ilTorinese

Uomo travolto da Tir ha perso una gamba

Un uomo  di 41 anni è stato investito sull’A26 all’altezza di Tronzano Vercellese. Ha perso una gamba, ora è intubato al Cto di Torino.

Per ragioni da chiarire l’uomo è sceso dalla sua auto ed è stato investito ieri in corsia di emergenza mentre stava percorrendo l’autostrada in direzione Genova con la moglie e i figli piccoli. Si è fermato al bordo della strada e un tir lo ha travolto.

Paura in autostrada: furgone in fiamme sulla Torino-Aosta

Momenti di paura tra gli automobilisti questa mattina poco dopo l’alba:  i vigili del fuoco di Torino sono intervenuti  sull’autostrada A5 al km 19+500,  nel territorio di Alice Castello per un furgone andato in fiamme. Sull’automezzo c’erano rotoli di guaina catramata. Sul posto anche la Polizia stradale.

Sampdoria -Juventus 0-0

Frenata Juve!
2’giornata serie A

È stata una bella e godevole partita quella disputata a Marassi tra Sampdoria e Juventus.Belle giocate, molte occasioni ma il match termina 0-0. Un risultato giusto e che accontenta soprattutto i blucerchiati i quali conquistano il primo punto in campionato. Meglio la Samp nel primo tempo con una traversa colpita da Leris. Nella ripresa la Juve prova tante volte la via del gol e l’occasione più ghiotta capita a Kostic proprio nel secondo tempo che si fa parare la conclusione da Audero e poi Quagliarella è impreciso davanti a Perin che annulla il possibile vantaggio doriano.Male Vlahovic che nel primo tempo non ha visto palla.Molto negativa la prova di Bremer che ad inizio partita si lascia infilare dal passaggio filtrante di Sabiri che spedisce Leris solo davanti a Perin. Qualche sbavatura di troppo. L’assenza di Bonucci sembra averlo destabilizzato.

Tabellino
SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Augello (72′ Murru); Vieira (78′ Depaoli); Leris, Rincon (68′ Verre), Sabiri, Djuricic (72′ Villar); Caputo (78′ Quagliarella). A disposizione: Contini, Ravaglia, Leverbe, Murillo, Gabbiadini, Yepes, Malagrida. Allenatore: Giampaolo
JUVENTUS (4-3-3): Perin; Danilo, Rugani, Bremer, Alex Sandro (46′ De Sciglio); McKennie (62′ Miretti), Locatelli (84′ Rovella), Rabiot; Cuadrado (77′ Kean), Vlahovic, Kostic. A disposizione: Pinsoglio, Garofani, Rovella, Gatti, Bonucci, Zakaria, Soulé, Fagioli. Allenatore: Allegri.

Enzo Grassano

Ultimi giorni per “Invito a Pompei”, mobili, affreschi e suppellettili all’interno di una domus romana

Nella Sala del Senato a Palazzo Madama, sino al 29 agosto

“Mi chiedi di narrarti la morte di mio zio affinché tu possa tramandarla ai posteri con maggiore esattezza” scriveva Plinio il Giovane nelle “Lettere ai familiari”. E ancora: “Frattanto in molte parti del monte Vesuvio risplendevano larghe fiamme e vasti incendi, il cui chiarore e la cui luce erano resi più vividi dalla oscurità della notte… Intanto il livello del cortile s’era così tanto innalzato per la caduta di cenere e pomici che, se avesse più a lungo indugiato, non sarebbe più potuto uscire dalla stanza”. Una vittima e un testimone, immagini che ci ridanno il dramma di quegli istanti. Era il 79 d.C., il 24 ottobre secondo gli studi più o meno recenti che hanno posticipato di un paio di mesi gli avvenimenti rispetto all’antica datazione, motivi una vinificazione che ad agosto non poteva ancora essere in atto, la presenza di certi frutti soltanto nei mesi autunnali, e altri ancora. Un passato tragico che cominciò a vedere la luce il 30 marzo 1748 per ordine di Carlo III di Borbone e sotto la famigerata direzione dello spagnolo Gioacchino de Alcubierre (“L’attinenza di Alcubierre con l’archeologia è la stessa che ha la luna con i gamberi”, ebbe a dire il tedesco Winkelmann, “una volontà di scavo ingorda e distruttiva”, aggiunge Federico Villa, direttore oggi di Palazzo Madama), fatto soltanto per depredare, riscoprire tesori poi ricoperti o distrutti, scavare cunicoli per recuperare una statua con la distruzione di antichi edifici. Poi arrivarono i Bonaparte e i Murat, l’interesse profondo o il disinteresse dei tanti Borbone, gli scavi sistematici all’indomani dell’Unità, la figura predominante nell’Italia del XX secolo di Amedeo Maiuri, soprintendente di Pompei dal 1924 al 1962. Una vetrina che oggi, grazie alla direzione di Massimo Osanna e del suo successore Gabriel Zuchtriegel, nell’ambito del “Grande Progetto Pompei”, ha messo a cielo aperto cinquanta ettari su una complessiva superficie di 66.

Un assaggio di quel mondo è fino al 29 agosto a Torino, all’interno della Sala del Senato di Palazzo Madama, con un suggestivo “Invito a Pompei” che non vuol essere soltanto una mostra comunemente intesa ma altresì uno spaccato di vita quotidiana, espressa attraverso la visione di 132 reperti, con le abitudini degli abitanti, con gli ambienti in cui passavano il loro tempo, con gli oggetti che li circondavano, gli arredamenti e gli affreschi. Un invito che, attraverso la visione di un modellino della Casa del Poeta Tragico – quella che è stata l’ambientazione nel 1834 del romanzo “Gli ultimi giorni di Pompei” dell’inglese Edward Bulwer-Lytton, quella al cui ingresso il turista s’imbatte nel celebre mosaico “Cave canem” -, prende forma, a rappresentare quanto stava all’interno delle case più lussuose della Pompei del I secolo d.C., elementi in più per noi visitatori, che idealmente colmano una geografia cittadina che un evento capace di cancellare in un attimo intere esistenze ha reso del tutto vuota. Ha detto il sindaco Lo Russo, durante la presentazione alla stampa di un evento la cui preparazione e l’allestimento sono avvenute nel tempo veramente ristretto di 51 giorni: “La mostra vuol essere l’inizio di un rapporto che i nostri Musei Civici vogliono tessere sempre più con i musei nazionali, è una delle occasioni per rendere la nostra città più visibile a livello internazionale”, anche a ribadire come la cultura abbia un’importanza non secondaria in questa amministrazione.

“Una mostra che non sarebbe stata possibile senza l’abnegazione, la costanza e la non comune disponibilità degli archeologi e della direzione di Gabriel Zuchtriegel”, sottolinea ancora Villa. E allora eccoli i vari ambienti di “questa” casa, che ci spalanca le porte, mostrandoci i vari aspetti di una vita che cresceva all’ombra del Vesuvio. Attraverso l’atrio, che era illuminato soltanto da luce naturale e dove trovavano posto i lari, le divinità della casa – dove troviamo un Ninfeo (quello della Casa del Bracciale d’oro, prima metà I sec. d. C.), una stupenda costruzione in mosaico a tessere di vetro, dove predominano l’azzurro e il verde e dove in alcune zone è ancora ben visibile l’intreccio di conchiglie decorative, e una “Parete con pittura da giardino” (25 – 50 d.C.), un fitto raggrupparsi di piante, fiori dai tenui colori e uccelli diversissimi, con centrale una finestrella dalla quale il padrone di casa si entusiasmava con uno spicchio del golfo di Neapolis -, s’accede nel triclinio, il luogo dei banchetti, con un tavolino su cui deporre i vini e le vivande, il letto su cui sdraiarsi con le parti lignee rifatte ma quelle originali in bronzo e argento di squisita bellezza. Si può dire che qui si stabiliva lo stato d’agiatezza dell’ospite, secondo la fattura e i materiali e la elegante ricchezza di bicchieri o coppe o altro vasellame che erano presentati agli invitati che erano l’élite della città.

Vetrine con cartellini chiarissimi, appoggiate a pareti rosse e gialle, mostrano poi i gioielli che nelle case e nelle strade della città facevano la celebrità di tante matrone, coppie di bracciali e orecchini rigorosamente d’oro e con piccole pietre incastonate, anelli con pietre preziose lavorate; come i cofanetti, gli specchi, i pettini e i trucchi (curioso un minuscolo contenitore che mostra ancora al suo interno un trucco rosato che serviva alla padrona di casa per rendere vive le guance). Copiosa la presenza di dipinti, “Pegaso e Bellerofonte” e “Adone bambino” tra i meglio conservati e belli, da una villa rustica di Gragnano “Diana al bagno spiata da Atteone”, come non può non incuriosire il visitatore una imbarcazione a forma fallica circondata da una coppia d’anatre e da un gruppo di pigmei danzanti. E ancora, con la ricostruzione di una camera da letto, di piccole dimensioni com’era d’uso, statue marmoree e piccoli oggetti per il culto, colonnine votive, un altare in miniatura di marmo e bronzo, coppe con decorazioni a sbalzo, erme da giardino, bracieri, lanterne, meridiane, applique (da notare quella che rappresenta un piccolo cane, probabile decorazione di un mobile, ancora I sec. d.C.).

In ultimo, a conclusione della mostra, alcuni esempi delle vittime dell’eruzione, con il loro ultimo gesto, il dolore e la disperazione, un patrimonio che gli scavi ci hanno reso in un numero non inferiore alle mille unità. Dalla Casa di Orfeo, il calco di un cane da guardia, rimasto legato alla catena (si vedono ancora i due anelli), in una posizione innaturale, nell’atto convulso di districarsene. Dalla Casa del Criptoportico proviene una coppia, creduta sino a ieri un uomo e una donna ma che oggi il DNA corregge verosimilmente in due uomini, caduti uno con la testa sul grembo dell’altro. Forse l’immagine più cruenta e dolorosa è quella di un uomo (proviene dalla Casa di Maio Castricio), appoggiato su un fianco, che s’è portato nell’ultimo istante la mano destra alla bocca: stringe qualcosa, forse un fazzoletto, un pezzo di tessuto nel gesto disperato di proteggersi dalla cenere.

Elio Rabbione

Le immagini della mostra (Ph. Perottino) 

Il triste spettacolo delle candidature e il rischio astensione. Che votino in cento o in mille non importa. Basta essere eletti

Alla fine sono sempre gli stessi che si presentano alle elezioni politiche.  Cambiano casacca frequentemente.  

Mobili come non mai, sempre a caccia di poltrone o di incarichi che sostituiscano la poltrona principale: uno scranno a Montecitorio o Palazzo Madama. In fondo come dargli torto, buono stipendio e molti benefici diretti ed indiretti.  E poi vuoi mettere, Roma. Una città eclettica, internazionale, ottimi ristoranti ed ottimi salotti mondani dove trascorrere una piacevole serata in particolare in primavera.
Come in quel Film di Ettore Scola, La terrazza.
Al giro dei soliti si sono aggiunti, ultimamente gli ex pentastellati.  Tenera Laura Castelli, nessuna la vuole. Effettivamente era stata pesante con quelli del PD.  Talmente pesante che è stata condannata per diffamazione.  Ma si sa che le cose cambiano. Persino Giggino Di Maio  ( suo capo indiscusso ) ha dato dei pedofili a quelli del PD ed ora  è culo e camicia con lo stordito Enrico Letta. Non so se il segretario PD reggerà la botta.  Se si dimetterà confermerà che il PD è un tritacarne per i suoi segretari. Abbastanza vergognosa l’esclusione di Claudio Lubatti. Esclusione  che ha una sua logica: lui  non arriva da Forza Italia. Si pensava che Gelmini e Carfagna dipendessero da Carlo Calenda.  Ora abbiamo la certezza che hanno preso in mezzo  Calenda. La vicenda di Milano e dell’ ex sindaco Albertini è emblematica. La Boschi chiama Albertini proponendogli di candidarsi.  Quest’ultimo manda un messaggio a Leader Minimo (Carlo Calenda) : ci sto, mi candido.  Risposta: sono 11 anni che non ci sentiamo, no non ti candido. Va di scena oggi le comiche.  Leader Minimo è  sicuramente persona intelligente, ma la sua intelligenza è offuscata dalla sua presunzione.  Lui Leader ( appunto Minimo) ci è nato, non lo è diventato.  I pentastellati una volta eletta Appendino si accontentano e Conte ogni mezz’ora cambia idea.  Prima accordo con il PD dopo il voto, dopo mai accordo con il Pd. Dire che è decisamente estemporaneo è un eufemismo. Nel centrodestra che succede? Se non è zuppa è pan bagno. Con un sostanziale e per loro positivo fattore.  Maggiori probabilità d’essere eletti. Anche loro , comunque,  dovranno fare le valigie  per fare campagna elettorale. Il biellese Gilberto Pichetto a Moncalieri. Sempre il biellese Del Mastro a Vercelli e i torinesi ad Asti. I leghisti? Basta essere nel cerchio magico di Molinari ed il gioco è fatto. Prevedo molta astensione.
Tanto che votino in cento o che votino in  mille l’importante è essere eletti e ci penseranno i leader nazionali a raccogliere i voti.  Tanti proclami elettorali in televisione. Slogan ed ancora slogan. Programmi elettorali?  Un dettaglio trascurabile. Sintesi di giudizio su queste liste?  La montagna ha partorito il topolino. Del resto non potevamo  aspettarci altro.  Sono, o perlomeno saranno, gli stessi di cinque anni fa. Per cinque anni hanno fatto nulla e continueranno nella loro indomita azione di non fare nulla. Al netto dei cinquestelle e della Meloni che passerà dal 4 % ad oltre il 20 %. Tanto, poi la colpa sarà dell’altro.  Ricordiamo che non sono stati solo i pentastellati nel volere la riduzione.
Tutti, ma proprio tutti hanno votato a favore.
Avevano posto come condizione la riforma elettorale.  Ovviamente nulla di nulla.  Tanto nella loro stragrande maggioranza saranno rieletti.  E gli interessi del territorio?
“solo interessi clientelari “. E così il popolo smette di votare. Dunque?  Dopo?  I soliti riti stanchi: dobbiamo recuperare i cittadini sfiduciati.  Giusto i primi due giorni, giusto per ammuina a centro campo. Dopo ? Nulla impastato con il niente.
Patrizio Tosetto

 

Domenica al Castello di Marchierù

Fra le Dimore Storiche del Pinerolese, domenica 28 agosto sarà aperto al pubblico il castello di Marchierù ( Villafranca Piemonte)

Una giornata con visite guidate dagli stessi proprietari, discendenti dei primi feudatari di questo maniero che conserva l’impianto medioevale, pervenuto dal 1220 ai giorni nostri senza alcuna vendita ma tramandato sempre per eredità o per dote.


Domenica 28 agosto sarà aperto al pubblico
CASTELLO DI MARCHIERU’
(Fraz S.Giovanni 77)
Villafranca Piemonte
Il castello si racconterà con passeggiate nel parco, ricordi di matrimoni in cappella, le scuderie settecentesche del Maresciallo d’ Austria Filippi di Baldissero, le sale storiche ammobiliate con la scrivania della prima guerra d’indipendenza, la tavola imbandita con servizi d’epoca in sala da pranzo, i suoi rituali, il fumoir… ed il cugino Camillo di Cavour, i ricordi dei familiari francesi Richelieu e Galliffet, la ghigliottina e l’incontro con il boia, la vicenda di Teresa Canera di Salasco prima Dama di Corte della Regina di Sardegna….
La storia di uno dei più antichi Casati piemontesi raccontata dai discendenti diretti che dal 1220 tuttora abitano il castello.
visite ore 10/11*15/16/17
adulti € 8 * bimbi gratis fino a 10 anni
Prenotazione obbligatoria al 3394105153/3480468636 * segreteria@castellodimarchieru.it

Ecco il romanzo della prossima Guerra mondiale

‘2034 – Il romanzo della prossima guerra mondiale’, edito per i tipi della Feltrinelli nel 2021, non è un libro che guarda ad un futuro prossimo ma quasi al presente. Scritto prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ‘fotografa’ quasi una situazione di alta tensione internazionale (che sfocerà in una guerra con tanto di opzione nucleare) molto simile a quella che attualmente si sta vivendo al di fuori dell’Europa. Anzi l’Europa nel romanzo gioca un ruolo davvero marginale perché la partita vede in campo da un lato gli Stati Uniti, dall’altro la Cina, l’Iran e una Russia guidata dall’ottuagenario Vladimir Putin

A scriverlo, con dovizia di particolari tecnici, sono Elliot Ackerman, scrittore bestseller pluridecorato con 8 anni di servizio nei marinee nelle forte speciali, operativo in Iraq, Afghanistan e Medio oriente e Jamew Stavridis, già a capo dell’US European Comand e delle forze nato, oggi analista internazionale per NBC News ed editorialista di Time.

Teatro di guerra sono il Mar Cinese Meridionale, lo stretto di Hormuz, il Mare di Barents e il ruolo di potenza capace di mediare è affidato ad un’India tecnologicamente avanzata, mentre l’Europa, e nello specifico l’Unione Europea, non è mai nomionata.

Il lavoro di Ackerman e Stavridis dipana la sua trame e i suoi scenari in neanche trecento pagine  ma i suoi contenuti, frutto dell’esperienza maturata in tutti gli anni di servizio dagli autori, non può non portare il monito sulla pericolosa china che il mondo sta prendendo in questo anno. L’auspicio è che non ci sia un altro 1914 quando, e cito il bel saggio di Margaret MacMillan ‘Come si spense la luce sul mondo di ieri’.

Massimo Iaretti

 

Schianto tra moto e camion: una vittima

Incidente mortale alle porte di Cuneo in via Torino.

Un uomo di Centallo, in sella alla sua moto, è deceduto in uno scontro. Il motociclista, di 58 anni, si è scontrato con un camion.

I soccorsi giunti sul posto poco dopo il fatto non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Acqua, gas e luce. Ecco i bonus rafforzati

 

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

ll Governo ha previsto un rafforzamento dei bonus sociali elettrico e gas al fine di compensare, per i clienti domestici beneficiari delle agevolazioni, gli incrementi della spesa per le forniture conseguenti ai rialzi registrati nei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale.

Anche per il III trimestre 2022, in considerazione dell’andamento dei prezzi di mercato e della loro volatilità, l’Arera ha ritenuto opportuno rinviare l’adeguamento annuale dei bonus sociali da riconoscere nel 2022 e, al fine di compensare l’impatto degli aumenti della spesa per la fornitura previsti per il trimestre sui clienti domestici svantaggiati, ha introdotto un bonus straordinario (cosiddetta componente compensativa integrativa – CCI) aggiuntivo a quello ordinario (componente CCE per l’elettrico e CCG per il gas), che rimane pertanto quello del 2021, valido per tutto il III trimestre.

Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal numero di componenti il nucleo familiare ISEE indicati nella DSU. Valori in vigore nel III trimestre 2022 (1° luglio – 30 settembre 2022): numerosità familiare 1-2 componenti, 142,60 euro; numerosità familiare 3-4 componenti, 172,04; numerosità familiare oltre 4 componenti, 201,48 euro.

Il valore del bonus sociale gas dipende dal numero di componenti il nucleo familiare ISEE, dalla categoria d’uso associata alla fornitura agevolata (solo uso acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, solo uso riscaldamento, entrambi i tipi di utilizzo) e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura. Le componenti CCI riconosciute per il II e III trimestre 2022 risultano inferiori, rispetto alla componente integrativa CCI riconosciuta nel I trimestre 2022, poiché il bonus integrativo viene calcolato tenendo conto della stagionalità e del minor consumo di gas per l’uso riscaldamento del secondo trimestre rispetto ai mesi invernali di competenza del primo trimestre.

Il bonus sociale acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno.

Il valore del bonus idrico, a differenza di quello del bonus elettrico e gas, non è uguale per tutti gli utenti (in quanto la tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale), ma differisce in base all’area geografica in cui si trova la fornitura agevolata.

Dunque, per individuare quale sia il valore dell’agevolazione, gli utenti dovranno consultare il sito del proprio gestore idrico, verificare quali siano le tariffe applicate per il servizio idrico e calcolare l’importo del bonus a cui hanno diritto moltiplicando 18,25 metri cubi per il numero di componenti della famiglia anagrafica e per la somma delle seguenti tariffe: tariffa agevolata determinata per la quantificazione della quota variabile del corrispettivo di acquedotto; tariffa di fognatura individuata per la quantificazione della quota variabile del corrispettivo di fognatura; tariffa di depurazione individuata per quantificazione della quota variabile del corrispettivo di depurazione.

Il cittadino/nucleo familiare deve risultare in condizione di disagio economico, ossia deve: appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, oppure appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20mila euro, oppure appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di

Prosegue l’estate al Museo Nazionale del Cinema

Il Museo Nazionale del Cinema sarà regolarmente aperto per tutto il periodo estivo.

Oltre alla ricca collezione permanente sarà possibile visitare la grande mostra Dario Argento – The Exhibit realizzata dal Museo Nazionale del Cinema Solares Fondazione delle Arti, il primo omaggio completo dedicato al genio e all’opera del cineasta, visionario maestro del thriller. La mostra, a cura di Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo, sarà ospitata in Mole fino al 16 gennaio 2023.

Nel rinnovato piano di accoglienza della Mole Antonelliana, il Museo Nazionale del Cinema presenta fino al 26 settembre 2022 IL GUARDIANO DEI NOSTRI INCUBI, una raccolta di 21 tavole tratte dal numero monografico di LINUS (maggio 2022), edito da La nave di Teseo, dedicato a Dario Argento e pubblicato in occasione di DARIO ARGENTO – THE EXHIBIT.

L’esposizione ripropone le tavole che, con stili differenti propri a ogni autore e autrice, narrano e danno vita ad altrettante visioni contemporanee di Dario Argento e delle sue opere, capaci di coinvolgere il visitatore e di attirarlo a compiere un passo oltre in quell’universo onirico in cui il cinema di Argento invita ogni spettatore ad affacciarsi e immergersi.

Come durante tutto l’anno, si confermano per il periodo estivo le visite guidate previste tutte le domeniche: il percorso “Alla scoperta del Museo” permette di conoscere il Museo e le sue meraviglie, dal teatro d’ombre ai fratelli Lumière, fino ai grandi protagonisti della storia del cinema.

Durata: 1 ora e 30’. Costo visita: 6.00 euro a persona + biglietto d’ingresso ridotto.

Inoltre, su prenotazione per famiglie e piccoli gruppi lo speciale percorso di visita “Scopri il Museo”. Il visitatore può scegliere direttamente con la guida il percorso che più lo interessa e incuriosisce.

Al piano dedicato all’Archeologia del cinema le diverse sale tematiche consentono di scoprire i dispositivi ottici, le tecniche, i giochi e gli spettacoli che hanno portato al “Cinématographe” dei fratelli Lumière; La Macchina del cinema è invece l’area dedicata ai protagonisti e alle fasi della realizzazione del film: dalla sceneggiatura alla postproduzione, dai costumi alle riprese sul set.

Durata: 1ora / 1-5 persone – Costo: euro 85.00 complessivo (Incluso ingresso + attività).

Per orari, informazioni, tariffe e prevendite www.museocinema.it

La prevendita online è fortemente consigliata.

Il Cinema Massimo sarà chiuso per la pausa estiva da giovedì 14 luglio a mercoledì 24 agosto 2022 compresi, mentre la Bibliomediateca “Mario Gromo” e l’Archivio saranno chiusi al pubblico da lunedì 8 a venerdì 26 agosto 2022 compresi.