, visto che la Giunta non ha ancora approvato alcun progetto preliminare, possibile che in questa situazione ci sia uno stanziamento così circostanziato? Se c’è un progetto, non mi risulta che al ministero orti lo abbiano visto. La nostra delibera del 2015 aveva un punto cruciale, sulla gestione della linea 2, lasciando il campo libero alle possibili opzioni, il contributo pubblico a fondo perduto o il meccanismo della concessione di costruzione e gestione. Il M5S parla di nazionalizzare le autostrade ma in Sala Rossa sposa la tesi della concessione a un operatore privato che integra con proprie risorse i fondi pubblici per realizzare l’opera e ottiene poi una remunerazione dalla gestione. Che fine farà GTT, quale sarà il livello di sovranità politica del Comune, ad esempio sulle tariffe? La realizzazione di una metropolitana ha due voci di costo fondamentali, le opere di ingegneria civile e il materiale rotabile, il costo del quale può variare molto a seconda della tecnologia scelta: e non è chiaro l’orientamento a questo proposito. Ci vuole un progetto che indichi scelte e costi. Abbiamo capito che di fatto volete privatizzare la linea 2 ma non ancora si capisce, tra i vari lotti, quali scelte verranno fatte sul punto di inizio dei lavori. La nostra scelta di iniziare dalla periferia Nord rispondeva a un’idea di politica urbanistica per riqualificare la zona, quando capimmo che volevate partire da Mirafiori chiedemmo di individuare comunque un’area di cantiere adatta a Nord. Ribadiamo che la costruzione della metro 2 deve partire da Nord e non da Sud, aspettiamo di capire quali siano le intenzioni e il modello organizzativo e gestionale scelti dalla Giunta. Vedremo come finirà la questione del coinvolgimento dei privati nella realizzazione dell’opera, ma è chiaro che non si può che coinvolgerli nel progetto (che oggi peraltro non esiste). E vedremo come si comporterà questa maggioranza quando  in Sala Rossa si voterà la deliberazione inerente l’opera

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) Dalla relazione dell’assessore non appare una direzione definita, ci sono già stati ritardi dovuti alla mancanza di chiarezza politica nella maggioranza. Eppure c’è un’attenzione particolare alla metropolitana di Torino, da parte del governo. Il partenariato pubblico/privato non è una delega totale a quest’ultimo, la parte pubblica vigila su costi e qualità del servizio. La politica deve avere idee precise, quella su dove avviare i lavori deve rispondere ad una visione della città, non può essere ridotta a un fatto puramente tecnico. Dobbiamo convocare una riunione di commissione dove l’assessore esponga con chiarezza al Consiglio progetto e ipotesi di partenariato, ma temo che da parte della maggioranza non ci sarà la capacità di trovare soluzioni, come per la ZTL.

Roberto Malanca (M5S) L’idea di linea 2 del metrò propugnata dalla giunta precedente non si giustificava economicamente e comportava la modifica del territorio in zona Cimitero Monumentale, facendo in modo che fosse la metro a creare la domanda e far sorgere nuovi insediamenti. La nuova ipotesi parte dalla domanda esistente e dalle sue prospettive, pensando ad estenderne il tracciato verso Orbassano. I cinque lotti previsti sono funzionali alle risorse ed alle scelte politiche. Va precisato che il rientro economico, nel project financing, non è necessariamente derivato dalla gestione del servizio, può derivare anche da canoni. Uno studio preliminare e uno studio di fattibilità tecnica e economica sono sostanzialmente la stessa cosa. I tempi della procedura sono stati finora i più rapidi visti in Italia, approfondiremo in commissione a gennaio.

Damiano Carretto (M5S): Su questo tema si sta creando dell’allarmismo ingiustificato, una speculazione elettorale da parte di consiglieri come l’ex assessore Lo Russo che lasciano intendere che di questo progetto non se ne farà nulla. E’ chiaro che finanziare l’infrastruttura con il project financing significa l’ingresso dei privati nell’operazione, come auspicato dal Partito Democratico. Ma per quale motivo la realizzazione e la gestione dell’opera dovranno per forza essere unite?
Il punto è che il progetto sulla linea due della metropolitana da parte della passata Giunta era sbagliato: poco più di una sorta di tram.
Domenico Carretta (Pd): E un’opera da regalare alle future generazioni. Oggi si parla di oltre 800 milioni di finanziamenti in arrivo a Torino per la linea due della metropolitana. E proprio perché i torinesi sanno di non potersi fidare della sindaca, scriveremo una dichiarazione di intenti per sostenere, e non mandare a monte, il progetto.

La Cassazione assolve il leghista Molinari

L’assoluzione del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, piemontese, coinvolto nel processo sulla cosiddetta rimborsopoli è definitiva. Così ha deciso la sesta sezione penale della Corte di Cassazione, annullando la condanna in appello a 11 mesi di reclusione perché “il fatto non costituisce reato”. La Suprema Corte ha invece disposto un nuovo giudizio di secondo grado per l’ex presidente della Regione Roberto Cota, per il deputato  della Lega Paolo Tiramani e per l’onorevole di FdI Augusta Montaruli, per un vizio di motivazione. Inoltre un nuovo giudizio di secondo grado, per la rideterminazione della pena principale o di quella accessoria, è stato deciso nei confronti di un’altra ventina di imputati, ex consiglieri regionali. Nel processo d’appello, chiusosi nel luglio 2018,  Cota era stato condannato a un anno e sette mesi di reclusione, stessa pena per Montaruli. Invece  Tiramani era stato condannato a un anno e cinque mesi. Il processo faceva riferimento all’uso dei fondi di funzionamento dei gruppi consiliari nella legislatura 2010-2014.

Nuovo murales al Balon. Un regalo al quartiere

Da parte di chi da anni si impegna sul territorio

Dalla collaborazione tra Il Cerchio Ele Gocce, Associazione Emporium (organizzatrice di San Salvario Emporium), Xplosiva, i residenti e i commercianti del Balon nasce una nuova facciata dipinta in via Mameli.

Il murales è stato realizzato dal duo artistico Howler in occasione di Club Palazzo, evento all’interno di Club To Club, nella strada che unisce il mercato di Piazza della Repubblica alla zona del Balon.

L’opera è nata grazie agli sforzi delle associazioni e dei gruppi che hanno partecipato, malgrado l’annullamento dell’evento di Emporium e del momento di instabilità che vive il Balon. Si è voluto mandare un messaggio di positività alle persone che vivono il quartiere e non solo, sottolineando la sua anima vivace e multiculturale come natura che deve essere tutelata e come luogo che richiede una continua riscoperta e partecipazione.

Attraverso la metafora del cibo gli artisti hanno rappresentato la varietà di diverse personalità e culture che convivono una accanto all’altra nel borgo, una contaminazione che produce sapori inediti come l’opera degli Howler. I giovanissimi artisti sono stati coordinati dall’associazione Il Cerchio E le Gocce, collettivo di artisti che dal 2001 lavora sul territorio cittadino, e non solo, insieme al progetto MurArte.

Foto by Livio Ninni http://www.livioninni.com

www.ilcerchioelegocce.com

www.sansalvarioemporium.com

https://clubtoclub.it

Raccolta differenziata, Piemonte virtuoso

La Regione tra le più virtuose d’Italia:  aumenta dell’1,6%, approdando a quota 62,1%.

A guidare la classifica la provincia di Novara con il 76%

La Regione Piemonte è una delle più virtuose d’Italia nel guidare la raccolta differenziata, con la provincia di Novara che è risultata la più efficiente nel campo, aprendo la classifica con la percentuale del 76%. All’ultimo posto si posiziona la provincia di Alessandria con il 53%.

Torino ha una performance di poco superiore, posizionandosi al penultimo posto con il 57%.

Grazie all’applicazione del nuovo metodo di calcolo ragionale della produzione dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata, giunta quest’anno al suo secondo anno di applicazione, trovano conferma gli andamenti registrati sui dati del 2017, pari ad un aumento della produzione totale di rifiuti, con 2.170.059 tonnellate, ma ad un decremento di quelli indifferenziati pari a 841.984 tonnellate. Un lento, ma costante migliormento si è registrato nella raccolta differenziata nel 2018, pari a +1,6 punti percentuali rispetto al 2017, il che equivale all’aumento da 283 a 305 chili di rifiuti che sono stati avviati a recupero.

Il nuovo metodo di calcolo contempla anche nuove tipologie di rifiuti che in passato non venivano computati, quali quelli avviati al compostaggio domestico ( attività questa disciplinata dal Comune di riferimento), quelli assimilati ai rifiuti urbani (prodotti, per esempio, da supermercati ed attività commerciali), i rifiuti da costruzione e demolizione, quelli da spazzamento stradale avviati a recupero e le cosiddette “raccolte selettive minori”( come pile esauste, farmaci scaduti, olio, vernici e toner). Tutte le realtà provinciali in Piemonte superano l’obiettivo del raggiungimento del 65% della raccolta differenziata, previsto dalla normativa nazionale e dal piano regionale rifiuti, ad eccezione della provincia di Alessandria e della Città Metropolitana di Torino, che rimangono, invece, prossimi al 55%. Proprio la Città Metropolitana di Torino, incidendo per metà della popolazione piemontese, abbassa il dato medio regionale sotto la soglia che ci si prefigge.

In quanto a virtuosita’, dietro a Novara, si posizionano Asti, con il 71%, il Verbano Cusio Ossola con il 79%, Biella con il 68%, Cuneo (67%), Vercelli (-65%), seguiti da Torino ed Alessandria, rispettivamente con il 57% e 53%.

Per verificare l”efficacia della raccolta differenziata e delle attività di riduzione della produzione dei rifiuti, l’indicatore più significativo rimane il quantitativo pro capite di rifiuti che i cittadini non differenziano (i cosiddetti rifiuti urbani indifferenziati).

347 sono i kg di raccolta differenziata pro capite registrati a Novara, mentre ad Alessandria,  provincia fanalino di coda in Piemonte nel campo, il dato si abbassa a 296 kg pro capite.

L’Assessorato all’Ambiente, Energia ed Innovazione della Regione Piemonte, presieduto dall’Assessore Matteo Marnati, sta anche mettendo a punto la cosiddetta ‘tariffa puntuale”, un sistema di tariffazione che misura la quantità effettiva del rifiuto conferito da utenza. Sono ormai 37 i comuni dove questa viene applicata, cui sui se ne sono aggiunti 31 nel corso del 2018, arrivando a quota 68.

A facilitare e contribuire all’efficienza dello smaltimento dei rifiuti sono i consorzi, di cui il più performante risulta quello di Chieri,  che ha raggiunto  l’81% della raccolta differenziata; seguono due consorzi novaresi, del Medio Novarese (78%) e del Basso Novarese (74%), poi quello Astigiano con il 71% ed a quota 65% i consorzi Dora-Sangone e CSEA di Cuneo e del Vercellese.

 

Mara Martellotta

Piemonte Food Awards, ecco le eccellenze regionali

ECCELLENZE AGROALIMENTARI PIEMONTESI  2019

   La serata di Gala dei Piemonte Food Awards al Golf La Margherita

Alla presenza dell’Assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa, si sono svolte le premiazioni della seconda edizione dei Piemonte Food Awards al circolo Golf La Margherita con un grande successo di presenze.

Un riconoscimento atteso dall’industria dell’agroalimentare e che mai prima d’ora ha visto premiare queste categorie tutte insieme.

Vogliamo ringraziare tutte le aziende che si sono messe in gioco partecipando alla 2° Edizione dell’Oscar delle Eccellenze Agroalimentari del Piemonte

?Categoria Dolci
Vincitore: Andrea Bovo, pasticceria & caffe’
Menzioni speciali: Moriondo VirginioPiccola Pasticceria, Pasticceria Monser, La Dolce Langa

?Categoria Cioccolato
Vincitore: Bodrato cioccolato
Menzioni speciali: Cioccolateria Buschese FAGIOLO-PEIRANO SncBoella & Sorrisi

?Categoria Prodotti da forno
Vincitore: Galup Pinerolo
Menzione speciale: Alla vecchia maniera

?Categoria speciale grissini
Vincitore: Panificio Rb Il vero Grissino Biellese

?Categoria Vino
Vincitore: Azienda Vitivinicola Fontechiara
Menzione speciale: Cantina di Casorzo

?Categoria Riso
Vincitore: Terre alte Villarboit
Menzioni speciali: Riso Acquerello, Il re del riso, Riso in fiore

?Categoria Formaggi
Vincitore: Caseificio Vallemacra
Menzione speciale: La Giuncà Formaggi Tipici

?Categoria Confetture e Conserve
Vincitore: Giro di Vite
Menzione Speciale: Poderi Sartoris

?Categoria Salumi
Vincitore: AgriSalumeria LUISET
Menzione speciale: Salumeria Simondi

?Categoria Funghi e tartufi
Vincitore: INAUDI Funghi, Tartufi e Bontà della Natura
Menzione Speciale: Tartuflanghe : Tartufi Bianchi

?Categoria Nocciole
Vincitore: Nocciole Ronco Luigina Azienda Agricola
Menzione speciale: Agriturismo La Bessa

?Categoria Liquori
Vincitore: Cascina Nonno Gino

 

 

 

Perché i Piemonte Food Awards? La manifestazione nasce con l’obiettivo di individuare, gratificare e premiare le eccellenze enogastronomiche del territorio regionale. I Piemonte Food Awards vogliono essere un’occasione per riunire in una speciale serata tutti i protagonisti del mondo agroalimentare che contribuiscono a tenere alto il nome del Piemonte nel mondo, portando sulle tavole prodotti di altissima qualità.

Sono state oltre 140 le aziende iscritte con un aumento rispetto alla scorsa edizione patrocinata dalla Regione Piemonte. Già alla quarta edizione in Sardegna, terza in Toscana e Puglia e prima in Veneto. Questo straordinario evento che si prefigge di valorizzare ulteriormente le aziende che producono eccellenza, anche quelle di piccole dimensioni che potranno confrontarsi finalmente anche con le grandi realtà.

La giuria e il premio I giudici e i presidenti della giuria – uno per categoria – sono selezionati tra i massimi esperti nel mondo dell’agroalimentare: giornalisti di settore, addetti ai lavori, rappresentanti delle associazioni di categoria, ristoratori e lo faranno attraverso una degustazione alla cieca per garantire il massimo della trasparenza e dell’imparzialità, il compito della giuria sarà quello di premiare le migliori aziende Piemontesi, dando loro la possibilità di farsi conoscere ai consumatori e ai buyer.

Il premio Piemonte Food Awards, nasce per celebrare l’impegno e la competenza nel settore agroalimentare, in questo momento in grande ascesa e con forti prospettive di sviluppo nel mercato estero.  “Sono entusiasta di premiare questi fantastici produttori di eccellenza, dichiara Donato Ala Presidente dell’Associazione Italy Food Awards che ha ideato il progetto. Voglio ringraziare di cuore fin da subito tutti gli sponsor, la Regione Piemonte e i presidenti di giuria, senza di loro non sarebbe  stato possibile realizzare questo evento. Ora inizieremo a programmare gli Eventi speciali prima di ripartire con le iscrizioni per la terza edizione.

Tutte le aziende che vorranno iscriversi al concorso potranno farlo andando su www.piemontefoodawards.com dove potranno trovare il regolamento dettagliato

Rio Sappone, vegetazione da giungla

La vegetazione presente nelle vicinanze del rio Sappone all’altezza del circolo Fioccardo Master Club di via Oristano 24, ha raggiunto dimensioni tali da creare una situazione di pericolo, per chi si trova a transitare da quelle parti. La consigliera Scanderebech (nella foto) ha segnalato la situazione tramite un’interpellanza, che è stata discussa oggi in Sala Rossa.

Dichiara la Consigliera Comunale Federica Scanderebech: “Per fortuna gli uffici del Comune erano a conoscenza della situazione, forse a seguito di un’interpellanza della Circoscrizione 8.” Continua Scanderebech: “Finalmente si è chiarito che la proprietà del tratto di sedime in questione è di proprietà del Demanio Pubblico dello Stato. Gli alberi pericolanti rappresentano un rischio per l’incolumità di chi frequenta la zona; prima che capitino feriti o problemi di ordine pubblico, sarebbe opportuno poter mandare un segnale forte da parte di questa Amministrazione per risolvere il problema, che ormai è diventata una necessità della zona e monitorarne l’effettivo superamento della problematica”. Conclude Scanderebech: “Con quale modalità l’Amministrazione potrà seguire l’evolversi della procedura d’intervento e della risoluzione del problema?” La consigliera, vista la risposta poco esauriente, ha richiesto un approfondimento nella Commissione competente.