ilTorinese

Reale Mutua Basket Torino – Urania Milano 88 – 70: una buona partita

Finalmente Torino gioca una veramente buona partita e porta a casa un po’ di consapevolezza nei propri mezzi.

Vince e convince contro una squadra sicuramente non “top” ma giocando con sicurezza e senza patemi.

Un secondo tempo dominato alla grande a partire dall’inizio del terzo quarto e non più messo in discussione fino alla fine.

Torino ha un quintetto base più un giocatore, questo è sicuro.  Potrebbe essere questo il solo vero limite nel lungo periodo ma, al momento, dopo tante cose discutibili viste in queste settimane,  godiamoci l’istante.

Torino comincia a far vedere buone cose dall’amalgama nuovo di cinque giocatori che messi insieme possono sicuramente valere il quintetto dell’altr’anno, pur se in modo diverso.

Davon Scott è un buon pivot che per dimensioni e stazza potrebbe giocare in serie superiori,  ma per il tiro anche in serie minori… nella media può giocare molto bene in A2 e se migliora la confidenza con il canestro può divenire importante.

Aristide Landi si dà da fare e alterna buone giocate con momenti anonimi ma potrà essere fondamentale in futuro.

Alibegovic è sempre il capitano e gioca bene con ottimi momenti di tiro anche se non è ancora al massimo.

Niccolò De Vico si rivela quello che già si sapeva: un buon giocatore in A1 e un lusso in A2. Gioca bene e in maniera decisa.

Toscano continua a tirare la carretta e impegnandosi risulta decisivo per le sorti dell’incontro.

Infine Trey Davies: secondo il mio personalissimo parere sarà l’atleta decisivo per le sorti di Torino. “Piccolo”, imprevedibile e intelligente: se comincia a prendere in mano la squadra e confidenza con il tiro da 3 la Reale Mutua diverrà una squadra veramente degna di questo nome.

Torino ha giocato bene, difeso bene e ha vinto bene. Sono contento di esprimere finalmente un parere positivo su questa squadra che sembra anche atleticamente ben predisposta.

Il timore è che dopo questi 6 non c’è nulla o quasi, anche se, a dire il vero, per la prima volta Giordano Pagani si esprime bene con 8 punti e una discreta prova di carattere e quindi speriamo in bene che possa proseguire. Il resto al momento è buio pesto. Ma cominciamo a vedere il bicchiere mezzo pieno. Torino gioca bene, meglio dell’altr’anno ed alcune giocate spettacolari appaiono al parco Ruffini.

Domani, però,  è un altro giorno…

Paolo Michieletto

Slow Wine 2022: «La guida che ha rivoluzionato il mondo del vino»

Ecco i premi speciali: alla toscana Elisabetta Fagiuoli il premio alla carriera, al friulano Federico Stroppolatini quello al giovane vignaiolo, e alla famiglia Ceretto di Alba quello per la viticoltura sostenibile
 
Su media.slowfood.it le foto della presentazione e la cover di Slow Wine 2022

«Dopo l’edizione straordinaria del 2020 in cui abbiamo realizzato la nostra guida senza poter visitare le vigne e le cantine siamo tornati a una certa normalità, facendo però tesoro di quanto abbiamo imparato durante la pandemia. E così accanto al ritorno delle visite in azienda, realizzate grazie alla straordinaria rete di oltre 200 collaboratori sparsi in tutta Italia, e alle Chiocciole assegnate alle migliori cantine secondo Slow Food arriva la novità dei video: 485 contributi realizzati dagli stessi collaboratori su altrettante cantine, un terzo delle aziende recensite, accessibili direttamente dalla guida tramite QRCode, che consentono di vedere il produttore mentre lavora nella sua vigna, di ascoltarne le parole, di capire quale carattere ha trasmesso ai suoi vini» raccontano Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, curatori di Slow Wine, la guida alle migliori cantine italiane secondo Slow Food.

 

La 12 esima edizione è stata presentata nell’ambito della Milano Wine Week ed è disponibile in tutte le librerie dal 13 ottobre e online sullo store di Slow Food Editore

Per la realizzazione dei video sono stati accolti i suggerimenti di due collaboratori della guida, i giornalisti e autori televisivi Marcello Masi e Rocco Tolfa, che hanno realizzato veri e propri tutorial: «Non abbiamo avuto dubbi nel partecipare a questa avventura perché condividiamo lo spirito di Slow Food e il modo di lavorare di Slow Wine, soprattutto la scelta di mandare i collaboratori nelle aziende, perché il valore di un vino non è dato solo dai sentori, un vino nasce dal territorio e rappresenta l’essenza del produttore. Questo aspetto fino a ora era un privilegio della televisione e invece questa novità fa svecchiare le guide cartacee e fa invecchiare tutto il resto».

Clicca qui per vedere il trailer dei video realizzati per la guida Slow Wine 2022.

Ma Slow Wine non è solamente una guida, è un progetto di racconto e promozione a tutto tondo. Innanzitutto, tra poco più di un mese ritorna lo Slow Wine Tour a partire da Monaco di Baviera, a inizio anno le tappe negli Stati Uniti e poi nell’autunno 2022 gli appuntamenti di Seoul e Tokyo, dopo un anno difficilissimo in cui non è stato possibile organizzare il tour. E poi le guide alle cantine degli Stati Uniti, in Cina e in Macedonia che estendono i principi di Slow Wine nel mondo.
«La storia del vino di Slow Food è stata caratterizzata da temi ancora oggi attualissimi – la sostenibilità ambientale, il paesaggio, la giustizia sociale – che ci chiamano tutti a essere protagonisti della Slow Wine Coalition, il futuro che stiamo costruendo intorno al Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto presentato a Bologna nel 2020» ricorda Federico Varazi, vice presidente di Slow Food Italia. «Si tratta di un decalogo frutto del lavoro dei vignaioli a partire da Vigneron d’Europe, e porta con sé le loro istanze. La grande novità della Coalition è che il manifesto può essere condiviso da tutti: tecnici professionisti e appassionati per far sì che il mondo del vino operi una piccola rivoluzione, diventi una comunità in cui ognuno fa il proprio pezzo per andare nella direzione che abbiamo delineato».

«Il sogno di realizzare una grande rete di vitivinicoltori a livello internazionale si sta realizzando intorno alle tre anime di Slow Wine che si riconoscono nei valori della sostenibilità ambientale, della tutela del paesaggio e della giustizia sociale, e cioè i produttori – anche le cooperative e i conferitori di uve – gli appassionati di tutto il mondo e i professionisti che legano chi fa il vino e chi lo consuma. Aderire è semplicissimo, basta firmare il Manifesto realizzando eventi per celebrarne la partecipazione. L’incontro di tutti i partecipanti alla Slow Wine Coalition è a Bologna con la Slow Wine Fair, organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food dal 26 febbraio al 1 marzo. Si tratta di una vera e propria Terra Madre del vino, in cui i tre grandi temi del Manifesto saranno discussi durante gli incontri in agenda. E poi di un momento fieristico con mille produttori provenienti da tutto il mondo, grazie anche alla collaborazione con la Società Excellence rivolto sia al pubblico che ai professionisti».

 

Durante la presentazione sono stati consegnati i tre Premi Slow Wine.

Il premio al Giovane vignaiolo è stato consegnato da Edoardo Basset e Georgia Zuliani dell’azienda F.lli Perin a Federico Stroppolatini della cantina Stroppolatini di Cividale del Friuli con la seguente motivazione:

Federico Stroppolatini, che oggi ha 28 anni, a seguito della malattia del padre, nel 2015, abbandonò gli studi in ingegneria, caricandosi sulle spalle la gestione dell’azienda di famiglia. Quando ha ereditato la cantina si produceva perlopiù vino sfuso senza uno stile preciso e un indirizzo ambizioso; grazie a lui si è impressa una chiara svolta, in nome della sostenibilità e della qualità senza compromessi, con una particolare attenzione anche a vitigni meno conosciuti, come il tocai giallo. Seppur giovanissimo, Federico sta contribuendo alla crescita della viticoltura del Friuli Venezia Giulia animato da un entusiasmo e un coraggio fuori dal comune.

Alla famiglia Ceretto di Alba, Piemonte, presente a Milano con i cugini Alessandro e Roberta, è andato il premio per la Viticoltura sostenibile, consegnato da Daniela Ropolo, responsabile iniziative sostenibili CNH Industrial per FPT:

Dal 2010 la famiglia Ceretto, stimolata da un cambio generazionale perfettamente riuscito, ha assunto un preciso impegno volto al radicale mutamento delle tecniche agronomiche, convertendo gli oltre 100 ettari di vigneti di proprietà in regime biologico certificato, e dal 2018 in conduzione biodinamica. Questo sforzo così ingente è stato reso possibile dal costante confronto interno alla famiglia e da uno strenuo rispetto del territorio, tra i più celebri d’Italia. A questa scelta si accompagna la decisione di proseguire una vocazione consolidata in azienda: il rapporto con la cultura, oggi concretizzato in iniziative che – attraverso varie forme di espressione – sottolineano l’importanza di ritrovare l’equilibrio con la natura.

Il premio alla Carriera è stato consegnato da Lucio Berta, Head of Brand Communication and Social Media di Reale Mutua a Elisabetta Fagiuoli della cantina Montenidoli di San Gimignano:

Elisabetta Fagiuoli – che quest’anno festeggia le cinquanta vendemmie – ha segnato un prima e un dopo per la Vernaccia di San Gimignano e per la Toscana più in generale. Motore instancabile della promozione e valorizzazione del territorio, sempre fieramente controcorrente rispetto alle mode, è riuscita, grazie alla sua tenacia, a trasformare i suoi vini in grandissimi classici, imprescindibili per qualsiasi appassionato che si rispetti. Il tutto praticando un’agricoltura biologica certificata e un’enologia così poco interventista che usare il termine naturale fa un po’ sorridere, parlando di Elisabetta, che nel salotto di casa ha i nidi di rondine…

Alla presentazione hanno partecipato Federico Gordini, presidente della Milano Wine Week, che ha sottolineato l’onore di ospitare all’evento milanese Slow Wine, e Luigi Terzago, presidente Fisar che ha evidenziato l’importanza della sostenibilità per il futuro vitivinicolo.

La presentazione di Slow Wine 2022 è stata resa possibile grazie agli Official Partner Reale Mutua, FPT e F.lli Perin; i Partner Tecnici Bormioli Rocco, Bormioli Luigi, BSD Liebherr e San Bernardo; in collaborazione con la MWW.

Grandi ritorni e novità di Slow Wine 2022: le visite in azienda e le Chiocciole

L’edizione 2022, che recensisce 1958 cantine, vede il ritorno di due delle principali caratteristiche della guida, sospese a causa della pandemia nel 2020.
Innanzitutto, la visita dei collaboratori alle cantine. Unica nel panorama delle guide al vino, infatti, Slow Wine non si limita a degustazioni ma, grazie alla capillarità degli oltre 200 collaboratori presenti in tutta l’Italia, visita i filari e le cantine delle aziende recensite. Uno sforzo grandissimo che pone la guida di Slow Food come un punto di riferimento di tutta l’enologia e di chi vuole conoscere questo straordinario mondo, in Italia e non solo.
A questo si aggiunga il ritorno del riconoscimento più identificativo della guida: le Chiocciole (tutti i premiati su Slowfood.it/slowine), ovvero il simbolo assegnato a una cantina per il modo in cui interpreta i valori organolettici, territoriali e ambientali in sintonia con la filosofia di Slow Food.
L’assegnazione del riconoscimento è stata sospesa nell’edizione del 2021 per via dell’impossibilità di effettuare le visite in azienda, rimarcando quindi il significato e il valore della Chiocciola stessa non come premio assegnato una volta per tutte ma come continua valutazione della qualità nei vini e nelle cantine. Ad aggiudicarsela quest’anno sono 218 cantine, tra cui compaiono 23 novità: un forte segnale di resistenza e solidità del settore, dopo un anno complicato come quello appena passato.
La regione che conta più chiocciole è il Piemonte, seguono la Toscana e il Veneto.

QR Code e video per visitare 485 aziende con gli occhi dei collaboratori

Se nel 2020 si è ovviato all’impossibilità di realizzare le visite in azienda grazie alle video interviste ai produttori, nel 2021 quella iniziale intuizione diventa un vero e proprio prodotto digitale permettendo al lettore di visitare virtualmente 485 aziende, grazie a video brevi (della lunghezza di 5/10 minuti) realizzati dai collaboratori durante la loro visita e scaricabili grazie ai QR Code pubblicati sulla guida stessa.

Tutti i numeri della guida

Oltre al massimo riconoscimento che è la Chiocciola, vi sono altri due premi attribuiti alle cantine: la Bottiglia (188 cantine), assegnata ai produttori che esprimono un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione, e la Moneta (87), assegnata alle realtà che esprimono un buon rapporto qualità-prezzo in tutte le bottiglie prodotte.
Riconoscimenti speciali sono dedicati anche ai vini: ai migliori di ogni regione viene assegnato il titolo Top Wine, e tra questi si trovano i Vini Slow che, oltre ad avere una qualità eccellente, condensano valori legati a territorio, storia e ambiente, e i Vini Quotidiani, che garantiscono un’alta qualità entro i 12 euro. Degli oltre 27.000 vini degustati sono emersi 750 Top Wine, e tra questi 354 Vino Slow e 196 Vino Quotidiano.

La degusta

Economia: ottimismo per investimenti e produzione

120^ INDAGINE CONGIUNTURALE (4° TRIMESTRE 2021) 

Dopo quasi due anni di previsioni pesantemente negative, dovute in massima parte alla crisi economica innescata dalla pandemia, la quarta indagine trimestrale congiunturale del 2021 predisposta da Confartigianato Imprese Piemonte riporta stime apparentemente ottimistiche.

 

Il saldo delle previsioni della produzione totale torna in terreno positivo, passando dal -27,65% al + 1,78%.

Anche per quanto concerne l’acquisizione di nuovi ordini, nel saldo prevalgono gli ottimisti: dal -42,57% al +1,04%.

Le stime di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese scendono dal 49,43% al 35,66%; quelle di carnet da uno a tre mesi aumentano dal 38,80% al 43,83%; quelle di carnet superiore ai tre mesi salgono dall’11,77% al 20,51% evidenziando una maggiore fiducia nella possibilità di commesse di lavorazione di medio e lungo periodo.

La negatività del saldo delle previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni si riduce, passando dal -44,17% al -30,47%.

Le stime di investimenti per ampliamenti programmati per i prossimi 12 mesi salgono dal 7,77% al 13,22%; le ipotesi di investimenti per sostituzioni aumentano dal 12,29% al 16,49%; coloro che non prevedono investimenti scendono dal 79,94% al 70,29%.

Le proiezioni di regolarità negli incassi salgono dal 57,60% al 67,46%, mentre le previsioni di ritardi diminuiscono dal 41,94% al 31,20%.

In merito all’andamento occupazionale, il saldo, pur se ancora negativo, migliora fortemente, risalendo dal -21,83% al -3,87%.

Per quanto riguarda le previsioni di assunzione di apprendisti la negatività del saldo si riduce, passando dal -35,38% al -18,57%.

 

“Gli artigiani – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte –credono nella ripartenza. Tuttavia queste previsioni rischiano di rimanere teoriche se non si superano il credit crunch, il costo esorbitante delle materie prime e i ritardi dei pagamenti della P.A., baratri messi sulla strada delle imprese che hanno ripreso a muovere timidamente i loro passi dopo il dramma del lockdown e dei dieci anni precedenti di recessione indotta. Per avviare la ripresa e far sì che le risorse derivanti dal PNRR non vengano utilizzate a meri fini emergenziali, ma di carattere strutturale per dare vita ad uno sviluppo economico durevole, occorrono vere riforme ed il pieno coinvolgimento delle imprese artigiane e delle piccole imprese, il cui modello coniuga sostenibilità sociale, economica ed ambientale”.

 

 “Sottolineo pertanto – conclude Felici – l’esigenza che il ruolo delle micro e piccole imprese, che rappresentano il 94% del tessuto produttivo del nostro Paese, venga pienamente valorizzato nell’attuazione del PNRR.  A tal fine occorre da un lato che il bonus/detrazioni (facciate, ecobonus, sismabonus e ristrutturazioni) diventi strutturale, dall’altro la concreta riduzione della pressione fiscale, la reale semplificazione della burocrazia, l’agevolazione nell’accesso al credito, il sostegno all’innovazione, il miglioramento delle strutture materiali ed immateriali, la definizione di offerte formative mirate. Indispensabile è anche una riforma del mercato del lavoro che incentivi le assunzioni da parte delle imprese artigiane e consenta ai giovani nuovi sbocchi occupazionali”.

 

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha realizzato la quarta indagine trimestrale 2021 sulla base delle risposte ad un questionario telematico che ha coinvolto un campione di 2.250 imprese artigiane piemontesi selezionate nei comparti di produzione e di servizi maggiormente rilevanti.

 

Scuola, Ruffino (CI): Non ci sono più scuse, Pnrr tuteli anche piccoli centri

“La parole del premier Draghi sugli interventi da fare per efficientare le nostre scuole attraverso il Pnrr fanno ben sperare”. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.

“Mi auguro- aggiunge- che questo processo parta da un serio aggiornamento dell’anagrafe dell’edilizia scolastica del Paese e da una nuova consapevolezza sul ruolo cruciale svolto dalle scuole in tante realtà distanti dai grandi centri urbani, come ad esempio nei piccoli Comuni di montagna: L’istruzione è un baluardo da tutelare e rafforzare anche in queste realtà, in netta controtendenza con un passato che ha visto chiudere e razionalizzare i plessi più piccoli”.

Per Ruffino poi “un piano esaustivo dovrà certamente portare ad un cambio di paradigma nella visione degli asili nido. Parliamo di strutture fondamentali che dovrebbero entrare a pieno titolo nei piani del ministero dell’Istruzione  come qualcosa di fondamentale e imprescindibile. In questo contesto i soldi del Recovery rappresentano una chiara opportunità  di svolta rispetto al passato e un vincolo per la politica: da oggi in poi, infatti, non ci saranno più pretesti o scuse se l’offerta scolastica rimarrà inadeguata”.

Si accascia e muore di infarto alla gara podistica

DAL PIEMONTE/ E’ morto nel Biellese un podista di 59 anni, colpito  da infarto dopo 17 chilometri di corsa:  era quasi al termine  della gara svoltasi a Veglio. Il runner si è sentito male a 4 chilometri dalla fine del percorso, lungo 21 in tutto. I soccorritori del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Chieri, corsi gratuiti per avvicinare i bambini alla lettura

“Nati per leggere”. E dai pediatri “libri dono” ai nuovi nati

Si inizia lunedì 18 ottobre

Innamorarsi della lettura. Diffondere il piacere del leggere in famiglia, tutti insieme con le bimbe e  i bimbi, fin dai primi mesi di vita. E’ questo l’obiettivo di “Nati per leggere”, un progetto nazionale che si avvale della collaborazione tra bibliotecari, pediatri, operatori sanitari, educatori dei nidi ed insegnanti della scuola per l’infanzia, perché  “leggere con continuità con i propri bambini – sostengono i promotori – non solo favorisce lo sviluppo cognitivo, ma ha anche una straordinaria efficacia sulle relazioni affettive ed emozionali”. Progetto condiviso e colto appieno nelle sue motivazioni dalla “Biblioteca Civica” di Chieri che lo sosterrà e lo svilupperà insieme ai Comuni dell’Area sud-est dello “SBAM” (Sistema bibliotecario dell’area metropolitana), ovvero Andezeno, Cambiano, Pecetto, Pino Torinese, Pralormo e Riva presso Chieri, non solo riservando uno spazio ad hoc per più piccoli con una grande varietà di libri – dai primi per l’infanzia agli albi alle storie illustrate e ai silent book – ma mettendo a disposizione di bimbi ed accompagnatori “scatole itineranti NpL” nei nidi, nelle scuole per l’infanzia, negli studi pediatrici e nei presidi socio-sanitari. Non solo. Da questo mese di ottobre, infatti, prenderanno anche il via due corsi di formazione gratuiti rivolti a genitori, insegnanti, educatori, bibliotecari e a chiunque sia interessato alla promozione della lettura con i più piccoli.

L’illustratrice Romina Panero terrà il corso “Da una figura all’altra”, tre incontri (lunedì 111825 ottobre, sempre alle ore 17.30), alla scoperta dei più importanti illustratori per l’infanzia: Bruno Munari, Leo Lionni, Iela e Enzo Mari, Eric Carle, Maurice Sendak, Quentin Blake, Antony Browne, Roberto Innocenti, Katsumi Komagata, Hervé Tullet, Beatrice Alemagna, Massimiliano Tappari. Gli incontri si svolgeranno “on line”, su piattaforma Zoom.

Nel secondo corso, “L’albero della lettura. Le radici e il gesto”Anna Peiretti della “Fondazione Paideia” esplorerà l’equilibrio tra il gesto e la parola, soffermandosi su come fare agire la lettura con il corpo anche attraverso tecniche psicomotorie e sulla valorizzazione del gestuale nella progettazione di esperienze di “proto-lettura”. Gli incontri si svolgeranno in presenza nella sala conferenze della “Biblioteca” di Chieri (mercoledì 20 ottobre3 novembre17 novembredalle 17 alle 19).

Per partecipare ai corsi occorre iscriversi telefonando o inviando una mail alla “Biblioteca” di Chieri (011/9428400biblioteca@comune.chieri.to.it).

Promosso dalla Regione Piemonte e sostenuto dalla “Fondazione Compagnia San Paolo, “Nati per leggere” è un progetto “sul quale – dichiara Antonella Giordano, assessore alla Cultura del Comune di Chieri – i nostri comuni continuano a investire, nella convinzione che i primi anni di vita siano il periodo più importante, nel quale i bambini e le bambine costruiscono gran parte delle loro competenze, sviluppando i loro talenti”. Un ruolo centrale nello sviluppo dell’iniziativa sarà anche affidato ai pediatri del territorio “ che rappresentano -aggiunge la direttrice della Biblioteca di Chieri, Silvia Basso– interlocutori privilegiati sia per la fiducia che i genitori ripongono in loro come consulenti della salute dei propri figli, sia perché hanno modo di raggiungere le famiglie già nei primi mesi di vita dei bambini, garantendo la precocità dell’intervento sulla lettura”. Per questi motivi è stato loro affidato il compito di consegnare “libri dono” a tutti i nuovi nati, a nome della città. Ai bambini nati nel 2021, verrà donata una valigetta che contiene un libro (“Guarda che faccia!”) adeguato al loro primo anno di vita, proposte musicali per i piccoli e due libri per i genitori della collana “Nutrire la mente. Fin da piccoli”, curati dal “Centro per la Salute del Bambino”.

g.m.

Il razzismo nello sport

Fin da Olimpia 1896 (nella foto), anno della prima Olimpiade ed a seguire alla nascita delle paralimpiadi per disabili, molte persone hanno guardato allo sport per migliorare il nostro mondo e diffondere sani  principi come tolleranza, rispetto, uguaglianza e soprattutto integrazione.

Tantissime sono le storie individuali di uomini e donne, famosi e non, che grazie all’impegno agonistico hanno vinto vere e proprie battaglie personali. Ma da sempre c’è anche qualcuno che non la pensa così. Questo qualcuno può essere definito come razzista e possiamo affermare  che lo sport catalizzi su di sé il meglio e il peggio di questo scontro culturale ultracentenario. I razzisti presenti negli stadi di qualsiasi competizione vanno puniti con pene esemplari:
bisogna rendere più severe le regole e perseguire con maggiore rigore gli incidenti di natura razzista nello sport, sia sugli spalti che in campo,  bisogna saper intraprendere e portare avanti tante martellanti iniziative che sappiano esprimere la voglia di non abbassare la guardia nella battaglia contro questo grave problema che è anche e soprattutto una battaglia contro l’ignoranza che investe il mondo intero. Non solo razzismo contro gli atleti di colore ma si deve anche combattere i beceri cori contro i singoli atleti e le loro famiglie, di qualunque colore essi siano e provenienti da qualsiasi nazione del nostro mondo. bello ma spesso mancante di educazione civica.

Vincenzo Grassano

Cia e Confagricoltura: il costo dei concimi cambia l’agricoltura

 

Volano i prezzi dei concimi a causa della mancanza di materie prime, ed è allarme per gli agricoltori: per i costi attuali, bisognerà rivedere le pratiche agronomiche.
A raccogliere le segnalazioni degli imprenditori sono Cia e Confagricoltura Alessandria, che rilevano l’aumento dei costi dell’energia, degli imballaggi e delle materie prime che freneranno l’economia, ripercuotendosi sulle tasche dei consumatori e minacciando la competitività dei settori produttivi. Si arriva ad un incremento dei costi dei fertilizzanti fino al 50% in più.
Alcune imprese produttrice hanno annunciato tagli; alla chiusura di alcuni stabilimenti nel Regno Unito, si è aggiunto l’annuncio del taglio del 40% della produzione in Europa da parte di uno dei principali produttori a livello mondiale di ammoniaca – da cui si ricavano i fertilizzanti – e primo operatore italiano del settore. In Italia, il mercato dei fertilizzanti vale circa un miliardo di euro. Oltre al costo aumentato, quindi, si va incontro anche ad un problema di reperibilità.
Un esempio concreto: negli ultimi due mesi per trasportare i prodotti ortofrutticoli di prima, IV e V gamma da un’azienda Confagricoltura, dalla Piana del Sele fino ai mercati del Nord Italia e in Germania i costi di trasporto sono cresciuti del 20%, del 30% per gli imballaggi in cartone e del 40% per le buste d’insalata.
Dichiara il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello: “Occorre tendere all’autosufficienza, valorizzando il settore agricolo anche nel suo ruolo di produttore di energia verde. In particolare il biometano è una grande opportunità per contribuire alla transizione energetica ed alla decarbonizzazione, diminuendo le importazioni di metano per le aziende agricole e utilizzando la rete gas come vettore di energia rinnovabile”. Aggiunge il presidente provinciale Cia Alessandria Gian Piero Ameglio: “I prezzi del grano sono aumentati e a ruota anche quelli di concimi e trattamenti. Alcuni agricoltori dovranno rivedere le concimazioni autunnali e ridurre quelle primaverili, ma fare a meno del tutto dei fertilizzanti è praticamente impossibile. Si fa ricorso, per quanto possibile, al letame e ai liquami aziendali per chi fa zootecnia, e i coltivatori dovranno cogliere il momento migliore per la distribuzione. I prezzi alti portano speculazione, e a rimetterci sono gli agricoltori”.
Le aziende, inoltre, non sono esenti dal “caro bollette”, dall’aumento dei costi energetici e il gasolio agricolo negli ultimi due mesi ha avuto un rincaro del 25%.

Il festival DocuDonna su Streeen

Mentre le sale cinematografiche tornano a popolarsi, la piattaforma streaming STREEEN continua ad essere punto di riferimento per autori e festival indipendenti che grazie alle proiezioni online hanno la possibilità di rivolgersi a un pubblico più ampio e trasversale.

Il calendario di ottobre di Streeen propone eventi speciali con il festival internazionale dedicato al documentario a regia femminile DocuDonna (8-11 ottobre) e la prima edizione dell’innovativo Festival del Turismo Musicale (22-29 ottobre) che presenta 3 doc musicali scelti da Seeyousound.

Inoltre, a fine mese Streeen sarà ospite a Sguardi AltroveFilm Festival (22-30 ottobre) con il quale è nata la collaborazione che darà vita al Premio Miglior Film Sezione Competitiva Cortometraggi Sguardi (S)confinati, che prevede la distribuzione online del corto vincitore del premio tra quelli della sezione.

Dal 22 al 29 ottobre STREEEN accoglie le proiezioni del primo FESTIVAL DEL TURISMO MUSICALE, un nuovo punto di incontro, digitale e fisico, sia per i professionisti del turismo musicale, sia per il pubblico appassionato di viaggi all’insegna della musica, di turismo sostenibile e di prossimità.

Streeen ospita la mini-rassegna con 3 documentari curata da Seeyousound, per raccontare la scena musicale italiana, i suoi luoghi e i suoi interpretiattraverso il cinema.

Tre titoli scelti tra il meglio della produzione italiana di cinema a tematica musicale: LA NUOVA SCUOLA GENOVESE scritto e ideato da Claudio Cabona con la regia di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati, proposto in prima assoluta streaming, ITALO DISCO LEGACY di Pietro Anton e OSANNAPLES di M. Deborah Farina: tre storie che attraverso la musica raccontano “pezzi” di territorio, facendoli scoprire al pubblico di appassionatiportandolo da Genova a Napoli, passando per la disco che ha reso nota l’Italia nel mondo. (abbonamento 3 film a 5 euro).

Il Festival in forma ibrida tra fisico e digitale, permetterà al pubblico di sperimentare nuove modalità di fruizione del patrimonio musicale, in linea con i trend del turismo post-covid; in tutto due giorni online (22-23 ottobre) e uno dal vivo alla Casa degli Artisti a Milano (24 ottobre) conconferenze, workshop, tour immersivi e in loco, film in streaming, networking per raccontare il ruolo dello spettacolo dal vivo in relazione allo sviluppo del territorio e per scoprire il patrimonio musicale materiale e immateriale italiano. Sarà anche l’occasione per riconoscere e quantificare il Turismo Musicale come area definita e distinta dal Turismo Culturale, anche grazie alla presentazione della prima Ricerca di Turismo Musicale in Italia. Info e programma www.turismomusicale.net

Inoltre, dall’8 al 10 ottobre torna DocuDonna, festival internazionale che ogni anno dal 2019 rende per tre giorni Massa Marittima la capitale del documentario a regia femminile e che avrà anche un programma online con 6 dei 19 film selezionati disponibili dall’8 all’11 ottobre su Streeen.

In visione gratuita in streaming i film Shooting The Mafia di Kim Longinotto, sulla fotografia politica di Letizia BattagliaEn camino – Messico, machismo e nuvole di Isabella Cortese, Federico Fenucci, Maria Giuditta Vettese; Doorgan di Johanneke Dijkstra; Why Didn’t you Stay For Me? di Milou Gevers, che affronta con rispetto il tema delicato del suicidio di un genitore raccontato da un bambino o una bambina; Un Chanteur Invisibile di Hannah van Tassel e Nobu di Sara Blok.

Il festival propone produzioni da Francia, Iran, Stati Uniti, Irlanda, Olanda e Italia e nella dimensione cittadina ancheincontri con autrici e altre professioniste del cinema; un omaggio dedicato a Cecilia Mangini; una conferenza sulle registe del genere horror; il focus DocuDonna meets IFA, gemellaggio di film di registe olandesi selezionate all’International Film Festival Assen, e i film delle cineaste italiane presentati a Massa Marittima; un focus sulle produzioni cinematografiche delle registe europee e la mostra dell’artista olandese Ruchama Hoed, dal titolo Textures of affect

Ingresso libero, proiezioni in lingua originale con sottotitoli italiani e inglesi. Programma consultabile su www.docudonna.it/it/2021-edition/. Materiali stampa (ufficio stampa Chiara Zanini).

INFO streeen.org, info@streeen.org, www.facebook.com/streeen, www.instagram.com/streeen_cinema, twitter.com/streeen_org

NUMERO assistenza abbonati +39 371 423 3878

Biennale Democrazia, 230 relatori e migliaia di presenze

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Sono state registrate oltre 20.000 visualizzazioni online e si calcolano circa 18.000 presenze complessive.

Biennale Democrazia ha riportato a Torino (in presenza e per la prima volta anche online) la riflessione collettiva sullo stato della democrazia nella contemporaneità, declinata in 90 appuntamenti con 230 relatori dal mondo e dedicata per la VII edizione al tema UN PIANETA, MOLTI MONDI.Al programma in presenza è stata affiancata un’ampia offerta di dirette streaming – oltre la metà degli eventi – per garantire a tutti di seguire buona parte degli appuntamenti in palinsesto, valorizzati anche dal maxischermo in piazza Carignano che ha trasmesso una selezione di dirette streaming. Inoltre, tutti gli appuntamenti di questa edizione rimarranno disponibili on demand gratuitamente nell’archivio multimediale della manifestazione su sito e canale YouTube.

Oltre 20.000 le visualizzazioni online da tutta Italia e anche dall’estero (Germania, Regno Unito, Francia, Lussemburgo, Olanda, Romania, Danimarca, Lettonia e dall’Australia) e circa 18.000 presenze complessive nelle varie sedi confermano una grande risposta di pubblico anche in questa speciale edizione autunnale, la prima a doversi confrontare con il mondo post-pandemia.

Le scuole e i giovani hanno rinnovato il loro coinvolgimento attivo: 22 classi hanno partecipato in presenza, con quasi 350 studenti delle scuole secondarie e 300 iscrizioni di studenti universitari. Tra questi anche 15 dottorandi portoghesi del Centre for Social Studies dell’Università di Coimbra. Molte altre scuole e studenti hanno seguito da remoto via streaming da tutta Italia, confermando Biennale come un punto di riferimento intergenerazionale.

Dichiara il Presidente, Gustavo Zagrebelsky: “È grande soddisfazione aver superato le difficoltà poste dal Covid ed essere riusciti a tenere la settima edizione di Biennale in presenza del nostro pubblico. Non era scontato, ed abbiamo fatto una scommessa, vinta. Desideriamo ringraziare i nostri ospiti per l’alto livello dei loro contributi; contributi che hanno spaziato sui maggiori problemi sociali, culturali, politici ed ecologici del nostro tempo. Problemi con i quali la democrazia avrà a che fare nel prossimo avvenire. Diamo fin da ora a tutti nostri amici l’appuntamento al 2023“.

Nella mia prima edizione da Direttore Organizzativo – dichiara Alessandro Isaiaè grande la soddisfazione nel rivedere il pubblico così numeroso in sala, nonostante tutte le complessità dettate dall’emergenza sanitaria. Gli sforzi fatti sono stati premiati anche dall’attenzione dei media, locali e nazionali: Biennale si conferma un punto di riferimento e una preziosa occasione di incontro e riflessione collettiva. Fondamentale è stata anche quest’anno la collaborazione con i tanti partner della manifestazione, che da sempre ne permettono la realizzazione e ne arricchiscono i contenuti”.

Tra gli eventi che hanno registrato il tutto esaurito: il concerto di Fatoumata Diawara, sold out già in prevendita; e poi gli incontri con Diego Bianchi e Serena Danna, Francesca Mannocchi, Francesco Costa; oltre allo spettacolo inaugurale “Dante fra le fiamme e le stelle” e tutti gli incontri al Circolo dei Lettori. Sono inoltre stati venduti 100 carnet abbonamento per tutti gli incontri.

Biennale Democrazia si chiude questa sera con il concerto di Fatoumata Diawara a OGR Torino, dopo l’incontro tra Massimo Giannini e Esther Duflo, ma diverse iniziative rimarranno a disposizione del pubblico anche nelle prossime settimane.
La collaborazione col Salone del Libro, manifestazione a cui Biennale passa virtualmente il testimone, prevede un incontro tra Gustavo Zagrebelsky e Romano Prodi (alle 15:30 di giovedì 14 ottobre, in sala Oro). E inoltre: sarà visitabile fino al 7 novembre Memory Matters, il progetto espositivo diffuso nel Parco del Valentino nato in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; al Polo del ‘900 prosegue fino al 24 ottobre I 50 anni del Fuori! – a cura di Roberto Mastroianni, Maurizio Gelatti, Maurizio e Chiara Miranda – la mostra sul primo movimento italiano impegnato nella lotta per i diritti degli e delle omosessuali; alle OGR, fino al 16 gennaio 2022 Vogliamo tutto, Una mostra sul lavoro, tra disillusione e ricatto, curata da Samuele Piazza, per riflettere sulla trasformazione del lavoro nel contesto post-industriale e digitale. Infine, Dante fra le fiamme e le stelle andrà in scena fino al 14 ottobre al Teatro Gobetti e dal 26 novembre al 5 dicembre alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.