ilTorinese

Aggressioni al personale sanitario al polo di Avigliana

Riceviamo e pubblichiamo / La UILFPL dell’ASL To3 è alquanto preoccupata per la situazione che si sta presentando sui territori, in particolare
per i servizi sanitari e amministrativi a stretto contatto con il pubblico, il cui personale è diventato in queste
settimane, sempre più spesso, destinatario di insulti, aggressioni e minacce.

Tali situazioni incresciose sono causate dalla chiusura dei servizi ambulatoriali, che generano gravi disagi all’utenza
o dalle lunghe attese che intercorrono per l’esecuzione di un prelievo.

Oggi, ad esempio, presso il polo di Avigliana, sono dovute intervenire le forze dell’ordine per calmare gli animi di
utenti, di liberi cittadini, stanchi e frustrati per le lunghe code e per le prolungate chiusure dei servizi; lo stesso era
capitato qualche giorno fa presso le strutture di Piossasco.

Disagi che purtroppo sappiamo bene non dipendere né dagli operatori né dall’azienda.

La cosiddetta “Fase 3” è la fase in cui si è certamente più “liberi”, ma questa libertà deve comportare
contestualmente un progressivo ritorno alla normalità, anche nell’erogazione dei servizi sanitari.

La UILFPL non ci sta a queste condizioni, urge prendere assolutamente dei provvedimenti e chiede che si riaprano
a breve tutti i servizi oggi chiusi, compresi tutti i PPI (punti di primo intervento).

Tale situazione, seppur conseguenza ovviamente del periodo post quarantena da Covid19, necessita di una
approfondita valutazione con immediate azioni organizzative correttive.

Nonostante l’emergenza ancora in atto, oggi non ci si può dimenticare delle cronicità, della medicina ordinaria o,
ancora, delle paure e delle preoccupazioni che manifestano i cittadini nel loro quotidiano.

Chiediamo quindi di riaprire i siti chiusi, evitando sovraffollamenti, come sta avvenendo proprio in questi giorni al
Polo Sanitario di Avigliana.

Ricordiamo che la ASL TO3 è una delle ASL Piemontesi ad avere un territorio molto esteso con caratteristiche
geomorfologiche tipiche del territorio montano.

La popolazione residente risulta essere con età avanzata e condizioni sociali più disagiate rispetto al periodo
precedente all’emergenza sanitaria.

Urgono delle prese di posizioni nette e urgono ora.

Nazzareno Arigò – Segretario Aziendale UIL FPL ASL TO3

Quando Mourinho fece (quasi) piangere Cristiano Ronaldo

 Mourinho fece quasi piangere CR7.

Lo ricorda il giocatore  croato Luka Modric, che  racconta nella sua biografia “A modo mio” edita  da Sperling e Kupfer, l’episodio di cui parlano anche i media spagnoli. Nel  2013, “stavamo vincendo in Coppa di Spagna per 2 a 0,  ma Ronaldo non inseguì il terzino avversario in una loro azione di rimessa”.  Modric scrive che la reazione del tecnico portoghese fu “rabbiosa” e  Cristiano Ronaldo nel tunnel che porta agli spogliatoi “fu sul punto di piangere”. E solo l’intervento dei compagni “evitò una rissa” a fine partita tra CR7 e l’allenatore.

(foto Claudio Benedetto)

Avetta (PD): “Trasporto pubblico, dalle parole ai fatti”

Palazzo Lascaris approva un Ordine del giorno presentato dal consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), che chiede di incentivare i mezzi individuali a basse o zero immissioni e l’acquisto di autovetture elettriche.

“Nella Fase3 bisogna scongiurare l’abbandono da parte dei cittadini del trasporto pubblico locale e il conseguente ritorno all’uso dell’auto privata, compromettendo così i risultati ottenuti in questi anni in termini ambientali. Occorre adottare tutte le misure idonee a garantire la sicurezza degli utenti del TPL; sostenere i progetti delle aziende che riorganizzano gli orari di lavoro in ingresso/uscita dei dipendenti che utilizzano i mezzi pubblici; favorire la mobilità sostenibile anche attraverso incentivi economici per l’acquisto di autovetture elettriche o veicoli a basso impatto ambientale. Ma tutto questo deve andare di pari passo con la tenuta economica e finanziaria delle aziende di trasporto pubblico locale che investono nella qualità del servizio e danno lavoro a 7mila piemontesi”: con queste parole il Consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd) commenta l’approvazione all’unanimità da parte dell’Aula di Palazzo Lascaris dell’Ordine del giorno a sostegno del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile. “COVID-19, flessione domanda di TPL durante la FASE 2 e tutela dell’ambiente”.

“Tutti, almeno a parole, abbiamo a cuore la qualità dell’aria che respiriamo e la salvaguardia delle migliaia di posti di lavoro delle nostre aziende di TPL, sia pubbliche sia private – aggiunge il consigliere Alberto AVETTA – Ora, però, si deve passare dalle parole ai fatti. Dobbiamo valorizzare quanto ci sta insegnando l’emergenza sanitaria del Covid-19 per favorire un nuovo modello di trasporto che deve tenere insieme la salvaguardia dell’occupazione nel settore del TPL, la tutela degli operatori e dei passeggeri (quindi treni e autobus sicuri, puliti, in orario e con un numero di corse adeguate), l’adozione di misure integrative e innovative per favorire la mobilità privata sostenibile”. “L’Inail ha classificato il TPL come a rischio contagio da covid-19 medio-alto, in particolare nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione: per questo è prevedibile un ritorno massivo all’auto privata. Il tema al momento non è avvertito come urgente perché le scuole sono chiuse e molti  ricorrono al lavoro agile. Ma bisogna attrezzarsi per settembre. Per questo è importante da un lato intervenire sulla riorganizzazione degli orari di lavoro delle aziende e degli orari delle scuole, dall’altro favorire la mobilità a basso impatto ambientale sia attraverso la diffusione di mezzi individuali a bassissime e/o zero immissioni (biciclette elettriche, monopattini elettrici, scooter e/o auto elettriche), sia incentivando l’acquisto di autovetture elettriche o a basso impatto ambientale”.

Quanto vale la vita di un riccio?

Il caso del riccio torturato e ucciso a Ciriè (Torino) pone inquietanti  interrogativi sui valori della società

SOS Gaia si unisce all’indignazione generale per quel povero riccio che è stato torturato fino alla morte da un gruppo di ragazzini che per gioco lo hanno usato come un pallone da football e poi lo hanno abbandonato sulle rotaie della ferrovia Torino-Ceres.
Il minorenne autore del gesto, incitato dal branco, dopo aver ucciso il riccio, oltre a pubblicarne il video sui social, ha incastrato l’animale tra le traversine dei binari della ferrovia affinché venisse schiacciato da un treno.
Ci chiediamo come possa esistere un tale disprezzo per la vita, una tale indifferenza davanti alla sofferenza di un essere senziente inerme che aveva la sola colpa di essere di fattezze diverse da quelle umane.
E ci chiediamo anche che tipo di valori hanno alcuni adolescenti, che tipo di futuro costruiranno per se stessi e per la comunità.
Un crimine compiuto verso un essere vivente, anche se non è compiuto verso un essere umano, è pur sempre un crimine e andrebbe punito come tale.
Secondo l’FBI, il 90% di chi tortura animali da giovane, sarà poi violento, sadico e crudele con donne e bambini.
Un documento firmato da 750 psicologi, prima firma Annamaria Manzoni, afferma “il non rispetto per gli esseri viventi, il disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacola lo sviluppo dell’empatia, fondamentale momento di formazione e di crescita”.
Giancarlo Barbadoro, ispiratore dei principi di SOS Gaia, ha scritto: “Portare aiuto alla condizione animale significa impostare i valori di una futura società più giusta e armonica dove non vi siano discriminazioni speciste e in cui tutti possano godere di valori improntati alla fratellanza, alla libertà degli individui e al godimento di una qualità di vita felice che sia in armonia con la Natura.”
Purtroppo il povero riccio non ha usufruito di questi valori illuminati, e questo deve far riflettere sul tipo di società che vogliamo costruire per noi, per i nostri figli e per tutti gli esseri viventi.

Rosalba Nattero
Presidente SOS Gaia

Visite al castello, riapre Pralormo

Dopo il periodo di chiusura dovuto all’emergenza sanitaria per via del coronavirus, il Castello di Pralormo riapre al pubblico domenica 7 giugno 2020 con orario 10-18. Sono stati messi in atto degli accorgimenti nell’organizzazione delle visite che permettono l’accesso in sicurezza dei visitatori sia all’interno del Castello, con ingressi programmati in piccoli gruppi, che nel parco storico, con accessi contingentati in base all’affluenza. Il Castello quindi riapre con due proposte di visita:

VISITA DEL PARCO

Allietata da fioriture sempre diverse fra cui la rosa, regina assoluta, con varietà speciali come la “Variegata di Bologna” dalle screziature che rendono i fiori uno diverso dall’altro, la passeggiata si snoda tra alberi secolari, il laghetto delle rane, il rosmarino gigante, piante di limoni e sinuosi sentieri da cui si godono straordinari scorci sulle catene montuose circostanti. Nei viali del parco panchine per sostare e ascoltare i suoni della natura e musiche particolarmente suggestive. Nell’antica serra francese, bellissima costruzione del XIX secolo in ferro e vetro proveniente da Parigi, una collezione di orchidee e di felci vegetano indisturbate. Nel sentiero del boschetto si affacciano “alberi animati” dove un gufo, intagliato nel tronco di un vecchio acero, sorveglia cosa accade nel bosco, e poi gli alberi degli scoiattoli, degli gnomi e degli uccellini: un merlo, una ghiandaia, un picchio, uno scricciolo e un pettirosso sembrano allietare con i loro delicati cinguettii la quiete del parco.

Inoltre per i bambini un burattino gigante di Pinocchio e tante scenografie e allestimenti per scattarsi simpatiche fotografie, l’officina del Signor Binocolo in cui curiosare per scoprire i segreti e le stranezze di questo fantastico personaggio, l’albero dei caleidoscopi per osservare scorci del parco trasformati in strane forme colorate e fantastiche immagini…

VISITA DEL CASTELLO

La visita all’interno del Castello è guidata e si propone di illustrare ai visitatori alcuni dei principali ambienti, mostrando loro come si svolgeva la vita delle persone che vi lavoravano e vi abitavano nel periodo tra la metà del XIX° e l’inizio del XX° secolo. L’itinerario si snoda attraverso diversi ambienti,  penetrando nelle più intime zone della dimora: la Cantina, dedicata alle attrezzature per la vendemmia e la vinificazione; l’Office dove si conservano i servizi di ceramica e di porcellana, argenti e cristalli; la stanza dei domestici, dove il personale del Castello aveva il proprio tavolo da pranzo, l’armadio delle livree, la speciale stufa per i ferri da stiro; la Cucina, con pentole di rame, mortai di pietra, tosta caffé, ghiacciaie, forme per i dolci e altri innumerevoli strumenti che servivano ai cuochi e ai pasticceri per confezionare i loro prelibati e scenografici piatti; il grande salone d’onore, l’ambiente più spettacolare del progetto che nella metà del 1800 ha trasformato la fortezza in dimora di rappresentanza: il pavimento è in mosaico alla veneziana e riprende i colori delle facciate interne mentre un sontuoso lampadario a candele rievoca le feste e i balli vissuti per più di 300 anni dalla stessa famiglia, che ancora oggi vive nel castello. Infine la camera da pranzo in stile neoclassico dove è apparecchiata la tavola per un’occasione importante; lo studio del Ministro Carlo Beraudo di Pralormo (1784-1855), ambasciatore a Vienna e a Parigi, decorata in stile pompeiano e ricca di testimonianza storiche; il salotto azzurro dove si conclude la visita le cui pareti e la volta, completamente dipinti a trompe l’oeil a motivo di tendaggio, danno all’ambiente un’atmosfera di intimità e rievocano pomeriggi trascorsi fra amiche a eseguire il ricamo bandera, antica tradizione barocca piemontese, per gli arredi delle dimore.

“Occasioni di stupita meraviglia…”

Consolata Pralormo racconta: “Questa è la frase che un visitatore mi ha scritto dopo aver visitato il Castello e che mi motiva a proporre sempre novità e curiosità, che al Castello non mancano… basta aprire un armadio o un vecchio baule per riscoprire oggetti curiosi: carnet da ballo con l’elenco dei cavalieri che si erano prenotati per le danze e che le dame portavano legati al polso, il fodero d’argento per i coltelli dello chef, sigilli di ceralacca con disegni che raffiguravano messaggi speciali, la valigetta di Parigi con all’interno giochi di società, il linguaggio d’amore che veniva affidato ai piccioni viaggiatori, la tazza “mirroir”, il cerimoniale con il menu del pranzo per lo Zar… Anche da un armadio della sagrestia della cappella riemergono preziose reliquie, come gli ex voto d’argento che insieme a tanti mozziconi di candele consumate testimoniano il sacrificio e il coraggio dei militari al fronte e la devozione e la speranza delle loro famiglie che ne aspettavano il ritorno con trepidazione”.

 

Per entrambe le proposte alcuni prati sono a disposizione per i picnic portati dai visitatori sull’erba, ma vi è anche una zona attrezzata con tavoli e panche sotto ad altissimi porticati.

 

Il Castello rimarrà aperto tutte le domeniche dalle 10 alle 19.

 

NOTE ORGANIZZATIVE

Per rispettare le norme dettate dal Decreto della Giunta Regionale del Piemonte sono stati messi in atto degli accorgimenti che permettono l’accesso dei visitatori in sicurezza. Per le visite al parco sono previsti ingressi contingentati in base all’affluenza, mentre le visite all’interno del Castello sono programmate in piccoli gruppi.

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI SU ORARI E PREZZIwww.castellodipralormo.com

La visita del solo parco non richiede prenotazione. Per la visita del Castello si consiglia la prenotazione telefonica (dal Lunedì al Venerdì in orario 9-18 tel. 011 88 48 70 – Sabato e Domenica tel. 348 85 20 907).

I biglietti si ritireranno e pagheranno al Castello.

Ripartenza, via libera a formazione professionale e impianti di risalita

Ai sindaci la facoltà di autorizzare la ripartenza dei luna park

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha firmato l’ordinanza che dispone, a partire da oggi, sabato, la ripartenza dei corsi di formazione professionale in presenza (dove non possibile eseguirli a distanza), degli impianti di risalita e la possibilità per i sindaci di autorizzare nei propri Comuni la riapertura di giostre e luna park.

Nel pomeriggio di ieri è stato inoltre trasmesso alla Regione dal Ministero della Salute il report settimanale n.3 di monitoraggio della Fase 2, che conferma per il Piemonte una situazione positiva con valori entro le soglie di riferimento, un basso livello di rischio e una incidenza ridotta rispetto alla settimana precedente.

 

 

Sanità, Icardi: “Al fianco di chi svolge le indagini”

«Ho appreso dagli organi di informazione delle indagini della Guardia di Finanza sugli appalti nelle Asl che vedono 19 indagati.

Concordo con il consigliere regionale Rossi che ci vogliono più anticorpi contro la corruzione, che sottrae risorse economiche alle cure dei piemontesi. Infatti, abbiamo previsto nella Direzione Sanità uno specifico settore Anticorruzione e Vigilanza che, a breve, sarà attivato proprio a contrasto di questi fenomeni. Nel merito di oggi, è del tutto prematuro esprimere valutazioni, se non ringraziare chi conduce le indagini che hanno come obiettivo far emergere eventuali episodi criminosi: esprimo la mia più ferma condanna rispetto a reati, come la turbativa d’asta e la corruzione, particolarmente gravi».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in merito alle notizie sulle indagini della Guardia di Finanza relative ad appalti in alcune Asl del Piemonte.

Al Polo del ‘900 il Premio Spina per l’Innovazione Digitale

Importante riconoscimento per il Polo del ‘900 che si aggiudica il Premio Gianluca Spina per l’Innovazione digitale nei Beni e Attività Culturali. Il premio, promosso dall’ Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano, seleziona i migliori progetti in Italia e i modelli virtuosi nell’ambito dell’innovazione digitale.

Fra più di 35 candidature il Polo si distingue con 9CentRo, piattaforma digitale di accesso agli archivi degli Enti del Polo e alla storia del Novecento. Un hub e un aggregatore di archivi online che intende integrare in un unico ambiente in espansione tutte le realtà interessate a raccontare il ‘900 e i suoi protagonisti.
9centRo valorizza gli archivi dell’ANCR, del Centro Studi Piero Gobetti, della Fondazione Donat-Cattin, della Fondazione Gramsci, della Fondazione Goria, della Fondazione Vera Nocentini, dell’ISMEL, dell’Istituto Salvemini, dell’Unione Culturale Antonicelli, del Centro Primo Levi, dell’Istoreto e delle Rete di Cultura Popolare. Siamo molto lieti di questo riconoscimento, che premia una delle esperienze più significative del Polo del ‘900, a cui contribuiamo in modo significativo con i nostri archivi e con la professionalità dei nostri collaboratori

Autogrup S apre a Milano

La Concessionaria Suzuki Autogrup S, punto di riferimento del marchio Suzuki per il territorio di Torino e provincia, inaugura la Nuova Sede di Milano.

La Nuova Sede Autogrup S apre ufficialmente mercoledì 3 giugno, in Viale Certosa 211 a Milano, dove ha creato un ambiente moderno e accogliente, perfetto per la scelta della tua nuova vettura.
La Concessionaria si è da sempre distinta per il Servizio curato e orientato all’eccellenza che offre, ponendo al primo posto il Cliente, ed attorno a queste premesse si è costruito il progetto del Nuovo Showroom, dove troverete professionisti altamente qualificati ad accogliervi ed un ambiente sicuro che rispetta tutte le normative attualmente vigenti in termini di sicurezza.
Autogrup S, Viale Certosa 211 – 20156 Milano
 
orari vendita: lun-ven 8.30 – 12.30 e 14.30 – 19.30; sabato 9.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30

Per non dimenticare mai Piazza Tiananmen

Un centinaio di persone hanno manifestato ieri in Piazza Castello per ricordare il massacro di Piazza Tiananmen nel suo 31° anniversario. La manifestazione ha visto molti interventi coordinati dalla segretaria dei Radicali Italiani, Patrizia De Grazia.

De Grazia – con molto vigore e passione – ha sottolineato il rischio che a Hong Kong si verifichi un’altra specie di Tianamen, magari diluita nel tempo e meno sanguinosa, ma con la stessa volontà annientatrice di ogni libertà che caratterizza il Partito Comunista e il governo Cinese.

Quindi è stata molto critica nei confronti del nostro Ministro degli Esteri Di Majo, ed ah invitato alla massima unità di tutte le forze politiche culturali e sociali per difendere i manifestanti pro democrazia di Hong Kong, le minoranze etniche e religiose cinesi e tutti coloro che chiedono il rispetto dei diritti umani in Cina.  In risposta a queste richieste vi sono stati diversi interventi, fra i quali quello dell’assessore Maurizio Marrone, in rappresentanza del Presidente Cirio e di Giampiero Leo – portavoce del Coordinamento interconfessionale del Piemonte e già vice Presidente del Comitato diritti umani del Consiglio Regionale, che ha portato anche i più calorosi saluti del Presidente del Consiglio e del Comitato dei diritti umani, Stefano Allasia. Entrambi hanno assicurato che i manifestanti di Hong Kong e i democratici cinesi non verranno abbandonati al loro destino dalla Regione Piemonte e da molte realtà di solidarietà presenti sul nostro territorio. Ogni pressione possibile verrà esercitata anche sul governo nazionale e sull’Unione Europea, perché comprendano bene quello che rischiano tanto i cinesi amanti della democrazia – a partire dagli abitanti di Hong Kong – quanto i Paesi, le istituzioni, i princìpi e i cittadini democratici di tutto il mondo. A fronte delle forte adesione della Regione Piemonte e di molte realtà politiche, non è invece pervenuto alcun cenno di interesse né dal Comune di Torino né dal Movimento 5 stelle.

La ragazza cinese ritratta nella foto in alto, è una profuga di Hong Kong. Ha commosso tutti, perchè durante la sua testimonianza personale è scoppiata più volte in lacrime, sia per il dolore per la situazione che vivono lei e le sue amiche e amici, sia per l’emozione di essersi sentita accolta, amata e “protetta”