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Il basket torinese contro il bullismo

Il basket piemontese si stringe in un forte abbraccio nella lotta contro il bullismo. Lo farà in memoria del proprio conterraneo Michele Ruffino, a tre anni dalla tragedia che ha messo in ginocchio non solo una famiglia, ma l’intera collettività.

Domenica 7 marzo, le squadre piemontesi della Lega Nazionale Pallacanestro campionato di Serie A2 “Old Wild West” e le rispettive avversarie, scenderanno in campo indossando una tshirt celebrativa in ricordo del caro Michele. Un gesto dal forte impatto sociale ed emotivo, che ci si auspica possa essere preso ad esempio da altre realtà ad ogni latitudine, perché il bullismo va estinto ovunque.

Il messaggio sarà recapitato in contemporanea sui parquet delle tre sfide in programma: Edilnol Pallacanestro Biella e Novipiù JB Monferrato si affronteranno nel derby del Forum, mentre Reale Mutua Torino e Bertram Tortona saranno ospiti rispettivamente di Staff Mantova e Tezenis Verona.

La commovente e struggente storia di Michele Ruffini è stata portata sulla scena nazionale dall’inchiesta di Chi l’ha visto? per non dimenticare un ragazzo ucciso dal bullismo nel febbraio di 3 anni fa. Il grido di aiuto di mamma Maria Catambrone Raso e della sorella Jessica Ruffino non può rimanere ancora inascoltato.

Il movimento “Frena il Bullo” è sempre a sostegno di “Miky Boys – Associazione contro il bullismo” ed è unica la convinzione che a livello mediatico sia fondamentale che la vicenda di questa famiglia non venga dimenticata per evitare di avere nuovi Michele da piangere.

È con queste premesse che prende corpo l’iniziativa di domenica 7 marzo, che raccoglie il grido d’aiuto lanciato da mamma Maria: “Giustizia per mio figlio Michele, aiutatemi. Non si può morire a 17anni per mano dei bulli. Faccio un’appello a chi può e deve intervenire: datemi risposte, sono tre anni che Michele non c’è più e tutto tace. Faccio una domanda. Se fosse stato vostro figlio?”.

Rivalità sportiva e classifiche a parte, i club promotori di questa battaglia contro il bullismo giocheranno tutti per lo stesso risultato, consapevoli che uniti si vince. Ecco le testimonianze.

Luca Infante, giocatore Staff Mantova: “Il bullismo è un fenomeno sociale purtroppo molto frequente nell’era moderna! Secondo me lo sport potrebbe far tanto per cercare di aiutare sia le persone colpite che chi produce violenza! Insegnare a stare insieme in un gruppo soffermandosi sull’uguagliqnza di tutti… rispettando la persona e le regole della convivenza comune! Lo sport contro il bullismo!”.

Renato Nicolai, Amministratore delegato Reale Mutua Basket Torino: “Abbiamo subito aderito a questa iniziativa insieme alle altre società, speriamo che serva a portare ancora di più alla luce questo problema, ormai troppo presente nella società. Siamo contro il bullismo, in ogni sua forma. E’ un nemico terribile che insieme vogliamo e dobbiamo sconfiggere”.

Alessandro Giuliani, General Manager Tezenis Verona: “Abbiamo accettato volentieri di appoggiare questa iniziativa. Lo sport deve farsi carico di lanciare messaggi forti come quello della lotta al bullismo, un tema da affrontare con la massima attenzione a tutti i livelli. Indosseremo delle maglie personalizzate prima della partita, in memoria di Michele Ruffino, unendoci in un simbolico abbraccio alla famiglia”.

Ferencz Bartocci, General Manager Bertram Derthona Basket: “Miky é nei nostri cuori dall’istante che Corrado Neggia ha parlato con me e coach Marco Ramondino, raccontandoci la sua storia. Come Società siamo molto attivi per arginare e sconfiggere qualsiasi atto di bullismo, anche per quello che riguarda il mondo social. Simbolicamente ci sentiamo nuovi amici di Miky, lottando concretamente ogni giorno per un mondo migliore”.

Giacomo Carrera, General Manager Novipiù JB Monferrato: “La storia di Miky è, purtroppo, l’esempio concreto di quanto questo problema sia radicato nella nostra società. Il nostro Club è da sempre attivo nel combattere il bullismo, soprattutto nelle sue nuove forme che stanno emergendo in questi anni con i social network. Il bullismo va sconfitto insieme, lottando giorno dopo giorno”.

Corrado Neggia, speaker Edilnol Pallacanestro Biella: “Quello che in cuor mio provo contro il bullismo l’ho già espresso direttamente alla mamma di Miky, che considero un fratellino, come sono certo lo sia di tutti noi. Ringrazio il mio club, tutti indistintamente, per la consueta sensibilità. Ringrazio con vigore tutte le persone contattate che senza indugi hanno aderito ad un’idea che ora è realtà. L’unione fa la forza, bullismo non hai scampo”.

“Basta gridare ‘al lupo, al lupo!'”

QUA LA ZAMPA  Un Tavolo di confronto con il Garante dei Diritti degli Animali della Regione Piemonte per fermare le continue richieste di abbattimenti dei lupi

Il “Tavolo Animali & Ambiente”, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE Piemonte, LIDA, LIPU, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, ha richiesto ed ottenuto un Tavolo di Confronto Permanente con il Garante dei Diritti degli Animali della Regione Piemonte, il Dott. Enrico Moriconi.
Nei primi due incontri, tenutisi online, è stata messa a punto la campagna “BASTA GRIDARE AL LUPO AL LUPO” per salvare il lupo dal rischio di abbattimenti.

Nel secolo scorso i lupi italiani sono arrivati sull’orlo dell’estinzione ma fortunatamente, negli anni ‘70, è stato loro riconosciuto lo status di “specie particolarmente protetta”. Questo ha consentito un parziale e naturale ripopolamento delle montagne, ma la specie non è ancora del tutto fuori pericolo.
La presenza del lupo è sinonimo di un ecosistema sano ma si sono verificati, e si verificano tuttora, conflitti con l’allevamento zootecnico allo stato brado, tanto che recentemente sono purtroppo emerse di nuovo posizioni in favore dell’abbattimento di tale animale.

Ricordiamo che sono stati investiti fondi pubblici europei per il progetto “Life Wolfalps EU”, che ha come obiettivo la convivenza tra il lupo e le attività economiche dell’uomo in montagna. La Regione Piemonte dovrebbe promuovere le attività di prevenzione alla predazione, garantire in tempi brevi i rimborsi per gli animali predati e l’assistenza veterinaria.

Una società civile deve trovare una adeguata convivenza a tutela del lupo e dei pastori.

Pertanto, il “Tavolo Animali & Ambiente” chiede al Ministro della Transizione Economica, Roberto Cingolani, al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ed al suo Vice, Fabio Carosso, ciascuno per la parte di propria competenza :
– il pieno supporto al progetto “Life Wolfalps EU”, in particolare alle strategie per assicurare una convivenza stabile tra il lupo e le attività economiche tradizionali;
– il sostegno ad un piano nazionale di conservazione e gestione del lupo che non preveda abbattimenti;
– l’organizzazione di incontri con le comunità locali di cittadini, in collaborazione con le Provincie piemontesi, la Città metropolitana di Torino ed i Sindaci, per promuovere una cultura scientifica e corretta della convivenza con gli animali selvatici, anche nelle scuole, con la partecipazione di rappresentanti delle associazioni per la tutela degli animali e dell’ambiente.

La campagna “BASTA GRIDARE AL LUPO AL LUPO” è già iniziata con il lancio della omonima petizione, sia cartacea che online. È prevista poi una conferenza stampa sull’argomento, con la partecipazione di vari esperti, nonché presidi davanti alla sede della Regione Piemonte, tavoli di informazione e di raccolta firme e distribuzione di volantini informativi in tutta la Regione.

Per aderire alla petizione online: www.change.org/p/basta-gridare-al-lupo-al-lupo

Per il “Tavolo Animali & Ambiente”
Marco Francone
Resp. LAV Piemonte

I bimbi delle elementari imparano a fare impresa

Si è conclusa nella scuola Italo Calvino la  prima edizione di “Impresa… Elementare!”, il progetto ideato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino con un programma di 24 lezioni per imparare a  far diventare realtà i propri sogni. Da subito la seconda edizione alla scuola Collodi di Torino… Covid permettendo. 

 

 Utilizzo del denaro, nozioni di finanza, identità e obiettivi dell’imprenditore, come si definiscono clienti e competitor, cos’è la negoziazione, come gestire le risorse ambientali, cos’è in coding e infine come si possono realizzare i proprio sogni in ambito aziendale.

Sono tutti argomenti oggetto delle 24 lezioni, definiti “game”, affrontati dai bambini di 3° e 4° elementare della scuola Italo Calvino di via Zumaglia a Torino, che lo scorso 3 marzo hanno completato il programma di “Impresa… Elementare!”, il progetto ideato e organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e Banco Azzoaglio, con il patrocinio del Comune di Torino e con il supporto tecnico di alcune aziende partner, per far sviluppare e accrescere nei bambini dai 6 agli 11 anni, attraverso attività ludiche e di ragionamento, alcuni concetti basilari e capacità imprenditoriali utili e necessari nella loro vita professionale.

Era il 19 dicembre del 2019 quando è iniziato il primo game e per la prima volta i giovanissimi alunni hanno potuto apprendere le nozioni e i concetti propedeutici all’attività imprenditoriale direttamente dai protagonisti del settore, giocando, sperimentando, confrontandosi e ragionando in team. Poi al quarto “game” l’inevitabile stop dovuto al dilagare della pandemia.

A un anno e mezzo da quella prima lezione si è chiusa questa esperienza che ha lasciato nei bambini tanto entusiasmo e l’immenso desiderio di lanciarsi presto nel mondo delle imprese: chi vuole fondare un’agenzia di investigatori privati, chi punta a un’azienda che produce videogiochi educativi per tutte le età, chi sogna di diventare un documentarista e realizzare filmati con animali selvaggi, e chi, infine, vuole creare una casa di produzione cinematografica.

Si è conclusa questa bella esperienza, nuova per tutti, di far emergere ed estrapolare dai bambini delle elementari quelle attitudini e competenze che già hanno: il problem solving, la negoziazione, la creatività, lo spirito d’iniziativa, la capacità decisionale, il lavoro in team, attraverso attività ludiche da svolgere in classe. La loro risposta è stata entusiasmante e ci ha davvero resi felici e soddisfatti dell’impresa. La grande novità è stata inserire nel programma alcuni concetti di base dell’educazione finanziaria, come per esempio comprendere il denaro, il suo uso e funzionamento, che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione di esperti del Banco Azzoaglio”.

Alberto Lazzaro, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’U.I. Torino

 

“È stato un onore venire coinvolta nel progetto del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino ideato in via sperimentale per i bambini delle elementari. Prender parte attivamente alla divulgazione della cultura finanziaria è da sempre per il Banco Azzoaglio un focus di grande importanza per garantire ai giovani la conoscenza necessaria per entrare nel mondo dell’imprenditoria e del lavoro, con la consapevolezza di poter essere imprenditori sia di se stessi che di un’impresa. E’ motivante accompagnare i più piccoli lungo il percorso per la creazione dei loro sogni, con positività e fiducia nelle loro aspirazioni.”

Elena Ramondetti Banco di Credito P. Azzoaglio Spa

Il programma di questa prima edizione si è concluso dopo 24 lezioni tenute dai Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino e concordate insieme con il Dirigente dell’Istituto, che non ha dovuto sostenere alcun costo per la partecipazione. Il programma della seconda edizione prevede da subito l’avvio di un nuovo ciclo di game presso la scuola Collodi di Torino e vuole rappresentare per i nuovi bambini proprio ciò che un imprenditore fa quotidianamente nella propria azienda, puntando al perfezionamento continuo delle sue competenze e di quelle dei suoi collaboratori e al miglioramento degli ambienti interni condivisi dai dipendenti. Ma perché riparta il progetto dovranno essere aperte le scuole e dipenderà inevitabilmente dall’andamento del contagio da Covid.

Ipb Brandizzo, Costanzo: “Prolungamento cassa covid buona notizia”

Ho partecipato al presidio dei lavoratori della Ipb di Brandizzo, la storica azienda che da 50 anni opera nel settore della costruzione stampi nel settore automotive e che nel suo stabilimento nel Torinese occupa 69 dipendenti. La proprietà ha comunicato loro la scorsa settimana la cessata attività per lo stabilimento, motivata  con una perdurante mancanza di ordini e conseguenti perdite economiche.

Le competenze professionali di tutti i dipendenti Ipb sono alte, e va considerato il fatto che in Piemonte sono pochissimi gli insediamenti produttivi rimasti in grado di avvalersi delle loro prestazioni, dunque si tratta di un patrimonio da non disperdere. Si pensi che una decina di anni fa era stata aperta una sede in Polonia da IPB e i lavoratori del sito di Brandizzo erano andati sul posto per formare i dipendenti polacchi, mentre al momento non ci sono più rapporti tra le due sedi e le attività si sono parzialmente differenziate.
L’azienda ha deciso di accedere alla Cigs per cessazione dell’attività, unica soluzione a costo zero, e intende prima attuare il piano di riparto dei debiti con le aziende e poi procedere con con la cessazione dell’attività e i licenziamenti.
È dunque necessaria l’apertura urgente di un tavolo in Regione Piemonte, anche alla luce del fatto che l’azienda ha usufruito negli anni di incentivi statali per l’acquisizione di macchinari, impianti, e attrezzature nuovi di fabbrica.
Inoltre c’è un altro elemento da considerare con attenzione: è notizia di ieri la proroga della cassa-Covid fino al 30 giugno 2021. Una notizia indubbiamente positiva, che apre uno spiraglio concreto per la proprietà Ipb, che non potrà essere ignorato dal momento che cambiando la causale della cassa e usufruendo dunque di quella per Covid, i costi verrebbero abbattuti e si potrebbero rinviare i licenziamenti.
Segnalo infine che molte agenzie interinali del territorio richiedono profili con le competenze acquisite negli anni dai dipendenti IPB, quindi si dovrebbe valutare l’avviamento di un altro tavolo parallelo per verificare se ci siano attori industriali sul territorio interessati all’acquisizione di questa fetta di mercato, ed eventualmente ad assorbire dipendenti qualificati, anche attraverso una formazione che li renda spendibili per produzioni differenti

Vaccini, Salizzoni: “Coinvolgere medici e infermieri over 70”

Il vice Presidente del Consiglio regionale: “Con medici e infermieri impegnati a fronteggiare il Covid19, mancano i vaccinatori. La Regione valuti il coinvolgimento del personale in congedo, se vaccinato. Pronto a rendermi disponibile”

 

“Di fronte al peggioramento della situazione epidemiologica in Piemonte, è prioritario accelerare la campagna vaccinale. Le principali criticità stanno nei ritardi delle forniture e nella complessità logistica ed organizzativa, ma anche nella capacità di somministrazione che è in evidente affanno. Mancano i vaccinatori. Un problema che diventerà sempre più evidente nella prosecuzione della campagna vaccinale, soprattutto quando arriveremo alla vaccinazione di massa della popolazione. Il tema dei vaccinatori è stato sollevato durante i lavori della IV Commissione in Consiglio regionale. Il nostro sistema sanitario si trova a dover reggere su quattro fronti: i vaccini, i tamponi, l’assistenza dei malati Covid19 con la pressione sugli ospedali in aumento causa terza ondata, infine garantire le attività urgenti e riattivare attività ambulatoriali, esami e visite, a oggi di fatto sospese in gran parte dei presidi sanitari.  Pertanto, credo sia urgente e necessario verificare la possibilità di coinvolgere nella campagna vaccinale medici ed infermieri over 70, ora in congedo, ovviamente esclusivamente se vaccinati e su base volontaria. Queste persone potrebbero offrire un grande contributo, soprattutto quando si aggiungeranno nuovi centri vaccinali, penso ad esempio le farmacie. Auspico che la Regione Piemonte voglia valutare con attenzione questa ipotesi. Se così sarà, sono disponibile a tornare ad indossare il camice e fare la mia parte».

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Mauro SALIZZONI, vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte

Nuoto, un’altra medaglia a Trieste

Allora, andiamo con ordine.  Sono due le medaglie che, in questa seconda giornata di Campionati Italiani Invernali Open di Tuffi a Trieste Eduard Timbretti di Blu 2006 Torino si è conquistato.

Prima una medaglia di bronzo nella finale Trampolino 3 metri (1° Lorenzo Marsaglia di Marina Militare/Circolo Canottieri Aniene con punti 416,70, 2° Andreas Larsen di Fiamme Oro/Circolo Canottieri Aniene con punti 363,85, 3° Eduard Timbretti con punti 356,00). Poi è arrivata la medaglia d’oro nella finale Piattaforma Sincro Maschi insieme ad Andreas Larsen di Fiamme Oro/Circolo Canottieri Aniene con punti 416,70 (2i Maicol Verzotto di Fiamme Oro/Bolzano Nuoto con il fratello Jiulian Verzotto di Carabinieri con punti 309,21, 3i Riccardo Giovannini e Flavio Centurioni di Fiamme Oro con punti 259,86). E’ toccato a Claudio Leone, allenatore di Blu 2006 Torino, l’onore di presenziare alla cerimonia di premiazione e visibile è stata l’emozione e l’entusiasmo per questi importanti successi sportivi.

Fuori orario: Bar chiuso per 5 giorni, titolare sanzionato

Sono circa le 18.30  in via Onorato Vigliani quando la pattuglia del commissariato Barriera Nizza nota all’esterno di un bar numerose persone intente a consumare bevande alcoliche.

I poliziotti controllano l’attività, appurando la presenza di avventori anche all’interno dell’esercizio, riuniti intorno ad un tavolo impegnati in una conversazione. Alla luce dei fatti, è stata disposta la chiusura provvisoria della durata di 5 giorni ed il titolare sanzionato per aver effettuato attività di somministrazione nonostante il Piemonte sia stato dichiarato zona Arancione con decreto del Ministero della Salute.

Dà in escandescenze dopo la discussione con la compagna

Arrestato dalla Polizia per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale

Domenica sera gli agenti del Commissariato Centro stavano pattugliando l’area di competenza quando hanno notato una coppia discutere animatamente all’interno di un’autovettura in movimento così hanno pensato di procedere ad un controllo per assicurarsi che fosse tutto a posto. L’auto imboccava il controviale di corso Regina Margherita e in quest’occasione tamponava un veicolo in sosta, ma ciò nonostante l’uomo alla guida non arrestava la marcia. Quando i poliziotti hanno fermato il veicolo si sono resi immediatamente conto che il guidatore era sotto l’effetto di abuso di alcool, questo palesato dall’alito vinoso, dai toni di voce alti e dal fatto che una volta uscito dall’abitacolo barcollava su se stesso. L’uomo si è rifiutato più volte di sottoporsi ad esame con etilometro e quando la compagna lo ha invitato a calmarsi quest’ultimo l’ha aggredita verbalmente e quando la donna, visibilmente scossa, ha provato ad allontanarsi da lui, l’uomo l’ha abbracciata forte tirandola e stringendola a sé per poi darle un morso sulla guancia. Gli agenti sono immediatamente intervenuti mettendo in sicurezza la signora e quando quest’ultima ha manifestato di non voler rientrare a casa con il compagno e di volerlo lasciare a causa della sua forte gelosia lui ha aggredito i poliziotti nel tentativo di raggiungerla. Nasceva una breve colluttazione e una volta a terra l’uomo ha dato in escandescenze provando più volte a battere la testa sull’asfalto, ma uno degli agenti è riuscito a frapporre le sue mani tra il capo dell’uomo ed il selciato per proteggerlo.

Il 42enne italiano è stato arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, avendo causato agli operatori lievi traumi agli arti e al torace, e denunciato all’Autorità Giudiziaria per lesioni a danno della compagna e per il rifiuto sull’accertamento dello stato di ebrezza. Inoltre la Patente di Guida veniva ritirata ed il veicolo sottoposto a sequestro penale.

Mobilità sostenibile, approvato il piano regionale per la sostituzione dei bus inquinanti

112 milioni di euro destinati alla Regione per il rinnovo dei mezzi del trasporto pubblico locale su gomma. Marnati: “Prosegue senza sosta la lotta per migliorare la qualità dell’aria”. Gabusi: “Una risposta concreta per gli obiettivi di mobilità e sostenibilità”.

112 milioni di euro: sono le risorse della Regione Piemonte, provenienti da diverse fonti di finanziamento, per rinnovare il parco dei mezzi del trasporto pubblico locale su gomma. Risorse che, unitamente a quelle destinate ai singoli Comuni e alla Città metropolitana di Torino con i fondi ministeriali del piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, portano il totale a 186 milioni di euro. Un percorso avviato nel luglio scorso

Ieri la Giunta ha approvato il programma regionale degli investimenti che, nell’arco temporale 2021-2023, permetterà la sostituzione stimata di 573 mezzi che andrebbero ad aggiungersi ai circa 286 acquistati dai Comuni e Città Metropolitana con i fondi ministeriali del piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, portando così alla sostituzione di 859 mezzi della flotta regionale del trasporto pubblico.

Da una prima stima, si valuta che il progetto consentirà una riduzione di emissioni in atmosfera pari a 573 tonnellate all’anno per gli ossidi di azoto, e 13 tonnellate all’anno di Pm10.

Il programma di rinnovo dei mezzi pubblici va in direzione di una sempre maggiore sostenibilità. All’orizzonte del 2023 non vi saranno più autobus circolanti di classe ambientale inferiore ad Euro 3. Gli autobus di categoria Euro 3 passeranno da 791 a meno della metà (337), mentre i veicoli ecologici, con motorizzazione Diesel Euro 6 o lbrida E6, elettrici o a metano risulteranno il 57% del totale. Il 26% della flotta sarà comunque costituito da autobus Euro 5.

“La misura per la rottamazione degli autobus inquinanti – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – è il frutto di un grande lavoro di squadra tra le direzioni ambiente e trasporti con l’obiettivo principale di combattere l’inquinamento prioritariamente nelle città. Le cospicue risorse permetteranno la sostituzione di centinaia di autobus vecchi e pesantemente inquinanti. Prosegue senza sosta la lotta per il miglioramento della qualità dell’aria”.

Un’esigenza, quella della sostituzione dei mezzi, dettata non solo dalla vetustà della flotta piemontese, che è caratterizzata da un’età media piuttosto elevata, ma anche dalla inderogabile necessità di migliorare la qualità dell’aria con la riduzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera.

“Siamo finalmente nelle condizioni – sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi – di poter dare una risposta concreta alle esigenze di mobilità e protezione dell’ambiente che una regione moderna deve necessariamente avere. Siamo riusciti a sbloccare fondi che erano fermi da anni e abbiamo lavorato ad un sistema di reperimento delle risorse da più fonti che sta funzionando bene e che ci consente di guardare avanti con sicurezza anche in un periodo difficile come quello attuale”.

Contribuiscono infatti a questo finanziamento il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014- 2020 del Ministero dei Trasporti, il Fondo per le Regioni del Bacino Padano 2018 2022 del ministero dell’Ambiente, e risorse del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile e dal decreto interministeriale n. 223/2020.

Dei 2.660 bus necessari a garantire il servizio attualmente circolanti in Piemonte, 1.396 sono sulla rete interurbana, 1264 sulla suburbana, con un’età media, per entrambe le tipologie, di 10 anni e mezzo; di queste 1.123 sono diesel con omologazione ambientale fino all’euro 4 compreso (42%), 1.177 unità diesel con omologazione ambientale successiva all’euro 4 (44%) e 360 unità con alimentazioni ecologiche (metano, elettrico, altro che rappresentano il 14%).

Da lunedì vaccinazione contro il covid per i volontari della Protezione civile

Inizia lunedì 8 marzo la campagna di vaccinazione contro il Covid 19 per i volontari della Protezione civile, un vero e proprio esercito di oltre 10 mila donne e uomini che ogni giorno con grande impegno e indiscussa capacità donano il loro supporto nella gestione della pandemia e di tutte le altre emergenze.

 

Da lunedì prossimo tutti i volontari piemontesi della Protezione civile potranno dare la loro adesione alla campagna di vaccinazione iscrivendosi sulla piattaforma www.ilpiemontetivaccina.it e, a partire da giovedì 11 marzo, inizieranno le somministrazioni della prima dose nei centri vaccinali in tutto il Piemonte. Gli appuntamenti saranno dati in base a criteri di priorità stabiliti dai Coordinamenti dei volontari, tenendo conto di fattori come il grado di contatto sociale e le caratteristiche del servizio prestato.

 

Il 27 e 28 marzo inoltre è in programma un week end di vaccinazione di massa durante il quale sarà somministrata la prima dose ad oltre 3.000 volontari in quattro punti vaccinali a Torino, Cuneo, Alessandria e nel Vco.

 

«Da sempre e ancora più nei momenti difficili come questo i volontari della Protezione civile ricoprono un ruolo essenziale per le nostre comunità – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi –. Grazie alla grande esperienza di soccorso nelle calamità naturali i volontari piemontesi hanno saputo trasferire efficacemente le loro competenze in aspetti importanti dell’emergenza sanitariaÈ fondamentale vaccinare i volontari, ancor più alla luce di quanto annunciato dal presidente del Consiglio Draghi rispetto ad un forte coinvolgimento del sistema della Protezione civile in aspetti strategici della gestione della pandemia. È essenziale che le donne e gli uomini dei diversi Coordinamenti possano operare in totale sicurezza per sé, per gli assistiti, per i colleghi e per le proprie famiglie. Il week end di fine marzo sarà inoltre un banco di prova importante per verificare la logistica del sistema per le vaccinazioni di massa che dovremo affrontare nelle prossime fasi della campagna».