L’incidenza del fenomeno in Piemonte è pari a 68 denunce ogni 10 mila abitanti
Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte):
“in un contesto di crescente digitalizzazione dell’economia, occorre mettere in primo piano il tema della sicurezza informatica di enti e imprese, sicurezza che deve però andare di pari passo con la qualità della connessione Internet”
Ai tempi della cyberwar sicurezza informatica cruciale per il 42,1% delle micro e piccole imprese
Le imprese piemontesi sempre più soggette a reati informatici. Nell’ultimo anno, nella nostra regione, sono cresciuti del 19,1%, un valore più alto rispetto alla media nazionale fermatasi ad un +18,4%.
Nona regione in questa classifica in cui svettano Toscana con +35,5%, Puglia con +25,0% e Lombardia con +24,8%.
L’incidenza del fenomeno in Piemonte è pari a 68 denunce ogni 10 mila abitanti, anche in questo caso con una intensità superiore alla media italiana fermatasi a 54. Inoltre, secondo la rilevazione tematica di Eurobarometro della Commissione europea in Italia la quota di micro, piccole e medie imprese che nell’ultimo anno ha fronteggiato almeno un attacco informatico è del 37%, superiore di 9 punti percentuali rispetto al 28% della media Ue.
Di fronte a questi numeri Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “la sicurezza informatica è sempre più un fattore cruciale per le MPI che mostrano una crescente consapevolezza sui rischi della digitalizzazione e dedicano molta attenzione alla sicurezza, in termini di prevenzione di attacchi ed eventuali azioni di recupero dei dati. L’ISTAT stima che il 42,1% delle micro e piccole imprese (MPI) lo considera molto importante o cruciale. Gli “attacchi” possibili sono infatti numerosi e di diversa natura (si può trattare di virus, spyware o malware, attacco di phishing, acquisizione di account o furto di identità, hacking (compresi i tentativi) di conti bancari online, accesso non autorizzato a file o reti, ransomware (malware che limita l’uso dei dispositivi e permette di ripristinare le funzionalità dopo il pagamento di un riscatto), attacco DoS (che impedisce di accedere alla rete o alle risorse del computer), ascolto non autorizzato di videoconferenze o messaggi istantanei)”.
“Solo nel 2022, – prosegue Felici -il 61% di tutti i cyberattacchi hanno avuto come obiettivo le PMI di tutto il mondo. Buona parte delle motivazioni risiede nel fatto che le PMI sono poco attrezzata alla prevenzione degli attacchi cyber e conservano una grande quantità di informazioni riservate. Dalle buste paga alle informazioni bancarie, obiettivo ghiotto per i cyber criminali. Bisogna sicuramente mettere in atto, più che attività formative, vere e proprie campagne di sensibilizzazione sul tema, facendo capire alle PMI che gli attacchi possono non solo essere paralizzanti a livello lavorativo ma possono minare la fiducia dei clienti.”
“Il recente attacco hacker verificatosi su scala mondiale nei giorni scorsi -continua Felici– come evidenziato nella nota del Governo, è stata una probabile azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un ‘riscatto’. Quest’ultima crisi, in un contesto di crescente digitalizzazione dell’economia, ripone in primo piano il tema della sicurezza informatica di enti e imprese, sicurezzache deve però andare di pari passo con la qualità della connessione Internet, sia fissa sia mobile.”
I pensionati acquistano più case vacanza
CASE VACANZA / L’analisi delle compravendite effettuate nel primo semestre del 2022 attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che il 7,7% degli acquisti è stato concluso da pensionati. La quota è in leggero aumento se confrontata con lo stesso periodo del 2021 quando si attestava al 7,1%.
I pensionati hanno acquistato nel 72,8% dei casi, mentre hanno optato per l’affitto nel 27,2% dei casi. Si tratta di percentuali simili a quelle registrate nel primo semestre del 2020, mentre nella prima parte del 2019 e del 2021 la componente affitto era più bassa e si fermava al 23-24%.
I pensionati che hanno comprato casa nella prima parte del 2022 lo hanno fatto per viverci nel 66,8% dei casi (abitazione principale), per investimento il 20,7% delle volte e per l’acquisto della casa vacanza nel 12,5% dei casi. La quota di acquisti per investimento è in calo rispetto al primo semestre del 2021, mentre si registra un deciso aumento della percentuale di compravendite di case vacanza che passa dal 9,1% al 12,5%. La casa vacanza negli anni del covid ha visto un aumento importante delle compravendite, tendenza che però non aveva riguardato i pensionati che nel 2020 e nel 2021 avevano accelerato sul segmento dell’abitazione principale, mentre nella prima parte del 2022 è proprio la casa vacanza a mostrare una maggior vivacità.
I pensionati comprano soprattutto trilocali che si attestano al 36,8% delle scelte. Da segnalare un interesse crescente per le soluzioni indipendenti e semindipendenti che passano dall’11,4% della prima parte del 2019 al 14,6% del primo semestre del 2022. Anche i pensionati infatti, causa pandemia, hanno optato più spesso per abitazioni dotate di spazi esterni, tendenza che prosegue anche nel 2022. Da segnalare infine un deciso aumento della percentuale di acquisto di bilocali che nel 2020 e nel 2021 erano scesi al di sotto del 23%, effetto attribuibile anche in questo caso alla pandemia che aveva penalizzato le soluzioni dalle metrature più contenute.
La quota di pensionati che acquista accendendo un mutuo è bassa e si attesta al 10,5% sul totale delle compravendite. Si tratta di una percentuale in ulteriore calo rispetto agli anni precedenti, anche a causa dell’aumento dei tassi sui mutui che porta a un maggiore utilizzo di capitale proprio.
Algeria 60 anni dopo
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‘Fondo Sociale 2023’
È partita la campagna di comunicazione promossa dalla Città di Torino sul Fondo Sociale 2023, un contributo economico che la Regione Piemonte e l’Amministrazione Comunale riservano agli assegnatari di casa popolare che non hanno potuto pagare le bollette dell’anno precedente.
La quota minima per accedere al Fondo va pagata entro e non oltre il 31 marzo 2023.
Requisiti necessari sono il possesso di un ISEE 2023 non superiore ai 6.525,73 euro (si può richiedere gratuitamente ai Caf) e l’aver pagato le bollette riferite al 2022 per un importo pari al 14 per cento del reddito lordo dell’anno 2021 del nucleo familiare e comunque non inferiore a 480 euro, anche per i redditi pari a zero. Nel calcolo deve essere inserito il reddito di cittadinanza eventualmente percepito nel 2021. Cartoline e locandine informative su questa importante opportunità saranno distribuite nei Servizi della Città (anagrafe servizi sociali, sportelli, Urp) e attraverso i display luminosi all’interno del trasporto pubblico Gtt.
Inoltre gli enti gestori del patrimonio edilizio della Città di Torino hanno previsto un servizio di raccolta e compilazione delle domande:
Atc – dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00; venerdì dalle 9.00 alle 12.00 chiamando il numero 011.3130504 oppure inviando una email a: prenotazionifondo@atc.torino.it indicando nome, cognome, e recapito telefonico.
CIT – invio domande a fondosociale@cit-torino.it
La pista ciclabile di via San Luigi continua a prendere forma e, in vista della primavera, al
progetto si aggiunge un nuovo tassello.
Dopo il via libera della Città Metropolitana sono iniziati in questi giorni i lavori di
installazione del nuovo impianto di illuminazione a LED. Il tratto di strada interessato ha
uno sviluppo di poco meno di 2 km e corre parallelo a via San Luigi, sul lato sinistro della
strada in direzione Torino, dall’intersezione con via Einaudi fino alla rotatoria della
Provinciale 174, all’altezza del raccordo con la Provinciale 6.
Una volta completato, il progetto di illuminazione del percorso ciclabile renderà la pista
fruibile anche la sera e nelle ore notturne aumentando la sicurezza degli utenti e –
indirettamente – dell’intera zona raggiunta dal servizio. Ad essere illuminata non sarà
però solo la ciclabile: l’intervento lungo via San Luigi prevede di illuminare anche la
carreggiata stradale, compresi quei tratti in cui pista e carreggiata non sono contigui.
La ciclabile verrà dotata di 28 pali di illuminazione alti 4,5 metri, con lampade a LED a 48
Watt. Altri 59 pali, alti 9 metri, verranno installati a bordo strada: 18 saranno dotati di
corpi illuminanti a LED da 90 Watt, gli altri 41 con lampade LED da 72 Watt. Il consumo
complessivo è stimato in 6Kw/h. Le lampade saranno dotate di driver elettronico con
funzione “autodimmer” in grado di regolare la potenza di carico per la gestione del
flusso luminoso in funzione della luce naturale e per il risparmio energetico.
Spiega Sergio Muro, sindaco di Rivalta: «questo intervento ha una duplice e importante
funzione: da un lato consente ai civilisti di poter percorrere in sicurezza la pista ciclabile
anche in orario notturno o con scarsa visibilità e dall’altra illumina la via San Luigi che è
una delle arterie principali della nostra viabilità. Un’attenzione rivolta a tutti gli utenti
della strada con l’obiettivo di rendere la nostra viabilità più sicura e fruibile».
L’intervento ha un costo complessivo di 300.000 € ed è finanziato per 130.000 € da fondi
PNRR Linea M2C4 “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e
l’efficienza energetica dei comuni”.
I lavori sono stati consegnati il 30 gennaio e dovranno essere realizzati entro la metà del
mese di maggio
Allarme siccità #emergenzamaifinita
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO |
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Gli indici dei prezzi al consumo di Gennaio 2023 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).
Nel mese di Gennaio 2023 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 118,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,1% rispetto al mese precedente e del +10,4% rispetto al mese di Gennaio 2022 (tasso tendenziale).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +1,5% sul mese precedente e +8,9% su gennaio 2022. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano -1,6% rispetto al mese di dicembre 2022 e +14,7% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano +0,6% sul mese precedente e +4,8% rispetto a gennaio 2022.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,2% su base congiunturale e +14,8% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari +1,2% sul mese precedente e +12,1% sull’anno precedente,
Beni Energetici -3,1% sul mese precedente e +48,3% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sia sul mese precedente che sull’anno precedente,
Altri Beni +0,6% sul mese precedente e +6,2% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra -0,1% su base congiunturale e +3,7% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +1,1% sul mese precedente e +3,2% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni INVARIATO sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +0,1% sul mese precedente e +5,3% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti -2,9% sul mese precedente e +6,4% sull’anno precedente,
Servizi vari +0,3% sul mese precedente e +1,1% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,4% rispetto al mese precedente e +6,0% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di Gennaio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
(p.v.)
Domande entro il 24 febbraio
Duecento nuovi posti letto a Torino per studenti e studentesse interessate e che presenteranno domanda entro il 24 febbraio.
Edisu Piemonte ha infatti indetto un avviso per raccogliere le dichiarazioni di interesse per l’assegnazione di 200 posti letto con l’erogazione gratuita del servizio residenziale per il secondo semestre dell’anno accademico 2022/2023.
Potranno accedere alla graduatoria gli studenti e studentesse iscritti a un qualunque corso di laurea o dottorato presso gli Atenei torinesi, con un Isee universitario inferiore a 60mila euro e che abbiano conseguito il numero minimo di credito previsto.
“Si tratta di un ulteriore impegno per rafforzare il diritto allo studio in Piemonte offrendo nuovi posti letto a studentesse e studenti. Un’importante opportunità che mi auguro gli interessati colgano” ha commentato il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti.
La dichiarazione di interesse debitamente compilata, deve pervenire entro il 24 febbraio 2023 entro le ore 24.00, e dovrà essere presentata dal diretto interessato, maggiorenne, corredata da fotocopia del documento d’identità in corso di validità e codice fiscale del richiedente e potrà essere inoltrata via mail all’indirizzo:
assegnazioniresidenze@edisu-piemonte.it
Maggiori informazioni sul sito www.edisu-piemonte.it
Paura in autostrada: tir in fiamme nella galleria
Un autoarticolato carico di bottiglie di vetro si è incendiato nella galleria ‘Cels’ della A32 Torino-Bardonecchia, nei pressi di Chiomonte.
Tre squadre dei Vigili del fuoco, il 118 e Arpa sono giunti sul posto. I tecnici hanno misurato le concentrazioni dei principali inquinanti in aria e controllato la gestione delle acque di spegnimento.
Non si registrano feriti.
(foto di repertorio)