ilTorinese

I “giramenti di testa”, le vertigini e le false percezioni

I “giramenti di testa”, le vertigini e le false percezioni possono essere dovute ad alterazioni del sistema vestibolare, ma non solo.

Siamo in pieno periodo di vacanze, programmiamo le ferie e non è escluso che, fra i vari metodi utilizzati per spostarci, possano essere contemplati navi, traghetti e imbarcazioni in genere.

Al ritorno da lunghi, o brevi, viaggi può succedere che molti, fra quanto hanno viaggiato via mare, avvertano una sensazione di sbandamento mentre camminano e debbano faticare a riacquistare la loro andatura normale, una volta tornati sulla terra ferma.

Le loro membra possono sentirsi traballanti per qualche minuto, o il terreno può sembrare che si muova sotto i loro piedi. Chi soffre della cosiddetta “sindrome dello sbarco” non sfugge mai a questa sensazione. Molto tempo dopo essere sbarcati, si sentono costantemente in movimento o fuori equilibrio.

La condizione è solitamente causata dal viaggio, soprattutto dopo lunghi periodi di tempo in barca come in crociera. È opinione ormai accettata dalla maggior parte degli studiosi che tale disturbo si verifica quando il cervello non riesce a riadattarsi velocemente alla terraferma, dopo essersi adattato al beccheggio e al rollio di una barca; per alcune persone, la guida e altri tipi di movimento tendono a calmare la fastidiosa sensazione di dondolio e di vertigine.

Si tratta di una sensazione di ondeggiamento, che ritroviamo descritta magistralmente dal noto scrittore Jack London, in uno dei suoi romanzi migliori, fra i più letti in assoluto: Martin Eden.

Ecco come il romanziere descrive il fastidio provato dal protagonista del racconto, marinaio di lungo corso, nell’attraversare il salone di un palazzo elegante:

“….(Martin) mentre camminava alle calcagna dell’altro, dondolava le spalle e, senza rendersene conto, teneva le gambe divaricate, come se l’immobile pavimento si alzasse e si abbassasse, sollevato e sospinto dal mare. Le ampie stanze parevano troppo strette per la sua andatura dinoccolata, e nutriva il segreto terrore che le larghe spalle potessero urtare contro gli stipiti delle porte o tirar giù i ninnoli dalla mensola bassa del camino. Non faceva che ritrarsi di scatto dai vari oggetti in cui s’imbatteva, moltiplicando i pericoli che in realtà albergavano solo nella sua mente.

Tra il pianoforte a coda e il tavolo centrale su cui erano accatastate alte pile di libri c’era spazio sufficiente per il passaggio di cinque o sei persone che camminassero a due a due, e tuttavia si cimentò nella traversata pieno di trepidazione. Le braccia pesanti e scoordinate gli penzolavano lungo i fianchi. Non sapeva che farne di quelle braccia e delle mani, e quando, nella sua visione alterata, un braccio si avvicinò fin quasi a sfiorare i libri sul tavolo, indietreggiò barcollando come un cavallo impaurito, mancando per un soffio lo sgabello del pianoforte.

Osservò l’andatura disinvolta dell’uomo che lo precedeva e per la prima volta si rese conto di avere un’andatura diversa da quella delle altre persone. Provò una momentanea fitta di vergogna per quell’andatura da villani. Il sudore gli imperlava la pelle della fronte di minuscole goccioline, e si fermò un momento ad asciugarsi il viso abbronzato con il fazzoletto…”

La “sindrome da sbarco” è conosciuta anche come “mal di terra” ed è una vera e propria sensazione di squilibrio o dondolio, che spesso viene avvertita e addirittura vista dal paziente che, una volta sceso dalla nave, ma anche dall’aereo, può continuare a sentirsi come se fosse ancora in viaggio e può venire innescata anche da altri spostamenti su differenti tipologie di mezzi.

Si tratta di un disturbo raro e relativamente poco conosciuto del sistema vestibolare che provoca una percezione fantasma del movimento di sé, tipicamente descritta come dondolio, oscillazione o ondeggiamento.

Paradossalmente i sintomi tendono a esacerbarsi quando il paziente non è in movimento, ad esempio quando dorme o sta fermo.

In questa patologia può persistere, per mesi o anni, una significativa compromissione dell’equilibrio. I sintomi possono diminuire nel tempo o ricomparire spontaneamente o dopo un altro viaggio, ma il fattore scatenante, per eccellenza, è rappresentato dalle crociere e le attività acquatiche in genere.

Tra i fattori scatenanti meno comuni, vi sono i viaggi in aereo, ma anche il semplice dormire su letti ad acqua, può favorire la comparsa dei fastidiosi sintomi.

Altri disturbi comuni riferiti da questi, sono la sensazione di camminare su di un terreno irregolare mentre è raro che i pazienti con sindrome da sbarco soffrano di vere e proprie vertigini rotatorie o cinetosi.

La sensazione di alterazione dell’equilibrio è un disturbo comune a tutti i pazienti; talvolta i sintomi possono aumentare se il paziente compie movimenti rapidi, oppure se viene a trovarsi di fronte a luci stroboscopiche o intermittenti, come quelle presenti in alcuni negozi, anche un impegno visivo intenso, come giocare ai videogiochi, può essere causa della comparsa del malessere soggettivo.

Sul lungo periodo si può instaurare una ingravescente difficoltà a concentrarsi e insorgenza di stati d’ansia e depressivi.

La causa dell’incapacità del sistema dell’equilibrio di compensare e adattarsi in modo appropriato è ancora controversa e, pur non essendovi farmaci in grado di azzerare rapidamente il disturbo, vi è di positivo che, con qualche presidio farmacologico sintomatico prescritto dallo specialista, il disturbo nella maggior parte dei casi, ha una risoluzione positiva nella maggior parte dei casi.

Riapre (in parte) la Mandria dopo il nubifragio

Ha riaperto oggi in parte i battenti, dopo il nubifragio del  30 giugno che ha abbattuto numerosi alberi oggi, sabato 9 luglio, il Parco La Mandria. Al momento riaprirono solo  gli ingressi di Venaria Reale: Ponte Verde, Tre Cancelli, Brero e gli appartamenti Reali del Castello, la cascina Brero, il ciabot degli animali, le cascine Prato Pascolo, Rampa, Vittoria e Oslera, questa aperta nell’area verde ma senza possibilità di accedere alla sentieristica e al resto del parco e ai laghi.

Un giorno di fiori, foglie e bellezza a Bardonecchia

Domenica 10 luglio 2022

Per il quinto anno consecutivo FLOR Estate si sposta in montagna e torna a Bardonecchia, nel cuore della Val di Susa piemontese.

L’appuntamento è in programma domenica 10 lugliodalle 9 fino alle 19 per una manifestazione gratuita che, negli anni, è diventata un punto fermo per gli amanti della natura e delle sue eccellenze floreali e per i villeggianti che potranno godersi in altura il meglio del vivaismo piemontese.

Sara la centralissima Via Medail, cuore nevralgico di Bardonecchia, a fare da palcoscenico di Flor Estate, trasformandosi in un vero e proprio giardino grazie alla presenza di circa una quarantina tra i migliori espositori del Piemonte: florovivaisti con le profumate eccellenze di stagione ma anche piccoli agricoltori e artigiani ceramisti per una festa all’insegna dei colori e della natura in tutte le sue forme.

Accanto alle numerose tipologie di piante tipiche delle coltivazioni di montagna, non mancheranno proposte più tradizionali, che ben si adattano sia alla coltivazione in piena terra che in vaso, tra cui erbacee annuali e perenni a fioritura estiva, violette, piante aromatiche come la lavanda, il timo e il genepi, orchidee, ortensie, bonsai, piccoli frutti.

Passeggiando per via Medail, la natura prenderà poi altre forme, a cominciare dalle proposte alimentari grazie alla presenza di piccoli produttori che proporranno le loro eccellenze “naturali”, dal miele ai distillati alpini, dall’aglio di Caraglio ai formaggi e ancora i gustosi taralli, erbe aromatiche, liquirizia, frutta disidratata e marmellate. Ci saranno anche proposte naturali per la bellezza e la salute come il latte d’asina, creme, saponi, oli per il corpo e il viso e tisane.  Parteciperanno a FLOR Estate Bardonecchia alcuni piccoli produttori di artigianato e ceramica per l’arredo del giardino.

A partire dalle 18 poi, nella zona bassa di Via Medail, Flor proporrà una degustazione guidata dei diversi genepì realizzati in Valle di Susa e un laboratorio per scoprire come produrre questo saporito liquore alpino.

Organizzata da Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) con il Patrocinio del Comune di Bardonecchia e promossa dal Consorzio Turismo Bardonecchia, FLOR Bardonecchia apre le porte, con i suoi colori e i suoi profumi, a un’estate ricca di appuntamenti ed eventi per il borgo valsusino.

Flor Estate Bardonecchia

Domenica 10 luglio 202

Dalle 9 alle 19

Via Medail – Bardonecchia (TO)

Ingresso libero

www.orticolapiemonte.it

Fiammata dalla motosega: due ustionati, morto il cane

Due giovani  di 29 e 27 anni di Grugliasco sono ricoverati al Cto per le ustioni provocate dall’incendio della benzina che stavano versando in una motosega.  Il ritorno di fiamma per una scintilla e una perdita dal serbatoio hanno causato l’incendio.  La fiammata ha investito la tanica di benzina, ha ferito  i due e ucciso il loro pastore tedesco.

100 e lode: giovane eccellenza canavesana all’alberghiero Artusi

LUISA ACOTTO, ECCELLENZA SCOLASTICA CANAVESANA A CASALE MONFERRATO, 100 E LODE ALL’ESAME DI STATO.

 

“Il voto finale mi ha stupito. Speravo nel 100 ma la lode è stata una vera, e piacevole, sorpresa”. A parlare è Luisa Acotto, canavesana di Courgnè, che ha terminato il suo corso di studi all’Istituto Artusi di Casale Monferrato con il massimo dei voti, un 100/esimi e lode. Per lei, arrivata a Casale Monferrato in seconda è stato il coronamento di un percorso che l’ha vista conseguire sempre ottimi risultati di anno in anno. L’abbiamo raggiunta telefonicamente a Cogne dove sta lavorando (la sua specialità è quella di addetto sala/bar) e pieno ritmo. Per il futuro pensa che seguirà dei corsi di perfezionamento, naturalmente inerenti il suo titolo di studio, nei prossimi mesi. Luisa come hobby, nel poco tempo libero che le rimane, ha quello di disegnare oppure quello di ‘costruire’ creazioni floreali di centro tavola.

 

Lutto per la morte di Silvia, anima della Città dei ragazzi

Erano in tanti ieri al funerale di Silvia Stoppa, sorella della comunità, mancata nei giorni. Era una delle “anime” della Città dei ragazzi, struttura di aggregazione del Cuneese, suora molto amata per la sua umanità. Le esequie si sono svolte nella chiesa della Città dei Ragazzi, in corso Francia 129 San Rocco Castagnaretta.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Uomo cade dal quinto piano: muore al San Giovanni Bosco

Oggi un uomo è caduto dal quinto piano di un balcone in via Borgaro. Era sopravvissuto alla caduta, ma è morto per le gravissime ferite dopo essere stato ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco. Sul posto sono giunti i soccorsi e  la polizia. Si pensa a  un suicidio.

Juve, Mercato col botto!

Comincia in maniera convincente il mercato della Juve!Secondo i dettami di mister Allegri,che vuole giocatori già pronti per vincere,sono arrivati Angel Di Maria e Paul Pogba. Entrambi i nuovi acquisti sono già a Torino in queste ore pronti ad iniziare la loro nuova avventura in bianconero. In casa Juve c’è tanto entusiasmo per i 2 ottimi calciatori ma il calciomercato prosegue!
Prossimo ed immediato obiettivo è il trequartista Nicolò Zaniolo. La trattativa con la Roma prosegue bene ma rimane sempre una certa distanza tra domanda ed offerta. I giallorossi non vogliono contropartite tecniche, ma subito 50 milioni. La Juve gradirebbe un prestito oneroso con obbligo di riscatto dentro un biennio.I due club potrebbero venirsi incontro e trovare un compromesso a metà strada, anche perché Zaniolo vuole solo la Juve.
Passiamo alla difesa dove è sempre più vicina la cessione di De Ligt al Bayern Monaco per 80 milioni di euro che serviranno per finanziare il resto della campagna acquisti bianconera.
Koulibaly potrebbe esser il colpaccio per 30 milioni ma attenzione a Bremer perché l’Inter sta tardando la cessione di Skriniar al Paris Saint Germain e di conseguenza mancano i soldi,30 milioni,da girare al Torino.

Enzo Grassano

Da Trimalcione a Mirandolina, quando il passato strizza l’occhio al presente

Al via sabato 9 luglio a Bene Vagienna il 17° Festival Teatrale

 

Sabato 9 luglio, alle ore 21,15, nell’antico Teatro Romano, posto all’interno del suggestivo sito archeologico di Bene Vagienna, prende il via il 17° Festival Teatrale “Ferie di Augusto”, un ormai collaudato e applauditissimo appuntamento di valore artistico e culturale che attinge al mondo antico per venire incontro alle emozioni, al divertimento e al gusto del pubblico di oggi. Un ciclo di spettacoli capace, soprattutto, di valorizzare una città d’arte, ricca di spazi storici e artistici tra i più belli del Piemonte e di una storia che affonda le proprie radici, vagamente riscontrabili oggi nei reperti visibili, nel lontano primo secolo av Cr.

L’attuale cartellone, curato dalla direzione artistica di Torino Spettacoli, propone quattro titoli, con programmazione dal 9 al 23 luglio. L’inaugurazione è affidata ai “Germana Erba’s Talents”, evento di commistione delle arti performative, a cura di Gabriele Bolletta, Antonio Della Monica, Simone ed Elisabetta Gullì, Niurka De Saa, Luciano Caratto, Elia Tedesco, Marisa Milanese e Gianni Mancini, un ventaglio di prove che tocca danza e prosa e i grandi momenti del musical, il grande repertorio del balletto classico e la coreografia contemporanea d’autore. Venerdì 15 luglio è di scena Piero Nuti, 94enne sempre disposto a mettersi in gioco, che ha scritto e dirige, da “Pro Archia poeta” di Cicerone, “Processo a un cittadino”, dove è dibattuto il concetto di cittadinanza e la sua acquisizione, i risvolti politici e sociali, nel racconto della difesa assunta da Cicerone dell’imputato Archia, poeta e filosofo, correva l’anno 62 av. Cr., accusato, lui straniero, di essere privo della cittadinanza con il rischio di essere espulso da Roma, in seguito all’approvazione della Lex Papia.  Con Nuti in scena Elia Tedesco.

Miriam Mesturino riveste ancora una volta (sabato 16 luglio) gli abiti di Mirandolina nella “Locandiera” goldoniana, in compagnia di Luciano Caratto, Alessandro Marrapodi e Barbara Cinquatti, per la regia di Enrico Fasella: un testo teatrale datato 1752 che è una moderna rivoluzione dell’indipendenza femminile, la rappresentazione di una donna che rifiuta conti, marchesi e cavalieri per impalmare il giovane e squattrinato Fabrizio, servo nella sua locanda a Venezia, imprenditrice accorta e pratica, pronta a mettere sulla bilancia più le doti del proprio ingegno che le armi della seduzione. “Il ritorno di Trimalcione” è il titolo in scena il 23 luglio, ancora al Teatro Romano, che Filippo Bessone ha tratto dalle pagine del “Satyricon” di Petronio volgendolo a spettacolo comico-musicale, creando uno spaccato grottesco della società dell’epoca, che senza fatica alcuna esplora nella realtà dell’odierno e delle emozioni che non conoscono tempi precisi. Tutto questo grazie allo strumento del teatro-canzone. Ebbe a dire un giorno il mai dimenticato Gianmaria Testa: “Mi lega a Filippo Bessone una lunga e fraterna amicizia. Questo tuttavia non mi trattiene dal provare una certa invidia per le sue qualità di osservatore e di raccontatore divertente e divertito di un’umanità e di un quotidiano che tutti abbiamo a tiro di sguardo, ma che troppo spesso ci limitiamo a guardare senza veramente vedere”.

e.rb.

 

Nelle immagini, il Teatro Romano Antico di Bene Vagienna; l’inaugurazione è affidata ai Germana Erba’s Talents; una scena della “Locandiera” con Miriam Mesturino e Luciano Caratto; Piero Nuti e Elia Tedesco in “Processo a un cittadino”

Presentato il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica per un Piemonte più connesso, sicuro,  sano e competitivo

Il Piemonte punta a diventare la prima Regione in Europa per chilometri ciclabili attrezzati. Per farlo la Regione Piemonte mette in campo 40 milioni di euro di fondi europei per attuare il Piano Regionale della Mobilità Ciclisticapresentato oggi a Torino alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, degli assessori ai Trasporti Marco Gabusi, al Turismo Vittoria Poggio e all’Ambiente Matteo Marnati, dei rappresentanti dell’ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani e della FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, oltre al partner italo-olandese Decisio, che ha collaborato alla stesura del Piano.

Frutto di due anni di intenso lavoro, il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica rappresenta lo strumento di pianificazione e programmazione di settore che la Regione predispone e approva con cadenza triennale per conseguire le finalità della legge e in coerenza con il Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica.

«Il Piemonte punta a diventare la prima regione in Europa per piste ciclabili attrezzate e questo Piano ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo – ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Investiremo più di 40 milioni di euro, attraverso i fondi europei del Fesr, per dotare il nostro territorio di infrastrutture adeguate, perché la bici è una risorsa strategica non solo per la mobilità ecologica ma anche per il turismo. E i turisti, come i cittadini, devono potersi muovere con facilità e in sicurezza lungo percorsi ciclabili adatti e strutturati.

Il Piemonte si posiziona tra le prime Regioni in Italia ad aver assunto una propria governance integrata per lo sviluppo di una rete ciclabile. Grazie a questo Piano la Regione traccia la via per un Piemonte in cui la bici sia una scelta sicura, piacevole e vantaggiosa per sempre più persone, al pari degli altri mezzi di trasporto. I Piemontesi amano andare in bici e dal 2001 l’utilizzo è cresciuto quasi spontaneamente del 35%, ma siamo ancora indietro rispetto ai modelli europei. Oggi il 3,5% degli spostamenti avviene in bicicletta: grazie all’applicazione di questo Piano da parte degli Enti Locali a cui si rivolge arriveremo all’8% nel 2030 e al 17% nel 2050.

Sarà compito della Regione Piemonte governare la transizione verso una mobilità sostenibile e ciclabile attraverso un approccio multidisciplinare e con una governance efficace in grado di sostenere funzioni di programmazione, attuazione, valutazione e coordinamento per diffondere la cultura della mobilità ciclistica e migliorare i processi decisionali.

Le azioni principali della Regione Piemonte consistono nell’individuare la rete che ricade nel suo territorio, nel definire gli indirizzi relativi alla predisposizione delle reti ciclabili in ambito urbano ed extraurbano, nell’individuare il sistema delle aree di sosta e le azioni per promuovere l’intermodalità, nel prevedere la realizzazione di azioni di comunicazione, educazione e formazione.

 

«Per usare una figura del ciclismo la Regione Piemonte vuole essere un gregario per portare alla vittoria tutto il modo che gira intorno alla bicicletta, che va dalla mobilità alle attività produttive, dalla quotidianità al benessere – evidenzia l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi -. Abbiamo ormai capito tutti che non basta una striscia colorata sull’asfalto per definire uno spazio ciclabile: per questo motivo abbiamo finanziato con fondi regionali studi e progetti in quattro capoluoghi di provincia e ora, con questo piano strategico siamo al fianco dei Sindaci per rendere i territori davvero fruibili per le due ruote.Il 57% dei pendolari si sposta per meno di 5 km e la distanza media percorsa all’interno dei Comuni è di 1.2 km per spostamento: questi sono elementi perfetti per muoversi in bicicletta e noi vogliamo rendere la bici il miglior mezzo di trasporto per questo tipo di spostamenti. Ma guardiamo con attenzione anche ai percorsi più lunghi: come evidenzia bene il Piano, sarà essenziale favorire l’intermodalità e l’estensione del servizio. Saremo perciò molto attenti a sviluppare gli interventi necessari sempre in collaborazione con gli Enti Locali». Gli ambiti d’intervento sono stati individuati utilizzando i criteri guida quali il collegamento da e verso le principali stazioni ferroviarie, il rango urbano all’interno del sistema della mobilità del quadrante e la presenza di rilevanti flussi di pendolarismo, il collegamento di bacini territoriali omogenei di almeno 30.000 abitanti e 10.000 addetti e la presenza di attrattori di rilievo come Università, poli sanitari, poli logistici, ecc.

 

«Con il nuovo piano regionale della mobilità ciclistica – commenta l’assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio -, il Piemonte ambisce a scalare ulteriormente la classifica nazionale dei luoghi più attrezzati per la qualità dei percorsi urbani ed extra urbani, ma anche per l’offerta e la qualità dei servizi che secondo le indagini più recenti lo collocano tra i più ricercati. Si inserisce in questo novero il Gran Tour Unesco in Bicicletta, un progetto realizzato da VistPiemonte percorribile già oggi lungo i siti Patrimonio dell’Unesco, un anello di 600 chilometri che consente di andare alla scoperta di località uniche al mondo in modo «slow», tra capolavori artistici e naturali».

 

«Dobbiamo passare dai power point del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica ai progetti veri e propri – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati –. Certamente i fondi e il Piano sono essenziali, ma non bastano: dobbiamo fare un importante percorso culturale che richiede un grande lavoro, è necessario convincere il cuore delle persone. Non abbiamo alternative: se non facciamo questo percorso avremo sempre più problemi, come stiamo vedendo purtroppo con le emergenze climatiche. La cosa più importante è la consapevolezza che bisogna spingere velocemente sulla diffusione di una mobilità sempre più sostenibile».

 

Il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica definisce gli indirizzi per l’aggiornamento della pianificazione degli Enti locali con norme tecniche e linee guida guardando alle migliori pratiche europee per l’attuazione della rete ciclabile di interesse regionale con l’obiettivo di favorire ed incentivare approcci sostenibili negli spostamenti sistematici quotidiani e del tempo libero.

 

Tra gli obiettivi strategici del Piano la sicurezza è al primo posto ponendo come punto d’arrivo l’eliminazione degli incidenti mortali entro il 2050. Parallelamente punta a ridurre l’inattività fisica e la sedentarietà del -15%.

 

Numerose, infatti, sono le chiavi di lettura che valorizzano il PRMC: Sicurezza e salute, Confort ed attrattività, Accessibilità, Percorribilità e velocità, Coerenza e coesione, Competitività e sviluppo economico. L’impegno di Regione Piemonte è quello di sostenere coerentemente il livello quali-quantitativo, i progressi generati del sistema trasportistico e la direzione verso la quale il sistema di mobilità sta evolvendo.