ilTorinese

Il bollettino Covid di martedì 5 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.146nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 252dopo test antigenico), pari al 6,7 % dei 17.191 tamponi eseguiti, di cui 10.240 antigenici. Dei 1.146 nuovi casi gli asintomatici sono 531, pari al 46,3 %.

I casi sono così ripartiti: 287 screening, 645 contatti di caso, 214con indagine in corso; per ambito:   127 RSA/Strutture socio-assistenziali, 60 scolastico, 959 popolazione generale.  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 205.335, così suddivisi su base provinciale: 18.219  Alessandria, 10.443 Asti, 7.134 Biella, 28.416 Cuneo, 16.083 Novara, 107.484 Torino, 7790 Vercelli, 7016 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1081 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1669sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono  187  (+4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.847 (+ 28 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 18.630.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.063.557 (+ 17.191rispetto a ieri), di cui 931.312 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.043

Sono 55 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di  8.043 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1231 Alessandria, 506 Asti, 337 Biella, 920 Cuneo, 667 Novara, 3680 Torino, 375 Vercelli, 257 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

173.957 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 175.628 (+ 1671 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 15.148 Alessandria, 8.499 Asti, 5.999 Biella, 24.337  Cuneo, 13.895 Novara, 92.877Torino, 6.650 Vercelli, 5.994 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 913extraregione e 1316 in fase di definizione.

Il sindaco di Carmagnola: “No al deposito di scorie radioattive”

Apprendiamo oggi dagli organi di stampa che Carmagnola è stata inserita, con autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente, tra le proposte di siti per deposito di scorie radioattive.

Comunichiamo che la città di Carmagnola non è stata informata preventivamente e che l’avviso pubblicato indica una proposta di Carta Nazionale di 67 aree potenzialmente idonee sulla base di valutazioni che non condividiamo assolutamente.

Oggi pomeriggio è previsto un tavolo di confronto con la Città Metropolitana per la definizione di una strategia che blocchi questa assurda situazione.

Siamo determinati a dimostrare la NON IDONEITA’ dell’area individuata e a proteggere il territorio carmagnolese ed i suoi abitanti e facciamo appello a tutte le forze politiche, alle associazioni di categoria e a tutti i Cittadini di affiancarci in questa battaglia.

Il Sindaco

Ivana Gaveglio

Cenone di capodanno, trasportano un cassonetto con merce rubata

4000 euro il bottino, Fermati dalla Polizia di Stato per ricettazione

 

E’ la notte di Capodanno, sono da poco passate le 4,30 quando, gli agenti della Squadra Volante notano in corso Giulio Cesare angolo via Palestrina tre ragazzi spingere a mano, con grande fatica, un cassonetto dei rifiuti. Alla vista dei poliziotti i tre mostrano indifferenza, accostano il secchio al marciapiedi e proseguono la “passeggiata”. Alla richiesta di spiegazioni parlano di un gioco; peccato che il tentativo di fuga di uno dei tre ancor più a non convince i poliziotti. Il cassonetto della spazzatura, infatti, è pieno fino all’orlo di prodotti alimentari e per l’igiene personale, tra cui 19 bottiglie di prosecco, diverse casse di birra, oltre 100 scatolette di tonno, diversi cartoni di wurstel, pancetta, salamini, olive e sottaceti, 70 pacchi di caffè, oltre 300 pezzi di flaconi di shampoo e bagnoschiuma e tanto altro.

Gli accertamenti effettuati in zona permettono ai poliziotti di verificare il furto ai danni di un supermercato di corso Palermo. I giovani avevano creato un varco nella recinzione del cortile del punto vendita forzando poi la porta antipanico dell’ingresso di servizio.

L’amministratore della società, constatati gli ammanchi subiti e valutato l’ammontare del furto a circa 4000 mila euro, esprimeva il piacere di devolvere tutto in beneficenza. Gli operatori, presi contatti con il parroco di una chiesa di zona, gli consegnavano tutta la merce recuperata.

I tre ragazzi, tutti cittadini marocchini – con precedenti di Polizia relativi a delitti contro il patrimonio commessi in diversi parti di Italia, compreso un precedente per falso in atto pubblico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – di età compresa tra i 30 e  i 33 anni, sono stati fermati per ricettazione.

Operazione “Befana sicura”: Maxi sequestro di giocattoli pericolosi

 Tutela del Made in Italy e sicurezza prodotti

Sono oltre 800.000 i giocattoli potenzialmente pericolosi sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino prima dell’immissione in commercio.

 

Con l’approssimarsi dell’Epifania, le Fiamme Gialle hanno intensificato i controlli presso gli esercizi commerciali al fine di verificare la regolarità dei giocattoli posti in vendita ed evitare, al tempo stesso, che nelle “calze della Befana” destinate ai bambini possano finire oggetti privi dei requisiti di sicurezza.

 

In tale ambito, l’attenzione dei Finanzieri si è concentrata nei confronti di un maxi-emporio ubicato nel quartiere “Madonna di Campagna” del capoluogo piemontese, ove sono stati rinvenuti e sequestrati, oltre agli articoli destinati ai più piccoli (in particolare, statuette riportanti la Befana, pupazzi e peluche di gnomi ed angeli, vari stickers recanti personaggi della Marvel, accessori per bambole), risultati privi del marchio CE ovvero con apposizione del contrassegno contraffatto, anche accessori d’abbigliamento e migliaia di articoli per la casa che riportavano la mendace indicazione merceologica di origine italiana, nonostante risultassero prodotti in Cina e da quel paese importati, per un totale complessivo di circa 2.000.000 di pezzi.

 

Tra i beni cautelati vi sono anche macchine per il caffè tipo “Moka”, articoli per cucitura e sartoria, casalinghi, tappetini ed oggetti destinati ad uso alimentare tutti riportanti, falsamente, l’inequivocabile tricolore nazionale, così da ingannare l’ignaro acquirente.

 

Contraffazione e frode in commercio: questi gli addebiti a carico dell’imprenditore titolare dello store, un trentenne di origine asiatica, denunciato alla locale Procura della Repubblica.

 

L’intervento della Guardia di Finanza torinese s’inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione delle condotte commerciali ingannevoli riguardanti, in particolare, la vendita di beni con false indicazioni di provenienza e la conformità dei prodotti immessi nel mercato alle normative dell’Unione europea e nazionale e agli standard di sicurezza previsti per i singoli articoli merceologici, a tutela della salute e della sicurezza, in particolar modo dei bambini, dei cittadini e del libero mercato.

Alex Sandro è positivo: salterà la supersfida di mercoledì sera

Ultim’ora: in casa Juve è risultato positivo al coronavirus il terzino brasiliano Alex Sandro che salterà la supersfida di mercoledì sera a Milano contro il Milan capolista in classifica.

A questo punto il tecnico bianconero Pirlo opterà per una delle 2 soluzioni che ha disposizione per sostituirlo: la prima, molto probabile, consiste nello spostamento di Danilo sulla fascia sinistra e con il rientro di Cuadrado sulla fascia destra, dopo la squalifica scontata con l’Udinese. La seconda, decisamente più remota, l’utilizzo del giovane Gianluca Frabotta.

Vincenzo Grassano

A Rivalta aperti i nuovi ambulatori

L’ex biblioteca di piazza Martiri ospita gli studi dei medici della Medicina di Gruppo di Rivalta. Sono stati loro i primi, ieri mattina, dopo il taglio del nastro, a entrare nei rinnovati locali della struttura destinata a accogliere ambulatori e servizi di medicina territoriale.


Si sono infatti conclusi nelle ultime settimane del 2020 i lavori di ristrutturazione e collaudo dello storico palazzo che, negli anni, è stato prima Municipio e poi sede della biblioteca “Silvio Grimaldi”.
Per la ristrutturazione dell’immobile, di proprietà comunale, la Città di Rivalta ha messo a disposizione 400mila €. Il cantiere aveva aperto i battenti il 15 aprile del 2019, dopo che la Regione Piemonte aveva approvato il progetto presentato dalla Città di Rivalta e dall’Asl TO3. A realizzare l’intervento di ristrutturazione la Mar.Sal Restauri srl di Napoli.
Il progetto, che proprio in questi giorni inzia a prendere forma, punta a racchiudere in un unico luogo più attività: oltre alla medicina di base con 8 medici di medicina generale, il palazzo potrà ospitare ambulatori specialistici e infermieristici, oltre agli sportelli per le funzioni amministrative, dal ritiro dei referti alle prenotazioni.
L’intento della Città è infatti quello di mettere a disposizione della comunità una struttura rinnovata e all’avanguardia, in grado di rispondere alle necessità di salute pubblica, accessibile a tutti, radicata nel territorio e vicina ai cittadini. Un percorso che Rivalta ha intrapreso ancor prima che la pandemia di Coronavirus rendesse evidenti i rischi di una sanità frammentata e priva di vero coordinamento e che vede ora il compimento di un primo e importante passo.
Anche per questo, nelle prossime settimane, come da intese con l’Azienda Sanitaria Locale, verranno trasferiti in piazza Martiri servizi e prestazioni che l’Asl To3 attualemente eroga nei locali ospitati nella palazzina adiacente al Palazzo Comunale in via Balma 3.
«La nostra Casa della Salute è il primo passo di un grande progetto ed è partita ben prima dell’emergenza Coronavirus: purtroppo gli eventi di questi ultimi mesi hanno reso ancor più evidente che occorre investire e investire bene sulla medicina del territorio» ha detto il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero.
«La Città di Rivalta – ha aggiunto ancora de Ruggiero – finalmente mette a disposizone di tutti i cittadini un’infrastruttura che saprà essere al servizio della comunità, un luogo dedicato alla salute, alla prevenzione, alla cura. È il nostro contributo come Comune e ci auguriamo che l’ASL e la Regione Piemonte accolgano favorevolmente la nostra iniziativa e investano risorse e personale al servizio di tutti».
«Vogliamo prima di tutto ringraziare la Città di Rivalta per aver messo a disposizione di tutti questi nuovi locali» ha detto a nome della medicina di Gruppo di Rivalta il dottor Corrado Lovato. «Qui sarà possibile per noi svolgere al meglio il nostro lavoro, rendendo così ancor più efficace l’esperienza della Medicina di Gruppo che da molti anni opera sul territorio, lavorando sempre più in sinergia con la Città e con l’Azienda Sanitaria. Ci auguriamo che proprio lAsl integri le prestazioni ambulatoriali con ulteriori servizi, per realizzare compiutamente una “medicina di territorio” da cui ormai non si può più prescindere».

Ipovedenti, Apri Onlus compie 30 anni

Caro direttore, l’appena concluso anno 2020, con tutte le difficoltà e i problemi che lo hanno contraddistinto, non ci ha consentito di festeggiare, con la dovuta serenità,  il trentesimo anniversario dalla nascita di APRI-onlus, l’associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti.

Il sodalizio venne infatti fondato esattamente il 21 giugno 1990.
Abbiamo tuttavia solennizzato l’evento, in modalità online come è consentito, attraverso la realizzazione di un documentario video, affidato al giovane regista veneto Tommaso Parise, nel quale abbiamo cercato di riassumere la storia del sodalizio, il suo graduale ampliamento e le motivazioni sociali che lo animano.
Il titolo recita emblematicamente:  TRENT’ANNI IN VISTA!
Nel filmato sono contenute alcune interviste, immagini di repertorio degli anni passati, testimonianze sul presente e speranze rivolte al futuro.
Ne presentiamo dunque la versione ufficiale. Nonostante la trama risulti perfettamente accessibile anche ai disabili visivi, nelle fasi iniziali è stata inserita, per maggiore chiarezza, una sintetica audiodescrizione delle principali scene.
Marco Bongi  Apri – Onlus

Come nuovo!

TORINO VISTA DAL MARE /10

Camminare per conoscere. Un’immagine semplice ma efficace che descrive al meglio uno dei migliori modi per scoprire una nuova città. Abituarsi a nuovi paesaggi, differenti abitudini di quartiere, spesso è difficile, ma passeggiando tra le vie e le piazze più battute, per poi allontanarsi e perdersi in quelle meno trafficate permette di appropriarsene, cogliendo scenari, scorci e dettagli che spesso si perdono nella frenesia del quotidiano. Torino – io che vengo dal mare – provo a scoprirla così, raccontandola per impadronirmene allo stesso tempo.

Ogni qual volta un nuovo calendario viene affisso alla parete siamo  sempre alla ricerca di cambiamenti, pare sempre giusto iniziare il nuovo anno con qualcosa che sappia di novità, ma siamo certi che il nuovo debba per forza coincidere con qualcosa che spunta dal nulla dal presente? Può essere, invece, che il passato muova i suoi elementi in avanti, trasmutandone le caratteristiche, deformandole in maniera nuova, ma non irriconoscibile. Il filosofo, e torinese, Gianni Vattimo per descrivere questa dolce traslitterazione dei termini in giocoutilizza il termine Verwindung.

Nella mia vita mi occupo d’arte, campo d’elezione prediletto per la rielaborazione di quell’elemento chiamato Aesthasis, l’Estetica, ovvero la sensibilità individuale, che le opere d’arte dovrebbero riforgiare e in qualche modo “evolvere”, come era nei progetti di quell’arte spirituale agognata dall’artista Kandinsky.

Ma questa sensibilità è coltivabile in molteplici modi, anche con opere non chiuse in quattro mura, ma esposte al cielo aperto, dove il percorso stesso per arrivarvici diviene un momento di rigenerazione estetica spirituale.

Questo lungo preambolo perché? Per cercare di riprendere questo concetto di Verwindung, di movimento progressivo distorcente,dove il passato diventa un Passato-Nuovo, provando a trasformaloin un augurio per l’anno appena iniziato. É per questo che voglioricollegarmi proprio con il primo articolo qui scritto, quello che ha dato inizio alla mia avventura su questo giornale, ma in qualche modo anche in questa città, quella prima passeggiata versoSuperga.

Lo faccio però in modo tutto nuovo e diverso, annotandovi qui gli effetti che essa ha avuto su di un torinese che Superga la vive da anni, ma che ha trovato ispirazione da quell’articolo per rielaborare la sua personale “Estetica di Superga”.

“Io sono un Torinese. Ed un ciclista; da corsa. Superga è il luogo della certezza donata dalla sua monumentalità e dalla sua posizione monumentale, tant’è che quando entro in una casa nuova mi accerto che la Basilica si possa vedere almeno da un balcone, così mi sento più sicuro.

Qual è la certezza che Superga dona a un ciclista come me? Gioia e piacere? Certo che no! Fatica e dolore, digrignamento di denti e sudore. L’ho scalata decine di volte, ma non l’ho mai trovata scontata, perché le sue pendenze non vanno mai in saldo. Il perché di questo masochismo sarà forse dovuto a quell’esperienza adolescenziale, la prima scalata, strada ignota e ruota storta, che tocca il freno, come a dire che la scalata in paradiso deve contenere un’agonia infernale, e la testa china, sempre china a guardare il profilo della ruota che avanza, centimetro dopo centimetro, su per l’asfalto; e poi ad un certo punto alzo la testa e mi ritrovo la Basilica davanti, enorme, e l’adrenalina si mischia alla serotonina, così come la mia sensibilità si macchia d’improvviso di eccitazione ed estasi, dando ragione all’idea romantica di contemplazione dell’infinito. D’allora salgo per rivivere quel momento di fondamentale sverginamento estetico, per soffrire e godere su asfalti in pelliccia di venere.

Ma di quella strada per il paradiso, io non so niente! Testa china. Testa giu. Ruota, asfalto e respiro, non so altro di quella strada, questa è l’abitudine.

Poi ho letto l’articolo sulla camminata a Superga, da Sassi, e allora qualcosa in me si è mosso, e mi ha imposto di salire là ancora, ma … a piedi.

Mai immaginato che lo avrei fatto. Ma l’ho fatto. E quindi mi emozionai. Sensazioni vecchie in salsa nuova hanno condito la scesa a una strada vecchia ma sconosciuta, un’ora e mezza sono ben più di venti minuti e permettono di sviscerare in maniera alquanto indiscreta le vedute e le abitazioni, paesaggi mai visti, e poi il percorso della dentiera, di cui non ho mai capito i movimenti, mi è sempre parso che il trenino comparisse e scomparisse a suo piacimento. E i profumi dell’autunno, molto piùnitidi, non più mascherati dalle lacrime del sudore, hanno rivelato sensazioni oppiacee alla mia mente in contemplazione, incrinata da questa esperienza para-normale, come vedere una persona vera al posto di una sua fotografia.”

Aldilà di queste sensazioni personali, poesia di parole gettate di impulso, righe che mi sono state consegnate, ma che magari possono essere comprese appieno solo da chi le ha vissute, ho scelto di raccontarle per provare a porre l’accento su quello scambio che c’è stato; un fortuito incontro con un articolo di giornale scritto da una “straniera” in una nuova città è riuscito a generare una nuova esperienza senza il quale magari non sarebbe mai stata vissuta. Un pezzo di vita vissuta che ha ispirato un’altra. A volte la propria città si scopre anche attraverso gli occhi o, come in questo caso, le parole di qualcun altro.

Questo il mio augurio per il nuovo anno e gli anni a venire, provare a capire che qualcosa di nuovo possiamo provare a rintracciarlo e costruircelo da sé anche sulla base di qualcosa che già è stato vissuto. E il 2021 mi sembra abbia il sapore adatto per farlo!

Annachiara De Maio

Fondazione Crt, 3,9 milioni per 200 progetti

235 progetti di istituzioni ed enti non profit saranno realizzati sul territorio con i 3,9 milioni di euro di contributi assegnati dalla Fondazione CRT . Salgono così a 571 le iniziative ordinarie sostenute quest’anno da Fondazione CRT con circa 8 milioni di euro complessivi.

“Sostenere capillarmente le istituzioni e le associazioni non profit, che costituiscono la ‘trama’ produttiva, sociale e culturale delle comunità, significa rafforzare la resilienza del territorio in un periodo eccezionalmente complesso come questo”, dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

“Phygital experience, sostenibilità sociale e ambientale, nuove generazioni: sono gli elementi al centro delle iniziative sostenute da Fondazione CRT, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con le esigenze del nuovo mondo post Covid”, afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci. La fetta maggiore dei finanzianti va all’area Ricerca e Istruzione : approvati 103 contributi per oltre 2,3 milioni di euro: circa 1,1 milioni di euro agli enti del territorio e 1,2 milioni di euro ai progetti degli Atenei.
Fondazione CRT sostiene quest’anno numerose progettualità focalizzate sul Covid, sugli effetti della pandemia nella società e su possibili soluzioni concrete alle problematiche in ambito scuola, lavoro e trasporti. Fondazione CRT supporta inoltre le attività di ricerca di realtà come la Fondazione Edo ed Elvo Tempia, l’Istituto Zooprofilattico e gli istituti del CNR che operano in Piemonte e Valle d’Aosta, e il sistema della ricerca degli Atenei del territorio: progetti che vanno dall’oncologia alla tecnologia, dalla neurologia all’ambiente, dalla didattica alla fisica, dalle scienze internazionali alla psicologia – permettono a giovani ricercatori e scienziati di portare avanti la propria attività e, nello stesso tempo, contribuiscono all’avanzamento della conoscenza in numerosi campi del sapere. All’area Welfare e Territorio vanno 104 contributi per 1,3 milioni di euro. Si segnalano fra i progetti finanziati gli interventi in ambito volontariato, il progetto “Sviluppo rete metropolitana e regionale di assistenza alle vittime di reato” dell’Associazione Rete Dafne onlus che aprirà 3 nuovi sportelli di accoglienza ad Asti, Cuneo e Rivarolo; le iniziative di sostegno alimentare “Educhiamo al cibo, aggiungiamo valore” dell’Associazione veterinaria per la cooperazione internazionale, che gestisce l’Emporio della Solidarietà cui si rivolgono circa 500 persone; il progetto “Respiro” della Fondazione torinese don Mario Operti Onlus per la costituzione di un fondo di garanzia a supporto di persone, famiglie e micro attività in difficoltà economica a causa della crisi sanitaria.
Fra le iniziative per lo sviluppo de territorio, viene finanziato il progetto “Il Monferrato dei Castelli Bruciati” a Odalengo Grande, un itinerario di oltre 100 km per il turismo lento a piedi, a cavallo, in bicicletta; il progetto “Semi di Biodiversità” dell’Associazione WWF oasi e aree protette piemontesi di Biella, per conservare le piante rare o protette; il progetto dell’Unione montana Valle Stura “Oltrepassare il confine”, un festival itinerante che, attraverso il territorio della Valle Stura, declinerà il tema dei confini nel presente, nel passato e nel futuro, nei diversi linguaggi contemporanei.

Nel campo dell’Arte e Cultura Fondazione CRT ha assegnato 28 i contributi per complessivi 280 mila euro a sostegno, in particolare, di festival cinematografici e culturali, iniziative di audience engagement, archivi digitali. Tra i progetti sostenuti, il Dirittibus del Museo Diffuso della Resistenza, il bus che, toccando quartieri e scuole di Torino (compatibilmente con l’emergenza sanitaria), coinvolge la città sul tema dei diritti; la “Rete di Archivi della Collina Torinese e del Chierese”, un portale ad hoc per valorizzare un patrimonio culturale locale rendendolo accessibile a un pubblico ampio; il Seeyousound International film, primo festival cinematografico in Italia dedicato al cinema di genere musicale. E ancora: l’iniziativa “A scuola con Rodari. Dai giornalini scolastici cartacei degli anni ’70 ai giornalini di classe online di oggi”, promossa dal Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia per il centenario della nascita dello scrittore.
Fondazione CRT contribuisce infine all’acquisto di un autocarro per la Colonna Mobile Regionale, cui ha destinato negli anni 6 milioni di euro per la costituzione e il mantenimento.

Stellantis, Chiamparino: “Forti potenzialità”

 “UNA SFIDA DECISIVA PER TORINO E IL PIEMONTE”

«Con Stellantis nasce un gruppo dalle forti potenzialità strategiche a livello globale, con una solida presenza in Europa e nel continente americano, e interessanti prospettive verso i nuovi mercati dell’estremo Oriente. L’ambizione di Torino e del Piemonte, nonostante gli squilibri nella governance del gruppo, deve essere quella di rimanere una delle teste strategiche di Stellantis, sviluppando nuove produzioni dall’elettrico ai motori a scoppio più innovativi. Bisognerà saper fare sistema, sia per garantire nuovi investimenti sia per difendere e accrescere l’occupazione. Credo che per le ambizioni di Stellantis sul versante della mobilità sostenibile, l’automotive torinese costituisca una risorsa importante di imprenditorialità, conoscenza è saper fare».

Sergio Chiamparino – Consigliere regionale Pd