ilTorinese

Una bicicletta “pescata” nel Po

Riceviamo e pubblichiamo / Una bicicletta “pescata” nel Po. E’ uno degli emblemi della mattinata dedicata Puliamo il Mondo 2020 ai Murazzi. Sabato 26 settembre in una bellissima giornata di sole di vento è stato ripulito il grande fiume cittadino, come le sue sponde, dove purtroppo rifiuti non mancano. 

Non per nulla sono stati usati anche gommoni per rimuovere oggetti abbandonati che si impigliano tra le acque e gli arbusti. Sul fondale basso sono state avvistate prelevate una bicicletta ed un’inferriata.
L’iniziativa è stata organizzata da Legambiente Metropolitano. Tra partner l’associazione PRO.CIVI,.CO.S. composta da Ministri Volontari della Comunità di Scientology che da anni collabora supporta questo genere di attività operative di sensibilizzazione favore della tutela dell’ambiente.
Ma PRO.CIVI.CO.S., oltre a prestare regolarmente servizio di protezione civile come parte dei coordinamenti regionale e comunale è anche promotrice del progetto “Quartiere Pulito” che ogni anno coinvolge associazioni, enti centinaia di persone tra cittadini adulti, ragazzi, bambini delle scuole. La prossima tappa di Quartiere Pulito sarà un ritorno, nel comune di Druento, domenica 11 ottobre, dalle 9:00 alle 12:00, naturalmente nel rispetto delle precauzioni anti-covid.
“Ci ispiriamo da sempre ad un principio molto semplice – spiega Beppe Tesio, presidente PRO.CIVI.CO.S. – Lo si trova sulla guida laica al buon senso scritta da L. Ron Hubbard intitolata La Via della Felicità, ma fa parte di quelle regole universali che tutti conosciamo, come quella di dare il buon esempio. Facendolo si comincia rispettare se stessi, si rispettano gli altri si rispetta l’ambiente. La vita può essere più vivibile più sicura, per tutti.”

Voucher scuola, Grimaldi (LUV): “discriminazioni inaccettabili”

AGGIORNAMENTO Voucher Scuola; Per le paritarie graduatoria esaurita, per le statali ancora esclusi la metà degli studenti. Grimaldi (LUV): “discriminazioni inaccettabili, si trovino le risorse o si superi la doppia graduatoria”.

“Tutti i voucher alle scuole private sono stati finanziati, mentre per la metà degli aiuti agli studenti della scuola pubblica statale non si è trovato un euro in più. Di fatto, se hai 10.000 euro di ISEE e frequenti una scuola pubblica hai diritto al Voucher scuola ma non avrai il finanziamento; se hai più di 20.000 euro di ISEE e sei iscritto ad una scuola paritaria, invece, non solo risulti vincitore ma l’importo del tuo voucher varrà 10 volte quello delle graduatorie statali. Questa situazione è inaccettabile e vessatoria per le scuole statali, frequentate dal 95% circa degli studenti in Piemonte” – commenta Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte, da sempre impegnato sul tema e a rendere obbligatorie per la regione le spese per il diritto allo studio.

“I voucher scuola alle paritarie valgono 1.400 euro mentre per le statali solo 300 euro, ma le vere diseguaglianze di trattamento – prosegue Grimaldi – sono nei dettagli numerici degli stanziamenti. Se da un lato i voucher alle scuole paritarie aiutano le famiglie che hanno un ISEE di oltre 24 mila euro (3379 domande finanziate con 4 milioni di euro), dall’altro le graduatorie dei voucher per le scuole pubbliche servono a contribuire alle spese solo delle famiglie che arrivano fino a un ISEE di 6mila 500euro; stiamo parlando di un reddito davvero molto basso. Per le graduatorie libri, trasporti e POF delle scuole pubbliche – continua Grimaldi – solo 39.659 delle 87.206 domande sono state finanziate, tagliando fuori ben 47.547 idonei: mancano 13 milioni 572 mila euro per esaurire la graduatoria.

“L’assessora Chiorino trova le risorse per far scorrere solo una delle due graduatorie? Ora basta! – attacca Grimaldi – o si trovano le risorse per tutti o chiediamo che venga superato immediatamente il meccanismo della doppia graduatoria vigente, che ha dimostrato di poter essere facilmente usato da chi ha preferito, oggi come nel recente passato, di finanziare in modo non proporzionale la graduatoria di coloro che frequentano le scuole paritarie private”.

“Una sentenza del Consiglio di Stato – ricorda Grimaldi – ha rilevato alla Regione Lombardia che l’aver utilizzato due pesi e due misure nell’assegnare i contributi per gli studenti meno abbienti (rimborsi più alti per i ragazzi delle scuole private, meno per quelli degli istituti pubblici) è una ‘disparità di trattamento, illogica e ingiustificata’. Quella sentenza, relativa ai casi di due giovani liceali lombardi, – conclude Grimaldi – costituisce un precedente per tutte le Regioni per questo chiedo: Assessore Chiorino come ha fatto a integrare le risorse solo per una graduatoria? Perché la metà delle famiglie delle scuole statali sono escluse, mentre si è adoperata per esaurire la seconda graduatoria?”.

Il lungo autunno del Salone del Libro parte con Portici di Carta e Vita Nova

Sono due importanti tappe verso la XXXIII edizione della kermesse libraria internazionale

 

Portici di Carta

sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020

 

Vita Nova

da sabato 5 a martedì 8 dicembre 2020

 

 

Hanno resistito a guerre, dittature, roghi, epidemie: i libri se la cavano sempre, lo hanno fatto anche stavolta, in un periodo difficilissimo, dimostrandosi un terreno di discussione ideale per ragionare su ciò che sta accadendo, e costruire insieme il futuro, una vita nuova, un passo alla volta.

 

Il Salone Internazionale del Libro torna dal vivo, a Torino, con due importanti rassegne culturali sul territorio cittadino, per rinnovare il patto con la sua comunità e accompagnarla verso la XXXIII edizione, che si terrà dal 13 al 17 maggio 2021.

Il Salone vuole intraprendere – insieme ai lettori, agli editori, ai librai, agli autori – un percorso di avvicinamento alla prossima primavera, partendo da un caposaldo – Portici di Carta – che da 14 anni occupa fisicamente chilometri di città, e passando per una manifestazione nuova – Vita Nova, appunto – che anticipa il tema della XXXIII edizione: Vita Supernova.

 

La XIV edizione di Portici di Carta

17-18 ottobre 2020, Torino

 

Portici di Carta, manifestazione di promozione del libro e della lettura, torna sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020. La libreria più lunga del mondo è un progetto della Città di Torino, con le sue Biblioteche civiche e il Centro Interculturale, realizzato da Associazione Torino, La Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte e con la partecipazione attiva dei librai torinesi coordinati da Rocco Pinto.

 

Per la XIV edizione i portici del centro cittadino ospiteranno 65 librerie e 65 editori piemontesi, suddivisi in 17 tratti tematici per raggruppare in modo omogeneo le librerie e le case editrici a seconda delle rispettive specializzazioni. A questi si aggiunge Libro Ritrovato, la mostra-mercato dedicata ai libri antichi e fuori catalogo, che per Portici di Carta organizza un’edizione speciale con 58 espositori. La dislocazione dell’evento potrà subire variazioni necessarie anche a garantire il distanziamento e una maggiore distribuzione del pubblico, per evitare assembramenti nel rispetto delle disposizioni anti-covid.

 

L’edizione 2020 di Portici di Carta non poteva che essere dedicata a Luis Sepúlveda, autore straordinario di libri di grande successo, amato in Italia più che in ogni altro paese del mondo. Saranno tante le occasioni per omaggiarlo, con incontri e letture dedicati alla sua opera e al legame con la moglie Carmen.

 

Novità di quest’anno, per ragioni di organizzazione e sicurezza, sarà la prenotazione obbligatoria degli eventi che, come di consueto, si terranno tra Piazza San Carlo, l’Oratorio di San Filippo Neri e, per la prima volta, nel Cortile di Palazzo Turinetti – Intesa Sanpaolo.

Il programma completo sarà reso noto nelle prossime settimane con una conferenza stampa dedicata, in occasione della quale verranno annunciati gli editori e gli autori ospiti, i laboratori dedicati a bambini e ragazzi, le iniziative collaterali e verranno aperte le prenotazioni per il pubblico.

 

VITA NOVA

da sabato 5 a martedì 8 dicembre a Torino

oltre 150 incontri diffusi

per ragionare sul futuro e anticipare la XXXIII edizione

del Salone Internazionale del Libro di Torino

 

 

Per la prima volta in oltre trent’anni di storia, il Salone Internazionale del Libro di Torino non ha potuto svolgersi nelle abituali date di maggio e nella sua consueta forma. La XXXIII edizione – che era stata pensata a partire dal tema, suo malgrado profetico, Altre forme di vita – tornerà dal 13 al 17 maggio 2021 con un nuovo titolo: Vita Supernova. Nel settecentesimo anniversario dantesco, il Salone raccoglierà intorno a sé i nomi più importanti, più interessanti, più originali della scena culturale per ragionare insieme sul futuro che ci aspetta.

 

Proprio per anticipare le riflessioni che saranno protagoniste dell’evento primaverile, il Salone ha pensato Vita Nova: una grande festa del libro, organizzata in collaborazione con gli editori, e diffusa su tutto il territorio cittadino con un format inedito.

 

Per quattro giorni alcuni dei luoghi più significativi di Torino ospiteranno grandi personaggi del mondo della cultura – lectio magistralis, confronti, tavole rotonde, performance, laboratori – per riprendere la riflessione aperta con SalTo Extra e ragionare insieme sul futuro. La kermesse di fine autunno toccherà, tra gli altri l’Università degli Studi di Torino, il Museo Risorgimento, il Polo del ‘900, la Fondazione Collegio Carlo Alberto, il Circolo dei lettori, il Grattacielo Intesa Sanpaolo, La Centrale – Nuvola Lavazza e gli spazi cittadini di Reale Mutua e SMAT.

Tra i primi ospiti confermati: Alessandro Barbero con una lezione su Dante Alighieri che prende spunto dal suo libro di prossima pubblicazione “Dante” (Laterza), Emma DanteDamiano e Fabio D’InnocenzoLetizia BattagliaSerena Vitale.

 

Vita Nova conferma la collaborazione con partner storici del Salone, come la rete di librerie e Biblioteche che partecipano a Portici di Carta, e ne annuncerà di nuove e importanti che prenderanno vita a maggio: dal Parlamento europeo – Ufficio di Milano, al Collegio Carlo Alberto, l’Università degli Studi di Torino, Rai ragazzi.

 

Vita nova sarà anche un’altra occasione, dopo Salto Extra e SalTo Notte, per sperimentare con le potenzialità offerte dal digitale: alla programmazione cittadina sarà affiancato un palinsesto di eventi virtuali, con format dedicati ai più giovani. Inoltre, una diretta streaming racconterà l’iniziativa attraverso interviste agli autori e ai protagonisti (editori, librai, lettori), portando il pubblico anche dietro le quinte. E ancora, una selezione degli appuntamenti verrà registrata e resa disponibile gratuitamente on demand, dopo l’evento, sul canale YouTube del Salone.

 

Il programma sarà annunciato a novembre in una conferenza stampa dedicata, in occasione della quale aprirà anche la biglietteria.

Magliano (Moderati): “Subito un Piano Marshall per il Terzo Settore”


“Serve un immediato cambio di rotta e un impegno reale dal punto di vista dei regolamenti e degli investimenti per supportare le Associazioni del territorio. Totale sostegno ai Volontari dei Buffoni di Corte Onlus che, in via Rubino 82, si sono simbolicamente incatenati per esprimere la propria richiesta di spazi nei quali operare: è necessario e urgente rivedere nella loro interezza il sistema delle convenzioni e le modalità di assegnazioni degli spazi. Chi di fatto sta mantenendo in piedi il welfare della nostra città non può continuare a essere ignorato”. 

Un Piano Marshall per il Terzo Settore: questa la mia proposta e questo il mio appello per dare finalmente un sostegno adeguato alle Associazioni del territorio. Associazioni che raramente sono ascoltate nelle loro richieste, pur ragionevoli: avere spazi adeguati per portare avanti la propria attività. Un’attività che spesso consente loro di arrivare dove le Istituzioni non sono in grado di giungere.

Il Volontariato sta mantenendo in piedi il sistema di welfare della nostra Torino: questo è un fatto e di fronte a questo fatto l’Amministrazione non può limitarsi a stare a guardare. Ma finora l’attenzione dei Cinque Stelle è stata scarsa: è stata appena bocciata in Consiglio Comunale la mia proposta di esenzione dall’IMU per i privati che concedono a titolo gratuito un proprio immobile a realtà non profit. Oggi stesso, solo dopo lunghe richieste la Sindaca ha accettato di incontrare i manifestanti che si sono simbolicamente incatenati davanti alla ex sede della Scuola Materna Centro Europa. Al Terzo Settore della nostra città serve molto di più.

Nel caso specifico de I Buffoni di Corte Onlus, i cui Volontari stanno manifestando da questa mattina, non si può non riconoscere di aver continuato, anche durante i mesi più difficili della pandemia, a garantire servizi e assistenza a 150 ragazzi con disabilità e alle loro famiglie. Senza l’impegno dell’Associazione, le famiglie sarebbero rimaste sole e senza alcun aiuto. Questa Giunta riconoscerà come innegabile almeno questo dato di fatto?

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Venerdi di corse a Vinovo, protagonisti i 2 anni

A quarantotto ore di distanza dall’ultimo convegno di corse, l’ippodromo di Vinovo, torna nuovamente in pista venerdì 2 ottobre (il via alle 15,15.)

Una delle corse più interessanti del pomeriggio sarà il Premio Arizona per cavalli di 2 anni sul doppio km. L’attesa è tutta sulla debuttante di Marco Smorgon, la francese Italia Du Mont. E con lei anche Cechov, allievo di Gino Salacone oltre all’altra francese, Ishtar Font, più Chrono Ek alla prima uscita con il nuovo training dei Gocciadoro.
Altra rientrante di qualità del convegno sarà Ugolinast, con Santo Mollo, nella terza corsa che appare anche come la più qualitativa. E poi spazio ai Gentleman e anche agli Allievi. Dopo le corse, giro pizza dalle 19,30 in compagnia dello staff del Fil-Hippo’s Restaurant.
La riunione del 2 ottobre apre un mese ideale antipasto per la giornata del 1° novembre, quella del GP Orsi Mangelli e dei due GP Anact pronti a richiamare protagonisti e appassionati da tutta Italia. Ad ottobre invece sulla pista di Vinovo sono in programma altre tre giornate, sabato 10, sabato 17 e sabato 24.

Cinque milioni per rifare il look agli edifici comunali

Da Palazzo Civico / Il Consiglio comunale ha approvato una delibera presentata dall’assessore Antonino Iaria, contenente il programma di interventi straordinari per il periodo 2020-2032 e un importo complessivo di 31 milioni di euro, per l’adeguamento alla normativa vigente di una serie di edifici comunali destinati a sede di uffici e servizi istituzionali, primi fra tutti Palazzo Civico e il complesso di via Giulio.

La delibera stabilisce anche che la Giunta dovrà disporre, attraverso i competenti uffici comunali, il costante monitoraggio dello stato degli interventi previsti dal programma, rilevando ogni scostamento e adottando gli eventuali interventi necessari al loro superamento. Al Consiglio comunale viene lasciata la possibilità, nei prossimi anni, in sede di esame annuale del Bilancio preventivo, di intervenire per valutare la coerenza tra gli stanziamenti previsti e il quadro di esigenze indicato nel programma. Tutti gli interventi saranno effettuati garantendo l’apertura degli uffici e la continuità del servizio.

Nella delibera, si ricorda come l’attività di manutenzione di questi immobili rappresenti un problema di particolare rilevanza, diventata emergenza negli ultimi decenni a causa della costante e progressiva contrazione delle risorse e viene specificato che gli interventi, anche di rilievo, verranno realizzati in un quadro temporale piuttosto ampio ma costantemente monitorato.

Stanziate, per ora, le risorse per gli interventi fino al 2022, finanziate con il ricorso a mutui, per un importo complessivo di 5.375.000 euro, così suddivisi: euro 145.000 nel 2020, euro 2.940.000 nel 2021euro 2.290.000 nel 2022Per gli anni successivi, le relative somme dovranno essere progressivamente stanziate sulla base del programma di interventi straordinari previsti.

Individuati i complici del ladro ucciso in tabaccheria

Venerdì 7 giugno 2019, un gruppo di tre persone, nel cuore della notte, cercò di depredare il Bar Tabacchi WINNER POINT di Pavone Canavese (TO) introducendosi nei locali, dopo aver forzato con un piede di porco una porta  secondaria.

I criminali intendevano sottrarre i circa 2000 euro contenuti nella macchinetta cambia valuta che,  infatti,  fu divelta dal muro  e caricata su un furgone rubato in precedenza. Svegliato dal frastuono della sirena dell’allarme, il titolare dell’esercizio commerciale, che stava dormendo nell’appartamento situato ai piani superiori dello stabile in cui è ubicata la tabaccheria, con un revolver calibro 357 magnum regolarmente detenuto, uccise uno dei malviventi,  il cittadino moldavo Ion Stavila di anni 24. Gli altri autori della spaccata si diedero alla fuga.

Il personale del Commissariato di Ivrea e Banchette, dopo una complessa attività investigativa corroborata anche da attività tecnica e durata oltre sei mesi, ha individuato e segnalato alla Procura della Repubblica di Ivrea i complici del soggetto deceduto.

 

“Consapevolezza”, Rosetta Vercellotti allo Spazio Mouv

Giovedì 8 ottobre 2020 si inaugura presso lo Spazio Mouv di Torino la mostra Personale di Rosetta Vercellotti, artista torinese esponente della pittura astratta e informale, dal titolo “Consapevolezza”.

Brevi cenni critici

Le sciabolate di colore esprimono la qualità di una pittura sempre e comunque legata a momenti di sofferte passioni, al trascendentale, alla forza insinuante delle emozioni, che appaiono quali aspetti e luoghi d’incontri e di incommensurabili silenzi.   Angelo Mistrangelo

Disposte lungo la Galleria, le opere di Rosetta hanno sottolineato il vivace gusto cromatico di quest’artista, gusto che non vuole essere mero esercizio di tecnica, bensì ricerca metafisica. E l’aura sacra del Santuario
ben si è incontrata con l’arte di tale donna, una donna che fa della propria ispirazione un’esperienza di
vita. Il colore nelle mani di questa pittrice diventa materia viva, risultandone specchio riflettente: è l’umore
vitale di Rosetta che diventa gioco di cromia, in una sorta di coinvolgimento emozionale.  Claudia Ghiraldello

Sono rimasto affascinato da questi percorsi di vita, dallo stile con cui hanno preso forma, capace di rendere gradevole la lettura e di suscitare riflessioni e pensieri sulla realtà dell’esistenza, sui sentimenti degli esseri umani, sul nostro essere al mondo. La vita non è mai un cammino facile e scontato, ma piuttosto un percorso ad ostacoli che ognuno di noi è chiamato a superare con tutta la sua forza e il suo coraggio interiore.  Padre Antonio Menegon

 

ROSETTA VERCELLOTTI
Rosetta Vercellotti, torinese di adozione, ha iniziato a dipingere nel 1977.
Ha esposto in varie mostre personali e collettive in Italia ed all’estero. Tra l’altro è stata presente
alla Promotrice delle Belle Arti di Torino dal 1991 a tutt’oggi e al Circolo Ufficiali di Presidio di Torino
nel 1993. Nel 2016 ha esposto nella Galleria Gastaldi del Santuario di Graglia. Ha ricevuto numerosi premi. È risultata prima classificata per lo stile al Premio internazionale “Trastevere” nel 1996
e prima classificata per la pittura astratta al Premio “Ripetta” di Roma nel 1997.
Angelo Mistrangelo nel 2015 ha firmato per lei la monografia “Rosetta Vercellotti il mondo dell’inconscio”, monografia che è presente nelle biblioteche del Metropolitan Museum of Art e del Guggenheim Museum di New York.
Nel 2018 Claudia Ghiraldello ha pubblicato il volume “Rosetta Vercellotti, la donna e le opere”,
monografia completa di raccolta della produzione dell’artista degli ultimi anni.

 

SPAZIO MOUV
VIA SILVIO PELLICO 3 – Torino
Info: 011 6693880
info@mouv.it
www.spaziomouv.it

Confagricoltura dice no all’impianto di biometano di San Benigno

“Non possiamo sacrificare altro terreno agricolo, soprattutto se particolarmente fertile e idoneo a produzioni di pregio, per la costruzione di impianti industriali che potrebbero essere collocati, con maggiori economie e migliori risultati, in altre aree non vocate alle coltivazioni”.

 

Confagricoltura Torino, che già nelle settimane scorse si era schierata contro l’ipotesi di installazione di un impianto per la produzione di biometano da forsu (frazione organica del rifiuto solido urbano) nel territorio del comune di Caluso, a poca distanza dalla Mandria di Chivasso, ora prende posizione contro la proposta di realizzazione di un impianto simile che la società Canavese Green Energy vorrebbe costruire a San Benigno Canavese.

 

Confagricoltura apprezza la posizione del Comune di San Benigno che ha annunciato la propria contrarietà al progetto, sia dal punto di vista urbanistico, materia di chiara competenza territoriale, sia dal punto di vista tecnico e ambientale.

 

Nei giorni scorsi il direttore di Confagricoltura Torino Ercole Zuccaro ha incontrato una delegazione di agricoltori e cittadini di San Benigno Canavese, Volpiano e Chivasso, con i referenti del comitato ambientalista spontaneo sorto sul territorio, compiendo un sopralluogo nell’area oggi coltivata a produzioni che approvvigionano gli allevamenti locali.

L’impianto di San Benigno, nelle intenzioni dei proponenti, verrebbe collocato su 55.000 metri quadrati di terreno che il Comune ha inserito nel Piano Regolatore come area industriale ma che è attualmente adibita a coltivazioni agricole, quali grano e mais. “Si tratta di terreni – sottolinea il presidente di Confagricoltura Torino Tommaso Visca – in grado di offrire produzioni agricole di alta qualità, serviti da un canale irriguo. Un aspetto che deve far riflettere – sottolinea ancora il presidente di Confagricoltura – è che, negli ultimi tempi, nella Città Metropolitana di Torino stanno aumentando le richieste per collocare impianti per la produzione di biometano da forsu: è opportuno approfondire bene la questione, per valutare l’effettiva necessità di questo tipo di realizzazioni, che non utilizzano produzioni agricole ma rifiuti urbani che con ogni probabilità dovrebbero essere importati sul nostro territorio da altre aree”.

Giacomo Puccini a Lucca, le memorie del grande maestro

Eclettico, moderno, geniale, sregolato, affascinante, questi e molti altri aggettivi non potrebbero descrivere in tutte le sue sfumature la personalità e il carattere di uno dei massimi compositori italiani: Giacomo Puccini.

Puccini nasce il 22 dicembre 1858 nella Corte San Lorenzo a Lucca, ultimo di una dinastia di compositori. La sua strada sembra già segnata: da quattro generazioni, infatti, i Puccini sono maestri di cappella del Duomo di Lucca e fino al 1799 i suoi antenati hanno lavorato per la prestigiosa Cappella Palatina del Duomo di Lucca.

 

Tuttavia, la morte prematura del padre, nel 1864 mette in ristrettezze economiche la famiglia e Puccini può iscriversi al Conservatorio di Milano soltanto grazie a una borsa di studio.Il legame con la casa natale sarà sempre molto forte per il compositore che, erede della proprietà insieme al fratello Michele, sarà costretto a venderla nel settembre 1889, a causa delle ristrettezze economiche, al cognato, ponendo tuttavia una clausola del riscatto che avrebbe consentito loro di ricomprarla.Più volte nelle sue lettere al fratello emigrato in America Giacomo rievoca il pensiero della casa natale, della casa della sua infanzia, ricordandogli di pensare “al riscatto della povera nostra casa a Lucca”. Tuttavia, sarà il compositore stesso a riuscire nell’impresa di ricomprarla nel 1894 grazie al successo di “Manon Lescaut” nel 1893.

 

La corrispondenza con il cognato negli anni precedenti al riscatto è caratterizzata da continui riferimenti alla casa e al desiderio di ritornarne proprietario, segno del legame forte con quei luoghi che erano stati testimoni dell’infanzia e dell’adolescenza del maestro.“Io tengo ai 4 muri screpolati, ai travistravati, anche alle macerie della mia casa e ti prego di non insistere oltre per ciò perché mi faresti dispiacere. Riscatterò la mia casa, di questo puoi star certo […] amo dove nacquero i miei e per tutto l’oro del mondo non recederei dal disfarmi del tetto paterno” scriveva Puccini. La casa natale, anche dopo il riscatto, continua tuttavia a essere affittata, nonostante Puccini si interessi regolarmente, con continui riferimenti nelle sue lettere, alla sua manutenzione. Puccini, nella sua vita, coltiva, grazie ai proventi derivanti dai diritti d’autore delle sue opere, due grandi passioni: le automobili e le case. Nel 1919 acquista la Torre della Tagliata, un’abitazione di origine etrusca nella Maremma, proprio vicino al mare. Successivamente se ne libera e inizia a farsi costruire una villa a Viareggio, villa che avrebbe dovuto sostituire quella di Torre del Lago e nella quale lavora alla realizzazione di Turandot.

 

Tra le mura delle sue abitazioni le note si trasformano in composizioni, animano le parole dei libretti e danno vita ai grandi personaggi delle opere che ancora oggi sono tra le più rappresentate al mondo: Manon e le sue colpe, Mimì tra rossori e consunzione, Tosca e le sue gelosie, Madama Butterfly tra coraggio e sacrificio, Minnie e l’azzardo per amore, Turandot e la sua spietata crudeltà. La storia dell’eredità del Maestro sembra uscita da un melodramma, quasi le ombre della sua vita avventurosa e sregolata si fossero allungate anche sui suoi eredi, sui suoi beni. Alla morte di Puccini il figlio Antonio eredita, insieme alle altre proprietà, anche la casa di Lucca e, dopo la sua morte l’edificio passa a sua moglie Rita Dell’Anna che, nel 1974, a coronamento di una serie di iniziative del Comune di Lucca, principalmente della costituzione della Fondazione Giacomo Puccini del 1973, la dona alla città perché venga trasformata in museo accessibile a tutti. Il Museo, allestito grazie alle donazioni di cimeli da parte della vedova di Antonio Puccini e di suo fratello Livio, viene inaugurato il 28 ottobre 1979. Nel 2004 il Museo viene chiuso per procedere a lavori di restauro complessivo e di nuovo allestimento, progetto bloccato da una sentenza del 2006 che assegna l’immobile e le sue collezioni a Simonetta Puccini, figlia naturale di Antonio.

 

Solo alla fine del 2010 la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca acquista la casa natale del compositore e delibera di affidare il Museo alla Fondazione Giacomo Puccini e di finanziare i lavori di ristrutturazione e allestimento interrotti. Il 13 settembre 2011 il Museo natale Casa Puccini riapre al pubblico, rendendo accessibili molti oggetti appartenuti al compositore. L’oggetto simbolo della casa del compositore è sicuramente il pianoforte Steinway&Sons, acquistato da Puccini nella primavera del 1901, il più importante dei suoi strumenti. Si devono a questo pianoforte le note immortali del “Nessun Dorma” e più in generale di tutta la “Turandot”, l’ultima opera del maestro lucchese, l’incompiuta. Le altre stanze ospitano mobili, cimeli, lettere, partiture, statuine, ritratti. Tutto è conservato con cura, amore e dedizione, tutto evoca la vita e le opere di un compositore molto amato in tutto il mondo per la sua straordinaria modernità e per l’incredibile passione che ogni nota continua a evocare.

Barbara Castellaro