Raccolta differenziata, Piemonte virtuoso

La Regione tra le più virtuose d’Italia:  aumenta dell’1,6%, approdando a quota 62,1%.

A guidare la classifica la provincia di Novara con il 76%

La Regione Piemonte è una delle più virtuose d’Italia nel guidare la raccolta differenziata, con la provincia di Novara che è risultata la più efficiente nel campo, aprendo la classifica con la percentuale del 76%. All’ultimo posto si posiziona la provincia di Alessandria con il 53%.

Torino ha una performance di poco superiore, posizionandosi al penultimo posto con il 57%.

Grazie all’applicazione del nuovo metodo di calcolo ragionale della produzione dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata, giunta quest’anno al suo secondo anno di applicazione, trovano conferma gli andamenti registrati sui dati del 2017, pari ad un aumento della produzione totale di rifiuti, con 2.170.059 tonnellate, ma ad un decremento di quelli indifferenziati pari a 841.984 tonnellate. Un lento, ma costante migliormento si è registrato nella raccolta differenziata nel 2018, pari a +1,6 punti percentuali rispetto al 2017, il che equivale all’aumento da 283 a 305 chili di rifiuti che sono stati avviati a recupero.

Il nuovo metodo di calcolo contempla anche nuove tipologie di rifiuti che in passato non venivano computati, quali quelli avviati al compostaggio domestico ( attività questa disciplinata dal Comune di riferimento), quelli assimilati ai rifiuti urbani (prodotti, per esempio, da supermercati ed attività commerciali), i rifiuti da costruzione e demolizione, quelli da spazzamento stradale avviati a recupero e le cosiddette “raccolte selettive minori”( come pile esauste, farmaci scaduti, olio, vernici e toner). Tutte le realtà provinciali in Piemonte superano l’obiettivo del raggiungimento del 65% della raccolta differenziata, previsto dalla normativa nazionale e dal piano regionale rifiuti, ad eccezione della provincia di Alessandria e della Città Metropolitana di Torino, che rimangono, invece, prossimi al 55%. Proprio la Città Metropolitana di Torino, incidendo per metà della popolazione piemontese, abbassa il dato medio regionale sotto la soglia che ci si prefigge.

In quanto a virtuosita’, dietro a Novara, si posizionano Asti, con il 71%, il Verbano Cusio Ossola con il 79%, Biella con il 68%, Cuneo (67%), Vercelli (-65%), seguiti da Torino ed Alessandria, rispettivamente con il 57% e 53%.

Per verificare l”efficacia della raccolta differenziata e delle attività di riduzione della produzione dei rifiuti, l’indicatore più significativo rimane il quantitativo pro capite di rifiuti che i cittadini non differenziano (i cosiddetti rifiuti urbani indifferenziati).

347 sono i kg di raccolta differenziata pro capite registrati a Novara, mentre ad Alessandria,  provincia fanalino di coda in Piemonte nel campo, il dato si abbassa a 296 kg pro capite.

L’Assessorato all’Ambiente, Energia ed Innovazione della Regione Piemonte, presieduto dall’Assessore Matteo Marnati, sta anche mettendo a punto la cosiddetta ‘tariffa puntuale”, un sistema di tariffazione che misura la quantità effettiva del rifiuto conferito da utenza. Sono ormai 37 i comuni dove questa viene applicata, cui sui se ne sono aggiunti 31 nel corso del 2018, arrivando a quota 68.

A facilitare e contribuire all’efficienza dello smaltimento dei rifiuti sono i consorzi, di cui il più performante risulta quello di Chieri,  che ha raggiunto  l’81% della raccolta differenziata; seguono due consorzi novaresi, del Medio Novarese (78%) e del Basso Novarese (74%), poi quello Astigiano con il 71% ed a quota 65% i consorzi Dora-Sangone e CSEA di Cuneo e del Vercellese.

 

Mara Martellotta

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