ilTorinese

Dieci chili di droga nell’auto della moglie

Torino: controlli della Polizia di Stato. Trasportava nell’auto della moglie 10 kg di hashish “Madona”.

Lo scorso venerdì mattina una volante del Commissariato San Paolo si aggira tra le vie del quartiere quando, transitando su corso Trapani, nota, all’altezza di corso Peschiera, un furgone che si dilegua alla vista della Volante. I poliziotti decidono di fermare il furgone bianco: a bordo, un cittadino algerino di 46 anni, regolarmente residente in Italia. L‘uomo, nel mostrare i documenti d’identità e quelli relativo al veicolo, mostra un immotivato nervosismo. Scatta la perquisizione del furgone, alla ricerca di armi  o parti di esse, che darà esito negativo; grande la sorpresa degli agenti al rinvenimento, però, di ben 100 panetti, suddivisi all’interno di 10 confezioni, di hashish. Lo stupefacente complessivamente sequestrato ammonta a quasi 10 kg. L’uomo, che ha dei precedenti specifici in materia di stupefacenti, è stato arrestato per la detenzione ed il trasporto dell’ingente quantitativo di hashish.

Formazione di eccellenza per il rilancio

L’assessore regionale alla Formazione Elena Chiorino ha partecipato, ad Alba all’evento «TECH 4.0 – Capitale umano e Impresa 4.0» organizzato presso la sede di «Apro» e ha potuto visitare e apprezzare la struttura, fondata da Monsignor Giovanni Battista Gianolio alla fine degli anni ’50 e che è diventata, nel tempo, una realtà di eccellenza in grado di formare circa 6000 persone all’anno.

“La formazione professionale di eccellenza è un presupposto fondamentale per la crescita e la competitività delle imprese e la Regione è impegnata a sostenerla e a valorizzarla, con l’obiettivo di creare, con la collaborazione di tutti, un vero e proprio modello piemontese. Perché non c’è competitività senza competenze e non ci sono competenze se non c’è formazione”.

E’ questo, in estrema sintesi, il messaggio che l’assessore regionale alla Formazione ha voluto lanciare concludendo, ad Alba, i lavori dell’evento «TECH 4.0 – Capitale umano e Impresa 4.0» organizzato da Apro Formazione, che ha presentato la nuova edizione della ricerca focalizzata sul distretto di Alba, Langhe, Roero, Canelli e Valle Belbo.

La nuova edizione dell’indagine è stata redatta per far conoscere a un pubblico ampio, non solo di addetti ai lavori, l’unicità, l’identità e la cultura territoriale di questo distretto tecnologico informale: una porzione di Piemonte che i dati descrivono come una rete articolata, ma coerente al suo interno, con un orizzonte di crescita e di sviluppo omogeneo, che nemmeno l’emergenza COVID-19 ha alterato nel complesso. La ricerca è stata presentata nei rinnovati spazi di Apro Tech, importante hub tecnologico innovativo per la formazione di base, avanzata e l’aggiornamento di lavoratori e aziende. Apro Tech sviluppa competenze in linea con le richieste della “quarta rivoluzione industriale” in atto, in sinergia con le aziende del territorio e le loro specifiche esigenze, grazie ad investimenti in attrezzature e know-how e alla stretta collaborazione con prestigiosi partner tecnologici.

«Ringraziamo l’assessore per la partecipazione al nostro evento – spiega Antonio Bosio, direttore di Apro Formazione, la scuola, agenzia Formativa e di Orientamento e Agenzia per i Servizi al Lavoro -. Siamo una realtà consortile nella quale sono rappresentati tutti i più importanti protagonisti dell’economia, della società e della politica del territorio. Gestiamo circa 600 studenti all’anno, ma con i nostri corsi coinvolgiamo circa 6000 persone, tra la sede Albese e quella di Canelli, nell’Astigiano. La presenza della Regione, intervenuta con il video messaggio del presidente, impegnato a Bruxelles, e con la significativa presenza dell’assessore, è molto importante e si colloca nell’ottica di rafforzare e consolidare ancora di più la nostra collaborazione, creando nuove sinergie facendo sistema».

L’assessore regionale alla Formazione ha ricordato “l’importanza dell’attività svolta da Apro, confermando la volontà della Regione di investire in una formazione di eccellenza in grado davvero di offrire alle aziende le professionalità che oggi ancora scarseggiano sul mercato del lavoro, con la finalità ultima di aumentare la competitività delle imprese che devono poter trovare, proprio sul territorio, quelle risorse delle quali necessitano per crescere e competere in mercati sempre più complessi e in fase di continua trasformazione digitale e tecnologica”.

Il paesaggio del Monferrato in mostra a Pomaro

La mostra esposta nella sede del Mutuo Soccorso di Pomaro ha confermato Mario Mazza virtuoso cantore del Monferrato in ogni suo aspetto dal momento in cui, lasciata la natia Calabria, negli anni sessanta, si trasferì a Casale eleggendo il nuovo paesaggio a occasione d’arte.

L’inevitabile nostalgia della sua terra la cui memoria di tanto in tanto riaffiora attraverso ulivi antropomorfi e mitiche marine di Crotone (nel cui museo è conservato il suo splendido dipinto “Vento tra gli ulivi”) è compensata dalla visione di dolci declivi della collina, cangianti vigneti, gialle distese di girasole, campi di grano punteggiati di rossi papaveri, silenti nevicate e tramonti sul grande fiume.

Umanamente dotato dei rari valori di semplicità e umiltà, artisticamente si rivela superbo paesaggista legato al genere figurativo che coraggiosamente non abbandona a favore dell’imperante gusto aniconico, che, non sempre ma spesso, si riduce a imitazione e banalizzazione delle grandi geniali avanguardie che dovrebbero servire da suggerimento alla creatività e non come omologazione di idee.

Lo stile di Mario Mazza è talmente sincero ed evocativo della bellezza e della storia del Monferrato al punto da renderlo interprete assoluto del carducciano “Esultante di castella e vigne suol d’Aleramo”.

Hanno destato interesse anche i dipinti di Isabella Bocchio su lastre di metallo colorato trattati con tecnica consolidata e accorgimenti personali al fine di ottenere effetti luminosi.

Scorci di paesi monferrini, in particolare Cellamonte, riuniscono sulla stessa tavola, in visione pacwood, sfaccettature delle costruzioni più significative dei luoghi rappresentati ed anche delle chiese di Casale.

Essenziali e suggestive le facciate di santa Caterina frizzante nella resa del brioso barocchetto e di san Domenico di cui viene sintetizzata l’unione di tardo gotico e rinascimentale senza dimenticare una bella allusione alla Madonna del Rosario, tela del caravaggesco Niccolò Musso conservata all’interno della chiesa.

Giuliana Romano Bussola

“Puliamo il tuo parco!”, vince Beinasco

Sabato si è tenuta la giornata di pulizia del Parco del Sangone,  voluta da Vallelata e Legambiente con l’iniziativa “Puliamo il tuo parco!”, in occasione del Cleanup Day.

La campagna ha visto i consumatori scegliere il proprio parco del cuore. A Beinasco, che ha visto il proprio parco vincere fra quelli piemontesi,  i volontari si sono ritrovati per pulire e ridonare bellezza ad un luogo di svago e ritrovo per tutti i cittadini.

Siamo molto soddisfatti e vogliamo ringraziare tutte le persone che oggi si sono unite a Vallelata e Legambiente in questa giornata di impegno civico – dichiara Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing Galbani Cheese – Oggi è fondamentale prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo e con la campagna “Puliamo il tuo parco!” abbiamo voluto dimostrare ancora una volta l’impegno di Vallelata per l’ambiente e il verde delle nostre città”.   

“Baby rapinatori” in Corso Ferrucci

Una rapina di gruppo nella notte di sabato  Arrestati dalla Polizia di Stato 3 degli autori

Sabato notte, attorno alle due  due dipendenti del Commissariato San Paolo, liberi dal servizio, transitano in auto su corso Vittorio Emanuele per recarsi a casa. Notano sopraggiungere da via Falcone due ragazzi appiedati di circa 20 anni: i due corrono in direzione di via Borsellino e pochi metri dietro di loro vi è  un terzo ragazzo, col volto tumefatto e una copiosa chiazza di sangue sul viso.  I due poliziotti si fermano immediatamente, intuendo che stia succedendo qualcosa di grave. I tre si sono intanto spostati nei giardinetti presenti in prossimità del terminal bus e qui l’aggressione nei confronti del giovane già ferito, di nazionalità pakistana, continua: viene  malmenato in tre con calci e pugni; solo l’intervento dei due agenti di polizia, che mostrano la propria tessera di riconoscimento, porrà fine al pestaggio. Con l’ausilio di personale della Squadra Volante, che raccoglie anche le testimonianze degli amici della persona ferita, da lì a poco sopraggiunti, si ricostruiscono i fatti: un gruppo di ragazzi pakistani, di circa 25 anni, si trovava a chiacchierare nel parco di fronte al Palazzo di Giustizia (uno di essi era a bordo di bici) quando erano stati accerchiati da 6/7 ragazzi a loro sconosciuti. I tre amici pakistani erano stati picchiati  e quello in possesso della bici rapinato del mezzo. La baby gang si era poi disciolta ma la vittima era riuscita a seguirne tre, fino all’intervento dei due poliziotti fuori servizio, che  avevano posto fine alla violenta aggressione. Il venticinquenne ha riportato la lesione dell’orbita destra con una prognosi di 30 gg. I tre soggetti fermati due italiani e un brasiliano, 18 anni e 19 anni, sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso e denunciati per lesioni  personali aggravate.

Ruffino (Fi): “Minigonna, battaglia fra sessismo e buon gusto”

Dove cade l’occhio dei professori è un problema che riguarda i professori, le loro famiglie e la scuola nel suo complesso. Come vestono le nostre ragazze non può diventare in ogni caso una questione da affrontare e risolvere con argomentazioni più o meno pruriginose.

Più urgente mi sembra essere un’altra questione: che cosa insegna la scuola, oltre i programmi e la didattica curricolare? C’è stato un tempo in cui a scuola si insegnava educazione civica ma, in particolare, si trasmettevano alcuni valori propri del civismo, come saper distinguere luoghi e situazioni per conformare ad essi i nostri comportamenti non per ipocrisia ma per rispetto. Ecco, già solo distinguere i banchi della scuola dal tavolo del bar sarebbe un bel passo avanti, perché in classe si va e si sta per imparare, al bar si va per divertirsi: due attività entrambe importanti ma fra loro molto diverse. Per le quali si impongono atteggiamenti un po’ diversi.  La vera battaglia da combattere è fra il sessismo, sempre in agguato, specie fra gli uomini, e la riscoperta del buongusto.

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

“Scarpe&Scarpe”, Costanzo (M5S): “Quali soluzioni per l’impatto occupazionale?”

L’azienda torinese “Scarpe&Scarpe”, con sede a Borgaro Torinese, ha annunciato lo scorso 9 settembre, dopo l’incontro con i sindacati, la chiusura di 11 punti vendita in Italia.

L’emergenza sanitaria aveva infatti comportato un calo delle vendite nell’ordine dell’80%, unito alla chiusura forzata dei 154 negozi della catena a partire dall’8 marzo. Così il 4 aprile scorso l’azienda aveva presentato istanza di concordato preventivo al tribunale fallimentare di Torino, mentre ora si è passati alla chiusura definitiva di 11 punti vendita.
“Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare sul tema – afferma Jessica Costanzo (M5S), deputata piemontese della Commissione Lavoro – La chiusura di 11 punti vendita, nonostante sia meno impattante di quanto temuto all’inizio, necessita comunque di un monitoraggio da parte del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Occorre – continua Costanzo – vigilare sulla eventuale chiusura di nuovi punti vendita e sulla garanzia di accesso agli ammortizzatori sociali da parte di tutti i dipendenti. Chiediamo inoltre che il Ministero valuti con i sindacati nuove soluzioni per ridurre al minimo l’impatto sui lavoratori delle chiusure” conclude Costanzo.

Tamponi per chi rientra dalla Francia, il servizio è attivo in Piemonte

La Regione informa / Il ministro della Salute ha firmato  una nuova ordinanza che estende l’obbligo di test molecolare o antigenico ai cittadini provenienti da Parigi e dalle aree della Francia con significativa circolazione del virus: Alvernia-Rodano-Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra.

In Piemonte, il servizio per l’effettuazione di tali tamponi è attivo in tutte le Aziende sanitarie locali, sia tramite l’acceso diretto ai recapiti e negli orari indicati sui siti delle stesse Asl, sia mediante prenotazione.

Dall’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte, si consiglia di  eseguire il tampone presso l’Azienda sanitaria di domicilio, per evitare equivoci con gli organi preposti al controllo della circolazione, in quanto l’isolamento fiduciario prevede una limitazione degli spostamenti.

Al momento, l’ordinanza non si applica a chi rientra in data odierna.

Permane altresì lo stesso obbligo di tampone per i cittadini provenienti da Spagna, Grecia, Croazia e Malta, già considerati Paesi ad alto rischio di contagio.

A Torino i si’ vincono con il 60,74 per cento

A Torino sono andati alle urne 49 elettori su cento, invece nel referendum del 2016 erano stati 71.

L’affluenza in città è stata del 48,51 per cento.

Il 39,26% dei  partecipanti ha votato ‘no’, il 60,74 per cento ha votato ‘si’’.

I dati giungono dal Comune di Torino.

Appendino condannata a sei mesi per falso in atto pubblico, ma resterà in carica come sindaca

Non rientra nella sospensione della legge Severino che le avrebbe impedito di restare in carica ma viene condannata in primo grado per falso in atto pubblico.

Chiara Appendino è stata assolta dall’accusa di abuso d’ufficio. E’ stato però considerato reale  il falso del 2016  per il caso Ream che le comporterà una pena di sei mesi con la condizionale. Sonostati condannati anche l’ex collaboratore della sindaca Paolo Giordana (otto mesi)  e l’assessore Sergio Rolando  (sei mesi).  E’ invece prosciolto dalle accuse il direttore del settore finanza di Palazzo Civico Paolo Lubbia. “Porterò a termine il mio mandato ma mi sospenderò dal Movimento”, commenta la sindaca.