ilTorinese

Il rapporto della Dia: “Piemonte territorio eletto dalle mafie”

 “Il Piemonte è un territorio eletto dalle mafie, in particolare della ‘ndrangheta”. Così la Direzione distrettuale antimafia, che nel suo rapporto semestrale conferma come la criminalità organizzata in Piemonte si è rafforzata.

Il rapporto spiega come dalle prime cellule di ‘ndrangheta si è giunti, nel tempo, a veri e propri locali che senza abbandonare il florido settore del narcotraffico non disdegnano anche  condotte violente e  azioni estorsive finalizzate per controllare il territorio, “inquinando il tessuto economico anche grazie a una diffusa corruttela”.

    La relazione della Dia evidenzia poi “commistioni tra le consorterie criminali e i gangli della pubblica amministrazione”. In provincia di Torino sono varie le locali operanti, si legge nella  relazione, anche se “non è ancora acquisita completa e diffusa consapevolezza di questa pericolosa presenza”. Centinaia le confische effettuate o in corso.

Colto in flagrante mentre spaccia in San Salvario

 

Lo hanno visto muoversi  di sera in modo sospetto fra le vie Galliari, Saluzzo, Berthollet e Goito. I poliziotti della Volante del Commissariato Centro sono riusciti a seguirne i movimenti  mantenendo la debita distanza, così da non essere visti. Due giovani italiani si avvicinavano al soggetto sospetto, un trentaseienne proveniente dalla Martinica, e ricevevano dallo stesso qualcosa dopo avergli passato del denaro. Gli agenti a quel punto procedevano al controllo dei tre, sequestrando due dosi di cocaina a carico dei cittadini italiani. Il pusher, che ha precedenti specifici ed è privo di regolare lavoro e permesso di soggiorno, è stato trovato in possesso della somma di 225 € in banconote di piccolo taglio. E’ stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre i due cittadini italiani sono stati  sanzionati amministrativamente.

 

Il bollettino Covid di venerdì 24 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,45

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 213 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 70 dopo test antigenico), pari all’0,8% di 26.497 tamponi eseguiti, di cui 21.262 antigenici. Dei 213 nuovi casi, gli asintomatici sono 118 (55,4%).

I casi sono così ripartiti: 85 screening, 92 contatti di caso, 36 con indagine in corso, 5 importati dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 381.986,così suddivisi su base provinciale: 31.309 Alessandria, 18.168 Asti, 12.056 Biella, 55.064 Cuneo, 29.706 Novara, 203.503 Torino, 14.255 Vercelli, 13.628 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.573 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.724 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 ( invariati rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 181 (+5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.569.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.965.386 (+26.497 rispetto a ieri), di cui 2.145.968 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.754

Tre decessi di persona positiva al test del Covid-19 (nessuno di oggi) comunicati oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa 11.751 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.572 Alessandria, 717Asti, 434 Biella, 1.459 Cuneo, 947 Novara,5.618 Torino, 532 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

366.459 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 366.459 (+241 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.388 Alessandria, 17.226 Asti, 11.514 Biella, 53.089 Cuneo, 28.576 Novara, 195.916 Torino, 13.587 Vercelli, 13.161 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.490 extraregione e 2.512 in fase di definizione.

La Biblioteca Nazionale celebra Dante

Con un Convegno e una mostra la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino celebra il Sommo Poeta a Settecento anni dalla sua morte.

Martedì 21 settembre a partire dalle 10,30 verrà inaugurata la manifestazione “ Viver tra coloro che questo tempo chiameranno antico “. Dante nella contemporaneità,fra poesia e arti grafiche, organizzata con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino nell’ambito del fitto programma delle Celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte di Dante e patrocinata da numerosi partner nazionali e internazionali.

Il primo dei due eventi di cui l’iniziativa si compone è il Convegno internazionale di studi “ Dante nella poesia del Novecento e dei primi anni del nuovo millennio”. Il secondo è la mostra “ Tre artisti per Dante “. Sarà un’occasione per riflettere sulla fortuna, mai interrotta, di Dante nella letteratura e nelle arti.

Il Convegno, che si svolgerà dal 21 al 25 settembre in modalità mista e che vedrà la partecipazione di oltre quaranta studiosi italiani e stranieri, si propone di indagare i molteplici riusi poetici novecenteschi e dell’inizio del nuovo millennio, della Commedia, soffermandosi su quegli autori che sono stati anche esegeti e hanno ribadito, attraverso questa doppia modalità di lettura, che il capolavoro dantesco si pone come un paradigma irrinunciabile per la comprensione della complessa tragicità del Novecento.

La mostra, che sarà inaugurata il 21 settembre e sarà gratuitamente visitabile fino al 10 ottobre 2021, propone un percorso tra le opere di tre artisti contemporanei che hanno tratto ispirazione da Dante : Monica Beisner, che in 100 miniature illustra integralmente la Commedia, Domenico Ferrari, con le sue 34 acqueforti dedicate all’Inferno e Cesare Pianciola, che nei suoi 16 acquarelli riprende in chiave moderna l’incanto dei primi codici miniati del capolavoro dantesco.

Mauro Reverberi

Foto Beppe Sacchetto

 

Quinta giornata di campionato Torino-Lazio 1-1

Pjaca(T)
Immobile(L)

È proprio un gran Toro!

Ha ragione il tecnico granata Juric,sono 2 punti persi.Il suo Torino gioca un’altra ottima partita e avrebbe meritato di portare a casa la vittoria. Alcune grandi parate di Reina e il rigore al ’90 di Immobile costringono la squadra granata ad accontentarsi del pareggio ma la strada è quella giusta.Il Toro occupa benissimo tutto gli spazi in campo,ogni calciatore conosce il suo compito a memoria.I granata tirano in porta almeno 20/25 volte a partita,corrono pochissimi rischi,il pressing è alto.La palla corre velocemente attraverso lo sviluppo di un gioco piacevole.Alcuno giocatori sono rinati,uno su tutti Rodriguez.Tirando le somme dopo queste 5 giornate di può dire che i granata stanno rinascendo non solo nel gioco ma soprattutto nello spirito:sta tornando il tremendismo granata che tanto ha contraddistinto la meravigliosa e leggendaria storia del Toro.

Vincenzo Grassano

Lotta al contante, d’accordo. Ma le criptovalute?

Da anni i governi lottano contro l’evasione fiscale, concentrando la loro attenzione e i loro sforzi contro l’utilizzo del contante, considerato “sterco del demonio” e origine di tutte le nefandezze criminali.

Comportamento a dir poco incoerente, perché i contanti sono emessi dalle autorità monetarie pubbliche; ma la coerenza non appartiene al mondo politico, se ricordiamo ad esempio che lo Stato mantiene il monopolio delle sigarette, pur combattendo il fumo, e concede autorizzazioni all’installazione di slot machine pur combattendo la ludopatia…

Ma quello che è più incoerente è il fatto che si impedisce al cittadino di effettuare pagamenti in contanti oltre i 2.000 euro (dal prossimo gennaio 2022 addirittura da 1.000 euro) e si tollera che un altro cittadino spedisca a Singapore 1 milione di euro attraverso una piattaforma operativa che maneggia criptovalute.

Inoltre si perseguitano i potenziali evasori attraverso controlli su tutte le transazioni commerciali e si tassano tutte le rendite finanziarie lasciando nell’ombra (o quasi) profitti enormi conseguiti negoziando bitcoin, ethereum, polkadot o una delle altre 9.000 criptovalute circolanti nel web.

Il tema del trattamento fiscale dell’innovazione finanziaria è sempre stato molto delicato e complesso. Ogni novità cerca di “ritagliarsi” uno spazio in un cono d’ombra al riparo dai riflettori del fisco, il quale ovviamente interviene quando il fenomeno diventa consistente.

E’ quanto avvenuto in Italia: le criptovalute sono nate nel 2009, ma si sono diffuse inizialmente con molta lentezza, fino al 2016, e puntualmente da quel momento sono entrate nella lente d’ingrandimento del fisco.

Primo passo è stata la definizione di criptovaluta, definita come moneta virtuale utilizzata per le transazioni online. Infatti l’articolo 1, comma 2, lett. qq), D.Lgs. 90/2017, la definisce una “rappresentazione digitale di valore, non emessa da una banca centrale o da un’autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi e trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente”.

Già in precedenza l’Agenzia delle entrate, con la risoluzione 72/E/2016, ha affermato che la criptovaluta è una tipologia di moneta “virtuale” utilizzata come “moneta” alternativa, la cui circolazione si fonda su un principio di accettazione volontaria da parte degli operatori privati.

A partire da quella data il possesso di valute virtuali è diventatafatto rilevante ai fini delle imposte sui redditi delle persone fisiche, generando, nel caso di plusvalenze, un reddito diverso, tassabile in base all’articolo 67 Tuir.

In parole povere, ogni conversione di criptovaluta che generi plusvalenza (sia nel caso di operazione contro una valuta legale, sia nel caso di operazioni contro altra criptovaluta) è soggetta a tassazione con l’aliquota ordinaria del 26%. L’assoggettamento alla tassazione è prevista solo per giacenze medie annue superiori alla soglia minima di 51.645,69 euro.

Ulteriore obbligo imposto ai detentori di criptovalute è quello di indicare l’ammontare posseduto nel quadro RWdel modello per le persone fisiche, ma soltanto nei casi in cui siano depositate” presso intermediari non residenti.

In teoria tutto bene, ma…

Osserviamo che la determinazione dei risultati effettivamente conseguiti è complessa, sia perché le transazioni avvengono in maniera anonima attraverso la blockchain, sia perché i tassi di cambio non sono fissati in alcun mercato ufficiale e sono soggetti ad oscillazioni abnormi anche nel corso di una sola giornata.

In pratica, prevedere la tassazione delle criptovalute è come regolare il sesso degli angeli, una pratica al limite dell’impossibile perché le valute digitali non sono tracciabili e quindi non sono praticamente imponibili. Gli acquisti, le vendite e tutte le transazioni effettuate mediante bitcoin o criptovalute in generale avvengono nel più totale anonimato, anche perché non è identificabile il possessore del bitcoin o della criptovaluta. Le autorità possono solo rintracciare le attività di conversione in valuta ordinaria delle criptovalute, ma non anche gli scambi.

Il punto delicato è che l’autorità di sorveglianza italiana, la Banca d’Italia (da me interpellata mesi fa per conoscere i dati in suo possesso), non sa nulla dell’entità di criptovalute in mano agli italiani, quindi non si capisce come il fisco riesca ad avere dati precisi sull’entità del fenomeno.

Basterebbe chiedere alle banche tutti i trasferimenti di fondi verso le piattaforme di trading specializzate in vendita di bitcoin e simili per individuare chi e per quali importi abbia comprato le valute digitali, e chi e per quali importi abbia negoziato bitcoin e simili per accreditarsi euro sul conto.

Basterebbe anche chiedere che ogni esercizio commerciale (negozio, supermercato, magazzini on line) che vende un bene o un servizio ricevendo in cambio criptovalute debba segnalare al fisco le generalità dell’acquirente

Altrimenti è inutile perseguitare chi paga una motocicletta da 5.000 euro in contanti e chiudere gli occhi su chi acquista un quintale di hashish o marijuana pagando in bitcoin su un conto a Panama…

Gianluigi De Marchi

PER APPROFONDIMENTI: DE MARCHI-GOZZI, PINOCCHIOCOIN, Amazon libri, 2021, reperibile su https://www.amazon.it/dp/B098GL3TYB oppure scrivendo al distributore demarketing2008@libero.it

Cirio posta la foto della figlia vaccinata, i no vax non gradiscono

 “Con la piccola Carolina, anche la famiglia Cirio è vaccinata al completo. Capisco bene i dubbi e le paure di un genitore. Ma la preoccupazione più grande di ogni mamma e di ogni papà è quella di proteggere. E il vaccino è uno scudo che ci aiuta a difendere le persone che amiamo di più nella vita”. Così il presidente della Regione Alberto Cirio ha commentato un’immagine che ha postato su Facebook e  che lo ritrae insieme alla figlia più piccola al momento della vaccinazione.

Tanti i commenti che criticano la scelta oltre a quelli di chi lo ringrazia per l’esempio e fa i complimenti anche alla figlia. Molti invece  scrivono parole come “i bambini non si toccano” o giungono persino a mettere in dubbio l’autenticità  della fotografia e della vaccinazione. “La paura si vince con la fiducia – scrive Cirio nel post -. Quella nella scienza, una risorsa straordinaria che donne e uomini illuminati e tenaci alimentano ogni giorno. Per il bene di tutti noi”

Parametri in miglioramento, il Piemonte resta in zona bianca

I dati del Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto superiore sanità

Nella settimana 13-19 settembre, in Piemonte, il numero dei nuovi casi segnalati risulta stabile rispetto alla settimana precedente. La percentuale di positività dei tamponi scende dal 2% all’1% e anche l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi si abbassa a 0.83 (era 0.91).
In calo anche il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva che passa dal 4% al 3%, mentre resta stabile al 3% quello dei posti letto ordinari.
Aumentano lievemente i focolai attivi, ma diminuisce il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. Il valore dell’incidenza e il numero dei ricoveri ancora contenuti concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Radicali italiani: “Da Meloni a Comba boia chi non molla”

Riceviamo e pubblichiamo i comunicati stampa e i taccuini elettorali delle forze politiche, delle liste e dei candidati alle elezioni comunali: scrivere a redazioneweb@iltorinese.it

In occasione del comizio di Giorgia Meloni a Torino De Grazia e Viale (Lista Civica Lo Russo Sindaco) commentano: la “Marine Le Pen all’amatriciana” si presenterà sul palco con un assessore regionale filo Putin e un portavoce regionale filo Lukashenko. E’ questo il modello di “Torino Europea” del centrodestra?

Patrizia De Grazia e Silvio Viale (esponenti di Radicali Italiani e di +Europa, candidati nella “Lista Civica Lo Russo Sindaco”):
Giorgia Meloni aspira del tutto legittimamente alla leadership del centrodestra e alla poltrona di Palazzo Chigi, presentandosi come la leader di una destra moderna, fortemente ancorata all’Europa delle nazioni.
Giorgia Meloni si presenterà questa sera sul palco, in Piazza Castello (dove, tra l’altro, campeggiavano già ieri sera manifesti elettorali chiaramente abusivi), con accanto questi due signori:
– Maurizio Marrone, assessore regionale, promotore con altri nel 2014 della fantomatica rappresentanza diplomatica torinese della Repubblica popolare del Donetsk; nel 2017 la trasmissione televisiva “NEMO” riprende Marrone (allora consigliere regionale) nel Donbass ucraino occupato dai secessionisti filorussi, mentre è premiato da rappresentanti di partiti europei di estrema destra per la sua opera indefessa a sostegno dei secessionisti. A quell’evento è presente pure Andrea Palmeri, fascista dichiarato, condannato in via definitiva in contumacia a due anni e 8 mesi per il pestaggio di un cittadino a Lucca e ricercato dalla Procura di Genova per il reato di reclutamento di mercenari e di combattimento in un conflitto armato estero.
– Fabrizio Comba, portavoce regionale di FdI, console onorario bielorusso in Piemonte dal 2016; Comba non ha mai espresso pubblicamente la benchè minima critica nei confronti dell’ultima dittatura rimasta in Europa, quella di Alexander Lukasheno, che si è sbarazzato dell’opposizione democratica o incarcerandola o costringendola all’esilio. Il 17 settembre 2020 il Parlamento Europeo votò una risoluzione in cui non si riconosceva più Lukashenko come presidente della Bielorussia bensì Svetlana Tsikhanovskaya, la più votata nelle elezioni di agosto, poi annullate dal regime. In quell’occasione, I deputati europei di Fratelli d’Italia votarono a favore della risoluzione (a differenza dei deputati leghisti). Allora chiedemmo pubblicamente a Fabrizio Comba di dimettersi dalla carica di console onorario; tale richiesta è stata poi reiterata dalle associazioni bielorusse in Italia a tutti i consoli onorari bielorussi esistenti in Italia. Da Comba nessuna risposta.
Se vincerà Paolo Damilano, se vincerà il centrodestra, saranno Marrone e Comba a dominare il Consiglio Comunale assieme alla Lega. Elettore avvisato, mezzo salvato.

100 posti al Comune di Torino, online il bando di concorso

È pubblicato sul sito del Comune di Torino l’avviso di selezione per l’assunzione di 100 funzionari direttivi.

Le assunzioni saranno suddivise nelle seguenti aree di specializzazione:

  1. 18 Funzionari Direttivi (Specializzazione esperto in rendicontazione e controllo) (cod. F.L. 01/21/A);
  2. 5 Funzionari Direttivi (Specializzazione contabilità pubblica) (cod. F.L. 01/21/B);
  3. 18 Funzionari Direttivi (Specializzazione esperto giuridico) (cod. F.L. 01/21/C);
  4. 12 Funzionari Direttivi (Specializzazione esperto analista informatico) (cod. F.L. 01/21/D);
  5. 15 Funzionari Direttivi (Specializzazione ingegnere strutturista) (cod. F.L. 01/21/E);
  6. 5 Funzionari Direttivi (Specializzazione esperto in valutazione ambientale strategica e bonifiche) (cod. F.L. 01/21/F);
  7. 2 Funzionari Direttivi (Specializzazione geologo) (cod. F.L. 01/21/G);
  8. 5 Funzionari Direttivi (Specializzazione tecnico trasporti e mobilità) (cod. F.L. 01/21/H);
  9. 5 Funzionari Direttivi (Specializzazione tecnica in ambito energetico) (cod. F.L. 01/21/I);
  10. 5 Funzionari Direttivi (Specializzazione pianificatore urbanistico) (cod. F.L. 01/21/L);
  11. 2 Funzionari Direttivi (Specializzazione selezione risorse umane) (cod. F.L. 01/21/M);
  12. 2 Funzionari Direttivi (Specializzazione controllo di gestione) (cod. F.L. 01/21/N);
  13. 2   Funzionari Direttivi (Specializzazione assistente sociali) (cod. F.L. 01/21/O);
  14. 2   Funzionari Direttivi (Specializzazione educatore professionale) (cod. F.L. 01/21/P);
  15. 2   Funzionari Direttivi (Specializzazione coordinatore servizi pedagogici) (cod. F.L. 01/21/Q).

La domanda di ammissione alla selezione, redatta utilizzando unicamente l’apposito modulo disponibile all’indirizzo http://www.comune.torino.it/concorsi/concorsi.shtml, dovrà essere inviata esclusivamente per via telematica, con autenticazione attraverso SPID (Sistema Pubblico di Identità   Digitale), CIE (Carta d’identità elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Le domande si considereranno prodotte in tempo utile se trasmesse telematicamente entro le ore 13,00 dell’11 ottobre 2021.

Per partecipare è necessario possedere una Laurea secondo le specifiche specializzazioni e non aver compiuto 32 anni di età.

I neo assunti stipuleranno un contratto di Formazioni e Lavoro part time di 30 ore settimanali in Categoria D.

 

Questa prima trance di 100 posti è parte del progetto “Mille giovani talenti” che riguarda l’inserimento negli organici del Comune di giovani risorse nel triennio 2021-2023

Le nomine riguarderanno diverse specializzazioni necessarie per far fronte alle progettualità previste dal PNRR.