ilTorinese

Armenia, terra senza pace, convegno e mostra al Polo del ‘900

Armenia, terra senza pace a est dell’alba” è il tema di un incontro organizzato dal Centro Federico Peirone di studi sull’islam che si terrà venerdì 22 aprile al Polo del Novecento in corso Valdocco 4/A alle 17,30.
L’Armenia è l’unica regione dell’area mediorientale-caucasica in cui il cristianesimo ha da millenni una presenza dominante. Una realtà che tuttavia l’ha sempre esposta a una difficile coesistenza con le aree confinanti a maggioranza musulmana. I conflitti che di tanto in tanto divampano con il vicino Azerbaigian ne sono un chiaro esempio. Ai problemi di convivenza religiosa e culturale si sono aggiunti quelli di natura geopolitica come nella recente guerra nel Nagorno Karabakh, piccola enclave armena cristiana, sostenuta dalla Repubblica armena, all’interno dell’Azerbaigian islamico. Il convegno intende evidenziare i problemi e le criticità ma anche indagare la storia, la cultura e le prospettive di una possibile convivenza pacifica con i vicini di quello che può essere considerato un avamposto europeo verso l’Asia caucasica. Ex Repubblica sovietica, l’Armenia è una nazione indipendente dal 1991, situata nel Caucaso meridionale, a cavallo tra Asia ed Europa. È una delle prime civiltà cristiane e ospita diversi luoghi di culto, tra i quali il tempio greco-romano di Garni, la cattedrale di Echmiadzin del IV secolo, sede della Chiesa armena e il monastero di Khor Virap, luogo di pellegrinaggio nei pressi del monte Ararat e vicino al confine con la Turchia. All’incontro interverranno docenti di storia, lingua e letteratura armena, turcologi, il console d’Armenia in Italia Pietro Kuciukian, il priore del monastero Mechitarista di San Lazzaro a Venezia, padre Hamazasp, e il responsabile per la chiesa armena d’Italia, archimandrita Tirayr Hakobyan. Introduce il dibattito Augusto Tino Negri, presidente del Centro Federico Peirone, che organizza il convegno insieme alla Fondazione Carlo Donat-Cattin. Al termine dell’evento verrà inaugurata la mostra fotografica “Armenia oggi, fra passato e futuro”, visitabile fino al 15 maggio con orario 10-18                                               fr

Io sono un jazzista ed altre storie

Si chiama ‘Io sono un jazzista ed altre storie’, edito per i tipi dei Melville di Siena ed è l’ultimo, ma soltanto per adesso, lavoro di Guido Michelone, ormai prossimo all’uscita in tutta Italia

E’ un romanzo, il sesto nato dalla penna di questo scrittore vercellese, laureato in Lettere a Torino, con una specializzazione in Scienze dello spettacolo all’Università Cattolica di Milano, dove è stato poi assistente volontario e docente a contratto. Attualmente insegna Storia della Musica Afroamericana al Master in Comunicazione Musicale sempre presso la Cattolica, che insieme ad altri ha fondato e Storia ed Estetica del Jazz al Conservatorio Vivaldi di Alessandria. Michelone non è però soltanto un autore di romanzi, anzi, oltre a numerosi saggi su jazz e cinema, vanta diversi testi tra cui monografie su Vasco Rossi, Fabrizio De Andrè, Zucchero, Enzo Jannacci, i Beatles, Miles Davis e una recente opera ‘Il Jazz e i Mondi’ di cui parleremo tra poco. Lo abbiamo incontrato recentemente a Vercelli per parlare della sua attività di scrittore, giornalista, saggista e romanziere.

Professore, partendo dalla fine, qual è la trama di ‘Io sono un jazzista’ ?

E’ un romanzo con sfumature comiche ambientato nella Milano dei primi anni Cinquanta, protagonista un giovane sassofonista, squattrinato, donnaiolo. Questo come gli altri non è rivolto ad una letteratura di consumo ma cerco di mettere nelle storie che raccolto qualcosa di nuovo a mio rischio e pericolo. Ci sono sovente dei ricordi del passato, dei ‘bei tempi andati’ come si dice, anche se qui non c’è niente di autobiografico.

 

Quanto c’è di Vercelli nei suoi romanzi ?

Le faccio un esempio. In un altro lavoro, ‘Parigi a Vercelli’ c’è la storia di una celebre regista francese che per poter lavorare tranquillo sceglie di arrivare in un posto dove non sia conosciuto ed approda a Vercelli. Qui, però, viene riconosciuto da una ragazza e nasce una storia d’amore … In questo ho citato ristoranti, caffè, locali cittadini per rendere omaggio alla mia città.

 

Dove lei vive …

Si vivo a Vercelli dove sono nato, ho studiato a Torino, lavoro da 40 anni a Milano.

 

Dove verrà presentato il suo libro ?

C’è un evento importante alla Casa Museo Alda Merini a Milano insieme ad una conferenza sulle canzoni della Merini il 12 maggio, poi ci saranno altre occasioni in Italia e in Piemonte, a Borgomanero, Santhià, in Valcerrina con LibrInValle.

 

Questo, però, non è l’unico suo libro uscito quest’anno ?

Due mesi fa, con Arcana, è uscito ‘Il Jazz e i Mondi’ legato alla diffusione del jazz in America, Africa, Asia e Oceania. E in autunno uscirà ‘Il Jazz e l’Europa’ dedicato al nostro continente. Dovevano essere un libro unico ma si è preferito sdoppiarlo perché è frutto, piuttosto voluminoso, di un lavoro di ricerca durato vent’anni i cui frutti sono pubblicati oggi.

Quindi un lavoro con un ampio spettro sulle nazioni del mondo intero …..

Ha toccato una sessantina di Paesi, in alcuni dei quali non si penserebbe mai che ci sia o ci sia stata una tradizione di jazz. Per fare alcuni esempi nell’Iran prima dell’avvento della rivoluzione khomeinista si suonava, nell’Afghanistan degli anni Sessanta vi suonò Duke Ellington, in Australia si suona jazz dalla notte dei tempi, in Africa dopo la decolonizzazione si è sviluppata una discografia autoctona più svincolata dalla tradizione afroamericana, il Giappone è un Paese di grandi collezionisti, il Festival più ricco è oggi in Cina a Shangai.

 

Anche il prossimo volume sul Jazz in Europa riserverà delle sorprese ?

Qui ho toccato quasi tutti gli Stati compresi Malta e città del Vaticano. La Chiesa Cattolica nel tempo ha aperto anche allo spiritual afro-americano.

 

Ha in cantiere altre pubblicazioni ?

Come romanzi per il momento no. Sotto l’aspetto della saggistica tornerò a scrivere un libro insieme al pianista jazz milanese Gaetano Liguori con il quale nel 1999 avevamo realizzato ‘Una storia del jazz’ che per la prima volta vedeva la collaborazione nella scrittura di un critico e di un musicista.

Adesso l’obiettivo è un libro che si occupi dei 200 dischi fondamentali di tutta la storia del jazz. Ci siamo divisi i compiti: Liguori si occuperà di quelli dalle origini sino al 1990, io di tutta la produzione contemporanea.

Da vercellese si è mai occupato delle bianche casacche della Pro Vercelli ?

Si in ‘La Mitica ProVercelli – Racconti di sport cultura bellezza’ un libro che ha una storia particolare, edito nel 2017 con la Banksville di Londra e realizzato a Charleston nel South Carolina, E’ un testo che parla in parte della Pro Vercelli e del calcio del Piemonte nell’epoca mitica, e in parte del calcio in generale e della storia delle maglie delle squadre.

 

Anche quest’ultimo argomento la vede piuttosto ferrato ….

E’ una passione. Qualche anno fa volevo partecipare proprio come esperto in maglie delle formazioni calcistiche al ‘Rischiatutto’, non a quello di Mike Buongiorno ma al remake condotto da Fabio Fazio nel 2016. Mandai la domanda, partecipai alle selezioni e non fu una passeggiata perché su 10mila aspiranti ne erano stati ammessi un 200 circa. Poi, però, la trasmissione che non aveva avuto un gradimento di pubblico come la serie originale degli anni Settanta, non proseguì e non se ne fece nulla.

 

Massimo Iaretti

Periferie più pulite: accordo Comune – Amiat

Facendo seguito all’incontro tenutosi alcune settimane fa, Città di Torino e Amiat Gruppo Iren hanno concordato un piano di ottimizzazione dei servizi di igiene del suolo nell’ambito del Contratto di Servizio in essere.

Il piano è focalizzato su un potenziamento della pulizia delle periferie comprendente operazioni di spazzamento manuale e di rimozione di rifiuti minuti,  con particolare attenzione
alle zone servite dalle ecoisole smart, dove saranno intensificati i monitoraggi. Nel periodo primaverile ed estivo saranno incrementati i passaggi presso i parchi cittadini quando la maggiore frequentazione, che si registra nei mesi più caldi, comporta un peggioramento della pulizia. Verrà inoltre rafforzata la raccolta delle foglie nel periodo autunnale/invernale al fine di diminuire la permanenza al suolo degli accumuli, mentre le principali piste ciclabili presenti in città saranno oggetto di un servizio aggiuntivo di pulizia con l’impiego di spazzatrici elettriche. Queste azioni saranno sostenute anche da un progressivo incremento dei livelli occupazionali così come previsto nel piano industriale Iren al 2030 presentato negli scorsi mesi. Nei prossimi mesi la Città di Torino inoltre valuterà con l’azienda possibili variazioni al contratto di servizio attualmente in essere al fine di rendere ancora più capillare ed efficiente l’attività di igiene urbana. In vista dei grandi eventi che prossimamente interesseranno Torino ed il suo territorio, l’Amministrazione organizzerà a breve una cabina di regia con Amiat Gruppo Iren e GTT per l’attuazione ed il monitoraggio di tutti gli interventi necessari a rendere la città pronta ad accogliere i numerosi visitatori e turisti attesi.

A Chieri inaugurate le “panchine tricolore”

“GIARDINO 19 APRILE”: 

“LIBERAZIONE DI CHIERI” È IL PATTO DI CONDIVISIONE SIGLATO TRA COMUNE ED ANPI

In corso Torino tre panchine ricordano i partigiani chieresi

 

Il 19 aprile del 1945 diverse formazioni partigiane al comando di Vincenzo Modica “Petralia” attaccarono il presidio di Chieri. Lattacco cominciò alle ore 12, i fascisti si arresero dopo un breve combattimento ed il Comandante “Barbato”, ovvero Pompeo Colajanni, pronunciò dall’Albergo dei Tre Re di piazza Cavour il primo discorso della Libera Città di Chieri.

Oggi il “Giardino 19 aprile”, in corso Torino all’altezza del civico 17, ricorda il giorno della Liberazione di Chieri: qui sono state tinteggiate e decorate dai volontari dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-Sezione di Chieri) tre panchine tricolore, inaugurate ieri alla presenza del Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero, del vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle, del Presidente Anpi Provinciale di Torino Nino Boeti e della Presidente Anpi di Chieri Elda Gastaldi. Erano presenti anche i consiglieri comunali Franco Bosco, Claudio Martano, Daniela Sabena ed il Sindaco di Riva presso Chieri Lodovico Gillio.

Il Comune di Chieri, infatti, ha siglato con l’ANPI Sezione di Chieri il patto di condivisione “Liberazione di Chieri”, finalizzato a migliorare la fruibilità ambientale e la qualità dell’area verde di Corso Torino a beneficio della collettività. L’Anpi ha preso in carico la manutenzione e la pulizia di questo spazio pubblico (rasatura dell’erba e messa a dimora di nuove piante ornamentali), ma soprattutto i volontari hanno riqualificato le tre panchine presenti, con un intervento di tinteggiatura e di decorazione, installando targhette commemorative e relativi QR Code che rinviano a schede informative sulla Liberazione di Chieri, sul “Comandante Tarzan” Beppe Gastaldi e sulle Staffette partigiane.

«Chi si ferma in questo piccolo parco può così ricordare i partigiani chieresi, che hanno liberato la nostra città, il “Comandante Tarzan”, il vigile del fuoco Beppe Gastaldi, che per tanti anni è stato attivo nella nostra comunità (e fondatore dell’Anpi locale) e l’importante contributo dato dalle donne alla Resistenza-commenta il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO-Siamo grati all’Anpi, che si sta prendendo cura di questa area verde attraverso un ‘patto di condivisione’. Sono oltre venti i ‘patti’ operativi a Chieri, sono esempi di cittadinanza attiva e di partecipazione dal basso, grazie ai quali la nostra città cresce e diventa migliore».

«Queste panchine sono “tricolore” e trasmettono un messaggio educativo importante, perché la Liberazione è la Festa di tutti gli italiani-ha sottolineato il Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle-L’Italia si è liberata grazie ai partigiani, grazie ai militari che hanno combattuto a fianco degli Alleati, grazie a chi si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò e grazie a tutti coloro che con piccoli gesti di resistenza quotidiana hanno dato il loro contributo ad un più grande progetto di Resistenza diffusa. Purtroppo, questa convinzione non appartiene ancora a tutti e c’è chi continua a vedere nel 25 aprile una data divisiva e una festa ‘di parte’».

Nel suo intervento Nino Boeti ha ricordato Pompeo Colajanni “Barbato” e Vincenzo Modica “Petralia”, «due dei seimila meridionali che dopo l’8 settembre scelsero di restare al Nord e combattere il nazifascismo, e Vincenzo Modica ebbe l’onore di portare il Tricolore nella straordinaria sfilata dei partigiani il 6 maggio nella Torino liberata», il chirurgo Giacinto Giordano, che curò molti partigiani, ed Angelo Menzio, l’ultimo sindaco prima del Ventennio, che si oppose alle minacce degli squadristi e poi fu primo sindaco della Chieri liberata.

Elda Gastaldi nel suo saluto ha ricordato anche il vice Sindaco e assessore di Chieri Emilio Baletti, giustiziato nel campo di detenzione di Fossoli, e Domenico Acino, partigiano caduto durante la liberazione di Torino, e le tante staffette partigiane «senza le quali la guerra partigiana sarebbe stata inattuabile, infatti, erano loro che portavano le comunicazioni, gli ordini e le armi ai gruppi partigiani e conducevano i partigiani sbandati alle formazioni di zona. Catturate, orribilmente torturate e giustiziate, solo 19 di loro vennero decorate al valor militare, ma innumerevoli sono state le donne, madri, sorelle, fidanzate e suore, che hanno curato, rifocillato e nascosto i partigiani».

Le celebrazioni del 77° anniversario della Liberazione proseguono a Chieri con il seguente programma:

 

Venerdì 22 aprile, ore 17,30, Centro Giovanile Arka, piazza Caselli 19

Restituzione cittadina da parte dei giovani partecipanti al Treno della Memoria 2022

 

Lunedì 25 aprile

Ore 9,15 Parco della Rimembranza, cerimonia dell’Alzabandiera

Ore 9,30 Santa Messa al Mausoleo dei Caduti Partigiani

Ore 10,30 Sfilata fino al Monumento dei Caduti in Piazza Duomo e cerimonia istituzionale con deposizione della corona

Venerdì 29 aprile

José Domingo Molas: dalla Guerra del Chaco alla Resistenza in Piemonte

Spettacolo Teatrale di e con Marco Gobetti

monologo ispirato al saggio “José Molas, salesiano” di Dario Rei e al diario “Polvareda de bronce: en los caminos trágicos del Chaco paraguayo” di José Domingo Molas

ore 10.30 Auditorium Rosario Livatino (Liceo Monti), riservato alle scuole

ore 21.00 Sala della Conceria, Via Conceria 2, aperto al pubblico. Ingresso gratuito.

Ore 18,00-Sala della Conceria, Via Conceria 2

Guerre, Resistenza e solidarietà consapevole

Intervengono al dibattito:

Don Eligio Caprioglio (direttore Comunità Salesiana di Chieri),

Elda Gastaldi (presidente ANPI Chieri),

Mario Renosio (direttore ISRAT – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti);

modera Enrico Bassignana (giornalista).

Durante il dibattito, letture da “Vita di chirurgo fra i partigiani” di Giacinto Giordano, a cura di M. Gobetti.

 

20 aprile 2010, l’Inter fece l’impresa

Accadde oggi

Tocca di nuovo ad una squadra milanese celebrare la rubrica accadde oggi.
Esattamente 12 anni, 20 aprile 2010, fu la superba Inter di Mourinho a compiere l’impresa.Vittima calcistica il grande Barcellona di Guardiola,battuto per 3-1 nella gara d’andata della semifinale, in uno stadio Meazza gremito in ogni ordine di posti. I blaugrana furono vincitori l’anno prima ed erano i grandi favoriti per aggiudicarsi ancora una volta la coppa dei campioni Champions League Una splendida squadra, quella blaugrana, guidata a memoria dal tecnico spagnolo inventore del Tiki Taka,il palleggio tecnico continuo ed asfissiante. Ma quella sera non ce n’è per nessuno. I nerazzurri decidono di rendere “piccola” la compagine catalana e si assicurano il match con un meritato 3-1, spianando la strada verso la conquista di una storica Champions League e del magico triplete. Al ritorno l’Inter perde  1-0, passa in finale ed esulta a Madrid contro il Bayern Monaco grazie alla doppietta del “Principe” Milito. Dopo 45 anni torna la grande Inter degli anni ’60 fiera, finalmente,d’alzare al cielo la Champions League, la terza della sua storia magica ed incredibile storia.

Enzo Grassano

“Educazione Civica: opportunità o problema?“

Ivrea, giovedì 21 aprile 2022, ore 15,30: Apidge Canavese e Valle D’Aosta nei locali dell’istituto “G. Cena” di via Dora Baltea, presenta le proposte dell’Associazione insegnanti delle Scienze giuridiche ed economiche per una nuova Educazione Civica.

“Educazione Civica: opportunità o problema?“ rappresenta un momento di riflessione che intende proporre e illustrare i documenti e le azioni comuni, che verranno intraprese al fine di garantire il più ampio e corretto successo formativo.

Torino, che spettacolo!

Far arrivare a tutti il messaggio che Torino e il Piemonte non solo ospitano numerosi eventi musicali, sportivi e di cultura nel corso della primavera-estate 2022, ma sono di per sé uno ‘spettacolo’ da non perdere e da visitare.

Questo l’obiettivo che si pone la campagna di comunicazione “Torino, che spettacolo! L’evento ti emoziona, il Piemonte ti sorprende”, che si declina con l’affissione di 2.800 manifesti su tabelloni pubblicitari e all’interno delle stazioni ferroviarie italiane, oltre nell’aeroporto di Caselle, nella metropolitana, sui mezzi pubblici e in altri spazi cittadini. I messaggi sul palinsesto degli eventi saranno veicolati anche tramite stendardi, mupi, totem e pagine pubblicitarie sugli organi di informazione.

Si mette così in evidenza che la città sarà sì palcoscenico di importanti appuntamenti a livello nazionale e internazionale, iniziando dall’Eurovision Song Contest, ma che gli stessi grandi eventi offrono l’occasione di visitare una città che, per la sua offerta turistica in termini di storia e tradizione, gioielli architettonici, musei, ambiente, enogastronomia e altro ancora, è di per sé uno spettacolo. E lo stesso discorso vale per tutto il resto del Piemonte.

Il progetto è di Città di Torino e Regione Piemonte e viene realizzato con il sostegno di Camera di commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, mentre Iren è partner tecnico.

Torna sensEAT da Off Topic

“MINDFUL TASTING” 

I cinque sensi per sperimentare il cibo. Prosegue il viaggio esperienziale del Bistro di OFF TOPIC, l’hub culturale di via Pallavicino, con una nuova esperienza di mindfullness applicata al Vermouth nell’evento a cura di Marta Di Giulio, fondatrice della Mindful Wine Tasting, e in collaborazione con Compagnia dei Caraibi

 

SensEAT, il ciclo di appuntamenti del Bistrò di OFF TOPIC che gioca con i cinque sensi per esplorare le percezioni gustative prosegue il suo viaggio con una nuova esperienza di Mindful Tasting’ a cura di Marta Di Giulio e in collaborazione con Compagnia dei Caraibi con Vermouth Carlo Alberto, nella serata di mercoledì 20 marzo,  dalle ore 19.30.

 

Bere un bicchiere di Vermouth come se fosse la prima volta. La Mindful Wine Tasting di Marta Di Giulio, consiste in un nuovo approccio al bere il vino in maniera ‘esperienziale’. Attraverso la degustazione scopriremo questa antica bevanda partendo dal respiro.

Indagheremo quale rapporto lega il nostro corpo  alla gestualità del bere al fine di goderci a pieno il momento,  in uno stato di pace e di esplorazione fuori dai canoni della degustazione classica. Entreremo quindi in contatto con il corpo che ci guiderà a gustare la cena e il Vermouth attraverso un viaggio nei ricordi e nel sapore. Dall’olfatto entreremo in contatto con la natura e lentamente esploreremo i gusti per riscoprirci attraverso il sapore in una maniera nuova e collettiva. La mindfulness ci guiderà nel qui ed ora, dove un bicchiere ci parlerà dell’intero universo attorno a noi.

 

A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente e immersiva sarà la cena preparata dal Bistrò di OFF TOPIC con un menù dedicato capace di esaltare i sapori e i profumi dei Vermouth che saranno serviti in degustazione (Riserva Carlo Alberto Vermouth rosso, Riserva Carlo Alberto Vermouth dry, Riserva Carlo Alberto Vermouth bianco).

 

Menu

– Crostone con catalogna saltata e ovetto marinato al Vermouth

– Garganelli con pesto di zucchine al basilico, mandorle e ricotta salata

– Spiedone di pollo gratinato e carote spadellate al Vermouth

– Panna cotta e riduzione al Vermouth

 

Mindful Tasting

Degustazione esperienziale e cena €30

Prenotazione tavoli obbligatoria al numero whatsapp 388.446.3855

 

 

 

MARTA DI GIULIO

Marta Di Giulio è degustatrice Onav, istruttrice di Mindfulness certificata presso il Center for Mindfulness dell’Università di alifornia di San Diego e Abruzzo Italia Mindfulness e il Master in Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze. E’ performer, esperta in Teatro Sociale e di Comunità, conduttrice di percorsi di benessere ed esperienziali attraverso il teatro, la Mindfulness, Mindful eating, drinking e Wine Tasting. Svolge i suoi eventi presso vari Eataly d’Italia, collabora con Green Me, Slow Food, Nova Coop (è vincitrice del bando Im.patto) e Festival d’arte e benessere come il Museo Alfieri per Douja d’Or di Asti, il Parco d’Arte Quarelli (Roccaverano), Earthinkfestival (Torino), Mitos (Lucca)Collabora con l’azienda vinicola Buganza, Eugenio Bocchino, Radici e Filari e molti altri).
Si forma presso l’Università di Torino con un progetto di promozione della salute (Le abilità che creano benessere) partendo da una ricerca sulla Psiconeuroendocrinoimmunologia e l’utilizzo della Mindfulness e del Teatro Sociale. Nel 2016 “Le abilità che creano benessere” viene svolto presso l’Università di Torino come progetto di ricerca e valutazione a cura della Facoltà di Psicologia. L’esito del lavoro ha portato un giudizio positivo rispetto al miglioramento del benessere. Nel 2015 vince il bando Progetto Gaia, programma di educazione alla salute globale e alla consapevolezza psicofisica, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con la Federazione Italiana Club e Centri UNESCO. Si diploma con 110 e lode in Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze Master presso la facoltà di medicina e psicologia dell’Università La Sapienza, Roma

 

VERMOUTH CARLO ALBERTO

Il Vermouth Carlo Alberto è un prodotto d’eccellenza, unico al mondo e privilegiato da ingredienti rari e procedure antiche che richiedono esperienza, perizia, delicatezza ed estrema pazienza. La ricetta ancora oggi utilizzata è un chiaro omaggio a quella del 1837, anno in cui Tumalin Bartolomé Baracco de Baracho si procurò le basi della ricetta del vino aperitivo che il cuoco di corte preparava per il Re, studiando così una sua personale ed esclusiva produzione che continuò per duecento anni e che tutt’ora prosegue. Unica ed esclusiva è la Riserva Carlo Alberto, prodotta con due eccellenze piemontesi: l’Erbaluce di Caluso DOCG e Mosto Parzialmente Fermentato da une Moscato. Anche il design della bottiglia è stato studiato ispirandosi all’architettura che troviamo a Torino: Palazzo Madama nella parte centrale nella bottiglia, passando al collegamento con evoluzioni Art Nouveau che incontriamo nel collo e nella parte alta a cupola della bottiglia, fino ad arrivare al colonnato della Gran Madre di Torino sulla parte inferiore. Tutte le botaniche utilizzate vengono selezionate e raccolte con estrema cura al fine di creare un’armonia unica in tutte le versioni: Red, White ed Extra Dry. Ogni ricetta è stata creata in maniera tale da esaltare le caratteristiche più fini ed eleganti in ogni bottiglia. Se il Vermouth Rosso si staglia su un cuore di calde spezie, frutta rossa, scorza d’arancia e quassia esotica, il Bianco risulta deliziosamente dolce mantenendo un’estrema finezza ed eleganza con sentori di sambuco e frutta sciroppata.

 

La versione Extra Dry, pur essendo la più secca, mantiene la sua morbidezza e il tono leggero mettendo in risalto l’armonia di tutte le erbe vegetali in maniera straordinaria.

La grande magia del Vermouth Carlo Alberto è stata inoltre rivisitata per ottenere il prodotto ideale per la miscelazione, con una bottiglia da litro e con caratteristiche chiare, definite e con una spiccata personalità.”

 

SensEAT – A tavola con i cinque sensi

Non solo il gusto, ma anche tutti gli altri sensi influenzano l’esperienza di ciò che mangiamo e beviamo. Per scoprire quanto che ci sia da “sentire” a tavola, Off Topic ha dato il via a un ciclo di appuntamenti con cadenza mensile per degustare cibo e vino rendendo protagonista ogni volta un senso differente attraverso esperimenti collettivi, momenti formativi e di sensibilizzazione, talk, showcooking, presentazioni di libri e di realtà innovative, cene e degustazioni. Durante gli incontri ai momenti più conviviali si alterneranno approfondimenti su diverse tematiche legate per esempio alla sostenibilità dell’industria alimentare, allo spreco alimentare o all’importanza di seguire un regime alimentare sano ed equilibrato, permettendo di vivere l’esperienza del pasto attraverso l’uso dei cinque sensi alla scoperta di una nuova dimensione.

SensEAT ambisce, infatti, a far vivere un’esperienza amplificata e poco convenzionale ai partecipanti, ma anche a sviluppare un sesto senso che racchiude in sé valori come la responsabilità, la consapevolezza, la solidarietà, l’empatia e la sostenibilità

 

 

OFF TOPIC

via Giorgio Pallavicino, 35 – 10153 Torino

 

SEGUI OFF TOPIC

http://offtopictorino.it

https://www.facebook.com/offtopictorino

https://www.instagram.com/offtopictorino

 

Romantica Graz

Il capoluogo della  Stiria, in Austria, è una città elegante, moderna  ed eclettica dalla vocazione sognante.

Affacciata lungo le rive del fiume Mur, decorata da edifici eleganti, cortili romantici e costruzioni avveniristiche, Graz dal 1999 appartiene al Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il suo centro storico che ospita armonicamente diversi stili, dal gotico al liberty passando  per il rinascimentale, il barocco e arricchito dacontaminazioni contemporanee, è riconosciuto come uno dei meglio conservati in Europa. Nel 2003 è stata Capitale Europea della Cultura, nel 2008 Capitale dei Sapori, grazie alla produzione del suo champagne e alla presenza sul territorio di chef straordinari che utilizzano materie prime locali di ottima qualità, e nel 2011 è stata eletta “City of design” dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. In breve Graz ha tutti i numeri per essere una ambita meta da visitare, una destinazione singolare da vivere in tutte le sue sfumature culturali, urbanistico-architettoniche, storiche, del gusto e dove passato e presente si sposano perfettamente.

Seconda città dell’Austria dopo Vienna, sede magnifica, tra le altre, della famiglia Asburgo, Graz ospita due festival della musica classica all’anno, uno estivo al Conservatorio e quello della Styriarte in autunno.

Tra i luoghi da visitare, in cima alla lista, troviamo lo Schlossberg, il monte del castello, situato a 474 metri, a cui è possibile accedere percorrendo la salita nel parco, i 260 gradini che partono dalla Schlossbergplatz ( percorsi suggestivi ma piuttosto faticosi) oppure prendendo la storica funicolare e il moderno ascensore di vetro che assicurano un panorama mozzafiato sui tetti rossi della città e uno scenario montano unico visto dal suo interno. Una volta arrivati in cima la vista è davvero emozionante soprattutto di sera quando la città è illuminata e la torre dell’orologio, con lancette invertite, si colorano di sogno e di romanticismo. Scendere dallo Schlossberg, invece, è possibile anche attraverso il più grande scivolo sotterraneo del mondo,chiamato the Slide, che dal cuore della montagna con 170 metri di emozione pura riporta a valle.

Cosa altro vedere a Graz?

L’Hauptplatz, la piazza principale con il municipio ottocentesco, il Rathaus, e la fontana dedicata al principe della Stiria, l’arciduca Johann d’Asburgo, artefice dello sviluppo della città e di tutta la regione. La Herrengasse, la strada principale dove si affacciano palazzi storici, eleganti abitazioni edimportanti costruzioni come il Landhaus, il parlamento regionale progettato durante il Rinascimento da Domenico dell’Aglio.

Il Castello Eggenberg, invece, è un capolavoro barocco  con i suoi numeri dedicati al tempo: 365 finestre, come i giorni in un anno, 31 camere per piano, come i giorni in un mese, 24  sale di rappresentanza, come il numero delle ore, e poi un parco di 90.000 metri quadrati dove spicca il Giardino dei Pianeti con il suo prezioso roseto.

A Graz troviamo, inoltre, sbalorditive  costruzioni moderne che si integrano perfettamente con il fastoso passato architettonico; la Kunsthaus è una originale sagoma blu, costruita nel 2003 edisegnata degli inglesi Cook e Fournier, che ricorda una “struttura biomorfa”. Ribattezzata dai cittadini  “FriendlyAlien”,  propone un ricco programma espositivo  di  mostre di arte contemporanea. E poi Murinsel, l’isola creata dall’architetto americano Vito Acconci  che emerge dalle acque del fiume Mur. Un guscio in acciaio lungo 47 metri con pannelli in plexiglass che ospita un anfiteatro all’aperto, un caffè, uno scivolo e un labirinto per i più piccoli.

Un altro luogo che merita una visita per la sua unicità  è Joanneumsviertel, il nuovo quartiere Joanneum, caratterizzato da pareti in vetro, da oblò e coni, che collega la Biblioteca regionale,la Neue Galerie e il Museo di Storia naturale. Progettato dallo studio madrileno Nieto Sobejano e dei locali eep architekten è singolare per il suo sviluppo sotterraneo che protegge i palazzi storici della piazza.

Per conoscere ed apprezzare i sapori tipici del luogo, inoltre, è immancabile, anche solo per curiosare, una tappa al mercato storico di Kaiser Josef Platz, a due passi dal Teatro dell’Opera, aperto tutti i giorni tranne la domenica. Colori e profumi dei prodotti locali, come l’olio di zucca, fiori, artigianato sugli allegri banchi molto apprezzati dai graziesi.

Graz è una città con una storia importante testimoniata da tracce di meravigliosa bellezza ma anche un luogo di ispirazione contemporaneo vivace e con una vita notturna vibrante, bei locali, concerti all’aperto, gente di tutte le età che si incontra per stare insieme. Un luogo esuberante ma anche garbato e signorile, dunque, che vale davvero un soggiorno.

Maria La Barbera 

Focus settimanale Covid e vaccini: in Piemonte incidenza tra le più basse in Italia

I valori del Piemonte si confermano, insieme alla Valle D’Aosta e alla Provincia autonoma di Trento, tra i più bassi in Italia: con un’incidenza di 531,3 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 11-17 aprile), a fronte del valore nazionale di 691.8.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 18 aprile si attesta al 10,8% (è il valore più basso d’Italia insieme a Lombardia e Veneto) e quella delle terapie intensive al 3,7% (a fronte di un valore nazionale del 4,1%), mentre la positività dei tamponi è all’8%.

SEQUENZIAMENTO ACQUE REFLUE: DOMINANZA DELLA VARIANTE OMICRON BA.2

Dai dati diffusi da Arpa oggi, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue riferiti ai campioni dell’ultima settimana (prelevati il giorno 11 aprile nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara) hanno evidenziato tutti la dominanza della variante Omicron BA.2.

Continuano a non essere rilevate mutazioni specifiche appartenenti alla sottovariante Omicron BA.3.

Per quanto riguarda le ricombinanti (ad esempio XA, XB, XC, XD, XE, XF) riscontrate in singoli tamponi nasofaringei, non se ne rileva ancora una dominanza nei campioni di acque reflue dei depuratori piemontesi controllati.

VACCINAZIONI
L’84,3% dei cittadini piemontesi oltre i 5 anni di età ha concluso il ciclo primario con monodose o doppia dose (il 96,2% di coloro che hanno aderito, ovvero 3,7 milioni su 4,2 di platea complessiva).

La somministrazione di oltre 2,8 milioni di terze dosi pone il Piemonte in testa alla classifica delle Regioni italiane più grandi, come risulta dai dati della Fondazione Gimbe aggiornati al 19 aprile.

Sono invece circa 22 mila ad oggi le quarte dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale: immunodepressi, over 80, Rsa, fragili over 60 con specifiche patologie.

Gli immunizzati naturalmente, cioè le persone che non hanno aderito ma hanno avuto il Covid negli ultimi sei mesi, sono 171.000, tra cui 47.000 tra i 5 e gli 11 anni e 40.000 over50.

I non aderenti sono al momento 360.000, tra i quali 113.000 nella fascia tra 5 e gli 11 anni e 105.000 over50.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dall’11 al 17 aprile i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 3243,3.

Suddivisi per province: Alessandria 379.4, Asti 202.1, Biella 115.3, Cuneo 337.9, Novara 209.7, Vercelli 114.7, Vco 116, Torino città 578, Torino area metropolitana 1098.9.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 22.703 (+1422). Questa la suddivisione per province: Alessandria 2.656 (-123 rispetto alla settimana precedente), Asti 1415 (+157), Biella 807 (+123), Cuneo 2365 (+350), Novara 1468 (-103), Vercelli 803 (+90), Vco 812(+19), Torino città 4046 (+331), Torino area metropolitana 7692 (+485).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dall’11 al 17 aprile l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 531,3, in crescita seppur contenuta (+6,7 %) rispetto ai 498 della scorsa settimana.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 385,4 (+8,8%).

Nella fascia 25-44 anni l’incidenza è 551,4 ( +0,8%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 516,1 (+5,5%).

Nella fascia 60-69 anni l’incidenza è 499,9 (+14%).

Tra i 70-79 anni l’incidenza è 479,7 (+21 %).

Nella fascia over80 l’incidenza è 552,3 (+21,9%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE
In età scolastica, nel periodo dall’11 al 17 aprile, l’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età, si presenta sostanzialmente stazionaria nelle classi di età 0-5 e 14-18 anni, mentre presenta una moderata riduzione soprattutto nelle classi di età 6-13 anni, rispetto alla settimana precedente. Nella fascia 0-2 anni l’incidenza è di 344 (-5,6%).

La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 299,7 (+1%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 463,5 (-16,6%).

Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 494,2 ( -12,2%).

Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 386,6 (+1,5%).