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Staffetta di beneficenza: l’esercito corre per 12 ore in piazza d’armi

U”na squadra per la ricerca” l’Esercito Italiano corre per Città della Speranza sabato 26 settembre in Piazza d’Armi

Una staffetta di 12 ore attorno al Parco Cavalieri di Vittorio Veneto per sostenere la ricerca pediatrica. Sabato 26 settembre, dalle 8 del mattino alle 20, si corre per Fondazione Città della Speranza Onlus e, a passarsi il testimone del parco di Pazza d’Armi di Torino saranno 12 militari del 1° Reparto Sanità “Torino” dell’Esercito Italiano che a turno correranno per un’ora.

L’iniziativa, organizzata dal Comando Forze Operative Terrestri di Supporto, con sede a Verona, si terrà in contemporanea in altre 17città italiane: Avellino, Bari, Bologna, Bolzano, Bracciano, Cagliari, Civitavecchia, Firenze, Mantova, Milano, Piacenza, Palermo, Sabaudia, Roma, Treviso, Verona e Vicenza.

Grazie al contributo dei sostenitori dell’iniziativa, la somma dei chilometri percorsi da tutti i partecipanti nelle varie città, certificati con apposito sistema di rilevazione da TDS Timing Data Service, sarà convertita in una donazione per Città della Speranza, da oltre 25 anni impegnata a sostenere la ricerca pediatrica e la diagnostica avanzata delle malattie oncoematologiche, per tutti i bambini in Italia, nel più grande polo europeo dedicato a questo ambito: l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza.

“Una squadra per la ricerca” gode del patrocinio del Comune di Torino, nonché della Fidal Veneto e del Coni Veneto, ed è resa possibile grazie al sostegno di: Borsari Pasticceri dal 1902, Eismann, Famila, Fonte Margherita, Frattin Auto Group – Viaggiare Noleggio a breve e lungo termine, Karizia, Macinazione Lendinara, Melegatti 1894, Pregis, Salix, Sanpaolo Invest – Private Banker Flavio Destro, Sella Farmaceutici, Target Point, Xacus; media partner Radio Birikina.

“Ringraziamo quanti, a vario titolo, si stanno prodigando per la riuscita di questa importante iniziativa. Nonostante le limitazioni dettate dal Covid-19, Città della Speranza è comunque presente e accanto alle famiglie che stanno facendo fronte alla malattia di un figlio – hanno dichiarato il presidente di Fondazione Città della Speranza, Stefano Galvanin (che sarà presente in Piazza d’Armi il 26 mattina) e la past president di Fondazione Città della Speranza, Stefania Fochesato.

La staffetta si snoderà attorno ad un percorso ad anello nel Parco Cavalieri di Vittorio Veneto, con partenza e arrivo nel Piazzale Grande Torino, dove sarà allestita anche un’area expo dedicata all’Esercito e a Città della Speranza, presente con i propri volontari.

Faranno parte di “Una squadra per la ricerca”, correndo in localitàdiverse, anche alcuni noti campioni dello sport e personaggi dello spettacolo: il nuotatore Massimiliano Rosolino, il maratoneta Gianni Poli, il primatista del mezzofondo Gennaro Di Napoli, la showgirl e presentatrice Marina Graziani, l’attore e conduttore televisivo Dino Lanaro, il cantante e musicista Red Canzian.

La staffetta potrà essere seguita sui canali social di Fondazione Città della Speranza (Facebook e Instagram) con gli hashtag: #unasquadraperlaricerca #EsercitoItaliano #CittàDellaSperanz

Blocchi del traffico dal primo ottobre Diesel Euro 4 fermi da gennaio

 LA REGIONE APPROVA LO SCHEMA DI ORDINANZA SINDACALE PER I BLOCCHI DEL TRAFFICO E LA LIMITAZIONE DELLE EMISSIONI NELLA STAGIONE INVERNALE 2020-2021

La Giunta regionale ha approvato lo schema di ordinanza sindacale-tipo per l’applicazione delle misure di limitazione delle emissioni per la stagione invernale 2020-2021. Si tratta del modello sul quale i Comuni interessati provvederanno a determinare i blocchi al traffico nei territori di loro competenza.

Dal 1 ottobre 2020 tornano i blocchi a Torino, nell’agglomerato torinese e nei comuni con popolazione superiore ai 20 mila abitanti, dove i valori limite di PM10 e del biossido di azoto NO2 siano stati superati per almeno tre anni, anche non consecutivi, nell’arco degli ultimi cinque anni. Si tratta di 37 comuni (Torino, Moncalieri Collegno, Rivoli, Nichelino, Settimo Torinese, Grugliasco, Chieri, Venaria Reale, Orbassano, Rivalta di Torino, San Maurizio Torinese, Beinasco, Leinì, Volpiano, Pianezza, Vinovo, Caselle Torinese, Borgaro Torinese, Santena, Trofarello, La Loggia, Mappano, Cambiano e Ivrea, Novara e Trecate, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Asti, Vercelli, Cuneo, Bra e Alba).

La delibera di Giunta, come quelle degli anni precedenti, stabilisce le misure strutturali e quelle temporanee. Queste ultime prevedono i livelli di allerta 1 (Arancio) e 2 (Rosso) al raggiungimento delle soglie stabilite in base all’accordo del bacino padano.

LIMITAZIONI STRUTTURALI

Dal 1° ottobre non circolano:

– Veicoli adibiti a trasporto persone e merci, alimentati a benzina, gpl e metano euro 0; diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2: blocco per tutto l’anno, festivi compresi, dalle 0.00 alle 24.00

– Veicoli adibiti a trasporto persone e merci diesel Euro 3: blocco dal 1 0ttobre al 31 marzo, dalle 8.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì

– Veicoli adibiti a trasporto persone e merci diesel Euro 4: il blocco, che avrebbe dovuto scattare dal 1° ottobre al 31 marzo è differito al 1° gennaio 2021, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30

– Ciclomotori e motocicli benzina Euro 0: dal 1° ottobre al 31 marzo, tutti i giorni, festivi compresi, dalle 0.00 alle 24.00.

LIMITAZIONI EMERGENZIALI

attive dal 1° ottobre valide tutti i giorni, festivi compresi

Livello 1 – Semaforo arancione (scatta dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo)

NON CIRCOLANO

Dalle 0.00 alle 24.00: veicoli per trasporto persone e merci alimentati a benzina, gpl, metano Euro 0; Diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2

Dalle 0.00 alle 24.00 Ciclomotori e motocicli benzina Euro 0

Dalle 08.30 alle 18.30: veicoli per trasporto persone Diesel Euro 3, Euro 4, Euro 5

Dalle 8.30 alle 18.30 (dal lunedì al venerdì): veicoli per trasporto merci Diesel Euro 3 e Euro 4

Dalle 8.30 alle 12.30 (nelle giornate di sabato e festivi): veicoli per trasporto merci Diesel Euro 3 e Euro 4

Livello 2 – semaforo rosso (scatta dopo 10 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo)

NON CIRCOLANO

Dalle 0.00 alle 24.00: veicoli per trasporto persone e merci, benzina, gpl e metano Euro 0; Diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2

Dalle 0.00 alle 24.00: ciclomotori e motocicli benzina Euro 0

Dalle 8.30 alle 18.30: veicoli per trasporto persone Diesel Euro 3, Euro 4, Euro 5

Dalle 8.30 alle 18.30 (anche sabato e festivi): veicoli per trasporto merci Diesel Euro 3 e Euro 4

Dalle 8.30 alle 12.30 (anche sabato e festivi): veicoli per trasporto merci Diesel Euro 5

Inalterate, anche per la stagione 2020-2021 le deroghe già in vigore per la stagione 2019-2020, tra cui quelle:

– per i veicoli condotti da persone con ISEE del relativo nucleo familiare inferiore ai 14.000 euro,

– ai mezzi che sono funzionali al servizio di autoveicoli definiti secondo il codice della strada (art. 54) “per trasporti specifici” e “per uso speciale” e che si muovono contestualmente ad essi,

– per i veicoli condotti da persone con oltre 70 anni di età: solo 1 veicolo per nucleo familiare e solo a condizione che non abbiano veicoli che potrebbero circolare liberamente,

– per i veicoli degli operatori economici che accedono o escono dai mercati e dalle fiere autorizzate dai Comuni e dei veicoli al servizio delle manifestazioni autorizzate.

 

L’assessore regionale in visita al Caat

L’Assessore regionale alle Partecipate Fabrizio Ricca ha visitato nella mattinata di giovedì 24 settembre scorso il CAAT (Centro Agroalimentare di Torino), accompagnato dal Presidente, ingegner Marco Lazzarino, e dal Direttore generale avvocato Gianluca Cornelio Meglio.

“La visita da parte dell’Assessore Ricca al CAAT – precisa il Presidente del CAAT Marco Lazzarino –  è nata dall’iniziativa, che ho condiviso ed apprezzato, promossa dal nostro Consigliere Carmelo Bruno, il quale rappresenta la Regione Piemonte in seno al Consiglio di Amministrazione del CAAT“.

Ad accogliere l’Assessore presso il CAAT vi era l’intero Consiglio di Amministrazione, unitamente al Collegio sindacale e alle associazioni di categoria che rappresentano i produttori agricoli e i grossisti.

“Con la sua visita – afferma il Presidente del CAAT Marco Lazzarino –  l’Assessore Ricca ha dato una testimonianza concreta del rinnovato interesse da parte della Regione Piemonte  per il nostro Centro e di questo non posso che dichiararmi soddisfatto. Il Consiglio di Amministrazione  e la Direzione sono attualmente concentrati sull’implementazione del Piano Industriale, che prevede importanti investimenti volti all’ammodernamento ed allo sviluppo del Centro. In questa prospettiva, riteniamo estremamente preziosala collaborazione con la Regione Piemonte, al fine di sostenere il settore agroalimentare, che rappresenta uno di quelli maggiormente trainanti dell’economia regionale e che ha, inoltre, dimostrato una forte resilienza durante l’emergenza Covid“.

“L’Assessore Ricca, al termine della visita – aggiunge il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – si è dichiarato aperto e disponibile ad accogliere delle proposte che gli giungano dal CAAT e ciò è stato accolto con favore da parte nostra e di tutte le associazioni di categoria presenti all’incontro. Stiamo, d’altronde, da poco uscendo da mesi assai difficili e ritengo prioritario  puntare, con coraggio, su sviluppo, innovazione e crescita; in questa prospettiva risultanoessenziali una visione condivisa ed il supporto da parte di tutti inostri soci pubblici, tra cui i più importanti sono il Comune di Torino e la Regione Piemonte.

All’ippodromo con la Fondazione Specchio dei Tempi e il circuito “Delle Stelle”

Si ritorna solo apparentemente alla normalità sabato 26 settembre all’ippodromo di Vinovo.

 

A tenerci compagnia sarà la Fondazione Specchio dei Tempi che sarà presente nel parterre con uno stand, per una raccolta fondi alla quale contribuiranno i partecipanti dell’ultima corsa del pomeriggio. Il “Premio Stelle d’Autunno per Specchio dei Tempi”, sentita sfida di trotto amatoriale senza frustino, dove al via non ci saranno i soliti driver o gentleman, ma bensì solo grandi appassionati.

 

Negli otto al via scorriamo il dottor Manuel Nicora, farmacista milanese compagno della nostra amica Carlotta D’Agostino, che ha già avuto modo di mettersi in evidenza; il giornalista Mediaset Federico Mastria, già esperto di queste tipologie di corse dove ha dimostrato di avere buone mani; l’ex Sindaco di Montecatini, Beppe Bellandi, super esperto del circuito; l’ex campione italiano, europeo ed intercontinentale di boxe Alberto Servidei; il creatore del “Circuito Delle Stelle” Alberto Foa; il toscano Riccardo Del Papa; l’ex vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera, onorevole Edoardo Fanucci e l’unica donna al via Denise Trinca. Una di quelle corse dove il divertimento mischiato alla passione creano un cocktail perfetto.

Per quanto riguarda Specchio dei Tempi, non pensiamo ci sia bisogno di presentazioni, è una Fondazione sostenuta dalla comunità de “La Stampa” e da migliaia di donatori in tutto il mondo, negli anni si è sempre distinta per la trasparenza dei loro buoni propositi, ricchi di tanta umanità.

I Driver si “tasseranno” con un obolo per Specchio dei Tempi, per una donazione che sarà integrata dall’intervento di HippoGroup Torinese S.p.A. organizzatrice dell’evento.

A seguire, al termine del convegno, tutti in tribuna, per degustare il giro pizza del Fil-Hippo’s Restaurant dove vi aspettiamo prenotando al numero 3331081017.

Il programma delle corse, che inizierà attorno alle ore 16, vedrà come sempre otto gare in programma, dove la più remunerativa sarà la sesta riservata ai due anni, con ben quattro su dieci partecipanti, al debutto.

Quando a Susa l’imperatore fuggì di notte vestito da servo

Verso la fine di settembre la vendetta del Barbarossa fu drastica e Susa venne rasa al suolo. Nel 1174, di ritorno in Italia per la quinta volta, Federico I valicò il Moncenisio e si fermò davanti alla cittadina ai piedi dei valichi alpini. La guardò dall’alto meditando la vendetta per l’umiliazione subita sei anni prima dai segusini. In realtà sapeva già come comportarsi, con la massima crudeltà.

Ma cosa accadde all’imperatore Federico I, il celebre Barbarossa, di passaggio a Susa, in quella notte ai primi di marzo del 1168? Il sovrano germanico rischiò addirittura la vita, ventidue anni prima di morire annegato in un fiume in Turchia. Si allarmò talmente tanto che sei anni più tardi tornò a Susa e la distrusse. É un episodio poco conosciuto e curioso delle spedizioni militari dell’imperatore in Italia e avvenne alla fine della quarta discesa in Italia.

È probabile che nella narrazione a noi pervenuta non manchi un po’ di fantasia ma la vicenda dimostra che il rientro in patria del Barbarossa fu tutt’altro che semplice e rischiò di trasformarsi in tragedia, proprio a Susa. I segusini stavano per catturare il Barbarossa e mettere in fuga il suo esercito. Nel marzo di quell’anno si stava concludendo nel peggiore dei modi la quarta spedizione di Federico I in Italia. La notizia della caduta del presidio militare di Biandrate, nei pressi di Novara, colpì molto l’umore di Federico che con la sua armata si stava ritirando dall’Italia. La rabbia per quanto accaduto fu talmente grande che, accampato vicino a Susa, ordinò una rappresaglia che scatenò l’ira dei segusini. Fece impiccare a un albero, su un colle poco sopra il borgo, un nobile cittadino di Brescia catturato un anno prima e tenuto prigioniero insieme a tanti altri detenuti che sarebbero finiti nei territori germanici. Il cadavere fu mostrato per giorni, appeso all’albero, agli abitanti di Susa. Appena appresa la notizia i bresciani si vendicarono subito e uccisero alcuni soldati imperiali catturati a Biandrate. La crudeltà dell’imperatore scatenò una rivolta, i segusini si ribellarono e cercarono di impedire la partenza dell’imperatore attraverso le Alpi. Federico, preoccupato di fare una brutta fine, fece ricorso all’inganno. Un cavaliere prese il suo posto: gli assomigliava per il fisico, per il colore rosso della barba e per i capelli ramati. Vestiva l’uniforme imperiale e nessuno si accorse di nulla. Visto da una certa distanza poteva essere proprio l’imperatore. Federico I invece fuggì da Susa di notte travestito da servo e accompagnato da un fedelissimo teutonico, lasciando stranamente l’imperatrice Beatrice di Borgogna a Susa alla quale fu poi permesso dagli abitanti di partire e raggiungere il Moncenisio. Un gesto assai nobile poiché la donna avrebbe potuto essere consegnata alla Lega Lombarda, ai nemici di Federico. Scoperto il raggiro i segusini si misero il cuore in pace e rinunciarono ad attaccare l’esercito germanico. Nella quinta discesa in Italia l’esercito di Federico I giunse nuovamente a Susa negli ultimi giorni di settembre del 1174, sei anni dopo la rocambolesca fuga dal borgo valsusino. L’imperatore non vedeva l’ora di vendicarsi: a Susa era stato umiliato e costretto alla fuga. Colse di sorpresa gli abitanti che, temendo una rappresaglia per quanto avvenuto nel 1168, si rifugiarono nella parte alta della cittadina e da lì scagliarono sulle truppe tedesche massi e pietre in grande quantità ma le conseguenze sui nemici furono molto modeste. A quel punto, vista la situazione, il Barbarossa decise di incendiare Susa dopo aver allontanato la popolazione.

Filippo Re

Lavazza riapre le porte della sua sede e ospita il Turin Coffee Festival

Un weekend per restituire Nuvola alla città

Il cuore pulsante dell’azienda riapre le porte al pubblico ospitando le iniziative del Turin Coffee Festival, accogliendo nel Museo Lavazza, in un’area dedicata, la macchina ISSpresso rientrata dallo Spazio e inaugurando una mostra celebrativa di Qualità Rossa.

 

Torino, 22 settembre – A partire dal weekend del 26 e 27 settembre Nuvola Lavazza e Museo Lavazza riaprono al pubblico, con tante novità nell’allestimento del Museo pensate per restituire al quartiere Aurora e a tutta la città di Torino l’offerta culturale di uno dei musei d’impresa più apprezzati in Italia. Numerose le iniziative che animeranno il cuore pulsante dell’azienda per offrire ai torinesi, e non solo, un’esperienza di intrattenimento ricca e stimolante. Nuvola sarà inoltre il palcoscenico del programma del Turin Coffee Festival.

LE ATTIVITA’ NEL MUSEO

Lavazza, che lo scorso aprile ha raccolto l’invito lanciato dalla campagna #iorestoacasa del MiBACT e dell’associazione Museimpresa aprendo virtualmente i contenuti esclusivi dell’Archivio Storico, punta ancora sull’innovazione presentando il progetto di audioguide per il Museo, con le stories di Instagram e il lancio del nuovo profilo @lavazzamuseo su Instagram. I visitatori potranno seguirlo e attivare le stories in highlights sul feed in corrispondenza delle apposite grafiche che saranno presenti nel percorso espositivo. Potranno così fruire di una visita guidata al percorso espositivo gratuitamente e direttamente dai loro smartphone. La voce delle Audioguide sarà quella del noto speaker radio-televisivo Federico Russo.

Nell’area Piazza del Museo Lavazza sarà protagonista la macchina originale ISSpresso, la prima macchina a capsule studiata da Lavazza e Argotec in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana per la stazione spaziale internazionale. Nel corso delle missioni Futura del 2015 e Vita del 2017 ISSpresso ha permesso ogni giorno a Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio, e successivamente a Paolo Nespoli di gustare l’autentico espresso italiano a 400 chilometri di distanza dalla Terra. Un video emozionale farà rivivere il momento in cui Samantha Cristoforetti gustò il suo primo espresso Lavazza nello spazio, grazie a quello che è un vero gioiello tecnologico e ingegneristico in grado di erogare il caffè anche in assenza di gravità.

Nell’area Atelier del Museo sarà inoltre completata l’esposizione dei Calendari Lavazza partendo dall’esordio, nel 1993, fino all’edizione dell’anno in corso, firmata da David LaChapelle.

Nel “Books & Kids corner”, posizionato nell’atrio di Nuvola, anche i più piccoli troveranno attività pensate per loro: verranno presentati i libri del Museo Lavazza, nati dalla collaborazione con la casa editrice Franco Cosimo Panini, “TOward 2030: what are you doing?” e “Come nasce il caffè”, ai quali sono collegati i laboratori didattici dal titolo “Disegna il tuo murales” e “Il viaggio del caffè”. Ogni bambino riceverà un diploma di partecipazione. L’illustratore Mattia Simeoni sarà presente sabato pomeriggio e domenica mattina per l’appuntamento firmacopie.

LE ATTIVITA’ IN NUVOLA

Nell’Atrio di Nuvola, si celebrerà il 50° anniversario del marchio e della miscela Qualità Rossa. I visitatori potranno degustarla nell’area Tasting del Museo Lavazza, insieme alla nuova esclusiva miscela Heritage Blend, ispirata alle ricette originali del fondatore Luigi Lavazza risalenti ai primi anni ’30 e custodite nei quaderni dell’Archivio Storico Lavazza. Lo Store del Museo avrà un allestimento interamente dedicato a Qualità Rossa, offrendo ai visitatori una selezione di oggetti iconici in edizione speciale per il 50° anniversario.

La Piazza Verde di Nuvola ospiterà il Turin Coffee Festival con seminari e workshop, cooking session e cocktail show durante i quali Chef, Pastry Chef e Bartender prepareranno piatti e drink a base di caffè. Ci saranno momenti dedicati allo yoga e al racconto dei benefici del caffè nella pratica dell’attività sportiva. Alcune delle iniziative coinvolgono partner dello stesso quartiere Aurora.

TOUR GUIDATI

Durante il weekend i visitatori potranno inoltre partecipare, in piena sicurezza e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie in vigore, sia ai tour guidati del Museo Lavazza e dell’Area Archeologica all’interno di Nuvola, che a quelli in città, alla scoperta delle opere di street art del progetto TOward2030 e delle Caffetterie storiche del centro di Torino.

INFORMAZIONI

Tutte le attività in programma verranno svolte nel rispetto delle norme anti-Covid.

Per prenotazioni e per visionare il programma completo: https://www.lavazza.it/it/museo-lavazza/calendario-eventi/opening-museo-lavazza.html.

Le attività sono a titolo gratuito con prenotazione obbligatoria:

Turin Coffee Festival: https://www.turincoffee.it/appuntamenti-lavazza-2020

Museo Lavazza: tel. 011 217 9621 oppure scrivere a info.museo@lavazza.com

                Seguiteci anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram @Lavazzamuseo.

La Granfondo si avvicina

La Granfondo Internazionale Alassio si avvicina a grandi passi: domenica 18 ottobre si svolgerà sulla riviera ligure una delle manifestazioni più amate dai cicloamatori.

Questa stagione così strana, condizionata dal Covid-19, si era aperta proprio in Liguria, in quanto nel mese di febbraio si è svolta la Granfondo Internazionale Laigueglia Lapierre, uno dei primi e ultimi appuntamenti prima del lockdown.

Adesso, però, è tempo di rimboccarsi le maniche: il GS Alpi è pronto a fornire ai ciclisti una manifestazione nel pieno rispetto delle norme anti contagio, prendendo tutte le accortezze che sono state inserite nei regolamenti delle manifestazioni amatoriali, come il distanziamento sociale, l’uso della mascherina, la misurazione della temperatura, l’autocertificazione e il cibo fornito in porzioni monodose.

Granfondo Alassio si snoderà lungo due percorsi, uno di 65 km e l’altro di 106 km. La scelta di inserire due percorsi nasce dal fatto che il comitato organizzatore vuole permettere a tutti di pedalare, sia a coloro che sono riusciti ad allenarsi durante questo periodo senza gare sia a coloro che hanno pedalato di meno, ma che non vogliono rinunciare a vivere una bellissima giornata in bicicletta con percorsi che lambiscono sia il mare che le montagne liguri.

Come da tradizione per questa gara, di pianura ce ne sarà davvero poca. La partenza è prevista per le ore 9:30 da Corso Dante Alighieri ad Alassio. Entrambi i percorsi prevedono l’arrivo in salita al Santuario di Madonna della Guardia, salita che è terreno di allenamento per molti ciclisti che scelgono la Liguria per allenarsi. Dopo l’arrivo si scenderà ad Alassio per il pranzo finale e le premiazioni conclusive.

Tutte le informazioni sui percorsi, la tabella di marcia, l’altimetria e i moduli per l’iscrizione sono disponibili sul sito internet https://www.granfondoalassio.it

Casa: i torinesi e i piemontesi giovani vogliono abitare nei trilocali

L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le Agenzie Tecnocasa e Tecnorete in Piemonte evidenzia che nel secondo semestre del 2020 l’81,1% degli acquisti ha riguardato l’abitazione principale, il 15,2% la casa ad uso investimento ed il 3,7% la casa vacanza.

In Piemonte chi compra l’abitazione per viverci sceglie principalmente i trilocali (27,8%) seguiti da abitazioni indipendenti e semindipendenti (23,8%), e a breve distanza dai quadrilocali (22,9%).

Le tipologie più compravendute in Regione sono i trilocali (26,9%) e le soluzioni indipendenti e semindipendenti con il 22,8%.

Il 54,7% degli acquirenti in Piemonte ha un’età compresa tra 18 e 44 anni, il 21,2% ha un’età compresa tra 45 e 54 anni, mentre percentuali più basse si registrano nelle fasce più alte di età.

Nella prima parte del 2020 nel 71,4% dei casi l’acquisto è stato concluso da coppie e coppie con figli, mentre nel 28,6% dei casi si trattava di single.

In Piemonte gli acquirenti sono lavoratori dipendenti nel 71,1% dei casi, seguono con percentuali più basse i pensionati (10,3%) ed i professionisti (8,0%).

Analizzando le compravendite dal lato del venditore, nel primo semestre del 2020 la maggior parte delle persone ha venduto per reperire liquidità (44,0%), seguita a breve distanza da coloro che hanno venduto per migliorare la qualità abitativa (43,9%) ed infine da chi si è trasferito in un altro quartiere oppure in un’altra città (12,1%).

La ripartenza è in salita

Il buontempone Beppe Grillo propone che in democrazia il voto sia sul web e i parlamentari vengano scelti sorteggiando.

Se l‘avesse detto in un suo spettacolo verrebbe pure voglia di ridere. Peccato che lo abbia detto in una riunione con il presidente del Parlamento Europeo e viene solo voglia di piangere pensando alla nostra figura barbina come italiani. Povero Nicola Zingaretti che appena vinte le elezioni deve vedere simile ed angosciante spettacolo. Matteo Salvini comincia a riflettere e comunica ai suoi che è stanco di fare comizi in giro per l‘Italia. Sono più di tre anni e c‘è un limite a tutto. Emblematico il caso della Valle d’Aosta. Lega partito maggiormente votato in Regione, non va al ballottaggio ad Aosta.
Sintesi: vittoria di Pirro. Anche il clima in Regione Piemonte non cambia. Al Governatore Cirio tutti (politicamente) tirano la giacchetta e lui non sa che pesci prendere diviso tra leghisti, in discesa, e Fratelli d’Italia in ascesa. Mi sa Che è come i buoi che tirando da parti oppose  lacerano chi è stato preso in mezzo. Comunque l’albese Cirio, forse ha salvato l‘aeroporto di Levaldigi  con l’accordo con i tedeschi. Buon per loro basti, che non lo facciano a scapito di Caselle e di una boccheggiante Torino. Mizzica, la Fiat riprende a produrre. Non più cassa e superati i contratti di solidarietà. Auto elettrica a Mirafiori e 20 apprendisti assunti.

Ogni tanto qualche buona notizia. Poco ma cerchiamo (con difficoltà) di essere ottimisti.
Subito controbilanciata dai fatti assolutamente negativi: le infrastrutture ferme e la De Michelis Ministra non propone nessun commissario Tav. Mamma mia, 13 di mesi di questo governo passati per nulla e la Castelli? Lei pensa a Roma e alla rielezione della Raggi con l’appoggio del PD. Altra fregnaccia. Mai come quella del suo capo Grillo. Diciamola cosi. Si attesta al secondo posto. Non credo che Di Maio e   Toninelli la possono raggiungere. E la nostra Chiaretta? Si dice in giro che vorrebbe fare la Ministra. Mi sa che tra il dire il fare c’è di mezzo il mare. Ci sarebbero due possibilità.  Rimpasto molto difficile ed elezioni anticipate, direi fortemente da escludere.

Nei pentastellati tutto si è squagliato tranne che i gruppi delle Camere. Se si votasse il 95 % dovrebbe trovarsi un altro lavoro. Durissimo per tutti e  in particolare per loro. La Casaleggio Associati è già  in crisi perché molti non versano più il mensile. Concretamente si terranno tutti i soldi possibili per affrontare tempi più bui.  La ripartenza è in salita. Politicamente, socialmente ed economicamente. In alto mare la riforma elettorale. Frenano sulla modifica dei Decreti Sicurezza. Sul Mes  manco vogliono sentirne parlare.  Sta cominciando, più precisamente ricominciando, il gioco di  equilibrio per galleggiare. Il Presidente Conte rincuora  tutti con lunghe interviste dove parla tanto e dice poco. Fa invidia ai dorotei di antica memoria.

Del resto la scuola levantina si riconosce subito. Niente da dire, per Nicola Zingaretti dura come il ferro. Ci si mette anche l’ Europa con il cosiddetto superamento del Trattato di Dublino sull’immigrazione. Anche qui tante parole e fatti nessuno. In via teorica sarebbe facile. Una volta sbarcati i profughi vengono ricollocati sulla base di parametri ben precisi. Gli Stati che si oppongono non hanno più i contributi europei. Ma si sa  che semplicità e logica non fanno più parte delle nostre vite.
Concretamente a Torino come a Roma e come in Europa si continua nel navigare a vista.

Patrizio Tosetto

Piloti di business

Mondo aeronautico e business si sono incontrati nel seminario promosso dal CDVM

Il mondo aeronautico ed il business costituiscono, in effetti, realtà non così lontane tra loro, come potrebbero sembrare all’apparenza. A dimostrarlo è stato l’appuntamento promosso dal CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing dell’Unione Industriale di Torino ): “Piloti di business”, il seminario tenuto da I-fly Simulator e MetàHodos presso il simulatore di volo di Torino, lo scorso 19 settembre.

“Si è trattato – spiega il presidente del CDVM il Antonio De Carolis – di una sessione pratica  in cui è stato impiegato un simulatore di volo, che ha permesso di scoprire le analogie presenti tra il mondo del business e quello aeronautico, quando si parla di Conduzione esperta e Gestione degli imprevisti. Affiancati da un pilota professionista, i partecipanti hanno potuto sedersi in una vera cabina di pilotaggio e condurre virtualmente un aeromobile, il Boeing 737, simulando in modo realistico un volo ed una potenziale situazione di avaria”.

“I partecipanti  – aggiunge il Presidente De Carolis – sono stati messi di fronte ad una situazione di forte stress e di grande responsabilità, molto simile a quella che un manager o un imprenditore vivono nel loro percorso professionale.  L’esperienza, sicuramente coinvolgente, è  proseguita con un’interessante attività di gruppo utile a riflettere sul problema gestito, sui rischi affrontati ( fortunatamente solo simulati ), su comportamenti tenuti, sulle decisioni prese”.

Un modo diverso per apprendere e razionalizzare tecniche di approccio è gestione delle problematiche  in un ambiente dove, nonostante  la forte componente tecnologica, è sempre l’uomo ad essere il protagonista.

Mara Martellotta