ilTorinese

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Antonio Monda “Il principe del mondo” -Mondadori- euro 19,00

Questo è l’ottavo capitolo della maestosa saga newyorkese scritta da Antonio Monda -professore alla New York University, direttore della Festa del Cinema di Roma- la cui casa nella Grande Mela ospita da anni la creme de la creme di scrittori ed attori.
In “Il principe del mondo” racconta la New York degli anni che vanno dal 1927 al 1930; tra progetti ambiziosi come la costruzione dei primi grattacieli più belli del mondo, la Grande Depressione e la crisi della borsa del 29, ma anche personaggi che creano imperi dal nulla.

Voce narrante è quella del giovane Jake Singer, assistente del geniale produttore cinematografico Sam Warner che a Hollywood sta per cambiare per sempre il mondo del cinema con l’introduzione del sonoro. Alla morte (misteriosa) del Tycon, Singer finisce a lavorare nientemeno che per Joe Kennedy, capostipite della famiglia americana più importante del 900.

Kennedy si è fatto dal nulla: è intelligente, ambizioso e spregiudicato tanto da aver creato la sua fortuna con il contrabbando dei liquori durante il proibizionismo. Ora punta anche a investire nella mecca del cinema e frequenta mostri sacri come l’attrice Gloria Swanson con la quale tradisce sua moglie Rose, fervente cattolica indaffarata a sfornare un figlio dopo l’altro.

Kennedy è una figura controversa e senza scrupoli, punta sempre più in alto, fino ad ambire alla presidenza; ma per lui che è antisemita, omofobo, filonazista, amico di criminali e contrabbandieri, la Casa Bianca è inavvicinabile.
Però quest’uomo, pieno di lati oscuri e spietato, non demorde e allena i suoi figli maschi a diventare presidenti degli Stati Uniti d’America.
Come andò lo sappiamo tutti, la maledizione che pesò su Camelot inflisse a Joe e Rose lo strazio di 4 figli morti tragicamente.

Ma nelle pagine di Antonio Monda troviamo un punto di vista privilegiato, quello di Jake Singer, che ci racconta il dietro le quinte dei maneggi di Kennedy, e ci introduce in un mondo di ricchezza, lusso e sogni di potere. Ci sono anche personaggi come il maggiordomo dei Kennedy, al quale Monda tiene particolarmente. E’ ispirato a una persona che lo scrittore ha conosciuto personalmente: parente povero che serve il ramo della famiglia ricchissimo e dispensa battute importanti, facendo un po’ la morale di quanto accade.

Nel libro poi c’è anche molta New York -per eccellenza la città di persone motivate, energia e grandi opportunità- che vuole eccellere e dimostrare la sua forza e coraggio. Una metropoli che sa rialzarsi sempre… e più svettante di prima.

 

Alessandro Barbero “Alabama” -Sellerio- euro 15,0

Preparatissimo, gran divulgatore che miscela simpatia, entusiasmo ed erudizione a tonnellate, ben oltre la sua formazione di esperto del Medio Evo. Alessandro Barbero è tutto questo e molto…molto di più, è il professore universitario che tutti vorrebbero avere.

Questa volta fa centro con il nuovo romanzo in cui racconta i massacri della Guerra Civile americana che, tra 1861 e 1865, vide su fronti opposti gli Stati del nord contro quelli del Sud schiavisti.
Conflitto che spaccò in due il paese: tra chi voleva abolire la schiavitù dei negri e chi invece la difendeva, anche perché l’economia sudista si reggeva sulle vaste e ricche piantagioni in cui gli schiavi di colore lavoravano, sputavano fatica e sangue, ed erano frustati o uccisi per un nonnulla.

Barbero è abilissimo nel dare voce ad un vecchio soldato del sud, sconfitto in battaglia.
E’ Dick Stanton, rintracciato dalla studentessa di un college che, per scrivere la tesi di laurea, lo interpella sulla sua partecipazione alla guerra di secessione.
L’anziano non si sottrae alle domande, narra ricordi lontani; solo si appisola ogni tanto aumentando la suspence.

Dick è un “povero bianco” che ha combattuto nelle file della Confederazione, e narra la spavalderia con cui lui e i suoi compagni affrontarono gli “Yankees” e la loro pretesa di abolire la schiavitù.
E’ sopravvissuto alla feroce battaglia di Wilderness che fu un atroce massacro, con morti da entrambe le parti. Fu soprattutto una carneficina vigliacca e una follia dei confederati che ammazzarono senza un’oncia di pietà i negri che erano scappati dalle piantagioni e si erano accodati ai nordisti.

Pagine agghiaccianti che svelano come la vita degli schiavi valesse nulla, tanto da portare all’orribile mattanza.
Barbero riporta alla luce episodi della Guerra Civile di 150 anni fa, ma precisa che la storia di ieri ha un forte aggancio con quella odierna: perché sussistono gravi problemi nei rapporti tra bianchi e neri, e basta leggere la cronaca per rendersene conto.

 

Francesca Chelli “Metti che vivo” -La torre dei venti- euro 15,00

Una carriera prestigiosa, un marito e figlie perfetti, una splendida casa nel cuore chic di Milano, una vita che in molte vorremmo. Ma che succede quando la malattia irrompe e tutto sembra frantumarsi?
E’ quello che ci racconta nel suo libro autobiografico di esordio Francesca Chelli, donna bella e di gran fascino, dalle mille potenzialità.

E’ nata a Genova, trapiantata a Milano dove si è laureata all’Università Bocconi -dunque ha anche una gran bella testa-, sposata e madre, ha intrapreso pure una fulgida carriera.
Per 10 anni è stata amministratore delegato di un’importante multinazionale del caffè in Italia; poi ha fondato la sua società di consulenza in marketing e comunicazione. Ha un suo blog –www.mystylenotebook.com- e l’account Instagram @franci_chelli.

Protagonista e alter ego dell’autrice è Livia, che rispecchia sensibilità, forza interiore e capacità di reagire: doti di cui Francesca Chelli deve essere ben equipaggiata e che le hanno permesso di attutire i duri colpi che la vita le ha inferto.

Con eleganza, pudore e gran sincerità racconta come la sua vita sia stata sconvolta da una misteriosa malattia dell’amato marito Federico. E quello che sembrava un sodalizio inossidabile, fatto di affetto, fiducia, condivisione di valori e concezione della vita, di colpo e inaspettatamente si trasforma in una convivenza difficile e infelice.

Federico incomincia a camminare con difficoltà, il suo è un male che i medici stentano a diagnosticare e curare; e man mano che peggiora, il suo carattere sembra trasformarsi…in peggio.
Livia diventa il capro espiatorio dei malumori crescenti del compagno, che scarica su di lei tutto il peso della propria sofferenza. Quell’intesa sulla quale era edificata la loro esistenza si sfracella in sofferenza e continue incomprensioni.

Il matrimonio che sembrava felice precipita in un inferno quotidiano.
E se è vero che nel momento del bisogno si scopre la vera tempra di una persona, quella di Livia è fedelmente ancorata alla lealtà che il vincolo matrimoniale comporta; insieme al senso di responsabilità e mutuo soccorso “in salute e malattia”. La costellazione interiore dei suoi profondi valori diventa la boa a cui attaccarsi nel mare in tempesta.

E non vi dico come si sviluppano sentimenti, emozioni e fatti, per non anticipare troppo di questo romanzo scritto benissimo, senza sbrodolature e retorica. E che affronta un’impasse di vita che può afferrare ognuno di noi, in qualunque momento. Pagine di vita in cui molti potrebbero riconoscersi, e dalle quali trarre spunti importanti.

 

Kathy Reichs “Il prezzo del passato” -Rizzoli- euro 19,00

La Reichs, nata a Chicago nel 1948, è antropologa forense in Québec ed insegna all’Università di Charlotte, ed è una delle scrittrici di thriller di maggior successo con la sua protagonista –e in parte alter ego- Temperance Brennan. I suoi best seller hanno anche ispirato la serie televisiva “Bones”.

Qui siamo alla sua ventesima indagine che si muove su più piani.
Su quello personale, Tempe continua a dividersi tra Charlotte e Montreal, sempre con il suo gatto Birdie al seguito, e mantiene un forte legame con il tenente investigativo Andrew Ryan, fatto però di alti e bassi.

Poi c’è un rebus agghiacciante. L’infuriare dell’uragano Inara ha scaraventato sulle rive dell’oceano, all’altezza di Charleston, un fusto per rifiuti sanitari con dentro i cadaveri di due corpi femminili nudi, senza dita né denti che sarebbero utili per l’identificazione.
Questo ritrovamento è per Temperance un deja-vù, perché 15 anni prima un caso identico l’aveva vista in azione, ma senza successo. All’epoca, a Montreal, nel fiume era stato ritrovato un analogo bidone con i resti di una donna e una bambina, delle quali non si erano mai scoperti i nomi. Coincidenza o cos’altro?

Ad aggiungere pathos al romanzo c’è poi anche il misterioso dilagare di un virus trasmesso dagli animali all’uomo, sempre a Charleston. Qui le indagini oscillano tra presente e passato, riportano al tentato omicidio di Tempe e Ryan, e gli indizi vanno nella direzione di uno scienziato geniale, privo di moralità. E’ un ex ragazzino prodigio diventato biochimico e ingegnere informatico, esperto di ricerche sul genoma e di vaccini.

 

Forse bullismo e omofobia dietro il suicidio del giovane che si è gettato sotto il treno

La procura di Torino ha aperto un fascicolo  sulla morte del diciottenne che domenica scorsa si è suicidato gettandosi sotto un treno tra le stazioni di Lingotto e Moncalieri.

Bullismo e omofobia le ipotesi del tragico gesto.

“Il problema delle menti chiuse è che hanno la bocca aperta”, aveva scritto sul social il giovane.

Ospedale di Settimo. Gallo (PD) “La situazione crea preoccupazione”

<Non ci rassicurano le parole di Icardi sul mantenimento dell’ ospedale aperto, vigileremo Una risposta che nulla aggiunge a quanto già sapevamo e alla latitanza della Regione sulla questione dell’Ospedale di Settimo. Siamo preoccupati ma continueremo a sollecitare un’azione della Giunta>. Lo dichiara il capogruppo regionale del Pd a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo, firmatario di un’interrogazione urgente discussa quest’oggi in aula.

L’Ospedale Civico Città di Settimo Torinese è gestito dalla Società Assistenza Acuzie e PostAcuzie (S.A.A.P.A.) S.p.A., società a partecipazione regionale, cui la Regione Piemonte ha affidato l’attuazione di un programma di Sperimentazione Gestionale per lo svolgimento dell’attività sanitaria di continuità di cura post-ospedaliera, cosiddetta attività di “post-acuzie”, attraverso i Servizi di Riabilitazione, Lungodegenza, attività socio-sanitaria nell’ambito del modello di “Continuità Assistenziale” e mediante l’attivazione di posti letto di Cavs (Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria).

La gestione del nosocomio è stata in questi anni caratterizzata da una sperimentazione mista pubblico-privata e vede, per quanto riguarda il pubblico, la partecipazione dell’ASL Città di Torino e dell’ASL TO4, che detengono la maggioranza delle quote (52 per cento), mentre gli altri soci sono il Comune di Settimo Torinese (con il 31,48 per cento) e la Cooperativa sociale Frassati (16,50 per cento).
<L’assetto organizzativo sperimentale attivo dal 2009, è terminato nel 2019, pertanto ora occorrerà definire il quadro delle strategie per questo presidio ospedaliero, tenuto conto che il prossimo 29 giugno 2021 si svolgerà l’assemblea dei soci che dovrà definire gli indirizzi futuri per il nosocomio> ricorda Gallo.

<Ad oggi, la società ha un bilancio in perdita di 4 mln300 mila euro ed è in attesa di discutere del modo con cui potrà essere gestita – aggiunge il capogruppo dem – . L’assessore nella sua risposta ricorda il debito e che nelle prossime ore una riunione con avvocati dovrà contribuire a fare chiarezza ma anche aggiunto che oltre alla speranza che tutto possa essere risolto e che ci sarà l’impegno a trovare strumenti giuridicamente legittimi per consentire all’ospedale di mantenere la propria attività>.
<Non possono soddisfarci le parole dell’assessore – conclude Gallo – perché di fatto non fanno altro che sottolineare la L confusione di idee della Regione in una questione pregnante per il territorio e per la quale i Sindaci dell’ASL TO4 hanno chiesto all’unanimità che si inizi il percorso per inserire l’ospedale tra i presidi pubblici dell’ASL stessa>.

Luglio, è tempo di Monfilmfest

A luglio ritorna il MonFilmFest e questa volta riparte dal territorio in collaborazione con i Comuni della Valcerrina. Gli organizzatori attiveranno la loro sede e base operativa a Mombello Monferrato mentre per la proiezione dei filmati vincitori ci si sposterà a Villadeati.

È evento legato al territorio e ancor di più oggi che si svolge in una formula non residenziale, on-line, per necessità, causa Covid-19. Quest’anno intendiamo cogliere quegli aspetti che già erano presenti, ma che la storia ha posto al centro del dibattito internazionale: l’Ambiente, il Cambiamento Climatico  condizionano pesantemente il nostro racconto della Terra dove ci sono le nostre origini o dove siamo emigrati, in tutti i suoi aspetti dalla micro alla macro storia, da un punto di vista antropologico e culturale.

  1. Il MonFilmFest

Genesi del nome:

MON, mio, appartiene a chi lo ha creato, a chi lo realizza, a chi vi partecipa come attore e fruitore attivo del progetto; MONdo/ MONferrato, Terra senza frontiere dove le culture si incontrano in una dinamica dialettica e non passiva; terra di storie e di bellezze da Riscoprire e/o Scoprire. FILM, il cuore, ciò che si realizza, il nucleo comune dell’universo mondo CINEMA. FEST, è in prima lettura FESTA, KERMESSE, GIOCO e anche FESTIVAL che dei primi ne è figlio.

Da sempre legato al Monferrato, da varie edizioni ha sede nella sua capitale, Casale Monferrato, fino all’edizione del 2020 organizzata interamente online, a causa dell’insorgere del Covid-19.culturale senza

scopi di lucro

SETTE GIORNI PER UN FILM

È un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in sette giorni progettando la storia, il piano di produzione, sino alla sua prima proiezione al pubblico.

Chi può partecipare?

Chiunque sottoponga per la visione alla direzione del festival uno o più film significativi della propria produzione degli ultimi tre anni.

VETRINA

È una ricerca compiuta dallo staff del festival di film ignorati o dimenticati, prodotti negli ultimi due anni, film oltre i generi, formati, caratteristiche, low-budget, no-budget che preservano quel carattere sorprendente e innovativo che da sempre il MonFilmFest ricerca. Il pubblico è il protagonista perché gli è assegnato l’onere e il piacere di votare il miglior film.

I Giochi creati per chi segue il MonFilmFest

I Giochi

Creati per il 2021:

– “CAMERA CON VISTA”

– Racconti

Durante gli anni in presenza:

– “TICKETS FOR MY LIFE”

– IL CHIOSCO

– ATTI RITRATTI

– VIDEOBOX

 

Il MonFilmFest nell’era COVID-19

È un comune sentire di questi tempi che niente sarà più come prima. Nel secondo anno di MonFilmFest nell’era Covid-19 ci siamo preoccupati di ripristinare le ragioni dell’esistenza

del nostro progetto che nasce in alternativa ai festival del cinema come li conosciamo e si presenta essenzialmente come un residenziale per artisti applicato al cinema. Ora, l’anno scorso, abbiamo garantito l’esistenza del festival, con una formula legata alla capacità di “scoprire”, da sempre caratteristica del MonFilmFest. Ci siamo ritrovati a puntare tutte le nostre forze su “Vetrina”, così concepita per esporre/proporre film di ogni genere, formato e preservare quel carattere sorprendente e innovativo che da sempre il MonFilmFest ricerca. “Sono il 18° e sono sul web” così richiamava l’attenzione il nostro manifesto e così è stato:

Quest’anno aggiungiamo uno step in più, che non è il festival in presenza come lo conosciamo, ma ripristina la formula della produzione in sette giorni di un film. Sottolineiamo un aspetto che c’è sempre stato, ma che quest’anno, a distanza, sarà determinante per la riuscita del progetto che è la lealtà, l’autoregolamentazione e la condivisione del lavoro degli autori che parteciperanno.

 

  • SETTE GIORNI PER UN FILM: MonFilmFest è un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in video digitale in sette giorni progettando la storia, il piano di produzione, sino alla sua prima proiezione al pubblico.

Per il 2021 si articolerà in due proposte, che comunque concentrano la loro attenzione sul territorio:

<<Il Bel Paese, questa terra è la mia terra> → il gioco è riservato a tutti gli autori che nel periodo del festival sono sul territorio italiano.

<<Everywhere, questa terra è la mia terra>> → il gioco è riservato a tutti gli autori che hanno già partecipato a 7 giorni per un film dal 2003 al 2019 che potranno realizzare il loro film ovunque si trovino.

  • VETRINA: presenta un programma di film da proiettare in streaming nella settimana del festival, dopo UNA RICERCA, UN RITROVAMENTO di film che cerchino nuove storie e modi di raccontarle, magari film ignorati o dimenticati, prodotti dopo il 1 gennaio 2018 senza vincoli di contenuto, genere e durata.

I protagonisti dei festival

  1. Prima di tutto e di tutti c’è il territorio, il Monferrato tutto, protagonista assoluto sino al 2019.

Oggi, 2021, il nostro territorio si allarga notevolmente e comprende tutto il territorio nazionale oltre a comprendere i territori oltre confine degli autori MonFilmFest che risiedono all’estero.

Unitamente al territorio, la sua popolazione, che partecipa attivamente. L’essere accoglienti e solidali al progetto è la base di tutto.

  1. Gli spettatori, intesi come coloro che agiscono e vedono: gli spett/attori. Il Festival li chiama all’osservazione critica ed all’azione.
  2. Lo staff e gli autori invitati: una delle peculiarità del MonFilmFest è quella di essere un evento dove gli autori non vengono selezionati, bensì invitati, non esiste per noi un giudizio definitivo su un film o un autore.

Droga: arrestati due cittadini italiani nel quartiere San Paolo

Detenevano in casa oltre 1 kg di cannabinoidi

Un’attività di indagine condotta  dagli agenti della Squadra Volante nei giorni scorsi  ha permesso il rinvenimento di oltre 1 kg di stupefacente (90 grammi di hashish e 1 kg di marijuana) in due abitazioni diverse: la prima perquisizione è stata effettuata nel quartiere San Paolo a carico di un quarantunenne con precedenti specifici sospettato di spacciare all’interno dei giardinetti pubblici siti fra Largo Orbassano e Largo Tirreno. L’uomo, all’arrivo degli agenti, ha tentato di disfarsi di un barattolo contenente 130 grammi di marijuana, gettandolo nel balcone del vicino di casa. Gli agenti hanno recuperato la sostanza e l’hanno sottoposta a sequestro, insieme alla somma in denaro contante di 1500€, a un bilancino di precisione ed altro materiale utile al confezionamento delle dosi. Da accertamenti effettuati nell’immediato, quanto rinvenuto a casa del quarantunenne ha portato gli investigatori sulle tracce di un suo conoscente, di 26 anni, residente nei pressi; la perquisizione effettuata nel suo alloggio ha consentito il rinvenimento di ulteriori 850 grammi di marijuana e 90 grammi di hashish, nonchè della somma di 1550 € in contanti. I due amici sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nature, Music & Circus: torna Apolide festival

Dal 23 al 25 Luglio 2021
Il festival immerso nei boschi dell’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè (TO) nel cuore delle Valli del Canavese

Un’area verde, all’aperto, l’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè, incastonata tra Torino e Ivrea, nel cuore del Canavese, è il luogo speciale che accoglie Apolide Festival dal 23 al 25 luglio 2021. Ideato e promosso da sempre da Associazione Culturale To Locals, dal 2019 in collaborazione con Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour, questa speciale XVIII edizione, è realizzata grazie al sostegno della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Piemonte Dal Vivo, e grazie al contributo del Gal Valli del Canavese nell’ambito del progetto Explor Lab Interreg Alcotra Italia-Francia 2014-2020.

Un’edizione speciale perché, in un anno segnato dalla pandemia, Apolide conferma se stesso, ridimensionato nel format ma non nella sostanza, vera attrattiva per le migliaia di spettatori che negli anni vi hanno preso parte: un esempio di convivenza pacifica tra uomo e natura, un senso di comunità e una line-up che fa dell’eterogeneità e della qualità il proprio spirito guida.

Tre giorni di spettacoli dal vivo, tra concerti, performing arts e incontri, dalle 10 del mattino alle 10 della sera, in un bosco fresco e ombreggiato anche d’estate, in un’area spettacolo all’aperto e accessibile a tutti. Luogo perfetto per passare del tempo insieme nel rispetto dei protocolli anti-covid che garantiscono la sicurezza di pubblico, artisti e lavoratori.

Più di 50 artisti si alternano su 3 palchi.  Il MAIN STAGE, cuore di Apolide, accoglie alcuni fra i nomi più interessanti della scena musicale nazionale che hanno fatto della contaminazione il proprio segno distintivo. Il primo giorno, Venerdì 23 Luglio, accanto alle sonorità jazz-funk fusion del duo partenopeo NU GUINEA troviamo quelle degli STUDIO MURENA che si uniscono al flow di CARMA MC; e poi le stelle nascenti MARCO CASTELLO, il polistrumentista già compagno di squadra di Erlend Øye ne La Comitiva, nell’attesodisco d’esordio Contenta Tu (42 Records/Bubbles Records); il tour di debutto della giovane artista italo-palestinese LAILA AL HABASH (Undamento) e con un frullato post-tutto TUTTI FENOMENI, moniker di Giorgio Quarzo Guarascio, che porta il suo mix di canzone d’autore, rap, citazioni alte e voli pindarici nel trash.

Non solo la Nazionale! Anche il calciomercato entra nel vivo

La Nazionale italiana fa sognare. È nei quarti di finale all’europeo ma a breve Juve e Toro si raduneranno e cominceranno il ritiro speranzosi di raggiungere gli obiettivi prefissati e con i nuovi ambiziosi allenatori Allegri alla Juve e Juric al Toro.

In casa granata bisogna tener conto che al momento l’organico dei calciatori a disposizione del tecnico granata Juric è di 38 unità. Arriveranno comunque 3 nuovi calciatori da subito: il portiere Berisha dalla Spal,i trequartisti Caprari dalla Samp e lo svincolato Borini dalla Turchia. Messias costa troppo, pista abbandonata, dopodiché per vedere altre facce nuove bisognerà sfoltire l’organico.
In casa Juve il problema è il medesimo: sfoltire l’organico ma subito arriveranno 2 giocatori per accontentare il neo tecnico, gradito ritorno, Allegri.La nuova Juve poggerà sulla riconferma di Dybala e sull’arrivo di Locatelli. Icardi è un obiettivo concreto ma solo in caso di cessione di Ronaldo. Altri movimenti ci saranno ma solo in caso di cessioni.

Vincenzo Grassano

Morti sul lavoro, Costanzo: “Manca progetto concreto”

“La tutela della sicurezza sul lavoro necessita di un progetto organico, non di un’accozzaglia raffazzonata di iniziative poco capillari ed incisive”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo (L’Alternativa C’è) in Commissione Lavoro alla Camera dei deputati.

“Oggi ho interrogato il Ministero sul triste tema del numero degli incidenti mortali sul lavoro – spiega Costanzo – Ogni giorno sembra di leggere un bollettino di guerra: a fine maggio per restare al territorio della Città Metropolitana di Torino eravamo a 14 morti, ma il numero è cresciuto, come testimoniano i dati dell’Inail che segnano un primato pari al 10% in più rispetto al 2020.
Di fronte a dati sulla perdita dei posti di lavoro e l’aumento delle morti bianche, o sulla riduzione delle ispezioni e l’aumento dell’irregolarità, il ministero ha elencato una serie di misure che però non si sa quando e  come verranno attivate. Ma il problema è adesso!
“Non si può – continua Costanzo – affrontare questo tragico tema senza considerare gli errori commessi in passato, ne va del rispetto delle migliaia di vittime e dei loro familiari. Basterebbe pensare che solo nella scorsa legislatura la riforma della vigilanza sul lavoro è stata incentrata sulla semplificazione burocratica, sulla depenalizzazione di determinati reati che non sono più tali, con il risultato di una sensibile riduzione del numero e dell’efficacia dei controlli, oltre al vergognoso blocco delle assunzioni degli ispettori INPS e Inail che pare resti lì.
Oggi il ministero ha parlato di assunzioni di ispettori (ma come verranno formati?), di lotta al lavoro sommerso, cooperative spurie, appalti e sub-appalti: tutti temi importanti e correlati, ma non tutti gli intenti coincidono con le dovute azioni, come dimostra l’esempio della proposta di legge che tratta questi temi, ma giace arenata da mesi in commissione lavoro alla Camera.
Si parla di procura nazionale del lavoro, ma quando sarà operativa? Perché se seguissero i tempi canonici di approvazione di una proposta di legge parlamentare  non risponderebbe all’emergenza attuale. Nessuna menzione al DURC di congruità o alla patente a punti: saranno semplici slogan per occupare titoli di giornale piuttosto che ennesimi adempimenti burocratici? Non dovrebbero forse le istituzioni aiutare le piccole e medie imprese a seguire e rispettare tutti i passaggi operativi richiesti per arrivare alla piena conformità?
Si parla di sistema premiante per le aziende virtuose, ma il ministro dimentica che non  tutti i sistemi premianti sono stati efficaci, come è avvenuto ad esempio con la riduzione dei premi agli imprenditori virtuosi, la cui conferma di riduzione era completamente slegata dall’obbligo di presentare delle migliorie in prevenzione e in sicurezza.
L’impressione insomma – conclude Costanzo – è che si voglia far tutto e niente a suon di annunci, ma manca una visione organica che inverta la rotta e interrompa questa scia di sangue” conclude Costanzo.

Bloccato da un passante mentre tenta di rapinare una donna

Arrestato cittadino gambiano da personale della Squadra Volante

La scorsa domenica mattina, giunge alla centrale dl 112 NUE la richiesta di aiuto di una donna che, al termine di un viaggio che l’ha portata in autobus da Roma a Torino, si è resa conto di essere stata derubata della somma di 350 € che aveva nella borsa e nutre forti sospetti che possano essere stati due passeggeri che hanno effettuato anche loro il viaggio a bordo del medesimo pullman ed erano seduti nei posti a lei limitrofi. Nello scendere al terminal dei Bus di corso Vittorio Emanuele II, la donna chiede ai due uomini di fermarsi ed attendere con lei l’arrivo di una pattuglia di polizia. Per tutta risposta, uno si dà alla fuga, l’altro la aggredisce e cerca di rubarle la borsa. La donna oppone resistenza allo scippo e viene colpita con un forte pugno dall’uomo, che ad ogni  costo vuole sottrarle la borsa. Un automobilista in transito si avvede della scena, ferma l’autovettura e si precipita in soccorso della vittima, riuscendo a bloccare il malvivente. Di lì a pochi istanti, l’intervento di una pattuglia della Squadra Volante assicurerà il reo alla giustizia. Si tratta di un cittadino gambiano di 21 anni con precedenti specifici per reati contro la persona. E’ stato tratto in arresto per tentata rapina in concorso con persona rimasta ignota.