ilTorinese

Pragelato, continua la messa in sicurezza e la ricostruzione dei ponti

“Dopo la completa ricostruzione del ponte Daz Itreit, la messa in sicurezza e ricostruzione della passerella del Rio Pomerol lato ponte s.r. 23, adesso è stato ultimato un altro lavoro. Si tratta della strada di collegamento fondo valle Grand Puy in corrispondenza del ponte di Pomerol. Il primo lotto, inerente il rinforzo del ponte esistente, è costato oltre 55 mila euro. Al contempo, è stato ultimato anche il secondo lotto, per una cifra complessiva di oltre 78 mila euro.

Lavori che si sono resi necessari per l’usura provocata dal tempo. Investimenti che, comunque sia, richiederanno ancora altre ingenti somme per mettere in sicurezza altri ponti che gravitano sul territorio di Pragelato e che sono già stati individuati dai tecnici comunali. Lavori che, come ovvio, inizieranno la prossima primavera”.

Così Paola Borra, Assessore area manutentiva Pragelato.

Medicina di genere, individuati i referenti per ogni Asl

“Nel 2021 – ha spiegato il referente regionale Marco Musso – è stato richiesto alle Aziende sanitarie regionali di individuare un referente aziendale in possesso di specifica esperienza in medicina di genere, le cui designazioni si sono concluse il 7 gennaio scorso. Ai referenti è affidato in particolare il compito di promuovere lo sviluppo della medicina di genere a livello aziendale attraverso un approccio multidisciplinare per garantire appropriatezza e personalizzazione delle cure, strutturare azioni e attività coerenti con i principi generali del Piano. Ma anche di realizzare un sistema di rete per lo scambio di esperienze e conoscenze, assicurando i collegamenti con gli altri referenti”.

Silvia De Francia dell’Università di Torino ha spiegato che “la medicina di genere è la medicina che cura la persona e non la malattia, con un approccio alla cura di taglio multidisciplinare per comprendere i meccanismi attraverso cui le differenze di sesso e di genere agiscono sullo stato di salute, sull’insorgenza e sul decorso di numerose malattie e sulla risposta ai farmaci”. “Non si tratta – ha aggiunto – di prendere in considerazione il genere maschile o femminile, ma il genere: costruzione poliedrica che include ruolo sociale, comportamenti, valori, attitudini, fattori legati all’ambiente e le interazioni che essi hanno con i fattori biologici”.

Un problema che affonda le proprie radici nel passato ma che è stato normato di recente, se si pensa che la medicina di genere nasce nel 1995 con la Conferenza di Pechino, nel 2016 il Ministero della Salute italiano emana la normativa sul genere come determinante della salute e nel 2019 viene approvato il Piano per la diffusione della medicina di genere.

“Il Piano per la diffusione della medicina di genere – ha osservato Gianluca Aimaretti dell’Università del Piemonte orientale – rappresenta una rivoluzione che le Università stanno in parte cominciando ad affrontare, anche se l’interdisciplinarietà è ancora scarsamente praticata. Si continua ancora troppo ad occuparsi del paziente ‘in generale’ anziché differenziando le terapie in base al genere”.

Musso ed Elsa Basili, referenti del Tavolo regionale, hanno spiegato che nel 2019 la pandemia ha in parte ostacolato un’adeguata programmazione ma nel 2020 la medicina generale è stata confermata tra gli obiettivi formativi prioritari per le Aziende sanitarie regionali ed è stata effettuata una raccolta dati: “Una ricerca – ha sottolineato Musso – che ha consentito di fotografare una realtà ricca e articolata”.

Con la deliberazione della Giunta 17-4075 del novembre scorso, la Regione Piemonte ha recepito il Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere e dato il via all’istituzione del Gruppo tecnico regionale che dovrà predisporre e proporre alla Giunta il piano per la sua applicazione e diffusione.

Rispondendo a Domenico Rossi – intervenuto per il Pd con Monica Canalis e Diego Sarno – Di Francia ha spiegato che “proprio perché diverse malattie cambiano per incidenza da regione a regione, il Piano regionale per la medicina di genere potrà far fronte alle criticità specifiche presenti in Piemonte”.

Marco Grimaldi (Luv), Musso ha risposto che “le Case di comunità sono, per definizione, aperte alla comunità e dovranno prevedere al proprio interno aree per l’interazione e l’integrazione sociosanitaria”.

Di Francia – infine – ha convenuto con Sarah Disabato (M5s) e Sara Zambaia (Lega) sulla necessità di tenere in maggiore considerazione, sia a livello di studio e comunicazione dei dati, per esempio per quanto riguarda la pandemia, sia a livello di ricerca, le variabili e le eventuali criticità legate al genere.

Tamponi e vaccini “diretti”, Canalis (Pd): “Priorità ai minori”

La consigliera regionale Monica Canalis (PD): “Occorre che la precedenza vaccinale in base al criterio anagrafico venga riconosciuta non solo agli over 65 ma anche agli under 18.”

 

“Per migliorare le condizioni degli studenti e delle scuole occorre innanzitutto incentivare e velocizzare la vaccinazione della popolazione minorile, a cui oggi nel sistema piemontese a chiamata e convocazione diretta non viene assegnata una priorità particolare rispetto alle altre priorità.

Pertanto, occorre che la precedenza vaccinale in base al criterio anagrafico venga riconosciuta non solo agli over 65 ma anche agli under 18.

In Piemonte solo il 34% dei bambini tra 5 e 11 anni, che hanno fatto la preadesione, ha ricevuto la prima dose e le terze dosi sulla fascia 12-15 non sono praticamente partite.

Il 17,5% della fascia 12-19 e l’85,8% della fascia 5-11 non ha ricevuto nessuna dose.

A fronte delle poche preadesioni soprattutto nella fascia 5-11 servirebbe una più incisiva campagna di informazione, purtroppo, invece, abbiamo assessori che criticano il vaccino ai minori…

È vero che i minori hanno una inferiore mortalità da Covid, ma in assenza di vaccinazione sono più soggetti al contagio e quindi all’esclusione da un servizio essenziale come la scuola.

Anche sui tamponi si crei un percorso preferenziale per gli studenti per evitare il ripetersi di classi mandate in Dad con un solo caso positivo a causa della carenza dei tamponi”.

 

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e Consigliera regionale

Piazzamenti piemontesi sul ghiaccio di Bergamo

Il ghiaccio di Bergamo, nel fine settimana, ha regalato risultati di prestigio al movimento piemontese della figura.

La rassegna “Bergamo On Ice Cup”, organizzata da Ice Lab, ha infatti incoronato Lucia Donati, portacolori del Cus Torino, quale regina della categoria Basic Novice Gruppo 2 con il punteggio di 38.22. Piazzamento sul podio anche per la compagna di squadra Clarissa Gaia, che tra le Junior ha conquistato il terzo posto in virtù di un’esibizione da 56.07 punti.

Nella prestigiosa e contestuale “IceLab International Cup”, inoltre, la 18enne torinese Lucrezia Beccari si è imposta nella prova femminile, con 155.09 punti, davanti all’austriaca Schaller e alla lettone Kuchvalska. Seconda piazza per Amanda Ghezzo, atleta dell’Ice Club Torino, tra le Advanced Novice, preceduta soltanto dall’estone Goidina. E terza infine per il compagno di team Aiden Buttiero, superato dai fratelli israeliani Sheiko nella medesima categoria al maschile.

 

Bonus mobili ed elettrodomestici, tutte le novità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Confermato anche per il 2022 (e fino al 2024) il cd. bonus mobili ed elettrodomestici. La prima novità riguardante il bonus mobili ed elettrodomestici è quella relativa alla proroga: chi, infatti, non ha ancora usufruito dello sconto potrà farlo nel 2022 (ma anche nel 2023 e nel 2024).

L’agevolazione è stata estesa, come già accennato sopra, per altri tre anni, confermando gli stessi requisiti validi fino al 31 dicembre 2021.

Va ricordato, a tal proposito, che il bonus mobili ed elettrodomestici è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10 mila euro, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Potrà continuare a beneficiare della detrazione chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi nel 2021 e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio 2020.Per avere l’agevolazione è indispensabile, quindi, realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Inoltre, per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

Quando è stato introdotto, il bonus mobili ed elettrodomestici riconosceva uno sconto Irpef entro il limite massimo di 10 mila euro. Nel 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato elevato a 16 mila euro, per poi tornare a 10 mila euro nel 2022. Tra le principali novità delle Legge di Bilancio, infatti, vi è il ricalcolo degli importi massimi di spesa.

Nello specifico, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, è possibile fruire di una detrazione del 50% calcolata su un importo massimo di 10 mila euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Il limite dei 10 mila euro scenderà poi a 5mila euro nel 2023 e nel 2024, ma riguarderà sempre la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.itcompilando l’apposito format.

Precarie condizioni igienico sanitarie. Due locali sanzionati e 30 kg di alimenti sequestrati

Domenica mattina gli agenti del Comando Territoriale di Porta Palazzo della Polizia Municipale, durante un servizio di controllo sulle attività commerciali e sul rispetto delle normative per il contenimento della pandemia, hanno sanzionato due locali per violazione delle norme anti covid, delle norme igienico sanitarie e di conservazione degli alimenti.

Si tratta di due esercizi di somministrazione ubicati rispettivamente in piazza della Repubblica e via Milano. Entrambi avevano i pavimenti sporchi e i ripiani impolverati, mentre le attrezzature presentavano residui di cibo.

La titolare dell’esercizio di via Milano, un donna di nazionalità cinese, è stata denunciata ai sensi dell’articolo 5 lett. b della legge 283/1962 per cattivo stato di conservazione degli alimenti. All’interno dei congelatori a pozzetto ubicati nel sotterraneo del locale, gli agenti hanno trovato la pasta tipica cinese (ravioli con ripieno di carne) appoggiata su vassoi privi di involucro e di qualsiasi copertura di protezione da potenziali contaminazioni.

I congelatori avevano le pareti ricoperte da un consistente spessore di ghiaccio che in alcuni punti entrava in contatto con gli alimenti. I ‘civich’ hanno dunque posto sotto sequestro giudiziario circa 31 chilogrammi di pasta fresca affidandola in custodia alla titolare. La stessa è stata anche sanzionata per aver permesso al proprio dipendente di accedere al luogo di lavoro senza essere in possesso del green pass. Anche il dipendente è stato sanzionato e il totale delle sanzioni ammonta a 1.100 euro.

La titolare dell’esercizio di piazza della Repubblica, oltre alla sanzione per carenze igienico sanitarie, è stata anche multata per inosservanza delle linee guida delle normativa Covid–19, in quanto all’esterno del locale vi era un assembramento. Il totale delle sanzioni per lei ammonta a circa 1.400 euro.

Quirinale. Ruffino (CI): “Tatticismi estremi, generano sconcerto. Responsabilita grandi elettori”

“Fra le conseguenze che la pandemia ci ha consegnato c’è la sofferenza di tanta gente che si è ridotta in povertà assoluta o quasi, il dramma di una economia che nonostante tutto stenta a ripartire come dovrebbe.

Per chi come me arriva dal territorio e lo vive,si percepisce la preoccupazione ed anche lo sconcerto dato dalla confusione che regna sovrana per l’elezione del Presidente della Repubblica, in un momento in cui l’Italia dovrebbe remare in un’unica direzione e avere un unico obiettivo: stabilità e maturità politica”. A dirlo è Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia, che chiede di mettere da parte le diatribe politiche che ruotano attorno al dibattito sul Quirinale: “La priorità è guardare al costo dell’energia, delle bollette, gli aumenti, l’inflazione, la disoccupazione, il tema della salute con i troppi malati oncologici in attesa di intervento. Ed ho citato solo una parte dell’emergenze che devono essere affrontate. Non da ultimo il debito pubblico che galoppa. Tutto ciò – conclude Ruffino – deve portarci a riflettere sull’opportunità di continuare sulla strada di tatticismi incomprensibili e sterili, che in questo momento servono solo a disperdere le energie e allontanare gli italiani dalla politica: un segnale atteso e’ l’elezione del nuovo Presidente sin dalle prime votazioni”.

Ruba monopattino da un balcone Arrestato dopo essere caduto durante la fuga

Con la complicità di  un connazionale già noto alle forze dell’ordine, si è impossessato di un monopattino custodito nel ballatoio di un appartamento al primo piano di uno stabile  in zona Barriera di Milano.

Il proprietario del mezzo, che si trovava in casa insieme alla famiglia, percepiva dei rumori provenire dal balcone ed uscendo fuori sorprendeva un soggetto passare il monopattino  al complice, che lo aspettava in strada. La vittima del reato scendeva giù e inseguiva il malfattore che si stava allontanando a bordo del mezzo, ma che, nella fretta, cadeva rovinosamente a terra. All’arrivo degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, lo stesso è stato identificato. Si tratta di  un cittadino rumeno di 32 anni, con diversi precedenti di polizia. L’uomo aveva con sé uno zaino contenente i documenti del complice, anch’egli cittadino rumeno, ben noto per reati predatori. I poliziotti hanno proceduto all’arresto del trentaduenne per furto in abitazione in concorso.

Il bollettino Covid di martedì 18 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 18.095 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 16.259 dopo test antigenico), pari al 16,5% di 109.837tamponi eseguiti, di cui 95.933 antigenici. Dei 18.095 nuovi casi gli asintomatici sono 15.170 (83,8%).

I casi sono così ripartiti: 15391 screening, 1995 contatti di caso, 709 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 725.595, così suddivisi su base provinciale: 60.446 Alessandria, 33.998 Asti, 26.474 Biella, 102.156 Cuneo, 56.629 Novara, 377.911 Torino, 25.691 Vercelli, 27.306 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.564 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 11.420 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(+4rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.059 (-3rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 166.827

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.177.590 (+ 109.837rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.348

Sono 35, 5 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.348 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.629 Alessandria, 746 Asti, 466 Biella, 1.520 Cuneo, 992 Novara, 5.910 Torino, 570 Vercelli, 398 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 117 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

544.212GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 544.212 (+16.528 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 47.311 Alessandria, 27.056 Asti, 19.055 Biella, 78.063 Cuneo, 45.592 Novara, 281.492 Torino, 19.044 Vercelli, 21.223 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.900 extraregione e 3.367 in fase di definizione.