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Vitale alla guida di Turismo Torino

L’Assemblea Ordinaria di Turismo Torino e Provincia, riunita questa mattina, lunedì 13 luglio, ha nominato Maurizio Vitale quale nuovo Presidente dell’Ente, nonché i membri del Consiglio di Amministrazione.

L’Assemblea ha espresso unanime e sincero ringraziamento al dottor Maurizio Montagnese per “il generoso impegno profuso alla guida dell’ATL negli ultimi 9 anni, durante i quali ha guidato una difficile fase di transizione conclusa creando una struttura solida e con validi professionisti animati da una forte passione per promuovere la città e il suo territorio”. Analogo apprezzamento è stato espresso nei confronti della dottoressa Daniela Broglio che ha lasciato l’incarico di Direttore dopo una lunga e proficua collaborazione iniziata alla fine degli anni ’90.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione in rappresentanza degli Enti sarà composto da Maurizio Vitale, Maria Luisa Coppa (Presidente Ascom Torino), Franco Capra (Sindaco di Claviere), Giancarlo Banchieri (Presidente Confesercenti di Torino e Provincia e Confesercenti Piemonte) e Francesca Soncini (Direzione Commerciale e Marketing Extra Aviation, Comunicazione SAGAT).

Ringrazio i soci dell’unanime fiducia che mi hanno accordato – sottolinea Maurizio Vitale. Eredito da Maurizio Montagnese, che ringrazio della sua affettuosa accoglienza, un’azienda sana con un efficace equilibrio economico, finanziario e patrimoniale. Lavorerò affinché Turismo Torino e Provincia renda orgogliosi i propri stakeholder pubblici, appassioni gli interlocutori privati e faccia innamorare del nostro territorio quanti più turisti possibili.”

 “Siamo sicuri – sottolinea Chiara Appendino, Sindaca della Città di Torino – che Maurizio Vitale in qualità di nuovo Presidente dell’ATL proseguirà con impegno e determinazione nella promozione della nostra destinazione nella consapevolezza di ereditare una situazione di risultati positivi seppur, allo stato attuale, frenata dal Covid19; proprio per questo riponiamo massima fiducia nel suo operato al fine di sostenere un settore, quello turistico, che ora più che mai ha bisogno di un forte rilancio per attirare i turisti italiani nei prossimi mesi e gli stranieri dal 2021 in poi”.

Maurizio Vitale Jr, nato a Torino, si laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano. Dal 1998 al 2008 eÌ marketing corporate manager in BasicNet, prima ad Amsterdam e poi a Torino. Nel 2006 fonda Movement Entertainment, che negli anni 2012, 2013 e 2014 eÌ stata insignita dal Presidente della Repubblica Italiana della medaglia al valore per l’attività svolta. Porta al successo il Movement Festival e il Kappa FuturFestival, che nel 2019 riceve l’International Music Award come migliore festival del mondo. Nel 2014 costituisce la sede torinese della fondazione Art of Living Italia. Dal 2014 eÌ membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Cavour. Nel 2016 riceve il Premio Bogianen «per aver innovato il panorama dell’intrattenimento cittadino in un’ottica internazionale e aver dato avvio a una nuova formula di imprenditorialità culturale.

La Guardia di Finanza dona al Sermig migliaia di capi di abbigliamento

La Guardia di Finanza di Torino, nella mattinata odierna, presso la Caserma “Emanuele Filiberto di Savoia Duca D’Aosta” sede del Comando Regionale Piemonte, ha effettuato una donazione in beneficenza di  4.500 capi d’abbigliamento.

Il materiale è stato devoluto alla Fondazione SERMIG, realtà molto attiva nel mondo delle ONLUS, che svolge numerosissime e variegate attività di assistenza a favore dei meno abbienti.

Il Servizio Missionario Giovani, lo ricordiamo, è un gruppo fondato a Torino il 24 maggio 1964 da Ernesto Olivero, insieme ad alcuni giovani cattolici, con lo scopo di combattere la fame nel mondo tramite opere di giustizia, promuovere lo sviluppo e praticare la solidarietà verso i più poveri. Nato inizialmente come gruppo missionario con l’intento di cooperare con vari missionari sparsi nel mondo, successivamente il SERMIG ha iniziato ad occuparsi anche della povertà presente nel capoluogo piemontese, allargando poi la sua opera ad altri luoghi in varie parti del mondo.

Il Generale di Divisione Giuseppe Grassi, Comandante delle Fiamme Gialle Piemontesi – unitamente ai propri collaboratori, ha consegnato simbolicamente, nelle mani del Dott. Ernesto Olivero un paio di scarpe ginniche che, unitamente ad altro materiale, potrà essere distribuito ai più bisognosi.

Smart Games, e torna il clima olimpico

Cerimonia di premiazione degli Smart Games: Torino accoglie gli atleti piemontesi di Special Olympics Italia

Si terrà, il giorno 14 luglio alle ore 18.00 presso “La Centrale-Nuvola Lavazza” la cerimonia di premiazione degli atleti piemontesi che hanno partecipato agli Smart Games di Special Olympics Italia. “Everywhere We Play”: questo è il claim che ha accompagnato gli “Smart Games”, emblematico della determinazione che da sempre contraddistingue gli atleti Special Olympics e, di conseguenza, l’intero Movimento di cui ne rappresentano il cuore pulsante. Nonostante non ci possa essere oggi un luogo fisico dove giocare insieme e competere, Special Olympics Italia ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, cimentandosi per la prima volta nell’organizzazione di un evento assolutamente nuovo, diverso. Le gare degli “Smart Games” si sono svolte dal 10 al 31 maggio, al sicuro, in casa propria dove gli atleti Special Olympics, in tutta Italia, hanno potuto cimentarsi in 18 discipline sportive.Le stesse, sono state strutturate con appositi esercizi elaborati ed adattati al contesto dallo staff tecnico nazionale di disciplina e messi a disposizione su una Playlist Youtube.
Per la Regione Piemonte sono ben 32 i team iscritti per un totale di 819 atleti e partner. Nello specifico ecco le discipline degli Special Olympics che verranno premiate il 14 luglio a Torino:
Atletica (126 atleti), Badminton (8 atleti), Basket (169 atleti), Bocce (143 atleti), Bowling (150 atleti), Calcio (117 atleti), Canottaggio (41 atleti), Equitazione (22 atleti), Ginnastica (43 atleti), Golf (27 atleti), Karate (9 atleti), Nuoto (165 atleti), Pallavolo (67 atleti), Racchette da neve (7 atleti), Rugby (24 atleti), Snowboarding (11 atleti), Tennis (27 atleti), Tennis tavolo (5 atleti), Yap (65 atleti), Matp (12 atleti).
Ecco i team partecipanti per il Piemonte:
A.S.D. AMICO SPORT, A.S.D. DOJO FUJIYAMA, A.S.D. MUOVERSI ALLEGRAMENTE ONLUS, I.I.S. FEDERICO ALBERT, ASAD BIELLA, ASD e CULTURALE SFIDE, ASD FUORI ONDA, ASD LIBERTAS NUOTO RIVOLI, ASD PANDHA, ASD PASSEPORTOUT, ASSOCIAZIONE SPORTIVA ROSA BLU VERCELLI, AU.DI.DO., CIRCOLO F. RICHIARDI A.S.D., CUORE MATTO TORINO, FILGUD, IC PINEROLO 5, FROSSASCO, IIS COPERNICO-LUXEMBURG, KARATE SEKIRU, PAIDEIA SPORT, PREVER PINEROLO, SCI CLUB SPORTINIA, SCUOLA DELL’INFANZIA LAZZARONI- I.C. CIRIE’ I, SEMPLICEMENTE CUMIANA, SOCIETA’ CANNOTIERI ESPERIA -TORINO, SPECIALMENTE, SPORT DI PIU’, SPOSRTABILI ALBA ONLUS ASD, TEAM ARMIDA TORINO, TEAM IN GIOCO, TEAM VIVERE SPORT ASD, YAWP, SPECIAL TEAM ALESSADRIA.
Testimonial dell’evento sarà Sveva Gerevini, campionessa italiana di prove multiple campionessa nazionale assoluta di eptathlon nel 2017, 2018 e 2019 e di pentathlon nel 2019 e 2020.
“Ritornare a correre in pista dopo mesi di assenza è stata una sensazione unica” con questa frase Sveva ha lanciato durante il Covid un fumetto un cui spiegava la ripartenza per gli atleti: un progetto di grande successo ripreso da tutte le testate nazionali. A Torino Sveva comunicherà nuovamente con un nuovo fumetto i successi degli atleti degli Special Olympic, con una sorpresa e un progetto speciale.
Gli Smart Games hanno rappresentato il valore sociale dello sport che, anche sotto questa forma, ha consentito di “connettersi” con il mondo; di sfidarsi innanzitutto con se stessi, a partire da quell’isolamento. Per quanto complessi, nella loro interezza hanno ripercorso on-line tutte le fasi e le caratteristiche tipiche e largamente note di ogni evento tradizionale Special Olympics: dalla conferenza stampa di presentazione, con la presenza delle maggiori istituzioni e del Sindaco di Torino Chiara Appendino, al Torch Run, dalla Cerimonia di Apertura alle prove di abilità e alle competizioni vere e proprie, fino ad arrivare al momento del riconoscimento e della premiazione finale. Oltre agli atleti di ogni età e di ogni livello di capacità sono stati coinvolti i Team scolastici, i volontari, i medici dei programmi Salute ed i dipendenti delle aziende partner nel tifo e nel sostegno a distanza.
Anche i familiari sono stati spettatori in prima linea in questi Giochi: una sorta di esperimento sociale e sportivo, una sfida che ha mostrato una grande potenzialità nella speranza e, al tempo stesso, nella ferma convinzione di poter tornare presto ad abbracciarci di nuovo, più forte di prima.

Percosse e minacce: la polizia ferma le violenze degli aguzzini

Lo scorso 8 luglio personale del Commissariato “Dora Vanchiglia”, a seguito di una articolata indagine, ha eseguito due misure cautelari per sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona ed estorsione.

Nell’agosto del 2019, gli agenti del commissariato, sensibilizzati da un progetto di vicinanza ai problemi del quartiere, sviluppano una notizia inerente lo sfruttamento della prostituzione ai danni di tre ragazze di nazionalità marocchina da parte di una coppia di loro connazionali i quali, oltre ad obbligarle al meretricio, pretende tutti i proventi dell’attività.

Con il passare del tempo, le angherie dell’A.I. (classe 89) e della A.H. (classe 92) si sarebbero aggravate in quanto le vittime sarebbero anche state private della loro libertà personale venendo rinchiuse nell’appartamento in cui erano obbligate a prostituirsi. I clienti, dopo aver pattuito la prestazione desiderata direttamente con gli sfruttatori ed aver pagato ad essi il servizio, venivano indirizzati nell’abitazione di Corso Moncalieri per consumare quanto stabilito.

Quando le ragazze iniziano a manifestare la volontà di volersi sottrarre al controllo degli aguzzini, vengono minacciate di vedere diffuse anche nel Paese di origine, video ed immagini inerenti il meretricio.

Dopo una prima denuncia dei fatti, alle minacce si aggiungono anche le aggressioni. Infatti, la coppia di sfruttatori malmena e deruba di una collanina d’oro, nonché del passaporto, una delle ragazze, per impedirle di tornare nel proprio paese, minacciandola di ulteriori conseguenze, le quali si manifestano nella pubblicazione, tramite uno dei principali social network, e l’invio a parenti e amici, di video della vittima in atteggiamenti intimi con uno dei clienti.

Dalle intercettazioni telefoniche emerge un modus operandi teso a soggiogare le donne utilizzando metodologie ricattatorie ed estorsive basate sulla divulgazione di immagini nel Paese di origine, in modo da compromettere definitivamente la propria reputazione.

Nell’ambito dello stesso procedimento si acclara anche l’alterazione di stato di uno dei figli della sfruttatrice, dichiarato fraudolentemente figlio di diverso padre per ottenere il permesso di soggiorno, motivo per cui veniva denunciata per alterazione di stato.

L’Autorità Giudiziaria ha avallato in pieno le richieste fatte dagli investigatori concordando su tutto il piano accusatorio, riconoscendo la misura cautelare della custodia in carcere per lo sfruttatore nonché l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria  per la sua compagna, concorrente nei reati di sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona ed estorsione.

Adesso la gauche torinese della collina ha scoperto che le sardine puzzano

Signora mia, l’odore pungente delle sardine può piacere, però qui in collina sta diventando fastidioso, eccessivo. Ebbene sì, signora mia, le sardine puzzano.

È durato poco l’idillio tra la gauche caviar della Torino bene, collinare, ed i maleodoranti esponenti dello spintaneismo (perché di spontaneo c’era poco) giovanile antisalviniano. La sinistra che piace alla gente che piace si è stancata di giocare con i giovanotti un po’ ottusi e tanto ignoranti. È vero che le sardine potevano rappresentare una discreta base elettorale, ma solo a patto di tacere e di limitarsi ad ubbidire. Lasciateci lavorare, hanno spiegato i radical chic. E ne hanno fatto anche una questione generazionale. Voi, le giovani sardine, proseguite con il vostro onanismo post adolescenziale. Noi, la gauche che ha fatto la Holden dopo l’Erasmus, ci occupiamo di questioni serie con Berruto, Verri, Zagrebelsky…

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Adesso la gauche torinese della collina ha scoperto che le sardine puzzano

 

Salizzoni: “Da Nosiglia parole importanti”

“Il Parco della Salute è un’infrastruttura strategica: rilancerà l’economia e ci permetterà di ridisegnare la rete ospedaliera”

“Sono parole importanti quelle pronunciate da mons. Cesare Nosiglia sul Parco della Salute di Torino. Nel sottolineare il fatto che quel progetto rappresenta un’opportunità importante per il rilancio urbanistico del nostro territorio, oltre che sul versante della ricerca medica, l’Arcivescovo di Torino coglie il punto fondamentale: il Parco della Salute, della Scienza e dell’Innovazione di Torino non sarà solo un ospedale, una sorta di Molinette 2, ma un’infrastruttura strategica intorno alla quale si potrà ridisegnare l’intera rete ospedaliera come quella territoriale, e un centro propulsore che farà da volano favorendo la ripartenza dell’economia del Piemonte”. Così il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro SALIZZONI, commenta l’intervento di mons. Cesare Nosiglia in merito al rilancio del “Tavolo per il lavoro” promosso dalla Diocesi di Torino. “La politica ha il dovere di accelerare i tempi, di non tergiversare più. La nostra Regione ha bisogno – e l’emergenza Covid19 lo ha ulteriormente dimostrato – di ospedali nuovi, moderni e sicuri, dotati di attrezzature di ultima generazione e dove si fa anche ricerca medica e tecnologica. Bisogna fare in fretta, andare avanti con la bonifica dell’area ex-Avio e con il dialogo competitivo, e il Comune di Torino non può continuare a far finta di niente, come se il Parco della Salute non rappresentasse l’occasione per ridisegnare, sotto il profilo urbanistico e non solo, un intero pezzo della città. Purtroppo, la notizia dell’abbandono del progetto di realizzare nelle arcate dell’ex-Moi il Polo della Ricerca nel settore biomedicale, mi pare un segnale negativo ed un’occasione persa”.

Cogliere il mondo in prospettiva

#5YearsInPerspective. In mostra i più significativi scatti fotografici di viaggio di Alberto Trivero, giovane ingegnere informatico torinese

Cogliere il mondo in prospettiva è oggi quanto mai prezioso, soprattutto in questo tempo ed in una società da poco uscita dall’emergenza. Ed è assolutamente affascinante farlo attraverso le fotografie di viaggio, come quelle raccolte da Alberto Trivero, giovane ingegnere informatico torinese, e raccolte nella mostra intitolata “Cinque anni in prospettiva”, ospitata presso l’associazione torinese ARTE.

In fondo aveva ragione il famoso poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa ad affermare che la vita consiste in ciò  che facciamo di essa e che “i viaggi sono i viaggiatori stessi e che ciò che vediamo è ciò che siamo”.

“La mostra – spiega lo stesso Alberto Trivero – raccoglie gli scatti fotografici, circa una cinquantina, tra cui alcuni inediti, che ho ritenuto più significativi tra quelli realizzati negli ultimi cinque anni, durante i viaggi compiuti attraverso Europa, India, America ed Africa. Si tratta di fotografie scattate in India ( nel Ladakh, nel Rajastan e nella catena dell’Himalaya nella parte settentrionale del Paese), in Marocco, nei Parchi Naturali dell’Ovest degli States, a Creta e in Spagna. Il progetto di un’esposizione  è nato a partire dal mio primo fotolibro, realizzato all’inizio della pandemia, e che reca lo stesso titolo di questa mia mostra fotografica”.

Essa è ospitata presso ARTE, Associazione Culturale Artisti, in corso Francia 169, e rimarrà aperta fino al 17 luglio prossimo, dalle 19 alle 20 tutti i giorni e su appuntamento telefonico.

ARTE  Associazione Culturale Artisti. Corso Francia 169. Torino

Mara Martellotta

www.associazionearte.com

I triage multilingua al pronto soccorso

Per la prima volta in Italia nei Pronto soccorso degli ospedali della Città della Salute di Torino arrivano le “Schede triage multilingua”

 

Nei prossimi giorni esordiranno per la prima volta in Italia nei Pronto soccorso degli ospedali della Città della Salute di Torino le “Schede triage multilingua” per favorire il dialogo tra operatori sanitari ed i cittadini stranieri nell’ottica di una migliore comunicazione, comprensione e soprattutto diagnosi.

I Pronto soccorso degli ospedali della Città della Salute rilevano un continuo incremento di pazienti stranieri che vi accedono, anche alla luce degli ultimi mesi purtroppo contraddistinti dalla pandemia da Covid-19.

Gli infermieri del Triage del Pronto soccorso si trovano quindi spesso in difficoltà poiché possono aver necessità di interagire e porre domande ad un utente che non parla l’italiano. A poco servono gli strumenti, quali i traduttori on-line dei cellulari o i frasari cartacei: il tempo è poco, la condizione d’urgenza richiede tempestività e precisione. Per questa ragione è stato costituito in Azienda Città della Salute (diretta dal dottor Giovanni La Valle) un gruppo di lavoro per l’elaborazione di uno strumento atto ad agevolare la comunicazione tra infermiere e paziente straniero durante il triage. L’iter di raccolta dei dati sanitari, atto a comprendere l’urgenza della situazione, per definire poi il codice di priorità di accesso, rispetta la procedura del Triage Globale, che concatena le domande che il sanitario pone all’utente in modo codificato. Sulla base di questa organizzazione, il gruppo di lavoro, coordinato dal dottor Mario Caserta dell’Area Progetti dell’URP (diretto dalla dottoressa Lia Di Marco), composto da un infermiere di ogni Pronto soccorso (Daniela Camerano per le Molinette, Elisa Lazzeri per il CTO, Ilaria Bergese per il Regina Margherita e Chiara Ferrari per il Sant’Anna), e supportato dagli esperti del GFT – Gruppo di formazione e triage (Silvia Ambrosio e Daniele Marchisio), ha rielaborato lo strumento inizialmente redatto dal GFT a scopo didattico, l’ha adattato alle nuove esigenze ed alle peculiarità dei differenti Pronto soccorso e l’ha sottoposto ad un meticoloso lavoro di traduzione a cura dei mediatori culturali dell’ospedale. Quest’ultima scelta è degna di rilievo poiché, a differenza di un traduttore, il mediatore ha saputo contestualizzare la domanda allo specifico antropologico di provenienza della persona straniera.

Il risultato è un set di 6 schede, per ora in inglese, arabo, cinese, albanese e romeno, anche se sono in corso di traduzione quelle in spagnolo, francese e russo, così composto: la principale, la “scheda delle risposte”, da porre davanti al paziente e che lo stesso usa per indicare le risposte sulla sagoma di un uomo (dove hai male?), la scala del dolore (indica quanto hai male?), gli  intervalli di tempo (da quanto tempo hai male?). A questa si aggiungono 5 schede, una per il sintomo o l’evento principale, e le altre suddivise per distretto anatomico, che riportano le domande da indicare al paziente in modo che quest’ultimo possa leggerne la traduzione nella propria lingua.

Nei prossimi giorni si avvierà la sperimentazione al Pronto soccorso delle Molinette (sotto la supervisione del dottor Franco Riccardini e del dottor Pietro Tuttolomondo) e del CTO, ultimata la quale si aggiungeranno in seguito anche il Regina Margherita, con le schede pediatriche, ed il Sant’Anna, con le schede ostetrico-ginecologiche.

L’interrogativo tra gli addetti ai lavori, anche un po’ per mitigare eventuali timori ricorrenti tra la popolazione, è il seguente: la frase più utilizzata con i pazienti cinesi, sarà “hai la febbre?”. In questo modo verrà posta in modo corretto ottenendo una risposta altrettanto precisa.

 

 

Nel 2019 65678 (dei quali il 12,65% stranieri) sono stati gli accessi totali al Pronto soccorso delle Molinette, 43035 (9,30% stranieri) al Cto, 35040 (19,83% stranieri) al Regina Margherita e 16105 (25,70% stranieri) al Sant’Anna. Le nazionalità che hanno avuto maggiori accessi sono state: alle Molinette la Romania con 2886 (3,84%), Marocco 1209 (1,61%), Albania 806, Perù 588, Egitto 416, Cina 305. Al Regina Margherita: Romania 2793 (6,39%), Marocco 1274 (2,91%), Egitto 607, Albania 600, Perù 567, Cina 449. Al Sant’Anna: Romania 1542 (7,11%), Marocco 772 (3,56%), Nigeria 431, Perù 408, Albania 323. Al CTO: Romania 1492 (3,14%), Marocco 574 (1,21%), Albania 320. A seguire tutte le altre nazionalità.