ilTorinese

Lo spettro

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

 

L’aumento dei prezzi delle materie prime (gas, petrolio e carbone in primis) unitamente alla lenta ripresa della produzione di beni e servizi che fatica a tenere il passo della domanda sta provocando due fenomeni preoccupanti.

 

Da un lato l’inflazione (l’aumento dei prezzi) si è risvegliata con forza da un lungo torpore e dall’altro la crescita economica, dopo il rapido recupero degli ultimi 12 mesi, sta segnando il passo.

 

Ed è così che, dopo più quarant’anni, uno spettro è tornato ad aggirarsi per il mondo: la stagflazione.

 

La presenza di una inflazione elevata e di una economia in stagnazione, sino a provocare una recessione, la stagflazione, è storicamente una situazione molto rara.

 

Questi due fenomeni, infatti, quasi mai sono in grado convivere per troppo tempo.

 

Ciò in quanto durante una fase di forte rallentamento dell’economia si assiste ad una riduzione dei consumi che si traduce in una discesa della domanda e dei prezzi delle materie prime e, in ultimo, dei prodotti e dei servizi che ne fanno uso.

 

I mercati finanziari, sempre pronti a fiutare, anticipandoli, i cambiamenti di umore dell’economia, hanno iniziato ad innervosirsi trascorrendo questo scorcio di fine estate/inizio di autunno un po’ come le foglie sugli alberi.

 

Anche gli operatori, preoccupati dall’andamento perturbato degli indici, hanno ridimensionato drasticamente il loro ottimismo, che regnava sovrano ad inizio anno, ed a dominare ora è la cautela.

 

Lo testimoniano una serie di sondaggi che fotografano le opinioni dei principali investitori, professionali e non, e che attestano una situazione non troppo diversa rispetto a quella dell’autunno del 2020, quando i timori e le incertezze legati al diffondersi della pandemia, in assenza di vaccini efficaci, erano ben peggiori di oggi.

 

A questa congiuntura ha contribuito anche la politica del governo cinese che, nel tentativo, sempre più chiaro, di riportare l’economia sotto il controllo centrale e di ridurre le “derive capitalistiche” della speculazione e della concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, sta rallentando sensibilmente la crescita economica.

 

L’innalzamento dei toni nei confronti della “provincia ribelle”, Taiwan, rafforza la sensazione di un ritorno al passato anche se le azioni di forza non sono mai preannunciate (perderebbero di efficacia) e si tratterebbe, quindi, di una strategia di logoramento di lungo termine, che ricorrerà in futuro sempre di più alle sanzioni economiche (come sta avvenendo nei confronti dell’Australia) ed agli attacchi informatici.

 

La sessione plenaria del comitato centrale cinese, a novembre, è vicina e sarà seguita da parte di tutti i leaders mondiali con un’accresciuta attenzione rispetto al passato (in attesa del, ben più importante, Congresso Nazionale che avrà luogo a fine 2022) per cogliere ogni possibile segnale sulla politica, sia interna che estera, di Xi Jinping.

 

Tutto ciò non può che ricordarci come i sistemi economici (così come i mercati finanziari) non sono affatto universi governati da rigorosi criteri matematici, l’economia non è certo una scienza esatta, bensì organismi viventi che dopo una lunga corsa o una faticosa camminata hanno bisogno di riposarsi e, in qualche caso, di essere sottoposti a test o a cure intensive per potersi poi completamente riprendere.

 

Nel nostro caso l’ipotesi più probabile è che si tratti solamente di una pausa che, seppur fastidiosa, servirà a recuperare le forze grazie all’energia che verrà fornita, in porzioni generose, dai pacchetti di spesa in corso di approvazione in tutto il mondo, per poi tornare a percorrere la strada intrapresa dopo le riaperture della seconda parte dello scorso anno.

 

I prezzi dei combustibili, dopo la salita vertiginosa degli ultimi mesi, torneranno a scendere passata la stagione invernale e questo contribuirà ulteriormente a sostenere una situazione economica già in fase di miglioramento (e a riportare il tasso di inflazione sotto controllo, non troppo più elevato del tasso ritenuto “ideale” del 2%).

 

Naturalmente non si possono escludere incidenti di percorso ma non sembrerebbe ancora essere tempo di archiviare la speranza di assistere ad un decennio di crescita e di riforme, indispensabili per garantirci una fetta importante di risorse europee e, ancor più, per rendere più solide le prospettive future del nostro Paese.

 

Sanità territoriale, mancano i medici di base

“Che manchino medici e pediatri di base, Uncem lo ripete da anni.

E ha ottenuto, in sede parlamentare, l’articolo del Decreto Calabria del 2019 che permette a tutte le Regioni di inserire, nei contratti integrativi regionali per i medici, delle premialità per coloro che aprono studi nei Comuni più alti nelle medie e alte valli. Alla Regione e al Ministero della Salute abbiamo sottoposto diversi documenti di proposte. È evidente che per avere garanzia di servizi, per dare sicurezza a chi risiede nelle valli e nuove opportunità alle comunità, servono delle risorse. Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto di potenziare farmacie dei servizi e case della salute nelle aree interne. Ci troviamo d’accordo ma occorre anche un’azione decisiva su medici e pediatri di base. La loro mancanza incide non poco sullo spopolamento e sull’abbandono dei territori. Risottoponiamo ai decisori politici regionali e nazionali un dossier di proposte realizzato nel mezzo del primo lockdown, evidenziando anche come l’emergenza sanitaria tutt’ora in corso sia un monito per garantire nuovi e migliori servizi. Il Piemonte può aprire una via significativa, esempio per altre Regioni”.

Così Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, in merito alla mancanza di servizi medici nei territori montani, rilevato nelle ultime ore da Parlamentari piemontesi.

Evade e va al parco. Non risponde alla polizia ma gli agenti lo chiamano da un altro numero

Arrestato dagli agenti del commissariato Mirafiori

 Nel primo pomeriggio di martedì, gli agenti del commissariato Mirafiori si dirigono in zona Lingotto, al fine di verificare la presenza in casa di un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari.

 

Raggiunto lo stabile, i poliziotti citofonano, senza ricevere alcuna risposta. Accedendo all’interno del condominio, dopo essersi portati sul pianerottolo dell’abitazione, suonano il campanello, ma nessuno apre loro la porta. Cercano allora di rintracciare l’uomo, un cittadino italiano di 48 anni, al telefono. Il centralino del commissariato compone il numero, vani i tentativi di mettersi in contatto con il quarantottenne. Il sospetto è che questi abbia riconosciuto il numero del commissariato e non stia rispondendo apposta, così gli agenti decidono di richiamarlo con un’altra utenza. Dall’altro capo del telefono la risposta è immediata, in sottofondo si distinguono i classici rumori di un parco giochi. Vistosi scoperto, l’uomo ammette di essersi allontanato da casa per incontrarsi con alcuni amici.  Una volta raggiunto, il quarantottenne è stato arrestato per evasione.

Blitz della polizia nello stabile dove furono feriti gli agenti

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All’alba di stamane un blitz della polizia è stato effettuato  in un edificio  di corso Regina Margherita a Torino.

Il controllo straordinario è stato pianificato  dopo che la notte di venerdì  tre agenti erano rimasti feriti nel corso di un’operazione antidroga, aggrediti da una ventina di condomini che volevano impedire l’arresto di un  giovane pusher. Quella sera furono arrestati lo spacciatore, suo fratello e uno degli aggressori.

Questo soffitto viola No, non esiste più

Music Tales, la rubrica musicale 

Quando sei qui vicino a me

Questo soffitto viola

No, non esiste più

Io vedo il cielo sopra noi

Che restiamo qui

Abbandonati

Come se non ci fosse più

Niente, più niente al mondo”

La canzone fu scritta dal giovane Paoli quando non era ancora iscritto alla SIAE, per questo nei crediti delle varie versioni del disco figurano Mogol come autore del testo e Toang compositore della musica. Solo successivamente sarà depositata con la firma corretta del solo Paoli.

Il brano, rifiutato da interpreti come Jula de Palma e Miranda Martino, fu proposto a Mina dal paroliere Mogol. Mina, poco convinta e all’inizio anche riluttante, decise di registrarla solo dopo averla sentita eseguita al pianoforte dallo stesso Paoli, ma soprattutto a seguito delle pressioni dei discografici.

Con questo singolo tuttavia, la cantante raggiunse il 15 ottobre 1960, per la seconda volta nella sua carriera (dopo Tintarella di luna/Mai), il traguardo discografico del primo posto nelle vendite. Il pezzo infatti, entrato al quinto/sesto posto nell’estate 1960, rimase in classifica fino all’inizio dell’anno successivo, dopo aver raggiunto il primo posto per 14 settimane diventando il 45 giri più venduto dell’anno, sfiorando nel tempo i 2 milioni di copie vendute.

Non tutti sanno che il testo descrive l’incontro con una prostituta avvenuto in un bordello di Genova riconoscibile dal “soffitto viola”.

Nonostante l’argomento trattato, è comunque considerata una delle più rilevanti espressioni della canzone d’autore italiana e un capolavoro artistico.

L’immagine di alta poesia, che evoca l’atto d’amore consumato nella stanza col soffitto viola, trasfigura circostanze e ambienti.

La raffinata melodia, inizialmente lenta e confidenziale, conduce gradatamente verso spazi infiniti e trasognati raggiungendo il massimo dell’intensità musicale e poetica, per poi tornare nel finale all’intimità iniziale.

Un eccellente lavoro di dinamiche e colori, che è stato oggetto di citazioni e riferimenti nella cultura popolare. (Film, citazioni in brani, Commedie n.d.r.)

La versione che ho voluto riservarvi è di un tale Michael Allan Patton (in arte Mike Patton) cantante, tastierista e compositore statunitense noto per essere il leader di gruppi quali Faith No More e dei Fantomas nato nel 1968 ad Eureka negli Stati Uniti.

“ il cielo in una stanza” fa parte di un disco da lui prodotto che porta il titolo di Mondo Cane e contiene solo brani in lingua italiana.

Cario, fresco, perché è anche bello sentire gli stranieri che azzardano la nostra meravigliosa lingua. Ditemi che ne pensate!

L’amore può derivare da un sentimento generoso: il gusto della prostituzione; ma è corrotto ben presto dal gusto della proprietà.”

Buon ascolto

https://www.youtube.com/watch?v=3HVPImBI95M&ab_channel=probalmend

Chiara De Carlo

 
 
 

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi della settimana!

TORINO DESIGN OF THE CITY

 15-09-2021 / 31-10-2021
 

DI PIETRA E FERRO: 150 ANNI DEL TRAFORO DEL FREJUS

 18-09-2021 / 31-10-2021
Sabato 18 Settembre 2021 / Domenica 31 Ottobre 2021 Piazza Carlo Alberto 8 Torino

Chiuso: Lunedì

ORARI

Lunedì: 

Chiuso

Martedì: 

10:00-18:00

Mercoledì: 

10:00-18:00

Giovedì: 

10:00-18:00

Venerdì: 

10:00-18:00

Sabato: 

10:00-18:00

Domenica: 

10:00-18:00

PREZZO

€ 0,00 Gratuito possessori di Abbonamento Musei
€ 10,00 Intero
€ 8,00 Ridotto maggiore 65 anni; militari

Studenti in piazza bruciano la foto di Draghi e la bandiera europea

Studenti in piazza questa mattina a Torino hanno bruciato l’immagine di Mario Draghi, in occasione della giornata di sciopero indetta da Cobas e sindacati di base.

Un centinaio di studenti si sono ritrovati  in piazza Arbarello dalla quale si sono spostati  in corteo fino all’ufficio scolastico regionale di corso Vittorio. È qui che hanno dato fuoco a una foto del premier  e alla bandiera Europea. Un gruppo di giovani ha lanciato uova e gavettoni di vernice su Palazzo Civico.  Successivamente il corteo ha  raggiunto i manifestanti Cobas alla stazione di Porta nuova.

(foto archivio)

I Civich recuperano cinque bici e uno scooter dal fondo del Po

Lo scorso fine settimana, durante il servizio fluviale ordinario effettuato con le imbarcazioni in dotazione al Corpo nei pressi dell’area dei Murazzi, volto a preservare il decoro e la salute ambientale del fiume Po, gli agenti dei Comandi Territoriali VIII e I della Polizia Municipale hanno recuperato dai fondali 5 biciclette, 1 scooter elettrico e alcuni altri detriti ingombranti.

 

Oltre che per la difficoltà operativa, il recupero del veicolo elettrico è particolarmente significativo anche per la potenziale pericolosità ambientale legata alle batterie che, col passare del tempo, avrebbero potuto disperdere nelle acque del fiume sostanze altamente inquinanti.

In ordine di grandezza, quello di venerdì scorso rappresenta il secondo intervento di recupero di quest’anno nelle acque del Po. Nei primi di giorni di agosto, in un unico servizio di pattuglia fluviale, i ‘civich’ avevano riportato a galla altre 6 biciclette e 2 monopattini elettrici.

Ice Club Torino: la stagione inizia con una pioggia di medaglie

Riprendono i corsi al Pala Tazzoli di Torino e al Pala Olimpico di Pinerolo

Torino 11 ottobre 2021 – Il 9 e 10 ottobre al Palazzo del ghiaccio Tazzoli si è tenuta la prima prova di Campionato Nazionale Elite di pattinaggio artistico su ghiaccio, organizzata dall’Ice Club Torino e dall’ associazione Pat.

Ottimi sono stati i risultati degli atleti piemontesi che si sono imposti in ogni categoria, salendo su tutti i podi.

Nella categoria junior donne ha brillato Viola Fois, tesserata Ice Club Torino, pattinatrice allenata da Edoardo De Bernardis e Miriam Brunero. Sulle note della colonna sonora del film ‘’The White Crow’’ ha totalizzato 139.35 punti, aggiudicandosi la medaglia d’oro.

Bronzo per Amanda Ghezzo dell’Ice Club Torino, la più piccola di tutta la categoria. A soli 11 anni ha eseguito in questa gara due tripli lutz, il triplo flip e il doppio axel. Mai nessuna ragazzina italiana era riuscita a realizzare questi elementi in gara così giovane. La Ghezzo si era già distinta qualche mese fa quando, a 10 anni, aveva presentato in gara il triplo lutz, mai eseguito prima da nessuna pattinatrice italiana di questa età. Prima di lei ci era riuscita solo Lucrezia Beccari all’età di 13 anni, anche lei prodotto dell’Ice Club Torino allenata da Edoardo De Bernardis fino alla sua vittoria dei Campionati italiani junior. Si tratta, quindi, di un ulteriore record nazionale raggiunto dall’Ice Club Torino.

Ottimo debutto nella categoria senior per il campione italiano junior in carica Raffaele Zich, allenato da Renata Lazzaroni e Edoardo De Bernardis che ha raggiunto il suo personal best 183.26. Raffaele si è classificato al secondo posto alle spalle del campione Italiano assoluto senior Daniel Grassl.

Medaglia d’oro per Nikita Dossena (Ice Club Torino) nella categoria Advanced Novice.

Argento nella categoria junior maschile per Giorgio Rossetti che si allena con l’Ice Club Torino presso la sede dello Stadio Olimpico di Pinerolo.

Ottimi risultati anche per Giulia Barucchi, Annalisa Ursino, Micol Panepucci, Victoria Nobile e Aiden Buttiero.

“Sono molto soddisfatta dei risultati che hanno raggiunto i miei atleti in questa prima competizione stagionale. Siamo il club che presentato il maggior numero di pattinatori di fascia elite in questa competizione. Per questo mi complimento con tutto il mio team che forma gli atleti fin dai primi passi” commenta la Presidente dell’Ice Club Torino Claudia Masoero.

“Siamo anche molto felici e motivati – prosegue la Masoero – perchè dopo due anni di pandemia possiamo riprendere la nostra attività anche con i corsi di base per tutti i livelli presso impianti bellissimi ereditati dalle Olimpiadi del 2006 sia al Tazzoli di Torino che a Pinerolo’’.

L’Ice Club Torino Asd, la società piemontese che, negli ultimi anni, si è maggiormente distinta, rappresentando con i suoi pattinatori l’Italia in molte gare nazionali e internazionali, ha, infatti, da poche settimane, iniziato ai corsi per la nuova stagione presso le piste olimpiche del Pala Tazzoli di Torino e del Pala Olimpico di Pinerolo.

Il club torinese, guidato da Claudia Masoero ed Edoardo De Bernardis, vanta uno staff tecnico di alto livello con esperienza internazionale. La società si occupa di promuovere il pattinaggio in Piemonte e in Italia e si dedica all’insegnamento delle specialità di singolo femminile e maschile.