E’ la torinese Maria Elena Delia
L’appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di depositare gli aiuti umanitari a Cipro per essere trasportati a Gaza tramite il Patriarcato di Gerusalemme, non è stato accolto al momento dalla Flotilla in mare verso il blocco navale israeliano. Ma la delegazione italiana ha annunciato che la portavoce Maria Elena Delia, torinese, sta tornando in Italia per dialogare con le istituzioni.
Un salone dell’auto a Torino che non è più la città dell’auto e dopo tutte le recenti vicende anche giudiziarie della famiglia Agnelli – Elkann? Una famiglia che non ha più il diritto morale di vivere a Torino. Un salone con poco senso purtroppo. Sembra infatti che sarà un salone di auto prevalentemente cinesi. L’auto italiana quasi non c’è più. Neppure il Presidente della Repubblica viaggia più su una macchina italiana. Cosa voglia dire un salone a Torino oggi non so dirlo. Torino ha il museo dell’auto. Chi lo ideò, vide lontano. Circa le piazze non ho idee precise. Certo Cioccolatò o altre feste campagnole in piazza San Carlo erano peggiori del Salone dell‘Auto nella città in cui la Fiat si è suicidata. Questa è diventata una città di camerieri, era una città di operai che producevano, malgrado i sindacati abbiamo fatto di tutto per assecondare il suicidio della Fiat.

Un grazie sentito al proprietario Mattia Santin, la cui visione e determinazione hanno reso possibile questo passo, e un ringraziamento speciale a Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Carabinieri, Sindaci e Amministratori, così come a tutti i volontari e alle istituzioni presenti, che con la loro partecipazione hanno dato ulteriore significato al momento inaugurale.








