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Salone del Libro: un successo il Rights Centre 2022 

450 partecipanti, 21 paesi, 50 case di produzione cinematografiche

 

Annunciato anche l’Aficionado Award

Nuovo premio rivolto alle iniziative editoriali, nato dalla collaborazione tra il Salone del Libro, la Fiera del Libro di Francoforte e l’Helsinki Group

 

 

Al Salone Internazionale del Libro di Torino è tornato il Rights Centre, da mercoledì 18 maggio a venerdì 20 maggio negli spazi del Centro Congressi Lingotto. L’area ha ospitato oltre 450 partecipanti provenienti da 21 paesi, di cui 50 rappresentanti di case di produzione cinematografica. Il Rights Centre è uno spazio e un momento di confronto professionale per favorire il mercato, ma per la XXXIV edizione è diventato anche un’occasione di festa, grazie a cui l’intera industria ha potuto incontrarsi dopo una lunga pausa.

L’edizione 2022 del Rights Centre ha registrato più di 5200 richieste di appuntamento soltanto nella fase preliminare dei lavori. Sono stati 150 i tavoli allestiti e utilizzati da agenzie letterarie, case di produzione cinematografiche e case editrici. Questi i 21 Paesi da cui sono arrivati i partecipanti: Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Stati Uniti d’America, Paesi Bassi, Albania, Polonia, Turchia, Slovenia, Egitto, Croazia, Canada, Taiwan, Serbia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Cina e Austria.

L’area ha ospitato diversi spazi professionali, ognuno dedicato a un diverso ambito dei mestieri editoriali. Book to Book è lo spazio per il mercato dei diritti editoriali, la cui fellowship è confermata anche per il 2022 grazie al supporto di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e alla sua rete di uffici all’estero, dedicata ad agenti, editor, editori, responsabili dei diritti e scout. Book to Screen, poi, è la sezione specializzata nei diritti editoriali per lo sviluppo cinematografico e televisivo. Entrambe le aree sono state ampliate per questa edizione.

Novità del 2022 è Book to Audio, spazio di approfondimento dedicato al mondo dei podcast e degli audiolibri, per la prima volta inserito nel Rights Centre.

 

Sono stati molti i momenti di riflessione collettiva, alcuni dei quali organizzati attorno a panel. Nella sezione Book to Book, il panel Publishing Today. Public and private initiatives to support the trade and the people within the industry ha visto partecipare rappresentanti di spicco delle più importanti istituzioni e agenzie internazionali, tra cui il Director of Strategic Project Development, Cooperations & Programme della Fiera del Libro di Francoforte. Tra gli incontri del Book to Audio, il dialogo tra Broccoli Productions, Chora Media e il podcast letterario Backlisted. Anche la sezione Book to Screen ha ospitato un confronto sui temi dell’adattamento cinematografico dei libri, a cui hanno partecipato, tra i vari, il Creative Executive di Apple Tv+, l’agente letteraria di ICM Partners e il produttore di Movimenti Production Ita.

 

Tra le iniziative nate nel quadro di questa ricca edizione del Rights Centre un nuovo e importante premio, che prenderà il nome di Aficionado Award. Nato dalla collaborazione tra il Salone, la Fiera del Libro di Francoforte e l’Helsinki Group, l’Aficionado Award è il primo premio internazionale dedicato alle iniziative e collaborazioni editoriali originali capaci di ispirare nuove prospettive. L’Aficionado Award nasce da un confronto di lunga data sulla natura e sulle esigenze del mondo editoriale e ha l’obiettivo di offrire un riconoscimento e un tributo alle persone, aziende e iniziative capaci di promuovere collaborazioni originali e di migliorare la qualità dello scenario editoriale internazionale.

 

Al link di seguito il presskit digitale con il comunicato e alcune immagini.

Grazie dell’attenzione.

22 maggio: la liberazione di Torino da parte degli austro russi nel 1799

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Una pagina memorabile ma proscritta della storia della città.

 

Il 22 maggio è una data che non dice nulla alla stragrande maggioranza dei torinesi. Eppure, 223 anni orsono, la nostra città visse una pagina memorabile della propria storia che vogliamo qui ricostruire. Piemonte, ultimi anni del 1700. Lo Stato sabaudo è stato travolto dal dilagare della rivoluzione francese. Sorretto dalle baionette delle armate repubblicane, a Torino s’installa un governo giacobino. Il nuovo regime raccoglie consensi fra le sole élite cittadine mentre è profondamente inviso alla massa della popolazione che lo identifica con l’occupazione e le ruberie dell’esercito francese.

Approfittando dell’assenza di Napoleone in Egitto, nella primavera del 1799 Austria e Russia formano una coalizione anti-francese per cacciare i giacobini dal norddell’Italia. Il comando delle truppe alleate è offerto al Feldmaresciallo Aleksandr Vasil’evič Suvorov (1729–1800).

A settant’anni Suvorov è riconosciuto quale uno dei più grandi geni della storia militare. Egli conduce la campagna secondo una propria linea che lo mette in contrasto con gli alleati austriaci, desiderosi di sfruttare gli eventi

Per estendere i domini dell’Impero nell’area padana. Suvorov invece fa appello ai sentimenti legittimisti e religiosi della popolazione per suscitare sollevazionipatriottiche. Mettendo in rotta, uno dopo l’altro i generali francesi che confluiscono per sbarrargli la strada, dopo Verona e Milano Suvorov giunge a fine maggio a Torinodove ordina immediatamente di issare la bandiera del Regno di Sardegna. La città accoglie il vecchio generale quale liberatore dal regime giacobino e dalle sue vessazioni e gli reputa accoglienza ed onori degni di un imperatore. Portato in trionfo dalla popolazione,

Suvorov viene celebrato in Duomo dal vescovo Buronzo che lo chiama “novello Ciro”. La municipalità gli dedica un inno e pubblica la sua biografia in italiano.

Si trattò di un’esperienza effimera ma intensa e significativa. Prima della fine dell’anno, lo Zar Paolo I richiamò le sue truppe. Il Piemonte fu lasciato

all’ingombrante tutela austriaca e venne presto riconquistato da Napoleone. Tuttavia, contro il volere austriaco, la presenza russa cercò di favorire l’indipendenza del Piemonte, richiamando il Re Carlo Emanuele IV dall’esilio imposto e ricostituendo l’esercito nazionale. Per questi servigi, il Re conferì a Suvorov il titolo di Principe di Casa Savoia.

E sorprendente che nell’odierna Torino non sia presente alcun segno visibile a commemorazione di una pagina di storia cittadina di una tale intensità.

Conto tenuto dell’accoglienza e dell’ammirazione che i torinesi gli dedicarono, una figura storica quale quella di Suvorov meriterebbe una via od un monumento a memoria di quei giorni. Al contrario, quanto descritto viene mantenuto nell’oblio

 

L’auspicio è che nel futuro questo episodio trovi la collocazione che merita, anche perché ciò

contribuirebbe a porre le relazioni fra Italia e Russia in una più ampia prospettiva storica e a superare l’odierno clima da “nuova guerra fredda” causato dall’attuale crisi in Ucraina.

 

Fabrizio Vielmini

 

Il premio Grecia all’ippodromo di Vinovo

La settimana del compleanno di Varenne, che giovedì ha tagliato il traguardo dei suoi primi 27 anni e a Vinovo sarà sempre di casa, si conclude sulla pista torinese con una bella riunione fatta di otto corse e tanto eventi di contorno.

Domenica 22 maggio al centro del programma il Premio Grecia riservato ai 4 anni. Un doppio km con i cavalli al via su due nastri. In prima fila soprattutto Can Plus Mede Sm, allievo di Fausto Barelli, affidato nell’occasione a Simone Mollo. Favori del pronostico, nonostante il primo numero della seconda fila, per Cupido Cup con Santo Mollo, reduce da un bel successo la scorsa settimana con suo fratello Fabio. Accanto a lui il maggiore avversario Coeur Joyeuse in coppia con Andrea Guzzinati. Ma anche Capitan Harlock insieme ad Andrea Farolfi e Chris Evert Treb affidato a Francesco Di Stefano meritano attenzione. In mezzo al resto del programma spazio anche per i Gentlemen nel Premio Corinto per cavalli anziani sul doppio km: Michele Bechis con il suo Zar Dei Baba è il faro della corsa.

A far compagnia ai bambini ci saranno i Pony della Horse House con la supervisione di Elisa Mosca per il battesimo della sella gratuito, ma anche i gonfiabili. Con un piccolo contributo i più giovani potranno divertirsi per tutto il pomeriggio. Aperta al solito sulla terrazza panoramica l’Hippo-Trattoria. Via delle corse alle 14.50 e come sempre l’ingresso sarà gratuito.

Frecce tricolori per il raduno dei Bersaglieri

A conclusione del 69° Raduno Nazionale Bersaglieri Cuneo 2022,, domenica 22 maggio, un’imponente colonna di migliaia di bersaglieri sfilerà da via Roma a corso Nizza attraversando piazza Galimberti al passo dalle travolgenti note delle 55 fanfare presenti. Il culmine si terrà in corso Dante dove è prevista la resa degli onori alle autorità, mentre il deflusso è previsto in piazza Europa. Verso le 12.30, il Comitato Organizzatore e il Sindaco Federico Borgna consegneranno la “stecca”, strumento simbolico dei raduni dei bersaglieri, al Comitato Organizzatore e al Sindaco di La Spezia, che ospiterà il Raduno 2023. L’evento si concluderà con il passaggio delle Frecce Tricolori che solcheranno per la prima volta il cielo della città di Cuneo.

Pd e 5 stelle, alleanza populista?

Un vecchio adagio popolare recita “che chi si assomiglia si piglia”. Nel caso specifico si parlava di matrimonio e di famiglia. Un adagio, detto fra di noi, che affonda le sue radici nella saggezza popolare e che poco si discosta, di conseguenza, dalla realtà. Ho voluto citare questo antico detto dopo aver appreso che la segreteria nazionale del Pd, attraverso la sua Direzione, continua ad individuare nel partito di Grillo e di Conte l’alleato politico più affidabile e solido per dare una prospettiva democratica e riformista all’intero paese anche in vista delle ormai prossime elezioni politiche.
Ora, tutti sanno – ma proprio tutti – che il partito di Grillo e di Conte è il partito populista per eccellenza nella cittadella politica italiana. Un partito che, attraverso la predicazione del suo fondatore, ha dato un profilo politico e culturale – culturale si fa per dire – netto ed inequivocabile. Un mix di populismo, di demagogia, di anti politica, di giustizialismo manettaro, di anti istituzionalismo e di nuovismo che ha contribuito a consolidare una immagine del partito alquanto chiara. Il tutto condito, come noto, da un linguaggio triviale, violento ed aggressivo nei confronti di tutti quelli che non condividono quei dogmi e quelle parole d’ordine. Questo è stato il partito dei 5 stelle sino all’avvento di Conte dopo l’indiscussa leadership del suo guru/fondatore. Una leadership a tutt’oggi misteriosa e caratterizzata prevalentemente dal trasformismo politico e dall’opportunismo parlamentare. E, come sempre, senza una precisa cultura politica, senza un chiaro riferimento ideale e con un programma alquanto ballerino ed altalenante. Ma, al di là della cosiddetta identità del partito, quello su cui vale la pena richiamare l’attenzione è che la comunità dei 5 stelle è sempre quella. A livello nazionale come a livello locale. Certo, molti sono fuggiti – per cercare un potenziale riparo e una conseguente candidatura da un’altra parte, come ovvio – e lo stesso consenso si è più che dimezzato rispetto alle elezioni del 2018. E, quasi certamente, si ridimensionerà ancora seccamente in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Ecco perchè il cemento unificante, in mancanza d’altro, continua ad essere e a restare il populismo. Forse in una versione meno triviale e meno violenta del passato ma identico nella sua sostanza politica.
Ed è proprio all’interno di questa dimensione che si inserisce il capitolo delle alleanze in vista delle prossime elezioni. E diventa francamente misterioso comprendere le ragioni politiche, culturali, programmatiche e anche storiche per le quali un partito di potere e governista come il Pd punta in modo deliberato e quasi fideistico ad allearsi con il partito populista per eccellenza. Un mistero che, però, rischia di trasformare quella alleanza in una coalizione semplicemente populista. E di fronte ad un quadro del genere, è giocoforza chiedersi come si devono comportare le forze democratiche, riformiste e di chiara connotazione centrista – di radice cattolico popolare e sociale o di altro riferimento culturale poco importa – per la costruzione di una coalizione che escluda qualsiasi deriva populista, demagogica, giustizialista e manettara. Ma anche qui, e quasi sicuramente, “chi si assomiglia si piglia” e, di conseguenza, diventa quantomai difficile dar vita ad una coalizione che coinvolga forze politiche autenticamente riformiste, democratiche e distinte e distanti dal populismo grillino e dal trasformismo di Conte. Forse è giunto il momento, al di là del futuro sistema elettorale – che quasi sicuramente resterà quello attuale – per chiarire definitivamente il profilo, l’identità e la natura dei singoli partiti. E se l’alleanza con un partito populista diventa un elemento irrinunciabile e discriminante per il Pd e altre forze di sinistra, il compito dei partiti “centristi” e anti populisti non potrà che guardare altrove. Dove lo decideranno solo le condizioni politiche specifiche di quel particolare momento storico.

Giorgio Merlo

Mobilità, i nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Con i nuovi incentivi auto e moto il governo vuole dare una risposta concreta e molto attesa al settore automotive che sta attraversando una profonda sofferenza.
La piattaforma online per le prenotazioni delle auto e delle moto partirà ufficialmente il 25 maggio, ma i contratti di vendita sono validi già da lunedì 16 maggio. Per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km – cioè per auto elettriche – con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3mila euro, a cui potranno aggiungersi ulteriori 2mila euro se contestualmente viene rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.
Per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissione 21-60 g/km – cioè auto ibride plug-in – con un prezzo fino a 45 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2mila euro a cui potranno aggiungersi ulteriori 2mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.
Per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km – cioè auto endotermiche a basse emissioni – con un prezzo fino a 35mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.
Gli incentivi per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in ed endotermiche sono concessi soltanto alle persone fisiche. Solo una piccola percentuale dei fondi è riservata alle società di car sharing.
In favore di piccole e medie imprese, comprese le persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi sono invece previsti contributi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. L’incentivo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4.
Sono stati anche previsti incentivi per l’acquisto di moto elettriche e ibride (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e). In particolare: contributo del 30% del prezzo di acquisto fino a 3mila euro; contributo del 40% del prezzo di acquisto fino a 4mila mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3. Questo ecobonus è finanziato con 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024.
Per le moto termiche, nuove di fabbrica (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) è invece previsto, a fronte di uno sconto del venditore del 5%, un contributo del 40% del prezzo d’acquisto e fino a 2.500 euro con rottamazione.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

L’Esercito italiano al Villaggio del Giro

Nella splendida cornice di Piazza Vittorio Veneto di Torino, l’Esercito Italiano è stato presente al “villaggio rosa” in occasione della 14ma tappa del Giro d’Italia.

Il personale dell’info-point, avvicinato da numerosi giovani, ha fornito informazioni sui concorsi della Forza Armata e ha risposto alle curiosità dei ragazzi e delle ragazze sulle carriere e sulle opportunità di lavoro e di studio offerte dall’Esercito.

La leggendaria avventura di Arnoldo Mondadori

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Rai Fiction, Anele e Film Commission Torino Piemonte hanno dedicato uno spazio di approfondimento all’interno del Salone del libro ad Arnoldo Mondadori con due appuntamenti per celebrare uno dei più grandi imprenditori dell’industria editoriale italiana.

Ieri sera al Cinema Massimo il primo appuntamento, che rientra nel Salone off, l’anteprima della docu-fiction “ArnoldoMondadori – i libri per cambiare il mondo” con protagonista Michele Placido. Il film in onda prossimamente sulla Rairipercorre la vita privata e professionale del grande editore, dalleumili origini, Arnoldo era figlio di un ciabattino di Ostiglia con la passione della lettura, ai primi passi come ragazzo di bottega in una tipografia (interpretato da Brenno Placido) fino alla creazione di un impero editoriale, mosso dal desiderio di rendere la lettura accessibile a tutti e creare una società migliore con la scelta di un’“editoria  popolare”, che ha favorito la crescita culturaledell’Italia in gran parte ancora semi analfabeta e povera.

Il film abbraccia tutta la parabola del grande pioniere dell’editoria: dalleaudaci collaborazioni degli inizi con personaggi che spaziano da D’Annunzio a Walt Disney, alla passione genuina e viscerale nei confronti dei grandi scrittori che pubblicava da Ernest Hemingway e Giuseppe Ungaretti, dal concepimento dei Gialli e Oscar Mondadori come letteratura di evasione, alla creazione della rivista Epoca, prima affidata al figlio Alberto (creatore della collana Il Saggiatore), con cui ebbe sempre un rapporto conflittuale, e poi ad Enzo Biagi. Il secondo Appuntamento si è tenuto nello Spazio Rai del Salone del Libro con il titolo “L’importanza dell’investimento nella cultura e nell’editoria il caso Arnoldo Mondadori”. Sono intervenuti Michele PlacidoAnouk Andaloro, capostruttura Rai Fiction, Gloria Giorgianniproduttrice e founder di Anele, Marco Frittella, direttore di Rai Libri, Gian Arturo Ferrari, ex direttore di Mondadori e Marino Sinibaldi, Presidente del Centro per il libro e la lettura che ha moderato l’incontro partendo dalla figura di Arnoldo Mondadori. Si è discusso su come è cambiato il ruolo dell’editoria, se ha ancora il ruolo centrale che ebbe nel secondo dopoguerra per favorire la rinascita del Paese.

Giuliana Prestipino

 

Pnrr: Ruffino “inviare nelle amministrazioni il personale utile per gestione fondi”

“Burocrazia e mancanza di personale nelle strutture amministrative possono essere il vero grande nemico per una corretta gestione e spesa dei fondi del Pnrr. Il problema va risolto immediatamente, solo cosi avremo la certezza per l’esecuzione delle opere”. E’ quanto dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino. “Ora e’ importante far confluire nelle i strutture amministrative  di comuni e regioni tutto il personale utile per non perdere neanche un centesimo di quanto l’Ue ci ha concesso. Il Paese non puo’ farsi scappare l’opportunita’ di agganciare la ripresa dell’economia dopo anni di crisi”, conclude.

Sedicenne si uccide lanciandosi dal balcone

Un ragazzo di 16 anni è morto precipitando dal balcone di un condominio di strada Torino a Moncalieri. I carabinieri gli hanno trovato nelle tasche una lettera per il padre con le motivazioni del drammatico gesto. Il giovane frequentava un istituto superiore cittadino.