ilTorinese

Mattarella: “L’opera del Sermig è semina che si diffonde nel Paese”

L’opera  avviata  tanti anni fa da  Ernesto Olivero,  fondatore del Sermig,  e da sua moglie Maria, e che “si è sviluppata con dimensioni economicamente rilevabili, allora imprevedibili e inimmaginabili, e per me per tanta parte ancora inspiegabili”, ha detto il presidente Sergio Mattarella, nel suo saluto in occasione dei 55 anni del Sermig, oggi a Torino “è non solo una grande opera in sé, ma una semina che si diffonde in maniera importante nella società e nel Paese”. “Mi associo al ringraziamento di Olivero per quanti hanno lavorato qui in questi 55 anni, – ha aggiunto – ma soprattutto dico un grande grazie a Ernesto per il suo lavoro. Non solo ha trasformato un arsenale, un luogo di guerra in luogo di pace, ma fatto molto di più, qui si lavora quotidianamente per la pace, che non è data una vola per tutte”

Piazza San Carlo, la sindaca chiede il rito abbreviato

Chiara Appendino chiede  essere giudicata con il rito abbreviato nel processo per i fatti di Piazza San Carlo del 3 giugno 2017 , che provocarono la morte di  due persone  e oltre 1500 feriti.

Analoga richiesta è stata presentata dall’ex questore Angelo Sanna. “Con questa scelta – dice la sindaca – intendo contribuire a favorire una più rapida conclusione del processo e la conseguente definizione delle responsabilità in sede giudiziaria. Naturalmente sono convinta che qualunque sia l’esito in tribunale nulla potrà lenire il dolore di chi ha perso una persona cara e, per tutta la nostra comunità cittadina, niente riuscirà a cancellare definitivamente il ricordo di quella tragedia”.

 

(foto: il Torinese)

Torna in mostra a Torino il celebre Autoritratto di Leonardo

Le celebrazioni del cinquecentesimo anniversario dalla morte  proseguono ai Musei Reali di Torino con un nuovo percorso tematico di approfondimento

 

Da martedì 10 dicembre a domenica 8 marzo 2020, la Biblioteca Reale propone la mostra Il tempo di Leonardo 1452-1519. Attraverso i preziosi materiali custoditi in Biblioteca, l’esposizione ripercorre oltre sessant’anni di storia italiana ed europea, un periodo di grande fermento culturale in cui si incrociarono accadimenti, destini e storie di grandi protagonisti del Rinascimento, da Michelangelo a Cristoforo Colombo, dal Savonarola a Cesare Borgia, dalla caduta dell’Impero Romano d’Oriente all’avvento del Protestantesimo e all’invenzione della stampa, eventi che mutarono per sempre il corso della storia.

Il percorso si snoda nelle due sale al piano interrato della Biblioteca Reale: il primo caveau, la Sala Leonardo, accoglie una selezione di opere di artisti italiani contemporanei a Leonardo da Vinci, accanto al Codice sul volo degli uccelli. Nove disegni autografi del maestro vinciano accompagnano il celebre Autoritratto: è l’occasione per ammirare uno dei più noti capolavori della storia dell’arte dopo la recente esposizione Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro, progettata dai Musei Reali dal 15 aprile al 21 luglio scorso.

La seconda sala presenta manoscritti miniati, incunaboli, cinquecentine, preziose carte geografiche antiche, disegni e incisioni, affiancati da un ricco corredo didascalico, per illustrare i personaggi e i principali eventi storici occorsi durante la vita di Leonardo.

Liliana Segre torinese onoraria

Con la votazione di ieri in Sala Rossa Liliana Segre è cittadina onoraria di Torino. Il Consiglio comunale ha votato infatti all’unanimità il conferimento dell’onorificenza alla senatrice a vita testimone dell’Olocausto, recentemente messa sotto scorta a causa delle minacce ricevute.  Approvata  anche l’istituzione della Commissione consiliare speciale per il contrasto a intolleranza,  razzismo, antisemitismo, e istigazione all’odio e alla violenza.

Sardine, Locatelli (Prc-Se): “Ricostruire democrazia, diritti sociali e dignità al lavoro”

“Noi presenti nella piazza delle “sardine” e alla fiaccolata sul lavoro”

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino, ha rilasciato questa dichiarazione:

“Democrazia e giustizia sociale. Con in testa questo binomio, per noi inscindibile, parteciperemo a Torino alla manifestazione delle “sardine” in programma martedì 10 dicembre e alla fiaccolata sul lavoro venerdì 13 dicembre nel rispetto dell’autonomia dei promotori delle due piazze. Ci parteciperemo come persone, come attivisti, dopo aver partecipato alla bella manifestazione No Tav in Valsusa. Bene che martedì, al pari di altre piazze, anche a Torino ci si mobiliti contro la strafottenza bieca di Salvini. Saremo presenti all’evento, al pari di tante altre persone preoccupate e inorridite da una cultura reazionaria e fascistoide che incita all’odio, alla guerra nei confronti delle persone più deboli. Detto ciò pensiamo anche che non c’è possibilità alcuna di battere il populismo di destra in assenza di una politica che sia di garanzia dei diritti sociali e del lavoro, di una politica imperniata sui valori di eguaglianza e di giustizia sociale, di rappresentanza democratica, che sia cioè di applicazione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Principi calpestati in anni di politiche di attacco ai diritti del lavoro, di riduzione delle tutele e dello stato sociale, di precarizzazione dell’esistenza delle persone. Politiche che unitamente a disuguaglianze e impoverimento hanno ingenerato un forte disagio e malcontento sociale. La nostra presenza alle due manifestazioni è motivata da questa volontà di tenere insieme l’impegno democratico, antifascista, antirazzista all’impegno contro le politiche neoliberiste di devastazione sociale e ambientale che hanno accomunato purtroppo forze e schieramenti che si dicono diversi ma che in realtà non lo sono riguardo a molte scelte di politica economica e sociale”.

“La Regione sempre più vicina alle famiglie che vivono la disabilità”

L’assessore Caucino: “La famiglia non deve mai sentirsi sola di fronte all’invalidità. La solitudine di queste persone deve essere combattuta sempre più tenacemente con il sostegno concreto da parte delle Istituzioni”

Chiara Caucino, Assessore alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa, Sociale, Pari Opportunità è intervenuta al convegno “Anfass Torino: 1959-2019. Oggi come ieri pronti al futuro”, organizzato dall’Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettiva e/o relazionale”.

La collaborazione tra Regione Piemonte e le associazioni più rappresentative che supportano le persone disabili e le loro famiglie ha prodotto l’attuazione di circa 300 progetti per la vita indipendente, gestiti direttamente da disabili.

Caucino ha ricordato come “al termine dei lavori del Tavolo regionale è stata ampliata la possibilità di accesso a progetti di vita indipendente, includendo anche le esigenze delle persone con disabilità intellettiva e relazionale oltre a quelle con deficit motorio”.

“Con l’applicazione delle nuove linee guida – ha proseguito Caucino – è ora possibile fornire strumenti concreti, studiati in base alle esigenze del singolo, per aiutare le persone in difficoltà a costruire e mantenere il proprio percorso autonomo: formazione, lavoro, famiglia, mobilità, socializzazione e abitazione sono gli ambiti coinvolti”.

“Qualunque possibilità di accesso al lavoro – ha concluso Caucino – è un passo verso l’indipendenza e l’integrazione e le Istituzioni hanno il dovere di concorrere a costruire un progetto condiviso con le realtà che sostengono le situazioni più delicate, perché questa è la vera sfida del futuro”.

Consegnava droga a domicilio, arrestato

Intercettato pusher con 210 grammi di hashish e marijuana nello zaino
La sera del 7 dicembre, i Carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti un italiano di 26
anni di Pianezza. I carabinieri stavano svolgendo un servizio antidroga a Pianezza, quando hanno notato un gruppo di giovani aggirarsi con fare sospetto in una via del
centro. L’attenzione dei Carabinieri è stata attirata in particolare da uno di loro che  aveva tra le mani un sacchetto. Dopo averlo ispezionato, i militari vi hanno
rinvenuto all’interno una busta trasparente contenente circa 210 grammi di marijuana. Nelle successive operazioni di perquisizione, estese anche all’abitazione del giovane, gli operanti hanno trovati vari bilancini di precisione ed un pezzo di hashish del peso di 11 grammi circa. Per tali motivi il 26enne è stato arrestato e tradotto in carcere al termine delle formalità di rito, mentre la sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro.

Insulti e pentimento nella politica di oggi

Chi glielo ha fatto fare a Zingaretti l’ accordo con Giggino? Ho chiesto ad alcuni capataz del PD se
era stato difficile convincerlo. Unanimi le risposte: con tutte le telefonate dall’estero, no non è
stato difficile.

Ora il cerino in mano ce l’ha lui. L’accoppiata Giggino e Bonafede straparla. Conte Presidente del Consiglio è sempre più arrabbiato con Salvini che alza spallucce e va a cena con l’altro Matteo nazionale, il toscanaccio
Renzi.

Amici comuni come Verdini, mica cosucce. Si sono rincuorati a vicenda. Sanno di essere complementari. Entrambi vogliono comandare. Hanno nemici comuni come il Fatto Quotodiano. Addirittura Renzi dichiara: querelando Travaglio mi pago il mutuo della casa. Imbattibile nel corpo a corpo Matteo ( il toscanaccio ) sbaraglia i giornalisti.

Anche noi Piemontesi non vogliamo essere da meno. Finalmente la sonnacchiosa provincia di Biella ha il suo sindaco
indagato. Corradino, per peculato. Avrebbe usato l’auto dei comuni di cui era od è sindaco per
usi propri. Anche qui magari nulla di rilevante penalmente, ma molto inelegante. E per la città
della moda mondiale come Biella non è un buon biglietto da visita.

Anche i pentastellati non vogliono essere da meno. La vicesindaca Schellino ammette che il reddito di cittadinanza è una
boiata pazzesca, costata 9 milardi. E chiedere scusa? Per il resto storie di ordinari insulti.
Icardi insulta quelli del Pd, in particolare Chiamparino e Salizzoni, colpevoli di essere intervenuti sul
Governo per la Città della Salute. Poi si scusa. Insulti e pentimento. Nuova fase della politica
del confronto. Lacrime di coccodrillo… tanto domani sarà tutto dimenticato. Incombono i
problemi e come se non bastasse rieccoli, i no Tav.

Non fossero così dannosi sarebbero solo fastidiosi. Insieme a questo governo che non facendo
nulla è altresì dannoso. Passi per i pentastellati, ma anche il Pd ci si mette. Del resto chi va con lo
zoppo impara a zoppicare. Dopo la finanziaria che succederà? Oramai nessuno più si azzarda nel
fare pronostici.

Magari un governo tra i due Mattei, magari con l’appoggio esterno di Grillo? So
che strapparlo, ma datemi il beneficio dell’ illogicità almeno una volta.
Realisticamente una soluzione possibile sono le politiche anticipate. Almeno ci togliamo un
dente. Vincerà Salvini (e che sarà mai) e poi , se non ha scheletri nell’armadio governerà 5 anni.

 

Patrizio Tosetto

Fatture false e contributo pubblico indebito per ristrutturare lo storico hotel

E’ l’antico “Albergo Camussot”. 4 persone denunciate. Gli indagati sono accusati di aver ottenuto un contributo regionale senza averne i requisiti

Rapporti economici anomali. Da qui erano partite le indagini della Guardia di Finanza di Torino nel corso delle quali erano emerse alcune atipicità nei rapporti tra un imprenditore delle Vali di Lanzo e l’Antico Albergo Camussot” di Balme, una struttura ricettiva recentemente interessata da un incendio di natura probabilmente dolosa.

Transazioni economiche, accrediti ed addebiti, intercorse tra la titolare dell’albergo e una società di costruzioni con sede a Torino (della quale è stato amministratore unico il marito della proprietaria del “Camussot”), che secondo la ricostruzione dei Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese sono state create ad hoc al solo fine di precostituire una situazione solo di apparente possesso da parte dell’Albergo, dei requisiti per aver diritto ad ottenere contributi pubblici.

L’Amministratore della società torinese, in sostanza, faceva transitare cospicue somme di denaro sul conto della moglie, che le utilizzava per far figurare il pagamento delle fatture all’imprenditore, requisito indispensabile per poter accedere al contributo. Le indagini hanno anche accertato che nessun operaio o mezzo della società torinese ha mai effettuato lavori presso la struttura alberghiera.

Con questo stratagemma il terzetto è riuscito ad ottenere indebitamente, a fronte di lavori inizialmente preventivati in quasi 500.000 euro, contributo regionale di oltre 160.000 euro.   

Coinvolta nella vicenda anche una società cooperativa di Ala di Stura, anch’essa in rapporti commerciali con la ditta dell’imprenditore. L’uomo, infatti, dava la propria disponibilità a subappaltare alla stessa cooperativa, della quale egli stesso è socio, i lavori da eseguire presso il cantiere del “Camussot”, consistenti nella demolizione e ricostruzione di opere interne e nella posa di pavimenti, con un piano dei lavori quantificato in € 157.000.

Anche in questo caso però, gli accertamenti hanno appurato come l’intera “operazione economica” non solo non corrispondeva alla causale delle fatture, ma era anche inerente ad interventi già fatturati dalla ditta dell’imprenditore.

L’analisi della documentazione del “Gruppo Azione Locale Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone”, attraverso il quale la Regione ha elargito il contributo, evidenziava altresì che la data di ultimazione degli interventi era stata improrogabilmente fissata per il marzo del 2015. Pertanto nel giugno dello stesso anno, data di sub-affidamento dei presunti lavori alla cooperativa, non potevano più esserci lavori da svolgere al “Camussot”, tantomeno opere di demolizione.

Proprio nel giugno 2015, infatti, il G.A.L. effettuava il “collaudo”, a seguito del quale veniva certificata la completa realizzazione degli investimenti rendicontati e autorizzato il pagamento del saldo del contributo regionale.

La cooperativa, per di più, non è mai stata in possesso né di mezzi né di attrezzatura edile che permettesse di effettuare i lavori presso la struttura ricettiva.

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche: queste le accuse a carico dell’imprenditore, della titolare dell’albergo e del marito, amministratore della società torinese; quest’ultimo, inoltre, è accusato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di documenti contabili. Anche il legale rappresentante della cooperativa è stato deferito alla Procura eporediese per aver emesso fatture per operazioni inesistenti. Rischiano fino a sette anni di carcere.

Affiliato ‘ndrangheta prendeva il reddito di cittadinanza

Dalla Liguria / in collaborazione con IL GENOVESE

I militari del Comando Provinciale di Genova hanno sequestrato tre autovetture (una
Smart Fortwo, una lussuosa Mercedes-Benz Classe CLA e una Volkswagen Golf) su
delega della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia e
Antiterrorismo, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria, denominata “Buon
Vento Genovese”, conclusasi, lo scorso luglio, con la cattura di 3 cittadini italiani per
traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica, con le aggravanti “mafiosa”, della
ingente quantità e della transnazionalità.
Le prime due autovetture, intestate a A.A., classe 1980, elemento di vertice della
cosca di `ndrangheta “Alvaro” di Sinopoli (RC), sono state colpite da un
provvedimento del Tribunale di sequestro preventivo finalizzato alla “confisca per
sproporzione”, istituto che consente all’Autorità Giudiziaria di sottrarre a soggetti
indagati per reati gravi beni e utilità non congrui rispetto ai redditi dichiarati.
La terza, invece, risultata intestata ad un prestanome, è stata oggetto di un sequestro
preventivo finalizzato alla “confisca ordinaria”, trattandosi di un mezzo utilizzato
dall’organizzazione criminale per commettere i traffici illeciti: al suo interno, infatti, è
stato rinvenuto un doppiofondo artatamente ricavato nell’abitacolo, occultato dalla
moquette e dal poggiapiedi, compatibile a contenere una pistola.
In seguito ad ulteriori approfondimenti, è emerso, infine, che uno degli arrestati, I.F.,
classe 1968, condannato in primo grado dal Tribunale di Locri (RC) in ordine al reato di
falsa testimonianza per l’omicidio – avvenuto nel 2005 – di Francesco Fortugno,
vice-presidente del Consiglio Regionale della Calabria, ha percepito indebitamente,
dallo scorso mese di giugno, il Reddito di Cittadinanza.
L’indagato, proprietario di una villetta appena ristrutturata nel comune di Gioiosa
Jonica (RC), è stato, pertanto, denunciato alla locale Autorità Giudiziaria, la quale ha
immediatamente disposto all’I.N.P.S. di Reggio Calabria la sospensione del sussidio,
pari a 500 euro mensili.
Il Reddito di Cittadinanza rappresenta un sostegno per quanti hanno concretamente
bisogno di assistenza, motivo per il quale la Guardia di Finanza è impegnata in prima
linea a contrastare fenomeni di indebito accesso allo specifico beneficio, affinché le
risorse economiche pubbliche possano essere spese correttamente e venga garantito
l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse
a beneficio di soggetti non aventi diritto.