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Oasi urbana a Parco Stura con Nova Coop

È Parco Stura l’area scelta a Torino da Nova Coop per realizzare una delle dieci “Oasi Urbane” che Coop si è impegnata a creare entro fine anno in altrettante città italiane per ribadire il suo impegno nella lotta ai cambiamenti climatici.

Il progetto “Oasi Urbane” prevede la piantumazione di 10 mila alberi e arbusti per restituire un po’ di verde alle città italiane e allo stesso tempo riqualificare aree degradate, con l’obiettivo di riportare la biodiversità e l’equilibrio naturale in ecosistemi danneggiati e contribuire alla salvaguardia del paesaggio e al miglioramento della qualità di vita degli abitanti.

A Torino, Nova Coop ha scelto di realizzare l’intervento di piantumazione nel Parco Stura Sud per supportare il percorso di bonifica, riqualificazione e restituzione alla città di cui è stata oggetto questa zona negli ultimi anni.

Martedì 9 novembre alcuni Soci Coop, volontari e giovani under 30, dopo aver svolto un workshop formativo sulle tematiche ambientali legate ai cambiamenti climatici, sono stati protagonisti dell’ultima fase di messa a dimora di 800 piante nei 3 ettari a disposizione, imbracciando pala e vanga, con il supporto tecnico dei partner del progetto AzzeroCo2, Silverback e Legambiente.

Per realizzare la nuova area boscata popolando lo spazio verde che affaccia su via Bollengo (nella porzione del parco compresa tra corso Giulio Cesare e corso Vercelli) è stato scelto un variegato mix di specie arboree e arbustive comprendente esclusivamente varietà autoctone tipiche del quadro vegetazionale della zona: frassini maggiori, salici bianchi, olmi, prugnolo selvatico, frangola e biancospino. Le piantumazioni verranno monitorate per i prossimi due anni attraverso una sorveglianza attiva per verificare il corretto attecchimento e intervenire in caso di danni da siccità, malattie o altre possibili cause. Un’apposita cartellonistica illustrerà ai frequentatori del bosco in divenire le caratteristiche delle specie che si è scelto di piantare e coltivare.

“Oasi urbane” è stato finanziato con la campagna “Green Weeks Coop” (partita a fine agosto fino all’8 settembre), che ha promosso nelle scorse settimane lo “sconto sostenibile” del 25% sui prodotti Coop e grandi marche, destinando il 5% del ricavato a queste attività di sostegno all’ambiente.

Dopo la prima tappa milanese, che ha riunito giovani da tutta Italia in concomitanza con lo svolgimento della Pre-Cop26, e l’appuntamento nella zona nord di Torino, ulteriori iniziative verranno realizzate a Genova, Piacenza, Ancona, Perugia, Firenze, Livorno, Roma e Bari.

Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop, commenta: “Con questa azione di imboschimento di Parco Stura, Nova Coop continua il suo impegno in sostegno alla riqualificazione urbana del quadrante nord della città, iniziato con l’apertura del Superstore e Piazza commerciale Botticelli. Abbiamo fortemente voluto localizzare in quest’area della città il contributo che potevamo offrire con la nostra “Oasi Urbana” alla crescita del patrimonio del verde pubblico di Torino, coinvolgendo Soci Coop, giovani e stakeholder, per sostenere il processo di riqualificazione che sta restituendo alla comunità le sponde della Stura per usarle come nuovo spazio pubblico cittadino. Grazie alle Green Weeks Soci e consumatori hanno avuto modo di partecipare a un progetto concreto di rigenerazione urbana e tra poche settimane potranno venire in un luogo preciso a verificare il risultato della loro scelta”.

Francesco Tresso, assessore alla cura della città e alla manutenzione del Verde della Città di Torino, dichiara: “Ringrazio Nova Coop per questo importante intervento di piantumazione a Parco Stura, in un’area oggetto di un intervento di bonifica e di riqualificazione per restituire ai cittadini un parco sempre più fruibile e attrattivo. Torino è tra le città più verdi d’Italia, ma è fondamentale continuare a investire in questi interventi di forestazione urbana per garantire un futuro più sostenibile alla nostra città, con contributi concreti volti alla mitigazione dei cambiamenti climatici, al miglioramento della qualità dell’aria e alla valorizzazione degli spazi pubblici urbani”.

Carmela Favarulo di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) commenta: “È un progetto che mette assieme in maniera concreta l’attenzione e la cura dell’ambiente che ci circonda e in cui viviamo, la collaborazione di centinaia di giovani e l’impegno diretto dei Soci Coop. Si tratta di una campagna in cui abbiamo investito e in cui crediamo e che in questi giorni dopo Torino toccherà altre città e altre cooperative. L’attenzione verso gli obiettivi 2030 delle Nazioni Unite tocca tutte le attività delle cooperative di consumo, dagli aspetti commerciali alle campagne sociali, come la recente iniziativa sui Seabin per la pulizia di laghi e mari o Close the Gap, per promuovere la parità di genere”.

“Le città rivestono un ruolo cruciale nella crisi climatica, essendo responsabili di almeno il 70% delle emissioni climalteranti. Peraltro, è proprio nelle aree urbane che si pagheranno i conti più salati in termini di conseguenze del riscaldamento globale – ha spiegato Annalisa Corrado Responsabile Progetti innovativi di AzzeroCO2 –. Con il progetto Oasi Urbane di Coop si è voluto intervenire in questi contesti mettendo a dimora alberi che rappresentano le “tecnologie” più potenti che abbiamo per assorbire i diversi inquinanti ma anche per contrastare gli effetti delle piogge torrenziale e le ondate di calore. Gli 800 alberi piantati a Torino serviranno a questo scopo, un intervento dal rilevante valore ambientale che siamo orgogliosi rientri nella Campagna Mosaico Verde, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente con l’obiettivo di ripristinare l’ecosistema dei territori e dare il nostro contributo al contrasto alla crisi climatica. È questa secondo noi la strada giusta da percorrere se vogliamo parlare di futuro possibile”.

Il filo della speranza Incontro con Guia Risari

Venerdì 12 novembre 2021

IL VENERDì DELLO SCRITTORE

Moncalieri, ore 18

Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31

Pagina facebook della Biblioteca Arduino @bibliomonc

Il romanzo di Guia Risari edito da Settenove edizioni riporta alla luce la lotta delle ricamatrici siciliane degli anni Sessanta e Settanta per i diritti del lavoro. Nel 1973 la rivolta delle ricamatrici di Santa Caterina Villarmosa portò all’approvazione della legge che regolamenta il lavoro a domicilio. Nel piccolo paese siciliano furono proprio le donne a denunciare gli intermediari che le sottopagavano. Vita, la voce narrante di questo romanzo, è un’anziana ricamatrice che decide di trasmettere alla nipote lontana i suoi ricordi. In pagine piene di vivacità, saggezza e rimandi al presente, rievoca l’amore, il lavoro, le compagne di ricamo e di lotta, la Cooperativa e le speranze. Nel 1976, alcune ricamatrici di Santa Caterina Villarmosa, capeggiate da Filippa Pantano, crearono la Cooperativa La Rosa Rossa per fronteggiare unite i compratori. E quando le ricamatrici cominciarono a ottenere le prime importanti commesse, degli anonimi boicottarono il loro lavoro e affossarono la Cooperativa.
Il tempo ha cancellato quasi tutto, ma la legge rimane, come la memoria del coraggio e dell’intelligenza delle lavoratrici che hanno osato alzare la testa. Un libro che è un omaggio alla capacità di lottare, e ricostruisce un universo ricco di valori, affetti, storie.

Un libro che è un omaggio alla capacità di lottare, e ricostruisce un universo ricco di valori, affetti, storie – commenta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Un testo nel quale in ogni pagina vibrano partecipazione empatica, gusto del dettaglio, tematiche sociali”.

Guia Risari è scrittrice per l’infanzia e autrice di saggi e romanzi, ricercatrice, traduttrice e giornalista. In Italia, ha pubblicato, tra gli altri, per Einaudi ragazzi, Mondadori, San Paolo, Eli, Topipittori, Beisler. All’estero per Memo, Baron Perché, A buen paso. Ha tradotto romanzi e saggi dal francese e dall’inglese per prestigiose case editrici, tra cui Feltrinelli, Giuntina, Einaudi. Collabora con case editrici, riviste, compagnie teatrali, radio e quotidiani.

Il trilocale tipologia più ricercata nelle grandi città, anche a Torino

 Anche negli anni scorsi è sempre stata la tipologia più apprezzata, adesso ancora di più alla luce del desiderio di molti acquirenti di avere uno spazio più ampio.

L’analisi realizzata a luglio 2021 dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa nelle grandi città mostra che il trilocale concentra il 40,5% delle richieste, seguito dal quattro locali che raccoglie il 24,6% delle preferenze e dal bilocale con il 22,7% delle scelte. Rispetto a gennaio 2021 si evidenzia un aumento della percentuale di coloro che cercano quattro e cinque locali. Risultano in leggera contrazione le percentuali di richiesta delle tipologie più piccole.

In questo quadro fa eccezione Milano dove il bilocale si conferma la tipologia più richiesta. In leggera diminuzione la percentuale dei monolocali molto probabilmente per effetto del rallentamento della domanda per investimento a causa della pandemia.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Energia, Ruffino (CI): Rincari nefasti, Draghi intervenga al più presto

“Sul mercato dell’energia è tornata ad abbattersi la tempesta dei rincari”. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.
“I prezzi delle materie prime- aggiunge- toccano nuovi record con conseguenze nefaste sui bilanci di imprese e famiglie. Non possiamo permetterci nulla del genere né ora né nei prossimi mesi in cui i soldi del Pnrr dovranno trainare la nostra economia fuori dalle secche della crisi”.
Ruffino sottolinea che “l’esecutivo deve intervenire celermente sia a livello interno, per contrastare ulteriori possibili stangate in bolletta, sia a livello comunitario affinché la Ue porti a casa risultati concreti sulle forniture di gas. Mi auguro che il premier Draghi, cui certo non manca il peso specifico in Europa, si attivi al più presto per dare una risposta chiara ai cittadini e a chi fa impresa”.

Piazza Carlo Felice verso il ritorno alla normalità dopo l’incendio di due mesi fa

A due mesi dall’incendio che ha interessato l’intero piano mansarde dei condomini “Casa Lagrange” e “Piazza Lagrange 2″, il sindaco Stefano Lo Russo ha firmato un’ordinanza di parziale revoca di inagibilità dell’isolato per consentire l’apertura di alcune attività commerciali, che segue quella avvenuta in precedenza lo scorso ottobre.

I sopralluoghi effettuati dai tecnici degli uffici competenti della Città hanno accertato le condizioni per la riapertura di alcune scale dei condomini di piazza Lagrange, con la revoca dell’inagibilità per quelle unità immobiliari che non hanno avuto conseguenze dall’incendio.

L’assessore con delega al Pronto intervento, Francesco Tresso, spiega che “per le restanti parti ancora inagibili si presume che la situazione si stabilizzerà nei prossimi mesi, con il progressivo rientro di altre unità immobiliari, completate le verifiche strutturali e i lavori per la riattivazione degli impianti andati distrutti, una volta valutate le condizioni generali di sicurezza”.

Il Tennis a Corte: a Stupinigi il Ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia

12 – 21 novembre 2021

Per le ATP Finals la Palazzina di Caccia di Stupinigi espone il Ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia con la racchetta in primo piano, uno dei rari casi che documenta l’importanza del gioco nella formazione dei piccoli principi

 

Il gioco della pallacorda (jeu de paume in Francia), antenato del tennis, viene adottato presso le corti europee nei primi passi della formazione dei piccoli principi. L’esercizio corporale è infatti ritenuto fondamentale per la costruzione del valore militare e le attività atletiche, tra cui i giochi con la palla, si affiancano ai tradizionali apprendimenti dell’arte equestre e del maneggio delle armi. L’uso della palla ha un doppio valore pedagogico: è esercizio fisico per la sanità del corpo unito alla prontezza della mente (destrezza) ed è anche svago lecito sotto il profilo morale perché insegna ad elaborare strategie e a rispettare le regole.

Il ritratto, che verrà esposto in occasione delle ATP Finals dal 12 al 21 novembre negli ambienti della Biblioteca della Palazzina di Caccia di Stupinigi, è uno dei rari casi in cui viene documentato il ruolo del gioco d’azione nel procedimento pedagogico.

Il dipinto ritrae due dei figli del duca Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia: Francesco Giacinto, nato nel 1632 e morto nel 1638 e il fratello minore Carlo Emanuele, nato nel 1634. I due bambini posano accanto a un seggiolone rosso e mostrano i loro passatempi preferiti: il più grande una pallina e racchetta da pallacorda, che si può considerare l’antenata del tennis, e il più giovane un uccellino legato con una cordicella. La racchetta cordata non è solo un giocattolo, ma è uno strumento da impiegare per l’apprendimento di gesti che gioveranno al coordinamento dei movimenti e alla destrezza del tiro.

 

Ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II

Pittore attivo alla corte sabauda

1636-1637

Olio su tela, 140 x 115 cm

Fondazione Ordine Mauriziano, Palazzina di Caccia di Stupinigi

 

INFO

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Indispensabile il Green Pass

 

Covid, il bollettino di giovedì 11 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15:45

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 376 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 173 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 58.391 tamponi eseguiti, di cui 52.189 antigenici. Dei 376 nuovi casi gli asintomatici sono 218 (58%).

I casi sono così ripartiti: 180 screening, 130 contatti di caso, 66 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 392.398,così suddivisi su base provinciale: 32.345 Alessandria, 18.839 Asti, 12.374 Biella, 56.447 Cuneo, 30.330 Novara, 209.057 Torino, 14.590 Vercelli, 13.898 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.625 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.893 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 243 (+17 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 5.036

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.881.053 (+ 58.391 rispetto a ieri), di cui 2.414.739 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.843

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19 (nessuno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.843 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.591 Alessandria, 725 Asti, 436 Biella, 1.468 Cuneo, 950 Novara, 5.654 Torino, 538 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 104 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

375.253 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 375.253(+ 213 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.350 Alessandria, 17.856 Asti, 11.801 Biella, 54.225 Cuneo, 29.154 Novara, 200.534 Torino, 13.853 Vercelli, 13.399 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.522 extraregione e 2.559 in fase di definizione.

Colpa di Stefano. Anche a Vienna

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Le misure che limitano fortemente la possibilità di manifestare sono stste adottate dal governo per garantire la salute ritenuta messa a rischio dai cortei no green pass. Ma c ‘ è il caso dei Paesi del nord Europa che dà luogo a una narrazione diversa…

… Leggi l’articolo:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/11/10/mobile/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/colpa-di-stefano-anche-a-vienna.html

Uccise donna per rapinarle tre euro: pena da ergastolo passa a 30 anni

DAL PIEMONTE / Commutata dall’ergastolo a 30 anni di carcere la pena inflitta a  un muratore che nel 2019, a Barge nel Cuneese, uccise per rapina una pensionata settantenne. La sentenza giunge dalla Corte di Assise di appello di Torino, che ha proceduto con il rito abbreviato. L’uomo oggi ha 42 anni ed è detenuto a Ivrea. Aggredì l’anziana in una strada del paese riuscendo a rubarle non più di tre euro. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile e hanno ottenuto la conferma del diritto a un indennizzo.

Cucciari e Leo per il libro di Grasso

Il romanzo del prof. Giovanni Grasso “Icaro, il volo su Roma” sarà presentato giovedì 11 novembre alle  18.30 nel salone d’onore della Accademia Albertina.

Ingresso con green pass e mascherina. Intervengono con l’autore, Geppy Cucciari e Giampiero Leo

IL LIBRO –  Roma, 1928. Ruth Draper, attrice newyorkese, è una donna colta, indipendente, schiva. Si è votata al teatro come una vestale al tempio e non ha mai ceduto alle lusinghe dell’amore. Fino a quando, nella Città Eterna per una tournée, non incontra il giovane e fascinoso Lauro De Bosis. Dandy per eccellenza, poeta per vocazione, antifascista per scelta, aviatore per necessità, Lauro è un visionario ma è anche un uomo coraggioso capace di passare all’azione: con due amici infatti ha fondato un’organizzazione segreta che diffonde messaggi clandestini di propaganda contro il regime. Tra il giovanissimo Lauro e la matura Ruth, nonostante diciassette anni di differenza, scoppia un amore travolgente e tragico, che si cementa nella lotta al fascismo. Sullo sfondo, l’Italietta del regime, ma anche l’inquieto mondo dell’antifascismo in esilio, tra Parigi, Londra e Bruxelles e l’America divisa tra i fremiti del jazz, la cappa del Proibizionismo e la Grande depressione. Dopo Il caso Kaufmann, Giovanni Grasso torna a mescolare storia e invenzione, ricostruendo nei dettagli l’epopea e il ricco mondo di relazioni di un eroe dimenticato che fece tremare la dittatura: la sera del 2 ottobre 1931, a bordo di un piccolo monoplano, Lauro De Bosis sorvolò Roma, beffando clamorosamente il regime, prima di scomparire nel Tirreno al termine di un volo fatale compiuto in nome della libertà.