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Quagliarella batte Udinese 1-0, la Juve pareggia

QUAGLIARELLA Otto punti in classifica per i Granata. Roma a un punto dai bianconeri

 

Ricomincia a vincere, il  Torino. Ora è  a otto punti in classifica. Sconfigge per  1-0 l’Udinese. Alla ripresa il gol di Fabio Quagliarella porta i Granata alla vittoria. “Più il tempo passa e più ci conosciamo, speriamo di continuare così”, dice Quagliarella sul sito dell’Ansa. “La Juve? Ha tanti attaccanti, non credo proprio che mi rimpiangano…”. Mister Ventura soddisfatto per la performance di tutta la squadra.

 

Gol di Zaza e di  Pogba e la Juventus pareggia 1-1 col Sassuolo. La Roma che batte il Chievo 3-0  è ora solo ad un punto di distanza dalla Vecchia Signora. Allegri non si scompone: “Il campionato è ancora lungo, questo pareggio non pregiudica nulla”.

 

(Foto: il Torinese)

Alto condimento, l’antipasto del Salone

GUSTO SALVARIOOrganizzato dall’associazione commercianti San Salvario. Lunedì 20 ottobre dalle 21 alle 23 alla Libreria Trebisonda Via S. Anselmo 22

 

Se credete che il lunedì sia un giorno per starsene a casa in poltrona… vi sbagliate di grosso! Prosegue l’Antipasto del Gusto a San Salvario, l’Off del Salone del Gusto 2014, e si dà inizio alla  settimana con ghiotte proposte.

 

Questo 20 ottobre sarà un momento carico di musica, sapori, creatività, buon vino, poesia, letture un contest inedito e ancora soprese e improvvisazioni e ci si prepara al Salone del Gusto con una rovente serata ad Alto Condimento con Enrico Remmert, Enrico Pandiani, Alessandra Racca, Giacomo Sandron e Chiara Barcia, lo showcooking dello chef Gianluca Bigero, le birre di Petit Baladin e i vini di Rocche Costamagna, musica e tanto, tanto altro. Per due ore, dalle 21 alle 23, Cocina Clandestina, ovvero Marco Fedele e Francesco Forlani, condurranno dalla Trebisonda di via S. Anselmo 22 la classica trasmissione radiofonica di Radio GRP.

Gli ospiti di lunedì:

– Lo showcooking dello chef Gianluca Bigero de La Sartoria Cucina su Misura
– Il cucito creativo di Donna Carmela che live realizzerà un abito su misura, il “3 in 1”
– La musica live con i Cado nello Specchio
– I vini dell’azienda agricola Rocche Costamagna
– Le birre artigianali di Petit Baladin
– L’anticipazione di DegustArte con Fabrizio Baudino che, insieme a Diana Ferrazzini, condurrà la serata sul Frida Kahlo e Diego Rivera il 22 ottobre in libreria
– Il Festival Internazionale del Bagnet Verd con Luca Iaccarino e Yankuam Sartoretto
– Lo scrittore Enrico Remmert su “Rhum e rivoluzione cubana”
– Lo scrittore Enrico Pandiani su “Grappa e plot letterario”
– Il poeta Giacomo Sandron poenta e fasioi
– Le poetesse Alessandra Racca e Chiara Barcia, “les boissons spiritueuses”
– I fotografi vinogrammatici di Plastikwombat ·
– Gli amici di Slow Food

Tutti gli amici dell’Associazione Commercianti San Salvario che vorranno intervenire e altri ospiti a
trebisondalibri@gmail.com
011 7900088
trebisonda

libreria indipendente a san salvario
via s. anselmo 22 – 10125 torino
tel. 011 7900088
www.trebisondalibri.com

ORARIO

DOM e LUN chiuso
MER 16-20
MAR GIO VEN SAB 10-13 e 16-20
SAB aperto dalle 22 a mezzanotte

 

 

 

“George Clooney si è sposato, tra le rose e le spine”

clooneyNon voglio dire che George non abbia trovato finalmente il vero amore, se ha fatto un passo così importante sicuramente è innamorato, dico solo che la via facile, la sua solita scala verso le stelle per fuggire via all’orizzonte, questa volta deve riporla
  

George, dopo aver provato a infilare la scarpetta a un milione di aspiranti 
cenerentole, deve aver trovato il mini piedino dei suoi sogni e ha appeso la 
scarpetta al chiodo.

Era ora, trovavo avvilente tutto quel turbinio di fidanzate, più che un 
playboy mi sembrava un fidanzato fast food, prendi il panino, scartalo, 
inghiottilo e butta la carta, e così via in una sequenza infinita. Se sei uomo 
fa tanto latin lover di altri tempi:  donne che si mettono in coda per essere 
le prossime e  uomini che ti battono un cinque immaginario e fanno una ola che 
neanche  Pelè.

Ora, ammesso che biologicamente siamo fatte tutte uguali fino a prova 
contraria, il caro vecchio George avrebbe dovuto passare qualche serata a 
zuzzerellare col suo vecchio animale da compagnia, il simpaticissimo maiale 
Max, anziché pescare continuamente ragazze in fiore e bollarle come un 
biglietto del tram. NO?

Il “celo manca” è qualcosa che non ho mai compreso fino in fondo.

Tanto, che tu sia la più bella del mondo e la più intelligente e simpatica o 
che tu abbia settantamila miliardi, arriveremo sempre al punto in cui dobbiamo 
amalgamarci, scartavetrare di qui e abbondare di là, limare e poi esagerare, 
per arrivare a un perfetto equilibrio che non sarà facile ma prima o dopo è 
necessario.

Non voglio dire che George non abbia trovato finalmente il vero amore, se ha 
fatto un passo così importante sicuramente è innamorato, dico solo che la via 
facile, la sua solita scala verso le stelle per fuggire via all’orizzonte, 
questa volta deve riporla.

Sì può sempre andare avanti, non si finisce mai, diceva Kerouac.

Ma siamo certi che fuggire dalle storie sia andare avanti  e non piuttosto 
tornare sempre indietro, al  punto di partenza, alla propria profonda e 
(bambina) paura?

Resta questa volta, George, ricorda che in mezzo alle spine ci sono le rose,  
e in mezzo alle rose le spine:  Amal se l’è appuntato sul corpetto.

 

Federica Billone

 

www.tuttigliuominidilola.it

Le parrocchie fanno i conti con la crisi di vocazione

chiesa torinoLe chiese sono presidio sociale del territorio

 

Parrocchie tagliate e accorpate? L’allarme giunge dalle pagine torinesi di Repubblica. Crisi non solo economica, ma di vocazione. I sacerdoti in carica sono sempre più anziani e non è facile trovare nuovi sostituti. Chissà quale sarà il futuro delle parrocchie nell’Arcidiocesi di Torino.

 

Va sempre ricordato che, al di là dell’appartenenza religiosa di ciascuno, esse rappresentano un insostituibile presidio sociale del territorio e delle comunità locali. Già in molte chiese della provincia il servizio pastorale è svolto da personale laico. Nelle prossime settimane la Curia subalpina definirà le linee da intraprendere per garantire una presenza comunque capillare e costante in tutta la provincia.

 

(Foto: il Torinese)

 

“Con quella luna negli occhi”

ZARRIVentisette brevi capitoli, raccolti in sette gruppi e un abecedario finale. Cento pagine in tutto, vecchie foto comprese, dove si materializzano i luoghi della vita e dell’anima: il solaio, il mulino dell’infanzia, la cappella, l’eremo. Gli animali: gli adorati gatti, i cavalli, il lupo e la tigre. Gli incontri: la sarta, il portalettere, il fratello. E poi le fresie, i tulipani, la luna, la neve

 

“Con quella luna negli occhi” è un libro straordinario, di rara profondità e al tempo stesso lieve. L’autrice, Adriana Zarri, (nella foto) è morta quattro anni fa, a 91 anni. Teologa progressista, giornalista e saggista, era nata nel 1919 a San Lazzaro di Savena, nelle immediate vicinanze di Bologna, figlia di un mugnaio (già bracciante), e della figlia di un capomastro. Dal settembre del 1975, ha vissuto  nella campagna canavesana, in totale solitudine, seguendo uno stile di vita austero che si può definire monastico, perché l’eremita  “nella solitudine ha il suo momento privilegiato d’incontro”. Il suo primo eremo fu una cascina chiamata “Il Molinasso” a Fiorano,  nelle colline poco distanti da Ivrea, poi negli ultimi  quindici anni, dimorò in una rustica cascina d’epoca, in località Crotte, a pochi chilometri da Strambino.

 

A un tiro di schioppo – ironia della sorte – da Romano Canavese, paese che ha dato i natali al discusso ex Segretario di Stato Vaticano,  monsignor Tarcisio Bertone.Ventisette brevi capitoli, raccolti in sette gruppi e un abecedario finale. Cento pagine in tutto, vecchie foto comprese, dove si materializzano i luoghi della vita e dell’anima: il solaio, il mulino dell’infanzia, la cappella, l’eremo. Gli animali: gli adorati gatti, i cavalli, il lupo e la tigre. Gli incontri: la sarta, il portalettere, il fratello. E poi le fresie, i tulipani, la luna, la neve. E la voce inconfondibile di Adriana Zarri, sottile eppure salda, racconta dalla pagina il proprio amore per il mondo.

 

«Ho ereditato dei bucaneve viola, dagli anni dell’infanzia. Li ho ereditati stamattina. Erano umidi ancora di rugiada come se fossero colti adesso e non avessero viaggiato, per lunghi sentieri di anni. Da tanto tempo li portavo dentro, in una piega inesplorata di memoria, e a un tratto sono germogliati; come un grano che dorme tutto un inverno con la terra e a marzo fila uno stelo verde, da una crepa del suolo, verso il saluto della primavera». Così inizia il racconto di questa donna straordinaria, capace di profonde  riflessioni teologiche come di massime veloci e ironiche. Nelle sue pagine si mescolano perfettamente la voglia di ascoltare e di capire e la capacità di restituire con esattezza e poesia la meraviglia di fronte alla bellezza della natura. Davvero un libro prezioso, straordinario. Da leggere, e rileggere.

 

Marco Travaglini

Chiomonte ha celebrato il nettare di Napoleone

napoleone b“L’eccellenza del vino e il mito napoleonico del vino chiomontino” è il titolo del convegno storico tenutosi presso la Cappella romanica di Santa Caterina. A fare da cornice , un’esposizione delle principali etichette dei produttori valligiani

 

Quando si pensa ai vini del Piemonte, la nostra mente viaggia verso le terre astigiane e cuneesi, che danno i natali ai più che apprezzati Nebbiolo, Moscato, Barolo … ma forse non tutti sanno che anche la Valsusa ospita una consolidata tradizione enologica ,in fase di ripresa grazie alla volontà di alcuni imprenditori agricoli della valle di recuperare la produzione dei  “vini del ghiaccio”, così chiamati a causa della vendemmia invernale a temperature molto rigide.

 

Di questa viticoltura montana di nicchia si è parlato sabato 18 ottobre a Chiomonte:   “Chaumont,village renommé pour ses vins, les seuls de toute l’Italie qui ont le bouquet du vin de Bourgogne (Carlo Denina, 1805). L’eccellenza del vino e il mito napoleonico del vino chiomontino” è il titolo del convegno storico tenutosi presso la Cappella romanica di Santa Caterina. A fare da cornice , un’esposizione delle principali etichette dei produttori valligiani.

 

Il convegno, condotto dai relatori Rinaldo Comba (Università di Milano), Frédéric Ieva (Rivista Storica Italiana), Valerio Coletto (CeRCA) e Luca Patria (CeRCA), ha trattato della storia gloriosa dei vini di Chiomonte e dintorni: produzione importantissima per l’intera Valle alpina, se si pensa che dalla vendita ed esportazione del vino sono fruttati i maggiori profitti dal Medioevo sino al XIX secolo. Vini tanto ottimi da essere persino raccomandati a Napoleone Bonaparte.

 

La “sponsorizzazione” arrivò nel 1805 da Carlo Denina, letterato piemontese e bibliotecario dell’imperatore a Parigi, che esaltò le qualità del vino qui prodotto; l’uva più utilizzata ai tempi era la Avanale, o Avanà, indicato come vitigno autoctono della zona di Chiomonte e Susa, da cui si ricavava un vino color rosso rubino carico, che raramente superava gli 11° di gradazione alcoolica. L’evento è stato patrocinato dal comune di Chiomonte, e si inserisce nella rassegna “Les Alpes en abyme – Le Alpi nell’infinito”.

 

Federica De Benedictis

Profondo rosso: Sergio & Piero fanno pace con Matteo

chiampa renziSi sa che Renzi vuole porre e imporre tagli drastici alle Regioni. Il sospetto è che voglia farsi scudo degli scandaletti di questi ultimi anni, per usare la mannaia sui conti regionali. E bene ha fatto Chiamparino a ricordare che gli sprechi esistono – eccome – anche nei ministeri

 

Mentre la presidente della Camera, Laura Boldrini, da un teatro Regio assediato dai manifestanti contro il vertice europeo sul lavoro lancia l’allarme sulla situazione sempre più difficle dei giovani disoccupati, il sindaco di Torino e il presidente della Regione lanciano invece un segnale di pace al premier Matteo Renzi.

 

Piero Fassino, alla vigilia della nascita della Cità Metropolitana era stato chiaro con il Governo: “la nuova realtà amministrativa dovrà avere più risorse rispetto alla vecchia Provincia”. E, siccome a mancare sono sempre i soldi, la sfuriata delle scorse ore del governatore piemontese Sergio Chiamparino rivolta al suo sodale di partito alla guida di Palazzo Chigi, resterà – se non nella storia – almeno negli annali della cronaca politica.

 

Si sa che Renzi vuole porre e imporre tagli drastici alle Regioni. Il sospetto è che voglia farsi scudo degli scandaletti regionali di questi ultimi anni, per usare la mannaia sui conti regionali. E bene ha fatto Chiamparino a ricordare che gli sprechi esistono – eccome – anche nei ministeri. E che, se Renzi vuole trovare 4 miliardi, questi non si recuperano certo da operazioni di maquillage demagogico sui costi della politica, che rappresentarebbero meno di una goccia nell’oceano di debiti. Tra l’altro, su questo fronte, il Piemonte è una delle Regioni più virtuose, visto anche il recente taglio di vitalizi e stipendi dei consiglieri. Le voci da toccare sono inevitabilmente Sanità e Trasporti, che rappresentano il 90% dei bilanci regionali.

 

Il governatore ha incontrato parlamentari e consiglieri regionali del Pd. In settimana proporrà le proprie strategie alla maggioranza. Si prevedono razionalizzazioni nella Sanità e probabilmente  un aumento dell’Irpef. Sull’Irap Chiamparino aveva annunciato: “mi dimetto se il Governo ci impone di alzarla di un solo euro”.

 

Matteo Renzi , dice  il presidente delle Regioni all’Ansa è “punto di riferimento fondamentale per il Pd e per il Paese”, per il quale “sta facendo le cose giuste”.  Chiamparino  si dice pronto a incontrare il governo “anche oggi” per illustrare la proposta alternativa delle Regioni ai tagli dell’esecutivo. “Dietro certi sprechi ci sono spesso persone che non hanno colpa. Bisogna trovare soluzioni gestibili socialmente e non solo economicamente”.

 

Torna a più miti consigli anche il sindaco Fassino che, a margine del vertice europeo in piazza castello fa sapere che con il governo c’è sintonia e ricerca di dialogo. Pur condividendo l’impianto della legge di stabilità, il primo cittadino chiede solo a renzi di non esagerare con l’imposizione fiscale e con la riduzione dei servizi.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Extracomunitario accoltellato, è grave

polizia volanteL’aggressore è fuggito ed è ricercato dalla polizia accorsa sul posto, nel quartiere di Barriera di Milano

 

Un extracomunitario di origine africana è stato assalito in strada, a Torino: l’hanno accoltellato a una gamba. Si trova in condizioni molto gravi e non è stato  ancora identificato. Ha all’incirca 30 anni ed è stato trasportato in autolettiga all’ospedale San Giovanni Bosco. L’aggressore è fuggito ed è ricercato dalla polizia accorsa sul posto, nel quartiere di Barriera di Milano.

 

(Foto: il Torinese)

Vertice europeo, Fassino: “Si riparte da Torino e dal lavoro”

fassino66La Boldrini ha posto l’accento sulla drammatica situazione occupazionale, mentre il sindaco ha colto l’occasione del summit per ricordare al premier Renzi che il dialogo tra città e governo si può realizzare

 

Presenti il ministro Poletti e la presidente della Camera Boldrini, al teatro Regio di Torino assediato dai manifestanti, “parte una seconda grande fase di vita della Carta Sociale Europea per adeguarla alle sfide future”, dice  il sindaco di Torino, Piero Fassino. Dopo due giorni di proteste si è chiusa la Conferenza dei ministri del Lavoro e dei  rappresentanti dei 47 Paesi del Consiglio d’Europa. “Ripartiamo da Torino – ha spiegato all’Ansa Gabriella Battaini Dragoni, vicesegretario del Consiglio d’Europa – per riaffermare la centralità dei diritti sociali in Europa”. La Boldrini ha posto l’accento sulla drammatica situazione occupazionale, mentre il sindaco ha colto l’occasione del summit per ricordare al premier Renzi che il dialogo tra città e governo si può realizzare, purchè ad essere penalizzati non siano i servizi e i cittadini colpiti da troppe tasse.

Proteste in piazza, scene di ordinario sabato blindato

corteo1corteo3 Cinque poliziotti feriti. corteo2Manifestazioni di protesta anche oggi. Un corteo di studenti nel pomeriggio verso il teatro Regio, sede del vertice europeo

 

Il leader della Fiom, Maurizio Landini, che ieri ha tenuto un comizio in piazza Castello, ha detto che l’azione del governo nel reprimere le proteste è stata troppo dura. Fatto sta che, al termine dei disordini, cinque agenti (dei 1500 schierati in assetto antisommossa) erano feriti. La Questura comunica che tutto si è svolto nel rispetto delle regole. E anche il premier Matteo Renzi interviene sui fatti torinesi affermando: “il lavoro non si trova con le proteste ma si devono creare le condizioni giuste nelle aziende”.

 

I momenti di tensione al corteo contro il vertice europeo del lavoro, in corso al teatro Regio, rischiano di ripetersi. Ieri lcuni tra manifestanti hanno abbattuto le transenne disposte lungo il percorso, lanciando petardi, pomodori e bottiglie contro la polizia. Una persona è stata fermata. Le forze dell’ordine hnno lanciato numerosi lacrimogeni e hanno effettuato alcune cariche di alleggerimento.

 

Alla manifestazione si è unito un gruppo di circa 300 di studenti e attivisti dei centri sociali, che hanno lanciato grossi e rumorosi petardi contro il cordone di protezione delle forze dell’ordine. Il vertice finisce in tarda mattinata, anche se il corteo studentesco è previsto nel pomeriggio.

 

(Foto: il Torinese)