ilTorinese

25 aprile: Radicali in piazza con le bandiere Nato

25 APRILE/TORINO/RADICALI SFILERANNO CON BANDIERE UCRAINA, UNIONE EUROPEA E NATO OLTRE A STRISCIONE “PUTIN ALL’AJA”.

Appello al sindaco Lo Russo perché firmi petizione per incriminazione Putin.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede radicale di Torino, esponenti di Radicali Italiani e Associazione Aglietta hanno illustrato le iniziative per “Un 25 aprile anche per l’Ucraina”.

Igor Boni (presidente Radicali Italiani):
Stiamo raccogliendo firme ai tavoli e online su una petizione a sostegno del lavoro della Corte Penale Internazionale dell’Aja, che sta raccogliendo prove sui crimini russi in Ucraina. Putin deve essere incriminato, come ventidue anni fa Milosevic.
Lunedì 25 aprile, nella sede di Radicali Italiani a Roma, terremo un convegno su “Un 25 aprile anche per l’Ucraina”, dove ripercorreremo i 23 anni di lotte radicali contro Putin e approfondiremo lo studio degli strumenti della giustizia internazionale più adatti a portare alla sbarra Putin e gli altri responsabili dei crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Ucraina.
Rispetto al ballottaggio di domenica in Francia, chi è a favore dell’Unione Europea e contro Putin non può che essere con Macron; se vincesse Marine Le Pen attuerebbe le stesse politiche antiUE e filoPutin di Orban… e Marine Le Pen ha ricevuto milioni di euro di prestiti dalle banche russe.

Andrea Turi (coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Parteciperemo alla fiaccolata di Torino della sera del 24 aprile senza le nostre bandiere radicali ma con le bandiere dell’Ucraina, dell’Unione Europea e della NATO, oltre allo striscione “Putin all’Aja”;  non accettiamo i diktat e i veti posti da chi (il presidente dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo) pochi anni fa utilizzava le stesse falsità filorusse usate dall’assessore regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone.

Giulio Manfredi (Giunta segreteria Radicali Italiani):
Diamo atto al presidente dell’ANPI di Torino, Nino Boeti, di avere riconosciuto il valore della Resistenza Ucraina e di non avere posto veti a nessuna bandiera. Gli chiediamo, però, con quali strumenti i partigiani ucraini possono opporsi a Putin se non con le armi fornite loro dall’Occidente, proprio come quasi ottant’anni fa gli angloamericani fornirono armi ai partigiani piemontesi.
Chiedo all’ANPI di occuparsi meno di bandiere e di più del risorgere di preoccupanti rigurgiti di fascismo misto a qualunquismo; mi riferisco alla vergognosa delibera del settembre scorso con cui il Comune di Pezzana (VC) ha rinnovato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.
Infine, chiediamo al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e a tutti i sindaci italiani, di firmare la petizione “Putin all’Aja”.
Cinque anni fa l’allora professore universitario Stefano Lo Russo fu uno degli artefici di un importante accordo fra il Politecnico di Torino e Gazprom Neft sullo studio delle tecniche di estrazione degli idrocarburi. Accordo del tutto legittimo, che scade quest’anno.
Oggi Lo Russo è sindaco di una grande città europea e Vladimir Putin sta mettendo a ferro e a fuoco l’Ucraina; firmare per “Putin all’Aja” è un modo semplice ed inequivocabile di prendere posizione, rifuggendo da ambiguità e ipocrisie.

https://radicali.it/putin-allaja/

Link a lettera aperta a Boeti
https://www.associazioneaglietta.it/wp-content/uploads/2022/04/lettera-aperta-a-Boeti.pdf

Addio alla signora della pizza Era arrivata dal Sud negli anni 60

A 77 anni è deceduta Ida Amatruda, molto conosciuta nel Cuneese, era la ex titolare della Pizzeria Grotta Azzurra di Madonna dell’Olmo.  Era giunta in Piemonte negli anni ’60  da Tramonti, paese dell’ amalfitano. A Fossano, con il marito, aveva aperto  il primo locale. Poi si trasferirono a Cuneo e aprirono la pizzeria Mergellina. Dal 1975 gestirono  “La Grotta Azzurra”, oggi  seguita dai figli. La signora Ida lascia il marito Alfonso Giordano e i figli Marilena, Ivan, Raffaella, Lucia e Bruno con le nipoti Sofia e Dora.I funerali martedì 26 aprile alla chiesa di Madonna dell’Olmo, il rosario alle ore 19 di lunedì 25 aprile.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Torino Wine Week, un vero successo!

Grande successo di pubblico per l’edizione primaverile di Torino Wine Week che sta volgendo al termine dopo una fitta settimana di degustazioni, cene a tema che hanno coinvolto ristoranti, enoteche, osterie e trattorie torinesi.

Nel weekend i riflettori sono tutti puntati sul salone del vino. Ieri le sontuose sale del Museo del Risorgimento sono state invase da un pubblico variegato, dall’amante del vino al professionista del settore enogastronomico. Al dare il via le danze Patrizio Anisio, uno degli organizzatori della kermesse, che ha spiegato l’importanza di presentare al grande pubblico della città di Torino l’incontro tra la ristorazione e la produzione vitivinicola piemontese: “La Torino Wine Week nasce per cercare di dare un contributo, per rendere sempre più importante Torino nella narrazione del vino della nostra regione. Abbiamo la fortuna di essere nati in una delle regioni più importanti del panorama vitivinicolo e Torino deve avere un ruolo importante nella sua valorizzazione”. Ecco che il festival diventa la vetrina ideale per mettere al centro le eccellenze dell’intero territorio piemontese che in questi anni hanno saputo rinnovarsi, crescere, dare largo spazio ai giovani, riscoprire vitigni autoctoni e valorizzare il territorio, dal Canavese alle Langhe, passando per l’Astigiano e il Roero, senza dimenticare il Torinese, il Saluzzese, e l’Alta langa. Ospiti d’eccezione alcune cantine di altissima qualità dalla Toscana e dal Veneto e una selezione internazionale di 8 aziende in collaborazione con Elemento Ingideno, provenienti da Cile, Georgia, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Repubblica Ceca.
Nella sala centrale si spazia dall’Associazione Giovani Vignaioli Canavesani che dà voce ai giovani vitivinicoltori canavesani che contribuiscono alla valorizzazione e promozione del Canavese con tutte le specialità enogastronomiche e i paesaggi suggestivi che ha da offrire, all’Erbaluce di Caluso della Tenuta Roletto alle porte del comune di Cuceglio piccolo comune ubicato tra le verdi colline moreniche del Canavese; nelle sale laterali si passa dalla Provinciale Bolgherese, la cui missione è quella di promuovere il territorio di Bolgheri in provincia di Livorno, raccontando la sua storia e facendo conoscere i suoi vini attraverso eventi degustativi, ai Poderi Moretti, azienda che ha radici profonde, nata dall’unione di due storiche famiglie di Monteu Roero, la famiglia Moretti e la famiglia Occhetti che sin dal Seicento tramandano le proprie conoscenze di generazione in generazione.
Le novità di quest’anno sono gli incontri di approfondimento con esperti del settore e dopo le masterclass e le degustazioni di ieri pomeriggio oggi tre incontri speciali dedicati alla “vita del vino” fuori dalla vigna, con tre professioniste del vino. Inaugura le conferenze con un primo incontro, dalle 12.30 alle 13.30 l’Avv.ssa Francesca Bassa, consulente esperta di digital privacy nel food & wine, Group DPO Fontanafredda. Si parlerà dell’importanza di proteggere la propria reputazione online, spiegando il valore dei dati e il loro utilizzo per le attività di marketing online. A seguire dalle 14.30 alle 15.30 Marianna Natale, socia fondatrice dell’agenzia iShock, specializzata nel settore dell’enogastronomia, porta l’attenzione sull’importanza della strategia di comunicazione, come raccontare la storia, i vini, i prodotti della propria terra in modo efficace per raggiungere e conquistare il pubblico giusto. Per concludere dalle 17.00 alle 18.00 Monica Pianosi, fondatrice di Le strade, blog e canale di marketing digitale per le piccola attività creative e indipendenti delle città italiane, porta al centro l’importanza dell’utilizzo delle nuove piattaforme digitali per raccontarsi online come produttori e produttrici e impresa.
Domani, lunedì 25 aprile, chiude in bellezza la manifestazione con una speciale cena negli spazi dell’Enoteca di Eataly, con ospiti tre produttori che racconteranno e faranno degustare i loro vini, in abbinamento alle tapas dell’Executive Chef Patrik Lisa.
La manifestazione è organizzata da associazioni KLUG APS, Bonobo Events e Orticola Piemonte. L’evento è realizzato con il supporto di Camera di commercio di Torino e con il patrocinio della Città di Torino. Partner di Torino Wine Week sono la Città del Gusto Torino – Gambero Rosso, Go Wine, Fisar Torino, Eataly Torino, Torino DOC, e Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.. *
€ 10 – ingresso al salone del vino della Torino Wine Week + 2 token degustazione
€ 15 – ingresso al salone del vino della Torino Wine Week + 8 token degustazione
€ 30 – ingresso al salone del vino della Torino Wine Week + 20 token degustazione + Wine Pass
I professionisti del settore enogastronomico (produttori, distributori, ristoratori, sommelier etc…) potranno accedere al salone del vino accreditandosi OBBLIGATORIAMENTE sul sito della manifestazione. La disponibilità è limitata su entrambe le giornate.

Giuliana Prestipino

Per maggiori informazioni
www.torinowineweek.it

Rock Jazz e dintorni: Samuele Bersani e James Senese

/

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

 

Lunedì. Allo Ziggy si esibisce Matteo Castellano. Allo Spazio 211 Radio Ohm celebra il 25 aprile con vari artisti fra cui Dueventicontro, Roncea, LeChuck,Protto, Vea, Ella e Anna Castiglia.

Martedì. Al Jazz Club suona il trio Malamore. All’Otium Pea Club si esibisce il quintetto Hard Bop Reunion di Marco Tardito.

Mercoledì. Alla Cascina Bellaria di Sezzadio sono di scena i Trialogos.

Giovedì. Al Cafè Neruda suona il quartetto di Valerio Signetto. Al Jazz Club si esibisce il quintetto del pianista Emanuele Francesconi. All’Off Topic è di scena Tropico. All’Hiroshima Mon Amour suonano i La Sad.

Venerdì. Raf & Umberto Tozzi si esibiscono al Palais di Saint-Vincent. Al Cafè Neruda incrocio tra jazz e canzone d’autore con Federico Bagnasco e Carlo Pestelli. All’Off Topic canta Erica Mou. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Shabazz Palaces. Allo Spazio 211 si esibisce Caterina Cropelli con The Bastard Sons Of Dioniso. Al Coccia di Novara recital di Claudio Baglioni. Al Jazz Club suona il quartetto di Max Gallo con l’organista Hammond Yazen Greselin. All’Hiroshima si esibisce Ensi. Al Blah Blah sono di scena i Fasti.

Sabato. Al Phenomenon di Fontaneto D’Agogna gli “storici” del “progressive” Van Der Graaf Generator. Al Teatro Colosseo Samuele Bersani presenta il suo nuovo album “Cinema Samuele”.Alla Suoneria di Settimo arriva James Senese. Al Folk Club è di scena Chris Jagger (fratello minore di Mick). Al Blah Blah suonano gli Hangarvain.

 

Pier Luigi Fuggetta

 

Le ultime ascese per afferrare la Coppa Italia boulder

Il 23 e 24 aprile l’Arrampicata Sportiva italiana assegna a Torino il primo titolo nazionale 2022

Quarta ed ultima prova di specialità nel prossimo week end in programma all’ Escape Climbing Garden.

A rincorrere ‘zone’ e ‘top’ decisivi ben 118 climbers, atleti di 18 regioni italiane. Semifinali e finali in diretta streaming.

Sui blocchi maschili è lotta accesa per la vittoria finale, sono almeno 6 gli arrampicatori con chances di vittoria.

Sulle pareti femminili quasi scontata quella di Camilla Moroni, dopo i due ori e l’argento raggiunti nelle prime 3 tappe

 

Trascorsa la Pasqua, e dopo la prima tappa di Coppa del Mondo, il boulder italiano vede

prossimo il primo traguardo stagionale: l’assegnazione dell’ambita Coppa Italia di specialità. Sabato 23 e domenica 24 aprile, infatti, sulle pareti torinesi dell’Escape Climbing Garden saranno in 118, per l’esattezza 53 donne e 65 uomini, a rincorrere “zone” e “top” decisivi per la classifica finale assoluta.

Siamo alla quarta ed ultima prova in questa specialità invernale dell’arrampicata sportiva.

Oltre alla classifica di giornata, non dovrebbero esserci particolari sorprese in campo femminile, dove manca solo un punticino, alla azzurra delle Fiamme Oro, Camilla Moroni, leader incontrastata dopo le due vittorie ottenute a L’Aquila e a Prato e l’argento di Ferrara nelle prime tre tappe. La fortissima azzurra – ad una “zona” di distanza dall’entrare in finale nella prima prova 2022 di Coppa del Mondo, 15 giorni fa in Svizzera – non dovrebbe avere problemi a conquistare la Coppa Italia assoluta. Apertissima invece la corsa agli altri due posti sul podio, tra Irina Daziano, Alessia Mabboni, oltre a Giulia Medici e a Miriam Fogu.

In campo maschile saranno decisivi invece i blocchi torinesi per conoscere il vincitore finale della Coppa Italia assoluta. Bombardi, Placci, Mabboni e Tentori, oltre agli indomiti Vidi e Schenk partono nell’ordine a caccia dei 100 e decisivi punti in palio per il vincitore della tappa torinese. Dovranno vedersela, in parete però, anche con l’olimpionico Ludovico Fossali e con il detentore della Coppa del Mondo Lead 2021 Stefano Ghisolfi.

Come nelle altre tappe saranno cinque metri da salire in cinque minuti su cinque blocchi nelle qualificazioni, in programma sabato al mattino per le donne e sabato pomeriggio per gli uomini.

Domenica mattina sarà il momento per tutti delle semifinali (4 blocchi in 5 minuti) trasmesse nel canale youtube Fasi https://www.youtube.com/watch?v=QSaZIppRDRY. Nel pomeriggio domenicale quindi i migliori 6 si confronteranno sui 4 blocchi di finale da scalare al massimo in 4 minuti e possibilmente nel minor numero di tentativi possibili. Anche qui, vie, flash e top decisivi saranno trasmessi in streaming sui canali federali al link seguente: https://www.youtube.com/watch?v=WsCW8Q2F8sE.

A premiare è atteso il numero uno della federclimbing azzurra Davide Battistella assieme a diversi vertici dei comitati regionali federali.

Non c’è solo Torino in agenda nel week end del climbing azzurro. Oltre alla Coppa Italia, c’è grande attesa anche per la Nazionale giovanile impegnata nella seconda tappa dell’Europeo giovanile Boulder a Soure in Portogallo. Convocati dal Ct, Vincenzo De Luca per la trasferta lusitana 18 azzurri, tre ragazzi e tre ragazze per ciascuna delle tre categorie (Youth A, Youth B e Junior) previste. Anche per loro la gara inizierà sabato per concludersi domenica 24 aprile.

 

25 aprile: cerimonia del Partito Radicale e Associazione Marco Pannella

 Davanti  al monumento dedicato ai caduti polacchi

Grazie per averci liberato. Libertà per l’Ucraina e il popolo russo!

La manifestazione si svolgerà a Torino alle ore 11 di lunedì 25 aprile davanti al monumento ai caduti polacchi che parteciparono alla Liberazione dal nazi-fascismo (Piazza Polonia area rotatoria antistante l’Ospedale Regine Margherita di Tiori) .

ll Partito Radicale e l’Associazione Marco Pannella di Torino terranno lunedì 25 aprile alle ore 11 una cerimonia commemorativa ai caduti polacchi che parteciparono in Italia alla  lotta di liberazione dal nazi-fascismo durante la II° Guerra mondiale.

Lo slogan della manifestazione: “Grazie per averci liberato. Libertà per l’Ucraina e il popolo russo”.
PREVISTI GLI INTERVENTI DI:
– Consolato della Polonia di Torino
– Consolato dell’Ucraina di Torino
– Marco Brunazzi, Presidente Istituto Salvemini
– Mario Barbaro, Segreteria Partito  Radicale
– Sergio Rovasio, Presidente Associazione Marco Pannella di Torino
– Angelo Pezzana, giornalista, fondatore del Fuori
– Avv, Bruno Segre, partigiano e perseguitato dai nazi-fascisti
– Pier Franco Quaglieni, Direttore del Centro Pannunzio
– esponenti di associazioni e movimenti della città di Torino
 
Alla cerimonia sono stati invitati il Presidente della Regione Piemonte e il Sindaco di Torino
Durante la cerimonia verranno ricordati e ringraziati tutti i caduti che si batterono per la libertà e la democrazia del nostro paese: Partigiani, Brigata ebraica, polacchi, inglesi, americani e loro alleati.

Alla stessa ora il Partito Radicale terrà identiche manifestazioni in diverse città italiane, tra le altre: Roma, davanti all’Ambasciata Usa e Bologna presso il cimitero polacco di San Lazzaro di Savena.

Nuovi treni da Torino e Piemonte per la riviera romagnola

 

Da Torino, Asti, Alessandria direttamente sulle spiagge della Riviera Romagnola a bordo di un nuovissimo treno Rock, con orari di partenza e tempi di viaggio studiati per sfruttare al massimo ogni giorno di vacanza.

Quattro in totale le corse – due il sabato e due la domenica – presto in vendita, che nei week end dal 18 giugno all’11 settembre offriranno a chi proviene dal Piemonte una nuova opportunità per scegliere le spiagge di Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica.

La partenza da Torino alle 6.20 (Asti alle 7,01 e Alessandria alle 7,21) e le fermate intermedie solo a Voghera Piacenza e Bologna, consentiranno un collegamento con l’alta velocità ma soprattutto tempi di percorrenza limitatissimi per un arrivo prima dell’ora di pranzo in Romagna, per poi raggiungere Pesaro poco dopo.

Rientri programmati con la medesima logica, in partenza dopo le ore 16, con arrivo a Torino attorno alle 21.00.

I nuovi servizi nascono da una forte collaborazione tra le Regioni Emilia Romagna e Piemonte e saranno effettuati da Trenitalia Tper in cooperazione con la Direzione Regionale Piemonte di Trenitalia.

I nuovi Rock, i primi a circolare in Piemonte da e per la riviera romagnola, potranno offrire fino a 600 posti a sedere e maggiore comfort di bordo, ma anche servizi aggiuntivi quali aree bagagli, più spazi per le bici al seguito, postazioni di ricarica per quelle elettriche, prese elettriche e usb al posto e sistemi di sorveglianza live. Viaggiare sul Rock sarà anche più sostenibile, grazie ai consumi ridotti del 30% rispetto a un treno di precedente generazione.

I turisti che arriveranno in riviera in treno e che vorranno andare alla scoperta del territorio potranno usufruire di Rail Smart Pass, il titolo di viaggio valido 3 o 7 giorni per viaggiare senza limiti sull’intera rete bus di Start Romagna – compreso il Metromare – e sui treni regionali di Trenitalia Tper lungo le tratte Cattolica – Rimini – Ravenna, Rimini – Faenza – Castel Bolognese, Castel Bolognese – Lugo – Ravenna e Faenza – Russi – Ravenna.

 

Voci e immagini della Liberazione su Palazzo Civico il 24 e 25 aprile

Torino celebra il 25 aprile, data simbolo della rinascita del Paese nel suo 77esimo anniversario, con un ricco calendario di eventi e uno speciale appuntamento: Palazzo Civico sarà illuminato con i volti dei partigiani e le immagini della Resistenza.

La narrazione prende vita con la proiezione di XXV Aprile – Voci e immagini della Liberazione, costruita sull’alternanza di sequenze di filmati storici e di letture di preziose testimonianze cui fanno da sfondo fotografie e grafiche che raccontano l’epica di quei giorni.

Sulla facciata di Palazzo di Città i torinesi potranno rivivere attraverso un’originale interpretazione della recente pratica del ‘video mapping’ gli avvenimenti che scandirono le giornate dell’insurrezione e della Liberazione.

Momenti di storia rivisitati dal pluripremiato direttore della fotografia Luca Bigazzi, che ha collaborato con grandi registi italiani tra cui Gianni Amelio, Carlo Mazzacurati, Silvio Soldini e Paolo Sorrentino.

Il racconto di quelle giornate di riscatto, dopo gli anni della dittatura e della guerra, si dipanerà attraverso parole, immagini e suoni. A essere protagonisti del progetto i giovani torinesi.

Saranno le letture degli allievi della scuola per attori del Teatro Stabile di Torino a dare la voce a chi per abbattere il regime ha dato la vita, a cui si alterneranno le immagini di una città che tra le macerie dei bombardamenti rende omaggio ai suoi partigiani. Altri studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti e del Conservatorio Giuseppe Verdi daranno forza visiva e sonora al ricordo. 

La piazza, cuore della città per la Festa della Liberazione si trasformerà in una ideale cassa di risonanza dei suoni della memoria, ma con uno sguardo rivolto al futuro, un tempo che, come il passato, rinnega la violenza della guerra, per costruire un domani migliore grazie alle giovani generazioni.

Dalle 20 alla mezzanotte del 24 e del 25 aprile il Municipio sarà illuminato da voci e immagini originali dell’insurrezione e della Liberazione, accompagnate dalle musiche composte dagli allievi della classe di Musica Elettronica del Conservatorio Giuseppe Verdi. Dalle 10 alle 20 del 25 aprile, protagoniste saranno le letture di testi tratti dalle ‘Lettere dei condannati a morte della Resistenza’ (Einaudi 2015). Ad accompagnare le interpretazioni dei ragazzi saranno le rappresentazioni grafiche di oggi realizzate dagli allievi dell’Accademia Albertina di Belle Arti, i preziosi scatti dell’artista e fotoreporter partigiano Felix de Cavero e l’omaggio che il pittore e illustratore Guillermo Malinowski Formento ha voluto fare al nostro passato con i disegni Veinticinco de Abril e la serie Monticello.

“’XXV Aprile – Voci e immagini della Liberazione’ nasce da un’idea di Luca Bigazzi, premiato direttore della fotografia di registi che si chiamano Soldini, Mazzacurati, Amelio o Sorrentino – dichiara Rosanna Purchia Assessora alla Cultura – e che con una generosa collaborazione ha voluto omaggiare con il suo originale lavoro non soltanto la Torino medaglia d’oro, come ricorda una lapide proprio sulla facciata di Palazzo Civico, ma anche la prospettiva di futuro che deve appartenere anche ai nostri giorni”.

Secondo Luca Bigazzi,  “ciò che più appassiona, nel leggere la storia dell’insurrezione e delle lotte di operai e partigiani di quei 20 mesi di guerra e della Liberazione, è proprio l’energia che ha accomunato tante donne e uomini in un senso di appartenenza che dà valore ancora oggi alle regole del vivere collettivo e un motivo per guardare avanti”.

L’iniziativa è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino in collaborazione con ANCR – Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, ISTORETO Archivio privato de Cavero per le fonti documentarie originali.

“Incipit Grand Tour”. Se il giro d’Italia si fa in sella a una “Vespa-libreria”

Riprende lo strano viaggio per tutt’ Italia dello chef – scrittore – libraio – editore e quant’altro Fabio Mendolicchio

Dal 27 aprile al 7 maggio

Lui si presenta come Mendo aka (alias) Fabio Mendolicchio. E scrive di sé: “Sono del 1973 e ho un percorso formativo lungo trent’anni. Mi sono diplomato all’‘Istituto Alberghiero” di Torino e ho lavorato per vent’anni fra alberghi, ristoranti – fra cui il ‘De Amicis’, primo ristorante di ‘Libera contro le mafie’ – e vari progetti strani”. Alcuni: musicista, grafico, dj, scrittore con “Siamo tutti allenatori” per “CartaCanta Editore”. E lui stesso editore con “Miraggi”, casa editrice fondata (con Alessandro De Vito e Davide Reina) a Torino in via Mazzini, nel 2010, “per fare libri che altri non fanno” e vera e propria fucina o tsunami di strane, geniali e improbabili “pensate” legate al mondo della lettura, come “L’IBRIda CENA” (trasformando le librerie in ristoranti per una sera) e l’“Incipit Grand Tour”. Come dire, girare tutta l’Italia con una Vespa 200 GT, attrezzata, in un afflato di magica follia, come libreria viaggiante. E da giorni la Vespa e Fabio “Mendo” stanno scalpitando, in attesa della nuova partenza per il secondo (l’anno scorso il primo) viaggio “letterario”. Con lo stesso mezzo (medaglia d’oro alla povera Vespa! Ma anche a Mendo!) utilizzato per portare quotidianamente i libri alle librerie torinesi. Questo, in cifre, il tour 2022: 4mila chilometri in 11 giorni, dal 27 aprile al 7 maggio, con una media di 363 chilometri al giorno per raggiungere 54 librerie e Biblioteche d’Italia.

Ad ogni tappa, una lettura ad alta voce. Ad ogni presentazione un gioco con le 54 carte del gioco letterario “Incipit Offresi” per indovinare un grande classico e vincere un libro a dimostrare che sempre “vince chi legge”. “Un po’ come Nanni Moretti in ‘Caro Diario’ – spiega Fabio – un po’ Forrest Gump: quando ci si mette in viaggio, ci si mette in gioco. Per questo motivo con la nostra casa editrice abbiamo deciso di partire in Vespa e girare l’Italia a colpi di ‘Incipit’ per portare i nostri libri a spasso per lo Stivale, raccontandoli, vivendoli come compagni di viaggio, facendoli conoscere laddove spesso non trovano spazio e rendendoli protagonisti veri e propri di questa follia”.

Tante tappe, tanti libri, tanti personaggi e tanti librai e lettori da incontrare. Il viaggio parte da Ivrea, “Capitale Italiana del Libro 2022”, attraversa Arona, Novara e arriva a Verbania, da “Alberti Libraio”. Si sconfina quindi in Svizzera, a Locarno, Lugano e poi Como, Milano alla “Libreria Covo della Ladra” e da “Anarres Libreria Bristrot”, si prosegue per Bergamo e Brescia fino a raggiungere la “Libreria Muratori” di Capriolo per incontrare Alan Poloni “libraio di provincia e narratore di periferia”. Il terzo giorno si riparte passando per Mantova, verso la tappa di Vicenza; l’appuntamento è alle ore 18,30 alla “Libreria Traverso” per il firmacopie con l’autrice di “Casadolcecasa” ( libro edito da “Miraggi” nel 2021) e in audiolibro da “Il Narratore”: Antonella Bukovaz, originaria di Topolò-Topolove, borgo sul confine italo-sloveno, che si dedica alla poesia e alle interazioni  tra parola, suono e immagine in forma di lettura, videopoesia e video-audioinstallazione. A Treviso l’incontro è con la “libraia controcorrente” della “Ubik Clara Abatangelo” e a Udine, alla “Libreria Moderna”, con Luca Quarin, al suo secondo romanzo “Di sangue e di ferro” con “Miraggi Edizioni”. Domenica 1° maggio la Vespa di Mendolicchio attraverserà Venezia e Ferrara, per approdare alla “Libreria Atlantide” di Castel San Pietro Terme (Bologna) con Alberto Alberici. Si prosegue ancora per Urbino, Ascoli Piceno con tappa alla “Libreria Rinascita”, Norcia, L’Aquila, Montesilvano alla “Libreria On the Road”, Foggia alla “Libreria Ubik” e infine alla Biblioteca di Trani, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Città di Trani, per incontrare Rosanna Gaeta, inventrice e guida dei “Dialoghi di Trani”. Il 5 maggio si riparte dalla “Libreria 101” di Bari, si attraversa Matera e si continua per San Giorgio a Cremano (Napoli) alla Libreria “La Bottega delle Parole”. E il viaggio geografico-letterario continua. Dalla “Libreria Eli” a Roma per un insolito pranzo con i lettori, ci si sposta a Firenze da “Alice&Co.”, per poi approdare il 7 maggio alle 10,30 al “Museo Piaggio” di Pontedera (Pisa), il più grande museo motociclistico d’Italia, e tornare a Torino non prima di aver visitato la Biblioteca sul mare “Fascie Rossi” di Sestri Levante e la Libreria “L’Amico Ritrovato” di Genova. L’intero viaggio sarà raccontato attraverso foto e video su tutti i social networks di “Miraggi Edizioni” e “Lettura Day”. Una domanda. Ritornati a casa, sotto la Mole, della povera Vespa 200 GT che ne sarà? E di “Mendo”? Almeno un anno di sacrosanto riposo ci vuole. E’ il minimo!

Gianni Milani

Alluvium, le Ogr alla Biennale

Le OGR di Torino presentano alla 59 esima EsposizioneInternazionale d’Arte della Biennale di Venezia dal 23 aprile prossimo il progetto intitolato Alluvium

 

OGR Torino, in occasione della 59 esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, presenta il progetto intitolato “Alluvium” di Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian, a cura di Samuele Piazza, con il sostegno della Fondazione CRT e il contributo di Galerie in Situ-fabienne leclerc, Grand Paris. Viene presentato per la prima volta in Laguna il trio di questi artisti iraniani, che sarà  presente dal 23aprile al 27 novembre prossimo negli spazi del Complesso dell’Ospedaletto. Il progetto espositivo, realizzato e prodotto da OGR Torino, raccoglie alcune  nuove produzioni, parte di un corpus di opere al quale gli artisti hanno lavorato nel corso degli ultimi due anni e mostrato per la prima volta in questa configurazione.

“Presentare il lavoro degli artisti  Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian a Venezia – spiega Massimo Lapucci, Ceo di OGR Torino e Segretario generale di Fondazione CRT – non solo ha diverse assonanze con il contesto circostante, ma sottolinea il naturale collegamento tra la città di Venezia e la mission di OGR Torino. Venezia richiama, infatti, per l’unicità della sua configurazione, da sempre, la pratica dell’arte e del genio umano. Sviluppata su più livelli a partire dalle palafitte, che hanno reso edificabili le isole della Laguna, è cresciuta su se stessa, in un palinsesto di restauri e costruzioni, estetiche nuove e nuovi contributi da parte di diversi popoli, che hanno condotto a una stratificazione fisica della città e a una sedimentazione culturale continua”.

Il titolo Alluvium rimanda all’argilla, alla ghiaia e al limo depositati dall’acqua corrente e si presta a varie letture, richiamando la materialità dei dipinti presentati in mostra e del loro supporto fisico in terracotta; metaforicamente indicano anche i resti di un flusso più astratto, vale  a dire i detriti lasciati dal flusso di notizie, immagini culturali e storiche che gli artisti setacciano e scansionano e da cui pescano materiali sedimentati, raccolti quasi per guadagnare una nuova vita.

A comporre Alluvium è  una serie di strutture che questi tre artisti hanno realizzato in collaborazione con Mohammed Rahis Mollah, fabbro di Dubai. Queste sculture in ferro reggono una serie di piatti in terracotta prodotti da artigiani locali, secondo la tradizione mediorientale. I piatti, a loro volta, accolgono i dipinti degli artisti, creando composizioni  e costellazioni in delicato equilibrio.

Dipinti e collage sui piatti sono frutto di una riscrittura delle immagini provenienti dalle news. Al flusso di immagini cui siamo esposti e che va a comporre una narrazione ufficiale, si contrappone una riscrittura capace di tracciare una registrazione dei nostri tempi e di creare un nuovo immaginario alternativo a queste rappresentazioni; sovrapponendosi a queste immagini, replicando o ridisegnando secondo nuovi disegni geometrici,viene tracciato un ritratto inedito del presente.

MATA MARTELLOTTA